Elezioni politiche

Centrodestra ha maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato

Viminale: alla Camera 235 seggi al cdx, 80 csx, 51 M5s, 21 terzo polo. Al Senato 112 cdx, 39 csx, 28 M5s, 9 terzo polo, 1 'De Luca sindaco d'Italia'. Intanto Della Vedova e Bonino chiedono il riconteggio dei voti. Letta: non mi ricandido al congresso
Centrodestra ha maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato
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Palazzo Montecitorio esterno, Camera dei deputati

Ansa: telefonata tra Meloni e Draghi

Il giorno dopo la vittoria elettorale Giorgia Meloni avrebbe avuto una telefonata con Mario Draghi. Ne dà conto l'Ansa citando ambienti parlamentari. La conversazione non ha conferme ufficiali dai diretti interessati. Negli ambienti parlamentari si parla di un colloquio cordiale nel corso del quale i due avrebbero discusso anche delle prossime scadenze che riguardano le materie economiche, a cominciare dalla Nota di aggiornamento al Def, in vista della preparazione della prossima manovra da parte del prossimo governo. Ieri il cofondatore di Fratelli D'Italia Guido Crosetto aveva auspicato un'interlocuzione tra i nuovi eletti ed il governo attuale per creare una sinergia in grado di garantire il varo della legge di bilancio in tempi utili.

S&P: nessun rischio fiscale con transizione a nuovo governo

S&P non prevede "rischi fiscali immediati dalla transizione al nuovo governo". Lo si legge nel bollettino di S&P redatto a seguito delle elezioni politiche italiane. "La nostra previsione di base - scrive l'agenzia internazionale di rating - è che il nuovo governo finalizzi la legge di bilancio 2023 entro la fine di ottobre e la sottoponga al Parlamento a novembre, nel rispetto degli obiettivi fiscali indicati nel programma di stabilità dell'attuale governo, pubblicato nell'aprile 2022".

Salvini: a Meloni onore guida paese, Lega avrà ruolo fondamentale

"A Meloni l'onore e l'onere di guidare questo paese, per me sarà un onore aiutare Giorgia in questo governo". Così il leader della Lega Matteo Salvini in una diretta su TikTok. "Tocca a noi governare e la Lega avrà un ruolo fondamentale, i voti servono per cambiare le cose. La Lega poteva prendere di più, ma io mi accontento" ha aggiunto.

Sicilia. Claudio Fava si ritira da politica

"Mi fermo qui. Dopo trent'anni di impegno politico mi chiamo fuori. La sconfitta elettorale non c'entra: c'entra la vita. Che ti propone un tempo per tutto: basta essere capaci di ascoltarla". Lo scrive su Facebook Claudio Fava, ex presidente della Commissione parlamentare antimafia e candidato alle primarie progressiste in Sicilia, al termine di una giornata che ha visto la sua lista Cento passi non superare la soglia di sbarramento per l'ingresso all'Assemblea regionale.

Truss: congratulazioni a Meloni per il successo

"Congratulazioni a Giorgia Meloni per il successo del suo partito alle elezioni italiane". Lo scrive su Twitter la premier britannica Liz Truss. "Dal sostegno all'Ucraina, all'affrontare le sfide economiche globali, il Regno Unito e l'Italia sono stretti alleati" aggiunge Truss.

Senato: Umberto Bossi non risulta tra eletti

Al Senato sono 23 i candidati della Lega eletti nella quota proporzionale dei 114 spettanti al centrodestra. Nell'elenco pubblicato sul sito del ministero dell'Interno non figura il nome di Umberto Bossi. Nel primo collegio plurinominale della Circoscrizione Lombardia 2 dove era candidato, il Carroccio non ha ottenuto alcun seggio: uno solo è andato alla coalizione, attribuito a Fratelli d'Italia. Dopo nove legislature consecutive, a partire dal 1987, Bossi lascerebbe quindi il Parlamento.
 

Usa: grazie Draghi per sua leadership in momento difficile

"Vogliamo ringraziare il premier italiano uscente Mario Draghi per la sua leadership forte e visionaria in un momento difficile per la storia italiana, europea e del mondo". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Ned Price in un incontro con la stampa. "Lo ringraziamo anche per la sua dedizione ai valori che i nostri paesi hanno condiviso per cosi tanto tempo" ha aggiunto.

Camera: 235 seggi cdx, 80 csx, 51 M5s, 21 terzo polo

Sono 235 i deputati eletti per il centrodestra (di cui 121 nell'uninominale), 80 per il centrosinistra (12 uninominale), 51 per il Movimento stelle (10 uninominale) e 21 per Azione-Italia Viva (nessuno all'uninominale). È quanto emerge dal portale del ministero dell'Interno dedicato al voto.

Senato: 112 seggi al centrodestra e 39 al centrosinistra

Sono 112 i seggi al Senato che vanno al  centrodestra, 39 al centrosinistra. E' quanto emerge dai dati del  Viminale. Al M5s vanno 28 seggi, 9 ad Azione-Italia Viva e 1 a 'De Luca sindaco d'Italia'.

Voto estero premia il Pd: 7 parlamentari, 2 Maie e centrodestra, 1 M5s. Fuori Fittipaldi

Il voto degli italiani all'estero premia il Pd, che elegge sette parlamentari su 12 (quattro deputati e tre senatori). Alla Camera passano Nicola Care' (Africa-Asia-Oceania), Christian Di Sanzo (Nordamerica), Fabio Porta (Sudamerica) e Toni Ricciardi (Europa). Al Senato passano Andrea Crisanti (Europa), Francesco Giacobbe (Africa-Asia-Oceania) e Francesca La Marca (Nordamerica).   La lista 'Berlusconi-Salvini-Meloni' elegge due deputati: Simone Billi (Europa) e Andrea Di Giuseppe (Nordamerica).   Il Maie elegge un deputato e un senatore, entrambi in Sudamerica: Franco Tirelli (Camera) e Alejandro Borghese (Senato).   M5s elegge un deputato in Europa: Federica Onori.

Usa: Italia partner Nato-G7, lavoreremo insieme sull'Ucraina

L'Italia è un alleato della Nato, un partner del G7 e dell'Ue,  e lavoreremo con il Paese sulle questioni comuni come la guerra in Ucraina". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, in un briefing con la stampa commentando i risultati delle elezioni in Italia.

Camera, al centrodestra 235 seggi al centrosinistra 80

Sono 235 i seggi conquistati dal centrodestra alla Camera in seguito ai risultati delle elezioni politiche. Secondo i dati diffusi dal Viminale, la coalizione di centrosinistra avrà 80 seggi, il Movimento 5 Stelle 51, il Terzo Polo 21. Tre seggi vanno alla Südtiroler Volkspartei e uno a "De Luca sindaco d'Italia".

FdI, Lollobrigida: la Costituzione è bella ma ha 70 anni, si può migliorare

"Si può ragionare serenamente e provare a migliorare la Costituzione tenendo conto che è  bella ma che ha anche 70 anni di età". Lo ha detto  il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida parlando delle riforme costituzionali.

Il Cremlino: speriamo in partiti più costruttivi verso la Russia

"I risultati delle ultime elezioni del Parlamento italiano sono esclusivamente un affare interno del Paese" tuttavia "Mosca è pronta ad accogliere qualsiasi forza politica pronta a mostrare un atteggiamento costruttivo nei confronti della Russia". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando l'esito delle elezioni, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. "Questo è un affare esclusivamente interno della Repubblica italiana. Siamo pronti ad accogliere qualsiasi forza politica che sia in grado di andare oltre il mainstream consolidato pieno di odio per il nostro Paese e mostrare un atteggiamento più oggettivo e costruttivo nei confronti", ha detto Peskov ai giornalisti russi.

Sala: serve congresso del Pd in tempi brevi

"In questo momento guardo con attenzione a quando faranno il congresso, francamente non lo so. Mi auguro solo che ci sia una riflessione sul futuro del centrosinistra che vada al di là delle sigle". Così il sindaco di Milano Beppe Sala, a margine della presentazione di un libro a Milano, parla del prossimo congresso del partito democratico. "Spero veramente che questo dibattito interno al Pd - spiega - non si riduca a chi sarà il prossimo segretario, se no siamo punto e a capo. Se si fa un congresso in tempi brevi può essere utile per le elezioni regionali perché arrivi a una sintesi. Ma al contempo se lo fai a dicembre rischia di essere una specie di primarie in cui una vera analisi di quello che e' stato e di quello che si può fare rischia di non esserci". "Questa campagna elettorale - conclude - ha dimostrato che non ci si intende quasi su niente, che non va bene. E che parlare di diritti è troppo poco, ci vuole di più, ci vuole tempo. Purtroppo in Italia si vota sempre"

Conte: difenderemo i valori costituzionali

"Facciamo gli auguri alle forze di centrodestra, in particolare a FdI. Meloni sicuramente avrà un ruolo importante in vista della formazione del governo ma noi saremo a presidio dei nostri valori costituzionali, non faremo nessuno sconto". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a Montecitorio. "Non ci sentiamo di festeggiare, siamo preoccupati - ha aggiunto - per il futuro. Di fronte a una prospettiva di riforme anche costituzionali voglio ricordare che il M5S nella legislatura 2013 18 è stato capace di bloccare delle iniziative sbagliate. Invito il centrodestra a ricordarsi che quando non si è maggioranza nel Paese bisogna essere prudenti perché il rischio è quello di prendere una bocciatura come quella che prese Renzi", ha sottolineato Conte. Poi sulle tensioni con il Pd: “Letta ha puntato il dito contro di me esplicitamente e univocamente. Quando c’è una sconfitta come quella del Pd il leader non cerca capri espiatori a cui addossare la responsabilità”.

Gentiloni: pronti a discutere ma avanti con Pnrr

"Siamo pronti a discutere ma l'importante è andare avanti con gli impegni che stiamo adottando, in particolare sul Piano di ripresa e resilienza, perché questa è una vera priorità per tutti gli Stati membri e soprattutto per quelli con un livello elevato di debito, è una vera priorità. Questo è ovvio ma nelle prossime settimane vedremo l'evolversi della situazione". Così il commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni, rispondendo a una domanda sull'esito elettorale in Italia in audizione alla Commissione Affari economici del Parlamento europeo.

Meloni primo giorno lontano dai riflettori, al lavoro sulla squadra di governo

Un post sui social la mattina e poi uno nel pomeriggio in cui in realtà a scrivere è sua figlia Ginevra: " Cara Mammina sono tanto felice che hai vinto ti amo tanto!". Giorgia Meloni sceglie il low profile per il primo giorno post elezioni. Nessun incontro o riunione, ma un'intera giornata da trascorrere in famiglia con il compagno e la loro bambina. La leader di FdI non si fa vedere nella conferenza stampa prevista al quartier generale del partito allestito in un hotel nel centro di Roma lasciando che a spiegare gli obiettivi del futuro governo siano i due capigruppo Luca Ciriani e Francesco Lollobrigida insieme al responsabile organizzazione di Fdi Giovanni Donzelli. Unico contatto con l'esterno è una breve "fuga" da casa per andare a prendere sua figlia.   La decisione di stare lontano dai riflettori non le impedisce di mettere mano ai dossier più delicati. Il primo sicuramente riguarda la composizione della squadra di governo.

