Unicef, 5000 piccoli senza famiglia

Terremoto tra Turchia e Siria, una ecatombe da oltre 23mila morti

Aiuti dagli Usa per 85 milioni di dollari mentre si continua a scavare. Quasi 76mila persone evacuate dalle regioni del sud della Turchia. Miracolo dei soccorritori: sopravvissuti estratti dalle macerie dopo 4 giorni
Terremoto tra Turchia e Siria, una ecatombe da oltre 23mila morti
Adem ALTAN / AFP
Mesut Hancer tiene la mano della figlia quindicenne Irmak, morta nel terremoto di Kahramanmaras, vicino all'epicentro del sisma, il giorno dopo che un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito il sud-est del paese

Usa: inviato primo pacchetto di aiuti in Turchia

Dall'invio di materiale salva-vita per un valore di 85 milioni di dollari a cibo, medicine e personale specializzato di pronto intervento in zone sismiche. E' quanto ha stanziato, come primo pacchetto di aiuti, il presidente Joe Biden, in soccorso della Turchia, devastata dal terremoto. Lo riporta una nota della Casa Bianca.    Tra il materiale messo a disposizione, equipaggiamento idraulico, torce, apparecchi medici e per il ritrovamento di dispersi. Gli elicotteri militari americani Black Hawk, di stanza nella base di Incirlik, in Turchia, stanno facilitando l'arrivo degli aiuti. Inoltre, funzionari americani stanno collaborando con le autorita' turche per garantire la ripresa delle operazioni di controllo al confine nord con la Siria.

Aiuti alla Siria, discussione la prossima settimana in Consiglio di sicurezza ONU

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite discuterà la prossima settimana se consentirà all'Onu di fornire aiuti alla Siria nordoccidentale controllata dai ribelli attraverso più di un valico di frontiera turco dopo il devastante terremoto di lunedì, iniziativa che la Russia non reputa necessaria. Con il bilancio delle vittime in Turchia e Siria che ha superato quota 23mila, oggi alcuni diplomatici hanno espresso frustrazione per il fatto che il consiglio di quindici membri sia stato lento ad agire dopo che il segretario generale Antonio Guterres ha fatto pressioni per un maggiore accesso alla Siria nord-occidentale attraverso la Turchia, ha riportato l'agenzia di stampa Reuters. Un diplomatico delle Nazioni Unite che ha familiarità con le discussioni, parlando a condizione di anonimato: "C'è frustrazione nel puntare i piedi su questo. Il segretario generale ha detto che abbiamo bisogno di più attraversamenti. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite deve insistere e ottenerlo". Dal 2014 le Nazioni Unite sono state in grado di fornire aiuti a milioni di persone bisognose nel nord-ovest della Siria, dilaniata dalla guerra, attraverso la Turchia su mandato del Consiglio di sicurezza. Ma attualmente l'accesso è limitato all'utilizzo di un solo valico di frontiera.

Consegnati aiuti alimentari a 115mila persone

L'Agenzia ONU World Food Programme ha consegnato assistenza alimentare di cui si aveva urgente necessità a 115.000 persone in Siria e in Turchia nei primi quattro giorni dai devastanti terremoti che hanno colpito la regione, causando migliaia di vittime e lasciando decine di migliaia di persone all'aperto con temperature gelide. Le distribuzioni di cibo sono in corso."Stiamo fornendo soprattutto pasti caldi, razioni di cibo pronte all'uso e pacchi di cibo per famiglie - alimenti che non richiedono cottura e che possono essere consumati immediatamente", ha detto Corinne Fleischer, Direttrice regionale WFP per il Medio Oriente e il Nord Africa. "Per le migliaia di persone colpite dal terremoto, il cibo è uno dei bisogni principali in questo momento. La nostra priorità è farlo arrivare rapidamente alle persone che ne hanno bisogno".

Oltre 23mila morti tra Turchia e Siria

È salito a oltre 23mila morti il bilancio del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Il numero totale delle vittime confermate, tra i due paesi, è di 23.766. In Turchia i morti sono 20.213, in Siria 3.553.

