Corsa contro il tempo

Terremoti in Turchia e Siria: oltre 15.000 vittime. Erdogan ammette: ritardi nei soccorsi

Ancora disperso Angelo Zen e altri 6 italiani. In Siria vaste aree irraggiungibili. Donne e bambini in salvo a due giorni dai crolli. Il Papa: “Prego con commozione"
Terremoti in Turchia e Siria: oltre 15.000 vittime. Erdogan ammette: ritardi nei soccorsi
reuters
Donna estratta dalle macerie in Turchia dopo 62 ore -funzionari

USGS: Dopo la prima scossa, altre 125 di magnitudo superiore a 4

Almeno 125 scosse di terremoto di magnitudo 4.0 o superiore sono state registrate dopo quella di magnitudo 7.8 che ha colpito la Turchia meridionale e la Siria lunedì scorso. Lo riporta l'Istituto geofisico statunitense USGS.

Il bilancio del terremoto, tra Turchia e Siria, raggiunge le 15.000 vittime

Il bilancio dei terremoti in Turchia e Siria ha superato le 15.000 vittime: lo hanno reso noto funzionari dei due Paesi e fonti mediche. Secondo le fonti, finora le vittime accertate in Turchia sono almeno 12.391, mentre in Siria sono 2.992, per un totale di 15.383 morti.

Il valico Bal al-Hawa tra Turchia-Siria forse sarà riaperto da domani

Il valico di Bab al-Hawa, che corre nella provincia di Idlib ed è una rotta cruciale tra la Turchia e la Siria per la consegna degli aiuti, potrebbe essere di nuovo percorribile entro domani, ha dichiarato Muhannad Hadi, il coordinatore umanitario regionale delle Nazioni Unite per la crisi siriana: c'è "un barlume di speranza che la strada sia accessibile e possiamo raggiungere la popolazione".Nel frattempo, la Turchia ha affermato che spera di aprire altri due valichi di frontiera per consentire la consegna di forniture umanitarie.

In Turchia oltre 9.000 morti e 50.000 feriti, in Siria 3.000 vittime

Secondo le stime ufficiali, in Turchia le vittime sono 9.057 e i feriti 52.979. Per i Caschi bianchi siriani, le vittime sono salite a 2.992, di cui 1.1730 nelle aree controllate dai ribelli e 1.262 nelle aree sotto il controllo del governo di Damasco. Il totale dei morti al momento è dunque di 12.049.

 

Superate le 12.000 vittime tra Turchia e Siria

Sono state superate le 12.000 vittime accertate tra Turchia e Siria nel terremoto di lunedì, secondo l'ultimo bilancio aggiornato dalle autorità dei due Paesi.
 

Tajani: sei italiani di origine siriana dispersi ad Antiochia

Ci sono altri sei dispersi italiani, di origine siriana, nel terremoto che ha colpito il sud est della Turchia e la Siria. Lo ha detto al Tg1 il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Si tratta di 3 adulti e tre minori, ha detto, e si trovavano ad Antiochia.

Antiochia, i Vigili del fuoco italiani mettono in salvo un ragazzo

Meloni: grazie ai nostri vigili fuoco per i salvataggi

"Le squadre Usar (Urban search and rescue) dei Vigili del fuoco italiani in Turchia sono riuscite a salvare due ragazzi, in due distinte operazioni di soccorso ad Antiochia e stanno lavorando per trarre in salvo altre persone". Così Giorgia Meloni in una dichiarazione diffusa da Palazzo Chigi. "Voglio far pervenire un incoraggiamento e un ringraziamento sentito ai nostri generosi connazionali che stanno concretamente portando aiuto alle popolazioni colpite da questo apocalittico terremoto, con la loro specifica professionalità nella ricerca e nel soccorso in contesti cittadini", aggiunge la presidente del Consiglio.

Un bambino di 12 anni estratto vivo dopo 60 ore sotto le macerie a Nurdaji (Video)

Un bambino di 12 anni ha resistito per 60 ore in una camera d'aria formatasi sotto le macerie di un edificio a Nurdaji, una cinquantina di chilometri a ovest di Gaziantep, in Turchia. L'inviato di RaiNews24 Ilario Piagnerelli ne ha raccontato in diretta il salvataggio, fino all'applauso liberatorio scattato tra la commozione dei soccorritori. Il giovane sopravvissuto è stato subito caricato su un'ambulanza e trasportato in ospedale. In precedenza, poco distante, era stato recuperato il corpo senza vita della madre.

La strada tra Antiochia e il confine siriano spaccata dal terremoto (Video)

Profonde crepe aperte dalle forti scosse di terremoto hanno spaccato l'asfalto di questa strada a quattro corsie, la statale D420 che collega Antiochia al confine con la Siria, in direzione di Aleppo. Un'auto, ribaltata su un fianco, è incastrata in una delle fessure aperte nel terreno. I gravi danni alla rate stradale stanno rallentando anche l'arrivo dei soccorsi in molti località, mentre alcune aree sono restano carburante né energia elettrica.

Pentagono: la portaerei Bush nel Mediterraneo per gli aiuti alla Turchia

Tra i vari asset che gli Stati Uniti stanno spostando nella regione del Mediterraneo per fornire assistenza alla Turchia è compresa anche la portaerei George H.W. Bush. Lo ha riferito il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder. L'unità navale, ha detto, sarà in posizione nel Mediterraneo se la Turchia dovesse richiedere aiuto.

Organizzazione mondiale della sanità: ora evitare l'emergenza sanitaria

L'Organizzazione mondiale della salute ha lanciato un allarme chiedendo che vengano ripristinati urgentemente i servizi sanitari essenziali in Turchia e Siria per evitare un'emergenza sanitaria che rischia di creare ancora piu' vittime del sisma stesso. Lo ha detto a Ginevra il responsabile per la risposta al terremoto dell'OMS, Robert Holden. L'obiettivo immediato, ha ammesso, e' quello di salvare vite ma "allo stesso tempo, e' imperativo assicurarsi che i sopravvissuti alla catastrofe iniziale continuino a sopravvivere". L'OMS, ha aggiunto un altro responsabile, Adelheid Marschang, e' "preoccupata dal fatto che possa emergere una crisi sanitaria secondaria". Nel caso della Siria, le autorita' temono soprattutto malattie intestinali come il colera ma anche problemi respiratori, la lesmaniosi e i traumi psicologici e psichici.  Le organizzazioni umanitarie si preoccupano particolarmente della possibile diffusione dell'epidemia di colera, gia' riapparsa in Siria dalla fine dello scorso agosto. Da allora sono stati segnalati 85 mila casi; la malattia e' favorita dalla mancanza delle fogne o di acqua potabile, condizioni che potrebbero verificarsi nella zona colpita dopo il crollo di migliaia di edifici. Il clima freddo e piovoso mette poi a rischio le persone che soffrono di malattie croniche. "Dobbiamo assicurarci - ha detto ancora Holden - che la gente disponga degli elementi essenziali per sopravvivere nel prossimo periodo". Altrimenti, ha aggiunto, "rischiamo davvero di assistere a una catastrofe secondaria che potrebbe causare piu' vittime di quella iniziale: dobbiamo agire allo stesso ritmo e con la stessa intensita' su questo fronte come su quello urgente delle operazioni di ricerca e salvataggio". 

Onu: il valico sul confine turco-siriano è ancora bloccato

L'accesso al valico di Bab al-Hawa, lungo il confine turco-siriano, continua a essere bloccato, impedendo ai camion di aiuti umanitari di raggiungere il nord-ovest della Siria, non controllato dal governo di Assad. Lo afferma il coordinatore umanitario regionale delle Nazioni Unite, Muhannad Hadi, che ha raccontato come molti camionisti stanno aspettando di passare attraverso il valico di frontiera. Bab al-Hawa è l'unico valico attraverso il quale gli aiuti delle Nazioni Unite possono entrare nell'area. Attivisti e critici hanno accusato il governo siriano di rallentare deliberatamente le consegne di aiuti nel nord-ovest per ostacolare il sostegno alle aree controllate dai ribelli.

