A dodici giorni dal terremoto

Sisma tra Siria e Turchia, superati i 45mila morti. Distrutti 264mila edifici

Molte vittime non hanno potuto ricevere i riti di sepoltura. Save the Children: a rischio la salute fisica e mentale per 7 milioni di bambini. Si continua a scavare: estratte vive tre persone, tra loro un 12enne, poi morto in ambulanza
Sisma tra Siria e Turchia, superati i 45mila morti. Distrutti 264mila edifici
AFP
Terremoto in Turchia e Siria

Nuova scossa di terremoto di magnitudo 5 in Turchia

Nuova scossa di terremoto di magnitudo 5 nella Turchia centrale. Non si hanno al momento segnalazione di nuovi danni a persone o cose.

Da Brindisi partite 54 tonnellate di aiuti destinati alla Siria

Alle 16.00 di oggi è partita dall'aeroporto di Brindisi, con destinazione Gaziantep in Turchia, una spedizione aerea di aiuti umanitari della Direzione generale per la Protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario (ECHO) della Commissione europea e della Cooperazione irlandese (Irish Aid) a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. La spedizione, organizzata dalla Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, è effettuata con un volo charter con a bordo 54 tonnellate di aiuti, tra cui 8.000 coperte, 320 kit igienici e 280 set da cucina per nuclei familiari di cinque persone, 4.000 teli e 400 kit di strumenti per ripari d'emergenza. A destinazione, gli aiuti saranno presi in carico dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) e saranno distribuiti in Siria.

In Turchia il bilancio supera i 40mila morti

Sono 40.642 i morti per il terremoto del 6 febbraio scorso in Turchia. Lo ha reso noto l'Autorità per la  gestione dei disastri e delle emergenze (Afad), il cui presidente,  Yunus Sezer, ha annunciato che "le operazioni di soccorso e ricerca  per la maggior parte si concluderanno domani".  

G7: per aiuti senza restrizioni, ampliare accesso umanitario in Siria

"Il G7 lavora assieme ai suoi partner per  assicurarsi che l'assistenza umanitaria, tecnica e di emergenza  necessarie siano disponibili senza restrizioni" per le popolazioni  colpite dal terremoto dello scorso 6 febbraio, e pertanto sottolinea  "l'importanza di una piena attuazione della decisione di ampliare  l'accesso umanitario alla Siria nordoccidentale". E' quanto si legge  nella dichiarazione finale dell'incontro celebrato a margine dei  lavori della Conferenza per la sicurezza di Monaco dai ministri degli  Esteri del G7, che hanno tenuto ad esprimere "le loro più profonde  condoglianze ai popoli di Turchia e Siria.

Sisma in Turchia: morto il bambino salvato dopo 296 ore

Non ce l'ha fatta il bambino di 12 anni che era stato salvato 296 ore dopo il sisma. Secondo quanto riportano i media turchi, sarebbe morto in ambulanza mentre veniva portato in ospedale. Il 12enne era stato estratto dalle macerie di un edificio del distretto di Antiochia, nella provincia di Hatay, insieme ad altre due persone. Secondo alcune ricostruzioni, si tratterebbe dei genitori del ragazzino.

G7 per aiuti senza restrizioni: "Ampliare accesso umanitario in Siria"

"Il G7 lavora assieme ai suoi partner per assicurarsi che l'assistenza umanitaria, tecnica e di emergenza necessarie siano disponibili senza restrizioni" per le popolazioni  colpite dal terremoto dello scorso 6 febbraio e, pertanto, sottolinea "l'importanza di una piena attuazione della decisione di ampliare  l'accesso umanitario alla Siria nordoccidentale". E' quanto si legge  nella dichiarazione finale dell'incontro celebrato a margine dei lavori della Conferenza per la sicurezza di Monaco dai ministri degli  Esteri del G7, che hanno tenuto ad esprimere "le loro più profonde  condoglianze ai popoli di Turchia e Siria".

