L'invasione russa

Guerra in Ucraina, iniziano i referendum per l'annessione, che il G7 condanna come "farsa"

Gli amministratori ucraini denunciano che nelle aree occupate i civili sono accompagnati al voto sotto la minaccia delle armi. La cronaca minuto per minuto: giorno 212
Guerra in Ucraina, iniziano i referendum per l'annessione, che il G7 condanna come "farsa"
(Ministero Difesa Ucraina via Reuters)
Soldati ucraini vicino Mykolaiv usano artiglieria sottratta ai russi

Biden: referendum Russia farsa, non li riconosceremo mai

"Gli Stati Uniti non riconosceranno mai il territorio ucraino come nient'altro che parte dell'ucraina. I referendum della Russia sono una farsa, un falso pretesto per tentare di annettere parti dell'ucraina in flagrante violazione del diritto internazionale e della carta delle Nazioni Unite". Lo scrive il presidente Usa Joe Biden in una nota. "Lavoreremo con i nostri alleati e partner per imporre nuovi costi economici rapidi e severi alla Russia" ha aggiunto Biden.

Kiev: ridotta presenza diplomatica in Iran dopo droni a Mosca

L'Ucraina ha deciso di privare l'ambasciatore dell'Iran in Ucraina dell'accreditamento, nonché di ridurre significativamente il numero del personale diplomatico dell'ambasciata iraniana in seguito alla fornitura di droni d'attacco da parte di Teheran alla Russia. Lo riporta Ukrainska Pravda. Il ministero degli esteri ucraino ha spiegato che "fornire armi alla Russia per fare la guerra all'Ucraina è un atto ostile".

Stoltenberg: Mosca conosce "conseguenze" se usa armi nucleari

La Russia è consapevole che ci saranno "gravi conseguenze" se in Ucraina saranno usate armi nucleari: lo ha detto alla Cnn il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "Non dirò esattamente come reagiremo, dipende dal tipo di armi di distruzione di massa che possono usare" ha spiegato. "La probabilità di un qualche uso di armi nucleari è ancora bassa ma le potenziali conseguenze sono così grandi, che dobbiamo prenderle sul serio."

Mosca: continueremo a dialogare con Onu per accordo su grano

La Russia continuerà a comunicare con le Nazioni Unite su un accordo per esportare grano dai porti ucraini, ma sono necessari risultati concreti. Lo ha dichiarato un alto funzionario citato dalla Tass. L'agenzia ha poi riferito le parole del vice ministro degli Esteri, Sergei Vershinin, che ha indicato che la Russia ha fornito una valutazione positiva degli sforzi delle Nazioni Unite per riprendere l'esportazione di fertilizzanti russi.

Usa: nuove sanzioni contro Mosca se ci sarà annessione

"Gli Stati Uniti e i nostri alleati sono pronti a nuove sanzioni e a nuovi costi contro la Russia se procederà con l'annessione di territori ucraini". Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre in un briefing con la stampa. "La guerra in Ucraina è una guerra ingiusta e non provocata che è stata iniziata dal Cremlino", ha aggiunto.

Zelensky: il mondo non consentirà a Putin di usare l'atomica

Vladimir Putin ha nuovamente minacciato mercoledì di ricorrere alle armi atomiche ma "il mondo non glielo consentirà". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista rilasciata a diversi media, tra cui Ouest-France. "Nessuno sa ciò che Putin farà domani. Ieri Putin ha detto che voleva una soluzione diplomatica, oggi avvia la mobilitazione, domani dirà di volere un dialogo". Per Zelensky "non sarà un accordo che funzionerà con la Russia ma la capacità di rispondere con la forza. Bisogna dar prova di forza, isolare la Russia".

Media: Russia aumenterà spese militari 2023 del 43%

Il presidente russo Vladimir Putin si prepara ad aumentare i finanziamenti per le spese militari. Lo dice Bloomberg, specificando che Mosca investirà molto più del previsto nella difesa, alla luce dell'andamento della guerra in Ucraina: la spesa militare supererà la pianificazione di bilancio iniziale per il 2023 di oltre il 43%, mentre quella per la sicurezza nazionale e le forze dell'ordine aumenterà di oltre il 40%, secondo il piano finanziario triennale. 

