Oggi il voto per il presidente della Camera, Forza Italia spaccata?
Forza Italia potrebbe spaccarsi sul voto di oggi a Lorenzo Fontana candidato alla presidenza della Camera. Fonti riferiscono che parte del gruppo a Montecitorio, guidato da Licia Ronzulli, è pronto a non partecipare al voto, replicando quanto accaduto in Senato ieri, mentre i più vicini ad Antonio Tajani vogliono sostenere il candidato della Lega, concordato appunto con Giorgia Meloni. La tensione resta "altissima", riferiscono fonti azzurre, e non si esclude una riunione a Villa Grande per serrare i ranghi.
Fonti della Lega: infondate le voci di un Centrodestra diviso alle consultazioni al Quirinale
"Sono prive di fondamento le notizie relative al Centrodestra diviso alle consultazioni al Colle". Lo affermano fonti della Lega: Matteo Salvini è in contatto costante con gli alleati. "La Lega continua a lavorare con responsabilità e buonsenso" aggiungono le stesse fonti.
Meloni: Giorgetti ottimo ministro dell'Economia
"Penso che Giorgetti sarebbe un ottimo ministro dell'Economia". Lo ha detto Giorgia Meloni uscendo da Montecitorio.
Forza Italia valuta se andare da sola alle consultazioni al Colle
La decisione non è ancora ufficiale ma Forza Italia, spiegano fonti del partito, starebbe valutando di andare da sola alle consultazioni al Quirinale che il presidente della Repubblica avvierà per la formazione del governo.
Mattarella si congratula con La Russa
"Congratulazioni e auguri di buon lavoro". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale il nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Dopo la stretta di mano, l'esponente di Fratelli d'Italia ha accolto il saluto del capo dello Stato affermando: "Detto da te vale quattro volte".
Il presidente Sergio Mattarella incontra Ignazio La Russa

Berlusconi vede i senatori di FI questa sera a Villa Grande
Silvio Berlusconi, a quando si apprende da fonti azzurre, stasera vedrà i suoi senatori a Villa Grande per fare il punto della situazione.
Il neo presidente del Senato ricevuto da Mattarella
Il neo presidente del Senato, Ignazio La Russa, è a colloquio al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la tradizionale visita di cortesia dopo l'elezione.
Salvini: “Molinari resta capogruppo, Fontana candidato alla presidenza”
"Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il Presidente della Camera". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini. "Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni" continua Salvini. Il segretario sta incontrando i vicesegretari Andrea Crippa, Lorenzo Fontana e Giancarlo Giorgetti. Giorgetti ha rimesso a Salvini la decisione per un eventuale incarico nel futuro governo di centrodestra. Fontana, già vicepresidente della Camera, è il candidato per la terza carica dello Stato.
Camera: fallisce anche la terza votazione. Domani scende il quorum
Fumata nera anche per la terza votazione alla Camera. La quarta votazione per eleggere il presidente della Camera, che si terrà domani alle 10.30, sarà la prima per la quale basterà la metà più uno dei componenti per proclamare eletto il successore di Roberto Fico. Questo il risultato del voto: presenti 377, votanti 377, maggioranza richiesta per i due terzi 252, hanno ottenuto voti: Casu 3, Molinari 2, dispersi 7. Le schede bianche sono state 357, 8 i voti nulli.
La maggioranza richiesta al quarto scrutinio è quella assoluta dei componenti, quindi servono 201 voti per eleggere la terza carica dello Stato. Il centrodestra unito dispone di 237 voti, sulla carta.
Camera: Fontana, io presidente? La notte è lunga...
"È tutto ancora in divenire. La notte è lunga". Lorenzo Fontana lo dice ai cronisti che lo intercettano alla Camera, mentre si avvia, con diversi altri deputati della Lega, verso gli uffici del gruppo. Una risposta a chi gli domanda dei boatos che vedono appunto Fontana come l'attuale papabile per la presidenza della Camera. Poco prima, l'esponente leghista aveva glissato con una battuta a carattere calcistico: "Non so nulla, solo che Giorgetti va alla Juve e io al Verona", per poi riconoscere che i lavori sono in corso.
Camera: chiusa la votazione, si procede allo scrutinio
Scrutinio in corso alla Camera dei Deputati. Concluse le operazioni di voto per l'elezione del presidente di Montecitorio. Si va verso un nuovo nulla di fatto.
Camera, si tratta sulla presidenza: incontro tra Meloni e Salvini
È in corso alla Camera un incontro tra la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e il segretario della Lega Matteo Salvini. Da più parti si ipotizza che il tema dell'incontro sia la ricerca di una convergenza su un nome per la presidenza della Camera.
Il leghista Lorenzo Fontana in pole per la presidenza della Camera
Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega e più volte ministro, sarebbe in pole position per la presidenza della Camera, invece di Riccardo Molinari, il nome che era circolato in queste ore. Lo apprende l'Ansa da diverse fonti parlamentari.
Camera: inizia il terzo scrutinio per l'elezione del presidente
È iniziato a Montecitorio il terzo scrutinio per l'elezione del Presidente della Camera. È richiesta la maggioranza dei due terzi computando anche le schede bianche oltre che le nulle "come da prassi", ha spiegato in Aula Ettore Rosato riaprendo la seduta.
La maggioranza richiesta è dei due terzi dei voti computando tra i voti anche le schede bianche, quindi 267 voti. Anche questa votazione, l'ultima della giornata, alla luce del quorum richiesto e dei numeri della maggioranza di centrodestra (237 deputati), si presume non avrà come esito finale l'elezione del successore di Fico.