Renzi alla Cnn: Meloni non è un pericolo per la democrazia

"In Italia cambiamo il presidente del Consiglio quasi ogni anno, sfortunatamente. Abbiamo bisogno di cambiare le regole per garantire stabilità. Io ero contro Giorgia Meloni, siamo cresciuti insieme in politica ma siamo e saremo sempre rivali. Allo stesso tempo, penso che non sia un pericolo per la democrazia italiana". Lo ha dichiarato il leader di Italia viva, Matteo Renzi, commentando l'esito delle elezioni in un'intervista alla Cnn, in collegamento da Tokyo Renzi, dove parteciperà ai funerali dell'ex premier Abe Shinzo.   "Meloni è una mia rivale, continueremo a combatterci l'un l'altro, ma l'idea che ora in Italia ci sia un rischio di fascismo è assolutamente una fake news - ha aggiunto l'ex premier -. Ha vinto le elezioni, in particolare perché il populismo molte volte ha vinto in Italia. Ha una coalizione di maggioranza e penso che il prossimo mese diventerà il nuovo presidente del Consiglio, ma non penso che ci sia un rischio per l'alleanza occidentale, per la democrazia, per nulla".

Fdi, La Russa: Fini ha votato per noi, si è complimentato

"Gianfranco Fini lo considero un padre della destra: soprattutto quello della prima parte della sua esperienza politica. Posso dichiarare che ha votato per noi e che si è congratulato per la nostra vittoria". Lo rivela Ignazio La Russa in collegamento con la7. "Ieri mi sono emozionato - aggiunge - quando Giorgia ha dedicato la vittoria a chi non c'è più: ho subito pensato a Pinuccio Tatarella, il ministro dell'Armonia, che per primo lavorò e concepì una destra europea e di governo".

Le figlie di Almirante: "Vittoria storica di Meloni, onora i nostri genitori"

"Un risultato straordinario che omaggia e  rende onore al padre della destra italiana Giorgio Almirante e a sua  moglie Assunta Almirante". Interpellate dall'Adnkronos le figlie  Giuliana e Marianna de Medici esprimono le loro emozioni in merito  alla vittoria elettorale di Giorgia Meloni, leader di Fratelli  d'Italia. "Per Giorgio Almirante - dice Marianna de Medici - il  grandissimo successo col voto di voto di oggi avrebbe significato il  compimento di un percorso, e anche per mia mamma, Donna Assunta,  sarebbe stata felicissima, soprattutto per premiare il lavoro di  questa ragazza che ha molto creduto nelle sue idee: credere nelle  proprie idee è importantissimo. Giorgio Almirante da bambina mi diceva che la costanza viene sempre premiata".

Il 13 ottobre l'avvio della legislatura, Liliana Segre potrebbe presiedere la seduta al Senato

Conto alla rovescia per l'avvio della  diciannovesima legislatura, previsto il prossimo 13 ottobre con la seduta inaugurale di Camera e Senato. In attesa dei dati definitivi ed ufficiali, a Montecitorio a sedersi sullo scranno più alto dovrebbe  essere Ettore Rosato, vicepresidente più anziano per elezione della  legislatura precedente.   A Palazzo Madama invece la guida della prima riunione verrà affidata  al senatore più anziano di età, in questo caso il Presidente emerito  della Repubblica, Giorgio Napolitano, che già presiedette la seduta  inaugurale nel 2018. Difficile però che possa fare il bis, a causa  delle condizioni di salute. Potrebbe quindi toccare alla senatrice a  vita Liliana Segre, 92 anni, più anziana rispetto a Carlo Rubbia, 88  anni, e a Silvio Berlusconi, 86 anni il prossimo 29 settembre.

Rixi: no al presidenzialismo senza autonomia

Se Fratelli d'Italia vuole fare il presidenzialismo, fa anche l'autonomia, se no non avranno i numeri né per fare una cosa né per fare l'altra". Lo dichiara il deputato e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi commentando i risultati elettorali. "Da questo punto di vista credo che ci sia una condivisione degli obiettivi, d'altra parte se FdI prende il 30% dei voti in Veneto vuol dire che aperture all'autonomia ne ha fatte, altrimenti dubito che i veneti si sarebbero espressi così", aggiunge.

Pd, Ricci valuta la candidatura al congresso

Potrebbe esserci già un primo candidato  alla segreteria Pd nel congresso che si terrà nei primi mesi del 2023: Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci Pd. A  quanto apprende l'Adnkronos, sarebbe in atto un pressing di  amministratori locali perché scenda in campo. E il sindaco di Pesaro  non esclude la disponibilità che stavolta sia della partita.  "C'è chi sostiene convintamente che 'dopo Letta tocca ai sindaci'. Lo  stanno spingendo molto quelli a lui più vicini", si spiega ricordando  tra l'altro che Ricci a Pesaro guida una maggioranza di centrosinistra con i cinquestelle e "l'ha mantenuta". La richiesta è quella di  ripartire dai territori, dalla provincia (non solo le grandi città e i centri storici) dove il Pd continua a perdere.

Della Vedova: +Europa chiederà il riconteggio dei voti

"Chiederemo una verifica sui risultati" elettorali ottenuti da Più Europa, "perché il margine di errore è infinitesimale". Lo annuncia Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa, in conferenza stampa. "Il risultato da un punto di vista politico è un risultato che ha dello straordinario. Il problema è che ci siamo fermati a un 2.95%. Una sorta di errore statistico: lo 0,05% sono poco più di 10mila voti a livello nazionale, a fronte di centinaia di migliaia di schede nulle. Per questo chiederemo un riconteggio dei voti", aggiunge. "Chiederemo riconteggio dei voti per restituire valore al voto di tantissimi cittadini", sottolinea Riccardo Magi. Più Europa, non avendo raggiunto il 3% dei consensi, non supera la soglia di sbarramento e, quindi, resta fuori come partito dal Parlamento

"La richiesta di riconteggio è necessaria e dovuta", aggiunge Emma Bonino, in videocollegamento durante la conferenza stampa del partito dopo la notte elettorale.   "Mancano circa 15mila voti al raggiungimento del quorum" del 3%, "e bisogna tener conto che ci sono 5-600mila schede nulle, non so se ci sia statisticamente un quorum non raggiunto per lo 0,05%, è un inedito", spiega ancora Della Vedova.

Lollobrigida: Meloni sente responsabilità primato FdI, oggi per lei giornata di riflessione

"Sicuramente Giorgia Meloni è la leader del primo partito italiano e sente il peso di questa responsabilità". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida nella conferenza stampa post voto.  E sull'assenza della leader all'incontro con i giornalisti ha aggiunto: "Oggi Giorgia si è dedicata ad approfondire dei dati con quella riflessione che deve fare chi sa che potrebbe infuturo avere dei ruoli che la Costituzione prevede".

 

Fico: M5s prima forza politica al Sud

"I cittadini hanno premiato l'impegno del Movimento 5 Stelle per un'agenda progressista e per l'attenzione ai diritti sociali, ai beni comuni, all'ambiente, a chi è più in difficoltà. Siamo la prima forza politica al Sud e a Napoli". Lo dice il presidente della Camera, Roberto Fico. "Continuiamo con il nostro lavoro, a testa alta, portando avanti i nostri temi e le nostre battaglie con serietà e determinazione. Coraggio", conclude

Letta chiama Meloni per congratularsi

Il segretario Pd Enrico Letta ha telefonato, poco prima della conferenza stampa di questa mattina, a Giorgia Meloni. Una telefonata in cui il segretario del Pd ha riconosciuto la sconfitta del partito e la vittoria della destra. E' quanto si apprende da fonti del Nazareno.

Usa: desiderosi di lavorare con il nuovo governo su obiettivi condivisi

"Dopo le elezioni italiane di ieri, siamo desiderosi di lavorare con il governo italiano sui nostri obiettivi condivisi: sostenere un' Ucraina libera e indipendente, rispettare i diritti umani e costruire un futuro economico sostenibile. L'Italia è un alleato fondamentale, una democrazia forte e un partner prezioso". Lo scrive su Twitter il segretario di Stato Usa, Antony Blinken.

Bonelli: serviva un'alleanza ampia, è prevalso altro

"Da sempre abbiamo detto che occorreva un'alleanza ampia. Così non è stato, hanno prevalso altri tipi di ragionamenti" nel centrosinistra. Lo ha detto il co-portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, in una conferenza stampa alla Camera dell'Alleanza Verdi-Sinistra, che ha superato la soglia di sbarramento al 3%.

Pd, Decaro: basta con la stortura dei candidati calati dall'alto

"Il Partito Democratico perde tutte le elezioni politiche nazionali dal 2008. Mentre nelle elezioni locali, non solo riesce a vincere, ma, soprattutto, riesce a tessere una relazione solida, coerente e responsabile con i cittadini. Sindaci e amministratori del PD governano il 70% dei Comuni italiani, e si dimostrano quotidianamente capaci di amministrare e di proporre un'idea politica seria. E le vittorie elettorali ne sono la conseguenza. Perché in quelle elezioni i cittadini hanno la possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti e di chiedere loro conto, quotidianamente, di quello che promettono in campagna elettorale e di come lo realizzano una volta diventati amministratori". E' dura l'analisi di Antonio Decaro, sindaco di Bari ed esponente del Pd sul risultato elettorale del suo partito.

"Questo meccanismo virtuoso di fiducia e controllo, nelle elezioni per il Parlamento salta completamente. E ci ritroviamo deputati e senatori che non sanno nemmeno trovare sulla carta geografica i paesi nei quali vengono eletti. Solo perché fedelissimi ai leader di partito, o a qualche capo-corrente - insiste Decaro in un lungo post su Facebook -. Contro questa stortura, che viola il principio base della democrazia rappresentativa, tradendo di fatto la volontà popolare, io da sindaco e da cittadino mi batterò con tutte le mie forze. Perché è uno dei sintomi più evidenti della malattia di una politica più propensa a preservare il potere dei dirigenti che a dialogare con i cittadini e a vincere le elezioni. Si torni alle preferenze e lo si faccia subito. Questa deve essere la prima battaglia che il Partito democratico deve intraprendere nei prossimi mesi".

Macron: rispetto una scelta democratica, appello a lavorare insieme

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso "rispetto per la scelta democratica" degli elettori italiani ed ha lanciato un appello a "continuare a lavorare insieme"

Nel pomeriggio vertice dei governatori della Lega per l'analisi del voto

E' in programma nel pomeriggio un vertice di tutti i governatori della Lega per l'analisi del voto delle politiche, che in regioni come Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia ha visto FdI sorpassare largamente il Carroccio. Lo si apprende da fonti qualificate. La riunione, che si svolgerà con i presidenti in collegamento da remoto,  segnerà un primo punto politico degli amministratori della Lega, prima del Consiglio federale previsto per domani a Milano.

Toti: la mia lista può trasformarsi in un soggetto politico

"La lista Toti e altre espressioni civiche della Liguria non sono riuscite a trasformarsi in un'entità politica. Nelle elezioni amministrative hanno spesso fatto l'asse portante portante della coalizione, mentre nelle elezioni politiche sono marginali. Per la lista che porta il mio nome dovremmo capire se si vuole trasformare in un soggetto stabile e passare ad essere un soggetto politico con una forte vocazione territoriale e non una lista personale del governatore". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria e di Italia al Centro, Giovanni Toti, durante una conferenza stampa convocata per commentare i risultati elettorali.

Zaia: risultato deludente, ora analisi seria sulle cause

"Il voto degli elettori va rispettato, perché, come diceva Rousseau nel suo contratto sociale, 'il popolo ti delega a rappresentarlo, quando non lo rappresenti più ti toglie la delega'.  E' innegabile come il risultato ottenuto dalla Lega sia assolutamente deludente, e non ci possiamo omologare a questo trovando semplici giustificazioni".  Lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia, commentando l'esito del voto. "E' un momento delicato per la Lega - aggiunge - ed è bene affrontarlo con serietà perché è fondamentale capire fino in fondo quali aspetti hanno portato l'elettore a scegliere diversamente".

