Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 168

Il conflitto in tempo reale
Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 168
mytro Smolyenko/Future Publishing via Getty Images
La centrale nucleare di Zaporizhzhia

Zelensky: esercito ucraino non lascerà senza risposta attacco russo a Marhanets

"Le forze armate ucraine, i nostri servizi segreti e le nostre forze dell'ordine non lasceranno senza risposta il bombardamento russo di oggi nella regione di Dnipropetrovsk", ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelenskiy nel consueto messaggio video serale. L'Ucraina ha dichiarato che 13 persone sono morte e 10 sono rimaste ferite nell'attacco contro Marhanets. L'attacco, ha sostenuto Zelensky, sottolinea la necessità che gli alleati forniscano armi più potenti all'esercito ucraino.

Kiev: sale bilancio vittime dell'attacco a Bakhmut

È salito il bilancio dell'attacco a Bakhmut: sono almeno sette i civili uccisi in un bombardamento russo della cittadina orientale ucraina. Lo ha detto l'ufficio del procuratore generale di Kiev specificando che sono stati colpiti palazzi di diversi piani, case singole e negozi del centro della città. Da giorni Bakhmut e la vicina Soledar sono obiettivo degli attacchi delle forze russe che stanno cercando di avanzare nel Donbas.
 

Estonia denuncia incursione elicottero russo: convocato ambasciatore

Le autorità dell'Estonia hanno denunciato l'incursione nel proprio spazio aereo da parte di un elicottero russo nella regione meridionale di Koidula. Per questo è stato convocato dal ministero degli Esteri estone l'ambasciatore russo a Tallin.

Domani Consiglio di sicurezza Onu sulla centrale di Zaporizhzhia

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu terrà giovedì una riunione d'urgenza per discutere della situazione nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, controllata dai russi. Ucraina e Russia si accusano a vicenda di avere tirato colpi di artiglieria o aver minato la centrale atomica più grande d'Europa. Sarà presente anche il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi.

Kiev: colpito un ponte sul Dnipro in zona sotto controllo russo

L'Ucraina ha colpito uno dei due ponti che attraversano il fiume Dnipro nel sud occupato dai russi. Lo ha dichiarato il comando militare del sud. Gli attacchi al ponte Kakhovskyi mirano a creare problemi alla logistica russa, ha spiegato il comando in un post su Facebook.

Praga favorevole a bando visti Schengen per russi

Il ministro degli Esteri ceco, Jan Lipavsky, si è detto favorevole all'idea di vietare il rilascio dei visti Schengen ai cittadini russi come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce l'agenzia ceca, Ctk. "La sospensione del rilascio dei visti Schengen ai cittadini della Federazione russa potrebbe diventare un'altra efficace sanzione", ha dichiarato il ministro. L'idea di bandire i russi dall'Ue è stata accolta con favore finora da Finlandia, Estonia e Lettonia e ha suscitato le critiche di Mosca.

L'Indonesia vuole al G20 a novembre un incontro tra Putin e Zelensky

L'Indonesia è interessata a tenere un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, a margine del vertice del G20, che si terrà a Bali dal 15 al 16 novembre, se i leader prenderanno parte all'evento di persona. Lo ha detto l'ambasciatore indonesiano in Russia, Jose Tavares, alla Tass.

Mosca: "operazione militare speciale" continuerà

"L'operazione militare speciale continuerà." Lo ha affermato Leonid Slutsky, presidente della Commissione per gli affari internazionali della Duma di Stato russa spiegando a Rt che l'operazione "ha già superato il suo punto di non ritorno. Continuerà senza alcun dubbio".

Kiev chiede a Svizzera di rappresentarla diplomaticamente in Russia

L'Ucraina ha chiesto alla Svizzera di rappresentarla diplomaticamente in Russia, paese con il quale ha rotto i rapporti dopo l'aggressione militare del 24 febbraio. Il ministero degli Esteri elvetico ha confermato che Kiev ha chiesto alla Svizzera di assumere un "mandato di potenza protettrice" per rappresentare i suoi interessi a Mosca e fornire assistenza consolare ai suoi cittadini. Tuttavia, riferisce la Bbc, una portavoce del ministero ha aggiunto che Mosca non ha ancora dato il suo consenso.

Creditori congelano pagamenti: Kiev evita default

I creditori esteri dell'Ucraina hanno acconsentito alla richiesta di Kiev di congelare per due anni i pagamenti di quasi 20 miliardi di dollari in obbligazioni internazionali, una mossa che consentirà all'Ucraina di evitare un default del debito. I creditori, riporta il Guardian, hanno accettato di posticipare gli interessi e i pagamenti di capitale per tredici tipi di obbligazioni sovrane ucraine con scadenza tra il 2022 e il 2033.

