L'invasione russa

Colpito da un drone l'aeroporto russo di Kursk. Il Cremlino: risponderemo agli attacchi

Gli Stati Uniti: "Non abbiamo fornito a Kiev armi per colpire in Russia". Il conflitto in tempo reale, giorno 285
Colpito da un drone l'aeroporto russo di Kursk. Il Cremlino: risponderemo agli attacchi
@Osinttechnical
Un aereo russo danneggiato da un drone ucraino nella base aerea di Dyagilevo, a 500 km dal confine con l'Ucraina

Il Pentagono: non stiamo impedendo a Kiev di sviluppare armi a lungo raggio

"Non stiamo impedendo all'Ucraina di sviluppare le sue armi". Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, in una conferenza con il segretario di Stato Usa Antony Blinken e i loro omologhi australiani rispondendo ad una domanda della Cnn sull'ipotesi che Washington stia impedendo a Kiev di entrare in possesso o sviluppare missili a lungo raggio per attaccare nel territorio della Russia.

Varsavia: la Germania ha bloccato l'offerta di Patriot tedeschi a Kiev

Berlino ha bloccato l'offerta della Polonia di dispiegare in Ucraina i sistemi di difesa antimissilistici Patriot, forniti a Varsavia dalla Germania. Lo ha annunciato su Twitter il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, dicendosi "deluso" dalla decisione di Berlino, dopo aver parlato con il suo omologo tedesco, Christine Lambrecht. "Il dispiegamento dei Patriot in Ucraina occidentale averebbe aumentato la sicurezza di polacchi e ucraini", si è lamentato Blaszczak.

Il dipartimento di Stato Usa: vogliamo la pace e non una pausa nella guerra

Gli Stati Uniti "vogliono la pace" in Ucraina e "non una pausa nel conflitto perché una pausa rischia di dare a Vladimir Putin la possibilità di fare rifornimenti di uomini e di armi". Così il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, in un briefing con la stampa. "Stiamo cercando di arrivare ad una pace duratura ed equa ma mentre portiamo avanti questo processo continuiamo a vedere gli attacchi della Russia", ha sottolineato ribadendo che alla fine sono gli ucraini a dover determinare quali siano i loro obiettivi. 

Stati Uniti: non abbiamo fornito a Kiev armi per colpire in Russia

Gli Stati Uniti "non hanno fornito all'Ucraina armi per colpire fuori dal suo territorio ma per difendere la sua sovranità dall'aggressione della Russia". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price, in un briefing con la stampa rispondendo a una domanda sulle accuse di Mosca a Kiev di aver sferrato un attacco con un drone nei pressi dell'aeroporto di Kursk. 

Dombrovskis: rammarico per mancato ok a 18 miliardi per l'Ucraina oggi

"Ci rammarichiamo sulla mancata decisione all'Ecofin oggi sulla proposta della Commissione europea di un finanziamento di 18 miliardi di euro per l'Ucraina nel 2023. Ho visto con i miei occhi quanto sia disperata la situazione. Dobbiamo effettuare un primo pagamento il mese prossimo in modo che l'Ucraina possa sopravvivere all'inverno. Non c'è alternativa: troveremo un modo". Lo scrive su Twitter il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovksis. L'Ungheria ha bloccato oggi l'adozione all'unanimità, nel consiglio dei ministri dell'Economia in corso a Bruxelles, del pacchetto proposto per l'assistenza macrofinanziaria pluriennale all'Ucraina sul quale dunque a maggioranza si cercano "soluzioni alternative", come spiegato dal ministro delle finanze ceco Zbynek Stanjura (alla presidenza di turno) per arrivare all'esborso di aiuti all'Ucraina già a gennaio. "Cerchiamo una soluzione a ventisei Stati", ha detto Stanjura. "L'Ungheria considera un pericoloso precedente il fatto che il pagamento dei fondi Ue all'Ungheria sia legato ad altre questioni completamente estranee". E' quanto ha sottolineato da parte sua il ministro delle Finanze Mihaly Varga all'Ecofin, secondo quanto si legge sull'account twitter del portavoce del governo Orban. La Commissione "mantiene il blocco dei pagamenti, nonostante il governo ungherese abbia rispettato pienamente gli impegni assunti entro novembre in 17 casi richiesti dall'Ue", ha aggiunto Varga, precisando: sui prestiti all'Ucraina e la minimum tax "la posizione dell'Ungheria è in linea con i suoi interessi nazionali".

Unicef in campo a Torino per l'Ucraina con pigotte e musica

L'Unicef scende in campo per i bambini dell'Ucraina. Sono tante le iniziative in programma a Torino nel mese di dicembre. Il 10 e l'11 dicembre in piazza San Carlo e alla Gran Madre verranno allestite due postazioni per la vendita di prodotti solidali Unicef e le tradizionali "pigotte"  che negli anni hanno contributo a salvare migliaia di bambini. La stessa iniziativa sarà ripetuta il 17 e 18 dicembre sempre in piazza San Carlo e in piazza Umberto I a Chieri. Il 13 dicembre ci sarà un concerto benefico per i bambini ucraini organizzato da Iuse e fondazione Carano 4 Children in collaborazione con l'Unicef al Conservatorio Verdi. Domenica 18 dicembre alle 18 alla chiesa Dello Spirito Santo, in via Porta Palatina 9, a Torino, si terrà un concerto per ricordare la fondatrice del metodo Arpa Suzuki Gabriella Bosio, dedicato alla Fondazione della Onlus e alle nuove povertà post-pandemia.

