L'invasione russa

Guerra in Ucraina, il G7 verso un price cap al petrolio russo

La cronaca minuto per minuto: giorno 191
Guerra in Ucraina, il G7 verso un price cap al petrolio russo
(AP Photo/Martin Meissner)
Trivellazioni di petrolio

Zelensky: bene G7 su tetto prezzo petrolio, ora anche sul gas

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sostiene la decisione del G7 di imporre un tetto al prezzo del petrolio russo e chiede la stessa mossa sul prezzo del gas. Nel suo discorso video serale ha affermato che tale decisione limiterebbe il flusso di entrate a Mosca e "ripristinerebbe la giustizia per tutti gli europei. La Russia sta cercando di ricattare con prezzi gonfiati artificialmente" ha detto. 

Mosca: nuovi raid ucraini nella zona della centrale di Zaporizhzhia

Le forze ucraine avrebbero ripreso a bombardare l'area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo quanto affermano fonti locali dell'amministrazione russa del territorio occupato, citate dalla Tass. Secondo Vladimir Rogov, consigliere dell'amministrazione russa dell'oblast "nelle ultime due ore, almeno quattro proiettili sono piovuti nella zona della centrale."

Michel: la mossa di Gazprom non è una sorpresa

"La mossa di Gazprom purtroppo non è una sorpresa. L'uso del gas come arma non cambierà la determinazione dell'Ue. Accelereremo il nostro percorso verso l'indipendenza energetica". Così il presidente del Consiglio europeo, Carles Michel che ha aggiunto: "il nostro dovere è proteggere i nostri cittadini e sostenere la libertà dell'Ucraina."

Siemens: perdita olio non giustifica chiusura Nord Stream

La perdita di olio "non è una ragione tecnica" per Gazprom per fermare il gasdotto. Lo afferma il produttore di turbine Siemens Energy dopo che il colosso russo aveva addotto come ragione per fermare il Nord Stream una perdita. "Tali perdite di solito non influiscono sul funzionamento di una turbina - spiega Siemens - e possono essere sigillate in loco". 

Parolin: aperti a tutti per l'obiettivo della pace

"Non è cambiato nulla" e Papa Francesco "è deciso ad andare a Kiev e lo ha espresso pubblicamente". Lo ha detto il Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, a Tg2 Post. "Per il Papa è importante andare non per farsi una 'fotografia' ma a condizione che possa aiutare la pace", ha proseguito. "Noi come Santa Sede restiamo sempre aperti a tutti, per offrire a tutti la possibilità di incontrarsi e superare le contrapposizioni" ha sottolineato Parolin: "Siamo aperti agli aggressori e agli aggrediti per arrivare a un negoziato, ad una tregua e a una pace duratura."

Cingolani: su sicurezza energetica Italia messa bene in Ue

Sul piano della sicurezza energetica l'Italia è messa "abbastanza bene rispetto agli altri paesi europei, i nostri stoccaggi sono all'83% e andiamo verso il 90 che era il target che avevamo sancito fra i grandi paesi europei. Ma l'importante è che l'Italia ha fatto un'opera di diversificazione delle fonti di gas e già oggi abbiamo dimezzato la dipendenza dal gas russo". Lo ha detto il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani al Tg1.

Gazprom. Berlino: Russia inaffidabile ma ora siamo più preparati

"Abbiamo preso atto delle ultime notizie. Non commentiamo il fatto ma abbiamo già visto nelle scorse settimane la mancanza di affidabilità della Russia e abbiamo portato avanti le misure di rafforzamento dell'indipendenza dalle importazioni di energia russa". Lo dice una portavoce del ministero dell'economia tedesco, dopo l'annuncio di Gazprom, che non riprenderà le forniture domani, come era invece previsto. "Adesso siamo sostanzialmente meglio attrezzati di quanto lo fossimo ancora alcuni mesi fa" conclude il portavoce.

Grossi: a breve un rapporto sulla sicurezza di Zaporizhzhia

"All'inizio della prossima settimana stilerò un rapporto sulla situazione alla centrale di Zaporizhzhia." Lo ha annunciato il Segretario generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica Rafael Grossi in una conferenza stampa a Vienna, confermando che sei ispettori dell'Aiea sono rimasti presso l'impianto e che due di loro resteranno per un periodo più lungo.
 