Zaia torna poi sul dossier politicamente più importante: "ciò non toglie - afferma - che temi come l'autonomia restino per noi un caposaldo, sul quale non  transigeremo minimamente nei rapporti con il prossimo Governo; questo nel rispetto degli oltre 2,273 milioni di venetiche legittimamente e democraticamente sono andati a votare il referendum".  Zaia evidenzia che l'elettorato leghista "ha sempre sostenuto convintamente questa partita, interpretando il proprio voto come un consenso in difesa dell'identità del nostro Veneto".

Le Acli: l'astensione un segnale preoccupante

Il risultato delle elezioni politiche, "anche grazie al particolare meccanismo della legge elettorale, è estremamente chiaro e consegna la guida del Paese alla coalizione di centro-destra che ha la sua forza trainante in Fratelli d'Italia. Le Acli, come movimento della società civile, auspicano che il nuovo Governo voglia assumere un atteggiamento di fattivo interesse per i problemi reali del Paese". E' quanto sottolineano le Acli commentando, in una nota, l'esito delle elezioni. "Non possiamo però non rilevare come tale vittoria si collochi in un contesto in cui si accentuano due fenomeni: la bassa partecipazione al voto, che dice di una sfiducia crescente nelle istituzioni democratiche, e più in generale nella capacità della politica di cambiare la vita delle persone, e la radicalizzazione delle preferenze. Aspettiamo dunque alla prova il nuovo Governo, anche nel confronto con le forze della Società civile,  sui diritti e l'unità in Europa, sulle tematiche della crisi sociale e di quella energetica, della guerra e delle sue conseguenze, delle politiche del lavoro e di welfare, della gestione delle politiche migratorie e dell'accoglienza: insomma, di tutte quelle questioni su cui si gioca la dignità delle persone, che noi abbiamo voluto mettere al centro di questo dibattito pre-elettorale".

Meloni: gli italiani ci hanno dato una responsabilità importante, non li deluderemo

“Gli italiani ci hanno affidato una responsabilità importante. Ora sarà nostro compito non deluderli e fare il massimo per restituire dignità e orgoglio alla Nazione”. Lo scrive su Facebook Giorgia Meloni commentando il successo di Fratelli d’Italia alle elezioni politiche. "L'Italia ha scelto noi e non la tradiremo - aggiunge Meloni - se saremo chiamati a governare lo faremo per tutti gli italiani con l'obiettivo di unire questo popolo ed esaltare ciò che lo unisce anziché ciò che lo divide. Faremo sì che gli italiani siano di nuovo orgogliosi di essere italiani".

Barelli (FI): Berlusconi regista sì, ma non presidente del Senato

"Berlusconi ha smentito di voler fare il presidente del Senato. Il ruolo di regista sì, ma non è interessato a questa carica. Prima possibile occorre mettersi al tavolo per superare il momento di transizione". Così Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, nella sala stampa organizzata dal partito a Montecitorio. "Non si è ancora parlato di ministri - ha aggiunto - ma ovviamente Tajani è una risorsa per il centrodestra e non solo. Quando ci si siederà coni nostri alleati, si proverà a formare una squadra capace di dare risposte al paese"

Carfagna: per FI 8% punto di arrivo, per noi di partenza

"La differenza di voti fra noi e Forza Italia è di circa 100mila voti. Con una differenza: passare dai circa 200mila voti di Calenda alle amministrative a Roma a oltre 2 milioni di voti nell'arco di un mese di campagna elettorale è un risultato per niente banale. Un risultato senza precedenti, con la differenza che per qualcuno, per esempio Forza Italia, l'8 e qualcosa percento è un punto di arrivo, per noi è un punto di partenza, molto solido, su cui noi scommettiamo moltissimo per offrire a un pezzo di Italia, che si allargherà sempre di più, una proposta solida, liberale, pragmatica". Lo ha detto la ministra per il Sud ed esponente di Azione, Mara Carfagna, in conferenza stampa dal comitato del Terzo polo a Roma. Per Carfagna, "non conta il sorpasso o non sorpasso, ma la rappresentanza che si è in grado di offrire all'elettorato di riferimento. Oggi FI all'interno della sua coalizione è sostanzialmente irrilevante. La voce dei liberali è irrilevante in una coalizione dove la somma fra FdI Lega, i due partiti a trazione sovranità e populista è il 34%. Noi puntiamo a diventare un voce rilevante nel panorama politico italiano, la nostra proposta politica crescerà nei prossimi mesi". 

Salvini: io ministro dell'Interno? Non chiedo caselle, manderemo la squadra dei migliori

"Io ancora al ministero dell'Interno". Glissa sulla domanda che lo riguarda Matteo Salvini. Durante la conferenza stampa in Via Bellerio a Milano, il leader della Lega non fornisce la risposta ma la mette così sulla questione ministri: "Noi manderemo al Governo la squadra leghista migliore in assoluto, senza pretendere alcuna casella. Ci sarà una squadra di Governo per 5 anni e nessuno la tocca, almeno non per quello che mi riguarda".    Sui ministri della Lega spiega per ora "che non farà nomi". Sarà "un governo dei migliori? - chiosa - Sì, e a questo giro anche un governo scelto dai cittadini".

Di Maio: mi complimento con Meloni e Conte, sono loro i vincitori

"Faccio i miei complimenti a Giorgia Meloni e Giuseppe Conte, i due vincitori di queste elezioni. E poi voglio dare un grande abbraccio agli italiani, per il bene che mi hanno dimostrato in questi anni e per quello che li aspetta nei prossimi mesi: siamo una grande democrazia, una grande Nazione, e anche se abbiamo nubi all'orizzonte, insieme ce la faremo". Così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, di Impegno civico, su Facebook.

Calenda: il risultato del Pd frutto di non chiarezza

Ue, La Commissione non commenta campagne e risultati

"Non spetta alla Commissione europea commentare la campagna elettorale che si è svolta in Italia e sarebbe presuntuoso analizzare le ragioni che hanno spinto gli italiani a votare in questo modo". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, che ha aggiunto: "Certamente ci sono stati una serie di argomenti al centro delle elezioni italiane, vedere in queste elezioni una sorta di giudizio sull'Europa mi sembra una semplificazione estrema".

Salvini: Il risultato non mi soddisfa ma non sono invidioso di Giorgia Meloni, saremo comunque protagonisti

"Il dato della Lega non mi soddisfa, non è quello per cui ho lavorato, ma con il 9% siamo in un governo di centrodestra in cui saremo protagonisti". Così il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza stampa a Milano. "Entro la fine dell'anno - ha aggiunto - faremo i congressi in tutte le 1400 sedi. Poi faremo l'anno prossimo i congressi provinciali e regionali. Non sono invidioso, brava Giorgia: chapeau. Conto che il centrodestra includa tutti, anche NoiModerati": lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in conferenza a Milano. Commentando le parole di Silvio Berlusconi su di lui, Salvini ha rivelato di aver chiamato il Cavaliere: "Gli ho detto che gli voglio bene". "Daremo al governo la squadra della Lega migliore in assoluto. Ma certo sulla sicurezza la Lega si è distinta. Non chiedetemi nomi e cognomi perché non ci ho ragionato ma sarà eccellente e basata sul merito" ha aggiunto.

Ferrante, Pd: "La Fascina ha vinto senza aver mai messo piede in Sicilia"

“Io sono arrivato terzo nonostante  abbia girato per settimane nel collegio, Marta Fascina è stata eletta  senza averci mai messo piede”, a parlare con l'Adnkronos è Antonio  Ferrante, il candidato del Pd, arrivato terzo nel collegio di Marsala  (Trapani), dopo Marta Fascina, la compagna di Silvio Berlusconi, e la  deputata uscente Vita Martinciglio. "Io ho fatto una bellissima  campagna elettorale, ho avuto 28 mila voti - dice Ferrante - Noi  abbiamo fatto un lavoro straordinario, io ho girato 22 comuni su 26  del collegio, ma l'effetto nazionale è quello. Un collegio di 400 mila elettori non puoi raggiungerlo tutto". Poi Ferrante critica il Pd: "La comunicazione nazionale del Pd non è riuscita a penetrare nelle  problematiche della gente. Noi parlavamo di caro bollette e loro di  fascismo". E spiega: "Ora c'è da ripartire dai 28 mila che mi hanno  votato, bisogna chiedere cosa ne pensano e come pensano di ripartire". Parlando ancora della deputata rieletta Fascina, spiega: "Non è  normale che lei non abbia mai messo piede a Marsala, ma con questa  legge elettorale balorda la gente votava il partito, non la Fascina.  Era candidata in Sicilia perché veniva qui in vacanza. È  normale?".

In Sicilia ce la fa Marta Fascina, compagna di Berlusconi, per seggio Camera

Ce la fa in Sicilia Marta Fascina, la compagna del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Candidata alla Camera nel collegio uninominale di Marsala con il centrodestra, è avanti con il 36,2% e quasi 55 mila preferenze, quando sono state scrutinate le schede in ben 426 sezioni su 455. Un vantaggio solido, dunque, sulla sua diretta competitrice, Vita Martinciglio del M5s, al 27,39%. 

Meloni e la vittoria elettorale dedicata “a chi non c'è più”

Voto dall'estero: in Russia la Lega conquista il 51 per cento, Pd al primo posto in Uk e Francia

Il partito più votato dagli italiani residenti nella Federazione Russa è quello di Salvini, al 51,31%, seguito dal Movimento 5stelle che sfiora il 21. Il Pd si ferma al 17,60%, seguito da Azione con il 7,49%.

Nel Regno Unito si ribalta la situazione con il Pd in testa con il 47,38 per cento, seguito da Lega con il 18,74 e Movimento 5stelle al 14%. Situazione simile in Francia e Spagna  

In Basilicata eletti Casellati (FI) e Caiata (FdI) in uninominali

In Basilicata il centrodestra ha conquistato gli unici due collegi uninominali. Al Senato la presidente uscente di Palazzo Madama, Elisabetta Casellati (Forza Italia) ha ottenuto il 36,1%. Alla Camera, invece, è stato eletto Salvatore Caiata (Fratelli d'Italia) con il 38,31%.

Salvini, lo stop della Lega in Calabria

Lo spoglio delle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento consegna al Carroccio un sostanziale flop, che si può sintetizzare in un dato secco: la mancata elezione nella regione del leader del partito, Matteo Salvini, che era capolista al Senato in Calabria, ma che per il risultato non positivo della Lega dovrà ripiegare su un'altra regione. Il dato conferma dunque le difficoltà del Carroccio a radicarsi in Calabria, una difficoltà già riscontrata alle ultime regionali e ora acclarata in queste politiche che vedono la Lega sotto il 6%, frutto anche delle divisioni interne al partito, attraversato da continue fibrillazioni in Calabria. Due comunque i leghisti sicuramente eletti in Calabria, candidati del centrodestra in quota al partito nei collegi uninominali: il deputato uscente Domenico Furgiuele, rieletto alla Camera tra l'altro in un collegio territorialmente scomodo per lui (un lametino in corsa nel Crotonese e nella Sibaritide), e l'assessore regionale al Welfare, Tilde Minasi. Nel Carroccio calabrese comunque si confida ancora nella ripartizione dei seggi a livello nazionale nella quota proporzionale: se si incastrano un po' di combinazioni potrebbe essere eletta alla Camera l'attuale capogruppo della Lega in consiglio regionale, Simona Loizzo.

Elezioni, media russi: l'Italia può diventare una spina nel fianco dell'Ue

I risultati delle elezioni in Italia attirano l'attenzione anche della stampa russa. L'agenzia ufficiale Ria Novosti, per ora, si limita a un pezzo di cronaca sul dato uscito dalle urne e fa poi un titolo sulle reazioni della "stampa occidentale spaventata dai risultati delle elezioni in Italia", con una raccolta di commenti da testate europee come Guardian, Financial Times e Welt.