"Antiochia è finita", il desolante video della città in rovina

Queste riprese effettuate dalla collina che domina Antiochia, città nella provincia di Hatay, mostrano la portata della devastazione che ha colpito questa zona della Turchia. A perdita d'occhio si vedono solo edifici crollati o gravemente danneggiati. Il fumo nero si alza da un incendio ancora in corso due giorni dopo il sisma, mentre procedono i soccorsi nella speranza di potere ancora estrarre persone in vita dalle macerie. "Antiochia è finita", dicono i sopravvissuti. (video Associated Press)

L'Unione europea ospiterà a marzo una conferenza dei donatori

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il premier svedese, Ulf Kristersson, hanno annunciato l'intenzione di ospitare una conferenza dei donatori, in coordinamento con le autorita' turche, per mobilitare fondi della comunita' internazionale a sostegno per il popolo di Turchia e Siria dopo il devastante terremoto di questa settimana. L'evento sara' ospitato a marzo a Bruxelles. "La Conferenza dei donatori contribuira' a mobilitare la comunita' internazionale per far fronte alle conseguenze dei devastanti terremoti di questa settimana. L'obiettivo della conferenza ad alto livello, che sara' aperta agli Stati membri dell'Ue, ai Paesi limitrofi, ai membri delle Nazioni unite, alle Istituzioni finanziarie internazionali e ad altre parti interessate, e' coordinare la risposta dei donatori e raccogliere risorse a sostegno della rapida ripresa e dei soccorsi nelle aree colpite di Turchia e Siria", si legge in una nota della Commissione.

Colloquio Mattarella-Tajani sugli aiuti alle zone colpite

A margine dell'incontro con il Presidente della Repubblica Federale di Somalia, Hassan Sheikh Mohamud, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha parlato con il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, così come avvenuto due giorni prima, informandosi delle iniziative di solidarietà che l'Italia sta mettendo in campo per i soccorsi e gli aiuti nei confronti delle popolazioni turca e siriana vittime del gravissimo terremoto che le ha colpite.

I caschi bianchi: nelle zone non controllate da Damasco valichi aperti ma non arrivano aiuti

"I valichi di Bab al-Hawa, Jarabulus e Bab al-Salamah" fra Siria e Turchia "secondo le dichiarazioni ufficiali sono stati aperti, ma per quanto riguarda la protezione civile, finora non abbiamo ricevuto alcuna assistenza internazionale o non internazionale". Lo ha dichiarato ad Al Jazeera il responsabile dei programmi dei cosiddetti Caschi bianchi, la Syrian Civil Defence, cioè la “protezione civile” nelle zone della Siria occupate dalla Turchia o controllate da milizie sunnite "Solo un team tecnico egiziano di 20 persone, tra cui medici, senza attrezzature, è entrato attraverso il valico di Bab al-Hawa", ha detto Kentar ad Al-Jazeera, "stiamo ancora lavorando con le nostre riserve e con gli aiuti delle organizzazioni locali che operano nel nord controllato dai ribelli". "Nessun aiuto è entrato nel nord della Siria attraverso nessuno dei corridoi", ha ribadito. Precedentemente l'Onu aveva fatto sapere che la strada che conduce al valico di Bab al-Hawa dalla Turchia al nord della Siria era stata danneggiata dal terremoto, interrompendo la consegna di aiuti nel nordovest della Siria, zona in mano ai ribelli. Bab al Hawa è l'unico valico attraverso il quale solitamente è consentito all'Onu l'accesso all'area.

L'infermiere italiano: "Siamo costretti a scegliere chi salvare"

La situazione "è drammatica" e "le richieste di aiuto tantissime: siamo costretti a scegliere chi salvare sulla base di dati oggettivi". Lo racconta all'ANSA Samuele Pacchi, infermiere toscano partito per portare soccorso in Turchia dopo il sisma ed operativo nella città di Hatay. "Sono scene disperate: le persone si inginocchiano, piangono e ci implorano di intervenire. Diventa davvero difficile dire di no, ma purtroppo - afferma - siamo costretti a dover fare una scelta e dobbiamo per forza concentrarci di più sui dati oggettivi, come le voci da sotto le macerie oppure se uno dei nostri cani dei vigili del fuoco sente una scia".

L'esercito tedesco ha inviato in Turchia tre aerei di aiuti

Le forze armate tedesche trasporteranno domani circa 50 tonnellate di materiale di soccorso nella zona del terremoto in Turchia. Le merci saranno inviate nell'area con tre aerei da trasporto Airbus A400M dall'aeroporto militare di Wunstorf, in Bassa Sassonia. Lo ha confermato un portavoce dell'aeronautica tedesca a Dpa. Tra il materiale brandine, sacchi a pelo, coperte, tende e macchinari per il riscaldamento

Erdogan: 60 mila soccorritori sul campo

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che sono in tutto 60 mila i soccorritori impegnati nella operazioni di ricerca, soccorso e assistenza delle vittime del terremoto. "Tra protezione civile, esercito, organizzazioni non governative, squadre arrivate dall'estero e volontari sono 60 mila i soccorritori sul campo in questo momento", ha dichiarato il presidente turco che ha raggiunto oggi la zona colpita due giorni fa dal terribile sisma di magnitudo 7.7.

La fotografia del salvataggio di un giovane da parte dei vigili del fuoco italiani

Un altro ragazzo è stato estratto vivo dalle macerie dai vigili del fuoco italiani

Le squadre Usar dei Vigili del Fuoco italiani hanno estratto vivo ad Antiochia un secondo ragazzo: il giovane si trovava sotto le macerie di un palazzo di sette piani dove da questa mattina stavano operando i team. Non c'è stato invece nulla da fare per una bambina: i vigili del fuoco hanno estratto il corpo privo di vita e lo hanno consegnato alle autorità turche.

Il bilancio dei morti sale a 11.700

Sale a oltre 11.700 il bilancio delle vittime del terremoto in Turchia e Siria.

I vigili fuoco italiani individuano altri 3 vivi

Oltre al 23enne liberato dalle macerie ad Antiochia, a quanto apprende l'AGI sono altre tre le persone ancora in vita individuate dal team Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco italiani: due ragazzi, un maschio e una femmina, e una signora di circa 60 anni. Al lavoro anche i nuclei cinofili.

Hatay: da sotto le macerie le voci una donna e un ragazzo 16 anni

"Sotto la macerie di due diversi palazzi abbiamo recepito le voci di due persone, che sono state in grado di rispondere: un ragazzo di 16 anni che si trova in un sottoscala ed una donna di 65 anni all'interno di una abitazione. Adesso il nostro team è al lavoro per cercare di estrarli dalle macerie. Al momento, abbiamo sentito la loro voce". Lo afferma all'ANSA Samuele Pacchi uno degli infermieri italiani partiti per portare soccorsi dopo il sisma in Turchia, che sta operando nella città di Hatay.

Decine di file di bare verdi a Gaziantep

Bare di metallo verde sono allineate 10 alla volta sotto una tettoia nel cimitero principale di Gaziantep, in Turchia, in attesa che un imam le benedica prima di una frettolosa sepoltura. Mentre i soccorritori sono al lavoro nella speranza di trovare ancora persone vive, il cimitero di Yesilkent trabocca di parenti in lutto giunti da tutta la regione nella città vicina all'epicentro del sisma. Il numero di vittime da seppellire è così alto che il sindaco di Gaziantep, Fatma Sahin, ha lanciato un appello affinché più predicatori musulmani si facciano avanti per aiutare con i funerali nei cimiteri.

Salvato un 22 anni rimasto sepolto sotto un palazzo crollato ad Antiochia

È stato estratto vivo il ragazzo di 22 anni rimasto sepolto sotto le macerie di un palazzo crollato ad Antiochia. Lo apprende l'agenzia Ansa dai medici italiani sul posto.