Ue: annuncio Gazprom conferma inaffidabilità come fornitore

"Un'altra conferma dell'inaffidabilità" di Gazprom come fornitore. Così il portavoce della Commissione europea Eric Mamer ha commentato l'annuncio con cui Gazprom ha comunicato che i flussi di gas attraverso Nord Stream non riprenderanno domani, come inizialmente previsto, per problemi riscontrati a una turbina. L'annuncio, ha aggiunto il portavoce, "è anche una prova del cinismo della Russia: preferisce bruciare il suo gas piuttosto che onorare i contratti".

Washington: lavoreremo per tetto a prezzo petrolio russo

"Gli Stati Uniti lavoreranno nelle prossime settimane per definire un tetto globale al prezzo del petrolio russo, che ridurrebbe significativamente gli introiti di Putin per sostenere la guerra in Ucraina e che darebbe a più paesi una leva migliore per fare accordi energetici con Mosca." Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre.

Biden chiederà a congresso altri 13,7 mld dollari aiuti per Kiev

Il presidente americano, Joe Biden, chiederà al Congresso i stanziare altri 13,7 miliardi di dollari di aiuti all'Ucraina per la guerra contro la Russia. Lo riporta l'Associated Press. I fondi sarebbero in aggiunta ai 40 miliardi di dollari approvati nei mesi precedenti.

Gazprom: completamente interrotti flussi Nord Stream

"È stato completamente interrotto il trasporto del gas sul Nord Stream fino a quando non saranno risolti i guasti". Lo comunica l'azienda statale russa Gazprom facendo sapere che durante i lavori di manutenzione alla stazione di compressione di Portovaya, eseguiti insieme ai rappresentanti di Siemens, è stata rilevata una perdita. Il flusso sarebbe dovuto ripartire domani dopo tre giorni di chiusura per manutenzione.

Perdite banche russe pari a 25 miliardi di euro per le sanzioni a Mosca

Il settore bancario russo ha subito perdite pari a 1.500 miliardi di rubli (25 miliardi di euro al cambio attuale) nella prima metà dell'anno a causa delle sanzioni. Lo ha detto al giornale Rbc il primo vice governatore della banca centrale, Dmitry Tulin, sottolineando che si tratta del primo bilancio in rosso negli ultimi sette anni. Lo riferisce la Tass.

Kiev: quinto reattore Zaporizhzhia riconnesso alla rete

Il quinto reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato riconnesso alla rete elettrica dell'Ucraina, dopo che ieri era stato spento a causa di un bombardamento vicino all'impianto. Lo ha annunciato la Energoatom, la società statale ucraina per l'energia nucleare, precisando  che "al momento sono in funzione nell'impianto due reattori, che generano elettricità per il fabbisogno dell'Ucraina."

Kiev: liberati 14 soldati ucraini in scambio di prigionieri

L'Ucraina ha condotto uno scambio di prigionieri di guerra nell'oblast di Donetsk, riportando nei territori controllati da Kiev quattordici soldati ucraini. Lo riporta l'Ukrainska Pravda. I prigionieri liberati nello scambio con le autorità filorusse erano stati catturati in primavera. Le autorità di Kiev non hanno diffuso il numero di prigionieri russi liberati nello scambio.

Gentiloni: con price cap via ricavi a Russia e giù prezzi

L'appoggio del G7 al tetto al prezzo del petrolio russo "è un passo importante verso due obiettivi: negare i ricavi della Russia per finanziare la brutale guerra di Putin contro l'Ucraina e far pressione al ribasso sui prezzi globali dell'energia". Lo afferma il commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni aggiungendo che "la Commissione farà pienamente la propria parte lavorando per raggiungere l'unanimità tra i nostri 27 stati membri per attuare questa misura nell'Ue".

Mosca: Usa ormai quasi parte del conflitto, non superare quella linea

"Mettiamo in guardia gli Usa dal fare passi provocatori, compresa la fornitura all'Ucraina di armi sempre più a lunga gittata e distruttive". Lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, affermando che c'è ormai solo una "sottilissima linea a separare gli Stati Uniti dal diventare una parte in conflitto". Lo riporta l'agenzia Interfax.

