La guerra in Ucraina minuto per minuto, giorno 366

Volodymyr Zelensky: "Se tutti faranno la loro parte vinceremo"

Secondo il Financial Times Putin decise per l'invasione senza mettere al corrente i suoi collaboratori: "Anche Lavrov all'oscuro". Pechino: Russia e Ucraina tornino a dialogare: no a sanzioni unilaterali e sì all'indissolubilità territoriale
Volodymyr Zelensky: "Se tutti faranno la loro parte vinceremo"
Ansa
Un anno di guerra in Ucraina, Zelensky alla cerimonia a piazza Santa Sofia a Kiev

Premier svedese: mantenere l'unità nel sostegno a Kiev è la priorità della presidenza Ue

"L'Ue è unita nel sostegno all'Ucraina. Accolgo con favore l'accordo sul decimo pacchetto di sanzioni contro le capacità militari, l'economia e i rappresentanti del governo russo. Mantenere l'unità nel sostegno all'Ucraina è la priorità numero uno per la presidenza svedese dell'Ue". Ad affermarlo è il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, commentando l'accordo raggiunto sul decimo pacchetto di sanzioni Ue nei confronti della Russia.

L'Ue trova l'accordo sul decimo pacchetto di sanzioni

Gli Stati dell'Ue hanno dato il via libera al decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo annuncia la presidenza svedese del semestre Ue dopo un negoziato condotto per oltre dieci ore bilateralmente con i paesi membri. Il pacchetto era stato bloccato dalla Polonia che non condivideva le esenzioni all'embargo per l'import dalla Russia della gomma sintetica. Il pacchetto comprende restrizioni commerciali per un totale di 11 miliardi di euro così come colpisce l'export di alcune tecnologie a duplice uso e l'Iran per la fornitura di droni. La procedura scritta necessaria per l'approvazione formale delle sanzioni avrà inizio domani alle 11.30.
 

Kiev: attacchi alla periferia di Zaporizhzhia

Le forze russe stanno attaccando la periferia di Zaporizhzhia. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il segretario del consiglio comunale della città, Anatolii Kurtiev. "Per quanto riguarda le esplosioni che hanno sentito i residenti di alcune zone della città, il nemico ha attaccato la periferia di Zaporizhzhia" ha detto Kurtiev, invitando i cittadini a "rimanere calmi e a non trascurare gli allarmi antiaerei".

Macron: accrescere pressione su Mosca, spingerla a rinunciare ad aggressione

Emmanuel Macron, in un tweet questa sera annuncia di aver discusso della guerra con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan: "Con il presidente Erdogan abbiamo appena discusso del conflitto in Ucraina. Dobbiamo intensificare ulteriormente il nostro sostegno all'Ucraina per consentirle di vincere. Continuare, inoltre, ad aumentare la pressione sulla Russia, spingerla a rinunciare alla sua aggressione".

Gruppo per i diritti umani: arresti in Russia per commemorazione anniversario guerra

I tentativi di commemorare l'anniversario della guerra russa in Ucraina sono stati bloccati dalle forze di sicurezza russa a Mosca e San Pietroburgo. Tre persone sono state fermate a Mosca dopo che avevano deposto fiori ai piedi di un monumento intitolato alla poetessa ucraina Lesya Ukrainka, secondo quanto denunciato dal gruppo indipendente russo Ovd-Info. Altre 15 persone sono state detenute mentre deponevano dei fiori sul monumento allo scrittore ucraino Taras Shevchenko a San Pietroburgo. Secondo l'organizzazione per i diritti umani, oltre 4300 persone sono state arrestate in Russia durante le proteste contro l'invasione lo scorso anno.

Londra: non invieremo caccia a Kiev a breve

La Gran Bretagna non ha intenzione di inviare i caccia Typhoon della Raf in Ucraina "a breve". Lo ha riferito il ministro della difesa britannico Ben Wallace in un'intervista a Sky News rilanciata dal Guardian. Wallace ha affermato che i Typhoon sarebbero troppo complessi per l'Ucraina, ma ha aggiunto che potrebbero invece fornire copertura aerea a quei paesi del blocco orientale che volessero inviare i loro Mig-29 e altri aerei dell'era sovietica a Kiev.
 

Tajani: la pace bisogna farla in due

"L'obiettivo è per tutti la pace, ma bisogna farla in due. Il delegato russo al Consiglio di Sicurezza ha detto che non vogliono distruggere l'Ucraina, ma lo stanno facendo: non contano le chiacchiere, l'occidente non è in guerra contro la Russia ma è impegnato a difendere l'Ucraina, se i russi non vogliono sedersi al tavolo della pace perché pensano che la pace sia la resa dell'Ucraina, non andiamo nella giusta direzione": lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani ai cronisti presenti all'Onu. "Per ora - ha aggiunto - non vedo grandi spiragli, anche se dobbiamo continuare a tenere aperte le porte della diplomazia".

Oltre 10.000 persone alla manifestazione per Kiev a Berlino

Oltre 10.000 persone hanno preso parte oggi ad una manifestazione a Berlino in solidarietà con l'Ucraina ad un anno dall'invasione da parte della Russia. Come riportano i media tedeschi, la manifestazione, organizzata dall'associazione 'Vitsche Berlin' ha visto aumentare la partecipazione durante la giornata. Partiti dal 'Café Moscow', ribattezzato 'Café Kyiv' sulla Karl-Marx Allee, i manifestanti hanno raggiunto in serata la Porta di Brandeburgo. Non sono stati registrati episodi di violenza, se non per un uovo lanciato contro la sede dell'ambasciata russa. Davanti all'ambasciata di Mosca, sono stati intonati cori contro la "Russia stato terrorista". Molti partecipanti hanno sventolato bandiere ucraine, gridando "Ucraina libera" e "Fermate la guerra".

Zelensky: intendo incontrare Xi Jinping

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vuole incontrare il leader cinese Xi Jinping. Ad annunciarlo è stato lo stesso Zelensky, nella conferenza stampa a Kiev: "Ho intenzione di incontrare Xi Jinping e credo che questo gioverà ai nostri paesi e alla sicurezza nel mondo".

Zelensky al G7: sicuro di progressi sull'attuazione delle nostre priorità

"Ho partecipato alla riunione dei leader del G7. Nella prima parte ho ringraziato i partner per il loro aiuto durante quest'anno. Nella seconda, ho presentato in dettaglio le nostre priorità ai partner. Sono certo che riusciremo a compiere progressi nell'attuazione di ciascuna delle priorità". Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

G7: non riconosceremo mai come russe le regioni occupate

"Il G7 non riconoscerà  mai l'ingresso delle repubbliche di Donetsk e Lugansk e delle regioni di Zaporozhye e Kherson nella Federazione Russa, come nel caso della Crimea e di Sebastopoli". Lo si legge nel comunicato congiunto dei paesi del G7, dopo il vertice online con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ecco i Leopard polacchi a Kiev

Il ministro della difesa ucraino Denys Shmyhal e il premier polacco Mateusz Morawiecki davanti ai primi Leopard arrivati a Kiev Telegram @United24
Il ministro della difesa ucraino Denys Shmyhal e il premier polacco Mateusz Morawiecki davanti ai primi Leopard arrivati a Kiev

Erdogan sente Putin: in Ucraina serve una pace giusta

Si dovrebbe arrivare a una "pace giusta" tra Russia e Ucraina senza ulteriori perdite di vite umane e distruzione. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una telefonata con l'omologo russo Vladimir Putin. Lo rende noto Anadolu secondo cui, durante la conversazione, Erdogan ha ringraziato il presidente russo per la solidarietà espressa nei confronti della Turchia dopo il terremoto del 6 febbraio che ha provocato la morte di almeno 43mila persone.

 

Manifestanti davanti all'Onu con un fantoccio di Putin dalle mani insanguinate

Manifestazione di protesta fuori dalle Nazioni Unite, a New York. Un gruppo di manifestanti ha portato un fantoccio del presidente russo Vladimir Putin con le mani insanguinate e un cartello appeso al collo con scritto "assassino". Vlad Spektor, conduttore radiofonico ucraino negli Stati Uniti per un pubblico russofono, ha commentato: "È dura pensare che sia passato già un anno, così come vedere che la Russia mantiene ancora il suo posto al Consiglio di sicurezza. È incredibile"

 

La manifestazione all'esterno del Palazzo di Vetro, ANGELA WEISS / AFP
La manifestazione all'esterno del Palazzo di Vetro,

Zelensky a Mosca: "Via da qui, smettetela di bombardarci"

"Rispettate il nostro diritto di vivere sulla nostra terra, lasciate il nostro territorio, smettetela di bombardarci". È l'appello lanciato dal presidente ucraino Zelensky direttamente alla Russia nel corso della conferenza stampa che sta tenendo a Kiev nell'anniversario dello scoppio del conflitto.

La Svizzera si propone per mediare tra Russia e Ucraina

La Svizzera è pronta a offrire la propria mediazione nel conflitto fra Russia e Ucraina: lo ha affermato il consigliere federale elvetico, Ignazio Cassis, nel suo intervento al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, convocato nel giorno del primo anniversario dell'invasione russa. "La Svizzera  è pronta in qualsiasi momento a portare tutte le parti a un tavolo per lavorare a favore di un maggior rispetto del diritto internazionale umanitario e per la pace", ha concluso Cassis. In un'intervista rilasciata al quotidiano svizzero Le Temps Cassis aveva rivelato ieri che alcuni contatti si sono già tenuti a Ginevra "nella più grande discrezione", ma per il momento "non al più alto livello", senza tuttavia fornire ulteriori dettagli. "Un giorno questa guerra terminerà con un negoziato, costruire la pace è una questione complicata che necessiterà di molta diplomazia", aveva concluso il consigliere federale svizzero.