Kiev: razzi russi sul Donetsk, colpita anche una scuola

Le truppe russe hanno lanciato quattro razzi contro Kramatorsk nella regione di Donetsk colpendo diverse abitazioni private e una scuola. Lo ha riferito il consiglio comunale di Kramatorsk, come riporta Ukrinform. "4 razzi hanno colpito Kramatorsk. 39 case private, un istituto scolastico e una zona industriale sono state danneggiate", afferma il rapporto del consiglio comunale.

Crosetto: non ci sarà sesto decreto armi nel 2022

"L'Italia continuerà, nell'ambito delle decisioni dell'Alleanza, a fornire aiuto all'Ucraina, con tempi e modi da vedere. Assicuro però che prima della fine dell'anno non ci sarà nessun nuovo decreto". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a margine della presentazione del libro 'L'ultima fermata', di Tommaso Labate.

 

Kiev: gli ospedali sospendano gli interventi a causa dei blackout

Gli ospedali ucraini stanno valutando di sospendere temporaneamente gli interventi chirurgici programmati, per alleggerire il carico sul sistema sanitario in caso di potenziali futuri blackout, dovuti agli attacchi russi alle infrastrutture energetiche. La richiesta di prendere in considerazione una sospensione è arrivata dal ministero della Salute di Kiev, il quale in una nota ha spiegato che gli ospedali continuano a fornire cure di emergenza. Lo riportano i media ucraini.

Sherman: mi auguro stabilità mondiale ma Putin lo impedisce

"Mi auguro un ritorno alla stabilità che abbiamo avuto per decenni dopo la seconda guerra mondiale, anche se al momento non credo sia possibile in quanto l'azione del presidente russo Vladimir Putin è distruttiva sia per l'Ucraina che per le istituzioni" internazionali. Lo ha detto il vice segretario di Stato Usa, Wendy Sherman, intervenendo alla conferenza 'Transatlantic Unity and Ukraine' all'università Luiss di Roma. Prima dell'invasione dell'Ucraina, ha aggiunto Sherman, "i russi ci chiedevano delle garanzie per la loro sicurezza, in particolare il ritorno alla Nato come era nel 1997, ma noi non possiamo farlo perché l'Alleanza Atalntica ha le porte aperte" e nuovi Paesi possono aderire, "anche se il processo per l'adesione è comunque lungo". "La Russia - ha poi osservato Sherman - non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi" in Ucraina, ma adesso "Putin terrorizza la gente con attacchi aerei e lasciandola al freddo" e "noi dobbiamo continuare ad aiutare gli ucraini". Sottolineando che "la nostra partnership Usa-Italia è la pietra angolare della nostra alleanza nella Nato", Sherman ha aggiunto che "grazie agli aiuti a Kiev le forze ucraine possono resistere". La vice segretaria di Stato americana ha infine evidenziato l'importante contributo dell'Italia per quanto riguarda la guerra, in particolare con l'accoglienza di famiglie ucraine.

Kiev: attacchi missilistici russi su Kryvyi Rih

Le truppe russe hanno lanciato un attacco missilistico su Kryvyi Rih. Lo ha riferito Oleksandr Vilkul, capo dell'amministrazione militare di Kryvyi Rih, come riporta Ukrinform. Vilkul ha affermato che nell'attacco è stata colpita un'infrastruttura industriale.

Chiesa italiana in preghiera per la pace sulla tomba di san Nicola

A Bari il 21 dicembre a pochi giorni da Natale- Zuppi, giorni difficili, invocarla è  l'atto più rivoluzionario  "In un momento di grandi conflittualità, con una escalation terribile nel cuore dell'Europa", la Chiesa in Italia "vivrà un momento di preghiera per la pace sulla tomba di San Nicola, santo venerato sia dai Cattolici sia dagli Ortodossi (e molto a cuore al popolo ucraino e a quello russo)". L'iniziativa, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall'Arcidiocesi di Bari-Bitonto, si svolgerà il 21 dicembre, a pochi giorni dalla Solennità del Natale, nella Basilica di San Nicola, alle ore 18.30 (diretta su Tv2000 - canale 28). La Veglia di preghiera sarà guidata dal Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI. "Viviamo giorni difficili e li affrontiamo - sottolinea Zuppi - con sentimenti contrastanti, perché le paure e l'angoscia causate dalla guerra, dalle guerre, rischiano di offuscare la luce del Natale. Per questo, vogliamo pregare, insieme, per invocare il dono della pace nel cuore di ciascuno e sull'umanità intera; per ritrovare, in quel Bambino che nasce, la tenerezza che permette di scorgere nell'altro un fratello e una sorella e la forza per spezzare le catene del male che imprigionano il mondo. Chiediamo l'intercessione di San Nicola, uomo di pace e di comunione, perché chi regge le sorti delle nazioni sappia anteporre l'amore all'odio, il bene comune agli interessi particolari, il dialogo al rumore delle armi".  "Invocare la pace non è il facile e comodo atteggiamento di chi si disimpegna dinanzi alla storia, ma l'atto più rivoluzionario che la storia possa conoscere, poiché richiede il coraggio di disarmare i cuori da ogni forma di orgoglio e ricercare quella fraternità necessaria per costruire una umanità rinnovata", afferma Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Bari-Bitonto, ricordando che la Veglia del 21 dicembre "sarà uno spazio di grazia a cui si uniranno le altre diocesi italiane e diverrà momento forte per elevare la nostra supplica al Signore, per intercessione di San Nicola, il vittorioso".