Energia, fonti di P.Chigi: segnali incoraggianti da Ue su price cap, avanti con sostegni

 "Sono settimane che notiamo la volontà dell'Europa di agire con più decisione, una maggiore disponibilità sia sul tetto massimo al prezzo del gas che sulla partita per 'sganciare'  il prezzo del gas da quello per l'energia elettrica", al fine di  combattere il caro bollette. Le parole della presidente della  Commissione Ue, Ursula von der Leyen -che si è detta fermamente  convinta sui tempi ormai maturi per introdurre un price cap in Europa- vengono lette da Palazzo Chigi come "incoraggianti", anche se  l'atteggiamento degli uomini più vicini al premier Mario Draghi resta improntato alla prudenza: "Ora bisogna attendere gli esiti del Consiglio europeo straordinario dei ministri dell'Energia, il prossimo 9 settembre, e lì vedremo se ci saranno progressi...". La partita del tetto al prezzo del gas, da sempre caldeggiata  dall'Italia, non andrà ad incidere in alcun modo, spiegano le stesse  fonti all'Adnkronos, con il nuovo decreto aiuti che il governo si  appresta a varare la settimana prossima. "Non c'è una condizionalità - viene puntualizzato - si procede su tutti e due i fronti, con la  massima attenzione sull'uno e sull'altro dossier. Al ministero  dell'Economia va avanti il lavoro sulle risorse per finanziare i nuovi sostegni", mentre in Europa l'Italia è pronta a dare battaglia -il  titolare della Transizione ecologica Roberto Cingolani sarà a  Bruxelles già lunedì- per portare a casa il risultato del price cap.

G7, Lindner: vogliamo ampia alleanza sul tetto al prezzo del petrolio

"Sul tetto al prezzo del petrolio, vogliamo costruire una coalizione ampia, oltre il G7, vogliamo convincere tutti i paesi dell'Ue e anche oltre". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner.  Importante “è che si raggiungano buoni risultati velocemente. I G7 vogliono il tetto al prezzo del petrolio”. "Vogliamo ridurre gli incassi del petrolio russo e con questo chiudere una importante risorsa di finanziamento per l'attacco all'Ucraina", ha aggiunto Lindner, annunciando la decisione dei ministri delle Finanze del G7. "Allo stesso tempo, la misura serve a iniziare a ridimensionare i prezzi globali dell'energia", ha concluso.

Via libera dal G7 al tetto sul prezzo del petrolio russo

I ministri delle finanze del G7 hanno approvato il piano che prevede di fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. "Confermiamo la nostra comune intenzione politica di finalizzare e attuare un divieto globale di servizi che consentono il trasporto marittimo di petrolio russo e prodotti petroliferi a livello globale", spiegano i ministri in un comunicato. "La fornitura di tali servizi sarà consentita solo se il petrolio sarà acquistato al prezzo fissato o al di sotto di tale prezzo ("price cap") determinato da un'ampia coalizione di Paesi che aderiscono al tetto e lo attuano", prosegue il comunicato. L'intenzione dei ministri è attuare il tetto in linea con la tempistica delle sanzioni Ue sul petrolio russo che partono il 5 dicembre. Per il momento i ministri non fissano i confini del tetto, che verrà fissato da tutta la coalizione che lo applicherà, sulla base di input tecnici. "Il prezzo sarà comunicato pubblicamente in modo chiaro e trasparente", concludono i ministri.

Gas, Tabarelli: se la Russia chiude, da gennaio razionamenti

"Se la Russia chiudesse oggi il rubinetto del gas, con le scorte all'83%, all'inizio di gennaio saremmo costretti a razionare i consumi. Ma sarebbe meglio cominciare anche prima, per non dover tagliare pesantemente nei mesi più freddi. Quest'inverno non avremo ancora i due nuovi rigassificatori di Piombino e Ravenna, se va bene arriveranno a maggio. Abbiamo aumentato le importazioni extra-Russia, circa 17 miliardi di metri cubi in più, ma non bastano a sostituire quei 29 miliardi che compravamo da Mosca". Lo ha detto all'Ansa Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.

Gli stoccaggi di gas in Italia al primo settembre erano pieni all'82,56%, pari a 159,7082 terawattora, cioè quasi 15 miliardi di metri cubi. "La domanda di gas in inverno può arrivare a 400 milioni di metri cubi al giorno, 4 volte la domanda estiva - spiega Tabarelli - Duecento milioni vengono forniti dalle scorte che si sono fatte in estate, gli altri duecento dalla rete (gasdotti e rigassificatori, n.d.r.). La Russia d'inverno ci dava 90 milioni di metri cubi al giorno. Se non ce li dà più, e non abbiamo abbastanza fonti alternative, siamo costretti ad attingere di più dalle riserve. Ma non possiamo prelevarne troppe, perché la rete deve rimanere in pressione, come un palloncino. Quindi, siamo costretti a ridurre i consumi: energia, produzione industriale, riscaldamento".

