L'invasione russa, giorno 330

Nasce il Patto di Tallinn: 9 Paesi Ue promettono donazioni militari all'Ucraina senza precedenti

Alleati irritati per la ritrosia tedesca sulla consegna dei carri armati Leopard 2. Michel a Kiev: “Vi servono più carri armati”. Zelensky: "Non sono sicuro che Putin sia vivo". Lavrov: "Faremo smaltire la sbornia alla Nato".
Nasce il Patto di Tallinn: 9 Paesi Ue promettono donazioni militari all'Ucraina senza precedenti
AP/LaPresse
Sabrina Singh al Pentagono, Washington

Il Patto di Tallinn: un gruppo di 9 Paesi europei promette tank all'Ucraina

Estonia, Regno Unito, Polonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia hanno emesso un comunicato congiunto - il patto di Tallinn - in cui si impegnano "a perseguire collettivamente la consegna di una serie di donazioni senza precedenti, tra cui carri armati, artiglieria pesante, difesa aerea, munizioni e veicoli da combattimento di fanteria" a favore dell'Ucraina. Lo si legge in una nota del ministero della Difesa britannico. "Domani ci recheremo a Ramstein e solleciteremo gli altri alleati e partner a seguire l'esempio e a contribuire con propri pacchetti di sostegno pianificati il prima possibile". 

Zelensky: da Ramstein mi aspetto decisioni forti

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato nel suo consueto discorso serale, di aspettarsi "decisioni forti" su ulteriori forniture di armi occidentali nel corso della riunione del gruppo di contatto nella base militare di Ramstein, in Germania, che si terrà domani.

Meta (Facebook): il Reggimento Azov non è una "organizzazione pericolosa"

Meta, proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp, non designa più il reggimento ucraino Azov come "organizzazione pericolosa", scrive il Kiyv Independent. 

"Ciò significa che i membri del reggimento Azov potranno avere account sulle piattaforme Meta, mentre i contenuti pubblicati da altri utenti sul reggimento Azov non verranno più rimossi", ha dichiarato il portavoce di Meta in una mail al giornale ucraino.    L'Ucraina ha negoziato a lungo con Meta per convincere la società a consentire la pubblicazione di contenuti sul reggimento Azov e sui suoi membri. Il Reggimento Azov è un'unità della Guardia Nazionale dell'Ucraina precedentemente con sede a Mariupol, una città portuale ucraina ora occupata dalla Russia. Il gruppo ha suscitato polemiche sulla sua presunta associazione con gruppi di estrema destra, un tema ricorrente utilizzato dalla propaganda russa."La guerra in Ucraina ha comportato il cambiamento delle circostanze in molte aree ed è diventato chiaro che il reggimento Azov non soddisfa i nostri severi criteri per la designazione come organizzazione pericolosa", ha detto il portavoce di Meta.

Crosetto: "La Russia ci attacca perché aiutiamo Kiev a difendersi"

"I post pubblicati oggi sui profili social dell'ambasciata russa in Italia non fanno altro che riprendere vecchi fermoimmagine di un video datato giugno 2022 e rappresentano solo l'ennesimo tentativo di proseguire nella propaganda contro il nostro Paese e contro il nostro appoggio alla resistenza del popolo ucraino". A sottolinearlo è il ministro della Difesa, Guido Crosetto. "Ricordo all'ambasciata russa che, se i loro carri armati fossero rimasti in Russia, le armi fornite all'Ucraina per potersi difendere, e dunque per poter sopravvivere, sarebbero rimaste nei magazzini delle nazioni che le avevano in dotazione", conclude Crosetto.

Si tratta per i carri armati all'Ucraina, alleati irritati per la ritrosia tedesca

Tensione Berlino-Varsavia. Zelensky: "Se avete i tank, dateceli!". Usa verso una mega-tranche di aiuti da 2,5 miliardi, forse anche missili a lunga gittata, e il Pentagono ribadisce: "La Crimea è Ucraina". Mosca: catturate munizioni italiane

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Negoziato sulla settima tranche aiuti Ue a Kiev, l'Ungheria minaccia il veto

Trattativa in salita tra i 27 Paesi Ue sull'erogazione della settima tranche di fondi all'Ucraina nell'ambito dell'European Peace Facility. Il via libera è atteso al Consiglio Affari Esteri di lunedì ma l'Ungheria ha minacciato il veto all'esborso. Secondo l'emittente radiofonica polacca Rmf Fm avrebbe  bloccato il via libera alla tranche da 500 milioni destinata in primo luogo a fornire aiuti militari a Kiev. La presidenza svedese dell'Ue, interpellata a riguardo, non ha commentato la posizione dell'Ungheria, spiegando tuttavia che nella giornata di oggi a Bruxelles si è tenuta una riunione a livello tecnico sul dossier. "I negoziati sono in corso. L'auspicio è di arrivare ad un accordo per la riunione dei ministri di lunedì", hanno spiegato fonti della presidenza svedese. 

Metsola a Davos, 'Kiev ha bisogno di più aiuti militari'

"Per vincere, l'Ucraina ha bisogno di più aiuto. A Davos ho chiesto ulteriore sostegno: finanziario, logistico, militare e umanitario. Dobbiamo consegnarlo. #SlavaUcraini". Lo scrive in un tweet la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola rilanciando un passaggio del suo intervento al Forum di Davos

Il Pentagono: "La Crimea è ucraina, Kiev ha tutto il diritto di riprenderla"

 "La Crimea è parte integrante dell'Ucraina e Kiev ha tutto il diritto di riprenderla:  lo ha detto in un briefing la vice portavoce del Pentagono Sabrina Singh, ricordando che comunque gli Usa non dettano gli obiettivi e i tempi delle operazioni militari e che gli ucraini  decidono in modo sovrano

Il Pentagono ribadisce: "Non ha senso fornire i carri armati Abrams a Kiev"

La posizione Usa resta immutata sui tank a Kiev:  "non ha senso fornire gli Abrams", ha spiegato in un briefing la vice portavoce della difesa Sabrina Singh, citando tra l'altro problemi di manovrabilità', rifornimenti, manutenzione e sottolineando che i Leopard sono invece "diversi". Quando alla posizione di Berlino, che subordinerebbe la fornitura di Leopard a quella dei tank Usa, Singh ha ribadito che "ogni Paese deve prendere decisioni sovrane" 

Il premier polacco è pessimista sul via libera tedesco all'invio dei carri armati Leopard 2

Mateusz Morawiecki, il primo ministro polacco, ha detto questa sera di essere "moderatamente pessimista" sul fatto che Berlino possa concedere ad altri Paesi il permesso di inviare carri armati di fabbricazione tedesca in Ucraina. Morawiecki si è detto "scettico" sul fatto che i carri armati Leopard 2 raggiungano il Paese devastato dalla guerra. "Sono moderatamente scettico, moderatamente pessimista perché i tedeschi si stanno difendendo da questo come un diavolo si protegge dall'acqua santa". Affermazione che arriva dopo le notizie emerse nella tarda serata di ieri, secondo cui fonti tedesche hanno riferito che il Paese non consentirà agli alleati di inviare carri armati di fabbricazione tedesca in Ucraina, a meno che gli Stati Uniti non inviino i propri. Una fonte del governo tedesco ha detto però stasera che non sono pervenute richieste in tal senso. Gli alleati occidentali si incontreranno domani presso la base aerea di Ramstein in Germania per discutere di un ulteriore armamento dell'Ucraina per la sua lotta contro gli invasori russi.

