Live guerra in Ucraina, la cronaca minuto per minuto: giorno 210

Russia, centinaia di arresti per le proteste contro la mobilitazione ordinata da Putin

Dopo il discorso del presidente esauriti i biglietti aerei per lasciare la Russia. Cina: cessate il fuoco
Russia, centinaia di arresti per le proteste contro la mobilitazione ordinata da Putin
(ApPhoto)
Russia, la polizia in tenuta antisommossa ha arrestato un manifestante durante una protesta contro la mobilitazione a Mosca

Putin: continueremo a combattere per la nostra patria

"Combatteremo per la nostra patria, la nostra terra che è l'unica che abbiamo, la nostra libertà, indipendenza e sovranità": lo ha detto il presidente Vladimir Putin in occasione dei 1.160 anni dalla fondazione dello stato russo, citato da Tass.   Il capo del Cremlino ha promesso "la difesa e la protezione di cultura e tradizioni, nel nome dei nostri predecessori e dei discendenti, per il bene della Russia, la sua grande storia e il suo grande futuro". 

Lavrov: le armi Nato uccidono civili in territorio russo

"Le armi Nato vengono usate dal regime neonazista di Kiev per uccidere i civili nel territorio russo al confine con l'Ucraina": torna a ribadirlo il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov in una intervista a Newsweek citata dalla Tass. "Il Pentagono non nasconde di fornire all'intelligence di Kiev le coordinate degli obiettivi", ha denunciato.   Il responsabile della politica estera del Cremlino ha poi enfatizzato nuovamente che "Stati Uniti e il Regno Unito erano spaventati dalla prospettiva che Russia e Ucraina potessero raggiungere un accordo, quindi hanno proibito a Kiev di intrattenere ulteriori colloqui con Mosca".

La Turchia condanna i referendum di annessione alla Russia: "Illegittimi"

La Turchia ha condannato i referendum per l'annessione alla Russia di quattro regioni sotto il suo controllo in Ucraina, definendoli "illegittimi".   "Questo fatto compiuto illegittimo non sarà riconosciuto dalla comunità internazionale", ha affermato il ministero degli Esteri turco in una nota.   La Turchia non ha mai riconosciuto l'annessione da parte di Mosca della penisola ucraina della Crimea, avvenuta durante i primi mesi di un violento conflitto scoppiato nel 2014 e culminato con l'intervento della Russia in Ucraina il 24febbraio.

1335 arresti: l'ultimo bilancio della repressione in Russia

E' salito a 1.335 il numero delle persone arrestate in Russia nelle proteste contro la mobilitazione parziale.  La nuova cifra è stata indicata dalla ong Ovd-info.

"Non voglio morire per Putin": il manifestante che sfida la repressione russa

Appello del sindaco di Melitopol agli uomini residenti: scappate

Ivan Fedorov, il sindaco di Melitopol, città ucraina occupata dalla Russia, ha esortato gli uomini residenti a scappare dalla città perché secondo Fedorov la Russia lancerà la mobilitazione e la coscrizione più dura nei territori occupati di Zaporizhzhia e Kherson. Anche il governatore della regione di Kherson, Yaroslav Yanushevych, ha invitato i residenti a evacuare, scrive il Kyiv Independent. 

Von der Leyen alla Cnn: "La mossa di Putin richiede nuove sanzioni"

L'ultima decisione del presidente  russo Vladimir Putin richiede un nuovo round di sanzioni dell'Unione  Europea contro Mosca. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue  Ursula von der Leyen in un'intervista alla Cnn. "Il Presidente Putin  sta mostrando la sua debolezza ora, perché si vede che cerca di  mobilitare personale meno addestrato, meno esperto, meno motivato e  vuole avviare referendum farsa sul suolo sovrano ucraino. Quindi penso che questo richieda ancora una volta sanzioni da parte nostra", ha  dichiarato von der Leyen.

Oltre mille gli arresti tra i dimostranti contro la mobilitazione di Putin

Almeno 1.026 persone sono state arrestate oggi in Russia durante manifestazioni spontanee contro la parziale mobilitazione per l'offensiva in Ucraina, annunciata in mattinata dal presidente Vladimir Putin.   Un bilancio che sta salendo di ora in ora. Secondo l'ong Ovd-Info, le manifestazioni sono avvenute in almeno 38 città del Paese. Queste sono le più grandi proteste in Russia da quelle successive all'annuncio dell'offensiva di Mosca in Ucraina a fine febbraio.

