L'invasione russa

Ft: Kiev ha ricevuto il primo sistema Patriot. Eu-Usa: misure per stop sostegno Paesi terzi a Russia

Bombe su Zaporizhzhia, alla centrale ripristinata l'elettricità. Mosca: colpiti solo obiettivi militari. Kuleba: falso, raid sono solo barbarie. Il conflitto in tempo reale, giorno 380
Ft: Kiev ha ricevuto il primo sistema Patriot. Eu-Usa: misure per stop sostegno Paesi terzi a Russia
AFP
Guerra Russia-Ucraina

Zelensky: "Da inizio guerra la Russia ha lanciato 5mila missili"

Dall'inizio dell'invasione, la Russia ha lanciato più di cinquemila missili e più di mille droni contro l'Ucraina. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando all'American Enterprise Institute World Forum, secondo quanto riportato da Ukrinform. "Già più di cinquemila missili russi e più di mille droni, principalmente iraniani, sono stati usati dalla Russia contro le nostre città" ha detto Zelensky, che ha concluso sostenendo che "questa è una guerra aperta di tirannia contro la libertà".

Von der Leyen-Biden: misure per fermare sostegno Paesi terzi a Russia

"Stiamo adottando insieme nuove misure per colpire entità di Paesi terzi in tutto il mondo, al fine di interrompere il sostegno alla guerra russa da qualsiasi angolo del mondo in cui venga identificato. Stiamo lavorando di pari passo per limitare ulteriormente le entrate russe, garantendo al contempo la continuità delle forniture energetiche ai mercati emergenti e ai Paesi in via di sviluppo attraverso il tetto massimo dei prezzi fissato dal G7 per il greggio e i prodotti petroliferi di origine russa trasportati via mare".

Lituania: estendere sanzioni a Rosatom

"È giunto il momento di includere sia Rosatom che l'intero settore dell'energia nucleare russo negli elenchi delle sanzioni dell'UE". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, intervenendo, su invito del segretario di Stato americano Antony J. Blinken, all'incontro virtuale del G7 dedicato alla discussione delle modalità per rafforzare la cooperazione tra i Paesi partner al fine di sostenere lo sforzo dell'Ucraina per il ripristino e la difesa del proprio sistema energetico.    "Allo stesso tempo", ha continuato Landsbergis, "rispondendo alle urgenti esigenze energetiche dell'Ucraina, dobbiamo guardare al futuro e aiutare l'Ucraina a creare una rete energetica affidabile, moderna ed ecologica, che diventerebbe uno dei pilastri del suo benessere economico postbellico".

Zelensky: con Norvegia discutiamo addestramento dei piloti

"Stiamo iniziando a comunicare con la Norvegia sulle possibilità di una missione di addestramento per i nostri piloti". Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, riferendo dell'incontro con il ministro della Difesa norvegese Bjorn Arild Gram a Kiev. "Abbiamo raggiunto un rapporto estremamente forte con la Norvegia in molte aree. Ciò riguarda anche le armi: grazie alla Norvegia, abbiamo rafforzato la nostra difesa aerea, l'artiglieria e altri tipi di truppe. La Norvegia ha inoltre lanciato un programma di sostegno al bilancio a lungo termine per l'Ucraina - 7 miliardi di dollari per cinque anni - che può e deve diventare un esempio per gli altri nostri partner", ha sottolineato Zelensky. "Abbiamo discusso ulteriori passi che possiamo intraprendere insieme alla Norvegia per rendere questa primavera un successo sia per la difesa ucraina che per le prospettive di sicurezza paneuropea". Dopo l'incontro tra Zelensky e Gram, il governo norvegese ha annunciato una nuova fornitura a Kiev di due unità di lancio del sistema missilistico Nasams, in aggiunta alle due unità già fornite dagli Stati Uniti lo scorso autunno.

Von der Leyen a Biden, Ue liberata da gas russo con aiuto Usa

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ringraziato gli Stati Uniti per "aver aiutato" l'Europa a liberarsi dalla dipendenza dal combustibile fossile russo. "Ci avete aiutato - ha detto nel corso dell'incontro con il presidente Joe Biden - ad affrontare la crisi energetica". "Noi - ha aggiunto - siamo uniti nel sostenere l'Ucraina che combatte per la libertà e per l'indipendenza. Faremo in modo che la Russia paghi per la sua atroce guerra. Siamo fortemente allineati nel difendere i nostri valori". La presidente della Commissione europea ha inoltre applaudito la decisione dell'amministrazione americana di investire nelle nuove tecnologie pulite.