Kiev: anche minorenni a voto per referendum annessione

Anche i minori dai 13 ai 17 anni sarebbero stati coinvolti nelle operazioni di voto nel Donetsk, una delle quattro regioni ucraine occupate dove da oggi sono stati convocati "referendum" che sanciscano l'annessione alla Russia di questi territori. Lo dice Andriy Yusov, un funzionario della Sbu, l'intelligence ucraina, citato dalla Cnn. "Non c'è alcun referendum, è un'imitazione. I residenti locali lo stanno ignorando", ha aggiunto Yusov, "alcune persone vengono semplicemente costrette a votare." 

Media: divieto agli uomini di lasciare la Crimea

Gli uomini in età per combattere non possono lasciare la Crimea, a meno di avere un permesso dell'ufficio di leva. Lo annuncia Crimeainform, organo di informazione sostenuto dal Cremlino, citato dall'agenzia ucraina Ukrinform. Secondo la stessa fonte, inoltre, chi non risulta registrato deve immediatamente presentarsi all'ufficio di leva della sua zona di residenza. la Crimea è stata occupata e annessa nel 2014 dalla Russia, con una decisione non riconosciuta a livello internazionale.

Blinken: Usa e Cina impediscano altre provocazioni

Il segretario di stato Usa Antony Blinken, nel suo incontro con il ministro degli esteri cinese Wang Yi a margine dell'Assemblea generale Onu, ha detto che Washington e Pechino hanno un obbligo a contrastare gli effetti dell'invasione russa in Ucraina e ad impedire ulteriori azioni provocatorie. Lo riferiscono fonti del dipartimento di stato americano.

Dal G7 ferma condanna dei "referendum farsa" voluti dalla Russia

"Noi leader del G7 condanniamo fermamente i referendum farsa, che la Russia cerca di usare per creare un pretesto falso, per cambiare lo status della sovranità territoriale ucraina, soggetta all'aggressione in corso dalla Russia". Lo scrivono i membri del G7 in una nota. "Queste azioni violano chiaramente la carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale, e vanno in direzione diametralmente opposta allo stato di diritto fra le nazioni", si legge ancora.

Zelensky nomina nuovo ambasciatore in Germania

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nominato un nuovo ambasciatore in Germania: si tratta di Olexij Makejew, 46 anni, dal 2020 delegato speciale nel ministro degli esteri ucraino per l'inasprimento delle sanzioni contro la Russia. Il diplomatico, secondo quanto scrive l'agenzia Dpa, succede ad Andrij Melnyk, che tornerà a Kiev come viceministro degli esteri. La fine del suo mandato sarebbe legata anche dalle forti polemiche scatenate a Berlino, con attacchi al presidente della repubblica e allo stesso cancelliere Scholz, che hanno segnato momenti difficili fra Germania e Ucraina nei mesi scorsi, almeno fino alla visita di Scholz a Kiev. 

Praga: niente visti umanitari ai disertori russi

I russi che fuggono dal loro paese per evitare la mobilitazione non otterranno i visti umanitari nella Repubblica Ceca. Lo ha detto il ministro degli esteri, Jan Lipavsky, in relazione all'annuncio della mobilitazione parziale da parte del presidente russo Putin e al conseguente afflusso di cittadini russi in fuga alle frontiere. "Capisco che i russi stiano fuggendo dalle decisioni sempre più disperate di Putin ma coloro che fuggono dal paese perché non vogliono adempiere agli obblighi imposti dal proprio stato non soddisfano le condizioni per un visto umanitario", ha dichiarato Lipavsky. 

Varsavia: non apriremo le porte ai russi in fuga, controlli impossibili

La Polonia non aprirà le porte ai russi in fuga dalla mobilitazione. "Non permetteremo a un gruppo di russi di entrare in Polonia attraverso i confini, nemmeno a coloro che affermano di fuggire dalla mobilitazione", ha dichiarato il viceministro dell'Interno Maciej Wasik alla radio pubblica polacca. Wasik ha detto che non c'è modo di verificare rapidamente se le persone che affermano di essere obiettori di coscienza stiano o meno lavorando per i servizi di intelligence russi. Solo in singoli casi, quando un cittadino russo potrà dimostrare di essere sottoposto a tortura o persecuzione per motivi politici in Russia, la Polonia potrà applicare le norme sull'asilo e garantirgli protezione, ha concluso.