Le immagini satellitari di una città turca prima e dopo la scossa

Afghani disperati cercano di salire sui voli per la Turchia Dopo falsa notizia che si cercavano volontari per zone sisma

Migliaia di afgani si sono precipitati verso l'aeroporto della capitale mercoledì dopo che si era diffusa la voce - falsa - che gli aerei stavano portando volontari in Turchia per aiutare i soccorritori impegnati nelle operazioni di soccorso dopo il devastante terremoto. Lo riferiscono diversi media internazionali. La fuga precipitosa - che ricordava il caos di quasi due anni fa dopo la presa del potere da parte dei talebani - è scoppiata spontaneamente. I video postati sui social mostrano centinaia di uomini - tutti in abiti civili e senza bagagli di alcun genere - ma anche diverse famiglie, che sfidano il freddo percorrere con qualsiasi mezzo verso l'aeroporto di Kabul. Sono stati poi fermati dalle forze di sicurezza che hanno sparato in aria e, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, diverse persone sono rimaste ferite. La smentita è poi arrivata dal portavoce del governo, Zabihullah Mujahid il quale ha twittato che qualsiasi voce su voli speciali per la Turchia per "persone senza documenti ufficiali" non era vera. "Nessuno dovrebbe andare all'aeroporto con tale intenzione e nessuno dovrebbe disturbare l'ordine", ha aggiunto. L'episodio sembra essere stato innescato dall'annuncio del regime talebano che avrebbe donato 165mila dollari in aiuti ai soccorsi dopo il sisma di magnitudo 7.8 che ha colpito la Turchia e la Siria. La corsa verso l'aeroporto sembra riflettere la crescente disperazione della vita quotidiana in Afghanistan, dove una grave crisi economica ha costretto le persone a cercare di andarsene con ogni mezzo possibile, anche con voli di soccorso verso zone disastrate.

Aya, la neonata salvata dalle macerie, sta ricevendo richieste di adozione da tutto il mondo

Corsa per adottare Aya, la bimba-miracolo del terremoto

In mezzo all'immane tragedia del terremoto che ha devastato la zona al confine tra Turchia e Siria, lei, chiamata per ora Aya - che in arabo vuol dire miracolo -è diventata il simbolo della vita che vince su morte e devastazione: mentre il calcolo delle vittime nei due Paesi supera quota 23.000, da tutto il mondo è partita una corsa per adottare la piccola, trovata viva, appena nata e ancora attaccata con il cordone ombelicale alla madre, uccisa dal sisma nel nordovest della Siria insieme anche al padre di Aya ed ai suoi quattro fratelli. La piccola è in ospedale a Afrin, dove si trova in condizioni stabili. Il direttore dell'ospedale Khalid Attiah ha ricevuto decine di chiamate da tutto il mondo con offerte per prendersi cura di lei. Ma lui, che ha una figlia di quattro mesi più grande di Aya, ha detto: "Non permetterò a nessuno di adottarla ora. Fino al ritorno di suoi lontani parenti, la tratterò come una della mia famiglia". Letteralmente: sua moglie la sta allattando, insieme alla loro bambina.

Agenzia Onu per i Rifugiati: oltre 5 milioni di persone potrebbero aver perso casa solo in Siria

Ben 5,3 milioni di persone nella sola Siria potrebbero essere rimaste senza casa a causa del devastante terremoto che l'ha colpita insieme alla Turchia. Lo rende noto l'Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati. L'organizzazione sta facendo arrivare gli aiuti nelle zone più devastate del Paese, concentrandosi sul fornire ripari e beni di  prima necessità, assicurandosi che i centri collettivi in cui si sono recate gli sfollati abbiano servizi adeguati, oltre a tende, teli di plastica, coperte termiche, stuoie per dormire, abbigliamento invernale e altro. 

Turchia, i Vigili del Fuoco italiani scavano tra le macerie per salvare vite

Tajani: "Ancora nessuna notizia dei 7 italiani dispersi"

"Purtroppo non abbiamo ancora notizie dei  sette italiani che non rispondono all'appello" dopo il devastante  terremoto di lunedì. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio  Tajani, a margine di un evento alla Luiss. "Abbiamo allertato la  Protezione civile e fatto ciò che è possibile, stiamo cercando negli  ospedali, ovunque, ma di loro nessuna notizia", ha aggiunto il  ministro. I sette italiani dispersi sono l'imprenditore veneto Angelo  Zen, che si trovava in Turchia al momento del sisma, e i componenti di una famiglia italiana di origine siriana.