La Turchia sta limitando l'accesso a Twitter

Twitter è stato limitato in Turchia, secondo quanto riferisce l'osservatorio Internet Netblocks citato dall'agenzia Reuters. Netblocks, che tiene traccia della connettività in tutto il mondo, ha scritto: “I dati di rete in tempo reale mostrano che Twitter è stato limitato in Turchia; il filtro viene applicato dai principali fornitori di servizi di rete e arriva mentre la popolazione fa affidamento sul servizio” offerto dalla piattaforma statunitense per affrontare l'emergenza

La medica italiana: "Come Amatrice, moltiplicato per dieci"

"Io sono stata ad Amatrice subito dopo il terremoto. Si immagini Amatrice, ma moltiplicato per dieci". Così all'ANSA la dottoressa Cristiana Lupini, team leader della squadra Usar - Unità speciale di ricerca dell'Ares 118 del Lazio, al telefono dalla periferia di Antiochia, dove sta lavorando nella ricerca di sopravvissuti assieme ai vigili del fuoco. "Ma queste - dice ancora - non sono strutture di pietra come ad Amatrice. Questo è cemento armato, ha un peso differente, e gli edifici hanno più piani rispetto alle case di Amatrice. Qualche palazzo si è salvato, ma solo dal crollare: non è né agibile né praticabile, e c'è il rischio di crolli successivi. Una cosa così non l'ho mai vista - prosegue il medico - Io sapevo quello che andavo a fare, e devo dire che non c'è una tendenza ad aspettarsi qualcosa. Nessuno si aspettava neanche quello che abbiamo trovato ad Amatrice. Dalle immagini che vedevo dei palazzi crollati mi ero resa conto, ma certo l'impatto di persona è differente". Rispetto agli sfollati, "stanno per strada, in macchina, o davanti a falò fatti al momento ai piedi degli edifici nei quali abitavano. Quelli, almeno, che non sono in ospedale o negli spazi e nelle tendopoli allestite dalla Protezione Civile".

L'Unione europea stanzia 3,5 milioni per la Siria

La Commissione europea ha stanziato un'assistenza umanitaria d'emergenza iniziale di 3,5 milioni di euro per la Siria per aiutare le persone bisognose ad accedere a alloggi, acqua e servizi igienici, sanitari e vari prodotti di cui hanno attualmente bisogno, nonché per sostenere le operazioni di ricerca e soccorso. Per la Turchia sono stati stanziati altri 3 milioni di euro.

Turchia, il leader dell'opposizione: tutta colpa di Erdogan

"Se c'è una persona responsabile di questo, è Erdogan". È quanto afferma Kemal Kilicdaroglu, leader del principale partito di opposizione in Turchia, parlando del terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria. Lo riporta la Bbc. Kilicdaroglu ha attribuito la devastazione al governo ventennale di Erdogan, dicendo che non aveva preparato il Paese a un disastro e accusandolo di aver speso male i fondi. In un video pubblicato su Twitter, ha inoltre promesso che non incontrerà il presidente Erdogan "su nessuna piattaforma", accusando il governo di condurre un "lavoro di pubbliche relazioni" dopo il terremoto.

Arresti e fermi in Turchia per post "provocatori" sul sisma

Diciotto persone sono state fermate dalla polizia e cinque sono state arrestate a causa di messaggi "provocatori" riguardo al terremoto pubblicati da loro sui social media. Lo rende noto la tv di Stato turca Trt aggiungendo che sono oltre 200 gli utenti che hanno pubblicato post "provocatori".
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva poco fa chiesto alla stampa di "non dare un'opportunità ai provocatori" aggiungendo che "oggi è un momento di unità e solidarietà".

Una madre e le tre figlie salvate dalle macerie

Dopo 55 ore dall'inizio del sisma, una madre è stata salvata insieme alle sue tre figlie a Kahramanmaras. Songül Karpuz, 37 anni,  le gemelle Ecrin e Zeynep, di 6 anni, e la piccola Azra Karpuz, di 2 anni e mezzo, sono state ritrovate tra le macerie di un condominio crollato nel quartiere di Şazibey. Lo riporta il quotidiano turco Cumhuriyet.

In Siria quasi 300 mila sfollati solo nelle zone controllate da Damasco

 Più di 298.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case a causa del terremoto: lo hanno riferito i media statali siriani. Il numero, riporta il Guardian, sembra essere un riferimento solo alle parti della Siria sotto il controllo del governo, non a quelle controllate da altre fazioni nel nord-ovest del Paese, che è più vicino all'epicentro del terremoto di lunedì. 

Un primo disgelo nelle relazioni tra Siria e Libano

 Ha portato ad un primo, timido disgelo nelle relazioni tra Siria e Libano la tragedia del terremoto che ha colpito particolarmente la zona di Aleppo. Secondo il sito Asia News una delegazione ministeriale composta dal capo della diplomazia Abdallah Bou Habib e dai ministri uscenti Ali Hamiye' (Lavori pubblici), Hector Hajjar (Affari sociali) e Abbas Hajj Hassan (Agricoltura) parte oggi alla volta della Siria per una visita ufficiale. Al centro della missione, le "possibilità di aiuto dei libanesi nel quadro delle operazioni di soccorso in atto". Un passo significativo, se si considera che le relazioni fra Siria e Libano sono congelate dalla fine del 2011. Fra le cause, la sanguinosa repressione della rivolta popolare da parte di Damasco e la messa al bando del regime di Bashar al-Assad da parte della Lega araba in risposta alla guerra civile. Alcune squadre di soccorso e reparti specializzati nelle emergenze sono già partiti nelle ore scorse verso le zone terremotate della Siria. Ieri l'esercito libanese ha annunciato la partenza di 15 elementi del genio militare verso il Paese vicino, per partecipare a operazioni di ricerca e di salvataggio. Alcuni fondi sono stati sbloccati e stanziati a favore di una squadra della Protezione civile. La Croce rossa libanese, dal canto suo, ha anch'essa inviato un team di esperti. Il ministro Ali Hamiye' (esponente di Hezbollah) ha detto ieri che un certo numero di imprenditori e aziende libanesi hanno deciso di donare escavatori e altri mezzi pesanti utili nelle operazioni di scavo e per la rimozione delle macerie. 

Distruzione e soccorritori all'opera nelle riprese dei droni su Kirikhan (Video)

Queste riprese effettuate da droni in volo sopra la città di Kirikhan, nel sud-ovest della Turchia, mostrano edifici crollati e soccorritori ancora alla ricerca di sopravvissuti. Qui, con 42 persone e 7 cani, è attivo un team dell'Isar (German International Search and Rescue), i primi soccorritori internazionali ad arrivare nella Turchia sudoccidentale dopo il sisma. Molti residenti hanno dormito nelle loro auto o per strada sotto le coperte, timorosi di rientrare negli edifici ancora in piedi.

Oltre tremila feriti nelle strutture di Medici senza frontiere in Siria

Cure mediche per i feriti e soccorso alla popolazione rimasta senza una casa e cibo, sono le due principali attività dei team di Medici Senza Frontiere (MSF) in azione nella Siria nord-occidentale fin dalle prime ore successive al sisma. Sono 3.465 i feriti e 551 i morti ricevuti in diverse strutture sanitarie supportate da Medici Senza Frontiere (MSF) nei governatorati di Aleppo e Idlib, in Siria. Molti ospedali sono stati danneggiati e alcuni, come quello di Jindires, nel governatorato di Aleppo, non sono in grado di assistere i pazienti. Due maternità supportate da MSF sono state evacuate a causa del rischio di crollo degli edifici. Sempre a Jindires, nel distretto di Afrin, MSF sta distribuendo coperte, kit igienici e generi alimentari a 2.500 famiglie. "Manca carburante, elettricità, acqua e servizi igienici adeguati" riferiscono i team di MSF. 