Camera: il Pd valuta un nome di bandiera per stanare chi va in soccorso al centrodestra
Mettere in campo un nome da scrivere sulla scheda così da rendere plastico il comportamento dei deputati di centro sinistra in occasione del quarto scrutinio, che si svolgerà domani, per l'elezione del presidente della Camera. È l'ipotesi su cui stanno ragionando il Pd e i suoi alleati a Montecitorio. Un modo di "segnare il voto", spiega un esponente di spicco, "così che nessuno possa accusare nessuno di voti scappati a destra e a manca". E se dovesse verificarsi un secondo caso La Russa, eletto con più voti di quanti la maggioranza dispone al Senato, il ventaglio dei sospetti si restringerebbe.
Camera: fumata nera in seconda votazione per il presidente. Nuova seduta alle 17
Fumata nera nell'Aula della Camera anche nella seconda votazione per l'elezione del presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum richiesto dei 2/3 dei partecipanti al voto, per far scattare l'elezione. Servirà una nuova votazione, già prevista alle 17: sarà l'ultima per oggi.
Berlusconi, trattativa finita, nessun ministero a Ronzulli
Prosegue la trattativa? "No, è finita". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Corriere.it lasciando il Senato. E che ministero avrà Licia Ronzulli? "Nessuno". "Nessun ministero alla Ronzulli - ha ribadito - e non va bene perché non si devono dare i veti".
Berlusconi: “La Russa votato da Azione e dai Senatori a vita”
"Sapevamo che La Russa lo avrebbero votato gli altri, Renzi, Azione e i senatori a vita". Così Silvio Berlusconi parlando del voto a palazzo Madama sulla presidenza del Senato. "Io ho dato un segnale di apertura per una collaborazione", ha detto l'ex premier lasciando il Senato.
Meloni: “Molto bello discorso di Segre”
"Molto bello il discorso della Segre". Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, prima di tornare a votare nell'aula della Camera per l'elezione del nuovo presidente.
Dal Fronte della Gioventù alla presidenza del Senato, chi è Ignazio La Russa
La Russa in chiusura di discorso saluta Draghi e Meloni
"Rivolgo, volutamente fuori dal mio discorso, un saluto al presidente Mario Draghi e anche a quella che io spero sia la futura presidente incaricata Giorgia Meloni". Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa concludendo il suo discorso davanti all'assemblea che oggi lo ha eletto con 116 voti.
La Russa: “Violenza su donne e minori è squallore da combattere e prevenire”
"Umanità è respingere violenza e sopraffazione, difendere diritti legalmente riconosciuti" e combattere la violenza "su minori e donne che è lo squallore della società. Violenze che devono essere più che combattute, oltre che combattute: vanno prevenute". Lo ha detto nel suo discorso di insediamento in Aula il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Ogni fragilità ci riguarda e ci interpella", ha aggiunto. “Noi non dobbiamo chiedere ad altri ma a noi stessi cosa realizzare per stare accanto a chi è debole. Per chi è debole - ha concluso - il posto non è in fondo ma in prima fila”.
La Russa: omaggio al Pontefice per parole su lavoro
"Grande rispetto per il sommo Pontefice che ci ha dato un'indicazione spirituale e morale per cercare di battere la povertà: il lavoro ben remunerato". Così in Aula al Senato Ignazio La Russa nel suo primo intervento da presidente.
La Russa omaggia i patrioti ucraini: profughi accolti con onore
"Ai patrioti ucraini va il mio pensiero, così come ai profughi e rifugiati ucraini e che da ogni parte del mondo scappano da quella guerra e dalle guerre che devono essere accolti con onore". L'ha detto in Aula il neopresidente del Senato, Ignazio La Russa . E sul conflitto in Ucraina ha ricordato che "non c'è mai pace senza la giustizia".
La Russa: "Cercherò con forza di essere presidente di tutti"
La Russa cita Pertini: si combatte non solo se c'è speranza vincere
Cita uno dei presidenti della Repubblica più amati, Sandro Pertini, Ignazio La Russa nel suo primo discorso da presidente del Senato: si combatte non solo quando c'è la speranza di vincere, "ma anche quando ne vale la pena".
"Ho cominciato a far politica appena nato, mio padre faceva politica, aveva la sue idee mai rinnegate. Io ho iniziato nelle organizzazioni giovanili, nei momenti della contestazione, della violenza, della resistenza al terrorismo. Una frase mi ha sempre ispirato su come comportarmi, una frase di un presidente di estrazione non proprio come lamia: Sandro Pertini. 'Nella vita è necessario sapere lottare non solo senza paura, ma anche senza speranza'. E io aggiungo che la lotta serve non solo quando pensi di poter vincere, ma anche quando pensi valga la pena di essere vissuta". Così Ignazio La Russa in Aula al Senato.
La Russa: “Omaggio alle vittime di ogni guerra”
"Nella mia lunga vita politica i momenti più toccanti e che ricordo con più tristezza e dedizione sono quando ho portato sulle mie spalle le bare dei soldati in Afghanistan e a loro e a tutti i caduti di ogni guerra va il mio deferente omaggio". L'ha detto in Aula il neopresidente del Senato, Ignazio La Russa.