Michel: sanzioni inevitabili per fermare Putin

"Questa guerra è un'aggressione non provocata, illegale e ingiustificata, che mira a cambiare con la forza i confini riconosciuto a livello internazionale e poiché dobbiamo fermare la macchina da guerra del Cremlino le massicce sanzioni economiche" contro Mosca "erano inevitabili". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, parlando all'Assemblea generale dell'Onu a New York. "L'annunciata mobilitazione di centinaia di migliaia di riservisti conferma" che si tratta di una "guerra" dal "carattere vergognoso" e non di "un'operazione speciale" come definita dal presidente Putin, ha aggiunto.

Mosca: una guerra nucleare non avrebbe vincitori

"Una guerra nucleare non deve mai essere combattuta" perché "non ci possono essere vincitori". Lo ha detto Alexandr Venediktov, vice segretario del consiglio di sicurezza nazionale russo, in una conferenza sul 60/o anniversario della crisi dei missili a Cuba. "Uno scontro con gli Usa e la Nato, che farebbe rischiare un aperto conflitto militare, non è nei nostri interessi" ha affermato da parte sua il vice ministro degli esteri Sergei Ryabkov in un messaggio video allo stesso evento. Ryabkov ha tuttavia accusato Washington e Londra di "spingere Kiev a portare le ostilità sul territorio russo". Lo riferisce la Tass.

Comuni tedeschi: rischio nuova crisi immigrazione

In Germania c'è una situazione immigrazione "paragonabile a quella dal 2015 in poi", a causa dell'arrivo di circa un milione di persone in fuga dall'Ucraina, ma anche da altri paesi e senza lo status di possibili rifugiati. Lo hanno scritto in una lettera al cancelliere Scholz due delle tre maggiori associazioni dei comuni tedeschi, il 'Deutsche Landkreistag' e lo 'Städte und Gemeindebund'. Molti comuni avrebbero già raggiunto i limiti delle loro capacità di accoglienza, come riporta il Frankfurter Allgemeine Zeitung. La ministra tedesca dell'interno, Nancy Faeser, ha annunciato un incontro con i comuni per affrontare la questione l'11 ottobre.

La Finlandia limiterà significativamente ingresso ai russi

La Finlandia limiterà "in maniera significativa" l'ingresso nel Paese ai cittadini russi. Lo riporta il quotidiano Helisingin Sanomat preannunciando una conferenza stampa in serata del ministro degli Esteri, Pekka Haavisto, sull'argomento.

Autorità musulmana Uzbekistan: vietato arruolarsi nell'esercito russo

Il Consiglio musulmano dell'Uzbekistan  ha vietato ai fedeli di arruolarsi nell'esercito russo per combattere  in Ucraina. La dichiarazione ufficiale, riferisce il Guardian, arriva  dopo che le autorità di Mosca hanno offerto la nazionalità russa agli  stranieri che entreranno nell'esercito.  Membri di organizzazioni "terroristiche" stanno cercando di reclutare  musulmani per combattere in Ucraina con il pretesto di una "jihad", ma i musulmani non è permesso di combattere in azioni militari a meno di  difendere il proprio paese, afferma il Consiglio musulmano uzbeko.  Il procuratore nazionale dell'Uzbekistan ha già avvertito i cittadini  che la legge vieta di combattere in conflitti all'estero. I  trasgressori verranno incriminati penalmente. Un video circolato di  recente sui social mostra due soldati uzbeki catturati dagli ucraini,  che hanno detto di essere stati reclutati a Mosca.

Zelensky: 50 ucraini morti sul campo di battaglia ogni giorno

L'Ucraina nella guerra perde circa 50 militari ogni giorno, ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. "Ma questi non sono numeri esatti, perché non sappiamo quanti soldati e civili rimangano in questo territorio. In generale, in guerra sono morti cinque volte meno soldati ucraini rispetto a quelli russi", ha affermato il presidente dell'Ucraina. L'ultima volta che Zelensky ha rivelato le perdite quotidiane in combattimento dell'Ucraina è stata alla fine di luglio. Prima di allora, il 1 giugno, Zelensky ha dichiarato che ogni giorno 60-100 soldati ucraini vengono uccisi sul campo di battaglia.

Kiev: finora esumati 436 corpi da fosse comuni di Izyum

Sono 436 i corpi esumati finora dalle fosse comuni trovate a Izyum, citta' ucraina riconquistata nei giorni scorsi dalle forze di Kiev. Lo riferisce ai cronisti, secondo il 'Guardian', il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synyegubov. Secondo il governatore, almeno trenta cadaveri mostrano "evidenti segni di tortura".