Per Tabarelli "quando Gazprom dice che l'Europa, anche con le riserve di gas piene, rischia un inverno al freddo, non fa terrorismo psicologico. Dice una cosa scontata, basta guardare le statistiche. La Russia forniva il 40% del gas alla Ue. E' una percentuale che non è sostituibile in meno di tre anni". Per quanto riguarda l'Italia, prosegue il ricercatore, "nel 2021 abbiamo consumato 76 miliardi di metri cubi di metano. Tre miliardi li abbiamo autoprodotti, gli altri 73 li abbiamo importati. Dalla Russia ne sono venuti 29 miliardi. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, abbiamo aumentato le importazioni dall'Algeria di 7 miliardi di metri cubi, di 3 dall'Azerbaijan, di 2 dal Mare del Nord. Altri 2 miliardi di metri cubi in più arrivano dal rigassificatore di Rovigo, 1 da quello di Livorno e 2 da Panigada. In tutto fanno 17 miliardi. Ne mancano ancora 12 per sostituire il gas russo".

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha spiegato che l'Italia sostituirà del tutto il gas di Mosca nella seconda metà del 2024, ma già alla metà del 2023 ridurrà di molto la dipendenza. "Il problema è che quest'inverno non avremo ancora le due navi rigassificatrici a Piombino e Ravenna - spiega ancora Tabarelli -. Se va bene, arriveranno a maggio e giugno". Le due navi permetteranno di immettere in rete le grandi forniture di gas africano che governo ed Eni hanno contrattato nei mesi scorsi.

Mosca: "molto positiva" l'ispezione Aiea alla centrale di Zaporizhzhia

La Russia ha accolto oggi con favore l'ispezione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia da parte di esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). "Nel complesso, troviamo molto positivo che la delegazione sia arrivata e abbia iniziato a lavorare nonostante le difficoltà e i problemi", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, "è troppo presto per fare una valutazione. La squadra è ancora lì, quindi è ancora troppo presto, ma la cosa più importante è che la missione sia sul posto", ha aggiunto.

Medvedev: con price cap non ci sarà più gas russo in Europa

Il gas russo "non ci sarà più" in Europa se l'Ue imporrà il price cap. Lo ha dichiarato il vicecapo del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, come riporta la Tass.   Commentando la richiesta del capo della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di introdurre un tetto massimo per i prezzi del gas russo, Medvedev ha avvertito: "Sarà come per il petrolio. Semplicemente non ci sarà più gas russo in Europa".

Verso ok del G7 al tetto al prezzo del petrolio russo. Ministri finanze riuniti oggi

I Paesi del G7 sono pronti ad approvare l'introduzione di un tetto al prezzo per gli acquisti globali di petrolio dalla Russia. Secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, gli Usa sperano che la mossa allenti la pressione sul mercato dell'energia e tagli i ricavi di Mosca. I ministri delle finanze del G7 si riuniranno oggi con l'intenzione di approvare il piano che conterrà i limiti entro cui verrà fissato il tetto e una data possibili per l'avvio della misura. Dopo l'ok del G7, per renderlo operativo toccherà all'Ue modificare il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che vieta acquisti di petrolio russo dal 5 dicembre.

Filorussi: a Zaporizhzhia in funzione una sola unità elettrica

Nella centrale nucleare di Zaporozhzhia è attualmente in funzione una sola unità elettrica che funziona al 60% della capacità. Lo ha detto il capo dell'autoproclamata amministrazione militare-civile Yevgeny Balitsky in un'intervista al canale televisivo Rossiya 24, scrive la Tass.

Cremlino: Nord Stream minacciato da carenze tecnologiche

L'affidabilità del gasdotto Nord Stream, che porta il gas russo in Europa, è minacciata a causa della mancanza di dotazioni tecnologiche, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. "Non ci sono riserve tecnologiche, è in funzione solo una turbina, quindi fate voi i conti", ha detto il portavoce.