La Russa eletto al Senato senza Forza Italia, mistero sui "17 voti" raccolti fuori dal centrodestra
L'opposizione si spacca, almeno 17 voti per La Russa, accuse incrociate
La maggioranza si spacca sul primo voto in aula al Senato ma, nonostante il venir meno dei voti di Forza Italia, Ignazio La Russa viene eletto presidente al primo colpo grazie ai voti di almeno 17 senatori, secondo i calcoli di Youtrend, fuori dal centrodestra. Insomma, se la maggioranza si divide alla prima prova d'aula ma altrettanto fa l'opposizione.
Dunque chi nella minoranza ha votato per La Russa? Il Pd si chiama fuori. Piuttosto si punta il dito contro i 5 Stelle: diversi senatori pentastellati, si fa notare, sarebbero restati nella cabina per il voto più del necessario, più della semplice consegna di una scheda bianca. Ma il principale indiziato, sempre secondo i dem, sarebbe il Terzo Polo. Matteo Renzi respinge le accuse: "Noi abbiamo votato scheda bianca, non siamo stati noi. Quando faccio una cosa la rivendico è chiaro che si sta giocando un regolamento di conti nel centrodestra", ha aggiunto il leader Iv che stamattina ha trascorso molto tempo tra i banchi dei senatori Pd.
Berlusconi: "Forte disagio per veti governo, siano superati"
"Sinceri auguri al nuovo presidente del Senato Ignazio La Russa. Forza Italia ha voluto dare un segnale di apertura e collaborazione con il voto del presidente Berlusconi. Ma in una riunione del gruppo di Forza Italia al Senato è emerso un forte disagio per i veti espressi in questi giorni in riferimento alla formazione del governo. Auspichiamo che questi veti vengano superati, dando il via ad una collaborazione leale ed efficace con le altre forze della maggioranza, per ridare rapidamente un governo al Paese". Così Silvio Berlusconi.
La Russa sullo scranno più alto del Senato: i baci e un mazzo di rose bianche per Liliana Segre
Primo gesto del presidente La Russa: fiori a Segre
Il primo gesto del neo presidente del Senato Ignazio La Russa è stato la consegna di un mazzo di fiori alla senatrice a vita Segre. La Russa ha poi ringraziato la senatrice a vita dicendo di aver condiviso il suo intervento nell'Aula di palazzo Madama.
"Non c'è una sola parola di quello che ha detto che non abbia meritato il mio applauso". Il neo eletto presidente del Senato Ignazio La Russa lo dice rivolgendo un saluto e un ringraziamento a Liliana Segre, "che non voglio chiamare presidente provvisorio ma presidente morale", dice La Russa.
La Russa: “Un ringraziamento deferente a Mattarella”
"Il ringraziamento deferente va al presidente della repubblica Sergio Mattarella, che ho apprezzato da prima che diventasse presidente". Così il neo presidente del Senato Ignazio La Russa nel suo primo intervento in aula.
Gesto di stizza di Berlusconi a La Russa: "Sbatte la penna sul banco e chiude brusco la cartellina"
Berlusconi: con La Russa collaboriamo per governo coeso. Lieto sua elezione
"Sono lieto per l'elezione di Ignazio La Russa a presidente del Senato della Repubblica. Non solo non ho mai avuto alcuno scontro con lui, ma stiamo collaborando lealmente e in pieno accordo per dare al nostro Paese un assetto istituzionale stabile e un governo forte e coeso. Congratulazioni, presidente". Così il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi sui social.
Senato: alla fine della chiama Fi non si presenta a votare
Al termine della chiama dell'Aula di Palazzo Madama, Forza Italia risulta assente alle votazioni per l'elezione del presidente del Senato. Per gli azzurri hanno votato solamente Berlusconi e Casellati. La presidente Liliana Segre ha ripetuto per due volte l'invito agli assenti a votare e ha dunque chiuso le votazioni
Senato: La Russa presidente con 116 voti, 65 le bianche
Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato con 116 voti (su una maggioranza di 104). Sessantacinque le schede bianche mentre due voti sono andati a Liliana Segre, che presiede l'Aula, e altrettanti per Calderoli
Senato, gruppo FI non risponde alla prima chiama per la votazione del presidente
C'è qualche incertezza nel centrodestra sulla tenuta dell'accordo per l'elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato. Silvio Berlusconi e i senatori forzisti, infatti, non stanno rispondendo alla prima chiama. Un senatore di FdI, interpellato in Transatlantico, non si pronuncia sulla tenuta del centrodestra. "Francamente non ho capito qual è l'indicazione", si limita a dire, allargando le braccia.
Giorgetti: Molinari? Vediamo al Senato, poi va di conseguenza
"Mi sembra importante capire anche l'esito del voto del Senato. Poi qui" alla Camera "va di conseguenza". Così Giancarlo Giorgetti (Lega) risponde a chi gli chiede una previsione sull'elezione del leghista Riccardo Molinari alla presidenza della Camera.
Camera: fumata nera al primo scrutinio, seconda votazione alle 14
Fumata nera per la prima votazione a Montecitorio per eleggere il presidente della Camera. Il secondo scrutinio si terrà alle 14. Ettore Rosato, che presiede la prima seduta della nuova legislatura, ha letto i risultati del primo scrutinio: "Presenti 391, astenuti nessuno, maggioranza dei due terzi 267. Hanno ricevuto voti: Molinari 4, Letta 3, voti dispersi 6, schede bianche 368, nulle 10. Poiché nessuno ha ottenuto la maggioranza dei due terzi richiesta avrà luogo una nuova votazione alle ore 14". La seduta è stata sospesa.