Zelensky: con stato maggiore discusso rafforzamento Bakhmut

Il presidente Volodymyr Zelensky ha tenuto una riunione con lo stato maggiore ucraino in cui "il comandante in capo, i comandanti delle task force hanno riferito sulla situazione in prima linea" e si è discusso di "Bakhmut e le nostre opportunità di rafforzarsi lì". Lo ha riferito lo stesso leader ucraino nel suo discorso serale. "Oggi vorrei prestare particolare attenzione ai nostri soldati che difendono l'Ucraina nella regione di Donetsk. Ogni giorno danno buoni motivi di gratitudine, danno buoni risultati per l'Ucraina", ha detto Zelensky ringraziando i militari impegnati al fronte, in particolare "i soldati dell'unità Shaman dell'intelligence della difesa per Bakhmut, per la loro forte partecipazione alla difesa della città".

Von der Leyen a Biden, Russia pagherà per atrocità

"Faremo in modo che la Russia paghi per le atrocità commesse in Ucraina". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo incontro con Joe Biden nello Studio Ovale.

Scherma: la federazione Ucraina è 'indignata' per decisione Fie

La Federazione ucraina di scherma si è detta venerdì "profondamente scioccata" e "indignata" per il futuro reinserimento in competizione degli atleti russi e bielorussi dal prossimo aprile, dopo una decisione in tal senso presa dalla Federazione internazionale (Fie), pur sottoposta alle scelte del Comitato olimpico internazionale. "Convochiamo immediatamente una riunione del Presidium per decidere la nostra risposta alla decisione della Fiee al suo possibile ricorso", ha dichiarato la Federazione ucraina in un comunicato.    La decisione della Fie arriva un anno e mezzo prima delle Olimpiadi di Parigi, anche perchè ad aprile cominceranno le qualificazioni, che si concluderanno solo nella primavera del 2024. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è detto totalmente contrario a una possibile reintegrazione degli atleti russi e bielorussi, anche sotto una bandiera neutrale, posizione sostenuta dai tradizionali alleati di Kiev, come la Polonia e il Regno Unito. Ma gli Stati Uniti, ad esempio, si sono espressi a favore del compromesso della bandiera neutrale, mentre il Cio ha proposto a fine gennaio una tabella di marcia per organizzare il ritorno alle competizioni degli atleti sotto bandiera neutrale, a condizione che non abbiano "non sostenuto attivamente la guerra in Ucraina".

Società Dtek, ripristinata elettricità in regioni Kiev e Odessa

Secondo la compagnia energetica privata ucraina Dtek, l'energia è stata completamente ripristinata ai residenti nelle regioni di Kiev e Odessa dopo l'attacco missilistico di ieri, in cui le infrastrutture energetiche erano gli obiettivi primari. A seguito del pieno ripristino dell'energia elettrica, Dtek ha annunciato l'annullamento delle interruzioni di corrente di emergenza a Kiev. Tuttavia, la società ha avvertito che potrebbero essere ancora necessari arresti di emergenza dell'alimentazione durante le ore di punta.

Auchan rafforza la sua presenza in Russia con un nuovo negozio

Aumenta la partecipazione di Auchan in Russia. Secondo quanto riportato dal sito di Reuters, il rivenditore francese prevede di aprire un nuovo negozio e di raddoppiare in futuro la sua presenza nel Paese. Auchan Retail Russia ha affermato che il nuovo negozio "My Auchan" offrirà un assortimento di circa 900 articoli, il 90% dei quali saranno prodotti alimentari con i marchi del produttore. La catena era stata al centro delle polemiche per la scelta di non lasciare il territorio russo, come hanno fatto invece altri grandi marchi, e dall'Ucraina era arrivata la richiesta di boicottaggio. Inoltre, la parte russa di Auchan avrebbe fornito merci all'esercito russo nei territori ucraini occupati, con il pretesto di aiuti umanitari ai civili, secondo quanto riportato da un'inchiesta congiunta di The Insider, Le Monde e Bellingcat.