Colloquio Usa-Israele, sul tavolo anche l'Ucraina

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha discusso della guerra in Ucraina con i leader israeliani durante un viaggio in Israele e in Cisgiordania. "Hanno anche discusso dell'Ucraina, così come della fiorente partnership di difesa tra Russia e Iran e delle sue implicazioni per la sicurezza nella regione del Medio Oriente", ha detto la Casa Bianca in una nota. Sebbene Israele abbia condannato l'invasione russa dell'Ucraina, ha limitato la sua assistenza a Kiev agli aiuti umanitari e ai dispositivi di protezione.

Zelensky alla tv tedesca: "Se avete i carri armati Leopard, dateceli"

 "Se avere carri armati Leopard, allora dateceli", "non è il momento delle trattative, è il momento della sopravvivenza. Noi dobbiamo sopravvivere". Lo ha detto alla tv pubblica tedesca Ard il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come anticipa online il telegiornale dell'emittente. Zelensky ha così criticato la posizione del cancelliere tedesco Olaf Scholz sull'invio di panzer da combattimento a Kiev. Nell'intervista, che verrà trasmessa alle 20.45, il presidente ucraino ha aggiunto che l'Ucraina si sta difendendo e che non ha intenzione di attaccare la Russia. L'Occidente potrebbe continuare a discutere per altri sei mesi, ma "nel nostro Paese la gente muore ogni giorno", ha continuato Zelensky. La posizione attuale di Scholz sembra essere che l'autorizzazione tedesca all'export di carri Leopard debba eventualmente avvenire in concomitanza di un export Usa di carri Abrams. Il meeting domani sull'Ucraina nella base militare Usa di Ramstein potrà aprire a nuovi sviluppi sulla questione degli aiuti militari a Kiev. 

L'amministrazione occupante della regione di Zaporizhzha parla di una "offensiva locale" russa

L'esercito russo avrebbe lanciato una "offensiva locale" nei pressi di Orekhiv, nel Sud dell'Ucraina, e “ha preso il controllo operativo di quattro insediamenti"  Lo ha annunciato Vladimir Rogov,  membro dell'amministrazione occupante nella regione di Zaporizhzhia, secondo quanto riportato dall'agenzia di stato russa Ria Novosti

Josep Borrell: "Spregevoli" i riferimenti di Lavrov all'Olocausto contro il sostegno occidentale all'Ucraina

Per il capo della diplomazia europea Josep Borrell è "inaccettabile e spregevole" che Mosca abbia invocato l'Olocausto per denunciare il sostegno dei Paesi occidentali all'Ucraina e "giustificare la sua illecita aggressione". "Gli ultimi commenti del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov che accusano 'l'Occidente' di cercare una 'soluzione finale' per la Russia sono totalmente fuori luogo, irrispettosi e calpestano la memoria dei sei milioni di ebrei, e di altre vittime, che furono sistematicamente assassinati durante l'Olocausto", ha dichiarato Borrell in una nota. "La manipolazione della verità da parte del regime russo per giustificare la sua illegale guerra di aggressione contro l'Ucraina ha raggiunto un altro inaccettabile e spregevole punto basso. Non c'è paragone tra i crimini della Germania nazista e gli aiuti internazionali all'Ucraina per difendere il suo territorio e il suo popolo da un'aggressione ingiustificata. La Russia ha invaso un Paese sovrano vicino, prendendo di mira e uccidendo civili quotidianamente, con l'obiettivo dichiarato di distruggere il Paese e la nazione ucraina", ha aggiunto.

Il ministro esteri di Israele ha accetta l'invito a Kiev

Il ministro degli esteri Eli Cohen ha accettato l'invito della sua controparte ucraina a recarsi in visita a Kiev in quella che sarebbe la prima visita di un esponente israeliano dall'avvio dell'invasione russa del Paese. Lo riporta 'Times of Israel' secondo cui Cohen - che ha parlato con Kuleba per telefono - si è anche "impegnato a riaprire l'ambasciata israeliana a Kiev entro 60 giorni", mentre adesso il personale diplomatico opera prevalentemente dalla Polonia. Il ministro ha anche sottolineato che Israele continuerà ad offrire aiuto umanitario all'Ucraina con particolare riguardo alle infrastrutture energetiche, all'equipaggiamento medico e all'acqua. Nel colloquio - secondo le stesse fonti - Cohen ha affrontato il tema Iran chiedendo che l'Ucraina si unisca alla lotta contro le Guardie rivoluzionarie di Teheran e spinga l'Europa a inserirle nella sua lista delle organizzazioni terroristiche.

Charles Michel: "Trasformare velecemente in realtà" la promessa dell'adesione dell'Ucraina all'Unione europea

"A giugno, abbiamo preso una decisione inconcepibile per molti solo poche settimane prima: abbiamo deciso di concedere lo status di candidato all'Ue all'Ucraina. Quindi la questione dell'adesione all'Ue è stata risolta. L'Ucraina è l'Ue e l'Ue è l'Ucraina. E non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per trasformare questa promessa il più velocemente possibile in realtà". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento alla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino.

L'ufficiale Nato: "La Russia rimarrà una minaccia anche se perderà la guerra"

"Qualunque sia l'esito della guerra, molto probabilmente i russi avranno ambizioni simili... quindi la minaccia non scompare", ha detto ai cronisti l'ammiraglio Rob Bauer, presidente del comitato militare della Nato presso il quartier generale dell'alleanza a Bruxelles. Mentre le forze, le attrezzature e le munizioni russe sono state tutte esaurite dalla guerra, i paesi della Nato si aspettano che Mosca proverà a ricostruire e persino a rafforzare la sua capacità militare, ha affermato Bauer.

Regno Unito, Polonia e altri si impegnano a perseguire un sostegno militare "senza precedenti" per l'Ucraina

“Noi ministri della difesa di Estonia, Regno Unito, Polonia, Lettonia e Lituania; e i rappresentanti di Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia ci siamo incontrati oggi, 19 gennaio, per riaffermare la nostra continua determinazione e determinazione a sostenere l'Ucraina nella loro eroica resistenza contro l'aggressione russa illegale e non provocata. Insieme continueremo a sostenere l'Ucraina per passare dalla resistenza all'espulsione delle forze russe dal suolo ucraino. Riunendo alleati e partner, stiamo assicurando che il sostegno militare globale sia il più strategico e coordinato possibile. Pertanto, ci impegniamo a perseguire collettivamente la consegna di una serie senza precedenti di donazioni, tra cui carri armati , artiglieria pesante, difesa aerea, munizioni e veicoli da combattimento di fanteria per la difesa dell'Ucraina”. Sono alcuni passaggi di una dichiarazione pubblicata sul sito del governo britannico.