Senato, Berlusconi non risponde alla prima chiama per il voto
Silvio Berlusconi, e con lui Anna Maria Bernini che viene appena dopo nell'ordine alfabetico, non ha risposto alla prima chiama in corso al Senato per l'elezione del presidente.
Calenda: da Segre un discorso straordinario
"Un discorso straordinario della senatrice Segre apre la XIX legislatura, ricordando tutti i valori costituenti: Patriottismo Repubblicano, gravitas delle istituzioni, fondamenta antifasciste e democratiche della Repubblica. Bene che tutti abbiano applaudito senza distinzioni". Lo scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.
Salvini sul voto al Senato: “Uniti su La Russa, domani un leghista alla Camera”, ma non fa il nome
Salvini: accordo per La Russa al Senato e nome della Lega alla Camera
"C'è' l'accordo per votare La Russa e poi un nome indicato dalla Lega alla Camera". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini entrando al Senato.
Al via la prima votazione al Senato per l'elezione del presidente
L'aula del Senato ha avviato la cosiddetta 'chiama' dei senatori per la prima votazione per il presidente di Palazzo Madama, che avverrà a scrutinio segreto. E' eletto chi raggiunge la maggioranza assoluta dei voti degli eletti, pari a 104 voti. Prima dell'inizio della chiama la senatrice a vita Liliana Segre ha voluto rivolgere un ringraziamento alla presidente uscente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. "Grazie per il suo lavoro e per la sua amicizia nei miei confronti" ha detto Segre.
Meloni: Giorgetti al Mef? Della squadra non parlo prima dell'incarico
"Non parlo della squadra di governo. L'ho già detto. Per parlare di governo bisogna avere un incarico". Cosi, salendo agli uffici del gruppo, la presidente FdI Giorgia meloni rispondendo a chi chiedeva se c'è un accordo per il nome di Giancarlo Giorgetti (Lega) al Mef.
Siparietto Meloni-Letta: “Enrico come stai?” la replica “Un bijoux”
“Ciao Enrico come stai?”, “Un bijoux”. Questo il siparietto andato in scena nei corridoi della Camera al piano dei gruppi tra la leader di FdI Giorgia Meloni e il segretario dem Enrico Letta che si sono casualmente incontrati mentre nell’Aula di Montecitorio sono in corso le operazioni di voto per eleggere il nuovo presidente. Letta prima di rispondere ha fatto notare alla Meloni i tanti cronisti al seguito. “Ma non importa, cosa mai dobbiamo dirci” ha replicato sorridendo Meloni, per poi aggiungere scherzando ai cronisti a incontro concluso: “È timido”.
Il centrodestra vota scheda bianca a Montecitorio
Il centrodestra voterà scheda bianca al primo voto in corso alla Camera, per l'elezione del presidente. In attesa di una indicazione sul nome del leghista cui, secondo l'accordo spetterà la guida di Montecitorio (in pole Riccardo Molinari), ai deputati di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia e' stata data l'indicazione di votare scheda bianca. Questo perché nei primi tre scrutini il quorum richiesto è molto alto e il centrodestra, da solo, non può contare sui numeri necessari. Infatti, nel primo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti la Camera.
Dal secondo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti computando tra i voti anche le schede bianche. Dunque, i numeri del centrodestra consentono di puntare all'obiettivo dell'elezione del nuovo presidente della Camera a partire dal quarto scrutinio, che si svolgerà domani
Meloni, Molinari? Punto a chiudere velocemente
"Qui e' tranquillissimo. Mi pare che l'indicazione sia quella di Molinari. Punto a chiudere velocemente anche qui". Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni, parlando coi cronisti a Montecitorio
Ciriani: 25 aprile? Bene se festa di tutti, no se di parte
Sul 25 aprile "La nostra posizione è sempre la stessa: se come detto dalla senatrice Segre e la festa di tutta Italia benvenuta questa festa, ma purtroppo per troppo tempo è percepita come festa di parte. Se diventa la festa di tutti gli italiani va bene". Così Luca Ciriani, capogruppo uscente di FdI al Senato, risponde a chi gli chiede perché da parte dei senatori di Fratelli d'Italia non ci siano stati applausi quando Segre, nel suo discorso, ha citato il 25 aprile.
Meloni: dopo le Camere veloci anche sulla squadra dell'esecutivo
"Saremo pronti anche come squadra di governo". Lo ha detto la presidente di FdI, Giorgia Meloni, assicurando tempi rapidi per il nuovo esecutivo come si andrà "velocemente" sulle presidenze delle Camere.
Senato: Renzi e Calenda compagni di banco
I due leader del Terzo polo Carlo Calenda e Matteo Renzi, compagni di banco, gomito a gomito nell'aula del Senato. Silvio Berlusconi, al suo rientro dopo 9 anni, sceglie la prima fila e siede al fianco di Licia Ronzulli, da giorni al centro del braccio di ferro tra alleati per il suo possibile ingresso nel Governo. Due scranni più su siede il leader della Lega Matteo Salvini. In prima fila anche i due veterani Dario Franceschini e Pier Ferdinando Casini.
Malpezzi: da Segre richiamo alle radici democratiche
"Un intervento altissimo quello pronunciato da Liliana Segre con un richiamo profondo alle radici democratiche della nostra Repubblica. Ma anche un elogio alla gentilezza e alla mitezza che dovrebbero ispirare la vita politica". Così su Twitter la senatrice del Pd Simona Malpezzi commenta il discorso di Liliana Segre in Senato.