Una famiglia estratta viva da macerie dopo 2 giorni

Emozione e applausi dei soccorritori e dei residenti oggi quando un'intera famiglia è stata estratta viva dalle macerie di un edificio crollato nel villaggio siriano di Bisnia. Un uomo, il figlio e la figlia sono stati tirati fuori dai detriti dove erano rimasti intrappolati per due giorni dopo il catastrofico terremoto. Lo riferisce il Guardian. Le foto mostrano la gioia degli operatori della protezione civile, che tengono  in braccio il bambino salvato con la sua felpa rossa

Una bambina di 18 mesi salvata dopo 56 ore

Una bambina di 18 mesi è stata estratta viva dalle macerie dopo più di 56 ore dal sisma nella provincia di Kahramanmaras, nel sud della Turchia. Lo riporta il sito turco Anadolu

Londra: Assad approfitta del sisma per attaccare gli oppositori con razzi e colpi di mortaio

Il regime siriano di Bashar al-Assad ha approfittato del sisma nel Sud della Turchia e nel Nord della Siria per colpire alcune aree in mano a gruppi di opposizione, in particolare la città di Maree. A denunciare un attacco sferrato con razzi a media gittata e colpi di mortaio alcune fonti siriane e politici britannici. Nella serata di ieri Alicia Kearns, a capo del comitato per gli Affari Esteri, ha definito l'offensiva lanciata da Assad "spietata ed efferata" perché' sferrata a due ore dal sisma che aveva già devastato la zona e la città di Maree. "Attacco totalmente inaccettabile" secondo il segretario agli affari Esteri britannico, James Cleverly, che ha annunciato nuove sanzioni contro il regime di Damasco.  In base a quanto riporta Middle East Eye non ci sono state vittime: tutta la popolazione era fuori dalle case in aree aperte a causa del terremoto. Poco si sa degli effetti del sisma nella provincia di Idlib, area del Nord-Ovest siriano in mano ai ribelli anti-Assad, dove almeno 3 milioni di civili sono da anni a rischio epidemie e un enorme campo profughi gestito dalla Croce Rossa turca ospita gli sfollati che Ankara non vuole che valichino il confine, spinti dagli attacchi di Assad.

Tajani: attivato un canale per gli aiuti anche con la Siria

"Ci sono notizie positive dalla Siria per i soccorsi, è stato attivato il meccanismo di Protezione civile europeo e quindi possiamo inviare, attraverso la Mezzaluna rossa, aiuti anche alla Siria. C'è stata un'evoluzione positiva, stiamo lavorando con il ministero dell'Interno e della Difesa per inviare più aiuti possibili". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando a margine della conferenza 'Agricolture al Centro' della Cia a Roma.

Il geologo turco: "Il terremoto non era inaspettato"

"Il terremoto non era inaspettato. Ci aspettavamo una rottura lungo le linee di faglia in quest'area poiché le zone in cui il terremoto ha colpito sono quelle che i geologi chiamano gap sismico", ha spiegato al Guardian Kenan Akbayram, geologo dell'Università di Bingöl, la cui città è stata gravemente colpita dal sisma.  Secondo i dati a disposizione - ha detto il geologo -  questa parte della zona di faglia dell'Anatolia orientale si è rotta nel 1500 e, più recentemente, alcune parti della zona di faglia si sono mosse nel 1822, "quindi c'era il rischio di un possibile movimento e ne eravamo consapevoli". Akbayram ha poi avvertito che ci sono altre zone di faglia in Turchia che non hanno sperimentato attività sismica per lungo tempo, identificando la regione dell'Egeo, le aree intorno al Mar di Marmara, che comprende le principali città di Bursa e Istanbul, e la città di Bingöl: "Nella comunità scientifica siamo consapevoli di queste lacune sismiche, ma non posso dire che siamo pronti dal punto di vista ingegneristico".

Un soccorritore muore mentre porta aiuti

Celal YalçÕn, padre di 5 figli, è morto mentre da Istanbul portava materiali di soccorso nella zona più colpita dal sisma. Partito con il suo camioncino, YalçÕn è stato colpito da un tir sull'autostrada Niğde-Mersin-Adana. Sull'incidente è stata avviata un'inchiesta, come riportano i media turchi.

Erdogan dalle zone colpite invoca unità: "Non diamo opportunità ai provocatori"

"Vi chiedo espressamente di non dare un'opportunità ai provocatori. Voglio che i miei amici della stampa non consentano opportunità. Oggi è un momento di unità e solidarietà. Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse. Daremo il nostro sostegno alle famiglie". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in visita alle zone colpite dal terremoto, invita a prestare attenzione solo alle notizie delle autorità, come riporta il quotidiano turco Hurriyet. 

Una foto di Erdogan a Kahramanmaras Emin Sansar/Anadolu Agency via Getty Images
Una foto di Erdogan a Kahramanmaras

Save the children: i bambini dormono in auto per la paura

 "In Siria fa incredibilmente freddo in questo momento. Molte persone, compresi i bambini, possono essere ancora intrappolate sotto le macerie, altre sono senza casa e si arrangiano come possono, anche dormendo nelle auto. Siamo particolarmente in ansia per i bambini che dormono all'aperto a temperature gelide". Lo dichiara Kathryn Achilles, Direttore media e comunicazione di Save the Children Siria. La Ong è preoccupata, le temperature gelide di questi giorni e i danni riportati da strade e aeroporti rendono difficile i soccorsi. Le organizzazioni umanitarie fanno fatica a raggiungere migliaia di bambini e le loro famiglie che, spiega Save the Children, "hanno un disperato bisogno di assistenza dopo il devastante terremoto di lunedì". In Siria il sisma si aggiunge a un conflitto che dura ormai da quasi 12 anni. Sono quasi 3 milioni gli sfollati interni nel Nord-Ovest della Paese e 1,8 milioni di persone vivono nei campi dell'area colpita dal sisma. Save the Children si è attivata per rispondere all'emergenza nelle regioni colpite, dove i sopravvissuti hanno bisogno di ripari, coperte, cibo e cure mediche, in uno scenario in cui, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, circa 23 milioni di persone, tra cui circa 1,4 milioni di bambini, potrebbero essere colpite dal terremoto. 

Una foto satellitare di Nudragi, vicino all'epicentro del sisma

Le immagini satellitari rilasciate dalla società di tecnologia spaziale americana Maxar Technologies, pubblicate dal Guardian, mostrano la distruzione causata dal terremoto in Turchia e Siria. È possibile vedere la città di Nurdagi, vicino all'epicentro del sisma, in cui la maggior parte degli edifici sono crollati. I satelliti hanno registrato anche le numerose tende e i mezzi di soccorso che affollano le strade della città nelle ore successive al terremoto. Scene simili sono state riprese anche a Islahiye, a sud di Nurdagi.

Una vista satellitare di Nurdagi, in Turchia, dopo il terremoto ©2023 Maxar Technologies via AP
Una vista satellitare di Nurdagi, in Turchia, dopo il terremoto

Erdogan ammette: "All'inizio problemi nei soccorsi"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan fa mea culpa sulla macchina dei soccorsi per il violento terremoto che ha scosso la Turchia dopo che si erano levate critiche sulla lentezza nel raggiungere alcune delle aree colpite. "Inizialmente ci sono stati problemi negli aeroporti e sulle strade, ma oggi le cose stanno diventando più facili e domani sarà ancora più facile", ha affermato Erdogan come riportano i media internazionali. "Abbiamo mobilitato tutte le nostre risorse - ha aggiunto mentre è in visita nei luoghi colpiti dal sisma -. Lo Stato sta facendo il suo lavoro".

A Kahramanmaras lo stadio diventa un'enorme tendopoli

A Kahramanmaras, la città turca più colpita dal sisma e la più vicina all'epicentro del terremoto che domenica notte ha sconquassato il confine tra Turchia e la Siria, lo stadio è stato trasformato in una enorme tendopoli per accogliere gli sfollati. Le immagini delo Şubat Stadyumu, impianto della squadra Kahramanmaraş omologato per la Super Lega, mostrano un tappeto di tende bianche con la scritta Afd, il logo della protezione civile turca. 

La tendopoli nello stadio di Kahramanmaras Mehmet Ali Ozcan/Anadolu Agency via Getty Images
La tendopoli nello stadio di Kahramanmaras

Erdogan: "Entro un anno alloggi per tutti gli sfollati"

"Il nostro obiettivo è realizzare entro un anno operazioni di costruzione massiccia di alloggi nelle 10  province proprio come abbiamo fatto in altre province dove abbiamo subito disastri". Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, nel corso di una conferenza stampa tenuta nelle zone colpite dal terremoto. "Abbiamo mobilitato tutti i nostri mezzi. Spero che daremo un sostegno certo alle nostre famiglie. Al momento, abbiamo previsto di consegnare 10mila lire turche (500 euro, nd.r.) a ciascuna famiglia", ha proseguito Erdogan, garantendo che nessun cittadino "rimarrà senza un alloggio".

