L'invasione russa

Stoltenberg: "La Nato non è parte del conflitto e non lo sarà. Putin non ci trascinerà"

Lavrov accusa: Nato e Usa partecipano al conflitto. Allarme aereo, "Mig russi decollati dalla Bielorussia". Offensiva russa nel Donetsk. Borrell: per tribunale speciale serve sostegno dei paesi Ue e dell'Onu
Stoltenberg: "La Nato non è parte del conflitto e non lo sarà. Putin non ci trascinerà"
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Segretario generale Jens Stoltenberg

Estonia, Norvegia e Olanda donano ospedale da campo

L'Estonia, la Norvegia e i Paesi Bassi hanno raggiunto un accordo per la fornitura di un ospedale da campo all'Ucraina al fine di migliorare l'assistenza medica per le Forze Armate di Kiev. Lo ha comunicato il ministero della Difesa di Tallinn. L'ospedale da campo sarà fornito dalle ForzeArmate estoni, mentre Norvegia e Paesi Bassi parteciperanno all'operazione fornendo sostegno finanziario."Da nove mesi, la gente e le Forze Armate ucraine stanno dimostrando un eccezionale coraggio affrontando l'aggressione russa per conservare l'integrità della loro Patria", ha detto il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur. "Siamo convinti dell'importanza del nostro appoggio e il nostro obiettivo rimaneimmutato: l'Ucraina deve vincere la guerra e la Russia la deve perdere".

Zelensky: stop a organizzazioni religiose legate a Mosca

Zelensky ha spiegato che lo Statodovrà "garantire lo svolgimento di una perizia religiosa dellostatuto della Chiesa ortodossa ucraina sulla presenza di un legame canonico con il patriarcato di Mosca e, se necessario,adottare le misure previste dalla legge". Il Consiglio nazionale ha deciso inoltre di verificare "la presenza di motivi legali e il rispetto delle condizioni di utilizzo da parte di organizzazioni religiose della proprietà situata sul territorio della Riserva storica e culturale nazionale di Kyiv-Pechersk". Si tratta del sito dove sorge lo storico Monastero delle Grotte di Kiev, residenza del Metropolita fedele al patriarcato di Mosca, perquisito nei giorni scorsi dai servizi di sicurezza ucraini che sostengono di avervi trovato diverse migliaia di dollari e rubli, documenti di propaganda filorussa e passaporti falsi.

Zelensky: limiteremo organizzazioni religiose legate a Mosca

L'Ucraina intende limitare le attività delle organizzazioni religiose legate alla Russia e rivedere lo status della chiesa ortodossa ucraina fedele al patriarcato di Mosca. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky nel consueto videomessaggio serale, dopo una riunione del consiglio di sicurezza nazionale. Il consiglio "ha incaricato il governo di presentare al parlamento un progetto di legge per impedire alle organizzazioni religiose affiliate ai centri di influenza della federazione russa di operare in Ucraina".

Consiglio dei Ministri: approvato il decreto per il prosieguo dell'invio di armi a Kiev

Il Consiglio dei ministri ha approvato a inizio riunione, all'unanimità, il decreto che consente la proroga dell'invio di armi a Kiev per tutto il 2023.

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Biden: " Parlo con Putin se dimostra di voler cessare la guerra"

"Sono pronto a parlare con Putin se mostra segnali di volere cessare la guerra, ma finora non lo ha fatto". Lo ha detto Joe Biden nella conferenza stampa alla Casa Bianca con il presidente francese Emmanuel Macron.

Macron, lavoriamo con Zelensky a suo piano pace

Stati Uniti e Francia "lavorano in stretta collaborazione col presidente Zelensky" per il "piano di pace in 10 punti che ha proposto". Lo ha riferito Emmanuel Macron, nella conferenza stampa congiunta con Joe Biden, al termine dell'incontro bilaterale tra i due presidenti. Macron ha inoltre lodato gli sforzi del presidente ucraino per il "percorso di pace" che sta perseguendo. La pace, ha aggiunto il presidente francese, andrà costruita sulle "condizioni" proposte dagli ucraini.