"Dinanzi alla guerra scoppiata tra cristiani nella vicinia Ucraina, noi non possiamo rimanere indifferenti e dobbiamo spendere la nostra vita a favore di una soluzione del conflitto, che tanto dolore sta portando nelle case degli ucraini e dei russi", ha aggiunto Satriano, al termine dell'omelia in onore di San Nicola, patrono della città di Bari. "È per tale ragione che dobbiamo assediare San Nicola e chiedere il suo potente intervento, lui che è caro al cuore delle Chiese che sono in Ucraina e in Russia. È per tale ragione che non dobbiamo indebolire il nostro impegno e pregare incessantemente per tutte le popolazioni afflitte dalla guerra".

La Russia chiede una riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu su armi a Kiev

La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 9 dicembre per discutere della fornitura di armi occidentali a Kiev. Lo ha dichiarato sul suo canale Telegram Dmitry Polyansky, primo vice rappresentante della Federazione russa presso le Nazioni Unite, come riporta Ria Novosti. "Nel nostro discorso a una riunione del Consiglio di sicurezza di oggi, abbiamo richiesto un'altra riunione del Consiglio di sicurezza sull'Ucraina venerdì 9 dicembre. L'argomento è la fornitura di armi occidentali all'Ucraina. C'è qualcosa di cui parlare", ha detto Polyansky.

Italia-Usa. Tajani vede Sherman: avanti con gli sforzi per aiutare l'Ucraina

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha incontrato la vice segretaria di Stato Usa, Wendy R. Sherman. "Incontro positivo con Wendy R. Sherman. Continuare gli sforzi per aiutare l'Ucraina. Bene l'unità dell'Occidente per raggiungere una pace giusta. L'amicizia con gli Usa un pilastro della nostra politica estera. Lavoriamo insieme per stabilizzare Balcani e Libia", ha scritto su Twitter il titolare della Farnesina.

Medvedev: le armi nucleari hanno impedito la disintegrazione della Russia

Essere una potenza nucleare ha salvato la Russia dalla disintegrazione. Lo ha affermato Dmitri Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, secondo il quale "se non fosse per l'arsenale nucleare strategico" la Russia "sarebbe stata fatta a pezzi". "Un Paese enorme, ricco, da cui tutti stanno cercando e pensando a come portare via qualcosa o dividerlo in parti, e poi appropriarsene silenziosamente", ha ammonito Medvedev in un incontro con dei volontari. "Siamo per la non proliferazione delle armi nucleari e per l'attuazione degli accordi sottoscritti", ha aggiunto, "tuttavia, gli Stati che sentono pressione su di loro, cosa stanno facendo? Stanno provando a dotarsi di armi nucleari". "E non importa che suoni duro, ma in larga misura proprio questo impedisce alle teste più calde, specialmente nelle alleanze che ci sono ostili, di prendere decisioni anti-russe", ha detto Medvedev.

Media: uccisa giovane deputata del Consiglio filorussi Donetsk

In Donetsk è stata uccisa la deputata del Consiglio del popolo dell'autoproclamata Repubblica Maria Pirogova: era "l'incarnazione della gentilezza", ha affermato il leader filorusso Denys Pushylin su Telegram, citato dal sito ucraino Unian. Era nata a Mosca nel 1993, nel 2021 si era diplomata all'Accademia di musica di Donetsk studiando canto jazz.  Pirogova era stata sanzionata dall'Ucraina e da alcuni Paesi occidentali. L'ufficiale delle forze armate ucraine Anatoly Shtefan ha commentato la notizia sui social: "Ciao Masha. Ufficialmente smobilitata". Unian ha pubblicato la foto della bellissima deputata 'eliminata'.

Kiev: il deficit energetico resta al 19%

Dopo gli attacchi su larga scala delle forze russe alle infrastrutture ucraine avvenuti ieri, lunedì 5 dicembre, il sistema energetico ucraino rimane in deficit del 19% sul consumo previsto. Lo ha comunicato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, come riporta Ukrainska Pravda. "Nonostante siano stati colpiti elementi dell'infrastruttura energetica, gli esperti hanno promesso di eliminare le conseguenze dei bombardamenti di ieri nei prossimi giorni. Allo stesso tempo, il deficit di potenza nel sistema energetico rimarrà. Ora è il 19% del consumo previsto", ha spiegato Shmyhal, aggiungendo che negli ultimi mesi il 35% delle infrastrutture chiave per le reti di collegamento è stato danneggiato dagli attacchi russi. Il 70% di queste infrastrutture è stato colpito più volte. Solo durante gli attacchi di lunedì, i russi hanno lanciato 7 razzi contro una delle sottostazioni nella regione di Odessa. Per questo motivo, continuano i blackout nel Paese.

