L'invasione russa

Live guerra in Ucraina. Meloni a Zelensky: "Puoi contare su nostro leale sostegno"

Il conflitto in tempo reale, giorno 216
Live guerra in Ucraina. Meloni a Zelensky: "Puoi contare su nostro leale sostegno"
(Ansa)
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyy durante il 77° dibattito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York

Zelensky: difenderemo nostro popolo in regioni occupate

L'Ucraina "agirà per difendere il suo popolo" nelle quattro regioni occupate da Mosca, che hanno votato nei "referendum", approvando con maggioranze schiaccianti l'annessione alla Russia. Lo ha detto in un video postato sui social network il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Agiremo per proteggere il nostro popolo nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, nel Donbass, nelle zone occupate di Kharkiv e in Crimea", ha dichiarato dopo che le autorità filorusse hanno rivendicato i risultati il presidente, che in serata si era rivolto anche al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.    

"Nessuna azione criminale della Russia cambierà niente per l'Ucraina - ha detto Zelensky nel video - E' chiaro e comprensibile che a queste condizioni Kiev non può negoziare con la Russia".

Meloni a Zelensky: Puoi contare su nostro leale sostegno

"Caro Zelensky, sai che puoi contare sul nostro leale sostegno alla causa della libertà del popolo ucraino". Giorgia Meloni risponde così, sempre su Twitter, al Presidente ucraino che sul social network le aveva fatto le congratulazioni per il successo elettorale, dicendo anche che "contiamo su una proficua collaborazione con il nuovo governo italiano", insieme all'apprezzamento per "il sostegno costante dell'Italia all'Ucraina nella lotta contro l'aggressione russa".     

"Sii forte e mantieni salda la tua fede!", scrive ancora la leader FdI.

Russia a Onu: 'referendum condotti in modo trasparente'

"Il giorno della vittoria è un giorno che queste persone possono celebrare, non devono celebrare i fascisti". Lo ha detto l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina commentando i referendum nei territori occupati, che "sono stati condotti in maniera trasparente".    

"Il regime di Kiev è stato focalizzato sulla distruzione della gente di questi territori con il sostegno di Ue e Usa, e non ha mai rispettato gli accordi di Minsk", ha aggiunto.

Zelensky: con Putin non c'è più nulla da discutere

Con Vladimir Putin "non c'è più nulla di cui discutere".  Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio al Consiglio di sicurezza dell'Onu in merito ai referendum di annessione alla Russia di quattro regioni ucraine.

Cina a Onu ribadisce: Rispettare integrità territoriale

"La posizione della Cina rimane coerente: sovranità e integrità territoriale di ogni paese devono essere rispettate, i principi della Carta Onu devono essere rispettati". Lo ha detto l'ambasciatore di Pechino all'Onu, Zhang Jun, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina.   

"La Cina è sempre stata dalla parte della pace, promuovendola pace e il dialogo, e continuerà a giocare un ruolo costruttivo", ha aggiunto, ribadendo che "il confronto tra blocchi e le sanzioni porteranno solo ad una strada senza uscita". Pechino continua quindi a prendere le distanze dalla posizione della Russia, pur non arrivando a condannare il conflitto.

Militari Kiev: intercettati missili russi diretti verso Odessa

Le forze armate russe hanno lanciato due missili dal Mar Nero verso Odessa "ma entrambi sono stati distrutti in aria dalle nostre forze di difesa". Lo rendono noto le forze armate di Kiev. Lo riporta Unian.

Filorussi, vittoria referendum nel Donetsk,Lugansk,Kherson

Le autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kherson hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia. Lo riporta la Tass precisando che in base ai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il 'sì' ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell'area di Kherson, dove i conteggi sono stati ultimati,  l'87,05% dei votanti ha detto sì all'annessione.

Usa presenteranno risoluzione a Consiglio Onu contro referendum

L'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas Greenfield, ha detto che presenterà una bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite "condannando i referendum farsa russi, invitando gli altri membri a non riconoscere alcuno status diverso dell'Ucraina e obbligando la Russia a ritirare le sue truppe dal Paese". Se o quando la Russia porrà il veto in Consiglio di Sicurezza, la risoluzione passerà all'Assemblea Generale, dove i documenti non sono vincolanti ma hanno comunque un importante valore politico e simbolico.

India a Onu: Serve immediata cessazione delle ostilità

L'ambasciatrice dell'India all'Onu, Ruchira Kamboj, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina ha ribadito quanto sostenuto dal ministro degli Esteri la settimana scorsa: "la traiettoria del conflitto in Ucraina è motivo di profonda preoccupazione, l'India chiede una immediata cessazione delle ostilità e di risolvere la guerra con il dialogo e la diplomazia". Kamboj ha riaffermato che questo è anche ciò che il premier Narendra Modi ha spiegato al presidente Vladimir Putin durante il vertice a Samarcanda.

Minacce nucleari Mosca: intelligence Usa a caccia di segnali

Dopo le minacce lanciate da Vladimir Putin, le intelligence statunitensi e dei Paesi alleati hanno intensificato gli sforzi per intercettare qualsiasi segnale che indichi l'impiego di armi nucleari in Ucraina da parte della Russia. Lo scrive Politico, citando cinque attuali ed ex funzionari dell'intelligence Usa. Tuttavia, è il timore dei funzionari, qualsiasi eventuale indicazione che il leader russo intenda veramente fare ricorso ad armi nucleari, potrebbe giungere troppo tardi.

Usa: respingiamo inequivocabilmente referendum Russia

"Non riconosceremo mai l'annessione della Russia, respingiamo le sue azioni inequivocabilmente e lavoriamo con i nostri alleati per continuare a imporre costi a Mosca". Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, alla riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. "Se questi referendum farsa fossero accettati aprirebbero un vaso di Pandora che non potremmo più chiudere", ha aggiunto, chiedendo agli altri membri del Cds di unirsi a loro nel "mandare un messaggio chiaro a Mosca, avere coraggio e supportare la sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina, perché questo vuol dire difendere la Carta Onu".

Medvedev: Risultato referendum chiaro, bentornati in Russia

"I referendum sono finiti. I risultati sono chiari. Bentornati a casa, in Russia!". Lo ha scritto su telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev commentando l'esito del referendum per l'annessione nelle regioni ucraine di Kherson e Zaporizhzhia e nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk.

Filorussi Luhansk: Il 98% ha votato per annessione a Russia

Il 98,42% degli elettori dell'autoproclamata Repubblica di Luhansk ha votato per l'annessione alla Russia. Lo ha detto la presidente della commissione elettorale regionale locale Elena Kravchenko. Lo riporta Ria Novosti.

Zelensky: "L'annessione mette Putin da solo di fronte a tutta l'umanità"

Durante i referendum nei territori occupati "la gente è stata obbligata a votare mentre veniva minacciata con le armi e i risultati sono stati preparati con grande anticipo. Ogni annessione è un crimine". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in video alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina (a cui la Russia si è opposta). "L'annessione mette Putin da solo di fronte a tutta l'umanità. Credo nella vostra abilità di agire", ha aggiunto.

Onu: Referendum in Ucraina illegali per diritto internazionale

I referendum russi "si sono svolti durante un conflitto armato attivo, in aree sotto il controllo di Mosca, al di fuori del quadro giuridico e costituzionale dell'Ucraina. Non possono essere definiti un'espressione genuina della volontà popolare". Lo ha detto il capo degli Affari Politici dell'Onu, Rosemary Di Carlo, alla riunione del Consiglio di Sicurezza. "Azioni unilaterali volte a conferire una patina di legittimità al tentativo di acquisizione con la forza da parte di uno Stato del territorio di un altro Stato non possono essere considerate legali ai sensi del diritto internazionale", ha aggiunto.

Filorussi rivendicano vittoria "referendum" Zaporizhzhia con il 93,11%

Le autorità prorusse di occupazione della regione di Zaporizhzhia, nel Sud dell'Ucraina, hanno annunciato la vittoria del "si'" al "referendum" sull'annessione della regione alla Russia. Il voto è stato denunciato come illegittimo da Kiev e dai Paesi occidentali che sostengono l'Ucraina dall'inizio dell'invasione oltre 7 mesi fa. Secondo la commissione elettorale della regione, che ha completato lo spoglio di tutte le schede, il 93,11% degli elettori ha votato a favore dell'annessione alla Russia.

Sindaco Kharkiv: città colpita da diverse esplosioni e blackout

Una serie di esplosioni ha colpito oggi la città ucraina Kharkiv provocando fra l'altro l'interruzione dell'elettricità. Il sindaco Igor Terekhov ha detto che non ci sono ancora informazioni su eventuali vittime; le autorità sono al lavoro per ripristinare la diffusione dell'energia elettrica. Ad essere colpita è stata in particolare una non meglio precisata "infrastruttura".

Pentagono: Mosca sta usando i droni iraniani

La Russia sta usando droni di fabbricazione iraniana per attacchi e azioni di ricognizione in Ucraina. Lo ha detto oggi il portavoce del Pentagono, generale Pat Ryder, nel briefing con la stampa. Secondo quanto riportato dalla Cnn, Ryder non ha voluto commentare l'efficacia dei droni, affermando però di ritenere "credibili" le notizie sull'abbattimento di alcuni di questi velivoli da parte delle forze ucraine.