L'ambasciata russa a Roma: catturati missili anticarro di fabbricazione italiana

 "I missili anticarro 'Milan' di fabbricazione italiana catturati al nemico aiutano i difensori della Repubblica popolare di Donetsk a combattere i neonazisti ucraini". Lo scrive l'ambasciata russa in Italia sul suo profilo Facebook. "Almeno quest'arma è in buone mani", scrive l'ambasciata di Mosca, "nel frattempo, secondo i dati dell’Europol, molte armi della Nato, fornite al regime di Kiev, finiscono sul mercato nero e vengono rivendute alle organizzazioni criminali in Europa e altrove". Nel post dell'ambasciata sono presenti anche delle foto con le immagini di soldati in azione e alcuni dettagli dei missili, con il particolare sulla fabbricazione italiana.

Politico: "probabilmente" gli Usa annunceranno domani l'invio di missili da 150 chilometri di gittata

La testata statunitense Politico ha scritto che nel nuovo pacchetto di aiuti militari Usa all'Ucraina sarebbero “probabilmente” inclusi anche i missili Glsdb (ground-launched Small Diameter Bombs), con una gittata di circa 150 chilometri, il doppio di quella delle munizioni Gmlrs per i lanciarazzi Himars di cui dispone attualmente Kiev. Secondo alcuni analisti, considerando l'attuale linea del fronte, con i Glsdb sarebbe possibile colpire circa il 30% della Crimea e oltre i quattro quinti dei territori attualmente controllati da Mosca entro i confini ucraini

Charles Michel al parlamento ucraino: "Vi servono più sistemi di difesa aerea, missili, munizioni e soprattutto carri armati"

 "Le prossime settimane e i prossimi mesi saranno decisivi. Avete bisogno di più. Più sistemi di difesa aerea, più missili a lungo raggio e munizioni e, soprattutto, avete bisogno di carri armati. Subito. E vi sosteniamo anche a livello internazionale, oltre i confini dell'Ucraina." Lo ha detto il presidente del Consiglio Charles Michel parlando alla Rada ucraina a Kiev. "Stiamo facendo di tutto per isolare la Russia. L'Unione europea ha adottato nove pacchetti di sanzioni molto severe e non finisce qui. Stiamo anche lavorando duramente per raccogliere il più ampio sostegno internazionale per il vostro Paese. In Africa, in Asia, in Cina e in America Latina, in ogni incontro con i leader stranieri, il sostegno al vostro Paese è la prima questione che solleviamo", ha sottolineato Michel al Parlamento ucraino.

Volodymyr Zelensky: "Su Ramstein aspettative positive"

“Vedremo quali saranno i risultati di Ramstein”, dove si terrà domani una riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, "ma le nostre aspettative sono positive". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, incontrando la stampa con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in visita oggi a Kiev. "Il risultato dei combattimenti dipende da queste decisioni", ha segnalato. "Dobbiamo ancor guardare a supporti specifici che stiamo per avere nella forma di un pacchetto militare - ha detto Zelensky -, abbiamo già segnali su un grande pacchetto da 2,5 miliardi, un grande pacchetto difesa dagli Usa. Da quanto abbiamo capito dovrebbe esserci. Ci attendiamo un supporto simile" dagli altri partner. 

La Danimarca invia a Kiev 19 obici Caesar

 La Danimarca ha deciso di consegnare all'Ucraina 19 obici Caesar di fabbricazione francese, alcuni dei quali non sono ancora stati consegnati. Il governo danese, sostenuto dal Parlamento, "ha deciso di donare tutti i 19 pezzi di artiglieria Caesar di fabbricazione francese all'esercito in Ucraina", ha detto in una nota il ministro della Difesa Jakob Ellemann-Jensen, mentre l'Occidente moltiplica gli annunci di donazioni di armi pesanti a Kiev.

La Tuchia starebbe mediando un nuovo scambio di priogionieri tra Ucraina e Russia

L'ambasciatore ucraino in Turchia, Vasyl Bodnar, ha espresso la speranza che la Turchia possa mediare con successo in un secondo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, per il quale tutto e' gia' pronto al confine tra i due Paesi in guerra, ma in caso sorgano problemi potrebbe avvenire anche tramite la Turchia. "Lo scambio riguarda tra i 50 e i 100 ostaggi e dovrebbe avvenire ai confini tra Russia e Ucraina, ma in caso ve ne fosse bisogno avverrà attraverso la Turchia, che sta avendo e sono certo avra' un ruolo ancora una volta centrale nelle negoziazioni", ha detto Bodnar. La capo delegazione turca, Seref Malkoc, ha mediato in 8 diversi incontri tra le delegazioni di Mosca e Kiev andati in scena la scorsa settimana. In base a quanto dichiarato oggi da Bodnar, le parti si sono accordate per una road map in tre diverse fasi e l'Ucraina avrebbe presentato una lista con 800 nomi di propri prigionieri, mentre i russi una lista con 200 nomi. Bodnar ha specificato che i nomi indicati da Kiev includono anche feriti e civili. "Crediamo che in questa situazione sia necessario creare un corridoio umanitario per permettere lo scambio e il passaggio non solo di militari, ma sopratutto di civili. Dopo l'invasione la Russia ha catturato numerosi civili e li ha imprigionati. Chiediamo che vengano rilasciati ed e' questo il punto su cui si e' concentrata la nostra delegazione", ha detto Bodnar. L'accordo per un primo scambio di prigionieri sarebbe pero' saltato anche causa delle accuse volate tra i rappresentanti dei due Paesi durante le riunioni. A un primo annuncio da parte dei funzionari ucraini dello scambio di 40 prigionieri e' infatti seguita una secca smentita da parte del Cremlino. Lo scorso 16 gennaio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il collega russo Vladimir Putin per convincerlo a dare il via libera a un nuovo scambio di prigionieri, il secondo dall'inizio del conflitto. Il presidente turco punta ora anche all'apertura di un ponte umanitario che sotto l'egida dell'Unicef permetta il passaggio sicuro di minori e civili colpiti dalle conseguenze del conflitto in corso. I tentativi di mediazione di Erdogan risalgono a ormai un anno fa e nei primi mesi del conflitto sono stati concentrati al raggiungimento di un cessate il fuoco. Obiettivo impossibile da raggiungere, tanto che il leader turco ha cambiato strategia e iniziato a lavorare su mediazioni specifiche che facilitassero il dialogo tra le parti. Strategia che ha permesso alla diplomazia turca di portare a buon fine la trattativa per l'apertura del corridoio del grano attraverso il Mar Nero, ma anche di mediare in uno scambio di almeno 200 prigionieri nei mesi scorsi. 