Sisma Turchia-Siria: rescue team in volo da Fiumicino

Una squadra di soccorso composta da 7 volontari del Csen (Centro sportivo educativo nazionale) cinofilia da soccorso munita del necessario kit di intervento medico e sopravvivenza e con 5 cani da ricerca al seguito, è partita questa mattina dall'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea per la Turchia per raggiungere, via Istanbul, Adana, città nel Sud del Paese colpita nella notte tra il 5 e 6 febbraio dal violento sisma che ha interessato anche il nord della Siria. Assistito alla partenza dal personale Adr, il rescue team opererà nelle prossime ore sul campo avvalendosi dell'aiuto dei 5 cani di età compresa tra i 3 e i 5 anni brevettati nella ricerca di dispersi tra le macerie e già impiegati in passato in missioni analoghe  sia in Italia che all'estero. "Come sempre - hanno detto i volontari alla partenza - ci avvarremo del loro fiuto per trovare i dispersi".  

I vigili del fuoco italiani hanno individuato un ragazzo vivo

Un ragazzo rimasto sepolto sotto le macerie di un palazzo crollato ad Antiochia in seguito al terremoto che ha sconvolto la Turchia, è stato individuato vivo dopo 48 ore dalle squadre Usar dei vigili del fuoco italiane. Secondo quanto si apprende, il ragazzo si trova sotto diversi solai crollati. Le operazioni per estrarlo sono ancora in corso e sono particolarmente complesse per l'instabilità delle macerie.  

Turchia e Siria, Papa: “Ringrazio quanti si stanno impegnando per soccorsi”

"Preghiamo insieme per le popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà". Cosi' Papa Francesco.

++Erdogan, vittime del terremoto più di 8000

"Al momento, hanno perso la vita 8.574 persone, i feriti sono 49.133 e gli edifici distrutti sono 6.444". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando alla stampa a Kahramanmaras, durante la sua prima visita nel sud est della Turchia colpito dal terremoto. Il presidente turco ha fatto anche sapere che presto molti sfollati saranno trasferiti in alberghi ad Antalya, Alanya e Mersin,località marittime nel sud della Turchia.

Turchia, opposizione accusa Erdogan: “4,6 mld dollari di tasse terremoti mai spesi per prevenzione"

L'opposizione turca accusa il presidente Recep Erdogan di essere "responsabile" della "lenta reazione" del governo nella gestione dei soccorsi per il terremoto, e che il Paese non non era sufficientemente preparato in anticipo. Lo riporta la Bbc. "Se c'è una persona responsabile di questo, è Erdogan", ha detto Kemal Kilicdaroglu, il leader del principale partito di opposizione della Turchia.

Terremoti: bandiere a mezz'asta a Berlino

Dopo il devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria, le bandiere di Berlino sono state issate a mezz'asta. Come riporta Spiegel, il Senato tedesco aveva già preso la decisione subito dopo la notizia del terremoto. In solidarietà con le popolazioni colpite, ora tutte le bandiere sugli edifici pubblici nella capitale tedesca sono state issate a mezz'asta. La bandiera a lutto resterà fino a stasera.

Sisma Turchia-Siria, il bilancio supera gli 11.200 morti

Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria supera gli 11.200 morti. Lo rendono noto fonti ufficiali.  

Terremoti, Ue: “Siria ha bisogno di assistenza per soccorsi e medicinali”

La richiesta di assistenza dalla Siria per la popolazione colpita dal terremoto" contiene un lungo elenco di voci. Hanno bisogno di assistenza negli sforzi dei propri servizi di soccorso nella ricerca e salvataggio di persone intrappolate sotto le macerie. Hanno bisogno di molti articoli medici, medicinali e attrezzature mediche. Hanno bisogno di generi alimentari come i tipici aiuti di emergenza". Lo ha detto il commissario Ue per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, nella conferenza stampa di presentazione della comunicazione sugli obiettivi comuni contro le catastrofi. "Incoraggiamo gli Stati membri e gli altri Stati partecipanti al meccanismo di protezione dell'Unione a rispondere favorevolmente a questa richiesta. Vorrei sottolineare che questa assistenza va alle persone che ne hanno bisogno", ha ribadito.

Turchia, le auto inghiottite sull'autostrada e lo squarcio sulla pista dell'aeroporto di Hatay (Video)

Asfalto sollevato, le auto inghiottite. Sono terribili le immagini che arrivano dalla Turchia. Un uomo ha raggiunto la pista dell’aeroporto di Hatay mostrando i segni del terremoto. Lo scalo di Hatay è inutilizzabile così come sono impraticabili numerose strade. Sospesi i voli commerciali negli aeroporti di Hatay e Gazantiep.

Sisma in Turchia: spento incendio nel porto di Iskenderun

L'incendio di container nel porto meridionale turco di Iskenderun (Alessandretta), in Turchia, scoppiato lunedì in mattinata forse per i crolli provocati dal terremoto, è stato messo sotto controllo: lo ha dichiarato l'autorità marittima turca, a seguito di sforzi combinati di estinzione da terra, mare e aria. Lo riporta il Guardian. 

Ue adotta nuovo pacchetto contro catastrofi naturali “Per anticipare i rischi”

Anticipare i rischi e prepararsi meglio ai pericoli naturali - inclusi terremoti, inondazioni e incendi boschivi - e agire più rapidamente, con un solido sistema di protezione civile operativo 24 ore su 24, 7 giorni su7. Sono i pilastri del nuovo pacchetto adottato oggi dalla Commissione europea per rafforzare la resilienza alle catastrofi. Il piano "è stato preparato in stretta collaborazione con gli Stati membri" e "sfortunatamente arriva durante il terribile sisma in Turchia e Siria", ha detto il commissario Ue per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, indicando che "il panorama del rischio continua a cambiare rapidamente".

Ue, respingiamo accusa impatto sanzioni Siria su aiuti

"Respingo categoricamente l'accusa che le sanzioni possano aver alcun impatto sugli aiuti" dell'Ue alle popolazioni della Siria colpite dal terremoto. Lo ha detto il commissario Ue per la gestione delle crisi Janez Lenarcic in conferenza stampa. "Queste sanzioni, non dimentichiamolo, sono state imposte dal 2011 in risposta alla violenta repressione del regime siriano contro la sua stessa popolazione civile, incluso l'uso di armi chimiche", ha sottolineato.  

Sisma Siria, morti 4 Caschi bianchi e le loro famiglie

I Caschi Bianchi in Siria, che hanno condotto operazioni di soccorso nel nord-ovest del Paese martoriato dalla guerra civile, hanno scritto sui social media che quattro dei loro volontari e le loro famiglie sono tra le vittime del terremoto. Lo riporta il Guardian.

Terremoti: bambino di 8 anni estratto vivo da macerie dopo 52 ore

Un bambino di 8 anni è stato estratto vivo dopo 52 ore dalle macerie di un edificio crollato a causa del terremoto di lunedì in Turchia, nella provincia di Hatay. Lo riferisce la Bbc. Il bambino, Yigit Cakmak, è stato subito portato fra le braccia della madre.

Un bambino estratto dalle macerie ad Atarib, in Siria (Video)

Pochissime le immagini del sisma che arrivano dalla Siria. In questo video i soccorsi nella cittadina di Atarib nel nord est del paese a circa 40 chilometri da Aleppo. Un bambino viene estratto dalle macerie.

Terremoto: Ue, Siria ha chiesto meccanismo soccorso europeo

"Questa mattina abbiamo ricevuto la richiesta dal governo siriano per l'attivazione del Meccanismo europeo di protezione civile. Abbiamo condiviso la richiesta con gli Stati membri e abbiamo chiesto loro di contribuire con la fornitura di assistenza richiesta". Lo ha annunciato il commissario europeo per la Gestione delle urgenze, Janez Lenarcic.  

La farmacia devastata dalla violenta scossa: il filmato delle telecamere di sicurezza (Video)

Sarebbero oltre 1.300 i morti accertati del sisma che ha colpito Turchia e Siria. Alle 912 vittime di cui ha parlato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan vanno sommate quelle registrate in Siria, dove ci sono 326 vittime nelle aree controllate dal governo e 150 in quello sotto il controllo dell'opposizione. Nelle immagini riprese dalla telecamera a circuito chiuso della farmacia è possibile comprendere la violenza del sisma.