Biden e Macron: "colpire le infrastrutture civili intenzionalmente è un crimine di guerra"

I Presidenti Biden e Macron "condannano con forza la guerra di aggressione illegale della Russia contro l'Ucraina e sottolineano che colpire intenzionalmente civili e infrastrutture civili costituisce crimine di guerra i cui perpetratori devono essere chiamati a rispondere", come si legge nella dichiarazione congiunta diffusa dopo il loro incontro.

Il vescovo di Donetsk annuncia l'arresto, da parte dei russi, di un altro sacerdote. E' il terzo

"Dopo la celebrazione della Messa, sono entrati in parrocchia alcuni militari russi e dopo aver dispregiato i cattolici, la preghiera e il loro stare insieme, hanno catturato e portato in un luogo sconosciuto don Oleksandr Bogomaz, giovane parroco di Melitopol". Lo ha detto don Maksym Ryabukha, vescovo ausiliare dell'Esarcato arcivescovile di Donetsk, in un'intervista a Tv2000. È il terzo sacerdote cattolico arrestato in pochi giorni dall'esercito russo. Don Oleksandr è stato preso con la forza nella sua chiesa.

Silli all'Osce: Mosca fermi l'aggressione e si ritiri

Il Sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, ha partecipato al Consiglio ministeriale dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione (Osce), che si tiene a Lodz in Polonia. L'evento è stato contraddistinto dalla condanna dell'aggressione russa e dall'appello al governo russo a fermare immediatamente le ostilità, rende noto la Farnesina. La riunione è stata occasione per ribadire la ferma e attiva solidarietà a Kiev e al popolo ucraino e il rinnovato impegno a cooperare secondo l'approccio globale alla sicurezza che contraddistingue l'Osce e che comprende gli aspetti politico-militari, economici e ambientali, i diritti umani e le libertà fondamentali. Nel suo intervento Silli, dopo aver ribadito che "l'Italia condanna nel modo più fermo la guerra di aggressione russa ingiustificata ed illegale contro l'Ucraina", ha chiesto alla Russia di porre fine immediatamente alla guerra ritirando le forze e tutti gli equipaggiamenti militari dal territorio ucraino. Rivolgendosi poi alle autorità bielorusse, il Sottosegretario ha chiesto di porre fine a ogni azione che faciliti l'aggressione russa. Riguardo agli attacchi contro la popolazione ucraina e le infrastrutture civili, Silli ha affermato che si tratta di "crimini di guerra", che costituiscono "una flagrante violazione del diritto internazionale".

Nuovo scambio di 100 prigionieri tra Kiev e Mosca.

Più di 1.300 prigionieri ucraini sono stati rilasciati in scambi con la Russia dall'inizio della guerra a febbraio. Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky, dopo un nuovo scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca avvenuto oggi. "Non ci fermeremo finché non li riavremo tutti. Dopo lo scambio di oggi, 1.319 eroi sono già tornati a casa", ha detto Zelensky su Telegram. Il capo dell'Ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha riferito che oggi "50 difensori dell'Ucraina sono stati rilasciati", compresi "difensori di Mariupol e Azovstal". Yermak ha affermato che sono stati rilasciati anche "prigionieri che si trovavano a Olenivka", una prigione controllata dalla Russia nell'Ucraina orientale. Il ministero della Difesa russo ha confermato lo scambio, affermando che 50 prigionieri russi liberati da Kiev si trovavano in Ucraina in "pericolo di vita in cattività".

Stoltenberg: la Nato non è parte del conflitto e non lo sarà. Putin non ci trascinerà

"La Nato non è un parte del conflitto, non ci lasciamo trascinare nel conflitto da Putin". Lo ha ribadito il segretario generale dell'Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg stasera a Berlino, in conferenza stampa con il cancelliere Olaf Scholz, sottolineando che "il compito" della Nato "è sostenere l'Ucraina ed evitare un'escalation, che vada oltre l'Ucraina". "Se la Russia dovesse vincere la guerra, questo incoraggerebbe altri regimi autoritari a usare gli stessi mezzi, per ottenere i loro obiettivi. E questo renderebbe il mondo più pericoloso", ha aggiunto.  