Il figlio del portavoce di Putin: "Io in guerra? Risolverò la cosa"

"Risolverò la cosa ad un altro livello".  Il figlio del portavoce del Cremlino, Nikolai Peskov, ha risposto così ad un attivista del team dell'oppositore russo Alexey Navalny che,  spacciandosi per un funzionario dell'ufficio leva, gli ha chiesto se  si presenterà al fronte in Ucraina come previsto per i riservisti  dalla mobilitazione parziale annunciata oggi da Vladimir Putin. 

Liberato britannico condannato a morte in Donbass

Fra i cinque britannici rilasciati nello scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina mediato dall'Arabia Saudita figura il 28enne Aiden Aslin, come riferito dal viceministro della Sanità, Robert Jenrick, deputato eletto nel collegio della zona in cui vive la sua famiglia d'origine. Aslin era stato catturato ad aprile a Mariupol e condannato a morte da un tribunale della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk per "attività mercenarie" insieme al connazionale 49enne Shaun Pinner, fatto prigioniero in circostanze analoghe.

La Russia ha rilasciato dieci prigionieri di guerra dopo la mediazione saudita

La Russia ha rilasciato dieci prigionieri di guerra catturati in Ucraina: lo hanno reso noto fonti governative saudite. Fra i prigionieri liberati vi sono cittadini statunitensi, britannici, svedesi, croati e marocchini; il rilascio è avvenuto dopo la mediazione del principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman.

 

 

Centinaia di fermati per le proteste contro la mobilitazione in Russia

Sono oltre 735 le persone fermate in 36 città della Russia per le proteste contro la mobilitazione parziale indetta dal presidente Vladimir Putin nell'ambito del conflitto in Ucraina. A renderlo noto l'Ong russa Ovd.

Fra le città coinvolte prima di tutto Mosca e San Pietroburgo dove in entrambe i fermati sarebbero oltre 100. Coinvolte anche Ekaterinenburg, Ufa, Perm, Krasnojarsk, Irkutsk, Novosibirsk, Tomsk, Samara e Belgorod.

 

Appello di Macron all'Onu: fare la massima pressione su Putin

Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato oggi la comunità internazionale a "fare la massima pressione" sul presidente russo Vladimir Putin, che si è detto pronto a usare "tutti i mezzi" nel suo arsenale contro l'Occidente.   Le decisioni di Putin, che ha anche annunciato la mobilitazione dei riservisti, "portano a isolare ulteriormente la Russia", ha aggiunto il presidente francese a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, accogliendo con favore le recenti dichiarazioni di Cina e India che chiedono un fine della guerra in Ucraina.

von der Leyen-Truss: da Putin segno di debolezza, sta fallendo

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e la prima ministra del Regno Unito, Liz Truss, in un bilaterale a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, "hanno condannato fermamente le azioni della Russia in Ucraina e hanno convenuto che i recenti appelli di Putin a mobilitare parti della popolazione erano un segno che l'invasione russa sta fallendo. È una dichiarazione di debolezza". E' quanto riporta una dichiarazione congiunta. Le due leader "hanno riconosciuto il coraggio e l'eroismo del popolo ucraino e hanno sottolineato il loro impegno congiunto a sostenere il sostegno all'Ucraina nella sua lotta per tutto il tempo necessario" e "hanno anche discusso delle relazioni Ue-Regno Unito, tra cui l'energia, la sicurezza alimentare e il Protocollo dell'Irlanda del Nord".

Zelensky: l'annuncio di Putin dimostra i problemi con i militari

L'annuncio del presidente russo Vladimir  Putin di una mobilitazione parziale non arriva a sorpresa e conferma  che la Russia ha "problemi con gli ufficiali e con il personale  militare". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in  un'intervista al quotidiano tedesco Bild: "Sappiamo già che hanno  mobilitato dei cadetti, ragazzi che non erano in grado di combattere e che sono morti. Non sono nemmeno riusciti a finire l'addestramento.  Tutte queste persone non possono combattere. Sono venuti da noi e  stanno morendo".