Cina: noi costruttivi e sempre dalla parte della pace

"La sovranità e l'integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere rispettate e gli scopi e i principi della Carta dell'Onu devono essere pienamente osservati": lo ha affermato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi che, continuando a citare le parole del presidente Xi Jinping, ha detto al suo omologo ucraino Dmytro Kuleba che "le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i Paesi devono essere prese sul serio e tutti gli sforzi che sono favorevoli alla soluzione pacifica della crisi deve essere sostenuto". La Cina "è sempre dalla parte della pace e continuerà a svolgere un ruolo costruttivo", ha aggiunto Wang.

Intelligence di Mosca: dall'occidente su referendum reazione isterica

Il referendum nelle autoproclamate repubbliche del Donbass e nelle regioni di Zaporizhzhia e Kherson stanno provocando una reazione "estremamente nervosa e isterica nei paesi della Nato e dell'Unione Europea". Lo riferisce l'ufficio stampa del SVR, il servizio di intelligence estero russo. Lo riporta Ria Novosti.

Cremlino: colloquio Putin-Macron non è in programma

Non è attualmente in programma una  telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente  russo Vladimir Putin. A precisarlo è stato il portavoce del Cremlino,  Dmitry Peskov: "Al momento non sono state avviate iniziative in  direzione di un colloquio telefonico".        Secondo il portavoce, "il presidente francese probabilmente prima  rientrerà in Francia da New York". "Alcune iniziative cui ha fatto  riferimento potrebbero tenersi successivamente". "Attualmente - ha  ribadito - non ci sono telefonate concordate sul programma" di Putin.  Il 20 settembre Macron aveva menzionato colloqui telefonici con Putin  a breve. L'ultima telefonata tra i due si è tenuta l'11 settembre.

Kiev: attacco russo con droni iraniani su regione Odessa

Le forze armare russe "hanno attaccato Odessa con i droni kamikaze iraniani Shahed-136. Una persona è rimasta uccisa". Lo ha reso noto il comando operativo 'Sud' dell'esercito ucraino. Lo riporta Unian.

La regione Kursk annuncia pagamenti extra per chi combatte in Ucraina

Roman Starovoyt, governatore della  regione russa di Kursk, promette una paga extra, oltre a quella che  arriverà dal governo di Mosca, ai cittadini della sua regione che  saranno arruolati per andare a combattere in Ucraina. "I primi gruppi  di soldati della regione di Kursk sono stati mobilitati per essere  inviati a rafforzare i ranghi dell'esercito russo - ha scritto su  Telegram - io ho dato istruzioni di preparare misure aggiuntive di  sostegno ai nostri combattenti in aggiunta ai pagamenti federali".

Kiev: trovata fossa comune nella regione di Kharkiv

Una fossa comune è stata trovata nel villaggio di Kozacha Lopan nella regione di Kharkiv, liberata dagli occupanti. Lo ha annunciato su Facebook il capo della polizia nazionale ucraina, Ihor Klymenko. Lo riporta Unian.

Zelensky, da Cina posizione ambigua

"In merito alla guerra in Ucraina la Cina "ha una posizione ambigua".  Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista ad alcuni media francesi fra cui Ouest-France e Nice-Matin. "Prima dell'invasione su larga scala, c'erano canali di comunicazione tra i nostri paesi, avevamo molta cooperazione economica e commerciale", ha spiegato. Ma "per il momento non abbiamo alcun canale di comunicazione con la Cina ed è un peccato", si è rammaricato. “Vorrei che aiutassero l'Ucraina”.

Kiev annuncia nuove riconquiste nel giorno dei referendum

Le forze armate ucraine hanno annunciato di aver riconquistato nuovi territori occupati dai russi nel primo giorno di voto per i "referendum" che dovrebbero sancire l'annessione alla Russia delle regioni ucraine sotto il controllo di Mosca. Oleksiy Gromov, un funzionario dello stato maggiore ucraino, ha comunicato in televisione la liberazione di Yatskivka, nell'Oblast di Donetsk sulla sponda Est del fiume Oskil. Secondo Gromov, gli uomini di Kiev hanno inoltre recuperato posizioni in direzione di Bakhmuth, importante snodo autostradale dove i russi starebbero ora concentrando il fuoco per scacciare gli ucraini

Mosca, confronto diretto con Usa e Nato non è nel nostro interesse

"Un confronto aperto con Stati Uniti e Nato non è nel nostro interesse. Ci auguriamo che anche l'amministrazione Biden sia consapevole del pericolo di un'escalation incontrollata del conflitto in Ucraina", così il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov che ha aggiunto: "La Russia non minaccia nessuno con armi nucleari, i criteri per il loro utilizzo sono descritti nella dottrina militare e specificati nei fondamenti della politica statale della Fedarazione russa in materia di deterrenza nucleare".