 

Sisma Turchia e Siria, Save the Children: "Il gelo complica gli aiuti"

Le temperature gelide, le strade e gli aeroporti danneggiati stanno rendendo difficile per le agenzie e le organizzazioni umanitarie il raggiungimento di migliaia di bambini e delle loro famiglie, che hanno un disperato bisogno di assistenza dopo il devastante terremoto di lunedì, ha dichiarato Save the Children, l'Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e per garantire loro un futuro.

Turchia, i danni del terremoto ap
Turchia, i danni del terremoto

Sisma Turchia-Siria, Grecia invia nuova squadra di soccorso

Una nuova squadra di soccorso composta da 15 vigli del fuoco greci con due cani addestrati, tre medici e due veicoli è partita dall'aeroporto di Salonicco con destinazione la provincia turca di Hatay, rasa al suolo dal terremoto.

I filmati dei droni mostrano la devastazione del sisma nella provincia meridionale turca di Hatay

Le immagini riprese dal drone mostrano la portata della devastazione nella provincia meridionale turca di Hatay. Bilancio provvisorio: 3.700 i morti, migliaia di feriti.

 

Cisgiordania: Nablus, scossa terremoto 4,4 su scala Richter

Un terremoto di magnitudo 4,4 nella scala Richter è stato rilevato la scorsa notte in Cisgiordania, a sud di Nablus. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan. Non si ha notizia di danni o di vittime. La radio pubblica israeliana Kan ha aggiunto che la scossa è stata avvertita, in maniera leggera, nella città-colonia di Ariel e anche a Gerusalemme.  

Erdogan arriva nella regione colpita dal terremoto, leader turco visita Kahramanmaras, vicino all'epicentro

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato a Kahramanmaras, città turca a pochi chilometri dall'epicentro del terremoto di magnitudo 7.8 che il 6 febbraio ha colpito l'intera regione del sud est della Turchia ed il nord della Siria provocando almeno 9.500 vittime nei due Paesi. Lo rendono noto vari media turchi.

Terremoto: oltre 9.700 i morti accertati, più di 7.150 in Turchia, oltre 2.500 in Siria

Il bilancio del terremoto in Turchia e Siria supera i 9.700 morti accertati. Secondo i dati ufficiali diffusi questa mattina sono stati estratti dalle macerie finora 7.158 corpi nella sola Turchia, dove al momento i feriti sono 40.910, secondo l'agenzia di soccorso turca Afad, mentre in Siria sono stati contati 2.547 morti, secondo le autorità e i medici. Ma scavando nel gelo una bambina di circa 8 anni è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata sotto le macerie per 40 ore a Salqin una città nel nord ovest della Siria.

Sisma Turchia-Siria: aiuti umanitari sfruttati dagli hacker

A poche ore dal catastrofico terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, i criminali informatici hanno lanciato una campagna per sfruttare a scopo di lucro la crisi umanitaria e le operazioni di solidarietà, utilizzando il phishing e un'associazione di beneficenza fasulla per rubare criptovalute. Lo rende noto la società di sicurezza Bitdefender. Il primo gruppo di campioni di email analizzate ha preso di mira destinatari in Corea del Sud (49%), Vietnam (19%), Stati Uniti e India (con il 7% ciascuno), Danimarca (3%),Irlanda (2%), Germania e Regno Unito (con l'1% ciascuno), con la maggior parte delle email truffaldine provenienti da indirizzi IP del Pakistan.

Terremoto in Turchia e Siria, squadre di emergenza cercano persone tra le macerie ad Adana, sud della Turchia (ApPhoto)
Terremoto in Turchia e Siria, squadre di emergenza cercano persone tra le macerie ad Adana, sud della Turchia

Terremoti, oltre 9600 vittime e 45mila feriti, 648 scosse di assestamento

Sale a oltre 9600 morti e 45mila feriti il bilancio del terremoto in Siria e Turchia: l'Afad, Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali, ha riferito che sono 7108 i morti accertati nelle province di Kahramanmaras,  Gaziantep, Sanliurfa, Diyarbakir, Adana, Adiyaman, Osmaniye, Hatay,  Kilis, Malatya e Elazig, e 40.910 i feriti.  Dopo la prima scossa, è stato poi reso noto, se ne sono registrate altre 648, una delle quali, la più forte, di magnitudo 7,6, con  epicentro Elbistan. Nelle zone colpite dispiegati oltre 96.600 agenti dipendenti di Ong, squadre di ricerca e soccorso,  volontari. E' stato inoltre allestito un ponte aereo per il trasferimento di personale e materiale da Istanbul, Ankara e Smirne. In Siria, nelle zone sotto il controllo di Damasco, i morti sono 1250, i feriti 2054, secondo quanto pubblicato dal ministero della Salute siriano su Facebook. Questi dati si riferiscono alle province - o  parte di esse - di Aleppo, Hama, Latakia, Tartus, e le aree di Idlib  in mano alle forze governative.  

Sisma in Siria: premier Libano oggi a Damasco, visita inedita

Il terremoto in Siria accelera il riavvicinamento tra Libano e Siria dopo più di un decennio di rapporti raffreddatisi sullo sfondo del conflitto armato siriano. Dopo l'invio ieri, per la prima volta nella storia dei due paesi, di militari libanesi del genio nelle zone siriane disastrate dal sisma, è atteso oggi a Damasco il premier uscente libanese Najib Miqati, il primo capo di governo del Libano a recarsi nella capitale siriana dopo decenni.  Come riferiscono i media libanesi, "in segno di solidarietà con le autorità e il popolo siriani".

Angelo Zen, Tajani : “Stiamo continuando a cercarlo, costante contatto con protezione civile turca”

"Tranne l'imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati e sono in salvo". Lo ha ribadito oggi il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ad Agorà su Rai 3. "Continuiamo a cercare il nostro connazionale che ancora non riusciamo a contattare", ha aggiunto il ministro, spiegando che l'unità di crisi è "al lavoro" e in costante contatto con la protezione civile turca. "Angelo Zen avrebbe dovuto incontrare un socio turco la mattina dopo il terremoto, ma la notte c'è stato il sisma, quindi non si sono visti", ha precisato il ministro. "Non ci sono collegamenti telefonici, purtroppo è tutto molto complicato dalla vastità dell'area colpita e non è facile raggiungere le persone" sul posto. 

++Cina: “Usa rimuovano sanzioni unilaterali Siria dopo sisma”

Gli Usa "dovrebbero mettere da parte l'ossessione geopolitica, revocare immediatamente le sanzioni unilaterali alla Siria e aprire la porta all'assistenza umanitaria di fronte alla catastrofe". E' la richiesta della Cina a Washington a seguito del violento terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria. "Gli Stati Uniti sono stati a lungo coinvolti nella crisi siriana con interventi militari e sanzioni economiche, che hanno provocato un gran numero di vittime civili e difficoltà nello sviluppo economico e nel processo di ricostruzione", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel briefing quotidiano.  

Sisma in Turchia: Borsa Istanbul sospende contrattazioni

La Borsa di Istanbul ha deciso di sospendere le transazioni nel mercato azionario, dei future e delle opzioni alle 11:01 ora locale (le 09:01 in Italia) inseguito alla forte corrente di vendite provocata dal terremoto che ha colpito la Turchia. Lo rende noto Bloomberg HaberTurk facendo sapere che la Borsa non ha precisato fino a quando le operazioni sarebbero state interrotte. La decisione, presa per la prima volta in 24 anni, è arrivata dopo forti svendite nella prima ora dopo l'apertura dei mercati. In settimana l'indice della Borsa aveva registrato i livelli peggiori dalla crisi finanziaria del 2008.  

Cina offre aiuti per 4,4 mln di dollari alla Siria colpita dal sisma

La Cina offrirà aiuti umanitari di emergenza per 30 milioni di yuan (4,4 milioni di dollari) alla Siria colpita dal terremoto: lo ha annunciato oggi la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, in conferenza stampa, confermando anche l'impegno di Pechino in Turchia .Il bilancio delle vittime del devastante terremoto in Turchia e Siria è salito a oltre 8.700. Mao ha detto che 2 milioni di dollari saranno utilizzati per forniture di soccorso urgenti, mentre la Cina imprimerà un'accelerazione ai progetti di aiuti alimentari già esistenti. Pechino, riferisce l'agenzia Reuters, si è già impegnata inoltre a dare una prima tranche di 40 milioni di yuan in aiuti di emergenza alla Turchia. Una squadra di soccorso sismico è stata inoltre inviata dalla Cina ed è arrivata oggi all'aeroporto turco di Adana, ha riferito l'emittente statale CCTV.