Tbilisi: 78.800 russi sono entrati in Georgia negli ultimi 10 giorni

Sono 78.800 i cittadini russi che sono entrati in Georgia negli ultimi 10 giorni, dopo la mobilitazione parziale per la guerra in Ucraina dichiarata dal Cremlino. Lo riferiscono le autorità di Tbilisi, secondo l'agenzia Anadolu, spiegando che 62 mila russi sono già rientrati nel loro Paese.

Aiea: nuove esplosioni nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhya

"Il sito della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya (Znpp) è stato colpito questa settimana da nuovi bombardamenti ed esplosioni, che hanno rotto le finestre in una delle sue sale delle turbine, sottolineando ancora una volta l'urgente necessità di stabilire una zona di sicurezza nucleare e di protezione intorno all'impianto". Lo ha detto oggi Rafael Mariano Grossi, il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea).   

"Esperti dell'Aiea presenti alla centrale hanno riferito al quartier generale dell'Agenzia che i bombardamenti sono avvenuti ieri intorno alle 17 ora locale nei pressi del piazzale elettrico della struttura, ma non ci sono state segnalazioni di danni. Altre esplosioni sono state udite più lontano", ha proseguito Grossi. "Oggi alle 8 si sono verificate due esplosioni in prossimità di un canale che porta l'acqua da un serbatoio all'impianto per il suo sistema di raffreddamento, elemento essenziale per la sicurezza nucleare. Non ci sono stati danni alle strutture e alle apparecchiature dell'impianto, ma le finestre nella sala delle turbine dell'unità del reattore 2 si sono rotte, hanno affermato gli esperti dell'Aiea", ha precisato.  Secondo Grossi: "è necessaria un'azione immediata per ridurre il rischio di un grave incidente nella più grande centrale nucleare d'Europa, ora situata nel mezzo di una zona di guerra".

Parigi: I referendum russi una buffonata, comporteranno altre sanzioni

I referendum di annessione organizzati dalla Russia in Ucraina sono una "buffonata", ha dichiarato oggi la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, intervistata dalla tv BFM a margine della sua visita a sorpresa a Kiev.   

Per la Colonna, non c'è "nessuna sincerità" nella consultazione organizzata da Mosca: "Si tratta di una buffonata, non ci può essere nessuna sincerità nei voti che sono stati espressi. Non hanno nessuna legittimità, nessun valore, noi non li riconosceremo. Comporteranno delle sanzioni da parte della Francia, dell'Europa e di altri stati della comunità internazionale".

Frontex: arrivati circa 66.00 russi in Ue nell'ultima settimana

Circa 66.000 russi sono arrivati nell'Unione europea la scorsa settimana, un numero in aumento del 30% rispetto alla settimana precedente. Lo ha reso noto oggi l'agenzia per la protezione delle frontiere Ue Frontex. Questo aumento coincide con l'annuncio del presidente russo Vladimir Putin, mercoledì scorso, di una mobilitazione parziale per la "operazione militare speciale" in Ucraina. La maggior parte dei russi che entrano nell'Ue arriva attraverso la Finlandia e l'Estonia. Solo negli ultimi quattro giorni del periodo compreso tra il 19 e il 25 settembre, 30.000 russi sono arrivati in Finlandia, ha affermato Frontex. "Frontex ritiene probabile che i valichi di frontiera illegali aumentino se la Federazione russa deciderà di chiudere i suoi confini a potenziali coscritti", ha affermato l'agenzia.

Casa Bianca: Porte aperte ai russi in fuga dalla guerra

Gli Stati Uniti aprono le porte ai russi che chiedono asilo in fuga dalla guerra impopolare di Vladimir  Putin. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre. "Noi crediamo che a prescindere dalla loro nazionalità possono fare  richiesta di asilo negli Stati Uniti ed avere le loro richieste  valutate caso per caso", ha aggiunto rispondendo alle domande dei giornalisti al briefing.

Stoltenberg: Ue paga un prezzo, prepariamoci a un duro inverno

L'Unione Europea "sta pagando un prezzo" per il sostegno all'Ucraina a causa dell'impennata dei prezzi dell'energia e "dobbiamo prepararci a un duro inverno". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo a un convegno del Gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo.    "Il nostro sostegno è misurato in denaro, mentre l'Ucraina paga col sangue", ha avvertito Stoltenberg, secondo il quale non c'è alternativa al continuare a sostenere Kiev. "Se non reagiamo contro questa brutale invasione, mettiamo in pericolo la nostra stessa sicurezza", ha proseguito il segretario generale, "Putin e gli altri autocrati imparerebbero la lezione che se utilizzano la forza militare e violano il diritto internazionale, ottengono quello che vogliono. Ciò non sarebbe negativo solo per l'Ucraina ma anche per il resto del mondo".

Stoltenberg: priorità della Nato è non allargare il conflitto

La priorità della Nato è evitare che la guerra in Ucraina si allarghi fino a coinvolgere i Paesi dell'alleanza. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo a un convegno del Gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo.    

"Una guerra vera e propria tra Nato e Russia sarebbe ancora peggio, dobbiamo evitare una guerra vera e propria in Europa", ha sottolineato Stoltenberg, "per questo abbiamo reso molto chiaro che non siamo parte del conflitto: sosteniamo l'Ucraina ma non ci sono nostre truppe in Ucraina". "Dobbiamo evitare un'escalation della guerra e negli ultimi giorni abbiamo assistito a un'escalation causata dalla Russia, causata dai referendum farsa ma anche dalla retorica nucleare del presidente Putin e di tutti i leader russi", ha aggiunto Stoltenberg, "Putin ha prodotto una grave escalation che causerà più morte e sofferenza".

Ambasciatore russo a Roma: Destra ha vinto le elezioni grazie a inflazione e caro bollette

Il successo della coalizione di centrodestra alle elezioni "penso sia dovuto al fatto che in Italia sta avvenendo un progressivo inasprimento della situazione sociale ed economica" causato "dall'aumento dei prezzi dei generi alimentari, delle bollette, del gas e dell'elettricità", oltre che da "un record del deficit di bilancio e dell'inflazione. Il governo precedente ha tentato di risolvere il problema ma con risultati lontani dal successo". Lo dice l'ambasciatore russo in Italia Sergei Razov in un'intervista a 'Russia 24'.   "Penso che l'elettorato abbia voluto vedere un approccio diverso alla soluzione di queste questioni chiave. E vorrei ricordare - ha aggiunto Razov - che il partito della signora Meloni ha ottenuto il 26%: si tratta dell'unico partito di quelli grandi che negli ultimi anni non ha fatto parte dei governi di coalizione, criticando tutto quello che il governo non riusciva e non riesce a fare".   Per quanto riguarda la postura del prossimo esecutivo, l'ambasciatore di Mosca non si sbilancia. "Vediamo - ha risposto Razov ad una domanda della tv russa -. In campagna elettorale la signora Meloni ha detto che l'orientamento verso la solidarietà atlantica è irremovibile per il suo partito", così come ha espresso "posizioni lontane dalla simpatia verso la Russia per quel che riguarda la situazione in Ucraina. Stiamo a vedere: una cosa è la campagna elettorale, quando i capi dei partiti si permettono di esprimere giudizi aspri nei confronti di vari temi; un'altra è la vita reale, che è più difficile delle dichiarazioni e promesse pre-elettorali.

Ministro Esteri Israele: Non accetteremo i risultati del referendum russo

Israele "non accetterà" i risultati del referendum nei distretti orientali dell'Ucraina". Lo ha fatto sapere il ministero degli esteri a Gerusalemme secondo cui Israele "riconosce la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.  

La dichiarazione è  avvenuta in occasione dell'ultimo giorno del referendum russo in 4 aree dell'Ucraina controllate da Mosca dopo l'invasione. Consultazione ritenuta illegale e respinta da tutto l'Occidente.

Stoltenberg: Prepariamoci a sostenere l'Ucraina ancora a lungo

L'Occidente deve prepararsi a sostenere l'Ucraina per lungo tempo. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, intervenendo a un convegno del Gruppo dell'Alleanza progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo. "Le guerre sono imprevedibili, nessuno può dire quanto durerà questa guerra", ha sottolineato Stoltenberg, "potrebbe continuare a lungo e quindi dobbiamo essere pronti a sostenere l'Ucraina nel lungo periodo. Abbiamo bisogno di aumentare la produzione di armi".

Bloomberg: Italia può superare l'inverno senza il gas russo

Il gas russo rappresenta attualmente circa il 10% delle importazioni italiane, in calo rispetto al 40% del periodo precedente all'invasione dell'Ucraina di febbraio. Un inverno molto freddo, danni ai gasdotti alternativi o un ritardo delle forniture di nuova provenienza potrebbero ostacolare lo sforzo dell'Italia, spiegano le stesse fonti a Bloomberg. Il premier Mario Draghi ha girato il mondo per assicurarsi forniture di gas alternative e proteggere l'Italia da potenziali interruzioni dell'approvvigionamento dalla Russia che sta esercitando pressione sull'Unione Europea come ritorsione alle sanzioni in risposta all'invasione. L'Italia è stato uno dei paesi che ha ottenuto i migliori risultati nel reperire forniture alternative.    