Rinviato dal parlamento tedesco il voto sui Leopard all'Ucraina

La consegna dei carri armati Leopard all'Ucraina da parte della Germania è ancora oggetto di controversia nel Bundestag, il parlamento tedesco. Dopo un acceso dibattito, il Bundestag ha deferito alla competente Commissione Affari Esteri per un'ulteriore deliberazione la mozione del gruppo parlamentare Cdu/Csu per la consegna di carri armati tedeschi Leopard 1 o Leopard 2. L'Unione aveva chiesto un voto immediato, ma la mozione è stata respinta a causa del voto dei gruppi della coalizione governativa, dell'AfD e dell gruppo della Sinistra. Anche all'interno della coalizione di governo, non c'è un accordo sulla consegna dei carri armati, e l'Spd in particolare continua a lottare per l'approvazione. Si attendono, comunque, "decisioni sostanziali" dalla riunione del "gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina" di venerdì 20 gennaio, presso la base Usa di Ramstein. All'incontro parteciperà anche il nuovo ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius.

Bbc: alcuni soldati ucraini hanno confermato anonimamente il ritiro da Soledar

Arriva anche da militari ucraini al fronte la conferma del ritiro dei reparti di Kiev dalla cittadina di Soledar, al centro di furiosi combattimenti in questo inizio d'anno. Lo riporta l'inviato della Bbc nella zona, Andrew Harding, rimarcando come la località sia al momento controllata dalle forze di Mosca. Alcuni anonimi soldati citati dall'emittente britannica hanno lamentato in questi giorni mancanze di coordinamento dietro il ritiro, che sembra poter rendere più fragile anche la tenuta della vicina e ancor più strategica Bakhmut dinanzi all'avanzata russa. Altri commilitoni sentiti da Harding sulla linea del fronte si mostrano tuttavia "fiduciosi", per quanto "stanchi".  E un ufficiale indicato con il nome Andriy si dice convinto che si sia trattato solo di un ripiegamento "tattico e ordinato". "A volte è meglio fare un passo indietro per poi tornare ad attaccare e schiantare il nemico", afferma, rivendicando peraltro le pesanti perdite inflitte a suo dire ai russi ogni giorno.

Charles Michel: "Sogno un ucraino ai vertici dell'Unione europea"

 "Sogno che un giorno, spero presto, un ucraino ricoprirà il mio posto di presidente del Consiglio europeo, o di presidente del Parlamento europeo, o della Commissione". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo discorso alla Rada, il Parlamento ucraino a Kiev. "Ma proprio qui, proprio ora, siamo anche determinati a contribuire a mantenere in forma il vostro Paese e il vostro Stato. Ecco perche' finora abbiamo impegnato quasi 50 miliardi di euro per assistere l'Ucraina, di cui 18 miliardi di euro sono il sostegno al bilancio garantito per il 2023. Le nostre corsie di solidarieta' dell'Ue hanno consentito l'esportazione di 45 milioni di tonnellate di merci ucraine, generando entrate cruciali per il Paese. Abbiamo fornito un rifugio sicuro a molti milioni di vostri cittadini, in particolare donne e bambini, che hanno cercato protezione e rifugio nell'Ue e continueremo a farlo", ha aggiunto

Onu: dai porti ucraini partite 17,8 milioni di tonnellate di cereali e alimenti

 Sono 17,8 milioni di tonnellate i cereali e altri prodotti alimentari esportati dallo scorso agosto ad oggi in 43 Paesi nell'ambito della Black Sea Grain Initiative,  l'iniziativa per il trasporto sicuro di cereali e prodotti alimentari dai porti ucraini, in base all'accordo tra Russia e Ucraina stipulato con la Turchia e le Nazioni Unite dopo l'invasione russa dell'Ucraina. Ne danno notizia da Ginevra le Nazioni Unite

Mykhailo Podolyak: "L'Ucraina ha bisogno di carri armati, è ora di smettere di tremare davanti a Putin"

"La vera leadership consiste nel dare l'esempio, non nell'ammirare gli altri. Non ci sono tabù. Da Washington a Londra, da Parigi a Varsavia, si dice una cosa: l'Ucraina ha bisogno di carri armati. Carri armati: la chiave per porre fine alla guerra in modo appropriato. È ora di smettere di tremare davanti a Putin e fare il passo finale". Lo scrive su Twitter il consigliere della presidenza ucraino, Mykhailo Podolyak.

Volodymyr Zelensky dopo il colloquio con Charles Michel: "Il nostro obiettivo è la piena adesione dell'Ucraina all'Unione europea "

“Colloqui significativi con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. L'Ucraina e l'Unione europea hanno già ottenuto risultati importanti nel nostro storico riavvicinamento. Stiamo lavorando per ottenere ancora di più. Il nostro obiettivo è la piena adesione dell'Ucraina all'Unione europea e sono fiducioso che raggiungeremo questo obiettivo. Quest'anno avvieremo i negoziati sull'adesione dell'Ucraina all'UE, che è il nostro obiettivo. Abbiamo una grande motivazione, una grande voglia e stiamo andando avanti. E ringrazio il Presidente Charles Michel per aver sostenuto il nostro sviluppo istituzionale, per la sua leadership e il sostegno alla leadership per l'Ucraina, la nostra resilienza, la nostra indipendenza e il nostro popolo". Così su Telegram il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. 

Kiev: sale a 46 il bilancio dei morti per l'attacco a Dnipro

Il numero dei morti per un attacco missilistico che ha colpito un condominio a Dnipro, in Ucraina, è aumentato da 45 a 46 persone. Lo ha riferito su telegram il capo dell'amministrazione statale regionale di Dnepropetrovsk, Valentyn Reznichenko. "Secondo informazioni aggiornate, un missile russo che ha colpito un palazzo a Dnipro ha causato 46 vittime. 11 persone non sono ancora state identificate, lo stesso numero rimane disperso. L'identificazione è in corso", ha scritto il funzionario. "80 persone sono rimaste ferite. 24 vittime rimangono sotto controllo medico negli ospedali cittadini. Tre sono in gravi condizioni, tra cui una bambina di 9 anni", ha aggiunto. 

Il Regno Unito invierà a Kiev 600 missili Brimstone

Lo ha annunciato il ministro Wallace dall'Estonia (ANSA-AFP) - TAPA, 19 GEN - Il Regno Unito invierà all'Ucraina 60 missili Brimstone. Lo ha annunciato il ministro della Difesa britannico Ben Wallace durante la sua visita in Estonia. "Oggi posso dire che invieremo anche altri 600 missili Brimstone sul teatro, che saranno incredibilmente importanti per aiutare l'Ucraina a dominare il campo di battaglia", ha detto ai giornalisti alla base militare estone di Tapa.

Il Regno Unito ha avviato l'addestramento di un secondo contigente di militari ucraini

La Gran Bretagna ha avviato l'addestramento di un secondo contingente di militari ucraini, sul totale stimato di circa 20mila effettivi inclusi nel programma di formazione: lo ha annunciato il ministro della Difesa di Londra, Ben Wallace. "Il presidente Putin ha scommesso sul fatto che quest'anno ne avremo abastanza. Non ce ne andiamo da nessuna parte, signor Putin: siamo qui per restare, rimaniamo a fianco dell'Ucraina. Dovrete rivedere i vostri calcoli, dovrete cambiare: dovete lasciare l'Ucraina", ha concluso Wallace.