Cnn: proseguono scambi tra aziende difesa cinesi e russe

Le aziende statali cinesi attive nel settore della difesa hanno mantenuto nell'ultimo anno rapporti commerciali con le loro omologhe russe oggetto di sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina. Lo riporta la Cnn citando i dati doganali, dai quali emerge che l'invasione russa non ha alterato i rapporti di vecchia data fra le aziende della difesa dei due paesi. I dati del 2022 indicano infatti che il contractor cinese Poly Technologies ha inviato almeno una decina di consegne a una società russa controllata da Mosca e nella lista delle sanzioni americane. Fra le consegne di Poly Technology ci sono stati anche componenti per elicotteri.

Canada: vietate le importazioni di alluminio e acciaio russi

Il Canada ha vietato oggi le importazioni di acciaio e alluminio dalla Russia, in una misura intesa a privare ulteriormente Mosca delle risorse per portare avanti la  guerra in Ucraina. "L'Ucraina può e deve vincere questa guerra. Continuiamo a fare il possibile per tagliare o limitare le risorse usate per finanziare l'illegale e barbarica invasione di Putin in Ucraina. Il Canada e i suoi partner hanno già sanzionato la Banca centrale russa e posto un tetto al prezzo del petrolio e il gas russo. E ora assicuriamo che Putin non possa pagare la sua guerra inviando acciaio ed alluminio in Canada, in coordinamento con azioni intraprese oggi dagli Stati  Uniti", si legge in una dichiarazione diffusa da Chrystia Freeland, ministra canadese delle Finanze.

Mosca chiede riunione Consiglio sicurezza Onu per 14 marzo

"Oggi abbiamo chiesto una riunione aperta del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite martedì 14 marzo sulla russofobia come ostacolo alla ricerca di soluzioni a lungo termine e sostenibili alla crisi ucraina". Lo riferisce via Telegram Dmitry Polyansky, primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso l'Organizzazione mondiale, come riporta l'agenzia Tass. "Naturalmente, parleremo anche della russofobia sia in Ucraina che in Occidente", ha precisato Polyansky, "i nomi dei nostri relatori saranno resi noti alla vigilia, in modo da non subire le pressioni dei nostri nemici, come spesso accade".

Canada: Cina chiami Zelensky se vuole veramente la pace

Se la Cina vuole veramente contribuire alla pace fra Russia ed Ucraina il presidente cinese Xi Jinping deve chiamare l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky per ascoltare le sue proposte su una pace sostenibile: lo ha dichiarato la ministro degli Esteri canadese, Melanie Joly."Xi non ha parlato con Zelensky dal 24 febbraio e la Cina parla sempre di portare la pace nella regione, quindi dovrebbe essere chiaro che Xi deve ascoltare Zelensky, è l'unica maniera in cui potrà avere la sua versione dell'invasione dell'Ucraina da parte di un Paese confinante", ha continuato Joly.

Kiev: attacco russo a Nikopol, morti due uomini

Un attacco russo ha colpito Chervonogrihorivska nella regione di Nikopol. "Due uomini sono morti, di 32 e 41 anni. Altri tre sono rimasti feriti. Hanno 42, 52 e 57 anni". Lo riferisce Serhiy Lysak, a capo della regione, in un messaggio su Telegram. Lo riporta Ukrinform.

Kiev: Ex presidente Yanukovich verrà processato in contumacia

La giustizia ucraina processerà in contumacia l'ex presidente Viktor Yanukovych per reati legati alla diserzione e all'attraversamento illegale del confine con la Russia, dove è in esilio. "L'adozione di questa decisione da parte del tribunale consente di condurre un processo e prendere una decisione definitiva sulle accuse mosse senza la partecipazione dell'imputato",  ha affermato in una nota l'ufficio del procuratore generale ucraino.       

L'ex presidente, contro il quale è stato spiccato mandato di arresto a febbraio a seguito di una petizione del tribunale distrettuale Pechersky della capitale ucraina, Kiev, è indagato per aver attraversato illegalmente il confine ucraino e aver portato almeno 20 persone in territorio russo. Fuggito in Russia dopo essere stato destituito dal Parlamento nel  quadro delle massicce proteste di Euromaidan, l'ex presidente è anche sospettato di aver incitato alla diserzione i soldati del dipartimento di sicurezza ucraino. Governatore della regione di Donetsk tra il 1997 e il 2002, primo ministro tra il 2006 e il 2007 Yanukovich ha poi ricoperto la carica di presidente tra il 2010 e il 2014.