Scholz: convincere il sud mondo a un linguaggio chiaro su Ucraina

"È merito di India e Indonesia se hanno contribuito a fare in modo che si trovasse un linguaggio chiaro sulla guerra in Ucraina, l'anno scorso al G20. Bisogna ora fare in modo che si continui a parlare in modo chiaro. E con i paesi forti dell'Asia e del Sudamerica è importante costruire buone relazioni, all'altezza degli occhi". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, a Berlino, alla stampa, dopo una riunione video del G7. Scholz ha sottolineato di essere in partenza per l'India e di avere stretti e continui contatti con il leader Nerendra Modi

Mosca: "Apprezziamo gli sforzi della Cina per la pace"

Mosca "apprezza molto" gli sforzi della Cina di contribuire a una soluzione del conflitto in Ucraina. Lo afferma il ministero degli Esteri citato dall'agenzia Ria Novosti.

Meloni al G7: mantenere alta la pressione su Mosca

Mantenere alta la pressione su Mosca, accelerare la piattaforma di coordinamento per la ricostruzione, su cui l'Italia avrà una sua conferenza con l'Ucraina in aprile: sono alcuni dei punti, a quanto si apprende, sottolineati dalla premier Giorgia Meloni nel suo intervento al G7.

Italia undicesima per aiuti a Kiev: speso oltre un miliardo

I dati dal centro di ricerca tedesco Kiel Institute: da Roma 660 milioni solo per le armi. Gli Usa hanno erogato complessivi 73 miliardi, l'Ue 35

APPROFONDISCI LA NOTIZIA QUI

L'impegno G7 perché Putin paghi costi senza precedenti

 "Un anno fa il G7 si era riunito dopo l'aggressione di Putin all'Ucraina. Ora non solo l'Ucraina resiste, ma la coalizione globale a sostegno dell'Ucraina è più forte che mai, con il G7 come ancoraggio. Abbiamo parlato ancora per rinnovare il nostro impegno a imporre a Putin costi senza precedenti". Cosi' il presidente Usa, Joe Biden, in un tweet al termine della riunione virtuale del G7 sull'Ucraina.

Jake Sullivan: all'Ucraina non servono i jet F16

I jet F-16 "non sono uno strumento chiave" per le forze ucraine sul campo di battaglia. Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un'intervista alla Cnn. Gli ucraini "stanno per lanciare una controffensiva significativa e gli F-16 non sono la capacità chiave per questa offensiva. Lo sono le cose che ora stiamo spostando rapidamente in prima linea", ha spiegato Sullivan aggiungendo che i jet "non servono per una battaglia a breve termine, ma per la difesa a lungo termine dell'Ucraina e di questo hanno discusso il presidente Biden e il presidente Zelensky".

Zelensky: apprezziamo parole della Cina, aspettiamo i fatti

"La Cina ha iniziato a parlare dell'Ucraina e questo non è un brutto segno. Ma bisogna capire, dopo le parole, quali passi seguiranno". Lo ha detto Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev rispondendo ad una domanda sul piano di pace di Pechino. "Nel piano c'è il rispetto dell'integrità territoriale, anche se non è citata esplicitamente l'Ucraina, e questo coincide con i nostri interessi. Così come le questioni della sicurezza e del rispetto del diritto internazionale. Dobbiamo lavorarci insieme alla Cina", ha aggiunto. 

Polonia: con gli Usa discutiamo della produzione comune di munizioni a Kiev

Il presidente polacco Andrzej Duda ha affermato oggi di aver discusso con il suo omologo americano della produzione congiunta di munizioni per l'Ucraina. "Posso rivelare di aver discusso con il presidente Joe Biden del lancio della produzione militare congiunta, ad esempio di munizioni, Questi colloqui continueranno", ha precisato ai giornalisti il capo di stato polacco.

Blinken all'Onu: "Inutile invocare la pace se si cade in false equivalenze"

"Nessun membro del Consiglio di sicurezza deve invocare la pace mentre sostiene la guerra della Russia in Ucraina e cadere nella falsa equivalenza di chiedere ad entrambe le parti di fermare i combattimenti, perché c'è un aggressore e un aggredito": lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken parlando al consiglio di sicurezza all'Onu, lanciando una stoccata alla Cina. 

L'intelligence militare ucraina: la Russia sarà presto costretta alla ritirata

"La Russia sarà costretta a ritirare le proprie truppe dal territorio ucraino sotto alla pressione militare, sotto alla pressione di processi politici interni e sotto alla pressione della diplomazia" internazionale, "altrimenti questo condurrà al crollo del regime. Non ha altra soluzione": lo dice il capo dell'intelligence militare ucraina, generale Kyrylo Boudanov, in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Le Monde a un anno dall'inizio della guerra russa in Ucraina. La fine della guerra, ha inoltre affermato, "non sarà possibile senza il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina nei confini internazionalmente riconosciuti del 1991. Ogni altra opzione  non è accettabile per noi. Ogni concessione territoriale potrebbe solo condurre a un nuovo conflitto, più tardi". Per il generale ucraino, "la realtà è che dopo un anno di guerra, la Russia non ha più l'esercito di cui disponeva all'inizio" del conflitto, il 24 febbraio 2022. "Molte unità russe sono alla seconda, se non alla terza ondata di soldati, che non hanno evidentemente la stessa qualità delle unità iniziali. La mia logica è molto semplice: se le prima unità hanno fallito nel compiere la loro missione, non è realistico che la seconda o la terza componente abbiano il minimo successo".

Kuleba all'Onu: Putin perderà prima di quanto pensi

"Nel breve termine l'Ucraina deve ristabilire la sua sovranità e integrità territoriale all'interno dei confini internazionalmente riconosciuti. Nel lungo termine la giustizia deve essere servita". Lo ha detto il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba in Consiglio di Sicurezza Onu. Kuleba ha "ribadito la richiesta di istituire un tribunale speciale per l'aggressione russa dell'Ucraina". Ha inoltre affermato: "L'Ucraina resisterà come ha fatto finora, l'Ucraina vincerà, e Putin perderà prima di quanto pensi".

Zelensky: se tutti faranno loro parte vinceremo

 "Se tutti faranno la loro parte, ognuno nel suo campo, noi vinceremo. Ne sono sicuro". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev.

Berlino: altri 4 tank Leopard 2 a Kiev, 18 in tutto

Il "ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius, con la partecipazione dei suoi consiglieri militari, ha deciso di consegnare all'Ucraina altri quattro carri armati Leopard 2 A6", provenienti dalle scorte dell'esercito tedesco. La Germania aumenterà così il numero di panzer consegnati all'Ucraina da 14 a 18. Lo riporta una nota del ministero. 

Guterres: "La Russia ha violato la Carta delle Nazioni Unite"

 "L'invasione russa dell'Ucraina è una palese violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale". Lo ha ribadito il segretario generale Antonio Guterres aprendo il Consiglio di Sicurezza. "Gli scopi e i principi della Carta Onu non sono una questione di convenienza, non sono solo parole, ma sono al centro di ciò che siamo e riflettono la missione guida delle Nazioni Unite", ha aggiunto, ricordando che un anno fa aveva chiesto di dare una possibilità alla pace, "ma la pace non ha avuto possibilità".

Macron: i paesi del G7 uniti e determinati fino alla vittoria

I paesi del G7 sono "uniti e determinati fino alla vittoria (dell'Ucraina, ndr) e al ritorno della pace". Lo sottolinea il presidente francese, Emmanuel Macron, in un tweet scritto quando è ancora in corso la riunione virtuale dei leader del G7.

Iniziato Consiglio Sicurezza dell'Onu, interverrà Tajani

È iniziato al Palazzo di Vetro il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, dedicato all'Ucraina. L'intervento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è previsto tra le 13.30 e le 14 (le 19.30-20 in Italia). Ieri, L'Assemblea generale ha approvato a larghissima maggioranza la Risoluzione per la pace in Ucraina, nel rispetto della Carta Onu.

Borrell boccia il documento cinese: "Non è un piano di pace"

Quello cinese "non è un piano di pace, è un documento di intenzioni, dove Pechino illustra tutte le sue posizioni che sono note dall'inizio". Lo ha detto l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Ue, Josep Borrell, all'Onu. "Per essere un piano di pace dovrebbe essere un testo che si può attuare", ha aggiunto, e "per essere credibile deve essere condiviso con entrambe le parti: la Cina deve andare a Kiev e parlare con Zelensky come ha parlato con Putin. Inoltre non può mettere sullo stesso piano aggressore e aggredito".

Grecia: siamo e restiamo al fianco di Kiev

 In Grecia il ministro degli Esteri, Nikos Dendias, ha espresso su Twitter il sostegno del suo paese all'Ucraina, mentre il mondo ricorda il primo anniversario di un'invasione che la Russia insiste ancora nel definire una "operazione militare speciale". "Un anno dall'invasione russa dell'Ucraina: la Grecia è stata e rimane al fianco del popolo ucraino, impegnata nei suoi principi di rispetto della legalità internazionale e della sovranità territoriale di tutti gli stati e contro ogni revisionismo", ha scritto Dendias sul social network. La posizione del governo greco ha portato a tensioni nei legami con la Russia ortodossa, un tempo stretta alleata. I funzionari presenti alla seconda Conferenza europea sulla gestione delle frontiere a Vouliagmeni, alla periferia di Atene, hanno osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime della guerra.