Estratti vivi dalle macerie a 296 ore dal sisma: 3 persone tra cui un bambino, morto in ambulanza

Gli aiuti chiesti al Papa dalla Turchia

Papa Francesco il 16 febbraio scorso ha incontrato in Vaticano il nuovo ambasciatore turco Ufuk Uluta, ricevuto per la presentazione delle lettere credenziali. Nell'occasione, dopo aver indirizzato un pensiero di vicinanza e affetto "al nobile popolo turco", il Pontefice ha chiesto quali fossero le urgenze per la popolazione e ha raccomandato al Dicastero per il servizio della carità di provvedere a qualsiasi esigenza. "Un'ora dopo l'incontro con il Santo Padre - racconta il cardinale Konrad Krajewski - ho incontrato l'ambasciatore che mi ha spiegato di cosa avessero bisogno". La lista del diplomatico riguardava soprattutto cibo in scatola come riso e tonno ma anche pannolini e molto altro materiale che puo' resistere al tempo e anche al freddo. "Immediatamente - sottolinea l'elemosiniere - in Vaticano tutti si sono dati da fare per preparare in un solo giorno 10 bancali di viveri che sono stati caricati su un camion e destinati all'aeroporto di Fiumicino".

La destinazione del dono del Pap aè stato un magazzino delle linee turche, volontari e personale dello scalo hanno lavorato incessantemente per sistemare il carico che oggi giungerà ad Istanbul. "C'è stata una cura nel preparare i pacchi che - spiega il cardinale - viaggeranno su aerei di linea e non su aerei cargo, quindi una grande attenzione sia al peso che all'altezza dei pacchi stessi". 

"Nel Vangelo si dice sempre oggi, non domani. Quando Gesù faceva i miracoli li faceva subito, non diceva tra una settimana o tra qualche tempo e cosi - aggiunge Krajewski - abbiamo provveduto subito grazie all'autoparco vaticano, alle donazioni, a tanti che aiutano". In 24 ore tutto è stato fatto, è una cura - spiega l'elemosiniere del Papa, che nasce da una certezza: "l'amore senza carità non esiste".   Contemporaneamente, il prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, monsignor Claudio Gugerotti, ha iniziato la sua missione tra i terremotati in Siria, dove il sisma ha causato oltre 3.600 morti. Un viaggio che lo porterà anche in Turchia per esprimere la vicinanza del Papa alle popolazioni colpite dal sisma.

Missione chiusa, oggi in Italia vigili fuoco Usar

Partirà stasera dagli aeroporti di Adana e Hatay il secondo contingente di 46 vigili del fuoco italiani impegnati in Turchia per il soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto. L'operazione, coordinata dal Dipartimento di protezione civile, nell'ambito del Meccanismo europeo di protezione civile, era iniziata il 6 febbraio con l'invio del primo contingente, che ha operato ad Antiochia fino al 12 febbraio, quando è stato sostituito dal secondo contingente di vigili del fuoco oggi al rientro.  I due team hanno operato su indicazione dell'autorità locale nella città di Antiochia, devastata dal sisma, riuscendo a salvare due ragazzi, estratti l'8 febbraio dalle macerie di due palazzine crollate.