Kiev: almeno 6 morti in raid russi su abitazioni a Bakhmut

La città di Bakhmut, nel Donbass, è stata colpita da raid che hanno ucciso almeno sei persone e ferito altre tre. Lo hanno fatto sapere le autorità locali ucraine. "I russi hanno bombardato la città con più lanciarazzi, colpendo una zona residenziale. Secondo le prime informazioni, 12 condomini sono stati danneggiati e quattro sono in fiamme", ha scritto su Telegram il governatore Pavlo Kyrylenko.

Protesta davanti alla presunta villa di Zelensky a Forte dei Marmi

'Basta armi al comico guerrafondaio' è lo striscione esposto ieri sera davanti a quella che è considerata la villa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Forte dei Marmi (Lucca) da un gruppetto di persone aderenti al 'Movimento nazionale Rete dei patrioti' che lamenta come la cittadina toscana, che da decenni beneficia del turismo russo di fascia alta, sia stata "danneggiata dal sequestro delle proprietà dei cittadini russi."

Novaya Gazeta multata per reportage su Kherson

L'organo di informazione indipendente russo Novaya Gazeta ha dichiarato di essere stato multato per 350.000 rubli (5.700 dollari) per "abuso della libertà dei media". La multa è legata a un reportage di un testimone oculare da Kherson, città dell'Ucraina meridionale occupata dai russi, pubblicato a marzo e che Novaya Gazeta ha cancellato dal suo sito web su richiesta dell'autorità russa di controllo dei media. L'azienda intende presentare ricorso.

Giornalista russa con cartello contro la guerra ufficialmente incriminata: rischia 10 anni di carcere

L'ex dipendente del primo canale russo Marina Ovsyannikova, la giornalista che ha mostrato in diretta un cartello contro la guerra in Ucraina, è stata formalmente accusata di aver prodotto falsi sulle forze armate russe. Lo ha detto a Ria Novosti il suo avvocato Dmitry Zakhvatov. "E' stata accusata ai sensi del paragrafo 'e' della parte 2 dell'articolo 207.3 del codice penale della Federazione Russa, che prevede una pena detentiva fino a 10 anni", ha affermato l'avvocato. L'ex giornalista della tv di Stato russa,  che si è licenziata dopo aver protestato in diretta contro la guerra di Mosca in Ucraina, è in stato di fermo e passerà la notte nel centro di detenzione temporanea Petrovka 38, ha riferito sui social media Zakhvatov, che lavora per l'organizzazione umanitaria Ovd. L'accusa fa seguito alla partecipazione di Ovsyannikova ad un picchetto sull'argine della Sofiyskaya a Mosca lo scorso 15 luglio in cui aveva mostrato un cartello con la scritta 'Putin è un assassino. I suoi soldati sono fascisti. 352 bambini sono morti. Quanti altri bambini devono morire perché tu smetta?'. Il fermo della giornalista segue il raid nella sua abitazione effettuato dalle autorità russe oggi, denunciato sui social media dalla stessa Ovsyannikova.

Marina Ovsyannikova in diretta con un cartello contro la guerra in Ucraina AFP via Getty Images
Marina Ovsyannikova in diretta con un cartello contro la guerra in Ucraina

Jerusalem Post: Agenzia ebraica pronta a lasciare la Russia per le tensioni tra Mosca e Tel Aviv

L'Agenzia ebraica si appresta a lasciare la Russia, riporta il Jerusalem post secondo cui - in base ad una fonte interna all'organizzazione - l'ente starebbe per mettere fine alla propria presenza fisica nel territorio russo. La decisione - ancora non confermata ufficialmente - giungerebbe alla fine di un lungo periodo di tensioni con Mosca a seguito delle posizioni - secondo il Cremlino - assunte da Israele dopo l'invasione dell'Ucraina. Il quotidiano aggiunge che i capi dell'agenzia sono riuniti a Gerusalemme e dovrebbero anche decidere il trasferimento delle operazioni da Mosca in Israele. Il Jerusalem post ha sottolineato che "tutto ciò che è possibile fare online, come affrontare il processo di 'aliya' (trasferimento in Israele di ebrei russi, ndr), avverrà digitalmente".

Donetsk, il capo filorusso: a Mariupol primo tribunale di guerra per nazionalisti ucraini

Entro la fine dell'estate, verrà istituito a Mariupol un primo tribunale di guerra russo per giudicare 'nazionalisti ucraini' come i membri del battaglione di Azov. Lo ha detto all'agenzia stampa russa Tass il capo dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, il filorusso Denis Pushilin. "Siamo nella fase attiva di preparazione del tribunale di guerra. Il primo si insedierà molto probabilmente a Mariupol. Sarà organizzato entro la fine dell'estate", ha detto Pushilin, aggiungendo di voler un tribunale "il più trasparente possibile" con la presenza dei media internazionali.