L'Iran non riconosce l'annessione di cinque regioni ucraine alla Russia

Il ministro degli Esteri iraniano ha affermato che Teheran non riconosce l'annessione russa della Crimea e di 4 nuove regioni nella Federazione. Lo ha dichiarato a TRT World il ministro iraniano Hossein Amir Abdollahian. "Riconosciamo la sovranità e l'integrità territoriale dei paesi nel quadro del diritto internazionale, quindi, nonostante le eccellenti relazioni tra Teheran e Mosca, non abbiamo riconosciuto la secessione della Crimea ..., delle regioni di Lugansk e Donetsk dall'Ucraina ... perché insistiamo sul nostro principio coerente in politica estera: quando diciamo che il conflitto in Ucraina non è una soluzione, crediamo nella nostra posizione come principio politico fondamentale su cui facciamo affidamento", ha affermato Abdollahian.

Volodymyr Zelensky al governo svedese: "Insieme verso una vittoria comune!"

"Sinceramente grato al governo svedese e al premier per il nuovo pacchetto di assistenza militare all'Ucraina".
A scriverlo su twitter è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Gli Ifv Cv90 (mezzi da combattimento della fanteria svedese), gli obici semoventi Archer e gli Atgm NLAW (arma anticarro leggera di nuova generazione) sono armi potenti di cui l'esercito ucraino ha bisogno per liberare la nostra terra dall'invasore russo.
Insieme verso una vittoria comune!", vi si legge. 

La Polonia potrebbe inviare carri armati Leopard in Ucraina anche senza l'ok tedesco

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha detto all'emittente privata Polsat News che potrebbe inviare carri armati Leopard 2 in Ucraina anche senza l'approvazione alla riesportazione dalla Germania: "Il consenso è di secondaria importanza qui, o lo otterremo rapidamente o faremo noi stessi ciò che è necessario", 

Volodymyr Zelensky accoglie Charles Michel: "Incontro importante"

Do il benvenuto in Ucraina al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel! Grazie per il costante e forte sostegno! Stiamo iniziando un incontro importante". Lo ha scritto sui social il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, pubblicando due foto dell'arrivo di Michel a Kiev e il loro abbraccio.

Charles Michel e Voldymyr Zelensky Telegram/Volodymyr Zelensky
Charles Michel e Voldymyr Zelensky

Emmanuel Macron: all'origine dell'invasione "una crisi esistenziale russa"

"Gli europei non stanno solo difendendo i propri valori, ma anche i principi del diritto internazionale: la sovranità nazionale e l'integrità delle frontiere, senza i quali non ci può essere alcuna pace": lo ha ribadito il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato dal quotidiano spagnolo El Pais. "Ritengo che l'origine di questa guerra non si trovi in Europa, ma sia un fenomeno dovuto fondamentalmente alla crisi del modello russo: la Russia, in quanto grande potenza, è alla ricerca di se stessa e di un proprio destino", ha spiegato Macron. "La Russia ha fatto una scelta, la scelta del presidente Putin e di coloro che lo circondano; non so se sia la scelta del popolo russo, ma in qualche modo è una risposta alla domanda di che cosa sia la Russia oggi, quale sia il suo destino: la Russia ha scelto di rispondere con un destino imperialista, una guerra coloniale contro i Paesi vicini sui quali ritiene di avere dei diritti", ha proseguito il Presidente francese. "Quindi credo che all'origine di questa guerra vi sia una crisi esistenziale russa, e mentre combattiamo per l'Ucraina e sanzioniamo la Russia dobbiamo tenere a mente questo fattore e chiederci la stessa domanda, perché non ci sarà una pace duratura se non forniremo la nostra parte di risposta", ha concluso.

Sergei Lavrov: Ue e Nato spingono Kiev a minacciare interessi vitali della Russia, ma "faremo passare loro la sbornia"

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato giovedì in una conferenza stampa congiunta con il suo omologo bielorusso a Minsk che l'Occidente sta spingendo Kiev a minacciare direttamente gli interessi vitali sia della Russia che del suo stretto alleato e vicino Bielorussia. Lavrov ha anche detto che Mosca avrebbe fatto tutto il possibile per "far passare la sbornia" ai colleghi dell'Unione Europea e della Nato. 

Carri armati Leopard, oggi si sono incontrati il ministro della DIfesa tedesco ha incontrato l'omologo statunitense

 I ministri della Difesa di Stati Uniti e Germania si sono incontrati oggi mentre Berlino è sotto pressione per autorizzare il trasferimento dei carri armati Leopard 2 di terza generazione in Ucraina. Il loro incontro è avvenuto dopo che una fonte del governo tedesco ha riferito che il cancelliere Scholz darà il via libera ai Leopard 2 in Ucraina solo se il presidente degli Stati Uniti Joe Biden accetterà di fornire a Kiev tank americani Abrams. La Germania rimane "uno dei nostri alleati più importanti", ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin all'inizio del suo incontro con Boris Pistorius, che poche ore prima aveva prestato giuramento come nuovo ministro della Difesa tedesco. Austin ha ringraziato il governo tedesco "per tutto ciò che ha fatto per rafforzare l'autodifesa dell'Ucraina" prima del suo incontro, senza menzionare specificamente la questione dei carri armati.

Secondo il governo ucraino l'aggressione russa è la più grave minaccia globale dal 1945

 "La guerra criminale di aggressione della Russia contro l'Ucraina, che dura da quasi un anno, rimane la più grave minaccia alla sicurezza internazionale e l'unica sfida senza precedenti per la comunità internazionale dalla seconda guerra mondiale", hanno denunciato in una nota congiunta i ministri ucraini degli Esteri e della Difesa Dmytro Kuleba e Oleksii Reznikov. "Questa guerra rappresenta un pericolo particolarmente grave per la comunità euro-atlantica, considerando gli obiettivi palesi della Russia di distruggere l'ordine di sicurezza europeo e minare la fattibilità della democrazia come forma di vita sociale".

L'appello del governo di Kiev per ricevere più carri armati Leopard 2

L'Ucraina lancia un nuovo appello per la fornitura di ulteriori armi e in particolare carri armati Leopard di fabbricazione tedesca in una nota dei ministri di Esteri e Difesa. "Ad oggi, è stato fatto molto per rafforzare il potenziale di difesa dell'Ucraina", "tuttavia la Russia conserva un sostanziale vantaggio quantitativo in truppe, armi ed equipaggiamento militare" e il "Cremlino è determinato a intensificare ulteriormente le ostilità" anche con "la minaccia di una nuova offensiva su vasta scala" e per questo l'Ucraina lancia un appello "a tutti gli Stati partner che hanno già fornito assistenza militare o intendono fornirla" per "rafforzare notevolmente il loro contributo pratico" alla difesa ucraina, hanno dichiarato in una nota congiunta i ministri ucraini degli Esteri e della Difesa Dmytro Kuleba e Oleksii Reznikov "Accogliamo con favore la decisione coraggiosa e tempestiva del Regno Unito di trasferire il primo squadrone di carri armati Challenger 2 in Ucraina. Tuttavia, non è sufficiente per raggiungere gli obiettivi operativi" e quindi "rivolgiamo il nostro appello agli stati che hanno in servizio i carri armati Leopard 2, tra cui Canada, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Turchia. Garantiamo che utilizzeremo queste armi in modo responsabile ed esclusivamente allo scopo di proteggere l'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno di confini riconosciuti a livello internazionale", hanno aggiunto i ministri.