Al contrario, la Germania, il maggior importatore di gas russo, sta lottando per assicurarsi forniture extra, con il cancelliere Olaf Scholz di ritorno da un viaggio in Medio Oriente con un accordo per un solo carico di gas naturale liquefatto. Il costo della sostituzione dei flussi russi con gas pagato a prezzi più alti è costato al gigante del gas Uniper circa 18 miliardi di euro quest'anno, costringendo il governo al salvataggio della società per evitarne il fallimento. Sarà fondamentale per l'Italia l'installazione della nuova unità di rigassificazione galleggiante a Piombino entro la primavera del 2023, hanno spiegato le fonti a Bloomberg.

Stoltenberg: prendere sul serio minacce nucleari di Putin

"Non dico che l'uso delle armi nucleari da parte della Russia sia probabile ma l'uso costante della retorica di un loro uso da parte di Putin è preoccupante e dobbiamo prendere questo rischio sul serio". Lo ha detto Jens Stoltenberg partecipando a una riunione del gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo.   

Stoltenberg ha sottolineato che la retorica nucleare, i falsi referendum e la mobilitazione russa sono chiaramente una "escalation" del conflitto.

Russia: segretaria Comitato olimpico ha lasciato il Paese

Anastasia Davydova, segretaria generale del Comitato olimpico russo (Roc) e cinque volte medaglia d'oro alle Olimpiadi nel nuoto sincronizzato, ha lasciato il Paese e non sarebbe più intenzionata a rientrare in partria. Lo riferiscono i media russi. La partenza della 39enne ex regina del sincro è successiva alla mobilitazione parziale delle riserve militari da inviare sul fronte ucraino e all'annuncio del ministero dello Sport russo che ha sospeso tutti i raduni di allenamento all'estero.    

Il Comitato olimpico russo comunica che Davydova non si è dimessa da segretario generale. A confermare la fuga è anche Tatiana Danchenko, mentore di Anastasia e capo allenatore della squadra russa di nuoto sincronizzato.

Usa: Kiev userà le nostre armi anche nei territori annessi

"Le armi che stiamo fornendo sono state finora usate in modo efficace dagli ucraini. Kiev ha il diritto di continuare a difendersi anche nei territori che saranno eventualmente annessi dalla Russia. Dal nostro punto divista non cambia niente, non li riconosceremo mai". Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in una conferenza stampa a Washington con il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar.

Kiev: rischia fino a 5 anni di carcere chi ha collaborato a referendum

Tutti i cittadini ucraini che abbiano collaborato all'organizzazione dei referendum di annessione alla Russia svoltisi nelle regioni ucraine occupate dalle forze di Mosca sono passibili di pene fino a cinque anni di carcere: lo ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, intervistato dal quotidiano svizzero Blick. "Abbiamo un elenco di persone che sono state coinvolte ad un qualche livello", ha spiegato Podolyak, precisando che gli ucraini che sono stati costretti a votare non subiranno alcuna sanzione.

Kiev, fino a 5 milioni di persone potrebbero lasciare il Paese

Qualora la guerra si prolungasse fino a 5 milioni di cittadini potrebbero lasciare l'Ucraina, oltre agli 1,2 milioni che hanno già lasciato il Paese dal 24 febbraio. Lo riporta Unian citando le autorità di Kiev.

Premier Polonia, fuga di gas da Nord Stream è sabotaggio

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha parlato di "sabotaggio" commentando l'imponente fuga di gas dal gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico, in Danimarca.   "Non conosciamo ancora i dettagli di quello che è successo lì, ma possiamo vedere chiaramente che c'è stato un atto di sabotaggio", ha detto Morawiecki citato da Dpa oggi a Goleniow vicino a Stettino, in Polonia, dove ha assistito all'apertura del gasdotto Baltic Pipe. Questo atto di sabotaggio è "probabilmente il prossimo livello di escalation con cui abbiamo a che fare in Ucraina".

Kazakhstan: sono 98mila i russi entrati dopo la mobilitazione

Sono circa 98mila i russi che sono entrati in Kazakistan da quando il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione parziale dei riservisti per combattere nella guerra in Ucraina. Lo annunciano le autorità kazake, mentre gli uomini continuano a fuggire dalla Russia via terra e in aereo verso Paesi vicini nel tentativo di evitare il richiamo per la mobilitazione. Nell'annunciare il numero di russi che attraversano il confine, il ministro dell'Interno del Kazakistan Marat Akhmetzhanov ha affermato che le autorità non rimanderanno a casa coloro che stanno evitando la chiamata, a meno che non siano su una lista di ricercati internazionali per accuse penali.

Stoltenberg, referendum non cambiano nulla, Nato con Kiev

"Ho appena parlato con il presidente Zelensky e ho chiarito che gli alleati della Nato sono incrollabili nel nostro sostegno alla sovranità e al diritto di autodifesa dell'Ucraina: i referendum fasulli indetti dalla Russia non hanno alcuna legittimità e sono una palese violazione del diritto internazionale, queste terre sono dell'Ucraina". Lo ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Referendum: Cremlino annuncia che i risultati avranno conseguenze sulla sicurezza

Il Cremlino ha avvertito che i referendum per l'unificazione con la Russia tenuti nelle regioni ucraine occupate dalle truppe di Mosca avranno conseguenze per la sicurezza. "La situazione legale cambierà radicalmente dal punto di vista del diritto internazionale e avrà anche conseguenze per la sicurezza in quei territori", ha sottolineato il portavoce Dmitri Peskov.    

I risultati preliminari comunicati dalle autorità separatiste locali indicano che oltre il 96% dei cittadini che hanno partecipato vogliono l'annessione.

Quasi 44mila i russi entrati in Finlandia da inizio mobilitazione

Dal 21 settembre a ieri, quasi 44mila  russi sono entrati in Finlandia attraverso il confine con la Russia e  più di 22mila ne sono usciti in direzione di altri Paesi, secondo il  sito web della Guardia di frontiera finlandese. Se fino al 21  settembre, quando la Russia ha annunciato una mobilitazione  "parziale", ogni giorno sono entrati in Finlandia più di 3mila russi,  dopo il 21 settembre il numero di coloro che sono entrati è salito a  4-8mila al giorno. Soltanto ieri, gli ingressi hanno riguardato "7.743 russi, passati attraverso il confine terrestre", secondo quanto  riferito dalla Guardia di Frontiera.

Facebook blocca 1.600 account propaganda russa, anche in Italia

Oltre 1.600 account Facebook falsi sono stati bloccati da Meta per aver diffuso propaganda russa in Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Ucraina. Lo annuncia la compagnia sottolineando che era la rete più grande e complessa collegata alla Russia mai identificata dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

Operazione Doppelganger: Russia clona media europei per diffondere fake news

Soggetti non identificati con base in Russia conducono dal maggio 2022 un'operazione di disinformazione  mirata a diffondere in Europa articoli, video e sondaggi falsificati,  usando 'cloni' di almeno 17 media europei, tra cui la Bild, il  Guardian e Rbc Ukraine. L'operazione, denominata Doppelganger, viene svelata da Eu Disinfo Lab, una Ong con sede a Bruxelles, in un  rapporto pubblicato oggi.        

Gli autori dell'operazione hanno acquistato decine di domini Internet  dai nomi simili a quelli dei media autentici, copiandone il design. Le false informazioni vengono poi diffuse sfruttando in particolare i social media (l'operazione è tuttora in corso), con alcuni obiettivi  principali: dipingere l'Ucraina come uno Stato corrotto e fallito,  oltre che nazista; negare il massacro di Bucha; diffondere timori  relativi all'impatto che le sanzioni imposte contro la Russia avranno  sulla vita di tedeschi, italiani, lettoni, francesi e britannici.      

 L'indagine, svolta usando informazioni da fonti aperte, è stata  condotta in collaborazione con la fondazione non profit svedese Qurium Media Foundation.  Non è stato identificato l'autore  dell'operazione, ma "molti elementi", secondo Eu Disinfo Lab, fanno  pensare al coinvolgimento di attori con base in Russia. 

Referendum, dati preliminari: 97% elettori favorevoli ad annessione a Russia

Il 97% degli elettori ai referendum in quattro regioni dell'Ucraina orientale controllate dalle forze russe è favorevole all'annessione dei territori alla Federazione Russa, secondo i risultati preliminari della Commissione elettorale.       

Le votazioni sono iniziate venerdì nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia e si sono concluse oggi. I  primi risultati diffusi dalla Commissione elettorale russa - con  conteggi compresi tra il 12 e il 20 per cento dei voti - anticipano  livelli di sostegno all'annessione che in alcuni casi superano anche  il 98 per cento, riferisce la Commissione.