Kiev: l'Occidente raddoppi il sostegno dopo le minacce di Putin

"L'unica risposta appropriata alle minacce bellicose di Putin è di raddoppiare gli sforzi per sostenere l'Ucraina" di fronte alla minaccia russa dell'uso di armi nucleari. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, chiedendo "più sanzioni contro la Russia", "più armi all'Ucraina" e "più solidarietà agli ucraini" da parte dell'Occidente.

Biden: Putin vuole annientare il diritto dell'Ucraina ad esistere

"La Russia ha vergognosamente violato i principi base della carta dell'Onu invadendo l'Ucraina": lo ha detto Joe Biden intervenendo all'assemblea generale dell'Onu. Vladimir Putin vuole "annientare il diritto dell'Ucraina ad esistere", ha aggiunto.  Vladimir Putin ha fatto "minacce nucleari spericolate e irresponsabili", ha detto ancora Biden.

Ong: proteste in tutta la Russia, decine di arresti

Decine di persone sono state arrestate durante le manifestazioni contro la guerra in Ucraina in corso nelle maggiori città russe dopo la mobilitazione parziale annunciata dal presidente russo, Vladimir Putin. Lo comunica l'Ong russa Ovd, che ha conteggiato almeno 66 arresti, tenendo conto solo di quelli confermati dalla polizia. Nel dettaglio, Ovd riferisce di 35 arresti a Tomsk; 12 a Krasnojarsk; 7 a Irkutsk; 3 a Novosibirsk, Ekaterinenburg e Zheleznogorsk; due a Mosca e uno a Ulan-Ude. 

Truss: da Putin una chiara ammissione di fallimento

La mobilitazione parziale annunciata da Vladimir Putin "è una chiara ammissione del fallimento" della Russia in Ucraina. Lo sostiene il governo britannico di Liz Truss in una nota diffusa da Downing Street in cui si denunciano come "riprovevoli" le azioni di Mosca sul terreno e si ribadisce l'intenzione di Londra di continuare ad aiutare Kiev "a difendere" militarmente "la propria sovranità" anche sui territori soggetti ad atti di annessione russa: annessione che non sarà "mai riconosciuta" dal Regno Unito. La nota è uscita a margine di un intervento all'Onu che Truss, al debutto da premier, farà nelle prossime ore a New York.

Nato: da Putin incauta e pericolosa retorica nucleare

Putin ha usato "una pericolosa e incauta retorica nucleare. Lui sa bene che una guerra nucleare non può essere vinta e avrebbe conseguenze senza precedenti per la Russia. Inoltre la Nato sta aumentando la sua presenza" sul fronte Est "per rimuovere qualsiasi equivoco a Mosca. Noi faremo in modo che non ci siano equivoci a Mosca sulla serietà dell'uso di armi nucleari". Lo ha detto, in una video intervista alla Reuters, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Gli Stati Uniti "prendono sul serio" le minacce nucleari di Putin

Gli Stati Uniti "prendono sul serio" la minaccia del presidente russo Vladimir Putin di usare armi nucleari nella guerra in Ucraina, ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati uniti John Kirby alla Abc, sottolineando che in caso di impiego di queste armi ci saranno "gravi conseguenze". "Questa è una retorica del nucleare irresponsabile di un nucleare", ha affermato Kirby. "Monitoriamo la loro posizione strategica nel miglior modo possibile in modo da poter cambiare la nostra se necessario. Nulla al momento dice che sia necessario", ha aggiunto.

Zelensky: non credo che Mosca userà armi nucleari

Il presidente ucraino Zelensky non "crede" all'uso di armi nucleari da parte di Mosca nella guerra in Ucraina. In un'intervista all'emittente tedesca Bild TV ha detto: "Non credo che queste armi verranno usate. Non credo che il mondo lascerà che accada". Il presidente ucraino ha esortato l'Occidente a non farsi ricattare dalla minaccia di ritorsioni nucleari di Putin. Zelensky ha anche accusato il numero uno del Cremlino di voler "annegare l'Ucraina nel sangue, anche dei suoi stessi soldati"