La commissione elettorale: anche italiani tra i 130 osservatori internazionali

Ci sarebbero anche osservatori italiani al referendum in corso nella autoproclamata Repubblica di Donetsk per l'unione con la Russia. Lo riferisce la Commissione elettorale centrale, secondo la quale alla consultazione presenziano 130 osservatori stranieri. Tra questi, oltre ai russi e agli italiani, altri provenienti da Venezuela, Romania, Togo e Sudafrica. Lo scrive l'agenzia russa Tass.

Russia mobilita piloti e dipendenti di compagnie aeree

Gli ordini di mobilitazione per andare a  combattere in Ucraina sono arrivati ai dipendenti di almeno 5 compagnie aeree russe, compresa l'Aeroflot, e dieci aeroporti. Lo rivelano fonti del quotidiano Kommersant, rilanciate dal sito indipendente Meduza. Secondo il giornale, molti piloti civili sono riservisti addestrati in passato nelle scuole di volo militari o che hanno servito nell'esercito.

Navalny in cella di punizione dopo aver condannato la mobilitazione

Il principale oppositore di Putin, Alexey Navalny, detenuto in Russia per motivi politici, è stato mandato in cella di punizione per 12 giorni dopo aver condannato la mobilitazione ordinata dal Cremlino per il conflitto in Ucraina durante un'udienza in tribunale: lo ha dichiarato la portavoce del dissidente, Kira Yarmish, ripresa da Novaya Gazeta Europa, precisando che i funzionari del centro detentivo hanno detto a Navalny che viene mandato di nuovo in cella di punizione per "aver parlato di mobilitazione nell'ultimo processo". Yarmish ha rimarcato che Navalny aveva appena terminato un periodo di 15 giorni in cella di punizione.

Ucraina: Cremlino, 10mila volontari arruolati per combattere

Il Cremlino si è detto "ammirato" per i 10mila russi che non hanno aspettato la convocazione e si sono presentati volontariamente agli uffici di registrazione militare e arruolamento. "Siamo orgogliosi di queste persone", ha spiegato il portavoce Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass.

Sci mondiale, ritorno alle gare della Russia forse già a dicembre

Il segretario generale della Federazione Internazionale dello Sci (Fis), Michel Vion ha affermato sia al Nordicum Forum di Kranjska Gora che al tabloid tedesco Bild, che "il Cio sta iniziando a pensare di avviare i colloqui per riammettere gli atleti della Russia e della Bielorussia alle competizioni internazionali di sci". Il Cio il 28 febbraio scorso aveva 'raccomandato' le federazioni internazionali di non far partecipare squadre ed atleti russi e bielorussi quale sanzione sportiva all'invasione militare di Mosca in Ucraina. Vion nell'annunciare che seguirà le istruzioni di Bach, ha aggiunto, "lo sport dovrebbe essere visto indipendentemente dalla politica". Sulla tempistica di un eventuale ritorno alle competizioni di russi e bielorussi, Vion ha detto, "potrebbe essere veloce, non per l'inizio della Coppa del mondo di sci a Soelden ad ottobre ma forse è possibile a dicembre" precisando che "entrambe le Nazioni, ovviamente senza bandiera nazionale ed inno, potrebbero eventualmente prendere parte anche ai Mondiali".

Code al confine con la Georgia, russi in fuga anche in bici

Lunghe code di cittadini russi al confine con la Georgia per entrare nel Paese e sottrarsi alla mobilitazione, anche in bicicletta. Un uomo, che ha chiesto l'anonimato, ha raccontato alla Bbc di aver atteso dalle 9 del mattino fino a sera per poter passare il confine ed eludere così il divieto di attraversamento a piedi. Un giovane ha riferito di aver fatto una fila di 12 ore per lasciare la Russia e continuare i suoi studi, evitando così di essere mandato in guerra in Ucraina.

Cremlino, dopo il referendum ogni attacco al Donbass sarà considerato come attacco alla Russia

Se in Donbass, dove si vota oggi per il referendum vincerà il sì per l'unione con la Russia, Mosca considererà ogni attacco contro questo territorio come "un attacco al proprio territorio". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass: “Immediatamente, in questi tetrritori entrerà in vigore la Costituzione della Federazione russa”.