Kuleba ringrazia il Parlamento europeo per la risoluzione su un tribunale speciale

"Sono grato ai membri dell'Europarlamento per aver approvato la risoluzione sull'istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina. Un passo importante verso un meccanismo legale che permetta di processare la leadership russa e di prevenire tali crimini in futuro". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Schianto elicottero, Kuleba: 10 adulti e 6 bambini ancora in ospedale

A seguito dello schianto dell'elicottero avvenuto ieri vicino a un asilo a Brovary vicino Kiev, in cui è rimasto ucciso anche il ministro dell'Interno ucraino, restano in ospedale 10 adulti e 6 bambini. Lo ha riferito il governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba.

Dombrovskis: assistenza finanziaria per supportarla

"Dobbiamo ancora supportare la sicurezza europea". Così Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione  Ue, all'evento Finding Europe's New Growth al World economic Forum, in merito alla guerra in Ucraina."Abbiamo erogato 3 miliardi di euro per l'Ucraina nell'ambito del nostro programma di assistenza macrofinanziaria plus", ha aggiunto ricordando che la Commissione Ue ha firmato il memorandum per il pacchetto di sostegno di 18 miliardi di euro all'Ucraina che serviranno a finanziare le necessità urgenti del paese.

Cremlino a Zelensky: "Putin c'è e ci sarà"

Il portavoce del presidente russo ha detto che la Russia e Vladimir Putin "ci sono e ci saranno". Questa la replica al presidente ucraino Volodymyr Zelensky che si è detto oggi non sicuro che Putin "sia vivo" durante il suo intervento alla "colazione ucraina" di Davos. Il Cremlino, commentando le parole di Zelensky, ha anche detto che la Russia e Putin sono un grosso problema per l'Ucraina e il suo leader. "Prima lui (Zelensky, ndr) si rende conto che sia la Russia che Putin ci sono e ci saranno, e che prima o poi dovranno rinunciare a tutto ciò che è anti-russo, meglio è per un Paese come l'Ucraina", ha detto Dmitry Peskov. Il portavoce del presidente russo ha detto che Vladimir Putin oggi è al Cremlino e ha in programma diverse telefonate internazionali. La prima si svolgerà a breve, la seconda nel pomeriggio. "Sapete che oggi è il giorno dell'Epifania, il presidente ha preso parte al bagno dell'Epifania, lo ha fatto nella regione di Mosca. Questa volta non ci sono materiali video o fotografici, riportiamo solo che ha seguito la sua tradizione".

Zelensky: non sono sicuro che Putin sia vivo

Volodymyr Zelensky non è "del tutto sicuro" che il presidente russo Vladimir Putin sia ancora vivo e sia lui a prendere le decisioni in Russia: lo ha detto il leader ucraino durante il suo intervento in videocollegamento al Forum economico di Davos. Lo riportano i media nazionali. "Non capisco bene con chi parlare e di cosa. Non sono sicuro che il presidente russo, che a volte appare contro il chroma key, sia davvero lui", ha risposto Zelensky a una domanda sulla possibilità di colloqui di pace.

Lavrov in Bielorussia incontra Lukashenko

"Oggi anche per noi, e non solo per la Russia, la sicurezza è più importante che mai", ha detto il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, al ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, in visita a Minsk, aggiungendo che i Paesi occidentali "stanno cercando di usare l'Ucraina anche contro la Bielorussia".
Lukashenko ha aggiunto però di essere "piacevolmente sorpreso" del fatto che, secondo lui, "l'Ucraina finora resista.
Si astiene da provocazioni contro la Bielorussia, malgrado i nostri vicini occidentali premano in quella direzione. Sappiamo di chi parlo", ha aggiunto l'uomo forte bielorusso citato dalla Tass, che a sua volta cita l'agenzia di stampa bielorussa Belta.
Fra Russia e Ucraina sonio in corso manovre aeree congiunte da tre giorni e stamani due caccia russi Mig-31 capaci di lanciare missili ipersonici sono stati visti decollare dal territorio bielorusso. 

 

Premier: Svezia fornirà cannoni a lungo raggio

La Svezia fornirà all'Ucraina sistemi di artiglieria a lungo raggio Archer: lo ha reso noto il premier svedese, Ulf Kristersson.

Mosca: prima Kiev considera nostre richieste prima tutto finirà

"Prima" l'Ucraina "mostrerà la sua disponibilità a tenere conto delle richieste della Russia, che in un modo o nell'altro saranno soddisfatte, prima tutto finirà e prima il popolo ucraino inizierà a riprendersi dalla tragedia che il regime di Kiev ha causato": lo ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ripreso da Ria Novosti.   Le truppe russe hanno invaso l'Ucraina scatenando una guerra in cui sono morte decine di migliaia di persone. Il Cremlino definisce "neonaziste" le autorità ucraine, ma queste accuse - tra i pretesti usati da Mosca per dare inizio al conflitto - sono ritenute da molti osservatori palesemente false.

Kiev condanna Lavrov su paragone fra Russia e la Shoah

Il ministero degli Esteri ucraino ha condannato la dichiarazione di ieri del ministro russo, Serghei Lavrov, in cui ha paragonato i russi agli ebrei dell'Olocausto, parlando di 'soluzione finale', e le azioni degli Stati Uniti e dei loro alleati a Hitler.
Atteggiarsi a "vittima" non lo aiuterà a evitare la punizione, ha scritto su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri dell'Ucraina, Oleg Nikolenko, come riportano i media ucraini.
"Il capo del ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa ha paragonato i russi, che stanno conducendo una guerra di aggressione, a milioni di ebrei uccisi dai nazisti durante l'Olocausto. Si scopre che non sono i razzi russi che stanno sparando contro edifici residenziali in Ucraina, ma l'Occidente che ha formato una coalizione per risolvere la 'questione russa'. Condanniamo fermamente la vergognosa dichiarazione di Serghei Lavrov, che offuscherà la memoria di milioni di vittime dell'Olocausto", afferma Nikolenko.
Il portavoce ha inoltre ricordato che il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aveva già richiamato l'attenzione sul radicato antisemitismo delle élite russe, poiché la Russia moderna è piena di odio nei confronti degli altri popoli.
Ieri Lavrov aveva detto che gli Usa e i suoi alleati vogliono mettere in pratica "una soluzione finale" contro la Russia "come Hitler per gli ebrei". 