Dda indaga su primo italiano andato a combattere in Ucraina: è accusato di essere un mercenario

C'è il primo Italiano indagato per essere andato a combattere in Ucraina con la resistenza. E' un genovese di 19 anni, Kevin Chiappalone, simpatizzante del movimento di estrema destra CasaPound. Il sostituto procuratore Marco Zocco della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo genovese lo accusa di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale ucraina e rischia una condanna da due a sette anni. L'indagine della Digos era partita dopo le dichiarazioni del giovane al settimanale Panorama in cui annunciava di volere partire per difendere l'Ucraina dopo avere sentito Putin che parlava di "denazificare il Paese".

 

Per approfondire la notizia: Genovese di 19 anni indagato dalla Dda, è accusato di essere andato in Ucraina a fare il mercenario

Nave carica di mais ucraino in arrivo a Ravenna il 12 agosto

Una delle navi che ha lasciato i porti ucraini, in adempimento all'accordo di Istanbul, la Fyi Rojen, che trasporta mais ucraino, arriverà al porto di Ravenna, in Emilia-Romagna, il 12 agosto 2022 alle ore 19 per consegnare il carico al cliente. Ne dà notizia l'ambasciata ucraina in Italia.

Polonia: da settembre corsi di formazione difensiva a scuola per imparare l'uso delle armi

Il ministro dell'Istruzione polacco, Przemyslaw Czarnek, ha firmato un'ordinanza che apre ai corsi di uso delle armi da fuoco nelle scuole superiori a partire da settembre. Il provvedimento, riporta la testata polacca OKO.press, era stato anticipato a meno di tre settimane dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, quando Czarnek aveva annunciato che il governo avrebbe messo mano ai programmi scolastici delle ore di sicurezza, materia introdotta nel 2017 con la quale gli studenti imparano come comportarsi nelle crisi in tempi di pace, quali gli incendi o le alluvioni. "Introdurremo elementi di formazione difensiva", aveva anticipato il ministro, "come sparare in un poligono di tiro e familiarizzare con le armi" in modo che "i polacchi possano difendersi", aveva spiegato Czarnek, nell'ipotesi di una potenziale guerra con la Russia.

G7: controllo russo sulla centrale di Zaporizhzhia mette a rischio la regione, va restituita all'Ucraina

Il "controllo continuo da parte della Russia della centrale nucleare" di Zaporizhzhia "mette a repentaglio la regione": così  il G7 in una nota. I dipendenti ucraini dell'impianto, si legge ancora, "devono essere nelle condizioni di svolgere il proprio lavoro senza minacce né pressioni". "Chiediamo che la Russia restituisca immediatamente al suo legittimo proprietario, l'Ucraina, il pieno controllo della centrale nucleare di Zaporizhia", scrive il G7 in un comunicato diffuso dalla Germania, che ne detiene la presidenza.

 

Per approfondire la notizia: Nota dei Ministri degli Esteri e Alto commissario Ue: La centrale torni al controllo ucraino

Vendita annullata per primo carico di grano esportato

 Il contratto per la vendita del primo carico di grano esportato dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa è stato annullato in Libano a causa del ritardo nella consegna, ha reso noto l'ambasciata ucraina in Libano. Per ora solo una nave con un carico di cereali ucraini è arrivata a destinazione finale, in Turchia, Paese che ha mediato per arrivare agli accordi tra Ucraina e Russia per lo sblocco delle spedizioni. Secondo l'agenzia France Presse, il mercantile battente bandiera della Sierra Leone, Razoni, ha lasciato il porto ucraino di Odessa sul Mar Nero il primo agosto con 26.000 tonnellate di mais e sarebbe dovuta arrivare in Libano domenica sera. Il ritardo di cinque mesi nella consegna originariamente prevista, però, "ha spinto acquirente e mittente a concordare l'annullamento dell'ordine", ha spiegato ieri in tarda serata l'ambasciata ucraina con una nota.

Attacco in Dnipro partito da centrale Zaporizhzhia

L'attacco russo sul distretto di Nikopol nella regione di Dnipropetrovsk che ha causato almeno 13 morti "è stato effettuato dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia". Lo ha scritto su telegram, Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Regione di Nikopol, 80 razzi hanno colpito edifici residenziali. Il Paese terrorista continua a combattere contro persone pacifiche. I russi codardi non possono fare altro, quindi attaccano le città, nascondendosi nella centrale nucleare di Zaporizhzhia", ha scritto.

Kiev: missili russi vicino Zaporizhzhia, uccisa una donna

Una donna è rimasta uccisa la scorsa notte durante un attacco russo alla periferia di Zaporizhzhia, nel territorio dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. Lo riferisce Ukrinform.   "Si sa di un attacco all'insediamento di Kushuhum. Tre case sono state distrutte, altre 30 sono state danneggiate. Purtroppo una donna è stata uccisa", ha scritto su Telegram il sindaco Anatoliy Kurtiev.    Secondo le prime informazioni, le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto due missili russi. 