 

Kuleba: oltre a Madrid lettere di minacce a due ambasciate. Per il ministro ucraino "è una nuova forma di terrore"

Oltre al caso della busta-bomba in Spagna, ieri e oggi altre due ambasciate ucraine all'estero hanno ricevuto lettere con "minacce molto precise". Lo ha riferito il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, commentando la vicenda del pacco esplosivo alla sede diplomatica di Madrid nell'ambito del vertice dell'Osce a Lodz, in Polonia. "Questa è, decisamente, una nuova forma di terrore", ha detto Kuleba, citato da Ukrinform. "Insieme alle autorità spagnole, stiamo lavorando molto attivamente per scoprire chi c'è dietro. Indubbiamente, abbiamo un'ipotesi su chi c'è dietro, ma è necessario tracciare l'intera rete di agenti e persone coinvolte in questa campagna". Secondo il ministro, oltre all'incidente di Madrid, "ci sono stati altri eventi allarmanti, non legati agli esplosivi". In particolare, alcune ambasciate ucraine hanno ricevuto lettere con "minacce molto specifiche". Kuleba ha aggiunto che il ministero degli Esteri ucraino fornirà presto un commento ufficiale al riguardo.  

Macron: vogliamo arrivare ad una pace sostenibile per l'Ucraina. Sin dall'inizio Usa e Francia hanno aiutato Kiev a resistere

"Vogliamo mantenere l'integrità territoriale dell'Ucraina ma anche arrivare ad una pace sostenibile". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron nelle dichiarazioni iniziali del suo colloquio allo Studio Ovale con Joe Biden. "Sono tempi molto difficili. Francia e Stati Uniti sin dall'inizio della guerra hanno cooperato a stretto contatto per aiutare Kiev a resistere", ha aggiunto. 

 

Mosca: conquistato altro villaggio in regione di Donetsk

Le truppe russe hanno conquistato oggi un altro villaggio, quello di Kurdyumovka, nella regione ucraina del Donetsk, nell'ambito di un'avanzata in corso da alcuni giorni. Ne dà notizia il ministero della Difesa di Mosca citato dall'agenzia Tass. Ieri erano stati conquistati dalle forze russe i villaggi di Andreevka,   Belogorovka e Pershe Travnya, sempre nel Donbass.  

 

Nato: il sostegno ora è più importante che mai

"Putin usa l'inverno come arma e non possiamo permettergli di vincere. A questo punto critico il nostro sostegno all'Ucraina è più importante che mai". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz.

Macron, in visita negli Usa, conferma: "Incontrerò Putin"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato oggi in una battuta alla Abc che incontrerà nei prossimi giorni il suo omologo russo Vladimir Putin. "Volevo fare prima la visita di stato e avere una discussione approfondita con il presidente Biden e i nostri team insieme", ha detto Macron alla Abc indicando che intende parlare con il presidente russo "nei prossimi giorni". In merito alla soluzione della crisi in Ucraina, Macron ha ribadito che "una pace giusta non è una pace che puo' venire imposta agli ucraini.

Putin: fare di tutto per sostenere abitanti territori annessi

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che è necessario sostenere gli abitanti dei territori recentemente annessi alla Russia. "Questi sono i nostri, quindi ovviamente dobbiamo fare di tutto per sostenerli", ha detto Putin in un incontro con giovani scienziati al Sirius Center, come riporta Ria Novosti.  

 

Putin: troveremo sempre partner tecnologici

"Nulla può essere chiuso artificialmente nel mondo moderno, la Russia troverà sempre partner tecnologici se organizza la produzione a un buon livello". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un incontro con giovani scienziati al Sirius Center. Lo riporta Ria Novosti.

Minsk: ostilità contro Bielorussia improbabili nel prossimo futuro

La Bielorussia è consapevole della militarizzazione in atto nei paesi vicini, ma non pensa che le ostilità contro di essa possano iniziare nel prossimo futuro. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa bielorusso Viktor Khrenin dopo aver incontrato funzionari militari delle forze dell'ordine e della sicurezza. "I nostri indicatori segnalano che la situazione non sta migliorando - ha affermato Khrenin, citato dall'agenzia di stampa Belta - Le tensioni stanno aumentando. Vediamo che, purtroppo, gli stati vicini si stanno militarizzando a passi da gigante. Non voglio far temere a nessuno che domani inizi una guerra e non sono in corso preparativi per la guerra".