Meloni, Calderoli? Maggioranza rimane compatta e va veloce
Il passo indietro del leghista Roberto Calderoli sulla presidenza del Senato "penso che dimostri che, al di là delle normalissime interlocuzioni, la maggioranza lavora per rimanere compatta e andare sempre più veloce". Così la leader di FdI Giorgia Meloni prima di entrare in Aula alla Camera.
Segre convoca la giunta provvisoria, seduta sospesa
Al via, dopo il discorso della senatrice a vita e oggi presidente del Senato, Liliana Segre, le procedure previste per dare il via alla prima legislatura. Al banco della presidenza sono stati chiamati i sei neo eletti più giovani per svolgere il ruolo di segretari e ed è stata convocata la Giunta provvisoria per la proclamazione dei senatori subentranti. L'Aula è stata dunque sospesa. La Giunta è composta dai senatori che già nella passata legislatura erano componenti della stessa giunta per le elezioni. Sono Balboni Durvalder Malan Rossomando e Stefani. Dovendo per regolamente essere pari a sette sono stati scelti a sorte altri due nomi. Si tratta di Luigi Nave e Francesco Boccia.
Segre: impegno urgentissimo per l'aiuto a famiglie e imprese
"Auspico, infine, che tutto il Parlamento, con unità di intenti, sappia mettere in campo in collaborazione col Governo un impegno straordinario e urgentissimo per rispondere al grido di dolore che giunge datante famiglie e da tante imprese che si dibattono sotto i colpi dell'inflazione e dell'eccezionale impennata dei costi dell'energia, che vedono un futuro nero, che temono che diseguaglianze e ingiustizie si dilatino ulteriormente anziché ridursi. In questo senso avremo sempre al nostro fianco l'Unione europea con i suoi valori e la concreta solidarietà di cui si è mostrata capace negli ultimi anni di grave crisi sanitaria e sociale". L'ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel suo discorso in apertura della seduta per il voto del presidente del Senato.
Segre: superare l'odio è assunzione di una comune responsabilità
"Altro terreno sul quale è auspicabile il superamento degli steccati e l'assunzione di una comune responsabilità è quello della lotta contro la diffusione del linguaggio dell'odio, contro l'imbarbarimento del dibattito pubblico, contro la violenza dei pregiudizi e delle discriminazioni", ha detto Liliana Segre.
"Le grandi nazioni dimostrano di essere tali anche riconoscendosi coralmente nelle festività civili, ritrovandosi affratellate attorno alle ricorrenze scolpite nel grande libro della storia patria. Perché non dovrebbe essere così anche per il popolo italiano? Perché mai dovrebbero essere vissute come date "divisive", anziché con autentico spirito repubblicano, il 25 Aprile festa della Liberazione, il 1° Maggio festa del lavoro, il 2 Giugno festa della Repubblica?" ha sottolineato Segre. "Anche su questo tema della piena condivisione delle feste nazionali, delle date che scandiscono un patto tra le generazioni, tra memoria e futuro, grande potrebbe essere il valore dell'esempio, di gesti nuovi e magari inattesi" ha concluso.
Segre: stella polare è la Costituzione, no a discriminazioni
"Il Pensiero va all'art. 3, nel quale i padri e le madri costituenti non si accontentarono di bandire quelle discriminazioni basate su "sesso, razza, lingua,religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali", essenza dell'ancien regime. Essi vollero lasciare un compito perpetuo alla "Repubblica": "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto libertà e eguaglianza dei cittadini. Non è poesia e non è utopia: è la stella polare che dovrebbe guidarci tutti, anche se abbiamo programmi diversi per seguirla: rimuovere quegli ostacoli".Così Liliana Segre in Aula al Senato.
Segre: tocca a me la presidenza nell'anniversario della marcia su Roma
"Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva".Così in Aula al Senato Liliana Segre. "In questo mese di ottobre- prosegue - nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica". "Ed il valore simbolico - aggiunge - di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché,vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938,sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato!".

Segre: la maggioranza ha diritto-dovere di governare
"La maggioranza uscita dalle urne -sottolinea - ha il diritto-dovere di governare; le minoranze hanno il compito altrettanto fondamentale di fare opposizione.Comune a tutti deve essere l'imperativo di preservare le Istituzioni della Repubblica, che sono di tutti, che non sono proprietà di nessuno, che devono operare nell'interesse del Paese, che devono garantire tutte le parti". Così in Aula al Senato Liliana Segre.
Segre: incombe l'atmosfera agghiacciante della guerra
“Incombe su tutti noi in queste settimane l'atmosfera agghiacciante della guerra tornata nella nostra Europa, vicino a noi, con tutto il suo carico di morte,distruzione, crudeltà, terrore, una follia senza fine. Mi unisco alle parole puntuali del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ”La pace è urgente e necessaria. La via per ricostruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino". L'ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel suo discorso in apertura della seduta per il voto del presidente del Senato.
Segre: un saluto a Mattarella e a Papa Francesco
"Rivolgo un caloroso saluto al presidente della Repubblica, a quest'aula e rivolgo un pensiero a Papa Francesco". L'ha detto la senatrice a vita Liliana Segre nel suo discorso in apertura della seduta per il voto del presidente del Senato. Segre presiede l'aula essendo la senatrice più anziana.