Kazakhstan ribadisce la propria neutralità sulle guerra, non saranno riconosciuti i risultati del referendum

Il presidente del  Kazakistan Kasim Jomart Tokayev ha ribadito la propria "neutralità" in materia di politica estera, in particolare per quanto riguarda la  guerra fra Russia e Ucraina, sottolineando l'importanza dell'"unità e  armonia" per il proprio Paese. Con questa politica, ha spiegato, il  Kazakistan "cerca di aderire a una posizione politica neutrale per  mantenere la pace con gli Stati vicini e all'interno del Paese. In  questo momento molto difficile, in cui la situazione si è aggravata a  causa delle sanzioni e dal confronto tra le potenze, è particolarmente importante mantenere il consenso tra la popolazione".

Riguardo ai referendum di annessione, indetti dai russi sul territorio ucraino, il Kazakhstan, nonostante i legami di lunga data con Mosca, ha annunciato che non intende riconoscerne i risultati.

Eurofighter italiani in Polonia intercettano aerei russi

Attività intensa per gli Eurofighter italiani impegnati nella missione di 'Air policing' Nato in Polonia. Oggi, informa l'Aeronautica Militare in un tweet, c' è stato un nuovo ordine di decollo immediato (in gergo 'scramble') per i caccia tricolori che hanno intercettato tre velivoli russi in volo a ridosso del fianco nord-est dell'Alleanza Atlantica.   

Anche ieri gli Eurofighter della task force air 'White Eagle' si erano alzati in volo per un aereo russo che volava vicino alla zona di confine polacca.   

Schermaglie ad alta quota che sono una spia del livello di tensione presente nell'area. I caccia sono schierati nella base di Malbork, nella Polonia settentrionale, a poca distanza dall'exclave russa di Kaliningrad.

Il mare ribolle sopra le fughe di gas da Nord Stream (Video)

Fonti Nato: stiamo esaminando cause fuga gas Nord Stream

"La Nato sta monitorando attentamente la situazione nel Mar Baltico. Gli alleati stanno esaminando le circostanze delle fughe di gas e scambiando informazioni, anche con Finlandia e Svezia". Lo fa sapere un funzionario dell'Alleanza Atlantica sentito dall'ANSA in riferimento alle perdite di gas dal gasdotto Nord Stream.

Kuleba: i referendum non influiranno su campo battaglia

Il verdetto dei "referendum" per l'unificazione con la Russia appena conclusi nelle regioni ucraine occupate da Mosca "non avranno alcuna influenza sulle politiche, sulla diplomazia e sulle azioni dell'Ucraina sul campo di battaglia". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in una conferenza stampa congiunta con l'omologa francese Catherine Colonna.

Premier danese: su Nord Stream non è escluso un sabotaggio

"Non è consueto vedere tre fughe di gas a breve distanza l'una dall'altra. Di conseguenza è difficile immaginare che siano accidentali". Lo ha detto la premier danese Mette Frederiksen ai media danesi mentre si trova in visita in Polonia, in merito alle fuoriuscite dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 al largo dell'isola di Bornholm, aggiungendo di "non escludere" un sabotaggio.

Tass: voto Senato Mosca su annessione regioni ucraine il 4/10

Il Consiglio della Federazione russa,la Camera alta del Parlamento di Mosca, potrebbe votare il 4 ottobre l'annessione delle regione ucraine di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, se l'esito dei referendum tenuti dalle autorità filorusse e non riconosciuti dalla comunità internazionale sarà favorevole. Lo riporta la Tass.

Usa: pronti ad aiutare l'Ue dopo le fughe dal Nord Stream

Gli Stati Uniti sono pronti a sostenere gli europei dopo le fughe di gas dal Nord Stream. Loha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

Media: ieri forti esplosioni sottomarine in area fuga gas

Le stazioni di misurazione sismologica sia in Svezia che in Danimarca hanno registrato lunedì forti esplosioni sottomarine nella stessa area delle perdite di gas. Lo ha riferito l'emittente nazionale svedese Svt.   "Non c'è dubbio che si tratti di esplosioni", ha affermato Björn Lund, docente di sismologia presso la Swedish National Seismic Network. La prima esplosione è stata registrata alle 02.03 della notte di lunedì e la seconda alle 19.04 di lunedì sera. Gli avvisi sulle fughe di gas sono arrivati dall'amministrazione marittima rispettivamente alle 13.52 e alle 20.41 di lunedì.

Filorussi: dai referendum maggioranza per unificazione

Nelle quattro regioni ucraine occupate dalle forze di Mosca oltre il 96% dei cittadini che hanno partecipato ai referendum si è espresso per l'unificazione con la Federazione Russa. E' quanto risulta dallo spoglio parziale dei voti, secondo i dati preliminari diffusi dalle locali autorità separatiste.

Danimarca: gas fuoriscito da Nord Stream ribolle in mare

Il gas fuoriuscito dai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sta ribollendo in superficie nel mar Baltico, agitando aree di mare che vanno dai 200 ai 1.000 metri di diametro. Lo riferisce l'esercito danese in un comunicato che ha diffuso delle immagini.

Ministra esteri francese a Kiev: in arrivo sanzioni

In seguito all'organizzazione dei quattro referendum di annessione nei territori ucraini occupati,ci saranno "nuove sanzioni" contro la Russia: lo ha detto la ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, in visita oggi in Ucraina.In una conferenza stampa al fianco del suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, la Colonna ha detto che questa sua "nuova presenza a Kiev significa che noi abbiamo voluto inviare ancora una volta un messaggio di amicizia e sostegno della Francia all'Ucraina".La Francia - ha aggiunto la ministra - sarà "al fianco di Kiev fin quando l'Ucraina ritroverà la sua piena sovranità". Quanto alle nuove sanzioni, la Colonna ha precisato che saranno"adottate, come le precedenti, in un quadro europeo, senza aspettare la fine degli pseudo referendum. E' in corso un lavoro per arrivare a queste nuove sanzioni, puntando ai responsabili di questi referendum illegali".

Inquirenti francesi a Izyum con ministra Colonna

Inquirenti francesi della Gendarmeria nazionale sono arrivati ad Izyum, in Ucraina,insieme alla ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna,giunta oggi nel Paese per una visita a sorpresa.   Gli inquirenti, secondo quanto si legge in un tweet del ministero degli Esteri, "saranno incaricati di aiutare i loro colleghi ucraini nell'ambito dell'inchiesta sui crimini commessi a Izyum, nel quadro della 'lotta contro l'impunità'".   I gendarmi che indagheranno in Ucraina sono stati presentati da Colonna al procuratore generale locale.

Primi dati referendum, Tass: "oltre 95% per annessione a Mosca"

Secondo i primi dati resi noti dalle commissioni elettorali create dalle amministrazioni filorusse,oltre il 95% dei votanti si sono espressi a favore dell'annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass.

Mykola in bici per dire stop alla guerra

In sella alla sua biciletta con la bandiera dell'Ucraina per ricordare a tutti il dramma della guerra, scoppiata lo scorso 24 febbraio, e per chiedere la pace. Da diversi mesi è così che 'protesta' contro la guerra il ciclista ucraino, Mykola Zhyriada. Partito da Udine per diffondere il suo messaggio di pace, oggi ha fatto tappa a Napoli. ''Visto che non si parlava più con grande attenzione della guerra nel mio Paese - ha detto Zhyriada - che invece ogni giorno causa bombardamenti e per la quale ogni giorno muoiono bambini, anziani e persone che non riescono a fuggire nei sotterranei, ho deciso di prendere la bici, mettere la bandiera del mio Paese e chiedere così attenzione e soprattutto lo stop alla guerra'.   Zhyriada è partito da Udine, ha percorso la dorsale ionica ed è giunto a Reggio Calabria da qui si è imbarcato per la Sicilia e ora sta risalendo l'Italia dalla dorsale tirrenica. Ad accoglierlo davanti alla sede del Comune di Napoli gli assessori al Welfare, Luca Trapanese, e alle politiche giovanili, Chiara Marciani. 

Appello dei leader religiosi: non riconoscere i referendum

Un appello a "tutti i Paesi del mondo a non riconoscere gli pseudo-referendum tenuti dalle autorità di occupazione russe nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina" e un invito alle autorità della Federazione Russa ad "abbandonare il piano criminale di annessione". A lanciarlo è il Consiglio pan-ucraino delle Chiese e delle Organizzazioni religiose nel giorno in cui nei territori temporaneamente occupati delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson si chiudono i seggi elettorali voluti dalle autorità di occupazione russe per l'annessione di queste regioni alla Federazione Russa. Il Consiglio pan-ucraino delle Chiese -riporta il Servizio di informazione religiosa - è sceso in campo con una Dichiarazione che è stata diffusa anche in lingua italiana. "La sovranità dell'Ucraina - scrivono i leader religiosi - si estende a tutto il suo territorio" e questo territorio "è integro e inviolabile entro i confini esistenti, internazionalmente riconosciuti e costituzionalmente stabiliti".   "La guerra su vasta scala scatenata dalla Russia nei confronti dell'Ucraina, contrariamente al diritto internazionale mira a impadronirsi di una parte del territorio dell'Ucraina e a distruggere lo Stato ucraino". Inoltre - proseguono i leader religiosi - lo svolgimento di questi "pseudo-referendum" è "lo scherno per la democrazia e il discredito delle legittime istituzioni statali che operano sulla base del diritto  internazionale". Le votazioni - si legge ancora nella Dichiarazione - si sono svolte "sotto le canne di mitragliatrici", in "condizioni di occupazione militare" e "in assenza della libertà personale e del rispetto della dignità della vita umana". Pertanto "l'effettiva manifestazione di volontà o qualsiasi altro voto in una situazione del genere è preclusa".   Il pensiero va ad un passato recente della storia ucraina e precisamente al 2014 quando fu annessa con gli stessi metodi la penisola di Crimea. Si tratta pertanto di "un tentativo illegale e violento di annettere parte del territorio dell'Ucraina". Da qui l'appello a tutti i Paesi del mondo perché non riconoscano gli esiti delle votazioni e alle autorità russe perché abbandonino ogni piano di annessione. I leader religiosi rivolgono poi anche a "tutti i cittadini ucraini che vivono nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina" chiedendo loro di "non partecipare agli pseudo-referendum e a essere consapevoli della propria responsabilità di fronte a Dio, alla propria coscienza, alle generazioni precedenti, attuali e future, nonché verso il popolo ucraino".