A 100 ore dal sisma di lunedì, i soccorritori riescono ancora a salvare persone dalle macerie in Turchia.

Quattro persone sono state tratte in salvo ad Hatay, lo riferisce l'agenzia stampa Anadolu. A Kirikhan, soccorritori tedeschi hanno salvato una donna, con una operazione durata 50 ore. In attesa di farla uscire dalle macerie, il team era riuscito a comunicare con lei e farle arrivare dell'acqua da bere. I media hanno riferito anche di un trentenne salvato a Gaziantep.

Entrati oggi nel nordovest della Siria altri 14 camion delle Nazioni Unite carichi di aiuti per la popolazione terremotata

Sono entrati oggi nel nordovest della Siria, nelle aree sotto il controllo dell'opposizione, altri 14 camion delle Nazioni Unite carichi di aiuti per la popolazione terremotata. I mezzi hanno varcato il confine turco all'indomani dell'ingresso del primo convoglio delle Nazioni Unite, con tende, kit umanitari, coperte e altre forniture di emergenza.

Il momento in cui padre e figlia vengono salvati dalle macerie, l'ha tenuta 3 giorni tra le braccia

Terremoto: 23 mila le vittime, si aggrava bilancio in Turchia

E' salito a 19.388 il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito la Turchia, mentre i feriti sono piu' di 77 mila. Vittime che si sommano agli almeno 3.500 morti che lo stesso sisma ha fatto nel nord della Siria. A rendere noti gli ultimi numeri del terremoto più letale dal 1988 in Turchia il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha poi aggiunto che in questo momento al lavoro ci sono 141 mila persone tra turchi e stranieri, per far funzionare la macchina nono solo dei soccorsi, ma anche gli ospedali da campo e le enormi tendopoli con più di 93 mila tende familiari montate negli ultimi giorni.

Erdogan ammette lentezza dei soccorsi

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha ammesso per la prima volta che le operazioni di ricerca e soccorso dopo il devastante terremoto di lunedì scorso non stanno procedendo così rapidamente come sperato. "Sono stati danneggiati così tanti edifici che purtroppo non siamo stati in grado di accelerare i nostri interventi con la rapidità che desideravamo", ha detto Erdogan durante una visita nella città meridionale di Adiyaman, duramente colpita dal sisma.

Salvata una famiglia di sei persone

Una famiglia di sei persone, di cui due donne, sono state estratte vive dopo 102 ore a Iskenderun, nella provincia di Hatay, nel sud della Turchia. Alcuni di loro, feriti, sono stati portati all'ospedale più vicino. E sempre da Hatay arriva un'altra storia di speranza: una donna con il suo bambino di 10 giorni sono stati estratti vivi dopo 90 ore dal sisma. Secondo quanto riporta Bbc il piccolo è stato trovato vivo dai soccorritori tra le macerie di una struttura nella città di Samandag

 

Assad ad Aleppo

Il presidente siriano Assad è ad Aleppo. La sua prima visita nelle zone terremotate. 

Le immagini del presidente siriano ad Aleppo

Salvo dopo 94 ore - il video

Il video del salvataggio di un giovane di 17 anni a Gaziantep dopo essere stato 94 ore sotto le macerie. Il ragazzo ha raccontato che per placare la sete ha bevuto la sua urina. 

Salvato dopo 94 ore

Un giovane di 17 anni è stato estratto vivo stamattina dalle macerie di un edificio crollato nella città turca di Gaziantep, , dopo essere rimasto intrappolato per 94 ore. Il ragazzo ha detto di essere stato costretto a bere la propria urina per placare la sete. "Sono stato in grado di sopravvivere in quel modo", ha detto. Quando è stato salvato il 17enne ha sorriso alla folla di amici e parenti che hanno cantato il suo nome, applaudendo e piangendo mentre veniva portato via e messo su una barella. 

 

Trentenne estratto vivo dalle macerie

Un 30enne è stato estratto vivo dalle macerie in Turchia, nella provincia di Hatay, 101 ore dopo il devastante terremoto che ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria. Lo riferisce l'agenzia di stampa turca Anadolu. L'uomo,  Hikmet Yigitbas, è un ingegnere civile. Nelle immagini diffuse dalla stessa agenzia si vede l'uomo, disteso su una barella e avvolto in coperte termiche, che viene spostato passandolo di mano in mano fra i soccorritori assiepati in mezzo ai cumuli di macerie subito dopo essere stato estratto vivo dai detriti, mentre le persone che hanno appena partecipato al salvataggio gridano 'Allahu akbar', cioè 'Allah è grande'.