Il nuovo presidente di Cipro condanna l'invasione russa

Il nuovo presidente di Cipro, Nicos Christodoulides, ha condannato esplicitamente l'invasione russa dell'Ucraina nella sua prima intervista con una tv straniera. Opporsi a quella che la Russia definisce una "operazione speciale" ci pone "dalla parte giusta della storia", ha detto alla Tv greca Ert, secondo quanto riferisce il Guardian. Cipro aveva stretti rapporti con la Russia prima dell'invasione, tanto che era soprannominata la "Mosca del Mediterraneo". La seconda città dell'isola, Limassol, ospitava una fiorente comunità russa e compagnie legate ad alleati del presidente russo Vladimir Putin. Per questo motivo il presidente precedente, Nicos Anastasiades, era stato reticente nel condannare pubblicamente l'invasione russa dell'Ucraina. Ora lo fa Christodoulides, facendo un paragone con l'invasione turca di parte dell'isola nel 1974. "Come paese che ha sofferto qualcosa di  simile, non possiamo avere una posizione diversa", ha sottolineato. Paese membro dell'Ue, Cipro non fa parte della Nato.       Poche ore prima dell'intervista, l'ambasciatore russo a Cipro, Murat  Zyazikov, ha dichiarato che i rapporti bilaterali sono sempre forti, malgrado "temporanee avventure politiche". Il Guardian descrive il diplomatico come ex agente del Kgb e stretto alleato di Putin.

Tennis: Wimbledon verso il reintegro di russi e bielorussi

L'annuncio dovrebbe essere ufficializzato nelle prossime settimane, ma sembra ormai certo che quest'anno Wimbledon consentirà ai giocatori russi e bielorussi di disputare lo Slam sull'erba. Il divieto di disputare tornei sul suolo britannico era stato inflitto in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Wimbledon era stato l'unico torneo a prendere una decisione così radicale, gli altri Slam si erano invece accontentati, così come il resto del circuito, di rimuovere le bandiere russe e bielorusse, e di vietare ogni segno di sostegno alla politica di Vladimir Putin. Secondo il 'Daily Mail', la revoca del loro divieto di partecipazione sarebbe accompagnata dalle stesse restrizioni imposte negli altri tre Major.

Casa Bianca: Russia impegnata a rovesciare governo moldavo

Il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, venerdì, ha affermato che gli Stati Uniti dispongono di informazioni secondo cui alcuni funzionari russi con legami con l'intelligence, stanno cercando di organizzare e utilizzare le proteste in Moldova per "fomentare un'insurrezione contro il governo". "Inoltre, ci aspettiamo che un altro gruppo di russi fornisca formazione e aiuti per organizzare dimostrazioni in Moldova", ha aggiunto Kirby, spiegando che gli Stati Uniti sono fiduciosi nella capacità del governo moldavo di contrastare queste minacce. La decisione di rivelare queste operazioni è una strategia della Casa Bianca per contrastare la disinformazione proveniente da Mosca. "Mentre la Moldova continua a integrarsi con l'Europa, crediamo che la Russia stia perseguendo opzioni per indebolire il governo moldavo, probabilmente con l'obiettivo finale di vedere un'amministrazione più amica ", ha spiegato Kirby, mentre aumentano le fake news di un possibile assalto dell'Ucraina alla regione separatista e filo-russa della Transnistria in Moldavia. Il portavoce del consiglio di sicurezza ha detto che gli Stati Uniti stanno impegnando 300 milioni di dollari per sostenere il fabbisogno energetico della Moldova.

Orban: Occidente vicino a valutazione su invio truppe

Secondo il premier ungherese, Viktor Orban, l'Occidente è "molto vicino" al discutere seriamente la prospettiva di inviare le sue truppe in Ucraina. "Penso che siamo molto vicini al valutare seriamente l'invio in Ucraina di truppe dei Paesi alleati", ha dichiarato in un'intervista televisiva, rilanciata su Twitter dal portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs. Il leader di Budapest ha ricordato che "la Germania aveva iniziato inviando elmetti e ora manda a Kiev carri armati". "Il mondo non è mai stato così vicino al trasformare una guerra locale in una guerra mondiale", ha aggiunto.

Francia e Regno Unito addestreranno insieme i marines di Kiev

Francia e Gran Bretagna addestreranno insieme i marines ucraini. L'annuncio è arrivato durante la conferenza stampa al termine dell'incontro a Parigi fra il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Rishi Sunak. "Abbiamo deciso un'azione concreta comune di addestramento di militari ucraini", ha detto Macron. "Abbiamo convenuto di addestrare i marines ucraini, aiutando l'Ucraina ad avere un decisivo vantaggio sul campo di battaglia e a vincere la guerra", ha aggiunto Sunak.