Onu: 6,5 milioni di sfollati interni e oltre 7,8 milioni di rifugiati. 17.023 civili uccisi dal 24 febbraio, inclusi 419 bambini

"Oltre 6,5 milioni di persone sono sfollate in Ucraina e oltre 7,8 milioni sono i rifugiati registrati in tutta Europa". Lo ha detto il capo degli Affari Umanitari dell'Onu, Martin Griffiths, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, precisando che "circa 765.000 bambini hanno ricevuto sostegno psico-sociale per aiutarli ad affrontare gli effetti angoscianti della guerra e dello sfollamento". Secondo l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, al primo dicembre 17.023 civili sono stati uccisi dall'inizio della guerra, inclusi 419 bambini. "Ma sappiamo che il vero numero è di gran lunga maggiore", ha detto Griffiths, ricordando che l'Oms ha riportato almeno 715 attacchi alla sanità nel Paese, di cui 630 che hanno avuto un impatto sulle strutture sanitarie e 61 sul personale interessato. "Questi attacchi rappresentano più del 70% di tutti quelli registrati contro infrastrutture sanitarie in tutto il mondo quest'anno", ha continuato. 

Accordo dell’Ucraina con la Moldavia sulla difesa aerea

Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal e la collega moldava Natalia Gavrilita hanno deciso di cooperare in materia di difesa aerea. Lo riferisce Ukrinform. L'intesa, in occasione della visita a Kiev di Gavrilita, arriva dopo che ieri un missile è caduto in territorio moldavo durante l'attacco massiccio russo contro l'Ucraina. "La costante comunicazione fra Moldova e Ucraina ci rafforza. Abbiamo deciso di cooperare in materia di difesa aerea e miglioramento del controllo di confine, sostenere cooperazione e dialogo su pace e sicurezza nella regione moldava della Transnistria", ha scritto Shmyhal su Telegram, riferendosi alla regione separatista filo russa in Moldova. I due paesi creeranno anche un gruppo di coordinamento per la comune aspirazione a diventare paesi membri dell'Ue e stanno lavorando per un più libero movimento di persone e beni attraverso il confine. C'è anche un accordo per costruire un ponte sul fiume Dniestr che corre lungo la frontiera.

Soldati ucraini accudiscono due cuccioli di cane a Bakhmut (Video)

Colpito edificio a Kherson, un morto

Un uomo di 43 anni ha perso la vita dopo che le truppe russe hanno colpito l'edificio che ospita gli uffici del servizio idrico di Kherson e altri edifici residenziali. Lo ha riferito il consiglio comunale di Kherson, come riporta Ukrinform. A seguito dei bombardamenti, è scoppiato un vasto incendio che i soccorritori stanno cercando di spegnere.

 

Gb: gli attacchi di Kiev alle basi russe sono un duro colpo per Mosca

La Russia probabilmente considererà le esplosioni di ieri alle sue basi vicino a Ryazan ed Engels tra i "fallimenti strategicamente più significativi" della protezione delle sue forze dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla situazione nel Paese. Il rapporto, pubblicato su Twitter, sottolinea infatti che le due basi si trovano "molto più all'interno della Russia rispetto a precedenti simili esplosioni: Engels si trova a più di 600 km di distanza dal territorio controllato dall'Ucraina". Engels, spiegano gli esperti di Londra, è la principale base operativa dell'aviazione a lungo raggio russa (LRA) nella Russia occidentale e ospita più di 30 bombardieri. Questi aerei contribuiscono al deterrente nucleare russo e sono stati spesso utilizzati per lanciare missili da crociera convenzionali contro l'Ucraina. "È probabile che l'LRA risponda spostando temporaneamente i bombardieri in altre basi - conclude il rapporto -. La catena di comando russa cercherà probabilmente di identificare e imporre severe sanzioni agli ufficiali russi ritenuti responsabili di aver permesso l'incidente". 

Ue: l'escalation in Ucraina mette a rischio la pace e la sicurezza nel mondo

"L'escalation della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina sta mettendo a rischio la pace e la sicurezza in Europa e nel mondo e sottolinea l'importanza del partenariato strategico tra l'Ue e la regione dei Balcani occidentali". E' quanto ribadiscono i leader europei, nella dichiarazione finale del summit Ue-Balcani occidentali di Tirana.

Von der Leyen ai Balcani: scelgano tra Ue o Russia e Cina

I Balcani occidentali devono "decidere da che parte stare: dalla parte della democrazia, questa è l'Unione Europea, amica e partner. O se vogliono prendere una strada diversa". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al suo arrivo al vertice Ue-Balcani occidentali a Tirana, invitando i sei Paesi della regione a prendere posizione contro Stati autoritari come la Russia e la Cina. "Russia e Cina stanno cercando di esercitare un'influenza nella regione, ma l'Ue è il maggiore investitore e il partner più stretto per i Balcani occidentali", ha spiegato von der Leyen.