Svizzera: congelati beni russi per circa 7 miliardi di dollari

Secondo la Segreteria di Stato svizzera per l'economia del Paese, sul territorio elevetico ci sarebbero oltre 7 miliardi di dollari di beni russi congelati da quando sono state introdotte le sanzioni all'inizio di quest'anno. La Svizzera, che non è membro dell'Unione Europea ma ha strette relazioni con il blocco dei 27 membri, ha applicato le sanzioni contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca a febbraio. Tra le misure, è vietato accettare depositi superiori a 100.000 franchi da cittadini o entità russe. I depositi esistenti al di sopra di tale livello dovevano essere segnalati alle autorità svizzere entro l'inizio di giugno. Le autorità svizzere affermano di aver ricevuto però di 48,5 miliardi di dollari di beni detenuti da cittadini ed entità russe in Svizzera. Il Segretariato svizzero ha dichiarato che 123 persone o entità in Svizzera hanno segnalato 7.548 "relazioni d'affari" per un valore totale di 46,1 miliardi di franchi. Altre 294 "relazioni d'affari" con lo stretto alleato della Russia, la Bielorussia, avevano un valore di 400 milioni di franchi. Un numero ben al di sopra di quelli di cui erano a conoscenza le autorità elvetiche come ha ammesso il Segretariato: "Il livello dei depositi segnalati non può quindi essere equiparato all'importo totale dei fondi di origine russa detenuti in Svizzera".

 

Allarme aereo in Ucraina, MiG-31K decollati da Bielorussia. Difesa aerea di Kiev non intercetta questo tipo di velivolo

Un allarme aereo in tutta l'Ucraina, esclusa la Crimea, è stato annunciato dopo il decollo di aerei russi da una base in Bielorussia: lo riferiscono le tv ucraine citando il gruppo di monitoraggio 'Belarusian Gayun'. "Decollo MiG-31K dell'aeronautica russa con numero di volo RF-92462", è stato reso noto. Il MiG-31K è in grado di lanciare il missile ipersonico Kinzhal, che l'antiaerea ucraina non può intercettare, quindi sono stati annunciati allarmi in tutte le regioni del Paese.  

Borrell: per tribunale speciale serve sostegno paesi Ue e Onu

"Nella riunione sulla responsabilità per i crimini e le atrocità russe, presenterò una proposta dell'Alto Rappresentante, insieme alla Commissione europea, al fine di sostenere il lavoro della Corte penale internazionale - che sta già lavorando molto - per sostenere il Procuratore generale ucraino nella raccolta delle prove di queste atrocità, e per sostenere la proposta di un tribunale speciale dedicato a questo problema - ai crimini di guerra in Ucraina". Lo ha affermato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio ministeriale Osce in Polonia. "Ma questo deve essere prima approvato dagli Stati membri dell'Unione europea, e raccogliere il sostegno più forte delle Nazioni Unite, con un numero maggiore di paesi. La nostra proposta sarà sul tavolo, lungo le tre linee di lavoro: forte sostegno alla Corte penale internazionale; forte sostegno al procuratore generale ucraino; forte sostegno alla proposta di creare un Tribunale Speciale – ma questa deve essere discussa e approvata prima, dagli Stati membri dell'Unione Europea e poi, per raccogliere consensi presso le Nazioni Unite".

 

I missili Aspide contrastano la minaccia aerea russa: ecco perché l'Ucraina li chiede all'Italia (Video)

Cavusoglu: noi facilitarori, la pace è possibile

La pace tra Russia e Ucraina è possibile e la Turchia continuerà a lavorare per facilitare il dialogo. A ribadirlo oggi il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, intervenuto in occasione della riunione del Comitato dei Ministri degli Esteri dell'Osce."Se si darà alla diplomazia la possibilità sarà possibile costruire la pace in Ucraina. La Turchia rimarrà sempre attiva", ha detto il ministro turco, che ha rivendicato il ruolo di facilitatore della Turchia. "Continuano i nostri sforzi per sbrogliare situazioni complicate. Tra queste il corridoio del grano (accordo siglato tra Mosca e Kiev a Istanbul il 22 luglio scorso) e il dialogo tra l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) e la compagnia di Stato russa per il nucleare (Rosatom)", ha detto il ministro turco.