Gli elicotteri da guerra di Mosca a bassa quota sopra i bagnanti (Video)

Kiev: non abbiamo nulla a che vedere con esplosioni in Crimea

Il governo di Kiev si dichiara estraneo alle esplosioni avvenute ieri in una base militare russa in Crimea. Rispondendo a una domanda diretta alla tv online Dozhd, Mykhailo Podolyak, influente consigliere del presidente Volodymyr Zelensky ha negato ogni addebito. "Certo che no. Cosa abbiamo a che fare noi con questo?", le sue parole.

Kiev, esplosioni in regione Zaporizhzhia, bombe su Sumy

Stanotte sono state udite "diverse esplosioni" nella regione ucraina di Zaporizhzhia, in parte sotto il controllo russo. Lo riferisce su Telegram il governatore dell'Oblast, Oleksanndr Starukh, affermando che gli scoppi sono probabilmente legati all'abbattimento di due aerei russi. Nella regione di Sumy, fa sapere il governatore Dmytro Zhyvytsky i bombardamenti russi hanno causato il ferimento di due persone, si legge sul Kyiv Independent.

Governatore Dnipro: almeno 11 morti nei bombardamenti notturni

Nella regione ucraina di Dnipropetrovsk è stata una "notte tragica". Lo scrive su telegram il governatore locale Valentin Reznichenko. I bombardamenti sul distretto di Nikopol infatti hanno causato almeno 11 morti e 13 feriti. "Hanno colpito deliberatamente su aree residenziali e di nascosto quando le persone dormivano nelle loro case", ha denunciato. In particolare a finire sotto l'attacco russo è stata Marhanets, dove si contano 10 morti e 11 feriti di cui sette gravi. Lo riportano i media ucraini.

Kiev: "La Russia vuole connettere Zaporizhzhia alla Crimea"

 Le forze russe che occupano la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud-est dell'Ucraina, intendono connettere l'impianto alla rete elettrica della Crimea, annessa da Mosca nel 2014. Ad affermarlo è il presidente dell'operatore ucraino Energoatom, Petro Kotin, secondo cui il processo nasconderebbe molte insidie e potrebbe provocare gravi danni alla centrale.     "Per fare questo, bisogna prima danneggiare le linee elettriche della centrale collegate al sistema energetico ucraino. Dal 7 al 9 agosto, i russi hanno già danneggiato tre linee elettriche. Al momento, l'impianto funziona con una sola linea di produzione, un modo di lavorare estremamente pericoloso", ha aggiunto. "Quando l'ultima linea di produzione sarà scollegata, l'impianto sarà alimentato da generatori a gasolio. Tutto dipenderà dalla loro affidabilità e dalle scorte di carburante", ha avvertito Kotin.

Sindaco: esplosioni sentite a Mykolaiv nella notte

Il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Sienkevych, ha riferito che durante la notte sono state udite delle esplosioni. Non ci sono al momento ulteriori informazioni.

Mosca chiede riunione Consiglio Sicurezza Onu su centrale Zaporizhzhia

La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite "sui recenti attacchi ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia e le catastrofiche conseguenze che potrebbero comportare". Lo ha detto all'agenzia Tass una fonte della missione russa presso l'Onu. L'impianto è in una zona controllata dai russi: le forze di Kiev e quelle di Mosca si accusano a vicenda di bombardare l'area.

Segretario difesa Usa Austin arrivato in Lettonia

Il segretario alla difesa degli Stati Uniti, Lloyd J. Austin, è giunto in Lettonia per una visita di due giorni. Austin incontrerà i principali rappresentanti del governo lettone per discutere della presenza dei militari statunitensi nella regione baltica. In Lettonia sono stanziati circa un migliaio di militari statunitensi. L'amministrazione Biden ha approvato un finanziamento di 180 milioni di dollari in aiuti militari a Lituania, Lettonia ed Estonia.

Zelensky: non rinunceremo mai alla Crimea

"Oggi si presta molta attenzione al tema della Crimea. E giustamente. Perché la Crimea è ucraina e non ci rinunceremo mai." Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio video serale, riferendosi all'esplosione in una basa russa nella penisola sotto il controllo di Mosca. "La presenza degli occupanti russi in Crimea - ha sostenuto Zelensky - è una minaccia per l'intera Europa e per la stabilità globale. La regione del Mar Nero non potrà essere sicura finché la Crimea sarà occupata. Questa guerra russa contro l'Ucraina e contro l'intera Europa libera è iniziata con la Crimea e deve finire con la Crimea - con la sua liberazione."