Il 'giallo' sull'articolo mancante nel decreto di Putin

Il decreto presidenziale con cui oggi Vladimir Putin ha dichiarato la mobilitazione parziale in Russia è stato pubblicato dal sito del Cremlino con una parte mancante che ha suscitato non pochi interrogativi. Nella sua versione pubblicata, infatti, il documento elenca gli articoli di cui si compone, dall'1 al 10, ma non compare il 7. Interrogato dai giornalisti sul contenuto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto: "Riguarda motivazioni interne e non posso rivelarlo". Poi però ha aggiunto che l'articolo in questione precisa la cifra di 300.000 riservisti che, secondo quanto annunciato dal ministro della Difesa Serghei Shoigu dovrebbero essere richiamati.

Zelensky: non credo che Putin userà armi nucleari

"Non credo che userà queste armi. Non credo che il mondo gli consentirà di impiegarle". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista alla Bild, rispondendo a una domanda sulla minaccia nucleare di Putin.

Zelensky: Putin vuole farci annegare nel sangue dei suoi soldati

"Putin vorrebbe che l'Ucraina annegasse nel sangue, ma anche nel sangue dei suoi stessi soldati". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che in un'intervista esclusiva alla Bild reagisce alla decisione di Putin di dichiarare la mobilitazione parziale. Il discorso di stamani per lui non rappresenta "nulla di nuovo", ha aggiunto, affermando di non averlo neppure ascoltato: le apparizioni di Putin "non sono i miei video preferiti", ha detto, "ho tutte le informazioni di cui ho bisogno".

Usa: prendiamo sul serio la minaccia nucleare di Putin

Gli Stati Uniti "prendono sul serio la minaccia nucleare" da parte di Putin e se la Russia dovesse usare l'arma nucleare "ci saranno conseguenze gravi". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby ad Abc news. "Continuiamo a monitorare la loro posizione strategica per capire se è il caso di modificare la nostra. Al momento non ci sono segnali che dobbiamo farlo", ha aggiunto ribadendo che l'atteggiamento della Russia sul nucleare è da irresponsabili.

Usa: il discorso di Putin è il segno che è in crisi

"Il discorso di Putin è chiaramente un segno che è in difficoltà". Lo ha detto il portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale americana, John Kirby ad Abc News sottolineando che le forze di Mosca sono in crisi soprattutto "nel nord e nell'est" dell'Ucraina. "Ci aspettavamo il richiamo dei riservisti, Putin sta facendo combattere anche i soldati feriti", ha detto ancora Kirby.

La Cina chiede un cessate il fuoco

La Cina sollecita il dialogo e a trovare soluzioni per le "legittime preoccupazioni per la sicurezza di tutti i Paesi" e sostenere il cessate il fuoco attraverso "tutti gli sforzi volti alla risoluzione pacifica della crisi". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, dopo il discorso alla nazione del presidente russo, Vladimir Putin, che ha annunciato la mobilitazione militare parziale che prevede il richiamo di circa 300mila riservisti. Il portavoce ha poi ribadito che la posizione cinese sulla crisi ucraina e' "chiara e lineare"

Shoigu: "Siamo in guerra con l'Occidente"

"Oggi non siamo tanto in guerra con l'Ucraina e l'esercito ucraino quanto con l'Occidente collettivo". Lo  ha detto il ministro russo della Difesa Sergey Shoigu, citato dall'agenzia stampa Tass. Il ministro usa la parola "guerra" invece  che "operazione speciale" come è stata finora definita l'invasione  dell'Ucraina. Shoigu sottolinea che l'Ucraina ha quasi esaurito le armi di fabbricazione sovietica e ora usa quelle fornite dai paesi occidentali. "A questo punto siamo veramente in guerra con l'Occidente collettivo, con la Nato o, viceversa, con la Nato e l'Occidente" - ha affermato - "Non ci riferiamo solo alle armi che vengono inviate in grandi quantità. Naturalmente troviamo modi di contrastarle. Abbiamo in mente, i sistemi occidentali esistenti: i sistemi di comunicazione, i sistemi per processare le informazioni, i sistemi di ricognizione e l'intelligence satellitare".