Pesante il bilancio degli interventi, con 24 corpi senza vita, tra cui otto bambini tra i 4 e i 9 anni, recuperati da una palazzina di sette piani completamente crollata ad Antiochia. Turni con rotazione ogni otto ore hanno garantito il soccorso senza sosta 24 ore su 24. Una situazione difficile, dal punto di vista operativo e anche emotivo, quella affrontata, anche per l'enorme richiesta di aiuto da parte della popolazione turca duramente colpita, che ha mostrato in tutto il periodo la propria riconoscenza ai vigili del fuoco italiani. Su mandato dell'Onu, i vigili del fuoco italiani hanno svolto il ruolo di coordinamento delle squadre internazionali Usar degli altri Paesi che hanno operato nella zona di Antiochia. La struttura di coordinamento italiana, supportata nell'incarico da Cina, Gran Bretagna e Oman, ha provveduto a inviare sui siti di intervento i team in base alle priorità scaturite dalla lettura di dati e informazione raccolte sul posto. I vigili del fuoco hanno partecipato anche all'individuazione e al recupero del connazionale disperso nella città di Kahramanmara ed hanno contribuito all'allestimento ad Antiochia dell'ospedale da campo messo a disposizione dalla Regione Piemonte per dare supporto alle strutture locali. L'arrivo in Italia a bordo di due velivoli Atr 72 della Guardia di Finanza, che partiranno dallo scalo di Hatay, e di un Boeing 767 dell'Aeronautica Militare, che partirà dall'aeroporto di Adana, è previsto tra stasera e domattina negli aeroporti militari di Pisa e Pratica di Mare.

Turchia, nuove date della fiera Emitt

A causa dei terremoti che hanno colpito la Turchia  lunedì 6 febbraio 2023, la 26ma Fiera internazionale del turismo  del Mediterraneo orientale (EMITT), che doveva tenersi dall'8 all'11 febbraio, è stata rinviata. Nella dichiarazione rilasciata, l'organizzatore della manifestazione ha annunciato che la fiera si terrà presso il Centro Fiere e Congressi TÜYAP dal 5 all'8 aprile 2023.

Ankara, 85mila edifici crollati o da demolire

Il Ministro  dell'Ambiente, dell'Urbanistica e dei Cambiamenti Climatici in Turchia, Murat Kurum, ha confermato che gli edifici interessati in  modo importante dal terremoto del 6 febbraio in Turchia sono 84.726. Il ministero ha finora esaminato un totale di 684.000 edifici, di cui 84.726 sono completamente crollati, in condizioni critiche o  necessitano di demolizione immediata, ha dichiarato Kurum in un centro di emergenza nella provincia di Adana, secondo il quotidiano turco 'Daily Sabah'.

Antakya, tre persone salvate dopo 12 giorni

Un incredibile triplo salvataggio ha avuto luogo ad Antakya, dove tre persone sono state estratte vive dalle macerie a 296 ore dal sisma. 

Save the Children: a rischio salute bambini per sisma

La salute mentale e il benessere di 7 milioni di bambini sono a rischio dopo i devastanti terremoti della scorsa settimana in Turchia e in Siria. Gli psicologi dicono che alcuni mostrano segni di grave disagio, inclusi incubi, aggressività o chiusura. Lo afferma Save the Children, l'Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. Circa 23 milioni di persone sono state colpite dai terremoti in Turchia e in Siria, tra cui almeno 7 milioni di bambini, molti dei quali hanno assistito alla morte di amici e familiari davanti ai loro occhi. Altri sono rimasti sepolti sotto le macerie delle loro case crollate. Molti non hanno ancora un posto sicuro dove andare. I bambini che hanno vissuto eventi estremamente angoscianti o stress ripetuti hanno maggiori probabilità di avere impatti di lunga durata per mesi o addirittura anni a venire, a meno che non venga fornito urgentemente supporto per la salute mentale e psicosociale insieme agli aiuti umanitari.

Superati i 45 mila morti. Gli edifici distrutti sono 264 mila

Ha superato i 45 mila morti il bilancio delle vittime del terremoto del 6 febbraio in Turchia ein Siria, secondo un ultimo bilancio pubblicato sul sito della Reuters. Bilancio destinato ad aumentare ulteriormente, con numerosi dispersi ancora sotto le macerie di 264 mila edifici distrutti.   Le vittime in Turchia sono 39.672, 5.800 in Siria, da dove da giorni non si hanno notizie. Ieri tre persone sono state estratte vive dalle macerie e nelle moschee di tutto il mondo si è pregato per i morti nel terremoto, molti dei quali non hanno potuto ricevere i riti di sepoltura data l'enormità del disastro.