Kirill esorta fedeli ad arruolarsi, se muori sarai con Dio

"Vai coraggiosamente a compiere il tuo dovere militare. E ricorda che se muori per il tuo Paese, sarai con Dio nel suo regno, gloria e vita eterna": il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill esorta così gli uomini della Federazione alla mobilitazione lanciata dal presidente Vladimir Putin, invitando i fedeli a "non avere paura della morte". Lo riporta in un tweet il media indipendente bielorusso Nexta.

Ucraina: Cina chiede dialogo, 'pronti a ruolo costruttivo'

La Cina sollecita la soluzione della crisi in Ucraina attraverso il dialogo, nel giorno dell'avvio dei referendum in quattro regioni occupate sull'adesione alla Russia, ed è pronta a svolgere un "ruolo costruttivo" per attenuare la gravità della situazione. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin in merito ai timori espressi dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres sui referendum. "Sosteniamo sempre che la sovranità e l'integrità di tutti i Paesi debbano essere rispettate, così come scopi e principi della Carta dell'Onu, e le legittime preoccupazioni di tutti sulla sicurezza", ha aggiunto Wang.

Inchiesta Onu, 'in Ucraina bambini stuprati e torturati'

Gli investigatori dell'Onu in Ucraina hanno documentato una vasta gamma di crimini contro i minori, inclusi casi di bambini "stuprati, torturati e confinati illegalmente", ha detto il capo della Commissione d'inchiesta Erik Mose al Consiglio dei diritti umani a Ginevra. "Nei casi su cui abbiamo indagato, l'età delle vittime di violenza sessuale e di genere va dai 4 agli 82 anni. Ci sono stati episodi in cui i parenti sono stati obbligati ad assistere ai crimini" commessi sui loro cari, ha aggiunto, precisando che in diversi casi è stato stabilito che gli autori erano soldati russi.

Il ruolo di Abramovich nel rilascio dei prigionieri

L'oligarca russo Roman Abramovich, sotto sanzione del Regno Unito e dell'Ue, era sull'aereo per riportare cinque britannici catturati in Ucraina e ha affermato di aver svolto un "ruolo chiave" nel loro rilascio, secondo la testimonianza di uno di loro al The Sun. John Harding, uno dei cinque britannici liberati da Mosca in uno scambio di prigionieri con Kiev, dice che il miliardario russo, ex proprietario della squadra di calcio londinese Chelsea, si è presentato a uno degli ex prigionieri, Shaun Pinner, sull'aereo che li ha portati dalla Russia all'Arabia Saudita. Aggiunge di aver da parte sua parlato con l'assistente dell'oligarca, che gli assicurava che quest'ultimo avesse svolto un "ruolo chiave" nella liberazione dei cinque prigionieri. Roman Abramovich è stato sanzionato dal governo britannico il 10 marzo, per i supposti legami con il presidente russo Putin.

Inchiesta Onu, in Ucraina commessi crimini di guerra

In Ucraina "sono stati commessi crimini di guerra". Lo hanno stabilito gli investigatori dell'Onu.

I russi rispondono a Putin e si arruolano

Kiev, gruppi armati costringono a votare al referendum

Gli occupanti russi hanno organizzato gruppi armati per circondare le abitazioni e costringere le persone a partecipare al cosiddetto 'referendum'. I cittadini sono stati minacciati: "coloro che non parteciperanno alla votazione verranno automaticamente licenziati dal lavoro". "Le autorità hanno vietato alla popolazione locale di lasciare la città tra il 23 e il 27settembre (date in cui si tiene il referendum di annessione alla Russia)". Lo ha riferito il governatore ucraino in esilio di Lugansk Sergey Gaidai, riportato dal Guardian.

Ucraina: Messico, presentata a Onu proposta di mediazione

Il Messico ha ufficialmente presentato alle Nazioni Unite una proposta del presidente Andrés Manuel López Obrador di un processo di pace per cercare di mettere fine al conflitto fra Russia e Ucraina, chiedendo la costituzione di "un comitato per il dialogo e la pace in Ucraina, con la partecipazione di altri capi di Stato e di governo, tra cui, se possibile, il premier indiano Narendra Modi e Sua Santità Papa Francesco".