Russia offre cittadinanza a stranieri che si arruolano

Il Consiglio della Federazione Russa, la camera alta del parlamento, ha approvato in una riunione una legge che prevede una procedura semplificata per l'ottenimento della cittadinanza russa da parte degli stranieri che hanno firmato un contratto di servizio militare per un periodo di almeno un anno. Lo riporta Ria Novosti. Le nuove regole riguarderanno i cittadini stranieri che potranno richiedere l'ammissione alla cittadinanza russa senza fornire un permesso di soggiorno o rimanere nel Paese ininterrottamente per cinque anni, come previsto dalla normativa vigente.

Ue, Michel: Mosca unico aggressore, sostegno a Kiev saldo

"Il Cremlino annuncia la mobilitazione nella Giornata internazionale della pace mentre all'Assemblea generale delle Nazioni Unite i paesi lavorano per la cooperazione, la sicurezza e la prosperità. In questa guerra c'è un solo aggressore, la Russia, e un paese aggredito, l'Ucraina. Il sostegno dell'Ue all'Ucraina rimarrà saldo". Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter

Cremlino: Non cambia lo status dell'operazione

“Nessuna decisione è stata presa in Russia in merito a un possibile cambiamento dello status dell'operazione militare speciale in Ucraina, per trasformarla ufficialmente in guerra, né sull'imposizione della legge marziale”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Pesko. Dunque, non viene dichiarata ufficialmente guerra all'Ucraina.

Portavoce Zelensky: mobilitazione grande tragedia per popolo russo

La mobilitazione parziale dei riservisti annunciata da Vladimir Putin in Russia è una "grande tragedia" per il popolo russo. Lo afferma un portavoce del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Sergii Nikoforov, in una dichiarazione ad Associated Press.

Esauriti i biglietti aerei in partenza dalla Russia

I biglietti aerei per lasciare la Russia  sono ormai esauriti. Entro pochi minuti dopo il discorso con il quale  il leader del Cremlino Vladimir Putin ha annunciato la mobilitazione  parziale, i posti per i voli di oggi per la Georgia, la Turchia e  l'Armenia sono stati tutti venduti, scrive Moscow Times citando i dati del principale sito per l'acquisto dei biglietti aerei, aviasales.ru. Le compagnie aeree del gruppo russo Aeroflot hanno precisato che dopo l'annuncio della mobilitazione non ci saranno restrizioni alla vendita di biglietti aerei e al trasporto di passeggeri verso l'estero. 

L'impatto delle dichiarazioni di Putin su gas, petrolio e grano

Il pugno duro di Vladimir Putin surriscalda i prezzi dell'energia, che scontano il rischio di nuove turbolenze sul fronte delle forniture russe. Il gas balza dell'8,1% a 210 euro al megawattora alla Borsa di Amsterdam mentre il petrolio avanza del 2,5%, con il Wti a 86 dollari al barile e il Brent a 92,8 dollari. In rialzo anche il prezzo del grano che si avvicina ai livelli precedenti all'accordo tra Kiev e Mosca sulle esportazione, dopo una serie di rialzi alimentati dalle critiche rivolte all'intesa da Putin nelle ultime settimane: il grano duro viene scambiato a 971 dollari al bushel (+0,8%) e quello tenero a 902 dollari al bushel (+1%).

Ue: le parole di Putin sono un segnale di disperazione

"L'annuncio di Putin sulla parziale mobilitazione è un'ulteriore prova che Putin non è interessato alla pace ma solo all'aggressione nonché un segnale di disperazione su come sta andando la sua aggressione all'Ucraina". Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea, Peter Stano, rispondendo alle parole del presidente russo, Vladimir Putin, che ha annunciato la mobilitazione parziale della Russia. "Lui non ha deciso di attaccare solo l'Ucraina ma l'intera comunità internazionale", ha aggiunto.

Scholz: "L'escalation di Putin dimostra l'insuccesso dell'aggressione"

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha preso atto delle dichiarazioni di oggi di Putin e ritiene che possano essere "spiegate solo con il fatto che l'aggressione russa all'Ucraina non si è sviluppata con successo". Scholz dice che Putin si è dovuto ritirare da Kiev e non ha raggiunto i suoi obiettivi nell'est dell'Ucraina, questo "è un segno evidente del fatto che l'Ucraina è molto efficace nella difesa della propria sovranità e integrità territoriale, non ultimo anche grazie al grande sostegno da molti paesi del mondo e in particolare anche dalla Germania".