Lavrov: Nato coinvolta direttamente nel conflitto in Ucraina. Anche gli Stati Uniti

Gli Stati Uniti e la Nato sono direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina fornendo armi e addestrando personale militare: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in conferenza stampa, come riporta Tass. Usa e Nato sono, ha detto, "direttamente coinvolti non solo con la fornitura di armi, ma anche con l'addestramento del personale militare", ha dichiarato interpellato da un giornalista. 

"I negoziati dovrebbero puntare non a sopprimere il nemico ma a raggiungere risultati attraverso un dialogo rispettoso" ha detto Lavrov, che come esempio positivo ha citato l'ex segretario di Stato americano John Kerry. "Ci siamo incontrati più di 50 volte, e adesso vedo in John una persona sinceramente interessata ai risultati e che aiuterebbe a risolvere i problemi insieme".

 

Allerta anti-aerea in tutta l'Ucraina, rischio missili

Un'allerta aerea è stata annunciata in tutta l'Ucraina. Lo comunicano le autorità su Telegram invitando a restare nei rifugi. Lo riporta Ukrainska Pravda.

L'allarme aereo su larga scala è stato lanciato dopo che degli aerei da guerra sono decollati dalla Bielorussia. Lo riferisce Unian spiegando che si tratta di aerei che trasportano missili non intercettabili dalla difesa aerea.

 

Abramovich vive in Turchia, affitta una villa Istanbul a 50mila dollari al mese

Il multimiliardario russo di madre ucraina, Roman Abramovich, ha affittato una villa sul Bosforo a Istanbul alla cifra di 50 mila dollari al mese. A riportare la notizia la stampa locale, che gia' negli scorsi mesi aveva ripetutamente segnalato il magnate russo in riva al Bosforo. Alla fine la scelta e' caduta sulla bellissima villa Feyyaz Tokar, circostanza confermata anche da Ulvi Ozcan, presidente della associazione degli immobiliaristi turchi. Abramovich ha scelto la Turchia dopo essere stato colpito dal blocco dei beni da parte dell'Ue e della Gran Bretagna insieme ad altri miliardari russi, nonostante abbia ripetutamente negato la vicinanza al governo del presidente russo Vladimir Putin. Un'accusa piovutagli addosso direttamente dalla Gran Bretagna, con un rapporto ,in cui si parla di 'decenni di relazioni' tra i due che avrebbero portato 'benefici e vantaggi a livello finanziario' per le società del magnate.

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Michel: ho chiesto a Xi di premere sulla Russia. Abbiamo concordato che le minacce nucleari sono inaccettabili

"Ho chiesto al presidente Xi Jinping di far leva sulla sua influenza per porre fine alla guerra della Russia all'Ucraina e far rispettare la Carta delle Nazioni Unite". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, nella conferenza stampa virtuale a Pechino dopo gli incontri avuti con Xi e altri leader cinesi. "Abbiamo concordato che la minaccia nucleare è inaccettabile", ha aggiunto Michel. 

Kiev: le nostre perdite militari fra le 10 e le 20mila unità

Il numero di militari ucraini uccisi dall'inizio del conflitto "non può essere reso noto per non consentire al nemico di valutare l'efficacia delle loro operazioni. In via ufficiosa posso dire che le nostre perdite sono comprese fra 10 e 20 mila morti". Così Oleksiy Arestovych, consigliere dell'Ufficio del presidente Volodymyr Zelensky. Lo riporta Unian. Il riferimento è alle parole - poi corrette - pronunciate ieri dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che parlava di 100mila militari di Kiev uccisi. Secondo Arestovych il rapporto fra le vittime ucraine e quelle russe è invece di "1 a 7".