Ucraina: bombe russe su Kharkiv, un morto e due bimbi feriti

Bombardamenti russi nella regione orientale di Kharkiv sulle cittadine diacenti alla linea di contatto e al confine con la Federazione Russa: "Ci sono vittime e feriti, compresi  bambini". Ha scritto su Telegram il governatore Oleh Synyehubov."Tre persone sono rimaste ferite a Kupyansk, tra cui due bambini di sette anni,  mentre un uomo di 51 anni è stato ucciso. Altri due civili sono rimasti feriti nell'esplosione di mine", ha aggiunto.

Al via i referendum

Potente esplosione nel centro di Melitopol occupata

Potente esplosione a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, occupata dai russi . Lo ha annunciato il sindaco ucraino in esilio Ivan Fedorov citato da Unian. La notizia dell'esplosione è stata confermata anche dalle agenzie russe. "Il terrore degli occupanti sta aumentando. Alle 7 del mattino, a Melitopol è risuonata una forte esplosione, che è stata ben sentita dai residenti nel centro della città. Le persone hanno paura di lasciare le loro case. Il primo giorno del voto dello pseudo-referendum, gli occupanti hanno bisogno che tutti stiano tranquilli seduti a casa", ha affermato il sindaco.

"Intensi bombardamenti russi su regione Dnipro"

 Le truppe russe hanno bombardato la regione orientale di Dnipropetrovsk con missili Grad, due civili sono morti, nove sono stati feriti: lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko, citato da Ukrinform.   "I russi hanno nuovamente aperto il fuoco sul distretto di Nikopol. Al mattino hanno colpito anche Marhanets con i sistemi missilistici a lancio multiplo Grad (Mlrs) e con l'artiglieria pesante. Circa 30 proiettili sono stati sparati contro insediamenti civili. A Marhanets sono stati uccisi due civili, un uomo e una donna. Secondo i dati preliminari, altre nove persone sono rimaste ferite", ha detto Reznichenko. A causa dell'attacco 2.200 famiglie sono rimaste senza elettricità.

Kiev: gruppi armati costringono persone a voto referendum

"Gli occupanti russi hanno organizzato gruppi armati per circondare le abitazioni e costringere le persone a partecipare al cosiddetto 'referendum'. I cittadini sono stati minacciati: "coloro che non parteciperanno alla votazione verranno automaticamente licenziati dal lavoro". "Le autorità hanno vietato alla popolazione locale di lasciare la città tra il 23 e il 27 settembre (date in cui si tiene il referendum di annessione alla Russia)". Lo ha riferito il governatore ucraino in esilio di Lugansk Sergey Gaidai, riportato dal Guardian. 

Finlandia, il traffico dalla Russia rimane intenso

Continua a essere intenso il traffico  alla frontiera tra la Finlandia e la Russia dopo l'annuncio del  presidente Vladimir Putin di voler richiamare 300mila riservisti da inviare a combattere in Ucraina. Lo hanno detto le guardie di  frontiera finlandesi riferendosi al confine sudorientale con la  Russia. Ieri il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva definito  ''esagerato'' parlare di esodo di russi.        Da lunedì i cittadini russi possono entrare nell'Unione Europea solo attraverso il confine di 1.340 chilometri con la Finlandia. A  differenza delle nazioni baltiche e della Polonia, la Finlandia non ha limitato completamente l'ingresso dei turisti russi con visto  Schengen.  

Il ministro degli esteri di Kiev risponde a una domanda su un probabile summit con omologo russo

Al via referendum annessione in regioni occupate

Nelle regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia - sotto il controllo parziale o totale delle forze di Mosca - sono iniziati oggi i "referendum" sull'annessione di tali territori alla Federazione Russa. Si concluderanno il 27 settembre. Scopo del Cremlino è poter considerare un attacco diretto alla Russia, con quel che ne consegue, qualsiasi ulteriore tentativo di Kiev di riconquistare i territori perduti.     Le consultazioni sono state biasimate in quanto illegali dagli alleati occidentali di Kiev, i quali hanno già chiarito che non accetteranno mai il risultato, e sono state criticate anche da Pechino, che ha chiesto il rispetto del principio dell'integrità territoriale degli Stati.   Le autorità filo-russe insediate in questi territori e Mosca hanno comunque promesso di andare avanti. "Il voto inizia domani e nulla può impedirlo", ha dichiarato ieri alla televisione russa Vladimir Saldo, capo dell'amministrazione installata dai russi a Kherson. I separatisti filorussi di Donetsk, nell'Est, hanno indicato da parte loro che "per motivi di sicurezza" il voto sarebbe stato organizzato quasi porta a porta, "davanti alle case" per quattro giorni, con l'apertura dei seggi "solo l'ultimo giorno", cioè il 27 settembre. 