 

Mosca: speriamo Israele non invii armi a Kiev

L'ambasciatore russo in Israele, Anatoly Viktorov, ha dichiarato che Mosca spera che lo Stato ebraico continui a rifiutare di inviare armi all'Ucraina. Lo riporta la Tass. "Per entrambi i Paesi è importante che questa politica" di Israele "di rifiutare di consegnare qualsiasi arma, loro componenti e così via nella zona di conflitto in Ucraina continui", ha affermato il diplomatico secondo l'agenzia di stampa statale russa.
Commentando la notizia riportata dal New York Times secondo cui, stando ad alcune fonti del giornale, il Pentagono starebbe inviando in Ucraina munizioni americane immagazzinate in Israele, il diplomatico ha affermato che Mosca sta "esaminando questa questione" e contatterà "le controparti israeliane attraverso i propri canali per discutere l'argomento".
"Tutti questi rapporti del New York Times contengono solo una frazione della verità. Sono sicuro che la verità è mescolata con una mezza verità e il travisamento dei fatti", ha dichiarato inoltre l'ambasciatore, sempre secondo la Tass, prendendo di mira la prestigiosa testata americana. 

 

Eurocamera: istituire tribunale internazionale contro Mosca

Via libera dall'Eurocamera auna risoluzione che esorta l'Ue a istituire un tribunale internazionale speciale, in stretta cooperazione con l'Ucraina e con la comunità internazionale, e che si occupi di perseguire la leadership politica e militare della Russia e i suoi alleati.

Michel vede veterani a Kiev: Ucraina indistruttibile

"Impressionato dal coraggio dei veterani del centro di riabilitazione finanziato dall'Ue a Kiev. L'Ucraina è indistruttibile". Lo twitta il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, in queste ore nella capitale ucraina.

Cessato l'allarme aereo

L'allarme aereo che era scattato in Ucraina questa mattina è cessato. Lo riferisce il Guardian, spiegando che sembra che sia stato causato da aerei russi decollati in Bielorussia, dove le forze aeree bielorusse e quelle russe stanno svolgendo esercitazioni congiunte.

 

Peskov, escalation con invio armi pesanti a Kiev

Il conflitto in Ucraina registrerà una escalation se l'occidente invierà a Kiev armi in grado di colpire il territorio russo. Il monito è del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha definito "estremamente pericolosa" la discussione in corso circa la fornitura di questi armamenti, con la conseguenza di portare il conflitto "su un nuovo livello qualitativo, che non si annuncia per niente buono per la sicurezza globale e per quella generale europea". Peskov ha ricordato che "già l'Ucraina ha armi che sta usando ogni giorno per colpire il territorio russo, ossia le nuove regioni" annesse. 

 

Michel arrivato a Kiev: 2023 sia anno della vittoria

''Di nuovo a Kiev per discutere tutti gli ambiti della cooperazione. Possa il 2023 essere l'anno della vittoria e della pace''. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel postando una sua foto alla stazione di Kiev.
Fonti Ue hanno confermato all'Adnkronos che Michel è in missione a Kiev su invito del presidente Volodymyr Zelensky e che, in agenda, ha un intervento alla Rada e un incontro con il primo ministro ucraino.
Prevista anche una visita di Michel a un centro di riabilitazione per veterani di guerra.

 

Allarme antiaereo in tutto il Paese

Un allarme antiaereo è scattato questa mattina in tutto il territorio ucraino: lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare di Leopoli, Maksym Kozytskyi, come riportano i media nazionali.   L'allarme è stato dichiarato dopo le 10:30 ora locale (le 9:30 in Italia). 

Medvedev: minaccia di guerra nucleare in caso di nostra sconfitta

L'ex presidente russo Dmitry Medvedev torna a evocare il 'rischio' di una guerra nucleare. "Domani, alla base Nato di Ramstein, i grandi leader militari discuteranno di nuove tattiche e strategie, nonché della fornitura di nuove armi pesanti e sistemi di attacco all'Ucraina". Un appuntamento che arriva subito dopo il forum di Davos, dove si è ripetuto "come un mantra" che "per raggiungere la pace, la Russia deve perdere".
"E a nessuno di loro viene mai in mente - prosegue, su Telegram - di trarre da ciò la seguente conclusione elementare: la sconfitta di una potenza nucleare in una guerra convenzionale può provocare lo scoppio di una guerra nucleare".
"Le potenze nucleari - ha aggiunto Medvedev - non hanno perso grandi conflitti da cui dipende il loro destino. Ma questo dovrebbe essere ovvio per chiunque. Anche a un politico occidentale che ha conservato almeno qualche traccia di intelligenza".

 

Zelensky: non sono sicuro che Putin sia vivo

 Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è sicuro che Putin "sia vivo". Lo ha affermato il leader dell'Ucraina durante il suo intervento alla "colazione ucraina" di Davos. "Non sono sicuro che il presidente della Russia che a volte appare... sia lui" ha detto Zelensky. "Gli addetti ai lavori della TV capiranno: in chroma key (chiave cromatica, ovvero la sovrapposizione di due diverse immagini o due diversi video, spesso usata per dare uno sfondo diverso a un soggetto ripreso, ndr), (lui) appare da qualche parte, non capisco bene se è vivo, o no, se è lui che prende le decisioni o qualcun altro. Che tipo di cerchia di persone? Non ho tali informazioni... non capisco bene come puoi promettere ai leader europei una cosa, e il giorno dopo iniziare un'invasione su vasta scala dello stato" ha detto. Per poi aggiungere: "È solo che non capisco bene con chi abbiamo a che fare. Discorsi di pace? Con chi?".

 

Quando il serial killer russo si era candidato per andare al fronte: "Ma solo quando farà un po' più caldo"

Zelensky: diverse teorie su cause tragedia elicottero

 'Diverse' teorie sulle cause della tragedia dell'elicottero del Servizio di emergenza ucraino che è caduto ieri alle porte di Kiev provocando la morte di 14 persone sono oggetto di indagine: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum economico di Davos in video collegamento.

 

Una delle tante missioni di Grossi, Aiea: a Chernobyl nella centrale nucleare. Grossi: "Tempi difficili" (Video)

Russia, aperta inchiesta su un cittadino Usa sospettato di spionaggio

 I servizi segreti russi (l'Fsb, il Servizio di Sicurezza Federale) hanno reso noto di aver avviato un'inchiesta su un cittadino statunitense sospettato di spionaggio. "L'americano è sospettato di raccogliere informazioni su argomenti batteriologici" ai danni della Federazione russa, si legge nel sito web dell'Fsb. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti. 

 

 

Charles Michel va a Kiev per incontrare Zelensky

La Germania invierà carri armati quando lo faranno anche gli Usa

La Germania non invierà carri armati di fabbricazione tedesca in Ucraina fintanto che gli Stati Uniti non faranno lo stesso, ha detto a Reuters una fonte governativa a Berlino.
La Germania ha il potere di veto su qualsiasi decisione di esportare i suoi carri armati Leopard, schierati dagli eserciti alleati della NATO in tutta Europa e che secondo gli esperti sono i più adatti al conflitto ucraino. Più volte nei giorni scorsi il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito, a porte chiuse, la condizione in base alla quale Berlino si muoverà soltato a patto che ci sia un'analoga decisione da parte di Washington, ha spiegato la fonte governativa tedesca in condizione di anonimato.
Alla domanda sulla posizione della Germania, la portavoce del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Karine Jean-Pierre, ha dichiarato: "Il presidente ritiene che ogni paese dovrebbe prendere le proprie decisioni sovrane su quali misure di assistenza alla sicurezza e quali tipi di attrezzature sono in grado di fornire all'Ucraina".