Al Senato Liliana Segre apre la prima seduta, standing ovation
Presieduta dalla senatrice a vita Liliana Segre, salutata con una standing ovation dall'Aula, è iniziata la prima seduta del Senato della diciannovesima legislatura. Primi adempimenti la costituzione dell'Ufficio di presidenza provvisorio e la costituzione della Giunta provvisoria delle Elezioni, che si riunirà per la verifica dei poteri e la proclamazione dei Senatori subentranti. Subito dopo, la seduta riprenderà per l'elezione del presidente.
Berlusconi a Palazzo Madama, in aula dopo 9 anni
Silvio Berlusconi è giunto a Palazzo Madama dove si svolgerà la prima seduta d'Aula del Senato. Il leader di Forza Italia prima di entrare dall'ingresso principale di Corso Rinascimento. Ignazio La Russa presidente del Senato? “Adesso vediamo. Credo di sì” ha detto Berlusconi.

La Russa: grande generosità di Calderoli, centrodestra compatto
"Grande generosità di Calderoli che forse, come me e più di me, aveva i titoli" per essere candidato alla carica di presidente del Senato. Così Ignazio La Russa, uscendo dagli uffici del gruppo alla Camera per recarsi in Senato. La Russa è dunque il candidato del centrodestra. "Dal centrodestra è un segnale di compattezza", ha sottolineato.
Concluso l'incontro Meloni-Berlusconi-La Russa alla Camera
È finito da poco, secondo quanto si apprende, l'incontro tra la presidente FdI Giorgia Meloni e il fondatore di FI Silvio Berlusconi. Era presenta anche il senatore Ignazio La Russa che si sta ora recando in Senato dove sta per iniziare la prima seduta della nuova legislatura.
Camera: in Aula tutto esaurito, ma posti vuoti per riduzione parlamentari
Emiciclo pieno per la prima seduta della Camera, eppure appare tanto vuoto, con l'emiciclo per la prima volta occupato da 400 deputati e non come in passato da 600. Vuota resta tutta la prima fila mentre qualcuno si accomoda nella penultima dove le postazioni sono state comunque disattivate. Gli uomini sono tutti in scuro, come la maggior parte delle donne, tranne alcune: in giacca bianca è Ylenia Lucarelli, in rosa confetto è Debora Serracchiani, in senape è Debora Bergamini. Gremite le tribune del pubblico e anche quella degli ex parlamentari ospita una decina di persone.
Salvini: il centrodestra oggi dà mostra di unità e lealtà
"Oggi il centrodestra darà mostra di compattezza, lealtà e unità. Calderoli è un grande ma se c'è da fare un passo di lato lo facciamo". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini entrando al Senato per la seduta iniziale della XIX legislatura.

Camera, Rosato conferma: tre scrutini nella giornata odierna
"Secondo le intese intercorse si svolgeranno tre scrutini: il secondo alle ore 14 e il terzo alle ore 17". Lo ha annunciato in Aula della Camera il presidente provvisorio Ettore Rosato. E' iniziata nell'Aula la prima votazione per l'elezione del presidente della Camera. L'elezione del Presidente ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza dei due terzi dei componenti la Camera. Dal secondo scrutinio e' richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti computando tra i voti anche le schede bianche. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti. La quarta votazione, se necessaria, si svolgerà domani, ha spiegato ancora Rosato.

Camera: al via prima votazione per eleggere il Presidente
Al via nell'Aula della Camera la prima votazione per l'elezione del presidente. La votazione è segreta e per schede, e avviene nei 'catafalchi' montati tra il banco del governo e quello della presidenza. Per questa votazione è necessaria la maggioranza dei 2/3 dei componenti dell'Assemblea.
Giorgetti scherza: Mef? mi sa che nessuno lo vuole fare
"Mi sa che nessuno lo vuole fare!". Giancarlo Giorgetti a Montecitorio scherza con i cronisti che lo interpellano sul suo futuro ruolo al governo. Il ministro dello Sviluppo uscente si schermisce quando gli viene chiesto cosa farà: "Ma vi pare? Il presidente della Repubblica non ha ancora affidato l'incarico...". Quindi il leghista prova a svicolare dai temi politici parlando del Southampton, la squadra di calcio inglese di cui è tifoso. E sulla presidenza della Camera si limita a dire "stanno decidendo".
Senato, Calderoli: faccio passo indietro, accordo su La Russa
"C'è l'accordo sul nome di La Russa.Volentieri faccio un passo indietro per il bene del paese". Lo dice il leghista Roberto Calderoli, il cui nome era stato sostenuto dalla Lega per la Presidenza di Palazzo Madama, entrando al Senato.
Rosato: il numero delle donne eletto è drammaticamente basso
"Il numero di donne elette in questa legislatura è drammaticamente basso. Dobbiamo impegnarci per una parità di genere sostanziale nelle istituzioni", dice Ettore Rosato, presidente della prima seduta della Camera nella XIX Legislatura, aprendo i lavori.
Salvini riunito al Senato con i senatori della Lega
Il leader della Lega Matteo Salvini sta incontrando i senatori della Lega. Dal Carroccio, secondo quanto riferito, si attende l'ok definitivo alla maggioranza a eleggere oggi Ignazio La Russa, numero due di FdI, nuovo presidente del Senato.
Meloni: tutto procede bene, faremo velocemente
"Tutto procede bene, state tranquilli, faremo velocemente". Lo ha detto la leader di FdI Giorgia Meloni, arrivando negli uffici del Gruppo a Montecitorio, rispondendo ai giornalisti che le domandavano delle presidenze delle Camere.