Il patriarca russo Kirill chiede una 'mobilitazione spirituale'

Il patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill ha sottolineato l'importanza d in una"mobilitazione spirituale", che - a suo dire - porterà alla fine alla riconciliazione tra Russia e Ucraina. Lo riporta l'agenzia russa Interfax.    "La nostra mobilitazione spirituale, alla quale ora chiamo tutti, aiuterà anche a mobilitare tutte le forze della nostra Patria e allo stesso tempo faciliterà sicuramente alla fine la piena riconciliazione di Russia e Ucraina, che condividono uno spazio comune della Chiesa ortodossa russa", ha affermato il patriarca in un sermone dopo la liturgia nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.   "Molti si stanno ribellando contro la Russia, e molti hanno piegato la testa nel desiderio di distruggere la Russia, la sua identità, la sua indipendenza e la sua libertà - ha aggiunto -.Oggi dobbiamo rafforzare soprattutto noi stessi nella nostra fede, riempire le nostre chiese, pregare per la autorità e per i militari, per i nostri parenti e cari e pregate anche per la  Chiesa ortodossa, che in queste difficili condizioni preserva l'unità spirituale della Santa Russia'.   

Parolin: minaccia uso armi atomiche è ripugnante

Un mondo "vicino all'abisso di una guerra nucleare". A ribadirlo è il cardinale Pietro Parolin,  segretario di Stato vaticano, intervenuto ieri alle Nazioni Unite in un incontro ad alto livello per la Giornata internazionale per l'eliminazione totale delle armi nucleari. La minaccia dell'uso di questo tipo di armi nel conflitto in Ucraina, che ha riportato, ha detto, la guerra in Europa ad una dimensione mai vista da generazioni è"ripugnante". Lo riporta il sito della Santa Sede Vatican News.

Kiev: la legge finanziaria 2023 predisposta sulla previsione di guerra tutto l'anno

La bozza di legge finanziaria in Ucraina è stata predisposta sulla base della previsione che le ostilità nel Paese continueranno per tutto il 2023. Lo ha detto in un'intervista a Ukrinform il presidente della commissione Bilancio del Parlamento di Kiev, Yuriy Aristov.   “In queste difficili condizioni per l'Ucraina, la Verkhovna Rada prevede di accelerare il processo per approvare il bilancio statale per il 2023 non prima del primo dicembre, come previsto dalla legge, ma entro la fine o addirittura la metà di ottobre. A tal fine, i rappresentanti del popolo hanno convenuto di non presentare troppi emendamenti, limitandosi solo alle proposte più urgenti per il Paese. La commissione Bilancio del Parlamento si augura che sia così, e che si eviti il  ”tradizionale invio dei desiderata dei deputati", ha spiegato Aristov. 

Kiev: perdite Nord Stream un "attacco terroristico" russo

Per il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, "la 'fuga di gas' dal Nord Stream 1 non è altro che un attacco terroristico pianificato dalla Russia e un atto di aggressione nei confronti dell'Unione europea"."La Russia vuole destabilizzare la situazione economica in Europa e scatenare il panico prima dell'inverno - ha scritto Podolyak su Twitter - la migliore risposta e un investimento per la sicurezza: carri armati all'Ucraina. Soprattutto tedeschi...

Meta blocca in rete la propaganda russa di 1600 acconut

Una rete tentacolare di disinformazione con origine in Russia ha cercato di utilizzare centinaia di account falsi sui social network e dozzine di siti web di notizie false per diffondere il punto di vista del Cremlino sull'invasione dell'Ucraina. Lo rivela Meta, società proprietaria di Facebook e Istagram, riferendo di avere identificato e disattivato l'operazione prima che riuscisse a guadagnarsi un pubblico vasto. Secondo quanto riferito da Meta, sono oltre 1.600 gli account fake che erano usati per diffondere la propaganda russa fra gli utenti in Germania, Italia, Francia, Regno Unito e Ucraina. L'operazione, riferisce ancora Meta, coinvolgeva oltre 60 siti web creati per imitare siti reali, compresi quelli di testate come il Guardian e Der Spiegel, solo che anziché le notizie riportate da quelle testate i siti fake contenevano link alla propaganda russa e ad articoli di disinformazione sull'Ucraina. Secondo Facebook, si tratta del più grande e più complesso sforzo di propaganda russa rilevato da quando è iniziata l'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio

Il Presidente del Kazakistan Tokayev:"Sono 98 mila i russi arrivati in Kazakistan da quando è stata annunciata la mobilitazione"

Sono circa 98mila i russi fuggiti in Kazakistan dalla Russia da quando, mercoledì scorso, è stata annunciata la mobilitazione militare voluta dal Cremlino per far fronte alla guerra in Ucraina. Lo ha reso noto il ministero dell'interno ad Astana, aggiungendo che 64mila russi hanno invece lasciato il Paese. Il governo di Astana non ha dato i numeri delle settimane precedenti, cosicchè non è possibile un confronto. Ma poco prima il presidente kazako aveva fatto sapere che il suo Paese proteggerà i russi in fuga, segnalando un'indiretta condanna dell'invasione in Ucraina da parte di quello che è un regime tradizionalmente alleato di Mosca. "In questi ultimi giorni, molte persone sono arrivate dalla Russia nel nostro Paese. La maggior parte di loro e' costretta ad andarsene a causa di una situazione senza via d'uscita" ha detto Kassym Jomart Tokayev. "Dobbiamo prenderci cura di loro, garantire la loro sicurezza", ha continuato Tokayev. Allo stesso tempo, il presidente kazako ha osservato che l'integrita' territoriale degli Stati dovrebbe essere un principio incrollabile: "E' un principio chiave. Ne ho sempre parlato apertamente e chiaramente in ambito internazionale. Non e' un caso che nel mio recente discorso dal piu' alto podio dell'Onu, l'ho ribadito".

Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di  Donetsk:"Molto presto ci riuniremo alla Russia"

''Molto presto ci riuniremo alla Russia''.  Lo ha detto Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di  Donetsk, nell'ultimo giorno di quelli che Kiev e la comunità  internazionale hanno definito ''referendum farsa''. "Sono sicuro che ci riuniremo molto presto alla Russia e per noi è un  ritorno a casa - ha detto Pushilin alla tv russa -. Non dovremo  aspettare a lungo per il risultato". Per il leader separatista ''già  in serata basterà mettere in ordine i dati e poi si avranno i  risultati preliminari''. I risultati preliminari sono attesi in serata anche nelle regioni ucraine di Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia,  secondo le autorità sostenute dalla Russia.

Mosca si appresta a creare un nuovo distretto federale in cui saranno riunite le 4 regioni ucraine occupate

Mosca si appresta a creare un nuovo distretto federale, il nono, in cui saranno riunite le quattro regioni ucraine occupate (Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia) insieme  alla Crimea, anticipa il quotidiano Vedomosti, citando due diverse  fonti e precisando che l'ex direttore di Roscosmos, Dmitry Rogozin  sarà nominato inviato del Cremlino per il nuovo distretto. "Ci sono  solo dubbi sul nome che verrà dato al nuovo distretto", ha confermato  Sergei Tsekov, senatore della Crimea.

Onu, 6 mila civili uccisi in Ucraina da inizio guerra

"Ad oggi, abbiamo documentato che 5.996 civili sono morti e 8.848 sono rimasti feriti" dall'inizio del conflitto in Ucraina. "Tra i morti ci sono 382 bambini.Questi numeri riflettono singoli incidenti confermati, i numeri effettivi sono molto più alti". Lo ha affermato il capo della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner, presentando oggi il nuovo rapporto dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) sull'Ucraina.

Dmitry Medvedev:"La Russia "ha il diritto di usare l'arma nucleare se lo riterrà necessario"

"Questo non è un bluff". La Russia "ha il diritto di usare l'arma nucleare se lo riterrà necessario". Lo ha dichiarato l'ex presidente e primo ministro russo Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Russia. "La Russia utilizzerà armi nucleari se essa o i suoi alleati verranno attaccati utilizzando tali armi o se vi sarà una minaccia per l'esistenza della Russia", ha aggiunto. "La sicurezza di Usa,Gb e Belgio è più importante per la Nato del destino dell'Ucraina".