Polonia: Russia vuole distruggere l'Ucraina, non possiamo permetterlo

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha ribadito il sostegno del suo Paese all'Ucraina, poche ore dopo il discorso alla nazione del presidente russo Vladimir Putin. "Faremo tutto il possibile con i nostri alleati, in modo che la Nato appoggi ancora di più l'Ucraina, in modo che possa difendersi. Confermate le segnalazioni sulla mobilitazione parziale. La Russia tenterà di distruggere l'Ucraina e di impadronirsi di parte del suo territorio. Non possiamo permetterlo", ha commentato.

Shoigu: procedere alla mobilitazione russa

Il ministro della Difesa della Federazione Russa, Sergei Shoigu, ha incaricato di procedere all'esecuzione del decreto del presidente della Federazione Russa sulla mobilitazione parziale e vi ha quindi dato seguito pratico. "Ho incaricato di procedere con l'esecuzione", ha detto il ministro.

Sindaco di Kiev: "Così Putin si scava la fossa"

"La mobilitazione e le minacce nucleari annunciate da Putin non aiuteranno l'aggressore nel suo tentativo di conquistare e distruggere l'Ucraina e gli ucraini". Lo ha dichiarato  il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, commentando su Telegram il  discorso pronunciato stamane dal presidente russo, Vladimir Putin.  "Alla fine il tiranno ha avviato i processi che lo seppelliranno nel  suo Paese. Ed il mondo civilizzato deve finalmente capire che il male va estirpato alle radici e non parlare di illusori 'negoziati di pace' ", ha aggiunto.

Lituania: "La decisione di Putin segno di debolezza"

Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco, Christian Lindner, in conferenza stampa a Berlino con i giornalisti stranieri del Vap, commentando l'annuncio della mobilitazione parziale in Russia. "Ora dovremo consultarci con i nostri partner e i nostri alleati su come possiamo continuare a sostenere l'Ucraina nel lungo periodo", ha aggiunto. Secodo il ministro, gli ucraini non dovrebbero lasciarsi spaventare, "e neppure noi". Tuttavia, ha detto, "dal momento che la mobilitazione militare russa avverrà anche in prossimità dei nostri confini, le forze di reazione  rapida della Lituania verranno messe in stato di massima allerta per  prevenire qualunque provocazione da parte della Russia".

Navalny: "La mobilitazione portera a un'enorme tragedia"

La mobilitazione parziale in Russia per la guerra in Ucraina annunciata dal presidente russo Vladimir Putin porterà a "un'enorme tragedia e a un'enorme quantità di morti". Durante un'udienza in tribunale a Kovrov - dove sono all'esame della corte le sue affermazioni contro la colonia di massima sicurezza n. 6 della regione di Vladimir - l'oppositore del Cremlino Navalny ha dichiarato: "Non capisco una cosa. L'esercito sono un milione di persone, la Guardia Nazionale sono 350mila persone, il Ministero degli Interni da uno e mezzo a due milioni, e ci sono così tante persone nel Servizio Penitenziario Federale. Perché dovrebbero chiamare i civili? Cioè, cinque milioni di retinenti alla leva correranno avanti e indietro attraverso il paese. E un milione di poliziotti li rincorrerà per mobilitarli da qualche parte". "In questo momento, dei lavoratori di Kovrov, uomini di 30 anni, saranno chiamati a soccombere da qualche parte vicino a Kherson. È tutto terribile. Convocate 50.000 persone da Mosca, e domani 150.000 parenti protesteranno per strada".

Mobilitazione russa, polizia Mosca in allarme per possibili proteste

Gli agenti di polizia di Mosca sono in allarme per una possibile manifestazione contro la guerra in Ucraina nella capitale russa dopo l'annuncio della mobilitazione parziale russa. Secondo il media russo Baza, i poliziotti di Mosca, compresi il 1° e il 2° reggimento speciale, saranno radunati in allerta entro le 13 ora italiana. Tutti gli agenti devono avere elmetto, scudi e manganelli. In precedenza, il movimento Vesna aveva annunciato una protesta russa contro la mobilitazione. Gli attivisti hanno invitato i cittadini a riunirsi alle 18 ora italiana di oggi, 21 settembre, nei centri delle loro città.