Sequestro della Guardia di Finanza a musicista russo in Italia

La Guardia di Finanza di La Spezia ha eseguito un decreto di congelamento, emesso dal Comitato di Sicurezza Finanziaria, nei confronti del musicista russo Oleg Mikhaylovich Gazmanov. Le risorse economiche colpite dal provvedimento sono costituite da un complesso immobiliare a Lerici (La Spezia) del valore di circa 355mila euro. Il musicista, si legge nella motivazione, ''ha partecipato agli eventi pubblici organizzati dal partito al governo Russia Unita. Ha sostenuto la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina attraverso le sue dichiarazioni ed esibizioni musicali''.

 

La Francia è il primo paese a sostenere la creazione di un tribunale per crimini russi

La Francia è il primo grande stato occidentale a sostenere pubblicamente la creazione di un tribunale speciale per processare alti funzionari russi, tra cui potenzialmente Vladimir Putin, per il crimine di aggressione in Ucraina. Il ministero degli Esteri francese ha dichiarato che sta lavorando con i suoi partner europei alla proposta. La dichiarazione è arrivata dopo il sostegno alla creazione di un tribunale da parte della Ue e della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Gli imputati di tale tribunale sarebbero quelli con potere decisionale coinvolti nel reato di aggressione all'Ucraina da parte dell'esercito russo. Ciò significherebbe molto probabilmente solo una manciata di figure, tra cui Putin e altri nomi, come il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e il ministro della Difesa, Sergei Shoigu.

Il Cremlino: la Nato continua ad imporre guerra a Kiev

Il Cremlino "non vede alcun cambiamento" nella posizione della Nato sulla questione ucraina. L'Alleanza "continua a imporre" la guerra a Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta Interfax. "L'Alleanza preferisce ancora combattere fino all'ultimo ucraino pompando armi, prolungando così la guerra e complicando la situazione per lo stesso regime ucraino", ha aggiunto.

Cremlino: i tribunali sulle azioni della Russia sono senza legittimità

I tentativi dell'Occidente di creare un tribunale per indagare sulle azioni della Russia in Ucraina "non hanno legittimità": lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov come riporta la Tass dopo l'annuncio di ieri della presidente della commissione Ue ursula Von Der Leyen. 

 

 

 

 

Kiev: licenziato ingegnere capo della centrale di Zaporizhzhia

L'Ucraina ha licenziato il vice capo ingegnere della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi, accusandolo di collaborazione con le forze di Mosca e di tradimento. Lo ha dichiarato la società statale per l'energia nucleare Energoatom come riporta il Guardian.

La decisione arriva un giorno dopo che la Russia ha affermato di aver promosso l'ingegnere, Yuriy Chernichuk, a direttore del vasto impianto nucleare nel sud-est dell'Ucraina. 

 

Lavrov: con l'Occidente non torneremo alle precedenti relazioni 

Le precedenti relazioni tra Russia e Occidente non potranno essere ripristinate: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa sulla sicurezza europea, secondo quanto riferisce Ria Novosti. Secondo Lavrov, "se anche i nostri vicini e gli ex partner improvvisamente si interesseranno a ripristinare in qualche modo il lavoro congiunto per la sicurezza europea, non riusciranno: non potranno più esserci relazioni come quelle di prima". Lavrov si è chiesto che rapporti potranno esserci con l'Osce: "quando l'Occidente si renderà conto che è meglio convivere sulla base di accordi concordati, Mosca esaminerà le proposte", ha aggiunto. 

Distrutta la più moderna centrale elettrica del Paese

L'esercito russo ha distrutto la più moderna centrale elettrica ad alta tensione dell'Ucraina nella regione di Lugansk. Lo ha annunciato il presidente della società per l'energia ucraina Ukrenergo Volodymyr Kudrytsky su Facebook, come riferisce Unian. La centrale Kreminska era stata inaugurata nel 2020, copriva completamente il fabbisogno di elettricità della regione e creava anche una riserva: "Nel 2020 abbiamo costruito e messo in funzione una stazione ad alta tensione, che non ha analoghi impianti in Europa. Era necessaria per fornire un'alimentazione affidabile a circa 500mila consumatori nel Lugansk", ha detto Kudrytsky. 