 

Tajani: speriamo che la Russia rinsavisca e si arrivi alla pace

"Me lo auguro. Tutto dipende da quello che farà la Russia, non mi sembra al momento molto intenzionata ad arrivare alla pace, ma speriamo che alla fine rinsavisca. Noi lavoriamo tutti per la pace". Cosi' il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, risponde alla domanda di Affaritaliani.it se ritiene che nel 2023 si possa arrivare alla pace tra Mosca e Kiev. Il titolare della Farnesina aggiunge: "Non c'è pace senza giustizia. La pace non vuol dire resa dell'Ucraina". A fine agosto a La Piazza di Affaritaliani.it a Ceglie Messapica Tajani affermò che non abbiamo più armi da inviare all'Ucraina, ma il governo ha appena rifinanziato gli aiuti militari a Kiev per tutto il 2023. Una contraddizione? "Daremo tutti gli aiuti che possiamo fornire al governo di Kiev. Abbiamo dato 51 tonnellate di materiale elettrico, convertitori e trasformatori. Ma al momento non è prevista alcuna partenza di altre armi italiane all'Ucraina, anche se il Parlamento ha prorogato la possibilità di inviare armi fino alla fine del 2023". Mario Draghi segretario generale della Nato? "Non ne abbiamo ancora parlato, è troppo presto. Vedremo a fine anno. Draghi ha le competenze per ricoprire qualsiasi ruolo. Ma nessuna decisione è stata presa e nemmeno ne abbiamo parlato", la risposta del ministro.

 

Consigliere Zelensky: per ora nessun missile da Iran a Russia

L'Iran non ha finora fornito missili balistici alla Russia e potrebbe non farlo, a causa delle pressioni diplomatiche e delle turbolenze politiche interne alla repubblica islamica. Lo ha sottolineato un consigliere presidenziale ucraino. Mikhailo Podolyak, intervistato dal Guardian, ha spiegato che le forze russe al momento hanno missili da crociera nelle loro scorte sufficienti per altri "due o tre" attacchi di massa contro le infrastrutture civili ucraine, come quelli di ieri. La Russia ha cercato di rifornire il suo arsenale con una proposta per l'acquisto di missili iraniani. Il segretario del consiglio di sicurezza, Nikolai Patrushev, ha visitato Teheran a novembre e i soliti bene informati hanno sostenuto che ci fossero missili nella sua lista della spesa. Secondo Podolyak, però, l'accordo non è ancora andato a buon fine.

Forbes: ieri la Russia ha lanciato missili per un costo di 500 milioni dollari

Nella giornata di ieri, 5 dicembre, la Russia ha lanciato vari tipi di missili contro l'Ucraina per un costo totale di circa 400-500 milioni di dollari. Lo scrive Forbes, che ha basato i propri calcoli sui dati forniti dal comando dell'aeronautica militare ucraino. Secondo l'aeronautica di Kiev il 5 dicembre sono stati lanciati contro l'Ucraina i seguenti tipi di missili: 38 missili da crociera Kh-101/Kh-555, 22 missili da crociera Kalibr, tre missili da crociera Kh-22, sei missili da crociera Kh-59, un missile da crociera per aviazione Kh-31P. Per calcolare il costo di questi missili, Forbes ha utilizzato le seguenti stime: 13 milioni di dollari per il Kh-101, 4 milioni per il Kh-555, 6,5 milioni per il Kalibr, 1 milione per il Kh-22, 0,5 milioni per il Kh-59 e 0,5 milioni per il Kh-31P. Il costo totale di tutti i missili lanciati è di circa 400-500 milioni di dollari.

 

All'aeroporto di Kursk colpita cisterna di carburante

Il governatore della regione russa di Kursk, confinante con l'Ucraina, ha detto che l'attacco di un drone ha incendiato un serbatoio di stoccaggio del petrolio in aeroporto. Roman Starovoyt, governatore della regione di Kursk, ha scritto su Telegram che nell'attacco non ci sono state vittime e che l'incendio era "localizzato". I filmati pubblicati sui social media hanno mostrato una grande esplosione che ha illuminato il cielo notturno, seguita da un incendio consistente nell'aeroporto a 280 chilometri dal confine ucraino. 

Kuleba: lettere minatorie alle ambasciate come parte di una "campagna di terrore"

Le ambasciate ucraine hanno ricevuto altri "pacchi insanguinati", secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha descritto le missive come parte di una "campagna di terrore e intimidazione". Kuleba ha dichiarato che le ambasciate ucraine in Romania e Danimarca hanno ricevuto pacchetti simili a quelli di altre sedi nei giorni scorsi, con liquido rosso e occhi di animali: a partire da venerdì, l'Ucraina ha dichiarato che 17 ambasciate sono state prese di mira, in Ungheria, Olanda, Polonia, Croazia e Italia, i consolati generali di Napoli, Cracovia e Bo.

Rosenergoatom: impossibile mettere Zaporizhzha sotto controllo Aiea

Mettere la centrale nucleare di Zaporozhye sotto il controllo dell'Aiea sarà impossibile, perché quell'organizzazione non ha l'autorità per gestire le centrali nucleari. Lo ha detto Renat Karchaa, consigliere di Rosenergoatom, l'agenzia di Mosca che gestisce le centrali nucleari, al canale televisivo Rossiya-24. "L'idea di mettere la centrale sotto il controllo dell'Aiea e, di fatto, sotto il controllo dell'Ucraina - ha spiegato Karchaa - solleva una domanda legittima: come si può porre la centrale sotto il controllo dell'Aiea? "L'Aiea ha molti mandati, è un'organizzazione incaricata della sicurezza nucleare e non del funzionamento delle centrali nucleari".