Il quotidiano Rossiskaya Gazeta, invece, scrive che "Giorgia Meloni, leader dei Fratelli d'Italia e della coalizione tripartita che, secondo i dati preliminari, ha vinto le elezioni, cercherà di unire il Paese se diventerà presidente del Consiglio". "L'attesa vittoria della coalizione di destra solleva interrogativi sui nuovi alleati del Paese in Europa", continua il giornale, "mentre il Continente entra in un inverno che gli esperti prevedono sarà caratterizzato dagli alti prezzi dell'energia". "La prospettiva di Meloni primo ministro difficilmente sarà accolta con favore a Parigi o Berlino", osserva Rossiskaya Gazeta, citando il Guardian.

Il giornalista Sandro Ruotolo, Pd, non viene riconfermato all'uninominale di Torre del Greco

A Torre del Greco vince l'attore Gaetano Amato, 5 Stelle, al 34,3 che supera di pochissimo Annarita Patriarca, consigliera regionale di Forza Italia ferma al 34. Non ce la fa a essere rieletto il giornalista Sandro Ruotolo che ottiene il 21,8. Non rieletto nemmeno Paolo Siani, fratello di Giancarlo, il giornalista ucciso dalla camorra che nel suo collegio diAcerra si ferma al 23,6. Va male a Casoria per l'ex ministro Vincenzo Spadafora, ora con Impegno Civico di Di Maio, che si ferma al 19. Si impone Pasqualino Penza, del Movimento 5 Stelle, al 47,5.

Beppe Grillo: "Viva il MoVimento 5 stelle"

Viva il Movimento 5 stelle". Lo scrive su Twitter il fondatore dell'M5s Beppe Grillo.  In un video, si sente la voce del garante del Movimento mentre  riprende un albero all'interno di un giardino: ''il grande nespolo -  afferma Grillo - gliene abbiamo fatto di tutti i colori a questo  nespolo negli anni, eppure è rigoglioso verde e nonostante tutto  sopravvive con un filo di linfa che c'è dentro, sopravvive con un po'  di tronco va su e fa delle nespolo bellissime, questo è il movimento 5 stelle, è il simbolo, il nespolo vivo".

Lega, Pillon non è stato confermato

Lega, il senatore ultra cattolico Pillon non è stato confermato 

A Milano occupato il liceo Manzoni in segno di protesta

A poche ore dalla vittoria elettorale di Giorgia Meloni, gli studenti del liceo classico Alessandro Manzoni di  Milano (la scuola in cui si diplomò il segretario della Lega Matteo  Salvini) hanno occupato l'istituto in segno di protesta. "Ci  prepariamo a entrare in una fase politica pericolosa e repressiva,  visti gli ultimi risultati elettorali", scrivono gli studenti nella  nota in cui annunciano l'occupazione. "Abbiamo preso coscienza di questa situazione e abbiamo deciso che  questa volta non staremo fermi a guardare, non rimarremo passivi  davanti a un presente che cerca con ogni mezzo di toglierci il futuro che ci appartiene", assicurano i liceali, che si rivolgono direttamente alla presidente di Fratelli d'Italia: "Vogliono dirlo chiaramente, alla Meloni, a Confindustria, a chi ci reprime: non siamo più disposti a tirarci indietro, far finta di nulla e aspettare che  voi cambiate le cose; perché, nonostante tutto, sempre e comunque, la  scuola siamo noi".

Volturara Appula (Fg): nel paese natio di Conte il M5s votato dall'85% degli elettori

Nel paese natio di Giuseppe Conte, Volturara Appula, in provincia di Foggia, il Movimento Cinquestelle è stato votato dall'85,12 per cento degli aventi diritto per un totale di 183 voti. Alla coalizione del Pd sono arrivati solo tre voti, 23 alla alleanza di centrodestra.

De Magistris: schiacciati dal voto utile

"Voglio ringraziare le candidate e i candidati, le militanti e i militanti, chi ci ha sostenuto e le persone che ci hanno votato". Così il leader di Unione Popolare Luigi de Magistris che non sarà in Parlamento: il suo movimento a livello nazionale non ha i numeri per superare lo sbarramento. "In meno di due mesi - prosegue l'ex sindaco di Napoli - abbiamo costruito un luogo politico autentico, raccolto le firme con candidature in tutta Italia, stilato un ottimo programma, fatto una campagna elettorale straordinaria sui social e negli spazi mediatici che ci hanno dato, sempre tra la gente nei limiti di pochissimi giorni che abbiamo avuto. Il tutto senza soldi, solo con la nostra passione e il nostro entusiasmo. Il tempo è stato poco, in piena estate, e far conoscere un simbolo neonato non era facile. Pensavamo di poter ottenere un risultato diverso, ma siamo stati schiacciati, in un tempo davvero tiranno, tra voto utile e astensionismo. Siamo però convinti della necessità del nostro progetto e della forza e coerenza delle nostre idee e delle nostre azioni. In Italia manca una forza credibile e vera di sinistra, pacifista, ambientalista, per i diritti civili, che operi con rigore l'attuazione della Costituzione antifascista. Tutti ci chiedono di non mollare. Dobbiamo adesso realizzare quello che dovevamo fare se non ci fosse stato lo scioglimento anticipato del Parlamento: diffondere il nuovo soggetto politico e coinvolgere la gente, radicarci sul territorio, consolidare i nostri forti legami internazionali, organizzare l'azione politica. Unione Popolare riprende subito il cammino con militanti, cittadine e cittadini, collettività che vorranno con noi costruire un luogo e una soggettività politica al servizio del Paese. Non saremo ancora nelle istituzioni ma con il popolo nelle piazze, nei territori, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università, per garantire l'opposizione sociale alle destre che governeranno il nostro Paese. Unione Popolare - conclude de Magistris - lavorerà senza sosta per farsi trovare pronta quanto prima per essere l'alternativa etica, culturale, sociale, economica e politica nelle istituzioni".

Trionfo M5s a Napoli dove vincono tutti gli uninominali

Tutti i collegi uninominali di Napoli e provincia, tra Camera e Senato, sono stati vinti dal Movimento 5 stelle. A Casoria vince Pasqualino Penza eletto deputato (47,2%) contro Monica Maisto (centrodestra, 25,45%) e Vincenzo Spadafora (centrosinistra, 19,12%). A Giugliano in Campania Antonio Caso (M5s, 42,58%) si aggiudica il seggio della Camera. Sconfitti Domenico Brescia (centrodestra, 30,29%) e Fiorella Zabatta (centrosinistra, 18,91%). Ad Acerra Carmela Auriemma con il 43,69% batte Paolo Siani (centrosinistra, 23,61%) e Maria Concetta Donnarumma (centrodestra, 23,56%).  Il collegio uninominale del Senato di Torre del Greco va ad Orfeo Mazzella che con il 35,24% delle preferenze supera pochissimo la candidata del centrodestra Pina Castiello (34,41%). Infine, ad Acerra Raffaele De Rosa (38,48%) porta a casa il seggio contro Claudio barbaro (centrodestra, 31,06%) e Leonardo Impegno (centrosinistra, 21%). Completano la rosa dei vincenti alla Camera Sergio Costa, Dario Carotenuto, Carmela Di Lauro e Gaetano Amato. Al Senato Ada Lopreiato e Maria Domenica Castellone.

Giorgia Meloni cita San Francesco: “Ti scoprirai a fare l'impossibile”

In Sicilia vince il centrodestra, ma il M5s è primo - L'analisi del voto di Ansa

I risultati del voto in Sicilia, dove oltre che per le Politiche si votava anche per l'elezione del Presidente della Regione e dei parlamentari all'Assemblea regionale, confermano sostanzialmente anche nell'isola la vittoria del centrodestra, sia pure con qualche variabile soprattutto per quanto riguarda le Politiche dove si registra un exploit del M5s.   La vittoria di Renato Schifani alla Regione sembra scontata, anche se gli scrutini per l'Ars cominceranno solo nel pomeriggio. In base agli exit poll il candidato della coalizione di centrodestra viene infatti accreditato di una forchetta compresa fra il 37% e il 41%, una percentuale superiore di circa13 punti rispetto a Cateno De Luca, l'ex sindaco di Messina e leader di Sicilia vera che a sorpresa (ma neanche poi tanto)viene accreditato di un risultato compreso fra il 24% e il 28%.Dietro di lui la candidata della sinistra (Pd e Centopassi)Caterina Chinnici (tra il 15,5% e il 17%) e il rappresentante del M5s Nuccio Di Paola (13%-17%). Proprio la rottura dell'alleanza tra Dem e Cinquestelle, avvenuta alla vigilia delle elezioni dopo lo svolgimento delle Primarie con l'affermazione della Chinnici, ha impedito qualunque chance di contendere la vittoria finale al centrodestra.  Molto indietro gli altri due candidati: il vicepresidente della Regione Gaetanio Armao, in corsa per il Terzo Polo di Calenda, e la rappresentante del movimento Siciliani Liberi Eliana Esposito, indicati tra l'1,5 e il 3,5%. In base a questo risultato il Terzo Polo non riuscirebbe a superare la soglia di sbarramento all'Ars del 5%, rimanendo pertanto fuori da Palazzo dei Normanni.  Più complessa l'analisi del voto per le Politiche, dove il M5s si afferma come il primo partito dell'isola, con percentuali che variano tra il 27% e il 30%, grazie anche all'impegno in campagna elettorale nelle piazze siciliane del suo leader politico Giuseppe Conte. Fratelli d'Italia è dietro di circa dieci punti, ma comunque conferma anche in Sicilia la sua forza elettorale come primo partito del centrodestra. Bene anche Forza Italia, che ottiene un risultato superiore a quello del resto d'Italia, intorno al 10%. Il Pd conosce invece un tracollo, superato in alcuni collegi perfino da Sicilia Vera del Masaniello messinese Cateno De Luca. Il Terzo Polo di Calenda viaggia invece attorno al 5%, la percentuale prevista come soglia di sbarramento alla Regione.   Il partito di maggioranza assoluta nell'isola, tuttavia, si conferma quello dell'astensione: per le Regionali hanno votato il 48,62% degli aventi diritto, sia pure in leggero aumento rispetto a cinque anni fa. Ed anche questo è un dato con il quale tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, dovranno fare i conti

Calenda: no al terzo Polo riformista

"In meno di due mesi abbiamo costruito una casa per i liberali, i riformisti e i popolari. Una casa per gli italiani che non vogliono un paese fondato sui sussidi e le regalie ma che vogliono rimanere a testa altra tra i grandi paesi europei, saldamente ancorati all'Occidente e ai suoi valori. Nei prossimi mesi si consolideranno tre schieramenti: la destra al Governo; una sinistra sempre più populista che nascerà dalla risaldatura tra PD e M5s, e il nostro polo riformista". Così Carlo Calenda in una dichiarazione

Spread Btp-Bund a 231 punti dopo il voto

Spread tra Btp e Bund a 231 punti base vicino ai valori della chiusura di venerdì (230 punti) nel giorno successivo alle elezioni. Il differenziale dopo un calo a 223 punti è poi risalito. Il rendimento del decennale italiano è in aumento al 4,41%.

Le Pen, "Italiani hanno deciso governo sovranista"

''Il popolo italiano ha deciso di  prendere in mano il suo destino eleggendo un governo patriottico e  sovranista''. Lo ha scritto su Twitter la leader del Rassemblement  National Marine Le Pen. ''Congratulazioni a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini per aver resistito alle minacce di un' Unione europea arrogante e anti democratica ottenendo questa grande vittoria'', ha aggiunto Le  Pen.