L'ambasciatore moldavo a Roma: il nostro futuro è nell'Ue, Italia partner

 "La Repubblica di Moldavia e l'Ucraina hanno presentato domanda di adesione all'Unione europea e il 23 giugno 2022 hanno entrambe ottenuto lo status di paesi candidati all'adesione all'Unione europea. Con questa storica decisione di riconoscere la prospettiva europea del nostro Paese, le relazioni Ue-Moldavia sono entrate in una nuova fase strategica, da paese associato all'Ue a paese che vuole diventare membro a pieni diritti dell'Unione europea.  E qui vorrei sottolineare ancora una volta che il futuro della Repubblica di Moldavia e dei suoi cittadini è nell'Unione europea. Ecco perché tutte le azioni del governo di Chisinau sul piano dell'integrazione europea sono oggi dirette alla trasposizione dell'acquis comunitario e all'attuazione delle priorità individuate dalla Commissione europea, vale a dire la riforma della giustizia, la lotta alla corruzione, il consolidamento delle istituzioni democratiche e dello Stato di diritto, la prestazione economica". Lo ha detto l'ambasciatore in Italia della Repubblica di Moldavia, Anatolie Urecheanu, in un'intervista a LaPresse. "È evidente che, senza il supporto dei partner internazionali, in particolare Unione europea, Romania, Usa, Italia compresa, la realizzazione di quanto menzionato prima sarebbe difficile. In particolare, voglio sottolineare la visione positiva dell'Italia rispetto all'allargamento dell'Unione europea e menzionare l'ottima collaborazione sia a livello politico che settoriale, l'esemplare disponibilità sia a livello centrale che locale riguardo al nostro supporto come Paese nella realizzazione delle riforme", ha aggiunto. "Nelle condizioni attuali - ha proseguito - mentre l'Ucraina resiste con successo agli attacchi russi, non sembra verosimile avere uno scontro armato anche nel nostro Paese. Il  governo della Moldova è determinato a preservare la stabilità interna, prende decisioni trasparenti e rimane fedele ai principi e ai valori democratici. Le nostre istituzioni collaborano con partner stranieri e in caso di pericoli per il paese l'opinione pubblica sarà informata immediatamente", ha aggiunto. In merito invece a una potenziale  azione Ucraina in Trasnistria, come detto da Mosca, "le nostre autorità non confermano le informazioni diffuse dal ministero della Difesa russo".

Nuove sanzioni Usa contro la Russia, aumentano i dazi su cento prodotti

A un anno dall'invasione russa dell'Ucraina, gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro 22 individui e 83 entita' russe e l'aumento dei dazi su 100 tra prodotti chimici, minerali e metalli, del valore di 2,8 miliardi di dollari. Tra i nuovi obiettivi del nuovo pacchetto di sanzioni Usa in sostegno all'Ucraina ci sono anche "intermediari europei" che aiutano l'esercito di Mosca ad aggirare le sanzioni, come l'imprenditore italo-svizzero Walter Moretti, che avrebbe permesso ai servizi d'intelligence russi di ricevere tecnologie ed equipaggiamenti dei paesi occidentali.

G20: la Francia non firmerà il comunicato senza una condanna di Mosca

La Francia non firmerà un comunicato finale del G20 finanziario di Bangalore che non condanni con parole "forti" la Russia per la guerra in Ucraina: lo ha detto il ministro dell'economia Bruno Le Maire durante i lavori di un vertice ad alta tensione. La presidenza indiana del G20 - nei giorni scorsi - secondo indiscrezioni si sarebbe opposta a citare la parola "guerra" nel comunicato per non irritare Mosca.

Gli ambasciatori G7 in Italia a sostegno di Kiev (Video)

Saremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. È il messaggio degli ambasciatori in Italia dei Paesi del G7 insieme al segretario generale della Farnesina Ettore Francesco Sequi e all’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk.

Stati Ue in pressing sulla Polonia per il via libera alle nuove sanzioni entro oggi

L’obiettivo politico dei Ventisette e della presidenza svedese del Consiglio Ue resta quello di chiudere l'accordo sul decimo pacchetto di sanzioni entro oggi. Lo riferisce una fonte diplomatica Ue. Stamane la Presidenza ha dovuto concludere la riunione straordinaria del Coreper, con gli ambasciatori Ue, "dopo aver constatato che non era possibile raggiungere un accordo alla luce dell’opposizione della Polonia, nonostante il via libera di tutti gli altri Stati membri", spiega la fonte. "Vi è stata una controproposta unilaterale avanzata dalla Polonia, ma l’unico compromesso sul tavolo rimane esclusivamente quello contenuto nel documento di sala della Presidenza di due giorni fa, su cui si ha già da due giorni l’accordo dei restanti Paesi", precisa. Di fatto la presidenza ha concluso la riunione di stamane "specificando che avrebbe continuato i contatti bilaterali con l’obiettivo di lanciare una procedura scritta di approvazione del compromesso del 22 febbraio. Solo ove ciò non fosse possibile, il Coreper sarà riconvocato". La Polonia vorrebbe sanzioni più dure, rispetto a quelle proposte, per quanto riguarda l'importazione di gomma sintetica dalla Russia.

Dombrovskis: le sanzioni devono essere applicate da tutti

 "Stiamo per presentare il nostro decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, in coordinamento con i partner internazionali. Il pacchetto è fortemente incentrato sull'applicazione e sulla prevenzione dell'elusione delle sanzioni, con un nuovo obbligo di rendicontazione per gli stati membri sui beni russi, compresi quelli della Banca centrale". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, intervenendo a Sofia alla conferenza La Bulgaria verso l'euro. "Le nostre sanzioni stanno colpendo duramente e contribuiscono alla recessione economica sostenuta in Russia. Ma la loro efficacia dipende anche dalla loro applicazione. Ciò significa che devono essere applicate in tutti i paesi dell'Ue. Se vogliamo che le nostre sanzioni siano efficaci, dobbiamo essere coerenti su questo punto", ha puntualizzato Dombrovskis. "Questo vale anche per il sequestro e il congelamento dei beni russi. Stiamo lavorando a soluzioni legali per utilizzare i beni russi confiscati per finanziare la ricostruzione dell'Ucraina", ha sottolineato il vice presidente. 

Gentiloni: orgoglioso per la nostra risposta

"A distanza di un anno, guardo con orgoglio alla forza della nostra risposta collettiva, all'unità che abbiamo mantenuto di fronte ai tentativi di Putin di dividerci e al sostegno che abbiamo fornito, e che dobbiamo continuare a fornire, all'Ucraina". Lo ha detto  il commissario europeo Paolo Gentiloni 

Svezia: forniremo a Kiev una decina di Leopard

La Svezia fornirà "circa" 10 carri armati Leopard all'Ucraina e sistemi di difesa anti-aerea. Lo ha annunciato il governo a Stoccolma.

Erdogan a Zelensly: Ankara pronta a contribuire al cessate il fuoco

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto oggi un colloquio telefonico con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky, in occasione del primo anno di conflitto con la Russia. Stando a quanto riportato dai media turchia, Erdogan ha assicurato Zelensky che "Ankara è pronta a contribuire nel miglior modo possibile per garantire un cessate il fuoco, favorire una soluzione basata sui negoziati e arrivare alla pace". Il presidente turco ha poi ringraziato Zelensky per l'assistenza offerta dopo il terremoto del 6 febbraio scorso.

Meduza: proteste contro la guerra, oltre venti fermi

 In varie città russe la polizia sta fermando delle persone che manifestano individualmente contro la guerra in Ucraina (come l'uomo nella foto qui sotto) o depongono fiori ai piedi dei monumenti: lo scrive Meduza, testata online in lingua russa e inglese edita in Lettonia, secondo cui i fermati sarebbero ora oltre 20.

Sul cartello: "Scusa Ucraina", dietro: "Pace in Ucraina, libertà per la Russia", e il nome di diverse città ucraine Telegram @news_sirena
Sul cartello: "Scusa Ucraina", dietro: "Pace in Ucraina, libertà per la Russia", e il nome di diverse città ucraine

Joe Biden: "L'Ucraina è ancora indipendente e libera"

"Oggi, un anno dopo che le bombe hanno iniziato a cadere, l'Ucraina è ancora indipendente e libera". Lo scrive su Twitter Joe Biden in occasione del primo anniversario della guerra. Da Kherson a Kharkiv, i combattenti ucraini hanno rivendicato la loro terra. E in più della metà del territorio occupato dalla Russia lo scorso anno, la bandiera ucraina sventola ancora una volta con orgoglio".

Bbc identifica oltre 15 mila soldati russi uccisi

 I giornalisti dell'edizione in lingua russa della Bbc e di MediaZona hanno identificato 15.136 soldati russi morti nel primo anno dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino: lo riporta la Bbc precisando che l'indagine si è basata su dati disponibili a tutti e che in realtà i morti tra le file dei soldati russi sono molti di più. I militari russi morti in Ucraina di cui si ha notizia, secondo MediaZona, sono già più dei soldati sovietici che, secondo i dati ufficiali, sono deceduti in Afghanistan (15.051).
Tra i soldati russi morti in Ucraina di cui hanno notizia Bbc e MediaZona ci sono oltre 1.200 coscritti, oltre 1.300 detenuti reclutati dal gruppo di mercenari Wagner, oltre 1.800 ufficiali di vario livello, tra cui 199 ufficiali di alto rango (tenenti colonnelli, colonnelli e generali). I dati reali restano incerti: secondo il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, circa 200.000 soldati russi sono stati uccisi o sono rimasti feriti. Tre mesi fa, il generale americano Milley parlava di più di 100.000 soldati russi e "probabilmente" altri 100.000 soldati ucraini uccisi o feriti e 40.000 vittime tra i civili. A settembre, il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu sosteneva che 5.937 soldati russi fossero caduti in Ucraina. L'Onu però non ritiene affidabili le cifre fornite dalle parti belligeranti sui propri soldati morti

Papa: la pace costruita sulle macerie non sarà una mai vera vittoria

"Un anno fa iniziava l'assurda guerra contro l'Ucraina. Restiamo vicini al martoriato popolo ucraino che continua a soffrire e chiediamoci: è stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra? La pace costruita sulle macerie non sarà mai una vera vittoria". Lo ribadisce oggi papa Francesco in un tweet, nell'anniversario dell'invasione russa in Ucraina.