 

Cnn, nuovo pacchetto armi Usa sarà di 2,5 mld dlr

Il nuovo mega pacchetto statunitense di aiuti militari all'Ucraina avrà un valore complessivo di circa 2,5 miliardi di dollari: lo riporta la Cnn, che cita due fonti bene informate. Si tratta di uno pacchetti più consistenti annunciati da Washington dall'inizio della guerra lo scorso febbraio.

Il pacchetto, che non è ancora stato finalizzato, includerà per la prima volta i veicoli da combattimento Stryker. I nuovi aiuti, scrive l'emittente americana sul suo sito, potrebbero essere finalizzati entro la fine della settimana. 

 

Fiori e peluche per il bimbo morto nello schianto dell'elicottero

Michel in viaggio verso Kiev; "Ha bisogno di noi"

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è in viaggio verso Kiev, dove incontrerà il presidente Volodymyr Zelensky e il premier Denys Shmyhal. Lo ha annunciato un video-selfie pubblicato su Twitter.
"Gli ucraini stanno combattendo per la loro terra, per il futuro dei loro figli. Ma stanno anche combattendo per i nostri comuni valori europei di pace e prosperità. Hanno bisogno e meritano il nostro sostegno", ha detto. "Discuterò con il presidente Zelensky e il suo team quali altre misure concrete possiamo adottare per assicurarci che siano più forti e più potenti", ha aggiunto. 

 

Gb, Russia sta valutando impiego di alcuni tank T-14 Armata

 È probabile che la Russia stia considerando di schierare un piccolo numero dei suoi nuovi carri armati principali T-14 Armata in Ucraina. Lo riferisce un tweet del ministero della Difesa britannico in un aggiornamento d'intelligence, spiegando che a fine dicembre alcune immagini hanno mostrato dei T-14 in un'area di addestramento nel sud della Russia: il sito è stato associato ad attività di pre-dispiegamento per l'operazione in Ucraina. In seguito, "i media filo-governativi russi hanno affermato che i T-14 erano in fase di preparazione per il dispiegamento", spiega l'intelligence. Tuttavia, "non è chiaro se la Russia abbia già spostato il tipo in Ucraina. Qualsiasi dispiegamento di T-14 sarà probabilmente una decisione ad alto rischio per la Russia. Dopo undici anni di sviluppo, il programma ha subito ritardi, riduzioni della flotta prevista e segnalazioni di problemi di produzione. Un'ulteriore sfida per la Russia è l'adattamento della sua catena logistica per gestire il T-14, poiché è più grande e più pesante degli altri carri armati russi", si legge nell'aggiornamento. Se la Russia impiegherà il T-14, "probabilmente lo farà soprattutto a scopo propagandistico", spiega il rapporto. La produzione è probabilmente di poche decine di unità, mentre è improbabile che i comandanti si fidino del veicolo in combattimento.

 

Il video dello scambio di prigionieri con Kiev

Grossi: nelle centrali nucleari rischio incidenti in qualsiasi momento

Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha avvertito sul rischio di incidente in una centrale nucleare in Ucraina "in qualsiasi momento".
Parlando con Christiane Amanpour della Cnn, Grossi ha ricordato la possibilità di incidenti in una centrale nucleare ucraina se non ci fosse una zona di sicurezza attorno ad essa. "Può succedere in qualsiasi momento, in qualsiasi momento. Oggi puoi avere una situazione tranquilla, e il giorno dopo puoi avere bombardamenti, e questo è successo. E quando arrivano i bombardamenti, o quando le alimentazioni elettriche esterne vengono interrotte e i reattori non sono più raffreddati, puoi avere un tracollo", ha spiegato Grossi.

 

L'artiglieria ucraina in azione: razzi come saette

Russia, ambasciatore in Ue: nessun colloquio con Unione su Ucraina

Il rappresentante permanente russo presso l'Unione europea, Kirill Logvinov, ha detto oggi che la Russia e l'Unione europea non stanno discutendo una risoluzione del conflitto ucraino, neppure sulla base del principio del "38° parallelo", che è stato utilizzato per stabilire una linea di demarcazione tra la Corea del Nord e la Corea del Sud 70 anni fa.
"Non ci sono contatti tra i rappresentanti della Russia e dell'Unione Europea sulle questioni di una soluzione ucraina, non solo nel contesto dello 'scenario coreano', ma anche in linea di principio", ha detto Logvinov in un'intervista al quotidiano russo Izvestia, citata dalla Ria Novosti.

 

Indagine penale sull'incidente dell'elicottero

Le autorità ucraine hanno avviato un'indagine penale ordinata dal presidente Volodymyr Zelensky sull'incidente dell'elicottero in cui hanno perso la vita almeno 14 persone, tra cui il ministro dell'Interno Denys Monastyrsky.
"Il Servizio di sicurezza ucraino ha aperto un'indagine penale su questo terribile evento", ha dichiarato Zelensky.
"Ho incaricato il capo del Servizio di sicurezza dell'Ucraina, in collaborazione con tutti gli altri organi autorizzati, di chiarire tutte le circostanze del disastro", ha aggiunto.

 

Boris Johnson cittadino onorario di Kiev

Nyt: Gli Stati Uniti vogliono che Kiev riprenda la Crimea

Dopo mesi di discussioni gli Stati Uniti si sarebbero decisi a garantire all'Ucraina una maggiore potenza di fuoco per garantirle la possibilità di riprendere il pieno controllo della Crimea. Lo riporta il New York Times, che cita fonti dell'amministrazione Biden. "Abbiamo sempre sostenuto - ha spiegato Adrienne Watson, portavoce del Consiglio nazionale di sicurezza della Casa Bianca - che la Crimea fa parte dell'Ucraina, e l'Ucraina ha il diritto difendere la sovranità dei propri territori". Per mesi l'amministrazione americana si era mantenuta su una posizione moderata, ma tutto sarebbe cambiato. Secondo il New York Times, il presidente Joe Biden si sarebbe convinto che se l'esercito ucraino riuscisse a mettere a rischio il controllo russo sulla Crimea, questo cambiamento potrebbe rafforzare la posizione di Kiev in vista di futuri negoziati. Allo stesso tempo, però, avverte il quotidiano, c'è il rischio che un aggravarsi dello scontro potrebbe portare a un'escalation del conflitto.

Berlino avrebbe subordinato l'invio dei carri Leopard a quello di tank americani

"Il presidente Biden crede che ciascun Paese debba prendere le sue decisioni sovrane su quali misure di assistenza militare e quale tipo di equipaggiamento è in grado di fornire all'Uucraina": Così la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre alla domanda sulla posizione di Berlino, che avrebbe subordinato l'invio dei carri Leopard a quello di tank americani.