Cina: Consiglio Onu aiuti a mediare, noi pronti a collaborare

La Cina ritiene che il Consiglio di sicurezza dell'Onu dovrebbe contribuire a mediare per porre fine alla guerra in Ucraina e afferma di essere disponibile a lavorare con il resto della comunità internazionale per una de-escalation dei combattimenti. "La Cina è sempre stata dalla parte della pace e si è impegnata a promuovere i colloqui di pace", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin. "Crediamo che il Consiglio di sicurezza, in quanto fulcro del meccanismo di sicurezza internazionale, dovrebbe fare pieno uso dei suoi ruoli di mediazione che gli affida la Carta delle Nazioni Unite, seguire la giusta direzione per porre fine alla guerra e promuovere la pace". La Cina ha tacitamente sostenuto l'affermazione della Russia di essere stata provocata e spinta al conflitto dagli Stati Uniti e dalla Nato, ma non ha riconosciuto le rivendicazioni territoriali della Russia in Ucraina

Raid della polizia in yacht oligarca russo in Germania

Oltre 60 poliziotti hanno fatto irruzione in uno yacht di lusso nel nord della Germania collegato a un uomo d'affari russo, in relazione con presunte violazioni delle sanzioni e delle regole sul riciclaggio di denaro. Lo riferisce la procura di Francoforte, che ha identificato il sospetto solo come un uomo d'affari russo di 69 anni. Il settimanale tedesco Der Spiegel, tuttavia, lo ha identificato come l'oligarca Alisher Usmanov, stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin. Secondo quanto riferito dalla procura di Francoforte, il sospettato al centro dell'indagine avrebbe condotto diverse transazioni tra il 2017 e il 2022 utilizzando una complessa rete di società offshore per nascondere l'origine dei pagamenti, che ammontavano a milioni di euro.

L'Estonia blocca al confine anche i russi con passaporto israeliano

Ai russi che detengono anche la cittadinanza israeliana viene negato l'ingresso in Estonia. E' quanto scrive il quotidiano israeliano Haaretz. Secondo quanto riferito, decine di uomini con la doppia nazionalità sono stati respinti dalle guardie di frontiera estoni al confine estone-russo dall'annuncio della mobilitazione del presidente russo Vladimir Putin il 21 settembre. In un'intervista, l'ambasciatore dell'Estonia in Israele, Veikko Kala, ha affermato che ai cittadini israeliani è stato impedito di entrare solo se hanno "indotto in errore" i funzionari di frontiera sullo scopo del loro viaggio. "Finché i cittadini israeliani, che vogliono tornare a casa attraverso l'Estonia o visitare l'Estonia, hanno i documenti richiesti, nulla impedisce loro di entrare", ha spiegato al quotidiano. L'Estonia ha assunto una posizione estremamente critica nei confronti della Russia sin dall'invasione dell'Ucraina. All'inizio di questo mese, il Paese baltico, insieme a Lettonia, Lituania e Polonia, ha chiuso i suoi confini ai cittadini russi.La restrizione, tuttavia, non dovrebbe applicarsi a coloro che viaggiano con passaporto israeliano, che garantisce l'esenzione dal visto nell'Ue. Si ritiene che circa 100.000 cittadini israeliani vivano in Russia. Altre 24.000 persone con origini ebraiche hanno deciso di trasferirsi in Israele dall'inizio della guerra. Israele ospita circa 1,5 milioni di madrelingua russi, la maggior parte dei quali emigrati dopo il crollo dell'Unione Sovietica.

Italia e 12 Paesi a Ue: price cap a tutto l'import di gas

"Il price cap, chiesto sin dall'inizio da un numero sempre crescente di Stati Ue, è l'unica misura che aiuterà ogni Paese a mitigare la pressione inflazionistica, gestire le aspettative, fornire un quadro in caso di potenziali interruzioni dell'approvvigionamento e limitare gli extraprofitti del settore". Si legge in una lettera firmata dall'Italia, insieme ad altri 12 Paesi (Spagna, Polonia, Grecia, Belgio, Malta, Lituania, Lettonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia, Croazia e Romania), e indirizzata a Bruxelles. "Il tetto dovrebbe essere applicato a tutte le transazioni" e"non limitato all'import da giurisdizioni specifiche".

Putin: priorità di Mosca salvare le persone nei territori dei referendum

"Oggi, nel contesto di un'operazione militare speciale e dei referendum nel Donbass, salvare persone in tutti i territori, cioè in tutti i territori in cui si tiene questo referendum, è al centro dell'attenzione della nostra intera società, dell'intero Paese". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe.

Onu: profondamente turbati da notizie arresti in Russia

Le Nazioni Unite hanno espresso oggi preoccupazione per le notizie di quasi 2.400 arresti in meno di una settimana durante le proteste in Russia contro la mobilitazione parziale ordinata dal presidente russo Vladimir Putin. "Siamo profondamente turbati dal gran numero di persone che, secondo quanto riferito, sono state arrestate", ha detto ai giornalisti a Ginevra Ravina Shamdasani, portavoce dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Le autorità russe hanno represso le critiche all'operazione militare in Ucraina sin dal suo lancio il 24 febbraio scorso. Ma gli arresti si sono moltiplicati dopo l'annuncio di una mobilitazione militare parziale il 21 settembre.

Ue: possibile sanzionare europei che sostengono referendum

La Commissione Europea considera "certamente un'opzione" imporre sanzioni individuali ai cittadini europei che si trovano nelle regioni ucraine dove sono in corso i referendum "come osservatori". Lo sostiene un portavoce dell'esecutivo Ue, sottolineando come "non ci siano solo europei". "Ogni sostegno a questi referendum sarà considerato come illegale e ovviamente tutto dipenderà dal livello di partecipazione accordato. Certo, la responsabilità di capire se vanno adottate misure, caso per caso, è degli Stati membri".

Ue: nessun impatto su sicurezza dopo fughe gas Nord Stream

"La Commissione è stata informata di tre fughe di gas, due nel Nord Stream 1 e uno nel Nord Stream 2". Lo spiega Tim McPhie, portavoce dell'esecutivo,spiegando che l'Ue sta monitorando la situazione e sottolineando che "non c'è alcun impatto sulla sicurezza": Sulla possibilità di un sabotaggio ai due condotti il portavoce della Commissione ha affermato che "è prematuro speculare" sulle cause delle fughe di gas.

Kiev: nelle ultime 24 ore 11 civili uccisi dalle bombe russe

Nelle ultime 24 ore, i bombardamenti russi hanno provocato la morte di 11 civili ucraini e il ferimento di altri 25, secondo le amministrazioni militari regionali citate da Ukrinform.    Il vice capo dell'Ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko ha affermato che otto civili sono stati uccisi e sei feriti nella regione di Kharkiv, tre morti e 13 feriti nella regione di Donetsk e sei feriti nella regione di Dnipropetrovsk. In precedenza era stato reso noto che cinque persone sono rimaste ferite dopo un attacco missilistico russo a Kupiansk, nella regione di Kharkiv.

Cremlino: grandi conseguenze sui territori dopo referendum

Il Cremlino ha affermato che i "referendum" di annessione che si concluderanno oggi in quattro aree dell'Ucraina controllate da Mosca avranno "profonde conseguenze" per questi territori, in particolare in termini di sicurezza. "In questi territori ci saranno cambiamenti cardinali dal punto di vista legale, dal punto di vista del diritto internazionale e per tutte le rispettive conseguenze per garantire la sicurezza", ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov.

Nordstream, media tedeschi: anche pista attacco con sommergibile

È  molto difficile che la perdita di pressione dei gasdotti Nord Stream sia frutto di un caso, e una operazione di sabotaggio, la pista ritenuta più plausibile dagli esperti, potrebbe essere stata commessa soltanto da un attore statale, per mano di sommozzatori della marina o con un sommergibile. È quello che scrive Tagesspiegel, a proposito dei danni subiti dalle condutture. La marina danese e gli specialisti della sicurezza tedesca stanno cercando di chiarire quale sia stata la causa del calo di pressione nei due gasdotti.    "La nostra fantasia non riesce a trovare uno scenario diverso dall'ipotesi di un attacco mirato", ha detto una fonte citata dal Tagesspiegel. "Tutto fa pensare che non sia stato un caso". Secondo il giornale si dibatte su due ipotesi principali al momento: all'origine dell'agguato potrebbe esserci l'Ucraina o qualche suo alleato; oppure potrebbe essersi trattato di un'operazione russa sotto falsa bandiera, per alimentare maggiore insicurezza e far salire i prezzi del gas ulteriormente. 

Peskov: il Cremlino non escluse sabotaggio Nord Stream

Il Cremlino non esclude che i guasti  rilevati al gasdotto Nord Stream possano essere il risultato di un  atto di sabotaggio. "Non si può escludere nessuna possibilità". Il  portavoce, Dmitry Peskov si è detto "estremamente preoccupato" per il  calo della pressione delle linee dell'infrastruttura: "è una notizia  molto inquietante, una situazione senza precedenti che richiede una  indagine urgente". La questione, ha aggiunto, "è legata alla sicurezza energetica dell'intero continente".