Joe Biden: "La Russia non vincerà mai"

"Ripeto oggi quello che ho detto un anno fa quando la Russia ha invaso l'Ucraina. Un dittatore deciso a ricostruire un impero non cancellerà mai l'amore per la libertà di un popolo. La brutalità non macinerà mai la volontà dei liberi e l'Ucraina non sarà mai una vittoria per la Russia. Mai". Lo ha scritto su Twitter il presidente americano, Joe Biden. "Oggi, un anno dopo l'inizio delle bombe, l'Ucraina è ancora indipendente e libera", aggiunge.

Il sindaco di Kiev: in un anno l'allarme aereo ha suonato 680 volte

"Durante quest'anno di guerra la capitale si è difesa, ha vissuto e ha lavorato. Noi - ognuno nel suo ruolo - abbiamo fatto e stiamo facendo di tutto per la vittoria e la liberazione del nostro Paese dall'aggressore russo.  Ringrazio tutte le persone di Kiev che sono state fianco a fianco nei primi giorni e nelle prime settimane affinché Kiev sopravvivesse.  Grazie ai nostri soldati che combattono eroicamente per la libertà dell'Ucraina!". Lo scrive sul suo canale Telegram il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, commemorando un anno dall'invasione che ha visto le forze russe il 24 febbraio 2022 arrivare fin nella capitale. Ma nel suo messaggio vuole anche celebrare la vita e la vitalità di Kiev in questo anno, per questo fornisce numeri e cifre che descrivono quella vitalità: "Dal 24 febbraio 2022 a Kiev: l'allarme aereo ha suonato 680 volte. Oltre 700 edifici sono stati danneggiati. In particolare, 417 grattacieli e 109 edifici privati, oltre a 93 istituzioni educative "Kyiv Rescue Service" ha effettuato 48 viaggi per eliminare le conseguenze degli attacchi missilistici nella capitale", si legge tra l'altro. Ma anche: " Quasi 6.000 alberi sono stati piantati in città, 24.852 coppie si sono sposate. 2.688 coppie divorziate. Sono nati 16.461 bambini: 8.507 maschi e 7.954 femmine".

Polonia: pronti ad addestrare i piloti ucraini sugli F-16

l primo ministro polacco Mateusz Morawiecki  ha dichiarato che la Polonia è "pronta" ad addestrare i piloti ucraini sugli F-16

Moldavia nega che esistano minacce dirette ucraine alla Transnistria

La Moldavia nega qualsiasi "minaccia diretta" da parte dell'Ucraina alla regione separatista filo-russa Transnistria, di cui aveva parlato Mosca. Lo afferma un comunicato.

Mosca: Kiev ammassa truppe a confine con Transnistria

Il ministero degli Esteri russo ha affermato che gli ucraini stanno ammassando truppe al confine con la Transnistria e schierano l'artiglieria in posizione di tiro. "Mettiamo in guardia gli Usa, i Paesi della Nato e i reparti ucraini dal compiere nuovi passi avventurosi", si aggiunge in un comunicato, citato dall'agenzia Ria Novosti, affermando che ogni attacco a cittadini e soldati russi sarà considerato come "un attacco alla Federazione Russa, secondo la legge internazionale". 

Un carro armato russo distrutto davanti all'ambasciata russa a Berlino

 Un carro armato russo modello T-72B distrutto da una mina vicino a Kiev lo scorso 31 marzo è stato posizionato intorno alle 4 del mattino di venerdì davanti alla sede dell'ambasciata russa di Berlino come segno di protesta in occasione del primo anniversario della geurra in Ucraina. Come riporta Bild, il corazzato resterà in bella vista a Unter Den Linden davanti alla sede diplomatica di Mosca per questo fine settimana. "Rimetteremo la spazzatura davanti alle porte dei terroristi", ha dichiarato Wieland Giebel di "Berlin Story Bunker", gruppo promotore dell'iniziativa. "Questo carro armato vuole essere un segno della nostra protesta contro la guerra della Russia e per esprimere la nostra solidarietà con l'Ucraina", ha aggiunto. Il progetto, costato circa 100.000 euro, è finanziato interamente da donazioni private.

Un carro armato russo T-72 distrutto in Ucraina è stato collocato come installazione artistica davanti all'ambasciata russa a Berlino dal gruppo "Berlin Story Bunker" Odd ANDERSEN / AFP
Un carro armato russo T-72 distrutto in Ucraina è stato collocato come installazione artistica davanti all'ambasciata russa a Berlino dal gruppo "Berlin Story Bunker"

Francia: il G20 non faccia passi indietro sull'Ucraina

Come Francia al G20 delle Finanze sull'eventuale comunicato finale "ci opporremo a qualunque passo indietro rispetto alla dichiarazione dei leader al vertice di Bali" sulla guerra in Ucraina. Lo affermato il ministro dell'Economia della Francia, Bruno Le Maire nella conferenza stampa al G20 finanziario a Bangalore, in India. "Abbiamo piena fiducia capacità della presidenza indiana del G20", ha aggiunto. "O ci atteniamo al comunicato di Bali, oppure la Francia si opporrà a qualunque comunicato. Non posso essere più chiaro - ha detto -. La questione che resta aperta è relativa al working della condanna della guerra russa in Ucraina. E per essere chiari ci opporremo a qualunque passo indietro rispetto alla dichiarazione dei leader a Bali. Condanniamo con forza questo attacco illegale brutale contro l'Ucraina e non vogliamo alcun passo indietro. Ma ribadisco che ho piena fiducia nell'India e penso che sia nella migliore posizione per avere questo forte comunicato che aspettiamo tutti".

Sergio Mattarella: in Europa un'aggressione così mai vista dalla seconda guerra mondiale (Video)

"L'ambito internazionale non è separato da quello interno ai singoli paesi, c'è una grande reciproca influenza" e "oggi è un giorno particolare, per voi e per me, per la consegna di questi riconoscimenti ma anche perché oggi si compie un lungo anno della guerra di aggressione della Russia all'Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra" così "dagli eventi drammatici che hanno condotto alla seconda guerra mondiale" e "allora molti si opponevano a comportamenti aggressivi". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricevendo in Quirinale i giovani Alfieri della Repubblica. "Da un anno la pace è stata posta in pericolo, serve una grande opera per conseguirla, ripristinarla" ma "non è frutto solo di accordi tra i governi ma di sentimenti tra i popoli", ha concluso.

L'Ambasciata italiana a Kiev issa la bandiera ucraina

Mosca: reagiremo se Kiev attacca la Transnistria

Le forze armate russe "risponderanno in modo adeguato" se ci dovesse essere un attacco delle truppe ucraine alla Transnistria, regione secessionista della Moldavia dove sono di stanza circa 1.500 soldati russi. Lo ha detto il ministero degli Esteri di Mosca citato dall'agenzia Ria Novosti.

Kiev: qualsiasi piano di pace includa ritiro russi entro confini 1991

"Qualsiasi piano di pace con il solo cessate il fuoco e, di conseguenza, una nuova linea di confine e la continua occupazione del territorio ucraino non riguarda affatto la pace, bensì il congelamento della guerra, la sconfitta dell'Ucraina e le prossime fasi del genocidio da parte dei russi". Lo scrive su Twitter il consigliere della presidenza ucraina Mykhailo Podolyak, precisando che "la posizione dell'Ucraina è nota: il ritiro delle truppe russe ai confini del 1991".

Ue: nel 2022 espulse 400 spie russe

"Lo scorso anno gli Stati membri hanno espulso 400 spie russe dall'Ue. Sono uscite dalla porta principale, ma non dobbiamo farle rientrare dalla porta sul retro. Continueremo ad accogliere dissidenti, giornalisti indipendenti e rifugiati provenienti dal regime di Putin, ma aumenteremo la nostra vigilanza ai confini". Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, nel suo intervento ad Atene in occasione della seconda Conferenza europea sulla gestione delle frontiere.

Varsavia conferma di avere consegnato i Leopard 2

 Il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak, ha dichiarato che il suo paese ha consegnato i suoi primi carri armati Leopard all'Ucraina. Blaszczak, parlando nelle sue osservazioni di apertura a una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale a Varsavia, ha dichiarato: "Il primo ministro non poteva essere qui, è andato a Kiev per portare i carri armati Leopard che sono il primo lotto consegnato in Ucraina". Il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, è oggi a Kiev per mostrare sostegno all'Ucraina dopo l'invasione della Russia. Il portavoce del governo, Piotr Müller, ha confermato che i primi carri armati Leopard dalla Polonia sono arrivati ai "nostri vicini" in Ucraina.

Il G7 verso nuove sanzioni alla Russia

I paesi del G7 potrebbero imporre nuove sanzioni alla Russia, e verranno intensificati i controlli sulle nazioni sospettate di fornire armi a Mosca. Lo ha detto il premier giapponese Fumio Kishida, a un anno esatto dall'inizio del conflitto in Ucraina, nella conferenza che precede il summit virtuale, a cui parteciperà anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.  A inizio settimana il governo di Tokyo ha stanziato fondi pari a 5,5 miliardi di dollari in assistenza finanziaria per la ricostruzione del Paese devastato dalla guerra, e ha affermato che lavorerà con le autorità della Cambodia per coordinare il processo di sminamento. Il premier giapponese ha inoltre detto anche che lui stesso sta considerando una visita in Ucraina non appena le condizioni lo consentiranno, senza specificare possibili date e dettagli. Kishida è l'unico leader del G7 a non essersi ancora recato a Kiev, citando fin qui ostacoli alla sicurezza. Separatamente, il capo di Gabinetto nipponico Hirokazu Matsuno ha annunciato che il Giappone offrirà un importo pari a 27 milioni di dollari in aiuti umanitari attraverso istituzioni internazionali alla Turchia e alla Siria, colpite dal potente terremoto che ha provocato oltre 50mila vittime.