In migliaia al funerale del soldato 'Da Vinci', anche Zelensky e Marin

Migliaia di persone hanno partecipato al funerale a Kiev del comandante ucraino Dmytro Kotsiubailo , soprannominato 'Da Vinci', considerato eroe nazionale e simbolo della resistenza. Al funerale hanno partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la prima ministra finlandese Sanna Marin. Dmytro Kotsiubailo, ucciso a Bakhmut pochi giorni prima all'età di 27 anni, si è tenuto nella cattedrale del monastero di san Michele dalla cupola d'oro di Kiev. Migliaia di persone in lutto hanno stretto fiori e la folla si è inginocchiata in silenzio mentre la bara di Kotsiubailo veniva portata fuori dalla chiesa verso piazza Maidan. Zelensky e Marin hanno anche deposto dei fiori presso un vicino monumento ai soldati ucraini caduti.

Cardinale Betori: "Richiamiamo ai valori della pace e al diritto dei popoli a difendere la propria libertà"

"Il no alla guerra come strumento di soluzione delle controversie tra le nazioni si unisce alla concreta partecipazione alle sofferenze dei fratelli. Come comunità religiosa non abbiamo il potere politico e tantomeno militare di fermare una guerra, ma possiamo e dobbiamo richiamare ai valori della pace e del diritto dei popoli a difendere la propria libertà e identità. Possiamo e dobbiamo però fare appello alla conversione dei cuori. E questo chiediamo qui al Signore. Le preghiere sono più potenti delle bombe, affermava Giorgio La Pira". Lo ha detto il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, durante l'omelia proclamata nella chiesa di San Carlo alla Celebrazione eucaristica per pregare per le vittime della guerra in Ucraina e per invocare la pace in quel Paese.

Georgia, Vicepresidente Parlamento: "Arrivati sobillatori da Ucraina"

Secondo il vicepresidente del parlamento georgiano Gia Volsky "un gruppo di sostenitori dell'ex presidente Mikheil Saakashvili, che ha combattuto in Ucraina a fianco delle forze armate ucraine, è arrivato in Georgia per rendere operativo uno 'scenario insurrezionale'". Secondo Volsky, citato dalla Ria Novosti, gli infiltrati avrebbero intenzione di "sobillare i giovani" per tenere alta la tensione "in modo che la situazione si tramuti in una guerra civile". Proprio oggi il Parlamento di Tbilisi ha votato in seconda lettura contro il contestato disegno di legge "pro Putin" che definisce "agenti stranieri" le aziende che ricevano investimenti superiori al 20% dall'estero.

Diramato il cessato allarme a Kiev

E' stato da poco diramato il cessate allarme a Kiev, dopo che la sirena era tornata a riecheggiare indicando un allarme aereo, che questa volta è durato soltanto 19 minuti.

Ue: sì a registro unico per risarcimento danni subiti da Mosca

"Per quanto riguarda la questione dei risarcimenti, che è parte integrante quando si tratta di garantire la giustizia all'Ucraina, la Commissione sostiene l'istituzione di un registro internazionale dei ricorsi". Lo ha detto il commissario Ue alla Giustizia, Didier Reynders, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Giustizia. "Un tale registro ci consentirà di ottenere prove dai cittadini sui danni subiti e sulle lesioni subite in un unico luogo centrale in modo da sapere esattamente di cosa è finanziariamente responsabile la Russia, perché quando si dovrà pagare ci sarà un prezzo molto alto da pagare", ha sottolineato.

Nuova sirena a Kiev, allarme in diverse regioni del Paese

A Kiev è da poco scattata nuovamente la sirena che indica un allarme aereo e dalle mappe interattive risulta che l'allerta è stata diramata anche in diverse altre regioni del Paese.