Nel Lazio Fdi oltre 30%,a sinistra solo 2 collegi

Le elezioni politiche del 2022, anche nei collegi del Lazio, vedono una netta vittoria del centrodestra. Fratelli d'Italia si appresta a essere primo partito sul territorio mentre il centrosinistra perde anche al Senato l'uninominale di Roma Centro, vedendo quindi la candidata del Centrodestra Lavinia Mennuni trionfare su Emma Bonino e su Carlo Calenda che ottiene però la percentuale di 14.03 %, sopra la media nazionale del Terzo Polo.  Facendo riferimento ai voti di lista della Camera, nella circoscrizione Lazio 1, su 3204 sezioni scrutinate su 3482, il Pd si attesta al momento al 21,85 mentre FdI arriva al 30,05. Nella stessa fetta di territorio che comprende Roma e una parte della città metropolitana nel 2018 il partito di Giorgia Meloni, oggi arrivato primo nella competizione elettorale, non aveva raggiunto la doppia cifra, fermandosi all'8,9. Sempre nella circoscrizione Lazio, nel 2018i dem nel Lazio 1 avevano come percentuale il 20,58 e a Roma centro il 28,66.  Per quanto riguarda gli altri partiti: la Lega si ferma al 4,93, quando nel 2018 il partito di Matteo Salvini era arrivato all'11,61; Forza Italia al 5,13; Italia Viva-Azione con Calenda al 9,30 e il Movimento 5 Stelle rimane sulla media nazionale, intorno 14,47. Nella circoscrizione Lazio 2 la tendenza dei voti di lista alla Camera sembra la stessa: Pd si ferma al  14, 76, Fratelli d'Italia arriva quasi al 35 per cento in provincia. Sorpresa per il Movimento 5 Stelle: il partito guidato da Giuseppe Conte, infatti, alle amministrative di giugno aveva raggiunto risultati residuali, perdendo comuni roccaforti pentastellate, ottiene oggi come voto di lista il 15,19. Risultato importante per Fratelli d'Italia anche al Senato dove supera il 30 %,  mentre i dem si fermano al 18,42. I voti di lista mostrano così la tendenza per gli uninominali: infatti i collegi al Senato vanno tutti al centrodestra, mentre alla Camera gli unici due candidati a vincere la sfida con il centrodestra sono stati a Roma centro Paolo Ciani e, nell'uninominale 04, che fa capo al settimo municipio, il dem Roberto Morassut. Nella Capitale oltre alla sconfitta del centrosinistra, certo è anche il calo dell'affluenza: alle 23,secondo il sito del comune, la percentuale dei votanti è stata del 65,33 contro il 71,89 del 2018. Per quanto riguarda l'affluenza il dato è in linea con quella nazionale con evidenti flessioni come nel quartiere periferico di Tor Bella Monaca a Roma con solo il 56% andato alle urne.

Berlusconi vince in uninominale Senato a Monza

Silvio Berlusconi vince nel collegio uninominale di Monza per il Senato. Quando le sezioni scrutinate sono 689 su 739 (93,2%), Berlusconi è al 50,32% delle preferenze. Seguono Federica Perelli (centrosinistra) con il 27,17%, Fabio Albanese (Azione-Iv) con il 10,21% e Bruno Marton (M5S) al 7,66%.

Ilaria Cucchi eletta senatrice in Toscana

Ilaria Cucchi, candidata del centrosinistra, è stata eletta senatrice nel collegio uninominale Toscana UO4 - Firenze con 208.974 voti, pari al 40,08%, secondo il dato del sito del ministero dell'Interno. Federica Picchi, candidata del centrodestra, ha avuto il 30,03 %dei voti. Terza Stefania Saccardi, che correva per Azione-Iv: ha avuto il 12,23% dei voti. Quarto Claudio Cantella del M5s con il 10,62% dei voti.

Camera, Sezioni: 58.179/61.417: Centrodestra al 44,14%

Camera - Sezioni: 58.179/61.417: Centrodestra al 44,14%; Centrosinistra al 26,37%; M5S al 15,05%; Azione - IV al 7,74%; Italexit al 1,91%; Unione Popolare al 1,43%.

Senato, Casini batte Sgarbi in uninominale Bologna

Pier Ferdinando Casini (centrosinistra) batte Vittorio Sgarbi (centrodestra) a Bologna, nel collegio uninominale del Senato. Dopo il testa a testa iniziale, a scrutinio concluso, Casini raggiunge il 40,07% delle preferenze a fronte del 32,32% di Sgarbi.

Sardegna, un cittadino su due non ha votato

La Sardegna è la seconda peggiore regione d'Italia per affluenza. A urne chiuse, l'isola registra il 53,16% di votanti, contro il 65,51 del 2018. Solo la Calabria ha certificato un astensionismo più alto, con il 50,82%. La provincia con il più alto numero di votanti è quella di Cagliari, dove si è recato alle urne il 56,46% degli aventi diritto (59,66 a Cagliari città, 68,15% nel 2018), contro il 67,31 di quattro anni fa. Nel Nuorese il dato più basso, dove si registra il 50,30% (64,18% nel 2018). Nel capoluogo barbaricino ha votato il 57,08% degli aventi diritto (68,74% nel 2018).

Claudio Lotito, presidente della Lazio, eletto senatore in Molise

Claudio Lotito è stato eletto senatore in Molise. Il presidente della Lazio ha vinto la sfida nel collegio uninominale dove era candidato per il centrodestra. Lotito ha atteso i risultati nell'albergo di Campobasso che nell'ultimo mese è stata la sua residenza molisana poi nel, cuore della notte, ha commentato la vittoria: "Io in questa campagna elettorale ho messo cuore, passione e sentimenti autentici - ha detto - che sono stati recepiti dai molisani. Gli abitanti di questa regione mi sono entrati nel cuore e hanno capito la mia totale disponibilità. Ora porterò le loro istanze in Parlamento con la stessa determinazione che ho impiegato nella campagna elettorale". Lotito infine ha ribadito che manterrà gli impegni presi nelle ultime settimane: "I molisani non saranno traditi perché lo meritano, questa è una terra fantastica che è stata troppo dimenticata negli ultimi anni e che ha bisogno di una voce in Parlamento".

Di Maio non è stato rieletto a Napoli

Il ministro degli Esteri e leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, non è stato rieletto. Quando mancano ormai poche sezioni al risultato definitivo (403 le sezioni scrutinate su 440) nel collegio di Napoli Fuorigrotta 2 per la Camera, ha ottenuto il 24,3% dei voti. Nettamente primo l'ex ministro dell'Ambiente, in lizza per il Movimento 5 Stelle, Sergio Costa, al 40,5%. Terza Maria Rosaria Rossi, in lizza per il centro destra, col 22,2%. Solo quarta la ministra Mara Carfagna, di Azione, al 6,7%. 

Alla Camera FdI 26,39%, Pd 19,21% (53.889 sez. su 61.417)

Quando le sezioni scrutinate alla Camera sono 53.889 su 61.417 (87,7%), Fratelli d'Italia è il primo partito con  il 26,45%, seguono il Pd con il 19,35%, il M5S con il 14,86%, Lega 8,97%, FI 8,01%, Azione-Iv-Calenda 7,74%, Alleanza verdi e Sinistra 3,68%.

In Alto Adige la lista no vax va oltre il 6% dei consensi

In Alto Adige a sorpresa la lista Vita, vicina al mondo no vax, si attesta ben oltre il 6%, con un collegio che sfiora addirittura il 9% dei consensi. Il risultato è comunque in linea con quelli delle ultime tornate elettorali nel mondo di lingua tedesco. Al Senato a Bolzano Hannes Loacker attualmente è al 6,21%, a Merano Susanna Singer al 6,99% e a Bressanone Rudolf Schopf al 5,99%. Alla Camera è andata ancora meglio a Francesco Cesari con il 7,92% a Bressanone e la nota avvocatessa dei no vax Renate Holzeisen che a Bolzano sfiora il 9% (8,94%).

Elezioni: al Senato centrodestra al 44.55% (54.110 sez. su 60.399)

Sezioni scrutinate al Senato: 54.110 su 60.399 (88,5%); il centrodestra si attesta sul 44,54%, il centrosinistra è al 26,32%, il Movimento cinquestelle al 15,07%, il Terzo polo di Calenda e Renzi al 7,69%.

Casellati: Meloni grande donna e grande leader

"Nessun veto a Meloni come premier, ha fatto una bellissima campagna elettorale, è una grande donna, una grande leader, ha ottenuto un risultato straordinario, perché no". Lo ha detto a Potenza la presidente uscente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati - candidata in Basilicata all'uninominale al Senato.

Conte: "Terza forza politica nel Paese, prima al Sud"

Giuseppe Conte: “Il Movimento 5 Stelle ha compiuto una grande rimonta. Tutti ci vedevano a una cifra, in costante discesa. Siamo oggi la terza forza politica. Al sud dovremmo essere, secondo i primi dati, il primo partito".

Meloni cita San Francesco

Giorgia Meloni cita San Francesco nel commentare la vittoria elettorale, ripensando alle tappe fatte in questi anni: “Cominciate col fare il necessario, poi ciò che è possibile e all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile”. 

Meloni: "Indicazione chiara per governo di Centrodestra a guida FdI"

Giorgia Meloni: “Dal voto degli italiani un'indicazione chiara per un governo di Centrodestra a guida Fratelli d'Italia”

La Russa: "A Giorgia tremano i polsi, ma è pronta a risollevare il Paese"

"Se avrà il ruolo, come io penso, di presidente del Consiglio, se la conosco bene, so già che le stanno tremando i polsi ma è pronta a risollevare l'Italia ", così Ignazio La Russa parlando di Giorgia Meloni a Porta a Porta.

Affluenza al 63,9% dato più basso di sempre: -9% su 2018

Quando mancano all’appello appena una manciata di Comuni, il dato dell’affluenza conferma la forte flessione. A votare per eleggere il nuovo Parlamento è andato solo il 63,9% degli italiani aventi diritto. In occasione delle elezioni politiche del 2018, alla stessa ora, la percentuale era stata del 73,04%. “Abbiamo un’affluenza quasi definitiva, perché mancano un centinaio di Comuni. Milano sta per concludere, sono rimaste poche sezioni. E devo dire che la percentuale che si ricava è circa il 9% in meno rispetto alle precedenti elezioni politiche”, è il commento del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Proiezioni Opinio Rai per la Camera: FdI 25.3%, Pd 19.5%, M5s 16%

Secondo le proiezioni del Consorzio Opinio Italia per Rai relative alla Camera - Copertura campione del 6,0% alle 01:46 - Fratelli d'Italia è al 25,3%, il Partito democratico al 19,5%, Movimento 5 stelle al 16,0%, la Lega all'8,5%, Forza italia al 7,9%, Azione-Italia viva al 7,5%, l'Alleanza verdi e Sinistra al 3,6%, +EUROPA al 3,0%.  Italexit al 2,0%, Noi moderati all'1,0%, Impegno civico-Centro democratico allo 0,7%. Altre liste al 5,0.

Tajani: la decisione sul premier dopo un vertice con gli alleati

"Noi non abbiamo pregiudizi nei confronti di Giorgia Meloni, ma la decisione (su chi sarà il nome indicato per la presidenza del Consiglio, ndr) verrà dopo un vertice di Berlusconi, Salvini e Meloni e con il presidente della Repubblica che avrà l'ultima parola, perché è la Costituzione che lo prevede". L'ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani dalla sede del gruppo azzurro alla Camera.

Tajani: "Determinanti nel centro-destra e sul futuro governo, in Italia il centro è Forza Italia"

Terza proiezione Opinio Rai: centrodestra al 43,2%

Terza proiezione elaborata dal Consorzio Opinio Italia per Rai con un campione del 21% relative al Senato: il centrodestra è al 43.2%, il centrosinistra al 26.5%, M5S al al 15.9%, Azione e Italia viva al 7.5%, Italexit per l'Italia al 2%, altre al 4.9%. Al Senato FdI 25,4% e Pd al 19,3%. Il M5s è stimato al 15,9%; la Lega all'8,8%; Forza Italia al 7,9%; Azione-Iv al 7,5; Avs al 3,6%; +Europa al 3%; Italexit al 2%; Unione popolare all'1,4 e Noi moderati all'1,1%.