Sanna Marin: sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo necessario

La premier finlandese Sanna Marin, con un post su Twitter, ha ribadito il sostegno all'Ucraina nel primo anniversario dell'invasione russa. "La questione dell'Ucraina è la nostra", ha scritto Marin. "Oggi - ha proseguito - è esattamente un anno da quando la Russia ha iniziato la sua illegale e brutale guerra di aggressione totale all'Ucraina. Il nostro messaggio agli ucraini è: noi vi sosterremo e vi aiuteremo per tutto il tempo necessario, Siamo al vostro fianco".

Ue: non ci sono provo che la Cina fornisca armi alla Russia

Al momento non abbiamo prove evidenti che la Cina fornisca sistemi di armi letali alla Russia, ma chiediamo alla Cina di astenersi da qualsiasi forma di assistenza militare. Una cosa è chiara: l'assistenza militare per aiutare l'Ucraina a difendersi dall'aggressione russa è pienamente legittima ai sensi della Carta delle Nazioni Unite, mentre armare l'aggressore sarebbe una chiara violazione". Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Nabila Massrali nel corso del briefing quotidiano con la stampa dell'esecutivo europeo. 

Ue: il piano della Cina non distingue aggressore e vittima

"Abbiamo preso nota con attenzione della posizione di 12 punti presentata dalla Cina. È un'iniziativa politica, sottolinea alcuni principi della Carta delle Nazioni unite, ma è selettiva e insufficiente riguardo alle loro implicazioni per la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. La posizione della Cina basa l'attenzione sui cosiddetti legittimi interessi di sicurezza e preoccupazioni delle parti che implicano una giustificazione per l'invasione illegale della Russia e offusca i ruoli dell'aggressore e dell'aggredito". Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea per la Politica estera, Nabila Massrali, rispondendo a una domanda sulla proposta di negoziati presenta dalla Cina. "La posizione cinese non tiene conto di chi e' l'aggressore e chi e' la vittima di una guerra di aggressione illegale. E cerchiamo di essere chiari: questa guerra potrebbe finire oggi se la Russia rispettasse il diritto internazionale", ha aggiunto. "Reiteriamo la nostra richiesta alla Cina di impegnarsi con la Russia, in modo che metta fine alla sua guerra di aggressione contro l'Ucraina", ha ribadito Massrali. "Qualsiasi proposta di pace significativa deve essere coerente con la Carta delle Nazioni Unite nella sua interezza, compresi i principi di sovranita' e integrita' territoriale degli Stati, nonche' il diritto all'autodifesa che l'Ucraina sta attualmente esercitando", ha aggiunto.

Regno Unito in silenzio, Sunak con i soldati ucraini

 Il Regno Unito ha appena commemorato il primo anniversario dell'inizio della guerra russa in Ucraina con un minuto di silenzio nazionale osservato in tutto il Paese, a iniziare dalle sedi delle diverse istituzioni britanniche. A dare il via all'iniziativa è stato il primo ministro Rishi Sunak da Downing Street, dove sono stati invitati per l'occasione l'ambasciatore di Kiev a Londra e unità di militari ucraini addestrati sull'isola. Il portoncino al numero 10 è adornato con una corona di fiori, in ricordo dei caduti.

Il primo ministro Rishi Sunak, sua moglie Akshata Murty, l'ambasciatore ucraino nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, sua moglie Inna Prystaiko, membri delle forze armate ucraine, fuori dal n.10 di Downing Street, Londra, mentre osservano un minuto di silenzio nell'anniversario del Invasione russa dell'Ucraina Jordan Pettitt/PA Images via Getty Images
Il primo ministro Rishi Sunak, sua moglie Akshata Murty, l'ambasciatore ucraino nel Regno Unito, Vadym Prystaiko, sua moglie Inna Prystaiko, membri delle forze armate ucraine, fuori dal n.10 di Downing Street, Londra, mentre osservano un minuto di silenzio nell'anniversario del Invasione russa dell'Ucraina

Mosca: 240 soldati ucraini uccisi in Ucraina orientale

Le autorità russe affermano che 240 soldati ucraini sono stati uccisi nell'Ucraina orientale. Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti citando  il ministero della Difesa russo. "In direzione di Donetsk... le perdite nemiche nell'ultimo giorno in questa direzione ammontavano a un massimo di 240 soldati ucraini, due carri armati, sette veicoli corazzati da combattimento, sei veicoli" oltre a "un sistema di artiglieria M777 fabbricato negli Stati Uniti", ha affermato il ministero in una nota.

Danimarca: aperti all'idea di inviare aerei caccia a Kiev

La Danimarca è "aperta" all'idea di inviare jet da combattimento all'Ucraina per aiutarla contro l'invasione russa, ha detto il ministro della Difesa di Copenaghen citato dall'agenzia Dr e ripreso dai media, fra cui il Guardian. "Non escludo che a un certo punto si renda necessario guardare al contributo di aerei da caccia", ha detto il ministro Troels Lund Poulsen, citato dal Guardian.

Il sindaco di Kiev a Rainews24: "Questo è un genocidio, Putin ha bisogno dell'Ucraina senza noi" (Video)

"Noi siamo pronti a parlare, soprattutto sulla pace", "ma solo con una condizione, quando l'ultimo soldato russo lascerà il suolo ucraino. Dopo di questo siamo pronti a compromessi e soluzioni, ma per ora non è possibile un compromesso, stiamo parlando mentre gran parte dei nostri territori è occupata dalle forze russe". Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, parlando a RaiNews24.

Ecco chi è Fuminori Tsukiko: il giapponese di 75 anni diventato l'eroe di Kharkiv (Video)

Baffi e pizzetto bianchi, un sorriso contagioso e un berretto con l'immagine del francobollo emesso per commemorare la resistenza dei marinai ucraini dell'Isola dei serpenti contro la nave russa “Moskva” nei primi giorni di guerra. Sulle spalle, una mantellina coi colori gialli e blu dell'Ucraina. Fuminori Tsukiko è diventato l'eroe di Kharkiv. L'anziano giapponese stava viaggiando in Polonia quando la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio 2022. Invece di tornare nel suo Paese, il 75enne ha deciso di andare prima a Kiev, e poi a Kharkiv, dove i residenti sono finiti a vivere nelle stazioni della metropolitana per nascondersi dagli attacchi russi. Fuminori è diventato presto un aiutante perfetto: raccoglie donazioni tramite i social media per comprare cibo e giocattoli per i bambini. “Ricevo il sostegno dal Giappone, tantissime persone aiutano gli ucraini”, ha sottolineato. “Io non scappo”, dice determinato. “Ora vivo a Kharkiv, non tornerò in Giappone. Mi piace l'Ucraina, amo Kharkiv. Kiev ricostruirà la città”. (Video AFP)

Regno Unito, dura condanna di re Carlo III su Mosca

Re Carlo III ha diffuso oggi un messaggio dai toni insolitamente duri ed espliciti in materia di questioni internazionali per la casa reale britannica, denunciando - nel giorno dell'anniversario della guerra in Ucraina - "l'attacco non provocato su larga scala" iniziato dalla Russia il 24 febbraio 2022. Attacco che ha provocato "sofferenze inimmaginabili" al popolo ucraino, si legge nel testo diffuso da Buckingham Palace. "È ormai un anno - scrive il sovrano di casa Windsor -  che gli ucraini subiscono sofferenze inimmaginabili da un attacco non provocato alla loro nazione". Carlo riconosce quindi al popolo ucraino di aver mostrato "un coraggio e una resistenza davvero rimarchevoli di fronte a una tale tragedia umana. Il mondo ha assistito all'orrore di una sofferenza del tutto non necessaria inflitta agli Ucraini", prosegue, non senza ricordare "il grande piacere" dei suoi incontri con gente di quel Paese ricevuta nel Regno Unito o incrociata durante visite in nazioni come "Romania o Canada". Questo mese, aggiunge il monarca, "ho incontrato a Buckingham Palace il Presidente Zelensky per esprimergli il mio personale sostegno al popolo dell'Ucraina: è confortante che il Regno Unito, al fianco degli alleati, sia facendo il possibile per aiutarlo in questo tempo difficile". Conclude il sovrano: "Posso solo sperare - conclude re Carlo III -  che l'ondata di solidarietà giunta dal globo possa portare non solo aiuto pratico (a Kiev), ma dare anche forza nella consapevolezza del fatto che resistiamo uniti, insieme".

Pechino smentisce lo Spiegel: "Falsità" sulle armi alla Russia

La Cina respinge le accuse di vendita d'armi alla Russia, affermando che "negli ultimi tempi ci sono state troppe falsità su di noi, moltissime". Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, commentando quanto riportato da Der Spiegel, secondo cui l'esercito russo è impegnato in trattative con la cinese Xi'an Bingo Intelligent Aviation Technology per la produzione di massa di droni kamikaze destinati alle sue forze armate, ha replicato di "non saperne nulla. La Cina ha sempre adottato un approccio cauto e responsabile nei confronti dell'export militare, non vende armi in zone di conflitto o parti coinvolte in guerre".

La Commissione europea promette maggiore sostegno ai rifugiati

 "L'Ucraina può vincere questa guerra, ma noi staremo con l'Ucraina finché sarà necessario". Così all'Associated Press Ylva Johansson, commissaria europea per gli Affari interni, a margine di una conferenza sulla migrazione vicino ad Atene. Johansson ha esortato i membri a concludere i negoziati sul Patto Migrazione e Asilo per adottare nuove regole sulla migrazione a livello dell'Ue e ad assistere gli ucraini che desiderano tornare a casa ma mantenere il loro status di residenza temporanea nell'Ue. La conferenza sulla migrazione di oggi è stata organizzata da Grecia, Austria, Polonia e Lituania per discutere questioni che includono problemi di gestione delle frontiere, compresa la costruzione di un muro di confine. I funzionari presenti alla conferenza hanno osservato un minuto di silenzio per le vittime della guerra in Ucraina. Più di 8 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina dall'inizio della guerra, secondo l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, e quasi 5 milioni si sono registrate per la protezione temporanea dell'Ue o per programmi di protezione nazionale simili in Europa. Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea, ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha fallito nel tentativo di dividere i paesi dell'Ue esercitando pressioni attraverso gli alti prezzi dell'energia e la migrazione. "Questo è un triste anniversario, ma è anche un'opportunità per trarre alcune lezioni da questi orribili 12 mesi che ci stiamo lasciando alle spalle", ha detto Schinas all'AP. “E per quanto riguarda (i rifugiati dall'Ucraina), le cifre sono stabili”, ha detto. Schinas ha aggiunto di non ritenere "automatico" che il numero dei rifugiati aumenti nei prossimi mesi. "Se succede, siamo pronti, ma non sembra essere il caso per il momento".