Giappone: “Inviata in Turchia, squadra specializzata su emergenze”

Come confermato in giornata dal capo segretario di gabinetto e portavoce del governo giapponese Hirokazu Matsuno, il Giappone ha inviato in Turchia una squadra di soccorso composta da esperti nella gestione delle emergenze.  Il team, facente capo al dipartimento di polizia metropolitana di Tokyo, è composto da 14 esperti e quattro cani da ricerca per aiutare nelle operazioni di soccorso e di ricerca dei dispersi nel devastante sisma che ha colpito il Paese

Ministro Musumeci: “In Cdm riforma su ricostruzione post calamità”

"Nei prossimi giorni porterò in Consiglio dei ministri, per un primo esame, la proposta di riforma delle procedure sulla ricostruzione dopo una calamità. Basta con le ricostruzioni che non finiscono mai!". Lo annuncia il ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, in una intervista a La Sicilia, spiegando che "interverremo per uniformare la disciplina per tutte le ricostruzioni in corso, anche quella siciliana che non ha ricevuto nel passato lo stesso trattamento previsto per il sisma del Centro Italia".

Il Papa: “Prego con commozione per Siria e Turchia”

"Il mio pensiero in questo momento va alle popolazioni della Siria e della Turchia duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti". Così Papa Francesco nel corso dell'udienza, in aula Paolo VI. "Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai famigliari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori in parte già martoriati da una lunga guerra. Preghiamo insieme perché questi nostri fratelli e sorelle possano andare avanti davanti a questa tragedia e chiediamo alla Madonna che li protegga".

Il video del salvataggio di una famiglia a Iblid in Siria

Afghanistan, talebani inviano aiuti a Turchia e Siria

I talebani al potere in Afghanistan invieranno circa 165.000 dollari in aiuti alla Turchia e alla Siria per contribuire alla risposta al devastante terremoto di magnitudo 7,8 che ha colpito questa settimana i due Paesi, secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri. L'Afghanistan, ricorda l'agenzia Reuters, è alle prese con una grave crisi economica e umanitaria ed è sede di uno dei maggiori programmi di aiuto umanitario delle Nazioni Unite.I talebani hanno preso il potere a Kabul nel 2021 quando le forze straniere si sono ritirate dal Paese, al termine di una missione a guida Nato avviata dopo gli attentati terroristici negli Stati Uniti nel settembre del 2001.

Sisma Turchia-Siria: satelliti europei, prime immagini dann

Sono arrivate le prime immagini dai satelliti europei del Copernicus Rapid Mapping che evidenziano i danni delle aree colpite dal violento terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Sono relative a 6 città, tra cui Antiochia, Adana e Osmaniye, e nelle prossime ore arriveranno quelle relative ad altre 14 aree. Mappe preziose per supportare i soccorsi realizzate con le immagini raccolte da un'ampia gamma di satelliti europei, come i Sentinel del programma Copernicus, processate e analizzate dai tecnici di e-Geos, la società italiana che coordina servizio europeo Copernicus Rapid Mapping. 

Terremoto: Turchia, donne e bambini salvati dopo più di 2 giorni

Continua senza sosta l'attivita' di soccorso e ricerca dei sopravvissuti dopo il terremoto in Turchia. Una donna di cui al momento si conosce solo il nome, Zeliha, e' stata estratta viva da sotto le macerie dopo 53 ore nella citta' di Kahramanmaras, vicina all'epicentro del sisma. Nove ore prima ad Antalya, nella provincia dell'Hatay, un bambino di due anni, Muhammed, e' stato trovato vivo dopo 44 ore trascorse sotto le macerie e salvato. Il piccolo ha ricevuto dell'acqua dalle mani dei soccorritori che lo hanno estratto dalle macerie dell'edificio in cui viveva. Sempre nell'Hatay una giovane insegnante e' stata estratta alle prime luci dell'alba dopo 49 ore trascorse sotto le macerie.  

Ministro Tajani: “Zen doveva contattare socio il giorno dopo”

Angelo Zen, l'italiano disperso dopo il terremoto in Turchia, "doveva contattare un suo socio turco il giorno dopo il sisma. Quindi il suo socio turco sapeva che era arrivato ma non aveva avuto notizie percheè si sarebbero dovuti vedere la mattina dopo la scossa. Non abbiamo altre notizie". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ad Agora' su Rai Tre.  

++Sisma: bambina salvata dopo 40 ore in Siria

Nelle zone devastate dal terremoto e colpite dal gelo avvengono ancora salvataggi che sanno di miracolo: una bambina di circa 8 anni è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata sotto le macerie per 40 ore a Salqin una città nel nord ovest della Siria. Le immagini del Guardian mostrano il recupero stanotte da parte dei soccorritori della bambina con gli occhi sbarrati per lo choc ma in buone condizioni di salute.  

Il bilancio totale sale a più di 9.500 morti

 Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria è salito a più di 9.500 morti, secondo i dati ufficiali. In Turchia le vittime accertate sono 6.957 e in Siria 2.547, per un totale di 9.504.

Terremoto: Erdogan in viaggio verso le zone colpite

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è in viaggio verso le zone colpite dal terremoto. Il leader turco si recherà prima verso il distretto di Pazarcik, epicentro della scossa di magnitudo 7,7 che ha colpito il Sud-Est della Turchia nelle prime ore del mattino del 6 febbraio. Erdogan è poi atteso a Kahramanmaras, città più vicina all'epicentro, dove visiterà il quartier generale del coordinamento dei soccorsi. Da Kahramanmaras il presidente turco si recherà nella provincia dell'Hatay, altra area fortemente colpita.

Scossa di terremoto nel Cuneese, 2.9 a Neviglie

Alle 23.35 di ieri sera l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 nei pressi di Neviglie (Cuneo) a 10 chilometri di profondità. Altre scosse più lievi, sono state registrate nell'Astigiano, a Coazzolo, di 1.5 e 1.3 gradi. Non si segnalano feriti o danni. 

Terremoti, Tajani: “Raggiunti tutti gli italiani, tranne Angelo Zen”

Riguardo alla situazione dei cittadini italiani che si trovavano nella zona del sisma fra Turchia e Siria "siamo alle notizie di ieri. Tranne l'imprenditore Angelo Zen sono stati tutti raggiunti". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con 'Agorà' su Rai 3. "Stiamo lavorando con la Protezione civile italiana e siamo in contatto con quella turca ma la situazione nel Paese è difficile e resa ancora più complicata dal maltempo". Tajani ha spiegato che vicino all'epicentro del terremoto gli italiani erano "poche decine" mentre nella zona "più ampia" erano circa 170 "almeno coloro che erano registrati sull'app del ministro degli Esteri". Quanto a Zen "doveva contattare il suo socio turco il giorno successivo alla notte in cui è avvenuto il terremoto ma non si sono visti".

Il castello di Gaziantep sbriciolato dal terremoto

Il sisma che si è abbattuto sul sud della Turchia e sulla Siria centro-settentrionale ha colpito anche importanti monumenti storici. Nell'epicentro da cui si è propagato, a Gaziantep, dove prima si ergeva il castello patrimonio dell'Unesco, ora c'è un cumulo di macerie. Il castello era una costruzione enorme, sorta quasi duemila anni fa per mano dell'impero Ittita, ma trasformata in vera e propria fortezza dai romani tra il II e III secolo dopo Cristo. Un ottimo punto di osservazione per gli attacchi che arrivavano dal mare, la fortezza era stata profondamente moificata durante il regno dell'imperatore ottomano Suleyman I il Magnifico (1520-1566), che ne rafforzò le mura e fece aggiungere una cinta interna. Le modifiche avevano resistito fino a oggi.