Terremoto: sono 75.780 le persone evacuate nel sud della Turchia

Sono almeno 75.780 le persone che sono state evacuate dalle regioni del sud della Turchia che sono state  colpite dal terremoto. Lo rende noto l'Autorità turca per la gestione delle emergenze e dei disastri naturali.

Tunisia: il presidente Saied rafforza la diplomazia in Siria

l presidente tunisino Kaïs Saïedha annunciato nel corso di un incontro a Cartagine con il ministro degli Esteri, Nabil Ammar, l'aumento del personale diplomatico tunisino a Damasco, in Siria. "La Tunisia è dalla parte del popolo siriano", ha detto Saied in una nota, sottolineando il rafforzamento del livello della rappresentanza diplomatica tunisina in Siria. In tale contesto, Saied ha affermato che "la crisi del regime siriano è una questione interna che riguarda solo i siriani", aggiungendo che "l'accreditamento di un ambasciatore si fa con lo Stato al quale è stato assegnato e non con il suo regime. L'incontro è stato anche l'occasione per ribadire che la sovranità nazionale è al di sopra di ogni altra considerazione. Il presidente Saïed ha sottolineato che "la sovranità della Tunisia a livello internazionale è il risultato della volontà libera e indipendente del popolo tunisino". Nel pomeriggio un piccolo gruppo di manifestanti ha organizzato una protesta davanti al Teatro Municipale di Tunisi per chiedere di "revocare l'assedio alla Siria e di ripristinare le relazioni diplomatiche", secondo quanto dichiarato ai media locali dal membro fondatore del Coordinamento tunisino per il ripristino delle relazioni con la Siria, Salah Eddine Masri. La Tunisia ha inviato aiuti diretti alla Siria per aiutare la popolazione colpita dal recente terremoto.

I vigili del fuoco italiani cercano i dispersi

Vigili del fuoco italiani in azione nella notte ad Antiochia, in Turchia, per le ricerche sotto le macerie di dispersi dopo il crollo di una palazzina di 5 piani, a causa del terremoto di magnitudo 7.9 avvenuto il 6 febbraio. Allestito un campo base nella zona di Hatay.

Dagli Usa 85 mln e alleggerimento sanzioni a Siria

Gli Stati Uniti hanno annunciato un primo pacchetto di aiuti da 85 milioni di dollari per aiutare la Turchia e la Siria a riprendersi dal devastante terremoto, concedendo anche una temporanea revoca di alcune sanzioni a Damasco. Il sisma di magnitudo 7,8 ha colpito all'alba di lunedi' il confine turco-siriano, al momento il bilancio delle vittime in entrambi i paesi ha superato le 21.000 persone. Gli sforzi di ricerca persistono, ma le possibilita' di trovare sopravvissuti stanno diminuendo.    L'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale ha affermato che il finanziamento andra' ai partner sul campo "per fornire aiuti urgenti a milioni di persone", anche attraverso cibo, alloggi e servizi sanitari di emergenza. Il finanziamento comprendera' anche l'acqua potabile e i servizi igienico-sanitari per prevenire lo scoppio di malattie, ha affermato Usaid in una nota. L'annuncio arriva dopo che giovedi' il segretario di Stato Antony Blinken ha parlato al telefono con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu per discutere le esigenze dell'alleato della Nato.

Video: il salvataggio di Sham e suo fratello grazie ai Caschi Bianchi

Bambina trovata viva dopo 90 ore, per liberarla le è stato amputato un braccio

Hilal Bilgi, una bambina di 10 anni è stata trovata tra le macerie di un appartamento di 7 piani a Hatay. Per salvarla, lo scrive il quotidiano turco Hurriyet, i soccorritori hanno scavato una galleria: la bambina era sotto un blocco di cemento e, con l'approvazione dei parenti, per poterla estrarre le è stato amputato un braccio con un'operazione eseguita sotto le macerie. Nel sisma la bambina ha perso i genitori e i 3 fratelli.