 

Lavrov: dal papa parole non cristiane

Papa Francesco dice di volere mediare sull'Ucraina ma recentemente "ha fatto delle dichiarazioni non cristiane"  sulle crudeltà commesse in particolare da membri di due nazionalità della Russia, cioè i Ceceni e i Buriati. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in una conferenza stampa. "Il Vaticano ha detto che ciò non si ripeterà e che probabilmente c'è stato un malinteso, ma questo non aiuta ad aumentare l'autorità dello Stato pontificio", ha aggiunto Lavrov. 

 

Lavrov, ascolteremo proposte Occidente su sicurezza europea

Sebbene è praticamente impossibile "ripristinare i vecchi rapporti" tra Russia e Occidente nel campo del lavoro sulla sicurezza europea, Mosca è disposta ad ascolare le proposte dei Paesi occidentali. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, come riporta Ria Novosti. In riferimento alla situazione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), Lavrov ha spiegato che "quando e se l'Occidente si renderà conto che è meglio coesistere sulla base di alcuni fondamenti reciprocamente concordati, ascolteremo ciò che l'Occidente propone, ed è chiaro che questi dovrebbero essere fondamentalmente nuovi inizi di interazione".

Kiev, continuano problemi energetici a Kherson

A causa del costante bombardamento della città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, da parte delle forze russe, la tensione nelle reti elettriche della città è saltata. Lo ha ha scritto il governatore della regione di Kherson, Yaroslav Yanushevych su Telegram, come riporta Kiev Independent.

 

87 insediamenti nel sud senza acqua ed elettricità

I servizi di fornitura di energia elettrica, acqua e smaltimento delle acque reflue sono stati interrotti in 87 insediamenti nella regione di Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale, a causa delle ostilità: lo ha reso noto l'Amministrazione statale regionale su Facebook, come riporta Ukrinform.
"Al momento, i servizi di fornitura di energia elettrica, acqua e smaltimento delle acque reflue sono stati interrotti in 87 insediamenti (in quattro insediamenti - parzialmente) nel distretto di Bashtanka della regione di Mykolaiv e nel distretto di Mykolaiv. Sono in corso lavori di riparazione", si legge in un comunicato.
Inoltre, un totale di 6.368 utenze domestiche sono al momento prive del servizio di fornitura del gas. 

 

Sale a 441 numero bambini uccisi da inizio guerra

Sono almeno 441 i bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione da parte delle forze russe: è quanto emerge dai dati forniti dalle Procure per i minorenni, secondo quanto riporta Ukrinform. Allo stesso tempo, il bilancio dei bambini feriti è salito a 852. 

 

Ucraina, Xi a Michel: soluzione politica interesse di tutti

Risolvere la crisi in Ucraina "con mezzi politici è nel migliore interesse dell'Europa e di tutti i Paesi dell'Eurasia: nella situazione attuale, è necessario evitare l'escalation e l'espansione della crisi, insistere nel persuadere la pace e nel promuovere colloqui, nel controllare l'impatto di ricaduta della crisi e nell'essere vigili contro i rischi in campo". E' quanto ha detto il presidente Xi Jinping incontrando oggi a Pechino nella Grande sala del popolo il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in base al resoconto del network statale Cctv

Zelensky: quasi sei milioni di persone senza elettricità

Sono quasi sei milioni gli ucraini senza elettricità nel Paese. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre il servizio di emergenza di Kiev ha fatto sapere che nove persone hanno perso la vita a causa di incendi scoppiati dopo che erano state infrante le norme di sicurezza nel tentativo di riscaldare le loro case dopo gli attacchi russi alle centrali elettriche. ''Solo nell'ultimo giorno ci sono stati 131 incendi in Ucraina, 106 dei quali in zone residenziali. Nove persone sono morte, otto sono rimaste ferite", ha detto il servizio di emergenza.

 

I russi hanno arrestato un 14enne nell'occupazione di Kherson

 Le forze di Mosca hanno arrestato durante l'occupazione di Kherson un ragazzo di 14 anni accusato di avere scattato foto di attrezzature militari russe distrutte: lo ha reso noto su Telegram il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets. Lo riporta il Kyiv Independent.