 

Per motivi di sicurezza", nei primi quattro giorni di referendum la popolazione delle quattro regioni sarà invitata a votare vicino alle proprie abitazioni, piuttosto che ai seggi elettorali, oppure saranno effettuati dei giri presso le abitazioni dei cittadini, spiega l'agenzia di stampa statale russa Tass.  La Commissione elettorale centrale della regione di Kherson prevede che circa 750.000 persone parteciperanno alle votazioni, con mezzo milione di persone registrate come elettori nella regione di Zaporozhzhia. Le schede elettorali per il referendum sono state stampate per 1,5 milioni di elettori della dell'autoproclamata Repubblica del Donetsk (Rpd). Per i residenti della Rpd sono disponibili 450 seggi elettorali nella Repubblica e più di 200 in Russia. La Commissione elettorale centrale della Rpd ha aperto 461 seggi elettorali nella Repubblica e 201 in Russia. 

 

Code verso Georgia per chi non vuole combattere in Ucraina

Molti russi stanno tentando di lasciare il Paese per evitare una chiamata militare per la guerra in Ucraina. É quanto si legge sul sito della Bbc. Le code si sono formate ai valichi di frontiera con la Georgia da quando il presidente Vladimir Putin ha annunciato mercoledì una mobilitazione militare parziale, che potrebbe vedere 300.000 persone obbligate ad arruolarsi. Il Cremlino afferma che le notizie sulla fuga di uomini in età da combattimento sono esagerate. Un cittadino che ha preferito restare anonimo ha detto a Rayhan Demytrie della Bbc di aver preso il passaporto e di essersi diretto al confine, senza fare le valigie, subito dopo l'annuncio del presidente Putin perché rientra nel gruppo che potrebbe essere potenzialmente inviato in guerra. "Mi spezzerò il braccio, la gamba... qualsiasi cosa pur di evitare la leva", ha detto. Alcuni testimoni hanno stimato che la coda di auto al checkpoint di Upper Lars fosse lunga circa 5 km, mentre un altro gruppo ha affermato che ci sono volute sette ore per attraversare il confine. Il video della scena mostrava alcuni conducenti che lasciavano le loro auto o camion temporaneamente nel traffico fermo.

Pentagono: minacce Putin non fermeranno nostri aiuti a Kiev

La minaccia del presidente russo Vladimir Putin di usare armi nucleari non fermerà l'aiuto degli Usa all'Ucraina. Lo ha sottolineato il portavoce del Pentagono, Patrick Ryder. "Riguardo ad affermazioni o annunci venuti dalla Russia - ha sottolineato - non influiscono sull'impegno (americano) di continuare a lavorare strettamente con partner internazionali e alleati per fornire all'Ucraina il sostegno di cui ha bisogno nella sua lotta per difendere il Paese" da Mosca. 

Esercito russo colpisce infrastrutture a Zaporizhzhia

L'esercito russo colpisce Zaporizhzhia, colpisce le infrastrutture. Lo scrive The Kyiv indipendent. Il governatore dell'Oblast di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha riferito che le forze russe hanno lanciato circa 10 proiettili e colpito le infrastrutture. Non ci sono ancora informazioni su vittime e danni.

 

Cnn: Putin sta dando ordini diretti ai generali

Il presidente russo, Vladimir Putin, sta dando ordini diretti ai generali impegnati nella guerra in Ucraina. Lo riferisce la Cnn, menzionando due fonti di intelligence occidentali. Tali ordini  "suggeriscono una struttura di comando disfunzionale" che ha pesato sull'operazione militare, ha affermato una fonte. Altre fonti vicine ai servizi segreti americani hanno riferito alla Cnn di "significative divergenze" su dove concentrare gli sforzi russi. Un alto funzionario Nato, infine, ha sottolineato che le autorità russe stanno faticando a trovare un capro espiatorio per gli errori commessi sul campo. "Funzionari del Cremlino ed esperti dei media di Stato stanno discutendo con fervore le ragioni del fallimento a Kharkiv e, come di consueto, il Cremlino sembra cercare di distogliere la responsabilità da Putin e dalle forze armate russe", ha sottolineato.