Cremlino: price cap su energia? Forniremo petrolio altrove

"Se i Paesi ostili metteranno un tetto ai prezzi sulle risorse energetiche russe, Mosca fornirà petrolio solo ai Paesi che si adeguano alle condizioni del mercato". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

Von der Leyen: è tempo di un tetto al prezzo del gas russo

"Sono delle ferma convinzione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa". Lo ha detto la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, in uno statement a margine della giornata di clausura dell'Unione in Baviera.

Grossi (Aiea): ispezionata l'intera struttura centrale di Zaporizhzhia

Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha affermato che durante la sua visita alla centrale di Zaporizhzhia ha potuto ispezionare l'intera struttura, compresi i blocchi, i sistemi di emergenza e i generatori diesel, come citato dalla compagnia nucleare statale ucraina Energoatom. Grossi ha anche sottolineato di aver potuto dialogare con lo staff della centrale nucleare ucraina. Più tardi nel corso della giornata, il capo dell'amministrazione di Enerhodar sotto controllo russo, Alexander Volga, ha affermato che otto specialisti dell'Aiea continuano a lavorare oggi presso la centrale nucleare.

Mosca: non abbiamo armi pesanti alla centrale di Zaporizhzhia

La Russia "non ha piazzato armi pesanti sul territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia, l'esercito russo sta facendo tutto il necessario per garantire la sicurezza dell'impianto". Lo ha affermato il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu. Lo riporta Interfax. "Spero che la commissione dell'Aiea ne sia convinta personalmente", ha aggiunto.

Una base permanente Aiea a Zaporizhzhia

L'ambasciatore russo presso le Organizzazioni Internazionali a Vienna ha rivelato che la Russia permetterà all'Aiea di avere a Zaporizhzhia una base permanente

Un team dell'Aiea rimarrà a Zaporizhzhia almeno fino al 5 settembre

Rimarrà fino al 4 o 5 settembre un team di esperti della Aiea resterà nella centrale nucleare di Zaporizhzhia per valutare la situazione. Lo ha annunciato il direttore generale dell'agenzia Onu, Rafael Grossi, che ha ribadito che l'integrità dell'impianto "è stata violata più volte", ma non può ancora valutare "se accidentalmente o deliberatamente". 

Kiev: i russi manipolano le informazioni sulla missione AIEA

Le autorità russe di occupazione della regione ucraina in cui si trova la centrale nucleare di Zaporizhzha "cercano in tutti i modi di impedire alla missione dell'Aiea di conoscere la reale situazione" nell'impianto, oltre a "diffondere informazioni manipolate e false sulla visita" degli esperti Onu. Lo sostiene l'agenzia per l'energia atomica ucraina, Energoatom, citata dalla stampa di Kiev.

Secondo le informazioni diffuse dall'agenzia atomica, la maggioranza di quelli che i russi definiscono "media di tutto il mondo" presenti alla centrale sono in realtà propagandisti russi: "Gli autobus con giornalisti ucraini e stranieri, che hanno cercato di raggiungere la centrale nucleare di Zaporizhzhia insieme alla missione dell'AIEA attraverso il territorio dell'Ucraina, non sono stati ammessi", ha scritto Energoatom su Telegram.

L'autorità che gestisce le quattro centrali nucleare ucraine  insiste infine sul fatto che "attuare tutte le raccomandazioni della missione con il ripristino della sicurezza nucleare e dalle radiazioni della stazione è impossibile mentre è sotto il controllo delle forze di occupazione russe".

Zelensky: "Non è stato permesso ai giornalisti l'accesso alla centrale di Zaporizhzhia"

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr  Zelenskyy ha dichiarato che, nonostante l'accordo con il direttore  generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael  Grossi, la missione dell'Aiea ieri è arrivata alla centrale nucleare  di Zaporizhzhia senza giornalisti e che "c'erano solo propagandisti  dalla Russia".

"Quando abbiamo incontrato a Kiev il sig. Grossi e i membri della  missione - ha detto Zelensky - abbiamo convenuto che la stessa sarebbe stata accompagnata da giornalisti dei media ucraini e internazionali.  Giornalisti indipendenti. In modo che il mondo potesse vedere la  verità. Invece ciò non è successo".

Zelenskyi ha aggiunto che "la Russia si è comportata cinicamente per  ingannare la missione, anche intimidendo i residenti di Energodar: gli occupanti hanno costretto le persone a mentire ai rappresentanti  dell'Aiea".