Per il centrodestra la stima dei seggi oscilla da 144 a 126, centrosinistra 34 - 46 seggi, Movimento 5 Stelle 21 - 33 seggi, Azione - Italia Viva 6 - 12 seggi, Italexit per l'italia 0 - 0 seggi. Altre 3 - 5 Seggi.

Nicola Fratoianni (SI): "Oggi una brutta destra nazionalista e regressiva vince le elezioni" (Video)

Francesco Lollobrigida (Fdi): "Al governo mostreremo agli italiani quello che valiamo"

Debora Serracchiani (Pd): "È una serata triste per il Paese"

Serracchiani: vittoria a destra, giornata triste

"Indubbiamente non possiamo, alla luce dei dati visti finora, non attribuire la vittoria alla destra trascinata da Giorgia Meloni. E' una serata triste per il Paese". Lo ha detto la capogruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, in conferenza stampa al Nazareno.

Lamorgese: le elezioni si sono svolte in modo ordinato

Proiezioni Opinio Rai: FdI al 24,7% il Pd al 19%

In base alle proiezioni del Consorzio Opinio Italia per Rai relative al Senato, campione del 12% alle 00.09: FdI è al 24,7%, il Partito democratico al 19%, il Movimento 5 Stelle al 16,7%. Lega all'8.7%, Forza Italia all'8%,Terzo Polo è al 7,3%. Azione-Italia viva al 7.3%, Alleanza Verdi e sinistra al 3.5%, +Europa al 2.9%, Italexit per l'Italia all'1.9%, Unione popolare all'1,5%, Italia sovrana e popolare all'1,3%, altre al 4.5%.

Fratoianni: ha vinto la destra, brutta regressiva e nazionalista

"Brutta destra nazionalista e regressiva vince le elezioni, non è una buona notizia. Ci siamo battuti contro, avremmo voluto farlo con una coalizione più ampia. Ora è il momento di pensare a come si costruisce l'opposizione a un governo di destra". Lo ha detto Nicola Fratoianni, dell'Alleanza Verdi-Sinistra."I numeri dicono che un'alleanza più larga avrebbe reso più difficile la vita della destra e forse avrebbe cambiato i dati. Io guardo a tutti coloro che vogliono costruirla", ha aggiunto. Per quanto riguarda Avs, "il commento è positivo: i dati ci danno saldamente sopra lo sbarramento e credo che cresceranno ancora".

Lega in via Bellerio: aspettiamo ma senza tensione

Ore di attesa nella sede della Lega a Milano, in via Bellerio. Il segretario Matteo Salvini, arrivato verso le 22.30, sta seguendo i risultati elettorali nei suoi uffici, da dove, su Twitter, ha già ringraziato gli elettori per il vantaggio attribuito al centrodestra.   Sui risultati della Lega, invece, la parola d'ordine in via Bellerio è ancora il 'no comment'. "Non commentiamo adesso, ma non c'è tensione", il parere più gettonato tra gli esponenti del Carroccio. In via Bellerio, oltre a Salvini, ci sono anche i deputati Fabrizio Cecchetti, Federica Zanella e Laura Ravetto, i senatori Roberto Calderoli e Massimiliano Romeo e l'assessore ai Giovani di Regione Lombardia Stefano Bolognini

Ungheria, consigliere Orban: ora con l'Italia approccio comune in Ue

"Complimenti Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi per le elezioni di oggi! In questi tempi difficili, abbiamo bisogno più che mai di amici che condividano una visione e un approccio comune alle sfide dell'Europa. Lunga vita all'amicizia italo-ungherese". Lo scrive in un tweet Balazs Orban, consigliere politico del premier Viktor Orban e deputato ungherese di Fidesz.

Il premier polacco Morawiecki: "Congratulazioni Giorgia Meloni"

"Congratulazioni Giorgia Meloni!". È il tweet con cui il premier polacco Mateusz Morawiecki esulta dopo gli exit poll delle elezioni italiane. Meloni e Morawiecki all'Eurocamera fanno entrambi parte del gruppo Ecr.

Iv, Rosato: no centrodestra, solo destra a trazione Meloni

Zemmour: "La Meloni dimostra che andare la potere è possibile"

"Tutte le mie congratulazioni a Giorgia  Meloni e al popolo italiano. Un popolo orgoglioso e libero che rifiuta di morire. Come non guardare a questa vittoria come la dimostrazione  che si arrivare al potere è possibile". Ad affermarlo è Eric Zemmour,  il leader del partito di ultra destra francese Reconquete commentando l'esito delle elezioni in Italia. "Meloni 4 anni fa raccoglieva il 4% dei voti. Questa sera Meloni sta  per guidare l'Italia e il suo partito Fdi di diventare il primo  partito del paese alla guida di una coalizione di destra. Nonostante  il loro fallimento nel 2018, Meloni e il suo giovane partito non hanno mai mollato", sottolinea Zemmour.

Pd cauto, non commenta gli exit poll

Al Pd per ora si sceglie di non commentare i primi exit poll che danno il partito guidato da Enrico Letta tra un minimo del 17 a un massimo del 22 per cento. La forchetta è ancora troppo ampia per considerare il dato attendibile, è il ragionamento, perciò la linea è quella di commentare i primi dati reali.

Forza Italia: contributo determinante alla vittoria del centro destra

Forza Italia - spiegano fonti del partito - ha dato un contributo determinante alla vittoria del centrodestra. Il successo della nostra coalizione, che Silvio Berlusconi ha fondato nel 1994 - spiegano le stesse fonti - è stato chiaro nonostante una campagna viziata dagli attacchi e dalle mistificazioni. Forza Italia sarà decisiva, con i numeri in Parlamento, per le sue idee e anche per il sistema di relazioni nazionali e internazionali che ha costruito negli anni, per far nascere e far lavorare il nuovo governo, un esecutivo che nasce finalmente con una forte legittimazione popolare. Abbiamo il dovere di fare presto e - si aggiunge - di iniziare il prima possibile ad affrontare e risolvere i problemi degli italiani a partire dall'emergenza originata dai rincari dell'energia. Gli exit poll sulla Sicilia, dove il candidato governatore è Renato Schifani, dimostrano la vitalità di Forza Italia, che potrà garantire ai siciliani un governo all'altezza delle loro aspettative, sottolineano fonti azzurre.

Exit poll: la ripartizione dei seggi alla Camera

Cnn: Meloni sarà la premier più a destra dai tempi di Mussolini

La Cnn non rinuncia all'evocazione del Fascismo, nel dare conto delle elezioni in Italia.  "Giorgia Meloni si avvia a essere la prima ministra italiana più di destra dai tempi di Mussolini", è il titolo della breaking news sul sito dell'emittente progressista Usa.

Roberto Fico alla Camera, atteso nella sede del M5s

E' a Montecitorio, ma il presidente della  Camera Roberto Fico più tardi raggiungerà la sede del M5S in via di  Campo Marzio per assistere ai risultati elettorali insieme al leader  del Movimento Giuseppe Conte, per ora non ancora arrivato in sede.

Terzo Polo: cautela al comitato di Azione-Italia Viva, Calenda parla domani

C'è cautela al comitato elettorale di Azione-Italia Viva, all'hotel Mediterraneo a Roma. Al momento nessun big si è affacciato, tranne Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Iv, e Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale sempre di Italia Viva. Entrambi senza rilasciare dichiarazioni. Le prime proiezioni si avranno a mezzanotte. Da quanto riferito, il leader di Azione Carlo Calenda parlerà solo domani, in tarda mattinata. Alla spicciolata giungono i giornalisti, 93 quelli accreditati, a seguire dal quartier generale 'elettorale' del Terzo Polo la lunga serata dello scrutinio, dopo la chiusura dei seggi. La formazione che ha visto alleati Azione di Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi è alla sua prima prova alle Politiche. Il leader di Iv, Matteo Renzi, è invece in Giappone per il funerale di Stato dell'ex premier Shinzo Abe.

Media internazionali: da exit poll chiara vittoria del centrodestra

Vittoria "chiara" per il centrodestra, Giorgia Meloni a un passo dal diventare la prima donna ad assumere la carica di presidente del Consiglio in Italia. Sono i primi commenti dei media internazionali alle elezioni politiche italiane, dopo la diffusione dei primi exit poll a urne chiuse. "La leader di estrema destra Giorgia Meloni ha vinto le elezioni in Italia, secondo gli exit poll, ed è in procinto di diventare la prima donna premier del Paese", scrive la Bbc in una 'breaking news', "Se (i numeri) saranno confermati, Meloni punterà a formare il governo italiano più a destra dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Un'Italia guidata da Meloni allarmerà gran parte dell'Europa, con la Russia in guerra con l'Ucraina. Si prevede che (Meloni) ottenga tra il 22 e il 26 per cento dei voti, sostiene un exit-poll della Rai, davanti al suo rivale più vicino, Enrico Letta della coalizione di centrosinistra". "La coalizione di destra largamente in testa", scrive il francese Le Figaro nella sua versione online, "Secondo le prime stime, la coalizione di centrodestra raccoglierebbe tra il 41 e il 45 per cento dei voti, il centrosinistra tra il 25,5 e il 29,5 per cento, tra il 13,5 e il 17,5 per cento per il Movimento Cinque Stelle. Nel dettaglio, Fratelli d'Italia conquisterebbe tra il 22 e il 26 per cento dei voti, il Pd tra il 17 e il 21 per cento e il M5S tra il 13,5 e il 17,5 per cento. Segue la Lega di Matteo Salvini, che oscilla tra l'8,5 e il 12,5 per cento, poi Italia Viva di Matteo Renzi tra il 6,5 e l'8,5 per cento, infine Forza Italia di Silvio Berlusconi otterrebbe tra il 6 e l'8 per cento dei voti".

Gli exit-poll mostrano la vittoria del centrodestra", scrive il britannico Guardian, "Sono arrivati i primi exit-poll e ci sono buone notizie per Giorgia Meloni e per il partito di estrema destra Fratelli d'Italia. Secondo i sondaggi per la Rai, la coalizione di centrodestra ha ottenuto tra il 41 e il 45 per cento dei voti e l'alleanza di centrosinistra tra il 25 e il 29 per cento. Dati che darebbero al centrodestra la maggioranza in entrambe le camere". Secondo il Guardian vale "comunque la pena aspettare le proiezioni", basate sui voti autentici, visto che "gli exit poll italiani hanno una storia" molto tribolata e "a volte sbagliano". Da queste prime indicazioni il centrodestra avrebbe comunque tra i 227 e i 257 seggi alla Camera dei deputati e tra i 111 e i 131 seggi al Senato. "Giorgia Meloni sarà il primo ministro italiano di estrema destra dai tempi di Mussolini, secondo gli exit poll", scrive nella home page l'americana Cnn, "Secondo gli exit poll della Rai, il partito Fratelli d'Italia - le cui origini risalgono al fascismo del dopoguerra - è sulla buona strada per vincere il voto alle elezioni generali di domenica".

Salvini: centrodestra in netto vantaggio a Camera e Senato

"Centrodestra in netto vantaggio sia alla Camera che al Senato! Sarà una lunga notte ma già ora vi voglio dire grazie". Lo scrive su Twitter il segretario della Lega Matteo Salvini, commentando i primi exit poll e instant poll.