Financial Times: Putin decise l'invasione in segreto, Lavrov era all'oscuro

 Il presidente russo Vladimir Putin decise in segreto l'invasione dell'Ucraina, parlando solo con pochi consiglieri super-fidati, tenendo all'oscuro praticamente l'intera leadership di Mosca, tra cui il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Lo scrive il Financial Times. "Intorno all'una del mattino del 24 febbraio, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ricevette una telefonata inquietante. Dopo mesi passati a preparare una forza di invasione da 100.000 uomini sui confini con l'Ucraina, Vladimir Putin aveva dato il via libera all'invasione. La decisione prese Lavrov totalmente di sorpresa", scrive il quotidiano britannico.  "Solo pochi giorni prima, il presidente russo aveva sondato i membri del suo consiglio di sicurezza sulla possibilità di riconoscere i due staterelli nel Donbass... durante una cerimonia televisiva - ma non aveva comunicato loro le sue vere intenzioni", scrive il giornale. "Tutti gli alti dirigenti del Cremlino seppero dell'invasione solo quando hanno visto Putin dichiarare un''operazione militare speciale' in televisione quella mattina", si legge. Durante una riunione quello stesso giorno con diversi oligarchi, "dove tutti stavano perdendo la testa" perché sapevano che le sanzioni li avrebbero colpiti duramente - racconta al giornale uno dei presenti - "uno degli oligarchi chiese a Lavrov come Putin avesse potuto pianificare un'invasione così enorme con una cerchia così ristretta, tanto che la maggior parte degli alti funzionari del Cremlino, il gabinetto economico russo e la sua élite imprenditoriale non credevano nemmeno che fosse possibile. 'Ha tre consiglieri', rispose Lavrov. Ivan il Terribile. Pietro il Grande. E Caterina la Grande'". "Secondo il piano di invasione di Putin, le truppe russe avrebbero dovuto impadronirsi di Kiev nel giro di pochi giorni in una brillante e relativamente incruenta guerra lampo. Invece, la guerra si è rivelata un pantano di proporzioni storiche per la Russia", sottolinea il Financial Times.

Il discorso di Zelensky ai soldati dopo un anno di guerra con la Russia (Video)

"Oggi dopo un anno di guerra decisiva per l'indipendenza ucraina, oggi in questo posto valoroso voglio dire a tutti voi, a tutti quelli che combattono per l'Ucraina e a chi vive con l'Ucraina nel cuore, voglio dire che sono orgoglioso di voi, noi tutti siamo orgogliosi di ognuno, tutti quanti siamo orgogliosi di voi e che questo orgoglio vada per le strade e le trincee, si diffonda per le piazze e le città, si diffonda per i cuori e i Paesi esteri, parli a tutti. L'Ucraina è viva". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando davanti ai soldati a Kiev in piazza Santa Sofia. "Soldato ucraino, sei la persona più importante, grazie alla quale sono vivi milioni di ucraini, il motivo per cui suonerà 'Gloria all'Ucraina'", "ringrazio tutti quelli che hanno resistito a febbraio dell'anno scorso, che stanno dando all'Ucraina indistruttibilità", ha proseguito Zelensky. E ancora. "Il vostro sforzo avvicina la nostra vittoria, è grazie a voi se l'Ucraina esisterà, grazie a tutti quelli che state difendendo e rendendo sicurezza al Paese, tutti quelli che stanno aiutando ogni giorno a combattere e salvando vite". "Gloria ai nostri eroi, gloria all'Ucraina", ha concluso il presidente ucraino.

Il premier polacco Morawiecki in visita a Kiev

Il primo ministro polacco, Tadeusz Morawiecki, è in visita a Kiev, in occasione del primo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina: “Nell'anniversario dell'attacco bestiale della Russia contro l'Ucraina, sono a Kiev per dare un chiaro segnale di continuo sostegno alla difesa dell'Ucraina”, scrive su Twitter

Charles Michel: "Oggi è un buio anniversario ma l'Ucraina prevarrà"

"Oggi è un anniversario buio. Per l'Ucraina. Per l'Europa. E per il mondo. Per un anno la Russia ha mosso guerra all'Ucraina. E per un anno l'Ucraina ha reagito con coraggio. Un'Ucraina libera e indipendente è un'Europa libera e indipendente. L'Ucraina prevarrà". E' quanto dichiara il presidente del Consiglio Ue Charles Michel in un messaggio per l'anniversario dell'invasione dell'Ucraina.

L'Ocse annuncia apertura di una sede a Kiev dal primo marzo

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) apre, a partire dal primo marzo, un ufficio di collegamento a Kiev: lo annuncia il segretario generale dell'Ocse, Matthias Cormann, a un anno dall'inizio della guerra russa in Ucraina. "Oggi, ho il piacere di annunciare l'apertura (di un ufficio regionale, ndr) nella capitale ucraina", afferma Cormann, precisando che questo "ufficio di collegamento, operativo a partire dal primo marzo 2023, sarà sistemato negli spazi dell'ambasciata della Repubblica slovacca in Ucraina, a Kiev.

Nato: "La Russia sta fallendo"

"Gli sforzi della Russia per infrangere la determinazione del coraggioso popolo ucraino stanno fallendo.. Un anno dopo, gli ucraini stanno combattendo valorosamente per la libertà e l'indipendenza.  Siamo con loro". È quanto si legge in una dichiarazione diffusa oggi della Nato. Prosegue il testo: "Stiamo intensificando ulteriormente il sostegno politico e pratico all'Ucraina mentre si difende dall'invasione della Russia e manterremo il nostro sostegno per tutto il tempo necessario per aiutare l'Ucraina a prevalere. In questo contesto, la Nato continuerà a coordinarsi strettamente con le parti interessate pertinenti, comprese le organizzazioni internazionali, in particolare l'Ue, nonché i paesi affini. Rimaniamo risoluti nel sostenere gli sforzi a lungo termine dell'Ucraina per garantire il suo futuro libero e democratico. Riaffermiamo il nostro risoluto sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Sosteniamo pienamente il diritto intrinseco dell'Ucraina all'autodifesa e alla scelta delle proprie misure di sicurezza. La Russia ha la piena responsabilità di questa guerra, una palese violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni unite. Le azioni della Russia non rispettano i principi e gli impegni dell'Osce e minano gravemente la sicurezza e la stabilità internazionali e l'ordine internazionale basato su regole. Sebbene abbiamo invitato la Russia a impegnarsi in modo costruttivo in negoziati credibili con l'Ucraina, la Russia non ha mostrato alcuna sincera apertura a una pace giusta e duratura. Rimaniamo determinati a mantenere una pressione internazionale coordinata sulla Russia. Condanniamo anche tutti coloro, compresa la Bielorussia, che stanno attivamente facilitando la guerra della Russia. Non può esserci impunità per i crimini di guerra russi e altre atrocità. Tutti i responsabili devono essere ritenuti responsabili degli abusi e delle violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale, in particolare contro la popolazione civile ucraina e compresa la deportazione di bambini e la violenza sessuale connessa al conflitto. La Russia deve fermare immediatamente questa guerra e ritirare tutte le sue forze militari dall'Ucraina in linea con la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite adottata il 23 febbraio 2023 e altre pertinenti risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni unite. La guerra della Russia minaccia anche la sicurezza globale. Il ricatto energetico della Russia, il suo impatto sull'approvvigionamento alimentare globale, le sue attività ibride maligne, la sua campagna mondiale di disinformazione e la sua irresponsabile retorica nucleare dimostrano chiaramente il disprezzo della Russia per le norme internazionali e il benessere di miliardi di persone in tutto il mondo. Continueremo a lottare per la pace, la sicurezza e la stabilità in tutta l'area euro-atlantica. La Nato è un'alleanza difensiva. Stiamo rafforzando in modo significativo la nostra posizione di deterrenza e difesa e rimaniamo pronti a difendere ogni centimetro del territorio alleato in linea con il nostro approccio a 360 gradi contro tutte le minacce e le sfide. Il nostro impegno nei confronti del Trattato di Washington, compreso l'articolo 5, è ferreo. La Nato è più forte e più unita che mai. Abbiamo accolto con favore la scelta della Finlandia e della Svezia di diventare membri della Nato e abbiamo ribadito il nostro impegno nei confronti della politica della porta aperta della Nato. Continueremo a rafforzare il nostro partenariato con l'Ucraina mentre porta avanti le sue aspirazioni euro-atlantiche. Stiamo inoltre rafforzando ulteriormente le nostre altre partnership, anche assistendo i paesi più esposti all'influenza maligna della Russia".

Bloomberg: la Polonia invierà oggi i primi Leopard 2

La Polonia invierà i primi carri armati Leopard 2 in Ucraina oggi, riferisce Bloomberg. Varsavia invierà i carri armati Leopard 2 in Ucraina, i primi dei 14 veicoli che il governo ha promesso, secondo un funzionario che ha rifiutato di essere nominato. Il primo ministro Mateusz Morawiecki lo annuncerà secondo Bloomberg durante il suo viaggio a Kiev per celebrare un anno dall'invasione russa, ha detto.