Polonia: falle Nord Stream probabile provocazione russa

Purtroppo il nostro vicino a est persegue costantemente una politica aggressiva. Se e' in grado di mettere in atto un'aggressione all'Ucraina, e' chiaro che non possano essere escluse provocazioni che si riguardino l'Europa occidentale". Così si è espresso il viceministro polacco Marcin Przydacz a Varsavia, commentando le tre falle ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, scoperte dalle autorità danesi.    Negli anni passati il governo polacco aveva espresso la ferma contrarietà alla realizzazione del progetto Nord Stream 2, originariamente volto a moltiplicare il flusso di gas dalla Russia all'Europa, ed in particolare alla Germania, con l'argomento che la dipendenza energetica sarebbe stata usata dal Cremlino come uno strumento di pressione politica.

Peskov: il Cremlino non ha cifre su quanti sono fuggiti da Russia

Il Cremlino non ha informazioni sul numero di uomini che hanno lasciato la Russia dal 21 settembre, dopo che il presidente Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione parziale per far fronte alla guerra in Ucraina. Lo ha detto il portavoce presidenziale Dmitry Peskov.    "No, non ho questa cifra", ha detto Peskov, commentando quanto scrive Novaya Gazeta Europe, che ipotizza oltre 260mila persone.

Peskov: la Russia è pronta al negoziato ma le condizioni sono mutate

La Russia "resta pronta a negoziare" con l'Ucraina, ma la situazione e le condizioni stanno cambiando.  Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Il presidente (della Federazione Russa, Vladimir Putin; ndr) ha detto che la Russia, ovviamente, resta pronta a negoziare. Ma mentre la situazione cambia, cambiano anche le condizioni. Lo abbiamo ripetuto più volte".

Cremlino: serve indagine urgente su Nord Stream

Il Cremlino definisce la diminuzione della pressione sulle linee del gasdotto Nord Stream "una situazione senza precedenti che richiede un'indagine urgente".Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce la Tass.

Ong: in Russia dal 21 settembre oltre 2.388 persone arrestate durante le proteste contro la mobilitazione

In questi giorni si sono moltiplicate le manifestazioni in diverse regioni della Russia contro la mobilitazione parziale annunciata la scorsa settimana dal presidente russo Vladimir Putin per la sua offensiva in Ucraina. Secondo la Ong specializzata OVD-Info, dal 21 settembre oltre 2.388 persone sono state arrestate durante le azioni di protesta contro la mobilitazione. Questo fine settimana, proteste e tafferugli con la polizia hanno avuto luogo nella repubblica russa del Daghestan, una regione del Caucaso povera, multietnica e a maggioranza musulmana.

Kiev: carcere a chi collabora organizzazione referendum

I cittadini ucraini che hanno attivamente aiutato nell'organizzazione e nella realizzazione dei referendum nei territori occupati saranno processati come traditori: lo ha reso noto il principale consigliere del presidente Volodymyr Zelensky.  "Ci sono persone di nazionalità ucraina che hanno attivamente contribuito a organizzare questa parodia dei referendum. Abbiamo elenchi con i nomi di persone che sono state coinvolte in un modo o nell'altro", ha spiegato Mykhailo Podolyak, parlando al quotidiano svizzero Blick. Secondo Kiev, ci sono "centinaia di collaboratori che saranno processati per tradimento", il che comporta una pena di "un minimo di cinque anni di carcere". Al contrario, i cittadini ucraini che sono stati costretti a partecipare ai referendum non saranno puniti.  Riguardo alla mobilitazione decretata dal governo russo, Podolyak ha ripetuto che "viene reclutato chiunque, compresi quelli con poca formazione e nessuna esperienza in guerra. In realtà vengono utilizzati per coprire le vittime ed è molto probabile che questi soldati muoiano". Il consigliere di Zelensky ha raccomandato ancora una volta la resa ai russi che vengono reclutati e inviati in prima linea: potranno rifiutarsi di essere rimandati in Russia, nel rispetto delle Convenzioni di Ginevra. "Stiamo dando loro la possibilità di arrendersi, in attesa che inizi un processo di trasformazione politica in Russia, quando tutte le possibili punizioni non saranno abolite e le persone potranno tornare alle loro famiglie".

Finlandia: oltre 7mila russi entrati ieri dalla frontiera

Ieri (lunedì 26 settembre) la Guardia di Frontiera della Finlandia ha registrato l'ingresso di "7.743 russi attraverso il confine terrestre", 3.662 russi sono poi usciti dal Paese. Lo fa sapere su Twitter la Rajavartiolaitos, la Guardia di Frontiera finlandese. "Il traffico è ancora intenso ma si è ridotto rispetto al picco del fine settimana: la maggior parte di chi entra si dirige verso altri Paesi", si legge nell'aggiornamento.

Ue: le sanzioni funzionano, Pil russo crollerà dell'11%

"Le sanzioni economiche funzionano. La Russia sta affrontando la peggiore recessione dagli anni '90. Il Pil dovrebbe crollare di oltre l'11%, il calo più grande fin dal collasso della regione (l'Urss, ndr). La Russia è sempre più, anche diplomaticamente, isolata. E anche paesi cosiddetti alleati come la Cina, o più recentemente, anche importanti partner come l'India, hanno dichiarato che l'era odierna non è un'era di guerra ed hanno espresso chiaramente preoccupazioni". Lo ha detto il vice direttore esecutivo del Servizio esterno dell'Ue, Luc Pierre Devigne, durante la sua audizione alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo. "Anche il presidente turco Erdogan ha esortato a porre fine alla guerra e ha dichiarato pubblicamente che le terre che la Russia invaderà saranno restituite all'Ucraina. Allo stesso tempo, vediamo anche i circoli nazionalisti all'interno della Russia protestare. Per l'Unione europea questo significa che la nostra determinazione deve essere il più forte possibile e deve continuare", ha sottolineato.

Georgia: arrivi da Russia raddoppiati a 10 mila al giorno

Gli arrivi di cittadini russi in Georgia sono raddoppiati a 10.000 al giorno dopo l'annuncio della mobilitazione da parte del presidente russo Vladimir Putin. Lo afferma il ministero di Tbilissi.

Kiev: 395 bambini uccisi e 1.171 feriti dall'inizio della guerra

Sono 395 i bambini uccisi in Ucraina dal  giorno dell'invasione russa del Paese. 1.171 i feriti. Lo rende noto  l'ufficio del Procuratore generale ucraino, precisando che il maggior  numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kharkiv,  Kiev, Mykolaiv e Chernihiv.  Secondo l'ufficio del procuratore, 2.500 istituzioni educative sono  state danneggiate, di cui 289 completamente distrutte, a causa dei  bombardamenti delle truppe russe.

Mazda decide lo stop alla produzione in Russia

Dopo la Toyota, anche la Mazda decide lo stop alla produzione di autovetture in Russia per l'impossibilità di accedere regolarmente alle forniture per la manifattura, a causa del conflitto in corso con l'Ucraina. Il costruttore giapponese aveva già sospeso temporaneamente le operazioni in primavera a fronte delle difficoltà riscontrate nella logistica, e adesso ha deciso di ritirarsi dal mercato russo perché non vede prospettive per una ripartenza. Mazda - che considera il mercato europeo vitale - ha affermato anche di prendere in considerazione l'immagine del suo marchio per i suoi clienti, e incontrerà i delegati russi per discutere lo scioglimento della joint venture locale. Lo stabilimento di Mazda è situato città orientale di Vladivostok, e produce prevalentemente il modello CX-5 per il mercato interno. Venerdì scorso la Toyota, prima casa auto mondiale per volumi di vendita,  aveva deciso l'arresto definitivo all'output nello stabilimento di San Pietroburgo.

La ministra Esteri francese in visita a Kiev

La ministra degli Esteri francese Catherine Colonna si è recata a Kiev oggi per una visita di sostegno all'Ucraina che sta affrontando l'invasione militare russa: lo ha annunciato la stessa ministra su Twitter. "Ciao Ucraina, la Francia è al tuo fianco", ha scritto Colonna, accompagnando il suo messaggio con una sua fotografia in una piazza di Kiev.

Nord Stream: danni senza precedenti a tre linee

Il gasdotto Nord stream ha registrato danni "senza precedenti" a tre linee del gasdotto ed "è impossibile in questo momento stimare la tempistica per la ripresa delle operazioni di ripristino" dell'infrastruttura. E'quanto comunica in una nota il Nord Stream, secondo quantor iferisce Bloomberg. Ieri il Nord Stream aveva riferito di un calo di pressione su due sue linee, con le autorità svedesi e danesi che avevano identificato perdite di gas nel Mar Baltico,in prossimità della rotta del Nord Stream.

Kiev: distrutti 3 droni kamikaze iraniani a Mykolaiv

Le forze di difesa aerea ucraine hanno distrutto tre droni kamikaze iraniani nella regione di Mykolaiv . Lo ha riferito l'Aeronautica Militare delle Forze Armate dell'Ucraina.   "Il 27 settembre, intorno alle 8 del mattino, la difesa aerea ha distrutto tre dei tre droni kamikaze Shahed-136 che hanno attaccato la regione di Mykolaiv", si legge nel messaggio.