In Aula standing ovation per Segre e Papa Francesco
Nuove standing ovation nell'Aula di Montecitorio quando il presidente provvisorio Ettore Rosato ha fatto gli auguri a Liliana Segre, oggi presidente provvisorio del Senato, e ha citato Papa Francesco.
Rosato apre la seduta a Montecitorio: il primo applauso per Mattarella
Ettore Rosato, vicepresidente uscente più anziano, ha aperto nell'Aula della Camera la prima seduta della nuova legislatura. Il primo applauso dell'aula scatta quando l'esponente di Iv ringrazia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Per me è un grande onore aprire i lavori" avvertendo "il forte senso di responsabilà che comporta in questo tempo complicato" a causa "prima della pandemia poi con la guerra in Ucraina e la crisi economica", sono state le sue prime parole. "La nostra responsabilità è accresciuta dalla riforma del taglio dei parlamentari", ha poi sottolineato.
Il primo atto è la costituzione del seggio elettorale per la votazione del presidente.
L'Assemblea è composta, da oggi, da 400 deputate e deputati (da 630) a seguito della recente riforma costituzionale, che ha anche disposto la riduzione del numero dei componenti del Senato da 315 a 200.
Soumahoro: faremo opposizione determinata, ancorata alla Costituzione
"Sarà un'opposizione determinata, ferma, ancorata ai valori della nostra carta costituzionale. In 22 anni in questo paese non ho mai conosciuto la pacchia, ho lavorato nei campi, so cosa significa soffrire, non riuscire a mangiare, e come me tante altre persone e cercheremo di far sentire questo". Così Aboubakar Soumahoro, eletto nell'alleanza Verdi-Sinistra, al suo ingresso da piazza Montecitorio per la prima seduta dell'Aula.
La Russa a Montecitorio: io presidente? Dell'Inter club
"Io Presidente? Sì, dell'Inter Club", scherza il senatore di FdI Ignazio La Russa, in pole per la presidenza del Senato, arrivando a Montecitorio. A chi gli chiede se la partita sulle presidenze delle Camere sia chiusa, risponde: "Vediamo".
Meloni a Montecitorio, ultimi incontri per definire accordo su presidenti delle Camere
La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni a breve arriverà a Montecitorio, dove potrebbe incontrare il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che è da poco entrato nel Palazzo dove tra venti minuti avrà inizio la seduta inaugurale, con l'elezione della Presidenza della Camera. L'incontro, dopo la fragile intesa abbozzata nella notte, servirà a definire l'accordo sulla presidenza della Camera, che dovrebbe andare al leghista Molinari, e quella del Senato, che invece si chiuderebbe su Ignazio La Russa di FdI. Da definire di conseguenza altre caselle per il governo, con il nodo del ruolo che ancora Forza Italia continua a chiedere per Licia Ronzulli. Al Mef, secondo quanto si apprende, dovrebbe andare il leghista Giancarlo Giorgetti
Berlusconi a Montecitorio, incontro con Meloni
Silvio Berlusconi è a Montecitorio. Secondo quanto si apprende, dovrebbe incontrare Giorgia Meloni per un ulteriore confronto sulla presidenza delle Camere.
Toti ai nuovi parlamentari: ricordate che rappresentate gli italiani
"Oggi il nostro nuovo Parlamento si riunisce e dà il via alla XIX legislatura. Donne e uomini scelti dagli italiani che iniziano un percorso di grande responsabilità. Il Paese aspetta risposte su tanti temi importanti, dal caro bollette fino alla crisi internazionale,passando per la crisi economica che stiamo affrontando. Per questo vi arrivi da me e da tutta la Liguria l'augurio di buon lavoro, con la raccomandazione di non dimenticarvi mai del ruolo fondamentale che avete: quello di rappresentare l'Italia e gli italiani". Lo scrive su Facebook il presidente della Liguria, Giovanni Toti.
FdI, Donzelli: il ticket è La Russa-Molinari
"Sarebbe un segnale non buono se oggi non riuscissimo a eleggere il presidente del Senato. Auspico che il centrodestra ci riesca, dimostrando di avere una maggioranza autonoma". Lo dice Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione di FdI, ospite di Radio 24. Il ticket è La Russa-Molinari? "Auspico di sì ma non ho notizie di incontri e trattative di questa notte", risponde.
Marine Le Pen: Meloni è dalla parte giusta
"L'equilibrio europeo si sposta sulle Nazioni. Il mio futuro politico? Potrei ricandidarmi". Così in un'intervista, Marine Le Pen sul Corriere della Sera. "Noi più vicini a Salvini, ma Meloni è dalla parte giusta", dice.La leader del Rassemblement national considera il successo di Giorgia Meloni un incoraggiamento per la sua lotta politica? "Sì, perché da molti anni ormai assistiamo al grande ritorno delle nazioni. Da tempo dico che la divisione destra sinistra non esiste più, sostituita da quella tra "nazionali", ovvero coloro che difendono la nazione, e "mondialisti" che sperano nella cancellazione delle nazioni a beneficio di strutture sovranazionali come l'Unione europea o altre. Questa nuova divisione si è imposta in tutto il mondo e soprattutto in Europa, in Ungheria, Polonia, Svezia, in Francia e ora in Italia. Questo avrà conseguenze sul dibattito politico, e sulla natura e la direzione delle istituzioni europee".