Militari Kiev: distrutto un deposito di munizioni russe a Melitopol

Le forze armate ucraine hanno distrutto nella notte un deposito di munizioni russo nella città di Melitopol, attualmente sotto il controllo delle forze di Mosca. Lo riporta Unian citando alcuni testimoni oculari

Tass: Autorizzata partenza di altre 8 navi di alimenti

Il centro di coordinamento di Istanbul ha autorizzato altre otto navi a lasciare l'Ucraina con un carico complessivo di circa 158.000 tonnellate di alimenti. Lo fa sapere la Tass.

BBC: Una seconda nave da crociera arriva in Scozia per ospitare i rifugiati ucraini

La MS Ambition si unirà alla MS Victoria, attraccata a Edimburgo da luglio. Entrambe le navi ospiteranno temporaneamente i rifugiati ucraini in Scozia e forniranno accesso a ristoranti, strutture per bambini, servizi medici e altre necessità. La MS Ambition può ospitare 1.750 persone in 714 cabine.

La Svezia acquisterà 40.000 tonnellate di grano ucraino per i Paesi in difficoltà

Il governo svedese ha annunciato che acquisterà almeno 40.000 tonnellate di grano ucraino per i Paesi in cui il rischio di carestia è attualmente massimo, come Etiopia, Yemen e Afghanistan. L'acquisto e il trasporto del grano ucraino hanno lo scopo di sostenere le operazioni umanitarie gestite dal Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite.

Zelensky: Gli occupanti russi non hanno permesso ai giornalisti di visitare la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che solo i propagandisti del Cremlino erano presenti durante una missione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell'Enerhodar occupata dai russi. Ha inoltre affermato che la Russia ha intimidito i residenti di Enerhodar e ha costretto le persone a mentire ai rappresentanti dell'AIEA. Zelensky ha detto che le truppe russe stanno cercando di trasformare questa visita "in un tour infruttuoso dell'impianto", ma spera che la missione "tragga conclusioni obiettive".

Tass: cinque forti esplosioni udite a Melitopol

Almeno cinque potenti esplosioni si sono verificate a Melitopol, città ucraina occupata dai russi, secondo un giornalista della Tass. Secondo le prime informazioni, sarebbero state prodotte dall'entrata in azione della difesa aerea

Ue prepara il price cap sull'energia, Mosca minaccia

Mosca minaccia lo stop alle forniture di petrolio "ai Paesi ostili" e avverte che gli stoccaggi di gas "non basteranno all'Ue per superare l'inverno". Questo mentre per far fronte al caro energia l'Unione pensa a un tetto sul prezzo dell'energia e a un piano per ridurre la domanda di elettricità.

Le opzioni sono diverse. Gli spagnoli vorrebbero riproporre a Bruxelles il modello che usano nella Penisola iberica, con prezzo calmierato solo per il gas usato per produrre energia elettrica, con l'effetto di rendere le bollette più leggere. Il price cap può essere applicato "sulle importazioni dalla Russia", l'idea sostenuta dall'Italia, "oppure applicato all'interno dell'Ue, sul mercato all'ingrosso o al dettaglio, stiamo valutando tutte le possibilità" ha spiegato Wörsdörfer. Che ha fatto riferimento anche a "misure urgenti sui prezzi dell'elettricità per tutelare le industrie critiche", come un piano per la riduzione della domanda, sulla falsariga di quanto approvato a luglio sul taglio del 15% dei consumi di gas.

Ma secondo indiscrezioni confermate da più fonti, la Commissione avrebbe in mente, secondo quanto scritto in un 'non paper' che circola a Bruxelles, di proporre un tetto al prezzo dell'elettricità prodotta da fonti diverse dal gas per ricavarne risorse con cui ammortizzare i costi delle bollette. In sostanza gli introiti legati alla differenza tra il price cap e il prezzo finale verrebbero utilizzati per sussidi ai consumatori che devono fare fronte al caro bollette.

Intanto, Mosca continua a mostrare i muscoli. Il vice premier russo Alexander Novak ha minacciato che sospenderà le forniture di oro nero ai cosiddetti "Paesi ostili" se imporranno "restrizioni". L'avvertimento è ai ministri delle finanze del G7che si apprestano a riprendere le discussioni sull'imposizione di un limite al prezzo del greggio russo. Sul fronte del gas, il Cremlino è tornato poi a ripetere che sono le sanzioni Ue a impedire a Gazprom di fornire il gas all'Europa.