La banca russa Vtb denuncia di essere sotto un cyber-attacco senza precedenti

La banca statale russa Vtb ha affermato di essere stata colpita da un "attacco informatico senza precedenti dall'estero", che ha definito il più grande attacco informatico della sua storia. Come riporta il Guardian, in una dichiarazione, la banca ha affermato che stava respingendo l'attacco DDoS (Distributed Denial of Service) e ha avvertito di difficoltà temporanee nell'accesso alla sua app mobile e al suo sito web. "L'infrastruttura tecnologica della banca è sotto un attacco informatico senza precedenti dall'estero. Il più grande non solo di quest'anno, ma da quando la banca è in attività. Un'analisi dell'attacco DDoS indica che era pianificato e su larga scala e il suo scopo era quello di interferire con le operazioni dei servizi bancari. La maggior parte delle richieste di servizi bancari durante l'attacco è stata generata da segmenti stranieri di Internet, sebbene vi sia stato anche traffico dannoso da indirizzi IP russi", recita una nota della banca.

La Russia restituisce 60 militari prigionieri

La Russia ha consegnato all'Ucraina 60 soldati prigionieri, inclusi 34 militari che avevano combattuto in difesa di Mariupol. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'ufficio del presidente Andriy Yermak. "Un altro scambio di prigionieri riuscito - sottolinea Yermak - Simbolico. Nella Giornata delle Forze Armate, 60 soldati delle Forze Armate, Guardia Nazionale, DPSU - 58 uomini e due donne, 15 ufficiali e 45 soldati e sergenti - stanno tornando a casa. Questa è la migliore notizia, perché gli eroi devono essere vivi. Le nostre forze armate stanno combattendo per questo, la battaglia per la vita continua". Nella lista dei 60 prigionieri ritornati in Ucraina, aggiunge Yermak - "ci sono anche 34 difensori di Mariupol, dei quali 14 di Azovstal. Ci sono anche dei feriti, che riceveranno le cure necessarie".

Turchia: l''Oil Cap' intasa di petroliere il canale del Bosforo

Almeno 20 petroliere sono ferme all'imbocco del Canale del Bosforo, che collega il mare di Marmara e il Mediterraneo con il Mar Nero attraverso la metropoli di Istanbul. Un traffico formatosi in seguito all'introduzione di un limite al prezzo del greggio russo.  L' 'Oil cap' è entrato in vigore ieri, deciso da Unione Europea, Australia e dai Paesi del G7 con l'obiettivo di colpire una importante fonte di sostegno economico per la Russia e colpire Mosca in seguito all'invasione dell'Ucraina. Una decisione che ha spinto le autorità turche a introdurre un nuovo sistema di controlli sulle assicurazioni dei carichi trasportati, al fine di verificare che le compagnie coinvolte siano adeguatamente coperte in caso di incidenti. In base a quanto stabilito infatti, solo barili acquistati a massimo 60 dollari possono essere assicurati e accedere a servizi finanziari. Il traffico di petroliere nel Mar di Marmara, all'imbocco del Bosforo è la prima conseguenza visibile della nuova sanzione decisa per colpire la Russia. Il Bosforo, lungo 27 chilometri, mette in collegamento il Mar Nero con il Mar di Marmara, anticamera del Mediterraneo con cui si unisce attraverso lo stretto dei Dardanelli. Si stima che ogni anno tra le 45 mila e le 48 mila navi cargo attraversino i due stretti, saldamente sotto controllo della Turchia, trasportando anche più del 3% del petrolio consumato in tutto il mondo. Petrolio estratto principalmente in Russia e Azerbaigian. 

 

La Lettonia revoca licenza a tv russa in esilio

La Lettonia ha revocato la licenza a un'emittente televisiva indipendente russa in esilio, Dozhd, accusandola di diverse violazioni, incluso l'aver mostrato la Crimea annessa da Mosca come parte della Russia. La tv, che si è trasferita nel Paese baltico dopo essere stata bloccata dalle autorità russe per la sua copertura della guerra in Ucraina, ha respinto le accuse, definendole "assurde e ingiuste". Dozhd, fondata nel 2010 come principale canale d'opposizione in Russia, ha annunciato che "smetterà di trasmettere via cavo ma rimarrà su YouTube". "Continuiamo a lavorare e crediamo che tutte le accuse contro di noi siano ingiuste e assurde". Tra le altre cose, le autorità di Riga le contestano di sostenere i soldati russi e di non assicurare la traduzione nella lingua lettone. "Alcuni pensano sempre che ci sia un posto migliore di casa, che ci sia sempre più libertà che a casa. Questo è uno degli esempi più chiari che dimostra che queste sono illusioni sbagliate", è stato il tagliente commento del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

 

Le bombe nel Donetsk

Nyt, Ucraina conferma attacco con droni a basi russe

Fonti ucraine confermano al New York Times che ieri Kiev ha effettuato attacchi con droni contro gli aeroporti in Russia e uno degli attacchi è stato coordinato da forze speciali. Lo scrive il Nyt, citando un alto funzionario ucraino che ha parlato a condizione di anonimato.
Ieri l'Ucraina ha usato i droni per attaccare due basi militari russe, gli aeroporti di Engels e Dyagilevo. I droni sarebbero stati lanciati dal territorio ucraino e almeno uno degli attacchi è stato effettuato da forze speciali vicino alla base, che hanno aiutato a dirigere i droni verso l'obiettivo, ha detto la fonte. 