Giorgia Meloni: "Il piano di Putin è fallito, l'Italia dalla parte di donne e uomini ucraini" (Video)

"Un anno fa la Federazione Russa ha scioccato il mondo invadendo l'Ucraina. Aveva già compiuto in passato aggressioni nei confronti dei propri vicini e non aveva mai spento le rivendicazioni su quelli che chiama i suoi confini storici. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare un atto così grave". Lo dice la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni in un videomessaggio diffuso in occasione dell'anniversario dell'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina. "Ci eravamo illusi, l'obiettivo di Putin era quello di far capitolare l'Ucraina per poi rivolgere le sue mire espansionistiche agli stati confinanti, non solo europei. Ma quel piano è fallito e Mosca ha dovuto fare i conti con l'eroica reazione di un popolo disposto a tutto per difendere la libertà e con una cosa più forte dei missili e dei carri armati, l'amore per la propria patria", ha aggiunto Meloni. "Il popolo ucraino sta pagando un prezzo molto alto per questo, a Bucha e Irpin, l'ho visto con i miei occhi e non lo dimenticherò - ha proseguito Meloni - ma l'Ucraina non è e non sarà sola perché sta difendendo i valori di libertà e democrazia su cui nasce l'identità europea e le fondamenta stesse del diritto internazionale, senza il quale varrebbe solo la forza militare e ogni Stato del mondo rischierebbe di essere invaso dal proprio vicino. Non possiamo consentirlo ed è nostro dovere lavorare per arrivare a una pace giusta. Il mondo libero è debitore nei confronti delle donne e degli uomini ucraini - ha concluso  - l'Italia è dalla loro parte". 

Stoltenberg: "Il piano della Cina non è credibile, è amica di Mosca"

 "La Cina non ha molta credibilità perché non è mai stata in grado di condannare l'invasione illegale dell'Ucraina. E solo qualche giorno prima dell'invasione è stato firmato un accordo tra il presidente Xi e il presidente Putin su un partenariato illimitato". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, rispondendo a una domanda sul piano per la pace che ha preparato la Cina. "Quel piano la valuteremo tenendo presente l'accordo i amicizia illimitata firmata tra Cina e Russia poco prima dell'invasione", ha spiegato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Stoltenberg ha inoltre annunciato di avere invitato il presidente Volodymyr Zelensky al summit Nato previsto a luglio a Vilnius

Jens Stoltenberg: "Il rischio più grande è che Putin vinca"

“Alcuni hanno timore che il nostro sostegno all'Ucraina possa innescare un'escalation. Ma non ci sono opzioni senza rischi e il più grande è che il presidente Putin vinca. Per questo dobbiamo supportare militarmente l'Ucraina oggi per arrivare al negoziato domani". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e la premier estone Kaja Kallas. "Il messaggio che invio oggi a Mosca è che Putin ha avviato questa guerra, il presidente Putin può porre fine a questa guerra oggi ritirando le sue truppe. Se non lo fa, noi staremo con l'Ucraina fino a quando sarà necessario. La libertà non è gratis, va conquistata ogni giorno e nonostante le distruzioni la determinazione (degli ucraini) senza dubbio prevarrà. Putin ha fallito. L'Ucraina resiste e la Nato è al suo fianco", ha aggiunto.

Ursula von der Leyen ha annunciato acquisiti congiunti di munizioni per l'Ucraina

 "Dall'inizio della guerra Putin ha fallito nel suo obiettivo di dividere l'Ue. Invece di cancellare l'Ucraina dalle mappe si è confrontata con un'opposizione più forte che mai. L'Ucraina si è posta come testimone della forza di chi si oppone per la libertà. L'Ucraina prevarrà perché l'Ue sarà al suo fianco e il nostro sostegno continuerà". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando in Estonia. "L'Ucraina ha già scelto l'Europa, ha già scelto l'unità dei nostri valori - ha proseguito - In questi tempi bui il cuore degli ucraini è riscaldato dalla speranza che possano unirsi all'Europa. Siamo fermamente al fianco dell'Ucraina, determinati come sempre: per sostenere l'Ucraina finanziariamente, economicamente e militarmente. I nostri Stati membri stanno consegnano equipaggiamenti militari. E ricorreremo ad acquisti congiunti per fornire forniture militari urgenti all'Ucraina, come ad esempio, le munizioni da 155 mm. Stiamo lavorando con la nostra industria della difesa per produzione di queste munizioni e di altre attrezzature necessarie alle forze ucraine. Putin ha alzato la posta in gioco. Sta inviando centinaia di migliaia di giovani russi come carne da cannone nelle trincee in Ucraina. Quello che abbiamo visto e sentito all'inizio della settimana da Mosca ci dice che mentre le perdite aumentano sul campo di battaglia aumentano anche l'illusione, la disperazione e la disinformazione. Questo dimostra la tensione a cui è sottoposto il regime di Putin. Ma è anche un pericolo reale e rinnovato per l'Ucraina".

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il primo ministro estone Kaja Kallas e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg durante le celebrazioni del 105° anniversario della Repubblica di Estonia, a Tallinn AP Photo/Pavel Golovkin
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il primo ministro estone Kaja Kallas e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg durante le celebrazioni del 105° anniversario della Repubblica di Estonia, a Tallinn

A Kherson colpito in nottata un ospedale, non ci sono vittime

Nella notte le forze russe hanno bombardato un ospedale a Kherson, stando a fonti dell'amministrazione locale che hanno diffuso foto e video via Telegram. I reparti di maternità e oncologia dell'ospedale sono stati danneggiati, così come è stata distrutta la recinzione, si afferma. Al momento dell'attacco, i medici e circa 120 pazienti erano in ospedale. Non si registrano vittime.

 

Ospedale colpito a Kherson Amministrazione regionale di Kherson / Telegram
Ospedale colpito a Kherson

Nuove sanzioni del Regno Unito contro le industrie belliche russe

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato un ennesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca nel primo anniversario dell'invasione  dell'Ucraina del 24 febbraio 2022. Lo riferisce il Foreign Office precisando che le misure riguardano altre 6 industrie russe che forniscono equipaggiamento alle forze "combattenti", nonché due centri di ricerca nucleari. Colpita anche una società iraniana accusata di produrre droni forniti alla Russia. "Gli ucraini stanno invertendo la sorte" della guerra "ma non possono fare tutto da soli, per questo dobbiamo fare di più per aiutarli", ha commentato il ministro degli Esteri, James Cleverly.

Kiev: "Stiamo preparando una controffensiva"

Il ministero della Difesa dell'Ucraina, in occasione nel giorno dell'anniversario dell'invasione russa, fa sapere che Kiev sta "preparando una controffensiva".    "Colpiremo più duramente e da distanze maggiori, in aria, a terra, in mare e nel cyberspazio. Ci sarà la nostra controffensiva. Stiamo lavorando duramente per prepararci", ha scritto il ministro Oleksy Reznikov su Facebook.

Scholz: Putin può mettere fine alla guerra

 "La situazione è nelle mani di Putin. Lui può mettere fine alla guerra". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un videomessaggio su Twitter in occasione del primo anniversario della guerra in Ucraina. "La Germania è fermamente dalla parte dell'Ucraina oggi e in futuro. Non è la nostra fornitura di armi a Kiev a prolungare la guerra. È vero il contrario. Prima il presidente Putin si renderà conto che non potrà raggiungere il suo obiettivo imperialista, tanto più grande sarà la possibilità di una rapida conclusione della guerra", ha aggiunto Scholz.

Usa, pronti a negoziati su New Start anche domani

Gli Stati Uniti sono pronti a riprendere i negoziati con la Russia sul trattato New Start "anche domani". Lo ha detto la vice segretaria di Stato Usa, Victoria Nuland, in un'intervista all'agenzia di stampa russa Tass, di cui riferisce la stessa Tass sul suo sito.

Zelensky: "Grazie soldato ucraino, sei la persona più importante"

"Ogni giorno dipende da te, soldato ucraino. sei la persona più importante, sei la ragione per cui sono oggi ancora vivi milioni di ucraini. Sei il motivo per cui suonerà la vittoria": lo ha detto il presidente ucraino, Voklodymyr Zelensky, in un breve discorso in diretta tenuto in presenza di truppe ucraine schierate a a piazza Santa Sofia a Kiev.  Durante il minuto di silenzio, i secondi sono stati scanditi dal suono di tamburi. I presenti hanno poi urlato lo slogan"gloria all'Ucraina".

Zelensky parla ai soldati, l'Ucraina è viva, orgogliosi di voi

"Oggi dopo un anno di guerra decisiva per l'indipendenza ucraina, oggi in questo posto valoroso", "voglio dire a tutti voi, a tutti quelli che combattono per l'Ucraina e a chi vive con l'Ucraina nel cuore, voglio dire che sono orgoglioso di voi, noi tutti siamo orgogliosi di ognuno, tutti quanti siamo orgogliosi di voi e che questo orgoglio vada per le strade e le trincee, si diffonda per le piazze e le città, si diffonda per i cuori e i Paesi esteri, parli a tutti. L'Ucraina è viva". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando davanti ai soldati a Kiev in piazza Santa Sofia.

Usa: "Sosteniamo negoziati ma per pace giusta"

Gli Stati Uniti sono favorevoli a negoziati per risolvere il conflitto ucraino solo a partire dalla richiesta di una "pace giusta" avanzata nel piano in 10 punti proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland in un'intervista alla Tass. "Se i negoziati di pace dovessero cominciare sulla base della formula di una 'pace giusta'avanzata dagli ucraini, ovviamente li sosterremmo", ha affermatola Nuland. 

Medvedev, vinceremo, avanti fino a confine Polonia

La Russia vincerà in Ucraina, arrivando se necessario "fino al confine con la Polonia". Lo ha scritto l'ex primo ministro e vicepresidente del Comitato di sicurezza della Federazione russa Dmitri Medvedev sul suo profilo Telegram. "Dobbiamo spingere il più lontano possibile i confini delle minacce al nostro paese, anche se questi sono i confini della Polonia", ha scritto in un lungo messaggio nel giorno dell'anniversario dell'inizio dell'"operazione militare speciale" russa in Ucraina.