Terremoto: Portogallo invia una squadra di 53 soccorritori

Parte nel pomeriggio dall'aeroporto militare di Figo Maduro, Lisbona, una squadra di 53 elementi della Protezione civile portoghese con destinazione Turchia. La squadra di soccorritori è composta da vigili del fuoco, operatori sanitari del servizio di emergenza medica e agenti della Guarda Nacional Republicana (corpo di polizia a ordinamento militare). Secondo quanto diffuso da un lancio dell'agenzia Lusa, si tratta soprattutto di esperti in operazioni di ricerca e soccorso ed è prevalentemente in questo settore che presteranno servizio nei luoghi colpiti dal sisma di lunedì scorso.  L'operazione era stata annunciata ieri dal ministro dell'Interno, José Luís Carneiro, e da Duarte Costa, presidente dell'Autorità nazionale di emergenza e protezione civile del Portogallo, il quale ha dichiarato: "Sono già state affrontate, nell'ambito del meccanismo europeo e in collaborazione con altre forze europee, le metodologie necessarie per entrare in Turchia" e accedere così alla regione terremotata. 

Terremoto, vigili del fuoco italiani al lavoro ad Antiochia

Il team Usar dei vigili del fuoco è stato impegnato per tutta la notte ad Antiochia per le ricerche di dispersi  sotto le macerie di una palazzina di cinque piani completamente  crollata. In azione i nuclei cinofili. La situazione operativa resta molto complessa per gli enormi danni  causati dalla scossa di domenica. Ultimato il campo base del  contingente italiano ad Hatay.

Terremoto in Turchia, Malatya 7/02/23 Getty
Terremoto in Turchia, Malatya 7/02/23

Terremoti: Kim invia condoglianze a leader siriano Assad

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha inviato un messaggio di condoglianze al presidente siriano Bashar al-Assad dopo il terremoto che ha colpito la Siria e la Turchia. Lo riportano i media di Pyongyang. "Sono sicuro che sotto la tua guida, il governo siriano e la popolazione supereranno i danni causati dal terremoto il prima possibile e le vite delle persone colpite torneranno alla stabilità", ha scritto Kim.

Terremoto: bilancio totale sale a più di 8.700 morti

Il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria è salito ad oltre 8.700 morti, secondo le cifre ufficiali. In Turchia le vittime accertate sono 6.234 e in Siria 2.470, per un totale di 8.704.  

INGV: un terremoto mille volte più forte di quello di Amatrice (Video)

Salvatore Stramondo, direttore dell'osservatorio  nazionale terremoti Ingv, ha spiegato, ai microfoni di RaiNews24, che il sisma di magnitudo 7,9 che ha colpito la Turchia la scorsa notte ha prodotto un rilascio di energia che è circa mille volte superiore al sisma di amatrice. L'intervista di Stefano Corradino.

++Atterrato in Turchia primo C-130 dell'Aeronautica con aiuti italiani

E' arrivato ad a Incirlik, in Turchia, il primo C-130 dell'Aeronautica Militare italiana con a bordo il personale della Protezione civile per portare aiuto alle popolazioni di Turchia e Siria colpite dal violento sisma.

Sanremo si è aperto con un minuto di silenzio per vittime sisma

Il Festival di Sanremo 2023 si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Turchia e Siria.  

Video - Sbarcato ad Adana il team dei vigili del fuoco italiani

Sisma: Londra, fra i dispersi anche 3 cittadini britannici

Fra i dispersi nel terremoto turco-siriano ci sono anche tre cittadini britannici, secondo quanto comunicato dal Foreign Office, citato dal Guardian. Il ministro degli Esteri, James Cleverley, ha fatto sapere che l'unità di crisi è al lavoro per assistere i 35 britannici coinvolti nel disastro. 

Sisma Turchia, Tajani "Stiamo cercando imprenditore italiano"

Stiamo cercando di contattare l'imprenditore italiano Angelo Zen disperso in Turchia. Pare che l'ultimo contatto l'abbia avuto con la famiglia poco prima del terremoto". Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani sul cittadino veneto di cui non si hanno ancora notizie.

Siria, neonata trovata dai parenti che scavavano tra le macerie a mani nude

Il miracolo di una neonata sopravvissuta sotto le macerie, un medico pediatra dell'ospedale a Jandairis, in Siria: "Ora sta bene, ma è sola al mondo". Dopo i devastanti terremoti in Turchia e Siria una bimba con ancora il cordone ombelicale legato alla mamma (deceduta), è stata estratta viva dalle macerie dai parenti, che scavavano a mani nude in quello che restava di una abitazione sbriciolata dalle scosse del sisma. Poi il ricovero in ospedale, il pediatra che l'ha curata dice: "Aveva un principio di congelamento ora sta bene: pesa 3 chili ed è forte, ma è sola al mondo".

Video - Donna piange sotto la neve davanti alla sua casa distrutta dal terremoto: l'attesa dei soccorsi

Turchia, critiche sui social per lentezza soccorsi

Sui social turchi si moltiplicano appelli di persone che chiedono aiuto per le persone care rimaste sepolte sotto le macerie del terremoto, con critiche contro i ritardi dei soccorsi. "Nessuna squadra di soccorritori e nessun  funzionario è venuto nel nostro villaggio di Pazarcik", ha scritto su  Twitter un abitante del villaggio all'epicentro del sisma, riferisce la Bbc.

Turchia, Erdogan oggi visita nelle zone terremotate

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intende visitare nella giornata di oggi le zone colpite dal devastante terremoto in Turchia. Lo si apprende da una fonte ad Ankara: "Oggi il presidente della Turchia ha in programma una visita nelle regioni in cui si è verificato il terremoto. In questi giorni difficili per il Paese, i cuori di ognuno di noi battono all'unisono. Il presidente prenderà conoscenza della situazione sul campo e darà le sue istruzioni", ha detto la fonte.

Onu: terremoto avrà impatto devastante su molte famiglie in Siria

Le Nazioni Unite affermano che quasi il 70% della popolazione siriana aveva bisogno di assistenza umanitaria prima del terremoto. Lo ha dichiarato l'Onu sottolineando che si tratta un problema che è stato solo aggravato dalla tragedia del terremoto. In una dichiarazione congiunta, il coordinatore residente delle Nazioni Unite e il coordinatore umanitario ad interim per la Siria e il coordinatore umanitario regionale per la crisi siriana hanno dichiarato: "Questa tragedia avrà un impatto devastante su molte famiglie vulnerabili che lottano quotidianamente per provvedere ai propri cari". 

“E’ corsa contro il tempo". Ghebreyesus, direttore dell’OMS (Video)

Sisma, Blinken: “Stiamo aiutando la Siria, non Assad”

Gli Stati Uniti stanno lavorando con i suoi partner per fornire soccorsi per il terremoto in Siria, ma sono fermi contro la collaborazione con il governo di Damasco. E' quanto ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken: "Nella stessa Siria abbiamo partner umanitari finanziati dagli Stati Uniti che stanno coordinando l'assistenza salvavita", ha detto ai giornalisti Blinken incontrando il suo omologo austriaco." Siamo impegnati a fornire tale assistenza per aiutare le persone in Siria a riprendersi da questo disastro, proprio come siamo stati il loro principale donatore umanitario dall'inizio della guerra nella stessa Siria", ha affermato Blinken. "Voglio sottolineare qui che questi fondi, ovviamente, vanno al popolo siriano, non al regime. Questo non cambierà", ha aggiunto.

Video - Bambina siriana estratta dalle macerie, l'istante del salvataggio a Jindires

Nel video dei soccorsi in Siria un volontario dei Caschi Bianchi scava tra le macerie di un palazzo, a Jindires, riuscendo a salvare una bambina di nome Noor.

Sisma Turchia e Siria, bilancio supera 7.800 morti

Ha superato i 7.800 morti l'ultimo bilancio delle vittime del catastrofico terremoto in Siria e Turchia.  In Turchia è stato confermato che 5.894 persone sono rimaste uccise, mentre 1.932 persone sono morte in Siria, per un totale di 7.826 vittime.  Si teme che il bilancio aumenterà inesorabilmente, con i funzionari dell'Organizzazione mondiale della sanità che stimano che i morti potrebbero essere fino a 20.000.