Medvedev: Truss pronta ad attacchi nucleari contro di noi

Joe Biden e Liz Truss "chiedono che la  Russia allontani la mano dal pulsante nucleare" mentre Truss è  "assolutamente pronta ad iniziare immediatamente uno scambio di  attacchi nucleari con il nostro paese". La denuncia parte da Dmitry  Medvedev, ex presidente russo ed attuale vicepresidente del Consiglio  di sicurezza del paese, che questa mattina ha rivendicato il diritto  per Mosca di difendersi ricorrendo alle armi nucleari.        "Devo ricordarvelo ancora, per quei sordi che sentono solo se stessi", ha affermato Medvedev su Telegram. La Russia ha il diritto di  utilizzare armi nucleari se necessario, in casi predeterminati, in  stretta conformità con i fondamenti della politica statale in materia  di deterrenza nucleare. Se noi o i nostri alleati veniamo attaccati  usando questo tipo di arma. O se l'aggressione con l'uso di armi  convenzionali minaccia l'esistenza stessa del nostro stato". 

Medvedev: se necessario, diritto usare armi nucleari

"La Federazione Russa ha diritto a utilizzare armi nucleari se necessario": lo ha detto il vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, secondo l'agenzia russa Ria Novosti.    Medvedev ritiene che anche se la Russia sarà costretta a usare l'arma più terribile contro Kiev, "la Nato non interferirà direttamente nel conflitto".

Nove vittime a Kharkiv, ucciso anche un quindicenne

Un quindicenne è stato ucciso a Pervomaiskyi, nella regione ucraina di Kharkiv, nelle ultime 24 ore e "sette morti sono state trovati sotto le macerie" ore dopo l'attacco. Lo ha riferito il governatore ucraino Oleh Synyehubov, riportando su Telegram i danni materiali e il bilancio delle vittime causati, a suo dire, da bombardamenti russi. Nove, in totale, le persone che hanno perso la vita. Synyehubov ha affermato inoltre che a Kupyansk "una scuola religiosa, una dependance e un negozio sono andati a fuoco a causa dei bombardamenti" e cinque persone sono state ricoverate in ospedale. Mentre a Dvorichna, ha aggiunto, un soccorritore è stato ucciso.

Putin potrebbe annunciare il 30 settembre l'adesione dei territori

Si avvia a conclusione il referendum sull'adesione alla Federazione russa nei territori ucraini occupati; e secondo il ministero della Difesa britannico, il presidente russo, Vladimir Putin, che venerdì parlerà all'Assemblea federale, la sessione congiunta di entrambe le 'camere' del Parlamento, potrebbe annunciare proprio in quell'occasione formalmente l'adesione dei territori occupati dell'Ucraina alla Russia.    Il ministero della Difesa britannico, nel suo ultimo aggiornamento dell'intelligence, rilancia voci che erano già circolate a Mosca.  Oggi e' l'ultimo giorno di voto nei referendum. "Esiste una possibilità realistica che Putin utilizzi il suo discorso per annunciare formalmente l'adesione delle regioni occupate dell'Ucraina alla Federazione Russa".     Il Consiglio della Federazione russa, ovvero la 'camera alta' del Parlamento, potrebbe infatti votare l'annessione dei territori ucraini occupate il 29 settembre. Il giorno dopo e' previsto l'intervento di Putin: il presidente si rivolge all'organismo ogni anno sui principali argomenti di politica interna ed estera. Putin potrebbe dunque aver deciso di replicare quanto già fatto con la Crimea nel 2014: allora, il messaggio al Parlamento avvenne due giorni dopo il referendum per l'annessione della penisola alla Russia. Quello del 30 settembre potrebbe quindi essere non solo il tradizionale messaggio alle Camere riunite, ma anche un discorso post-referendum. 

Russia, superato 50% di affluenza, i referendum sono validi

 La Russia ha annunciato la "validità" dei referendum per l'annessione dei quattro territori occupati dalla Russia in Ucraina. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Tass, infatti, è stato già superato il quorum del 50% dei votanti. In particolare, lunedì 26 l'affluenza alle urne è stata dell'86,89% nella regione di Donetsk, dell'83,61% a Luhansk, del 63,58% a Kherson e del 66,43% a Zaporizhia.

Forze armate Kiev,tensione in centrale Zaporizhzhya

"La situazione nella centralenucleare di Zaporizhzhya è tesa. I dipendenti non vogliono collaborare con i russi e cercano di lasciare i territori temporaneamente occupati dalle forze armate di Mosca. La parte occupata della regione di Kherson è completamente chiusa in ingresso e in uscita". Lo scrive su Facebook lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate dell'Ucraina nel consueto messaggio delle 6 sulla situazione militare.

Zelensky: regione di Donetsk è nostra principale priorità

Nel suo tradizionale discorso notturno, il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che l'Ucraina sta facendo di tutto per frenare l'attività russa nell'oblast di Donetsk. "I continui tentativi dell'offensiva russa nella regione di Donetsk passeranno sicuramente alla storia delle guerre come uno dei più cinici omicidi dei propri soldati", ha affermato Zelensky.

Attacchi russi su Zaporizhzhia e Mykolaiv, danni a edifici

Il governatore dell'Oblast di Zaporizhzhia Oleksandr Starukh ha riferito su Telegram che le forze russe hanno lanciato razzi contro le infrastrutture della città. Starukh ha avvertito di ripetuti attacchi e ha detto che le informazioni su vittime e danni erano ancora in fase di raccolta. Anche il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Sienkevych ha scritto su Telegram che la Russia ha colpito diverse aree della città nella tarda serata del 26 settembre, danneggiando numerosi siti civili, inclusi edifici residenziali e negozi, nonché la rete di approvvigionamento idrico.

Missili su Zaporizhzhia, danni alle infrastrutture

"Il nemico ha attaccato Zaporizhzhia. I razzi erano mirati alle infrastrutture, che sono state colpite. Informazioni su eventuali vittime e sui danni sono in corso di chiarimento". Lo scrive su telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh. L'allarme per attacco aereo è scattato verso le 4 in Italia e subito dopo - come riportato sui social - in città si sono sentite numerose esplosioni.

Bombardata Mykolaiv, colpiti edifici civili

La città di Mykolaiv è stata "pesantemente" bombardata durante la notte. Lo ha riferito su Telegram il sindaco Oleksandr Senkevych, precisando che gli attacchi sono stati due e hanno interessato diverse zone della città. "Sono stati danneggiati - scrive - edifici civili, in particolare strutture residenziali e negozi, oltre alla rete di approvvigionamento idrico". 4.30

Prezzi guerra: Kiev, corridoi terrestri importanti per il grano, ma anche per la sicurezza

"Data l'imprevedibilità della Federazione Russa e il suo comportamento nel Mar Nero, i 'corridoi di solidarietà' creati sulle rotte terrestri tra l'Ucraina e l'Ue rimangono estremamente importanti non solo per interessi commerciali, ma anche per motivi di sicurezza". Lo ha detto - come riporta Ukrinform - il ministro delle politiche agrarie e dell'alimentazione ucraino, Mykola Solskyi, in una conferenza stampa a Bruxelles. "Anche dopo la fine della guerra, dopo la nostra vittoria, la Russia rimarrà ancora il nostro vicino - ha aggiunto - e, in base a ciò che vediamo, un vicino imprevedibile. In tali condizioni, avere percorsi alternativi attraverso paesi democratici amici è una questione di sicurezza, non solo di affari". Secondo quanto riferito dal ministro, ad agosto l'Ucraina è riuscita ad esportare 4,5 milioni di tonnellate di grano, di cui 3 milioni attraverso i "corridoi di solidarietà'" europei e altri 1,5 milioni attraverso i porti del Mar Nero "sbloccati" in base agli accordi di Istanbul. "A settembre - ha precisato Solskyi - credo che la rotta europea aumenterà il volume dei trasporti del 5-10%. Allo stesso tempo, qualsiasi problema con i corridoi del Mar Nero provocherà una nuova ondata di rapida crescita dei prezzi". 

Zelensky: La regione di Donetsk è la principale priorità dell'Ucraina

Nel suo discorso notturno, il Presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina sta facendo tutto il possibile per contenere le attività russe nell'Oblast di Donetsk. "I continui tentativi di offensiva russa nella regione di Donetsk passeranno sicuramente alla storia delle guerre come uno dei più cinici omicidi dei propri soldati", ha dichiarato. 

Missili russi distruggono l'aeroporto di Krivoy Rog

Le forze militari russe in serata hanno colpito l'aeroporto di Krivoy Rog, nella regione di Dnepropetrovsk in Ucraina, con un missile X-59 e ne hanno distrutto le infrastrutture. Lo riferisce, come riporta il sito Ukrainska Pravda, il capo dell'amministrazione statale regionale Valentin Reznichenko. "I russi hanno colpito l'aeroporto con un missile X-59. Le sue infrastrutture sono state distrutte. Un ulteriore uso dell'aeroporto e delle attrezzature è impossibile. Nessuna persona è rimasta ferita durante l'impatto", ha detto il funzionario governativo.