Meloni resiste al pressing di Berlusconi per Renzulli. Trattative nella notte
Restano le distanze viste nell'incontro di Villa Grande, ma le trattative proseguono no stop nella notte. Regge l'accordo per La Russa al Senato e Molinari a Camera ma ci sono timori su possibili “agguati” in aula. La notizia dell'esclusione di Licia Ronzulli dal futuro governo di centrodestra è ormai quasi certa. La presidente di Fratelli d'Italia, a quanto si apprende, sarebbe stata irremovibile sul punto, e allo stato, Ronzulli sarebbe fuori dal Cdm. Il condizionale è d'obbligo, perché le trattative continueranno nella notte e fino all'ultimo momento tutto è possibile. Se Ronzulli, come sembra, dovesse restare out, molti scommettono che potrebbe scattare la sua contromossa: capogruppo al Senato di Fi e in questo caso se la vedrebbe con Maurizio Gasparri e Gianfranco Miccichè. In ogni caso, l'esclusione della senatrice azzurra, attuale responsabile nazionale per i rapporti con gli alleati, potrebbe avere ripercussioni sui rapporti all'interno della coalizione. Ma la notte porta consigli, dice a mezza bocca un big azzurro, impegnato nella trattativa ad oltranza con Lega e Fdi sul risiko ministeriale, ancora da risolvere.
Verso l'accordo sulle Camere a FdI e Lega
A poche ore dal voto, il centrodestra continua a trattare e non è lontano dall'accordo sulle presidenze delle Camere e sull'impianto complessivo che porterà' alla formazione del futuro governo di Giorgia Meloni. La presidenza di palazzo Madama dovrebbe andare a Ignazio La Russa, quella della Camera alla Lega. In serata, Giorgia Meloni è descritta come "ottimista e tranquilla, in attesa del voto di domani in Senato". Così come nella Lega di Matteo Salvini, viene riferito, "c'è crescente ottimismo".
Incontro Salvini-Meloni lontano da occhi indiscreti. Saltato il vertice di centrodestra
“Tenete i cellulari accesi, la notte può portare consiglio” dice il segretario leghista che, fanno sapere fonti di partito, oggi ha avuto un incontro con Giorgia Meloni lontano da occhi indiscreti. A questo punto non ci dovrebbe essere l'atteso vertice di centrodestra questa sera, ma non è escluso che Salvini domani mattina possa incontrare nuovamente la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, prima del voto al Senato. Salvini ha assicurato il sostegno della Lega per Calderoli, ma allo stesso tempo ha sostenuto che il centrodestra dovrà rimanere compatto. Tenendosi quindi la porta aperta riguardo l'ex ministro della Difesa e la possibilità che i voti del partito, qualora La Russa, rimanesse in campo, vadano a FdI.
Governo, Giorgetti: problemi? C'è ancora tempo per trovare accordo
"C'è ancora stasera, c'è tempo, non troppo ma ce n'è". Così il leghista Giancarlo Giorgetti, lasciando Montecitorio, ha risposto a chi gli chiedeva se ci siano problemi per trovare la quadra su presidenti delle Camere e governo, dato che al momento il vertice di centrodestra pare saltato.
Salvini non va a Villa Grande
Matteo Salvini ha lasciato gli uffici della Camera, dopo il consiglio federale della Lega. Al telefono, non ha risposto ai cronisti che lo attendevano all'uscita, limitandosi a salutare. Al momento non è previsto che il segretario della Lega raggiunga Villa Grande, la residenza romana di Silvio Berlusconi. “Sto andando dalla fidanzata” ha detto ai cronisti che chiedevano se fosse diretto all'incontro con Berlusconi e Meloni.
Meloni lascia Villa Grande
Giorgia Meloni e Ignazio La Russa hanno appena lasciato villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi. L'incontro è durato circa un'ora e mezza.
Lega: “Nessun veto o impuntatura, ma confronto e responsabilità”
Dal consiglio federale della Lega nessun veto, preclusione o impuntatura. C'è massima disponibilità a confrontarsi e ad assumersi tutte le responsabilità richieste da un momento così difficile per il Paese. Lo sottolineano fonti del partito di Matteo
Meloni a Villa Grande per il vertice del centrodestra
La leader di FdI, Giorgia Meloni, e Ignazio La Russa sono a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi, dove ha luogo il vertice del centrodestra per sbloccare le trattative sulla presidenza delle Camere e sulla formazione del governo, prima del vertice allargato anche a Matteo Salvini.
La Lega è pronta per il Viminale e non esclude Piantedosi
La Lega è pronta ad occuparsi del Viminale. È il messaggio della Lega inviato da Matteo Salvini al termine del consiglio federale. Salvini è tornato a rivendicare per sé e per il partito di via Bellerio il dicastero dell'Interno, sottolineando ancora una volta il lavoro svolto durante il governo Conte I. Un ruolo che Salvini potrebbe tornare a ricoprire ma non si esclude, secondo quanto si apprende, la “soluzione” di Matteo Piantedosi, suo capo di gabinetto negli anni al Viminale. Un'opzione che, sempre all'interno di uno schema gradito alla Lega che potrebbe essere considerata positiva, secondo quanto si apprende.
"Il partito di Matteo Salvini - come filtra dal partito - non vede l'ora di cominciare a occuparsi dei dossier di governo. Il segretario ha spiegato che se verrà chiesto alla Lega di occuparsi di temi fondamentali come economia, sicurezza, opere pubbliche e autonomia "sappiamo come farlo e con chi farlo". Per Salvini "sarà un onore"