 

Zelensky a Sloviansk (Video)

Zelensky in visita nel Donbass

 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "ha iniziato un viaggio di lavoro nella regione di Donetsk". Lo ha reso noto la presidenza ucraina tramite i suoi canali ufficiali. "Il Capo dello Stato incontrerà i militari in prima linea", si legge ancora. In particolare Zelensky si trovava nei pressi di Sloviansk.

Cremlino, risponderemo agli attacchi ucraini in Russia

La Russia adotterà "le misure necessarie per garantire la sicurezza in seguito ai continui attacchi terroristici di Kiev sul territorio russo". Lo ha affermato il Cremlino, come riporta la Tass, dopo il nuovo attacco a Kursk contro un deposito di un aeroporto russo.

 

Cremlino: conflitto deve finire con pace giusta

La Russia "concorda" con le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Anthony Blinken sull'Ucraina secondo cui una pace giusta e duratura dovrebbe essere il risultato della risoluzione della situazione. Lo ha affermato l'addetto stampa del leader russo Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti. "Possiamo concordare sul fatto che il risultato di ciò che sta accadendo dovrebbe essere una pace equa e a lungo termine", ha dichiarato.

 

Kiev: continui bombardamenti russi a Kherson, meglio evacuare

 Le truppe russe bombardano massicciamente la regione di Kherson, prendendo di mira grattacieli e infrastrutture. Lo ha riferito la polizia della regione di Kherson come riporta Ukrinform.

"I russi continuano a bombardare massicciamente Kherson Oblast con artiglieria e lanciarazzi, mirando deliberatamente a grattacieli e infrastrutture al fine di causare quanti più danni possibili e causare vittime tra la popolazione civile", afferma il rapporto.

Come ha detto a sua volta a Telegram Yaroslav Yanushevich, capo della regione, nelle ultime 24 ore, i russi russi hanno bombardato il territorio della regione di Kherson 17 volte. I russi hanno anche saccheggiato infrastrutture civili ed edifici residenziali. E' pericoloso per le autorità stare a Kherson a causa dei continui bombardamenti da parte delle truppe russe, quindi si consiglia ai residenti della città di evacuare.

Zelensky ringrazia le forze armate

In Russia il filmato educativo per "scovare i terroristi"

Non è in programma colloquio Putin-Macron

Il presidente russo Vladimir Putin non sta programmando al momento una conversazione con il presidente francese Emmanuel Macron, nonostante l'intenzione dichiarata dal capo dell'Eliseo di mantenere i contatti con la sua controparte russa. Lo ha detto l'assistente presidenziale russo Yury Ushakov durante una conferenza stampa. "Non per ora - ha affermato rispondendo al giornalista di Interfax che gli chiedeva se si stesse programmando un colloquio - Macron ha parlato molte volte di questo, dicendo che vuole mantenere i contatti e il dialogo con Putin, ma non sono stati fatti finora passi concreti in questo contesto". 

Kiev, avremo carri armati e caccia dai nostri partner

 Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, è convinto che Kiev riceverà carri armati e aerei da combattimento dai Paesi partner dell'Ucraina. Lo riporta Unian.
I partner dell'Ucraina, ha detto il ministro nel corso di una conferenza stampa, "sono molto pratici, pragmatici e realistici: Capiscono chiaramente che se forniscono un nuovo sistema, devono sapere che hanno munizioni nei magazzini, hanno missili, sistemi di riparazione, istruttori" per addestrare i soldati ucraini.
"Questi non sono solo negoziati politici, ma anche tecnologici e logistici - ha proseguito -. Ma rimango ottimista e credo che i carri armati degli standard Nato appariranno sul campo di battaglia. Non solo Leopard... sono convinto che avremo carri armati e persino aerei da combattimento". 

 

Kiev, russi potrebbero lanciare un nuovo attacco anche oggi

La Russia potrebbe lanciare un nuovo massiccio attacco missilistico sul territorio ucraino dell'Ucraina già oggi, quindi la popolazione dovrebbe essere consapevole del pericolo: lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il portavoce dell'Aeronautica delle Forze Armate ucraine, Yuriy Ignat, come riporta la radio ufficiale ucraina Suspline.
"Possono ripetere oggi. In primo luogo, perché è un giorno festivo (il Giorno delle forze armate dell'Ucraina, ndr), in secondo luogo perché vediamo questa tendenza: il 10-11 ottobre e il 17-18 ottobre sono stati effettuati attacchi sia il primo giorno, sia il secondo giorno quando hanno colpito un po' meno, ma hanno colpito comunque", ha ricordato il portavoce esortando gli ucraini a ricordare sempre la minaccia missilistica.
"Dobbiamo essere pronti - ha proseguito -. L'intera nazione ucraina deve vivere in tali realtà, senza alcun panico, con una mente fredda. E le forze armate faranno ciò che sanno fare meglio: proteggere i cittadini, il loro Stato". 

 

Zaporizhzhia: Mosca, ritiro dalla centrale è fuori discussione

Il ritiro della Russia dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia o il trasferimento del controllo su di essa a qualche 'parte terza' "è fuori discussione". Lo ha dichiarato detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Lo riporta il Kiev Independent. Zakharova ha aggiunto che sostenere che le parti siano vicine all'accordo, come fatto intuire dal direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi "è inopportuno".