Allarme in Russia per mobilitazione, esauriti voli per oggi

Subito dopo il messaggio di Vladimir Putin alla nazione, in cui ha annunciato la mobilitazione parziale per la guerra contro l'Ucraina e il richiamo di 300mila riservisti, sono andati esauriti i biglietti per i voli odierni da Mosca, verso Erevan e Istanbul (tra le poche destinazioni con volo diretto). Lo scrive su Telegram la testata indipendente russa Meduza.   La preoccupazione per la mobilitazione generale e la conseguente chiusura dei confini sono evidentemente un timore palpabile tra i russi ora che Putin ha fatto il primo passo. Da notare che a fronte di sondaggi che danno il consenso dei russi all'operazione militare a oltre il 70%  e quello per Putin che supera l'80%, solo il 3 % della popolazione si dice disposta a combattere per la Russia.    Intanto su Telegram in russo circolano già gli elenchi delle organizzazioni che offrono consulenza per la tutela dei diritti del personale militare.

Papa, pazzia pensare all'uso di armi nucleari

 "Bisogna riconoscere che il Kazakistan ha fatto scelte molto positive, come quella di dire 'no' alle armi nucleari e quella di buone politiche energetiche e ambientali. In questo è stato coraggioso, in un momento in cui questa tragica guerra ci porta a che alcuni pensino alle armi nucleari, quella pazzia!, questo Paese ha detto'no' alle armi nucleari". Lo ha detto papa Francesco nell'udienza generale, in cui ha ripercorso il suo recente viaggio in Kazakistan. 

"Minaccia nucleare? Anche noi le abbiamo"

Mosca, quasi 6.000 soldati caduti in Ucraina

Dall'inizio dell'operazione militare in Ucraina la Russia ha perso 5.937 soldati. Lo ha detto il ministro della Difesa, Serghei Shoigu, citato dalla Tass.

Shoigu: Russia in guerra contro intero Occidente e Nato

"Stiamo effettivamente combattendo contro l'intero Occidente e la Nato": lo ha detto il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, che ha parlato in tv dopo il videomessaggio con cui il presidente Vladimir Putin ha ordinato la mobilitazione parziale in Russia. 

Berlino, annuncio Putin segna escalation, passo sbagliato

L'annuncio di una parziale mobilitazione appena fatto da Vladimir Putin segna "una nuova escalation" nell'aggressione all'Ucraina. Si tratta di "un passo pessimo, sbagliato". Lo ha detto il vicecancelliere tedesco verde Robert Habeck.    "Ci consulteremo per vedere come reagire sul piano politico", ha spiegato. È chiaro che l'Ucraina dovrà continuare ad avere"pieno sostegno".

Putin: armi nucleari Russia anche "più moderne dei Paesi Nato"

 Facendo riferimento alle "dichiarazioni di alcuni alti rappresentanti di alcuni Stati Nato sulla possibilità e l'ammissibilità dell'uso delle armi di distruzione di massa, armi nucleari contro la Russia" Vladimir Putin ha detto: "a chi si concede simili affermazioni sulla Russia, voglio ricordare che anche il nostro Paese dispone di vari mezzi di distruzione, e in alcune componenti più moderne di quelle dei Paesi Nato". Così Putin in un messaggio ai russi.

Kiev, nuovi bombardamenti russi su centrale Zaporizhzhia

L'operatore nucleare ucraino Energoatom ha accusato oggi la Russia di aver nuovamente colpitola centrale atomica di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina. "I terroristi russi hanno bombardato nuovamente la centrale nucleare di Zaporizhzhia durante la notte", scrive Energoatom su Telegram. 

Putin: "Minaccia nucleare? Ricordo che anche noi le abbiamo"

 Il presidente russo, Vladimir Putin, ha  minacciato di usare armi nucleari in Ucraina: lo ha fatto parlando in un discorso televisivo al popolo russo. "Useremo certamente tutti i mezzi militari a nostra disposizione. Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi". 

Putin: i referendum hanno sostegno della Russia

I territori dell'Ucraina che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia "hanno il sostegno" di Mosca. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un discorso alla tv.