 

Michel a Xi: "Ue conta sulla Cina per la fine della guerra"

L'Unione europea conta sul contributo  della Cina ''per mettere fine alla brutale occupazione e distruzione  dell'Ucraina da parte della Russia''. Lo ha detto il presidente del  Consiglio europeo Charles Michel durante un incontro a Pechino con il  presidente cinese Xi Jinping durato circa tre ore. Si tratta  dell'incontro di persona di maggiore livello tra la Ue e la Cina  dall'inizio della pandemia nel 2020 ed è stata ''l'opportunità per  condurre un dialogo sincero e aperto'', ha fatto sapere il Consiglio  Ue.    

Usa, commessa da 1,2 miliardi per sistema anti-missile

L'esercito Usa ha assegnato una maxi commessa da 1,2 miliardi di dollari alla Raytheon Technologies per la produzione di sei sistemi missilistici anti aerei Nasams destinati all'Ucraina: lo ha reso noto il Pentagono, come riporta il Guardian. Gli Stati Uniti avevano approvato l'invio a Kiev di otto Nasams per aiutare le forze ucraine a respingere gli attacchi missilistici e dei droni russi. L'Ucraina ha ricevuto la prima consegna di due sistemi Nasams a novembre. "I Nasams sono solo gli ultimi di una serie di capacità di difesa aerea che stiamo fornendo all'Ucraina", ha commentato il sottosegretario alla Difesa, Bill LaPlante. 

Mosca, lanciato razzo Soyuz con satelliti militari

Un razzo Soyuz-2.1b che trasporta satelliti militari è partito oggi dal Cosmodromo di Pleseck in Russia: lo ha annunciato il ministero della Difesa russo. "Le Forze aerospaziali hanno condotto il lancio di un veicolo di lancio a medio raggio Soyuz-2.1b con satelliti per il Ministero della Difesa russo dal Cosmodromo di Pleseck (regione di Arcangelo)", ha dichiarato il ministero. 

In fila per il pane a Mariupol

ISW: A Bakhmut i russi si stanno logorando senza vantaggi tattici

L'Institute for the Study of War scrive nel suo report quotidiano che gli sforzi russi intorno a Bakhmut indicano che le forze di Mosca non hanno imparato dalle precedenti campagne concentrate su obiettivi di limitata importanza operativa o strategica e con un alto tasso di perdite. Anche se le truppe russe continueranno ad avanzare verso e all'interno di Bakhmut, scrive il sito, e anche se costringeranno gli ucraini a una ritirata controllata dalla città, come a Lysychansk, Bakhmut stessa offrirà loro pochi vantaggi operativi. I costi associati a sei mesi di combattimenti brutali e logoranti intorno a Bakhmut superano di gran lunga qualsiasi vantaggio operativo che i russi possono ottenere dalla conquista della cittadina. Le offensive russe intorno a Bakhmut, d'altra parte, stanno consumando una parte significativa della potenza di combattimento disponibile della Russia, facilitando potenzialmente il proseguimento delle controffensive ucraine altrove.

Mosca annuncia la conquista di 3 insediamenti nel Donetsk

Il ministero della Difesa russo ha annunciato che le forze di Mosca dispiegate in Ucraina hanno preso il controllo degli insediamenti di Andriyivka, Bilogorivka e Pershe Travnya, nella regione di Donetsk. Sono ancora in corso combattimenti per il controllo di Vodyane, aggiunge la nota del ministero.

Zelensky: daremo una 'potente' risposta alle offensive russe

Il presidente ucraino, Volodymir Zelensky, ha annunciato una "potente" contromisura alle operazioni offensive russe nel Donetsk e in altre regioni." Stiamo analizzando le intenzioni degli occupanti e stiamo preparando una contromisura ancora più potente di adesso", ha detto Zelensky nel suo consueto messaggio video notturno. Le truppe russe stanno avanzando a Sud-Ovest della strategica città di Bakhmut, epicentro di una feroce battaglia in corso nella regione di Donetsk, e stanno cercando di prendere slancio nel Lugansk. Secondo Zelensky, al fronte i "problemi" principali si registrano, oltre che in Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kharkiv, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea.