L'invasione russa

La Germania verso il sì all'invio di Leopard. Mosca: danno a rapporti con Berlino

Der Spiegel: ok di Berlino all'invio di carri Leopard, gli Usa manderanno gli Abrams. Accuse di corruzione nel governo ucraino, varie dimissioni nelle ultime 24 ore. Il conflitto in tempo reale: giorno 334
La Germania verso il sì all'invio di Leopard. Mosca: danno a rapporti con Berlino
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Kiev, ci addestreremo all'uso dei Leopard in Polonia

New York Times: a breve il sì di Washington all'invio di carri Abrams

L'amministrazione Biden annuncerà a breve il via libera all'invio a Kiev di carri armati M1 Abrams, scrive il New York Times citando fonti anonime del governo. Una di queste fonti sostiene che il numero di tank sarà compreso fra i 30 e i 50. La Casa Bianca dovrebbe ufficializzare mercoledì la decisione, coordinata con la posizione della Germania che a sua volta dovrebbe annunciare luce verde all'invio di carri Leopard. La duplice mossa, più volte invocata da Zelensky ma finora controversa per ragioni logistiche e geopolitiche, potrebbe rappresentare una svolta nelle capacità militari ucraine.

Zelensky: bene i cambi al vertice, l'Occidente decida presto sui tank

Il presidente ucraino Zelensky nel suo videomessaggio serale difende la scelta di sostituire diverse persone ai vertici del Paese, a causa di accuse di corruzione che però il presidente non cita. Le definisce “decisioni necessarie per avere uno Stato forte": "è giusto, è necessario per la nostra protezione e aiuta il nostro avvicinamento alle istituzioni europee". 

Poi interviene a proposito del controverso invio di carri armati Leopard e Abrams: "Per quanto riguarda i carri armati moderni di cui abbiamo bisogno, le discussioni devono concludersi con decisioni". E ancora: "Gli alleati hanno il numero richiesto di carri armati" necessari all'esercito ucraino per rovesciare le truppe russe, nota Zelensky, precisando che "i bisogni sono maggiori di cinque, dieci o quindici carri".

Due cooperanti britannici uccisi a Soledar mentre tentavano un'evacuazione umanitaria

Due operatori umanitari britannici sono stati uccisi in Ucraina mentre tentavano una evacuazione dalla città di Soledar. Erano dispersi dal 7 gennaio, quando avevano lasciato Kramatorsk per spostarsi nella zona di Soledar, teatro di sanguinosi combattimenti.

I nomi delle due vittime sono Chris Parry, 28 anni, e Andrew Bagshaw, 48. Il ministero degli Esteri britannico ha diffuso una dichiarazione della famiglia di Parry: "La sua determinazione disinteressata nell'aiutare gli anziani, i giovani e gli svantaggiati ha reso noi e la sua famiglia più numerosa estremamente orgogliosi. Non avremmo mai immaginato che avremmo salutato Chris quando aveva una vita così piena davanti a sé. Era un figlio premuroso, un fratello fantastico, un migliore amico per tanti e un partner amorevole per Olga. E' stato attratto dall'Ucraina a marzo, nella sua ora più buia, all'inizio dell'invasione russa e ha aiutato i più bisognosi, salvando oltre 400 vite e molti animali abbandonati".

Der Spiegel: decisione presa, la Germania manderà i suoi Leopard in Ucraina

“La decisione è presa”, scrive il giornale tedesco Der Spiegel: “La Germania manderà i Leopard in Ucraina” e permetterà ad altri Paesi alleati di inviare i propri. Stando alle informazioni del settimanale, Berlino sarebbe pronta a consegnare “almeno una compagnia” dei suoi carri armati pesanti, che Kiev ritiene necessari per fronteggiare l'invasione russa. 

L'esercito tedesco ha uno stock di 320 tank Leopard 2, secondo una portavoce della Difesa tedesca alla CNN, ma non è chiaro quanti di questi carri armati siano operativi. Al di fuori dall'esercito, l'industria di armamenti Rheinmetall ha detto la settimana scorsa di avere uno stock di 139 Leopard, dei quali solo 29 sono pronti al combattimento. Tuttavia questi tank sono già stati promessi a Paesi terzi che hanno mandato vecchi carri armati sovietici all'Ucraina. Il resto dello stock non è ancora operativo: degli 88 tank rimanenti solo pochi potrebbero essere consegnati fra nove mesi e gli altri fra un anno. Un'altra industria tedesca di armamenti, la Ffg, dispone di 99 Leopard, ma si tratta del vecchio modello Leopard 1.
 

 

 

Invio dei Leopard, il parlamento tedesco ne discute domattina

Il Bundestag - cioè il Parlamento tedesco - discuterà domani mattina, mercoledì, del possibile invio all'Ucraina dei carri armati Leopard: Cdu e Csu, i partiti cristiano-democratici all'opposizione, hanno infatti chiesto di inserire la questione in agenda "per porre fine al blocco dei Leopard da parte del governo". 

Media: 12 Paesi pronti a fornire tank Leopard a Kiev se Berlino darà il via libera

Dodici Paesi avrebbero accettato di fornire all'Ucraina circa 100 carri armati Leopard 2, se e quando il governo tedesco darà il suo consenso. 

La notizia viene dal canale americano ABC News, che cita un alto funzionario ucraino: secondo il quale l'accordo sarebbe stato preso durante il vertice di venerdì scorso a Ramstein, in Germania. Paesi come Polonia e Finlandia hanno già dichiarato pubblicamente la loro disponibilità, ma secondo la fonte anche Spagna, Paesi Bassi e Danimarca e altri sarebbero pronti a inviare alcuni dei loro tank. L'alto funzionario ucraino, che parla sotto anonimato, sostiene che i Leopard sono necessari a Kiev perché le munizioni per i carri armati di epoca sovietica “stanno finendo”.
 

Fratoianni, Verdi-Sinistra: scomparso ogni spiraglio di trattativa, si parla solo di armi

"Oggi è il 24 gennaio, siamo a 11 mesi da quando la Russia di Vladimir Putin ha scatenato la sua violenta aggressione armata" e "vogliamo almeno riconoscere che in questi 11 mesi se c'è qualcosa che è scomparso progressivamente è la trattativa?". 

Così Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi-Sinistra, in aula a Montecitorio, commentando il decreto che ha prorogato la cessione di armamenti al governo ucraino. "Oggi - ha sottolineato Fratoianni - ogni spiraglio di trattativa sembra scomparso e l'unica parola che prende, guadagna e continua a consumare il campo è  la parola delle armi, della vittoria nel conflitto e della soluzione militare". Secondo il parlamentare si rischia di fare "troppo tardi" in una guerra che "oggi uccide ma può determinare domani una catastrofe senza ritorno". Fratoianni sottolinea l'"ipocrisia" del "richiamo ai valori occidentali, alla difesa della libertà" che non fa "i conti" con la Turchia e i curdi, il "nuovo governo di estrema destra di Israele nei confronti dei palestinesi, le infinite guerre dimenticate".
 

Grossi: un incidente nucleare è da evitare con ogni mezzo

"Un incidente nucleare non è l'interesse di nessuno. Avrebbe delle brutte conseguenze per tutti. E dev'essere evitato con ogni mezzo". Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, in audizione alla commissione Esteri al Parlamento europeo. 

Bloomberg: domani ok di Berlino a Polonia su Leopard

La Germania potrebbe dare l'ok alla Polonia per l'invio dei carri armati Leopard 2 in Ucraina già domani, riferisce Bloomberg. "La Germania dovrebbe dare già mercoledì alla Polonia l'approvazione per riesportare i suoi carri armati Leopard di fabbricazione tedesca in Ucraina, secondo persone a conoscenza della questione che hanno chiesto di non essere identificate", scrive l'agenzia. La Polonia "ha chiesto formalmente l'autorizzazione oggi e il governo tedesco ha detto che avrebbe risposto con urgenza", ha aggiunto, ricordando che secondo la legge tedesca i tank "possono essere inviati in Ucraina solo con il consenso di Berlino".

Crosetto: supporto all'Ucraina nella speranza che la guerra si fermi. "Non facciamo il tifo perché continui", dice il ministro della Difesa

Il supporto della comunità internazionale - e dell'Italia - all'Ucraina è portato avanti non "facendo il tifo" che la guerra con la Russia continui, ma "nella speranza che si fermi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenuto a 'Diario del Giorno' su Rete Quattro. "Questa non è una decisione che prende soltanto questo governo o questo Paese, è una decisione che nasce da una comunità internazionale che si è ritrovata d'accordo nel rispondere all'urlo e alla richiesta di aiuto da parte di una nazione invasa da un'altra nazione", ha detto Crosetto, "Togliamo i nomi: si tratta di una nazione in cui un bel giorno un'altra nazione ha deciso di inviare le proprie truppe e i propri carri armati per cercare di occuparla tutta. Non ci è riuscita e da allora è iniziata la guerra e alcune nazioni hanno deciso di aiutare la nazione attaccata a difendersi. È stato fatto dal governo che ha preceduto quello in cui adesso sono ministro della Difesa, lo sta continuando a fare questo governo nell'ambito di un accordo di cinquanta Paesi della comunità internazionale e lo fa sperando che la guerra si fermi". "E' un aiuto", ha chiarito il ministro della Difesa, "che viene dato non facendo il tifo perché continui la guerra, è un aiuto che viene dato nella speranza che la non possibilità di vittoria obblighi da una parte la Russia a sedersi a un tavolo e a smetterla con le ostilità e dall'altra" renda possibile "l'avvio di una soluzione pacifica e il ritorno alla situazione preesistente. Questa è la logica con cui vengono fatti gli aiuti dall'Europa".

L'Ambasciata russa: mezzi militari italiani bruciano a Soledar

"Per i militari russi che hanno girato questo video, non fa differenza quali mezzi militari italiani stiano bruciando nei pressi di Soledar: Iveco 4x4 o MLS Shield. Bruciano più o meno nello stesso modo". E' l'ennesimo post provocatorio dell'ambasciata russa a Roma sui social, dove viene diffuso anche un video.

Dl Ucraina, ok dalla Camera con 215 sì: invio di armi per tutto il 2023. I voti contrari sono stati 46

Via libera dell'aula della Camera al dl Ucraina che proroga di un anno l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a Kiev, fino al 31 dicembre 2023. Una proroga che apre la strada alla possibilità di continuare con gli invii attraverso decreti interministeriali (Difesa di concerto con Esteri ed Economia), in deroga alla legislazione vigente e previo atto di indirizzo delle Camere. I voti favorevoli sono stati 215, i contrari 46.

Valery Gerasimov Lapresse
Valery Gerasimov

Gerasimov: "Due nuovi distretti militari in risposta a Finlandia e Svezia in Nato"

Il capo di stato maggiore delle forze armate russe, Valery Gerasimov, anticipa, in una intervista ad Argumenty i Fakty, una massiccia ristrutturazione delle forze imperniata sulla formazione di nuovi distretti militari a Mosca e San Pietroburgo, in risposta all'adesione di Finlandia e Svezia nella Nato. Saranno inoltre costituite tre unità militari di grandi dimensioni di fanteria motorizzata basate nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia. E sarà dispiegato un corpo d'armata in Carelia, al confine con la Finlandia. Dopo aver riconosciuto che "la Russia moderna non mai avuto esperienza di un tal livello e intensità di operazioni di combattimento" come quelle in corso in Ucraina, Gerasimov ha sottolineato che oggi "il nostro Paese e le sue forze armate contrastano di fatto l'intero Occidente collettivo", ha spiegato. Si terrà conto delle esperienze maturate in Ucraina per ricostruire le forze armate. Gerasimov ha ammesso problemi nella mobilitazione parziale decretata da Putin lo scorso settembre. Il meccanismo non ha funzionato come avrebbe dovuto ed è stato corretto strada facendo, ha aggiunto. "Non c'era mai stata una tale mobilitazione dalla Grande Guerra patriottica".

M1 Abrams, carro armato da combattimento di fabbricazione americana Getty
M1 Abrams, carro armato da combattimento di fabbricazione americana

Wall Street Journal: “Gli Usa verso l'invio di un significativo numero di tank Abrams a Kiev”

L'Amministraziome Biden sarebbe "incline" a fornire all'Ucraina i carri armati Abrams M-1, contrariamente all'opinione del Pentagono: è quanto scrive il quotidiano statunitense The Wall Street Journal, aggiungendo che un annuncio in tal senso potrebbe arrivare a breve. La decisione farebbe parte di un più ampio accordo diplomatico con la Germania in base al quale Berlino si impegnerebbe a fornire un numero inferiore dei propri carri armati Leopard 2 e ad autorizzarne la consegna a Kiev da parte di altri Paesi utilizzatori. Il cambio di politica sarebbe stato deciso dalla Casa Bianca dopo il colloquio telefonico del 17 gennaio scorso fra il presidente Joe Biden e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Nei giorni scorsi il Pentagono aveva escluso l'invio degli Abrams in quanto ritenuti non adatti al teatro di operazioni, dato il loro consumo elevato di combustibile e le difficoltà logistiche legate al loro dispiegamento.

Kiev: abbiamo carbone e gas sufficiente per superare l'inverno

L'Ucraina ha riserve di carbone e gas sufficienti per i restanti mesi dell'inverno, nonostante i ripetuti attacchi russi al suo sistema energetico. Lo ha affermato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, secondo quanto riferisce il Guardian.
Shmyhal ha affermato che la situazione nel settore energetico è rimasta difficile ma sotto controllo, dopo una campagna russa di mesi di attacchi di droni e missili su infrastrutture critiche che hanno danneggiato circa il 40% del sistema energetico.
"Per ora tutti i tentativi della Russia di far precipitare l'Ucraina nell'oscurità sono falliti", ha detto Shmyhal a una riunione del governo. "Abbiamo riserve sufficienti per continuare e terminare la stagione di riscaldamento in modalità normale. Circa 11 miliardi di metri cubi di gas sono immagazzinati e quasi 1,2 milioni di tonnellate di carbone sono nei depositi". 

 

Kiev sanziona 21 membri della Chiesa ortodossa russa

Il presidente Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che approva una richiesta del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino di sanzionare 21 leader e sacerdoti della Chiesa ortodossa russa.L'elenco include 16 ecclesiastici di alto livello della Chiesa ortodossa russa e altri sei membri della chiesa che fa capo al patriarcato moscovita, secondo il Kiev Independent. Un comunicato sul sito ufficiale di Zelensky afferma che il decreto, firmato ieri, "entra in vigore dal giorno della sua pubblicazione".

Kiev: arrestato presunto responsabile di tangenti a viceministro

La Suprema Corte Anticorruzione ucraina ha catturato il presunto organizzatore della tangente all'ex viceministro per lo Sviluppo delle Comunità, Territori e Infrastrutture Vasily Lozinsky, arrestato tre giorni fa con l'accusa di aver ricevuto mazzette per l'acquisto di generatori.
Lo riporta Ukrainska Pravda.
Il giudice istruttore dell'anticorruzione ha accolto pienamente la richiesta degli inquirenti e ha applicato una misura di detenzione con possibile libertà su cauzione nei confronti di Sergey Krivoy. Il periodo di detenzione è fino al 24 marzo 2023 compreso.
Il 21 gennaio, le autorità ucraine hanno arrestato il viceministro per lo sviluppo delle comunità, dei territori e delle infrastrutture Vasily Lozinsky, accusato di aver accettato una tangente per un importo di 400.000 dollari per l'acquisto di generatori. 

 

Zelensky: non abbiamo intenzione di attaccare la Bielorussia

"Non attaccheremo la Bielorussia e non abbiamo mai avuto intenzione di farlo". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando il patto di non aggressione che Kiev ha proposto a Minsk. "State ascoltando tutto ciò che l'Ucraina offre ufficialmente", ha aggiunto Zelensky durante il briefing congiunto con il presidente finlandese Sauli Niinistö, in visita a Kiev. Lo riporta Unian.

Rientrato allarme aereo diramato in tutto il Paese

E' rientrato dopo circa 40 minuti, l'allarme aereo diramato poco dopo le 14 in tutta l'Ucraina. Lo riferisce l'Ukrainska Pravda, che citando il gruppo di monitoraggio bielorusso Gayun ha spiegato che l'allarme si è diffuso in tutto il Paese dopo che un jet da combattimento russo, vettore missilistico MiG-31K Kinzhal, è decollato dall'aeroporto di Machulishchi.
Dopo 40 minuti, le sirene hanno smesso di suonare nelle regioni di Kiev, Cherkasy e Poltava, e poco dopo sono stati cancellati in tutta l'Ucraina. 

 

Save the Children: distrutta una scuola ogni 2 giorni da settembre

Il bilancio dell’anno scolastico sotto alle bombe in Ucraina registra la distruzione delle scuole a giorni alterni, con una scuola colpita ogni due giorni in modo costante. È quanto riferisce Save the Children in occasione della Giornata internazionale dell’educazione. Secondo i dati del ministero dell'Istruzione e della Scienza dell'Ucraina, 48 scuole sono state completamente distrutte da combattimenti attivi, bombardamenti e attacchi missilistici da settembre a metà dicembre 2022, ovvero quasi un quarto di tutte le scuole distrutte dall'escalation della guerra lo scorso febbraio, e altre 133 sono state danneggiate nel primo semestre di questo anno scolastico. A settembre, solo una scuola su tre in Ucraina è stata in grado di iniziare le lezioni in presenza, poiché solo gli edifici dotati di un rifugio sono autorizzati ad accogliere gli studenti. Secondo l'ultimo rapporto del ministero dell'Istruzione, un milione di bambini ora frequenta le scuole, mentre 1,2 milioni combinano lezioni online con lezioni in presenza. "Se, da un lato, l'apprendimento di persona è più vantaggioso per i bambini, molti di loro si sentono insicuri a scuola a causa della minaccia di attacchi missilistici e della necessità di avere un rifugio", evidenzia Save the Children.

Zelensky: i russi stanno raccogliendo forze e preparando vendetta

"È ovvio che la leadership russa si sta preparando alla vendetta, raccogliendo forze, ma è anche ovvio che lo stato terrorista deve perdere": lo ha sottolineato il l presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante una conferenza stampa congiunta con il presidente della Finlandia, Sauli Niinisto, a Kiev, come riferisce il corrispondente di Ukrinform.    Zelensky ha detto di aver discusso con il suo collega finlandese di cosa ha esattamente bisogno l'Ucraina sul campo di battaglia per sconfiggere il paese aggressore. "In questo contesto, abbiamo anche discusso della partecipazione della Finlandia alla coalizione di paesi sulla fornitura all'Ucraina di moderni carri armati occidentali. Vi ringraziamo per il vostro sostegno nel farlo, un tale contributo alla vittoria è molto importante per noi", ha affermato il presidente.

Salute di Navalny, i Premi Nobel Muratov e Ressa si appellano alla Croce Rossa

I Premi Nobel per la pace del 2021, i giornalisti Dmitry Muratov e Maria Ressa, si sono appellati alla Croce rossa internazionale per chiedere un intervento per Aleksei Navalny, il dissidente russo in carcere, in condizioni di salute preoccupanti, come hanno denunciato i suoi collaboratori. "Fate quello che i vostri principi umanitari vi suggeriscono di fare: prevenire sofferenze dell'uomo. Fino a che continuano i tormenti di Navalny, siamo tutti complici degli esecutori", hanno scritto Muratov e Ressa, come si legge su Novaya Gazeta. Un rappresentante della Croce rossa ha già risposto che l'organizzazione non ha un mandato per intervenire in tali circostanze.

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Estonia presenta nuova Strategia nazionale di sicurezza. La Difesa avrà un bilancio di almeno il 3% del Pil

Il Governo estone ha approvato oggi la nuova Strategia nazionale di sicurezza, un documento nel quale sottolinea come, a causa della crescente minaccia militare proveniente dalla Federazione russa, sia necessario aumentare la spesa militare per la difesa ad almeno il 3 per cento del PIL.

Boris Johnson: la Germania e gli alleati consegnino i carri armati a Kiev

L'ex primo ministro britannico Boris Johnson ha chiesto alla Germania e agli altri alleati occidentali di fornire carri armati all'Ucraina. "Gli ucraini hanno bisogno di centinaia di carri armati, e dovrebbero prenderli da americani, tedeschi, polacchi e molti altri", ha scritto Johnson in un articolo per il Daily Mail. L'Ucraina ha bisogno di aerei per colpire obiettivi dal cielo e di veicoli corazzati e carri armati per riconquistare il territorio, ha scritto Johnson, che ha visitato Kiev durante lo scorso fine settimana. "È un attacco brutale e immotivato contro un paese europeo innocente e tutto ciò che gli amici dell'Ucraina stanno facendo è aiutarla a difendersi", ha scritto ancora l'ex premier britannico, sottolineando che, a suo giudizio, il presidente russo Vladimir Putin non arriverebbe al punto di usare armi nucleari.

Duma russa vota l'unificazione dei sistemi di istruzione nelle regioni occupate. Domani Putin all'Università di Mosca

La Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha approvato in prima lettura un progetto di legge per "l'integrazione dei sistemi educativi e delle attività di insegnamento" delle quattro regioni del Sud-est e Sud ucraino dichiarate annesse dalla Russia, e sempre solo parzialmente controllate dalle forze russe: le autoproclamate repubbliche di Lugansk e Donetsk (Donbass) e gli oblast di Zaporizhzhia e Kherson. Lo riferisce Ria Novosti. L'integrazione e l'omologazione al sistema russo del circuito informativo delle quattro regioni dichiarate annesse è stata proposta dal governo. Ottiene il primo via libera alla vigilia del Giorno di Tatjana, giornata celebrativa per gli istituti superiori russi, che ricorda la creazione dell'Università di Mosca da parte dell'imperatice Elisabetta la Grande nel 1755. Domani il presidente Vladimir Putin si recherà all'Università statale di Mosca per un incontro con gli studenti e l'inagurazione di un nuovo corpus dell'imponente complesso universitario.

Papa Francesco: frenare escalation bellica anche nella comunicazione

"Come 60 anni fa, anche ora viviamo un’ora buia nella quale l’umanità teme un’escalation bellica che va frenata quanto prima anche a livello comunicativo". Così Papa Francesco nel messaggio inviato per la 57ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che quest’anno si celebra, in molti Paesi, il 21 maggio 2023 sul tema: Parlare col cuore. 'Secondo verità nella carità'. "Si rimane atterriti nell’ascoltare con quanta facilità vengono pronunciate parole che invocano la distruzione di popoli e territori. Parole che purtroppo si tramutano spesso in azioni belliche di efferata violenza", prosegue il Santo Padre. "Ecco perché va rifiutata ogni retorica bellicistica, così come ogni forma propagandistica che manipola la verità, deturpandola per finalità ideologiche. Va invece promossa, a tutti i livelli, una comunicazione che aiuti a creare le condizioni per risolvere le controversie tra i popoli".

Mosca: dura risposta alla Lettonia per l'espulsione dell'ambasciatore

Mosca darà "una dura risposta" alla Lettonia, che ieri ha deciso di espellere l'ambasciatore russo e di abbassare il livello delle relazioni diplomatiche in segno di solidarietà con l'Estonia, nei confronti della quale la Russia aveva adottato le stesse misure. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo. "Tale esempio di ulteriore passo ostile da parte di Riga - si legge in un comunicato del ministero ripreso dall'agenzia Tass - non sorprende. Si tratta della logica conseguenza della politica della cricca di governo lettone intenta a distruggere le relazioni bilaterali. Le autorità (della Lettonia) chiaramente non si preoccupano delle conseguenze che essa avrà per il Paese e il suo popolo".

Morawiecki: "La Polonia chiederà alla Ue di risarcire i costi per i Leopard"

La Polonia chiederà all'Unione europea di risarcire i costi dei carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca che fornirà all'Ucraina. Lo ha dichiarato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki nel corso di una conferenza stampa.

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Media di Kiev: lo schianto dell'elicottero a Brovary è stato causato da un errore umano

La causa dello schianto dell'elicottero a Brovary nella regione di Kiev che ha causato tra gli altri la morte del ministro dell'Interno ucraino è da attribuirsi a un errore umano. Lo riporta il sito ucraino di notizie 'Strana' citando fonti dello stesso ministero. A quanto viene riferito il pilota stava volando troppo basso in condizioni di visibilità limitata a causa della fitta nebbia e si sarebbe accorto troppo tardi del palazzo. La decisione di percorrere quella rotta - sempre secondo le stesse fonti - sarebbe stata presa per il timore di attacchi missilistici dal territorio della Bielorussia. Nell'incidente sono morte 14 persone fra cui un bambino.

Undici navi della Russia nei pressi di Odessa

Il quantitativo di navi russe in servizio nel Mar Nero, più precisamente nell'area di Odessa, è salito ad 11. Di queste, tre navi di superficie e un sottomarino, risulterebbero tutti e quattro armati di missili Kalibr. Ad annunciarlo è l'emittente statale ucraina Suspilne. 

Ue: bene che le autorità ucraine siano serie sulla corruzione

"Abbiamo notato le dimissioni in corso tra le fila del governo ucraino, non commentiamo le indagini in corso ma possiamo dire che siamo soddisfatti che le autorità ucraine prendano sul serio questa situazione". Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue. "L'Ucraina deve rafforzare la lotta alla corruzione, specie ad alti livelli, e questo fa parte del processo di adesione: l'Ue con i suoi partner ha sostenuto l'Ucraina a rafforzare lo stato di diritto per anni", ha aggiunto. "L'Ue ha diversi livelli di controllo per essere sicura che i suoi fondi vadano dove devono andare".

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In Germania, l'AfD si oppone all'invio di Leopard a Kiev

L'AfD, il partito di estrema destra tedesco, ha chiesto al governo di Berlino di impedire alla Polonia di trasferire i carri armati tedeschi Leopard all'Ucraina. "I carri armati tedeschi non possono attraversare l'Ucraina. Il governo federale non deve coinvolgere ulteriormente la Germania nella guerra in Ucraina", ha dichiarato il leader dell'AfD, Tino Chrupalla, come riportano i media tedeschi.

Cremlino: fornitura Leopard danno a rapporti con Berlino

La fornitura di carri armati Leopard all'Ucraina avrà inevitabilmente un impatto sulle relazioni future fra Russia e Germania. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Tass. 

 

Kiev, si dimette viceministro per sviluppo delle comunità

 Anche il vice ministro ucraino per lo sviluppo delle comunità e dei territori dell'Ucraina, Ivan Lukerya, ha scritto una lettera per annunciare le sue dimissioni. Lo annuncia Lukerya su Facebook, come riporta Ukrinform. 

Cremlino: 'niente di buono' da fornitura Leopard a Kiev

Non verrà "niente di buono" dalla fornitura di carri armati tedeschi Leopard all'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

Berlino: gli alleati possono addestrare gli ucraini sui Leopard

 Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha affermato che gli alleati, disposti a consegnare carri armati Leopard a Kiev, possono iniziare a istruire gli ucraini. 

 

Stoltenberg, dobbiamo dare armi più forti a Kiev e presto

"Dobbiamo dare armi più forti all'Ucraina" e "dobbiamo farlo velocemente". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Berlino, in uno statement dopo l'incontro con il neoministro della Difesa Boris Pistorius. 

 

Berlino, non c'è ancora alcuna novità sui Leopard

"La domanda sui Leopard arriva lo stesso: lo dico io, non c'è nessuna novità". Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, in uno statement con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, dopo un primo incontro bilaterale di conoscenza a Berlino. 

 

Un arsenale in cantina

Si dimette viceministro della Difesa Shapovalov

Il viceministro della Difesa ucraino, Vyacheslav Shapovalov, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico citando "accuse dei media" di corruzione ritenute "infondate": è quanto riporta l'agenzia di stampa britannica Reuters. Shapolavov era incaricato di sovrintendere alle forniture di equipaggiamento e alimentari destinate alle truppe ucraine.

Tre persone uccise nel Donetsk

Gli attacchi russi nell'oblast di Donetsk hanno ucciso tre civili e ne hanno feriti altri tre nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il governatore Pavlo Kyrylenko, precisando che una persona è stata uccisa a Novopokrovske, una a Paraskoviivka e una a Chasiv Yar. Al momento è impossibile conoscere il numero effettivo di vittime a Mariupol e Volnovaha occupate dai russi, ha aggiunto.
Il bombardamento russo di Chasiv Yar, afferma Kyrylenko, ha anche ferito due civili e danneggiato almeno nove grattacieli, mentre un'altra persona è rimasta ferita a Kurakhove.

 

Kyrylo Tymoshenko Ansa
Kyrylo Tymoshenko

Si dimette Tymoshenko, numero due di staff Zelensky

Kyryl Tymoshenko, il numero due dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha presentato le dimissioni dall'incarico. Dopo aver ringraziato il capo dello Stato "per la fiducia e l'opportunità di compiere buone azioni ogni giorno e ogni minuto", Tymoshenko ha confermato le indiscrezioni che nelle scorse ore erano circolate sulla stampa ucraina con un messaggio su Telegram. Secondo i giornali, nelle prossime ore ci potrebbero essere altri cambiamenti nel governo di Kiev, dopo che nei giorni scorsi erano emersi fatti di corruzione nell'ambito dei rifornimenti alimentari per l'esercito. 