Putin: operazione speciale inevitabile

L'operazione militare speciale in Ucraina è stata inevitabile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla tv. et - "Gli obiettivi principali dell'operazione speciale rimangono invariati", ha affermato Putin secondo il quale "la repubblica popolare di Lugansk è stata completamente liberata, mentre quella di Donetsk lo è stata parzialmente". 

Putin annuncia mobilitazione parziale Russia

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha annunciato una mobilitazione parziale in Russia. Lo ha annunciato su Telegram secondo l'agenzia russa Tass. 

Riaperti tre McDonald's a Kiev

Sindaco: le forze russe hanno attaccato Kharkiv

Il sindaco di Charkiv, Ihor Terekhov, ha riferito che un missile russo ha colpito stanotte i grattacieli del distretto di Kholodnohirskyi. Al momento non sono disponibili informazioni su eventuali vittime.

Governatore: russi hanno colpito 7 comunità dell'Oblast di Sumy, nessuna vittima

Il governatore dell'Oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha riferito che le forze russe hanno bombardato le comunità di Shalyhyne, Velyka Pysarivka, Krasnopillia, Esman, Yunakivka, Nova Sloboda e Bilopillia: non sono state segnalate vittime ma ci sono danni a proprietà private e diversi animali sono rimasti uccisi negli attacchi.

Usa: conseguenze se Mosca annettesse parti dell'Ucraina

Un alto funzionario del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, citato da Reuters, ha dichiarato  che ci saranno conseguenze se la Russia dovesse annettere parti dell'Ucraina. "Abbiamo chiarito che le conseguenze saranno maggiori. Abbiamo... una serie di strumenti", ha detto il funzionario dopo l'annuncio dei leader insediati da Mosca nelle aree occupate di quattro regioni ucraine sul progetto di un referendum per l'adesione alla Russia.

Onu: sono 5.916 le vittime civili in Ucraina, oltre 8.600 i feriti

Al 18 settembre, la guerra ha provocato la morte di almeno 5.916 civili e il ferimento di 8.616, secondo il conteggio delle Nazioni Unite. L'agenzia Onu per i diritti umani ritiene che le cifre effettive siano considerevolmente più alte perché le informazioni provenienti da alcuni luoghi, tra cui Mariupol, Izium, Lysychansk, Popasna e Severodonetsk, sono in ritardo e molte notizie di vittime civili devono ancora essere confermate.

Kiev: videoconferenza con Commissione intelligence Camera Usa

Il capo dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina, Andriy Yermak, ha tenuto una videoconferenza con i membri della Commissione di intelligence della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. Lo ha riferito l'Ufficio del Presidente, citato da Ukrinform. Yermak ha informato i membri del Congresso sulla situazione al fronte sottolineando che per più di sei mesi di guerra su vasta scala, la Russia non è stata in grado di raggiungere il suo obiettivo - la sottomissione dell'Ucraina - e ha subito grandi perdite. E questo grazie al coraggio della nazione ucraina e all'aiuto dei partner internazionali. Yermak ha ringraziato "il popolo americano, i membri del Congresso, l'amministrazione della Casa Bianca e il presidente Biden per aver aiutato l'Ucraina dal primo giorno di guerra."

Blinken su Twitter: da Russia referendum farsa in Ucraina

Zelensky: grazie Occidente per sostegno contro referendum

Nel suo videomessaggio il presidente ucraino ha anche parlato della reazione occidentale all'annuncio dei filorussi di voler tenere referendum nei territori occupati dalle truppe di Mosca. "Ringrazio tutti gli amici e i partner dell'Ucraina per la loro massiccia e ferma condanna delle intenzioni della Russia di organizzare un altro pseudo-referendum" nei territori ucraini occupati. Queste le parole di Zelensky. 

Zelensky: situazione sul campo dimostra che iniziativa in mano a forze ucraine

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo consueto discorso video notturno, ha affermato che la situazione in prima linea dimostra chiaramente che l'iniziativa appartiene all'Ucraina. Zelensky ha parlato dopo che i leader russi insediati da Mosca nelle aree occupate di quattro regioni ucraine hanno presentato piani per referendum sull'adesione alla Russia.