Zelensky: un minuto di silenzio per le vittime

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky  ha guidato un minuto di silenzio in piazza Sofia a Kiev ''in ricordo  delle vittime'' della guerra russa.       

Michel, "Ue unita, sosterremo Ucraina fino alla vittoria"

 L'Ue non tornerà al "business as usual" con l'Ucraina, ma la sosterrà "fino alla vittoria". E'quanto afferma in una intervista al Foglio il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, a un anno dall'inizio della guerra. "Ci aspettavamo un attacco dalla Russia da un giorno all'altro - ricorda - La mia reazione? Lo choc, quando Zelensky mi disse che l'intero territorio ucraino era stato bombardato, con un'invasione massiccia di terra da est e da sud. Penso che l'unità dell'Ue si spieghi prima di tutto con un'intima convinzione di ciascuno dei 27 leader: è che l'attacco sferrato dalla Russia, soprattutto se l'avessimo lasciata fare, rappresentava un pericolo esistenziale per l'Europa democratica".   

Zelensky: "l'Ucraina ha ispirato e unito il mondo"

"L'Ucraina ha ispirato e unito il mondo" e "non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un discorso trasmesso sui social in occasione del primo anniversario dell'invasione russa.   "Il mondo ha visto di cosa è capace l'Ucraina. Sono i nuovi eroi. I difensori di Kiev, i difensori dell'Azovstal. Le imprese realizzate da intere città. Karkhiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykholaiv, Gostomel, Volnovalka, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche. Le capitali dell'invincibilità", ha detto Zelensky.

Ambasciatore Ue, studieremo documento della Cina

La Cina ha rilasciato "un documento di posizione, non una proposta di pace, e l'Ue lo studierà. Se il documento di posizione è un segnale positivo per l'Ucraina, allora lo è per l'Ue, anche se lo stiamo studiando attentamente". E' il commento dell'ambasciatore europeo in Cina, Jorge Toledo, in merito alla 'Posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina', un documento rilasciato oggi da Pechino che si profila più come un insieme di punti di vista per raggiungere  la de-escalation che come un vero e proprio "piano di pace" o un'offerta di mediazione. 

Biden: "Putin fermato dal coraggio di Kiev"

''Un anno fa, il presidente Putin  pensava che avrebbe rapidamente preso il controllo di Kiev. Poi ha  incontrato il coraggio dell'Ucraina e la volontà di ferro delle  nazioni di tutto il mondo''. Così il presidente degli Stati Uniti Joe  Biden su Twitter a un anno dall'invasione russa dell'Ucraina.       

Metsola, con Kiev per tutto il tempo necessario

"Continueremo a stare al fianco dell'Ucraina. Per tutto il tempo necessario. Per la pace. Per la libertà. Per giustizia. Gloria all'Ucraina". Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, su Twitter postando un video commemorativo del conflitto ucraino.

Von der Leyen: "Con Kiev per tutto il tempo necessario"

 ''Un anno di brutale aggressione  russa. Un anno di eroica resistenza ucraina. Un anno di solidarietà  europea. Davanti a noi c'è un futuro di unità''. Lo ha scritto su  Twitter la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen.  Rivolgendosi agli ucraini, ha detto che ''state combattendo per la  libertà, per la democrazia e per il vostro posto nell'Unione europea.  Siamo con voi, per tutto il tempo necessario''.  

Zelensky si stringe al suo popolo: “Non siamo fuggiti, abbiamo fatto una scelta"

Prigozhin: Wagner ha controllo villaggio Berkhovka

Yevgeny Prigozhin, il leader del gruppo paramilitare Wagner, ha dichiarato di aver preso il controllo del villaggio di Berkhovka in quella che i russi chiamano la Repubblica Popolare di Donetsk (DPR), vicino a Bakhmut. "Le unità del PMC Wagner hanno il pieno controllo di Berkhovka", ha dichiarato Prigozhin tramite il suo servizio stampa. 

Usa: altri due miliardi di dollari di aiuti per sicurezza

Gli Stati Uniti forniranno all'Ucraina altri 2 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza. lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan parlando ala Cnn durante uno speciale a un anno dall'invasione russa dell' Ucraina. Sullivan ha affermato che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy hanno avuto "profondi colloqui" sulla fornitura all'Ucraina delle armi e degli strumenti necessari per combattere la guerra contro la Russia. "Continueremo a esaminare ciò che è necessario e ci assicureremo di fornire ciò che è necessario affinché l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno per avere successo sul campo di battaglia" ha detto. "Continueremo a lavorare con loro mese per mese per capire se ci sono strumenti aggiuntivi di cui hanno bisogno" ha ribadito.

Un anno fa le parole di Zelensky e la chiamata alle armi

Zelensky: "Un anno fa la scelta, nel 2023 vinceremo"

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha salutato il giorno anniversario dell'invasione russa con un tweet in cui ricorda che "il 24 febbraio, milioni di noi hanno fatto una scelta. Non una bandiera bianca, ma una gialloblu. Non fuggire, ma fronteggiare. Resistere & combattere. E' stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E quest'anno, siamo rimasti invincibili. Sappiamo che il 2023 sarà l'anno della nostra vittoria!". Un video con immagini emblematiche del conflitto accompagna il tweet. 

Londra, vernice giallo-azzurra sulla strada davanti all'ambasciata russa

Der Spiegel: "Droni kamikaze cinesi alla Russia"

L'esercito russo è impegnato in trattative con la cinese Xi'an Bingo Intelligent Aviation per la produzione di massa di droni kamikaze alle sue forze armate. E' quanto riporta Der Spiegel, secondo cui la vicenda crea una nuova urgenza nel dibattito sul possibile sostegno militare cinese alla Russia.   Bingo, in base alle informazioni raccolte dalla testata tedesca, ha accettato di produrre e testare 100 prototipi di droni ZT-180 prima di consegnarli alla Difesa russa entro aprile 2023. Gli esperti militari ritengono che lo ZT-180 sia in grado di trasportare una testata da 35 a 50 chilogrammi. 

Pechino: Russia e Ucraina tornino a dialogare. No a sanzioni unilaterali e sì all'indissolubilità territoriale

La Cina ha finalmente rilasciato il suo documento (nella forma di 'opinion paper') per una soluzione politica alla crisi ucraina. Il testo, ampiamente annunciato, sottolinea che il dialogo "è l'unico modo per risolvere" la questione e le parti "dovrebbero promuovere gradualmente l'allentamento della situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale". Pechino, si legge nel documento diffuso dal ministero degli esteri, si oppone "a qualsiasi sanzione unilaterale non autorizzata dalle Nazioni Unite" e ribadisce il proprio sostegno alla indissolubilità territoriale dell'Ucraina. Poi il no "allo sviluppo e all'uso di armi biologiche e chimiche da parte di qualsiasi paese e in qualsiasi circostanza" e anche l'invito "ad astenersi all'attaccare civili e strutture civili". 

Zelensky vede lo stato maggiore: ad est situazione molto difficile

"Oggi ho tenuto una riunione con lo stato maggiore ha detto in un messaggio video pubblicato sul canale Telegram il presidente ucraino: Ad est la situazione è molto difficile, straziante. Ma facciamo di tutto per resistere. A sud in alcune direzioni la situazione è piuttosto pericolosa, ma i nostri soldati sanno come rispondere all'occupante. A Odessa e nell'area del Mar Nero stiamo monitorando la situazione. A nord i nostri soldati vedono ogni intenzione del nemico. Dove necessario, rafforziamo". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale. "Durante la serata ricevo rapporti dettagliati sulla situazione a Kherson - ha poi aggiunto Zelensky - lì, a seguito di un altro attacco russo, il gasdotto principale, che forniva il riscaldamento a circa 600 case, più di 40mila persone, è stato danneggiato! I lavori di riparazione continueranno senza interruzioni fino al ripristino della fornitura di calore. E la ripristineremo! Qualunque cosa facciano questi terroristi e bastardi russi, ripristineremo tutto". 

Zelensky: Siamo aperti a colloqui con la Cina


Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere aperto a colloqui con la Cina, un alleato chiave della Russia, anche se ha detto di non aver ancora visto la proposta del Paese per negoziare la fine della guerra, lo scrive il New York Times.  La Cina ha cercato di convincere Mosca e Kiev ad avviare colloqui di pace, pur mantenendo le sue relazioni con la Russia.

GB. Sunak solleciterà il G7 ad accelerare sulle armi a Kiev

Il primo ministro britannico Rishi Sunak dirà oggi agli alleati del G7 che devono aumentare gli aiuti a Kiev più velocemente per dare all'Ucraina un vantaggio "decisivo" sul campo di battaglia. "Perché l'Ucraina vinca questa guerra - e per accelerare quel giorno - deve ottenere un vantaggio decisivo sul campo di battaglia... Invece di un approccio incrementale, dobbiamo muoverci più velocemente per quanto riguarda l'artiglieria, l'armatura e la difesa aerea", dovrebbe dire Sunak al vertice in videoconferenza nel primo anniversario dell'invasione russa. Dopo gli Stati Uniti, il Regno Unito è stato il maggior donatore di aiuti militari all'Ucraina. È stato il primo a promettere carri armati pesanti a Kiev, ma finora ha resistito all'invio di jet da combattimento.

Usa, nuovo pacchetto di aiuti da 2 miliardi di dollari per Kiev

Oggi gli Stati Uniti annunceranno un pacchetto di aiuti militari all'Ucraina da 2 miliardi di dollari, i cui fondi saranno utilizzati, innanzitutto, per finanziare la produzione di munizioni negli Stati Uniti. Lo riferisce il canale televisivo CNN. che però non indica l'elenco delle attrezzature e delle munizioni chieste da Kiev.