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Carri armati americani Bradley verso l'Ucraina (video)

Rapporto intelligence svela le brutali tattiche della Wagner

I combattenti del gruppo Wagner sono diventati la fanteria "usa e getta" dell'offensiva russa nell'Ucraina orientale, ma un documento dell'intelligence militare ucraina ottenuto dalla CNN illustra quanto siano stati efficaci intorno alla città di Bakhmut e quanto sia difficile combatterli. Wagner è un appaltatore militare privato gestito dall'oligarca Yevgeny Prigozhin, che è stato molto visibile in prima linea nelle ultime settimane e sempre pronto a rivendicare il merito delle avances russe. I combattenti di Wagner sono stati fortemente coinvolti nella conquista di Soledar, poche miglia a nord-est di Bakhmut, e delle aree intorno alla città. Il rapporto ucraino, datato dicembre 2022, conclude che Wagner rappresenta una minaccia unica da vicino, anche se subisce perdite straordinarie. "La morte di migliaia di soldati Wagner non ha importanza per la società russa", afferma il rapporto. "I gruppi d'assalto non si ritirano senza un comando... Il ritiro non autorizzato di una squadra o senza essere ferito è punibile con l'esecuzione sul posto." Anche le intercettazioni telefoniche ottenute da una fonte dell'intelligence ucraina e condivise con la CNN indicano un atteggiamento spietato sul campo di battaglia.

 

Zelensky: la battaglia per il Donbass continua

"A volte sembra che alcune persone nelle città secondarie si siano completamente dimenticate della guerra e abbiano  iniziato a ignorare la realtà, usando la protezione dei nostri eroi - ha detto nel discorso serale Volodymyr  Zelensky - Ignorare la guerra è un lusso che nessuno può permettersi. Continuano aspri combattimenti nelle principali aree operative,  in particolare nel Donbass. Bombardamenti e assalti nemici 24 ore su 24. Ma la battaglia per il Donbass continua. La  battaglia per il sud continua".
 

Usa: prove di sostegno cinese alla Russia

Gli Stati Uniti avrebbero presentato alla Cina prove della collaborazione tra aziende di Stato cinesi e la Russia nella guerra  con l'Ucraina. Lo riporta il sito americano Bloomberg, secondo cui gli aiuti riguarderebbero "armi non letali" e sostegni  economici. L'informazione avrebbe suscitato preoccupazioni a Washington. Finora il presidente cinese Xi Jinping ha evitato di criticare la Russia ma allo stesso tempo si è offerto di dare una mano ai negoziati di pace e ha messo in guardia  dall'uso di armi nucleari. Se il presidente Joe Biden e i suoi consiglieri dovessero avere la conferma che il governo cinese  ha aiutato segretamente Mosca, secondo Bloomberg, gli Stati Uniti si troverebbero nella posizione di dover decidere una  risposta. Il segretario al Tesoro Janet Yellen ha incontrato la settimana scorsa il vicepremier cinese Liu He, mentre il  segretario di Stato americano Antony Blinken è atteso per una visita ufficiale a Pechino a febbraio

Usa: decine di migliaia di nuovi soldati russi al fronte

 Negli ultimi mesi la Russia ha inviato decine di migliaia di nuovi soldati in Ucraina. Lo ha detto un alto funzionario militare statunitense, secondo quanto rifersice la Cnn. Le truppe russe, ha osservato la stessa fonte, "hanno tuttavia fatto poca differenza nel conflitto, arrivando in prima linea mal equipaggiate, mal addestrate e in modo precipitoso".Venerdì scorso il  generale Mark Milley, capo di Stato Maggiore delle forze armate Usa, ha affermato che la Russia ha già superato  abbondantemente la soglia di 100mila soldati morti o feriti in Ucraina. 

86% scuole in regione Kiev dispone di rifugi antiaerei

Nella regione di Kiev, in Ucraina, l'86 per cento delle scuole e degli asili dispone ora di rifugi antiaerei. Lo ha affermato il capo della regione su Telegram. "Un totale di 1.085 rifugi sono già stati predisposti in strutture educative nella regione di Kiev", ha affermato Oleksiy Kuleba, capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev. "Si tratta dell'86 per cento delle scuole e degli asili della regione che possono operare a tempo pieno o con formati misti", ha aggiunto Kuleba.

 

Kiev sanziona 22 tra leader e sacerdoti chiesa ortodossa russa

Kiev sanziona 22 tra leader e sacerdoti della Chiesa ortodossa russa. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi nel suo discorso alla fine del 334esimo giorno della guerra su vasta scala con la Federazione Russa. "Un'altra decisione del Consiglio di sicurezza nazionale oggi riguarda la nostra indipendenza spirituale, che stiamo rafforzando e continueremo a rafforzare. Sono state introdotte sanzioni contro 22 persone - cittadini russi, che, con il pretesto della spiritualità, sostengono il terrore e la politica del genocidio", ha spiegato Zelensky.