 

Il selfie sulla neve dei parà ucraini

Notte di raid russi su Zaporizhzhia

Raid aerei russi sono stati condotti nella  notte sulla regione di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, dove ha  sede la più grande centrale nucleare dell'Europa. Lo denuncia  Oleksandr Starukh, capo dell'amministrazione militare regionale di  Zaporizhzhia, condividendo su su Telegram alcune immagini  dell'attacco. I raid hanno danneggiato infrastrutture critiche e gli  edifici residenziali, ha affermato Starukh, aggiungendo che non ci  sono stati feriti o morti.   

In Ucraina si balla alla luce del cellulare

Mosca, attacco drone Kiev in regione russa Kursk

Un drone ha attaccato un aeroporto nella regione russa di Kursk, al confine con l'Ucraina, ha annunciato oggi il suo governatore dopo che ieri Mosca ha accusato Kiev di aver colpito due delle sue basi aeree con i droni.   A causa di un "attacco di droni nell'area dell'aeroporto di Kursk, un serbatoio di stoccaggio del petrolio ha preso fuoco.Non ci sono state vittime", ha detto Roman Starovoyt sui social media. 

Drone ucraino sull'aereoporto militare di Kursk

Blinken: Mosca cercherà una finta pace per riarmarsi

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che la Russia potrebbe cercare un modo per ritirarsi dall'Ucraina senza negoziare una pace duratura. Parlando al Ceo Council Summit di Washington, organizzato dal Wall Street Journal, il capo della diplomazia Usa ha detto che il governo di Kiev deve decidere gli scopi futuri della guerra e i termini con cui intende fermarla. Ma anche messo in guardia sulla possibilità che la Russia possa cercare una finta uscita in modo da recuperare forze e prepararsi a un nuovo attacco. "Una delle cose che potete immaginare - ha detto - è che la Russia stia cercando una via d'uscita". "Ma - ha aggiunto - a meno che la Russia non dimostri di essere interessata in un'opera diplomatica seria, non andrà da nessuna parte. Quello che vogliamo vedere è solo una pace durevole, non una pace finta".

Il governatore: Mosca sta bombardando Zaporizhzhia

Il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha riferito che la Russia ha attaccato la periferia della città di Zaporizhzhia nella notte del 6 dicembre. Uno dei missili ha colpito la comunità di Stepne. A seguito dell'attacco sono state danneggiate infrastrutture critiche ed edifici residenziali. Secondo le informazioni preliminari, non ci sono vittime, ha dichiarato Starukh.

Mosca: Tre soldati sono stati uccisi da attacchi di droni ucraini in territorio russo

Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato riconosciuto formalmente che ieri tre soldati sono stati uccisi e quattro sono stati feriti da attacchi di droni al campo d'aviazione Dyagilevo, vicino alla città di Ryazan, e alla base aerea militare Engels-1, nella regione di Saratov. In Ucraina altre quattro persone sono state uccise dagli attacchi russi di ieri pomeriggio in Ucraina.

Il governatore: "Metà della regione di Kiev resterà senza corrente per giorni"

Circa la metà della regione che circonda la capitale ucraina rimarrà senza elettricità per i prossimi giorni dopo gli attacchi missilistici russi alle strutture elettriche, ha dichiarato il governatore regionale di Kiev. Gli attacchi di ieri, che hanno fatto ripiombare parti dell'Ucraina nel gelo, sono stati gli ultimi di settimane di attacchi che hanno colpito le infrastrutture critiche e tagliato il calore e l'acqua a molti. Kyiv, una città di circa 3 milioni di persone, sembra essere riuscita a evitare gravi danni. Ma la regione di Kiev, che non comprende la capitale e che prima della guerra aveva una popolazione di circa 1,8 milioni di abitanti, è stata duramente colpita. "Nei prossimi giorni, circa la metà della regione sarà senza elettricità", ha dichiarato Oleksiy Kuleba, il governatore della regione, nella tarda serata di lunedì.

Mosca non rinuncerà al controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia per creare una zona di sicurezza nucleare

"Il ritiro della Russia dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia o il trasferimento del controllo su di essa a qualche 'terza parte' è fuori questione", ha dichiarato ieri sera la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. una smentita diretta al direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, che il 2 dicembre aveva ipotizzato di raggiungere un accordo con la Russia e l'Ucraina sulla protezione della centrale nucleare di Zaporizhzhia entro la fine dell'anno.

Zelensky: Firmare accordi con questi terroristi non porterà pace

"Con l'attacco missilistico di oggi la Russia ha celebrato l'anniversario del memorandum di Budapest. Il destino di questo documento dà risposte a molte domande attuali sulla Russia. Firmare semplicemente qualcosa con questi terroristi non porterà la pace. Sicuramente romperanno qualsiasi accordo raggiunto con loro. Cedere alla Russia qualsiasi elemento della sicurezza di qualcun altro significa nuova guerra". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram. "Solo lo smantellamento delle capacità terroristiche russe, la liberazione di tutti i nostri territori e l'obbligo di rendere conto degli assassini porterà la pace. Credo che arriveremo a questo", ha aggiunto Zelensky.