Opinio Rai: stima seggi alla Camera, 227-257 al centro destra

Per la Camera in base ai primi exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai la stima dei seggi, con una copertura del campione dell'80%, alle 23.00 indica per il centro destra una forchetta tra 227 e 257 seggi, per il Centro sinistra tra 78 e 98, per il Movimento 5 stelle tra 36 e 56, per Azione-Italia viva tra 15 e 25.  Italexit zero seggi.

Rampelli: con questi numeri possiamo governare

"Ho fatto il parlamentare di maggioranza ma mai neanche nemmeno l'assessore: ora posso dire che con questi numeri possiamo governare". E' il commento a caldo di Fabio Rampelli, emozionato ma sorridente, ai primi exit poll dal salone dell'Hotel parco dei Principi. Nel resto del salone, pieno zeppo di cronisti, un silenzio irreale, pieno di cautela. Solo un breve e misurato applauso, è stato udito fuori da un piccola sala dell'Albergo in cui si trovano alcuni dirigenti del partito tra cui Ignazio La Russa e Guido Crosetto.

Stima seggi al Senato: Centro destra 111-131 Centro sinistra 33-53

Per il Senato in base ai primi exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai la stima dei seggi, con una copertura del campione dell'80%, alle 23.00 indica per il centro destra una forchetta tra 111 e 131, per ii centro sinistra tra 33 e 53, per il movimento 5 stelle tra 14 e 34.   Azione e Italia viva sono stimati tra i 4 e i 12 seggi, Italexit zero seggi, altre forze tra 3 e 5.

Regionali: exit poll Sicilia, Schifani verso l'elezione

Per gli exit poll di Opinio-Rai, Renato Schifani avrebbe vinto le elezioni in Sicilia attestandosi con una percentuale che va da 37 al 41 per cento. Il candidato del centrodestra è dato 13 punti davanti al secondo, Cateno De Luca (Sicilia Vera), tra il 24 e il 28 percento. Segue la candidata di Pd-Cento passi, Caterina Chinnici tra il 15,5 e il 19,5 per cento, quindi il candidato del M5s Nuccio Di Paola con una percentuale tra il 13 e il 17. Gli altri due candidati (Gaetano Armao e Eliana Esposito) si attesterebbero dall'1,5 al 3,5%.

Primi exit poll: centrodestra in vantaggio al 41-45%

I primi exit poll Opinio Rai per il Senato: 

Centro destra 41%-45%

Centro sinistra 25,5% 29,5%

M5s 13,5-17,5%

Lega 8,5-12,5%

Terzo Polo 6,5-8,5%

FI 6-8%

Italexit 0,5-2,5 %

Altre forze 4,0-6,0%

 

Chiusi alle 23 i seggi per le elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e per le regionali in Sicilia.   Lo scrutinio inizierà dallo spoglio delle schede per l'elezione del Senato. Domani, dalle ore 14, si svolgeranno invece gli scrutini per le elezioni regionali.   E' possibile che in alcuni seggi le operazione di voto possano terminare in ritardo, viste le file che si sono create durante la giornata.

Conte atteso in nottata nel quartier generale del M5s

Volti distesi, segno forse che i sondaggi e gli exit poll che circolano nei palazzi della politica non suscitano preoccupazioni, ma estrema cautela nel quartier generale del Movimento 5 stelle. Nelle rilevazioni demoscopiche successive alla caduta del governo Draghi e alla rottura dell'alleanza con il Partito democratico, un paio di mesi fa, il M5S era stimato attorno al 10 per cento. Le valutazioni di politologi e sondaggisti nelle ultime settimane hanno accreditato la formazione guidata dall'ex presidente del Consiglio di una risalita importante, soprattutto nelle regioni meridionali: ma i dati provvisori dell'affluenza alle urne, particolarmente bassi proprio al Sud, seminano dubbi nei corridoi della sede nazionale di via di Campo Marzio, a due passi da Montecitorio. Assenti per ora tutti i big, il leader Giuseppe Conte è atteso in nottata, per ora si sono visti solo il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri e due candidati esterni, il prorettore della Sapienza Livio De Santoli, l'ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho.

Giorgia Meloni ha votato pochi minuti prima della chiusura delle urne

La leader di FdI Giorgia Meloni ha votato nel seggio della scuola Vittorio Bachelet, a Roma. Meloni ha votato a pochi minuti dalla chiusura delle urne, questa mattina aveva deciso di rinviare l'appuntamento a causa della ressa dei giornalisti.

Per FdI oltre 400 cronisti e tv da tutto il mondo

Oltre 400 giornalisti accreditati, troupe provenienti da tutto il mondo: oltre le più grandi reti europee anche dal Giappone, dalla Corea, dall'Argentina. Sono i numeri della grande presenza dei media che già affollano i saloni dell'Hotel Parco dei Principi, l'hotel a due passi da Villa Borghese, scelto da Fratelli d'Italia per seguire la notte elettorale.    Nella sala stampa domina un grandissimo maxi schermo. A fianco, l'enorme salone con un palco, sullo sfondo la coreografia con il simbolo del partito e un podio dal quale potrebbero parlare i vari dirigenti nel corso dello scrutinio.    Malgrado il clima di palpabile grande ottimismo, il partito fa sapere che difficilmente prima dell'una e mezza, due ,qualcuno commenterà il voto. Presente  già il responsabile dell'organizzazione Giovanni Donzelli, più tardi arriveranno altri esponenti della segreteria.

Al Nazareno l'attesa per la serata elettorale

Tutto pronto al Nazareno per la serata  elettorale. Trecento i giornalisti accreditati, di cui quasi la metà  di testate straniere. Novità per queste politiche 2022 sono i gazebo - allestiti nel terrazzo sui tetti di Roma della sede dem - per i  collegamenti televisivi. Atteso tutto lo stato maggiore Pd, il  segretario Enrico Letta in testa. Al momento al Nazareno, oltre agli  staff, c'è il coordinatore della segreteria dem, Marco Meloni.

Roma: affluenza record in centro, meno in periferia

Tiene l'affluenza nella Capitale, attestandosi alle 19 a oltre il 54%. A trainare il dato con i votanti quasi a quota 60% sono stati gli elettori delle zone centrali della Capitale, quelle più o meno corrispondenti al collegio del Senato dove si sfidano Carlo Calenda ed Emma Bonino.  Affluenza al 58,63%, secondo quanto riportato sul sito di Roma Capitale, nel I municipio, in pratica il centro storico, più altri quartieri come Trionfale, Della Vittoria e parte del quartiere Ostiense. Ma è record nel Municipio II con i quartieri Parioli, Flaminio, Salario, Trieste, Nomentano, Tiburtino e Pinciano dove l'affluenza si attesta al 60,26%. Affluenza alta al 59,32% anche nel Municipio VIII (Ostiense, Caffarella) e nel Municipio XII dove tra l'altro si trova la ex mega-discarica di Malagrotta con il 57,59%.   La periferia storica, quella di Tor Bella Monaca, ha risposto con meno entusiasmo alla chiamata elettorale. Va infatti al Municipio VI la maglia nera per l'affluenza ferma al 46,76%. Sotto la media anche il Municipio X di Ostia dove i votanti sono stati il 50,94%.

Affluenza alle ore 19 al 51,16%, in calo di circa 7 punti

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19 ha votato il 51,16% degli aventi diritto (dati relativi a 7.904 comuni su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno.   Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 58,40% degli elettori per la Camera.

Youtrend: affluenza in calo nei comuni meno popolosi

Analizzando i dati delle 19 in base alle caratteristiche dei comuni, l'affluenza cala maggiormente in quelli meno popolosi (-9,4%) e con il reddito inferiore (-9,5%) rispetto a quelli più popolosi e con il reddito medio più alto (-7,0%). E' quanto viene fuori da una analisi di You Trend sui dati dell'affluenza al voto alle ore 19.  Inoltre, l'affluenza cala molto di più nei comuni con minor presenza di stranieri (-10,6%) e molto meno in quelli dove gli stranieri sono più numerosi (-5,4%). Discorso analogo per i laureati: più sono numerosi, meno cala l'affluenza.

In Calabria affluenza alle ore 19 al 36,92%, la più bassa in Italia

E' del 36,92% l'affluenza alle ore 19 in  Calabria alle elezioni per il rinnovo della Camera. Un dato che segna un forte calo rispetto alla stessa ora del 2018, quando aveva votato il 49,64% degli aventi diritto. Con il 36,92% la Calabria è la regione con la più bassa affluenza alle ore 19.  A livello provinciale, quella con la percentuale più alta di votanti è Cosenza con il 38,67% (52,69 nel 2018), seguita da Catanzaro con il 38,33% (51,06%), Vibo Valentia con il 36,01%(50,03%), Reggio Calabria con il 34,74% (45,91%) e Crotone con il 34,22% (46,37%).

YouTrend: scende l'affluenza, crolla al Sud

Cala ovunque l'affluenza alle urne per le elezioni politiche alle ore 19, con i dati ancora parziali. Secondo una suddivisione per area geografica - stilata attraverso l'analisi di YouTrend - al Nord Ovest è del 56,1%(-6,4% rispetto a quella del 2018), nel Nord Est del 56,1%(-7,3%), nelle cosiddette 'zone rosse' (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria) del 57,6% (-6,5%), al resto del Centro-Sud(Lazio, Abruzzo, Molise) del 51,4% (-5,9%) e a Sud con le Isole del 40,0% (-12,1%).   Rispetto al 2018 le regioni che registrano il minor calo dell'affluenza sono Lazio (-1,2%), Lombardia (-4,5%), Sicilia(-5,6%), Friuli-Venezia Giulia (-6,2%), Toscana (-6,3%). I cali più importanti dell'affluenza rispetto a quattro ani fa  si registrano invece in Campania (-15,1%), Molise (-13,9%),Calabria (-13,0%), Sardegna (-12,6%), Basilicata (-12,1%).

Camera: affluenza alle 19 al 50,56% (5231 comuni su 7904)

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19 ha votato il 50,56 % degli aventi diritto, quando i dati sono relativi a circa 5231 comuni su 7.904. Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno.  Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 58,97% degli elettori per la Camera.

Il presidente del Consiglio Draghi ha votato a Roma

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha votato a Roma, presso il suo seggio al liceo Classico Mameli. Il presidente del Consiglio insieme alla moglie Serenella, intorno alle 14.30 aveva lasciato il casolare di campagna, a Città della Pieve, in Umbria, per dirigersi verso la residenza romana.

YouTrend: affluenza in linea ma forte calo al Sud

"Il primo dato dell'affluenza registrato alle ore 12:00 (19,2%) è risultato essere sostanzialmente in linea con quello delle precedenti Politiche. Anche il 4 marzo 2018, infatti, si votò in un'unica giornata: e in quell'occasione alle ore 12 aveva votato solo lo 0,2% in più degli aventi diritto rispetto a oggi. Altro elemento in comune tra il 2018 e oggi è la maggiore partecipazione registrata nelle regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Sud e delle Isole". E' l'analisi di Quorum/YouTrend che si riferisce al primo dato sull'affluenza registrato oggi a mezzogiorno.    Secondo YouTrend "vi sono però forti differenze anche per quello che riguarda la variazione (sempre rispetto al 2018) tra le diverse zone del Paese. Nelle regioni del Centro-Nord l'affluenza ha tenuto, e in certi casi si è persino registrato un aumento (+1,3% in Lombardia, con un notevole +2,8% a Milano), mentre nelle regioni Sud e nelle Isole il calo è stato notevole, mediamente superiore al 2%: in particolare, Molise (-4,9%), Campania (-4,5%) e Sardegna (-3,0%) hanno fatto registrare i risultati di affluenza peggiori. Fa eccezione la Sicilia, dove però la concomitanza con il voto per le Regionali potrebbe aver contribuito a tenere relativamente alto il tasso di partecipazione".

Regionali Sicilia, alle 12 affluenza al 12.54%

In Sicilia il dato dei votanti per le regionali alle ore 12 è in aumento del 1,51%. Sono stati, infatti, 579.085, pari al 12,54% gli elettori siciliani che si sono recati ai seggi secondo le rivelazioni delle ore 12 per eleggere il nuovo presidente della regione e rinnovare l'assemblea regionale . Alle elezioni regionali del 2017 erano stati 579.085, l'11,03%.  Il dato di affluenza alle regionali è inferiore rispetto a quello di Camera e Senato, che è del 14,77%, a causa dei voti degli italiani all'estero che non votano per le regionali. Si è votato di più in provincia di Messina, 14,55%, di meno in quella di Agrigento, 9,4%. In entrambi i casi, comunque l'affluenza è stata maggiore di quella registrata nel 2017 alle regionali.

Ritardi e file a Cagliari per ritirare la tessera

Ritardi e lunghe file a Cagliari, sia nella sede centrale del Comune che nelle varie circoscrizioni, dove oggi si possono ritirare le tessere elettorali, con orario continuato dalle 7 alle 23. Già dalla prima mattina e con un picco di affluenza all'ora di pranzo, tantissime persone si sono presentate negli uffici per chiedere il duplicato della scheda o per ritirala a causa di un cambio di residenza o per i neo 18enni. Un numero anomalo rispetto a qualsiasi elezione tanto che l'ufficio elettorale del Comune ha aperto il maggior numero disportelli possibile. All'ora di pranzo, poi, si è anche registrato un crash del software gestionale che è andato in blocco per una trentina di minuti allungando in questo modo l'attesa di chi si trovava già in fila. Il problema poco dopo le 13:30 è stato risolto e via via le file per il ritiro dei documenti si stanno sfoltendo. Gli uffici per ritirare le tessere elettorali rimarranno apertifino alle 23.

Roma, ascensore guasto in una sezione, alcuni disabili non hanno potuto votare

"Per un guasto dell'ascensore molte  persone con problemi di disabilità motorie hanno avuto questa mattina  difficoltà ad accadere ai seggi e qualcuna è andata via" . A denunciare la situazione all'Adnkronos è Massimiliano Taggi,  presidente della sezione 2356 del seggio della scuola Nazario Sauro in via Trionfale a Roma. "Per quanto riguarda la mia sezione - spiega -  abbiamo costruito un seggio volante che garantisse la segretezza del  voto: favorire l'esercizio del voto è un dovere. Qualcuno si è  lamentato perché per organizzare questo seggio volante ci è voluto del tempo e si sono creati tempi di attesa più lunghi. Ora comunque  l'ascensore è di nuovo funzionante e la situazione è tornata alla  normalità". 

In due paesi della Sardegna ha votato solo il 4,9% per protesta

Non hanno il medico di base e, nei giorni scorsi, hanno deciso di portare alle urne la loro protesta. A Villanova Tulo, un migliaio di abitanti, e Esterzili, poco più di 500, entrambi nel sud Sardegna, ha votato finora appena il 4,9% degli aventi diritto, circa il dieci per cento in meno rispetto alle elezioni politiche del 2018 alla stessa ora.

Lunghe code agli uffici della Anagrafe di Milano

Orario continuato e senza le pause previste per alcuni uffici elettorali decentrati dell'Anagrafe di Milano, a cui si rivolgono gli elettori che hanno smarrito la tessera per votare o chi ha esaurito gli spazi sul documento.  Stando a quanto appreso dall'AGI, la decisione di non chiudere tra le 12 e 30 e le 14 è stata presa "per smaltire le lunghe code". Mentre l'apertura dell'ufficio centrale di via Messina e dell'anagrafe di via Larga era già prevista dalla 7 alle 23 non stop, le otto sedi decentrate avrebbero dovuto osservare un orario dalle 8 e 30 alle 17 ma con una pausa di un'ora e mezzo saltata perché sono in tanti a volere la tessera necessaria per votare.

Affluenza definitiva alle ore 12 al 19,21% alla Camera

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,21% degli aventi diritto,(7.904 comuni su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno.   Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 19,43% degli elettori per la Camera.

Affluenza nei capoluogo di regione

I dati del Ministero dell'Interno per i capoluogo di regione alle 12.00

- Aosta                    19,92%
- Torino                   17,53%
- Milano                   21,16%
- Bolzano                 21,42%
- Trento                    21,04%
- Trieste                   17,66%
- Venezia                 22,37%
- Genova                  21,81%
- Bologna                 23,82%
- Firenze                   25,65%
- Ancona                  22,00%
- Perugia                   21,45%
- Roma                      22,29%
- L'Aquila                   19,88%
- Campobasso        13,87%
- Napoli                    11,45%
- Bari                         20,99%
- Catanzaro             15,49%
- Potenza                 17,15%
- Palermo                 15,52%
- Cagliari                   17,79%.

 

Affluenza in Emilia Romagna

È l'Emilia-Romagna la regione con l'affluenza maggiore alle elezioni per il rinnovo della Camera con il 23 per cento degli elettori che si sono recati alle urne

Affluenza in Liguria

L'affluenza in Liguria stabile rispetto alle elezioni del 2018: ha votato il 21,86 per cento degli elettori secondo i dati delle 12.00. Il dato, al momento, è più alto di quello nazionale. 
 

Pescara, in centinaia in fila per la tessera elettorale

Lunga fila a Pescara all'esterno dell'Urp del Comune da parte dei cittadini per il ritiro della tessera elettorale che permette il voto ai seggi: dalle prime ore della mattina diverse centinaia di persone stanno affollando, seppur ordinatamente, l'ufficio di Piazza Italia per poter ritirare la tessera. L'ufficio sarà aperto fino alle 21 per richiedere il duplicato della tessera.

Camera, i dati parziali: l'affluenza delle ore 12 al 19,09%

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,09% degli aventi diritto, (dato parziale 7.845 comuni su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell'Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 19,49% degli elettori per la Camera.

La presidente uscente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, al voto

Elezioni 25 settembre 2022, Casellati al voto @ansa
Elezioni 25 settembre 2022, Casellati al voto

Roberto Fico, il voto del presidente uscente della Camera

Elezioni 25 settembre 2022, Fico al voto ANSA/CIRO FUSCO
Elezioni 25 settembre 2022, Fico al voto

I primi dati dell'affluenza parziale: alle 12 supera il 19%, in linea con 2018

L'affluenza parziale alle urne per le elezioni politiche alle ore 12 ha superato il 19%. Secondo i dati ancora in aggiornamento del Viminale con i dati di 6.785 comuni su 7.904 si attesta al 19,20%. Il dato complessivo per le politiche del 2018 era stato del  19,56%.

Il voto di Giuseppe Conte

Conte al voto Local Team
Conte al voto

Roma, code in alcuni seggi, anche per il tagliando antifrode

Si registrano code in diversi seggi della Capitale, con elettori, in alcuni casi, che hanno atteso oltre mezz'ora per votare. Segno di una discreta affluenza ma,in alcuni casi, anche di lentezze nelle procedure di voto dovute al tagliando antifrode, un sistema di sicurezza messo a punto per contrastare la possibilità di sostituzione della scheda elettorale all'atto del voto. Una novità, introdotta dal 'Rosatellum', già sperimentata nelle elezioni politiche del 2018 e che anche in quella occasione provocò qualche fila. Si tratta di un tagliando perforato rettangolare rimovibile con codice alfanumerico attaccato a un lembo della scheda che il presidente o lo scrutatore staccano prima di inserire la stessa scheda nell'urna.

Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana, al voto

Fratoianni al voto Ansa
Fratoianni al voto

Adinolfi al seggio

Adinolfi al voto Ansa
Adinolfi al voto

Ambientalista sardo presenta reclamo al seggio: "Questa legge viola i diritti della Costituzione"

L'ambientalista e attivista politico Angelo Cremone ha presentato questa mattina nel seggio elettorale di  Portoscuso (nel Sulcis Iglesiente), sezione 6, un reclamo control'attuale legge elettorale."Ho regolarmente votato ma ho presentato un reclamo - ha spiegto all'ANSA - protestando per questa legge elettorale che viola il mio diritto costituzionale di esprimere un votodiretto, libero e personale. E' incostituzionale e lesiva dei diritti politici del cittadino. Protesto perché la legge elettorale vigente viola l'articolo 3 della Costituzione,discrimina i diritti di molte minoranze linguistiche non residenti in regioni a statuto speciale, in particolare per il mancato rispetto degli art. 3, 6, 48, 51, 56 e 58 della Costituzione".

Zingaretti al voto: Grazie a chi ha lottato per la nostra libertà

Zingaretti al voto Ansa
Zingaretti al voto

Il voto di Calenda e la citazione di Pericle

"Votate liberamente, consapevolmente e come diceva Pericle 'un cittadino che non si occupa dello Stato noi non lo consideriamo innocuo ma inutile". Così Carlo Calenda, leader del Terzo polo all' uscita del seggio a Roma dove ha votato per le politiche. Come passa la giornata? "E come vuoi che la passo? Angosciato - dice ai giornalisti - Scherzo la passo con Violante, mia moglie e con i figli", aggiunge.

Elezioni 25 settembre 2022, Calenda al voto Ansa
Elezioni 25 settembre 2022, Calenda al voto

Matteo Renzi ha votato a Firenze

"Noi abbiamo votato. Fatelo anche voi, qualunque sia la vostra opinione politica. La democrazia si alimenta con l'impegno di tutti. Viva la Repubblica, viva l'Italia #25settembre". Lo scrive su Facebook il leader di Iv Matteo Renzi, postando una foto che lo ritrae al seggio con la moglie Agnese. L'ex premier partirà ora per Tokyo per partecipare ai funerali di stato di Shinzo Abe.

Elezioni 25 settembre 2022, Renzi al voto ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI
Elezioni 25 settembre 2022, Renzi al voto

Il voto di Letta

Il segretario del Pd Enrico Letta ha votato questa mattina nel seggio romano di Testaccio.

Letta al voto Ansa
Letta al voto

Salvini rompe il silenzio elettorale

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha  votato nel seggio di via Pietro Martinetti, a Milano, andando via ha detto ai cronisti che trascorrerà la giornata di votazioni con la figlia in agriturismo. "Conto che la Lega sia la forza  parlamentare sul podio, prima seconda o terza al massimo. Da domani  basta chiacchiere e dagli impegni si passa ai fatti, noi abbiamo le  idee chiare. Quando gli italiani votano il voto è sacro". Poi a chi gli chiedeva se un eventuale quarto posto possa essere una sconfitta, Salvini ha replicato: "Gioco per vincere, non per partecipare. Più gente vota, più l'Italia sarà forte e la politica sarà legittimata. Quindi, grazie - a prescindere da chi voteranno - a tutti coloro che lo faranno. Da domani non vedo l'ora di tornare a governare questo straordinario Paese con una squadra coesa, compatta coerente e di centrodestra. Saranno mesi complicati, con l'emergenza luce, bollette, carovita, riscaldamento che è la prima. Più gente vota più forza avrà il nuovo Parlamento e il nuovo governo per intervenire sulle emergenze che non mancheranno".

Salvini al voto Local Team
Salvini al voto

Sergio Mattarella, il suo voto a Palermo

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato questa mattina, alle 8.45, nella scuola "Giovanni XXIII - Piazzi" a Palermo. Il capo dello Stato ha anticipato l'arrivo nell'istituto di via Rutelli, per evitare la concomitanza con la cerimonia di commemorazione per l'uccisione del giudice Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancus, avvenuta il 25 settembre del 1979 nella stessa via. Il capo dello Stato ha votato, come di consueto, nella sezione 535, accolto da un applauso degli scrutatori e delle persone presenti.