Svizzera ribadisce suo no a ri-esportazione di armi

Il governo svizzero ha ribadito di  non voler autorizzare la ri-esportazione di armi elvetiche in Ucraina, in quanto paese in guerra. Lo conferma una nota ufficiale, in cui si dichiara di voler continuare con la prassi attuale, basata sulla legge in materia e sulla lunga tradizione in campo umanitario della Svizzera in quanto Stato neutrale. Il governo di Berna ha sottolineato nella nota che neutralità non significa indifferenza nei confronti dell'aggressione russa in Ucraina. In più occasioni Berna ha condannato con fermezza l'aggressione chiedendo la cessazione delle ostilità e il ritiro delle truppe russe dall'intero territorio ucraino, prosegue l'esecutivo, aggiungendo che la Svizzera riprende inoltre le sanzioni dell'Unione europea. La nota mantiene in vigore il divieto di ri-esportare armi elvetiche in zone di conflitto. In virtù di questa prassi, negli ultimi 12 mesi sono state respinte richieste tedesche, danesi e spagnole per trasferire armi elvetiche all'Ucraina.       

Turchia: Ankara sospende il transito dei beni oggetto di sanzione verso la Russia

La Turchia ha interrotto il transito verso la Russia di beni soggetti alle sanzioni decise in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. Alla base della decisione di Ankara, presa il primo marzo ma operativa da oggi, le pressioni di Usa e Unione Europea. La decisione della Turchia di non applicare le sanzioni nei confronti di Mosca dopo l'inizio della guerra, ha permesso ad aziende e uomini d'affari russi di spostare an Istanbul e Ankara il centro dei propri interessi e affari, eludendo le sanzioni. Nel 2022 è stato anche significativo il volume di scambio tra i due Paesi, con la Turchia che ha esportato per 9.3 miliardi di dollari contro i 5.8 dell'anno precedente l'invasione dell'Ucraina. La nuova posizione presa dal governo turco è riconducibile alla decisione dell'Unione Europea di estendere le sanzioni nei confronti di Mosca.

Parigi 2024: nella scherma sì a ritorno di russi e bielorussi

Le schermitrici e gli schermidori di Russia e Bielorussia da metà aprile potranno tornare a gareggiare in ambito internazionale. Lo ha deciso oggi, a seguito della votazione effettuata in videoconferenza, il Congresso straordinario della Federazione Internazionale di Scherma (Fie). Il voto per consentire a russi e bielorussi di gareggiare nelle gare individuali "nel rispetto delle condizioni di neutralità e di idoneità individuale" è stato ampiamente approvato con 89 voti favorevoli, 46 contrari e un'astensione. Ciò significa che schermitrici e  schermidori russi e bielorussi dal 22 al 30 luglio potranno gareggiare ai Campionati del mondo assoluti di Milano che saranno qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024. Due tentativi della federazione ucraina di scherma di bloccare il voto favorevole non sono andati a buon fine.

Papa Francesco: "Siamo in una gerra mondiale. In campo interessi di vari "Imperi"

"Siamo in una guerra mondiale. È cominciata in pezzetti e adesso nessuno può dire che non sia mondiale, perché le grandi potenze sono tutte invischiate. E il campo di battaglia è l'Ucraina. Lì lottano tutti". Lo ha dichiarato Papa Francesco, in una intervista in esclusiva per la Radio svizzera italiana (Rsi), che anticipa così alcune sue dichiarazione rese in occasione dell'approssimarsi del decimo anniversario del suo pontificato.     

Secondo Rsi il Papa si è detto a conoscenza del fatto che il presidente russo Vladimir Putin vorrebbe incontrarlo, ma in ballo ci sono "interessi imperiali, non solo dell'impero russo, ma anche di altre parti". L'intervista andrà in onda domenica 12 marzo alle 20:40 su LA 1 e sarà disponibile da quella sera su www.rsi.ch e nel Play Rsi.

Wagner: Kiev prepara controffensiva a Bakhmut

Le forze armate ucraine stanno preparando una controffensiva nella regione di Bakhmut. Lo ha detto il fondatore del gruppo russo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, citato dalla Tass. "Si', è risaputo che il nemico sta preparando una controffensiva. Naturalmente, stiamo facendo tutto il possibile per evitare che ciò accada", ha scritto Prigozhin Telegram.

Kiev: un morto nei bombardamenti russi a Kherson

Un uomo di 35 anni è morto nel microdistretto di Tauride, a Kherson, a seguito del bombardamento dell'artiglieria russa. Lo riporta Ukrainska Pravda secondo cui la casa della vittima avrebbe preso fuoco a causa di un proiettile nemico e l'uomo sarebbe rimasto ucciso sul colpo. L'incendio è stato domato dai vigili del fuoco.

Kiev: la situazione a Bakhmut si è aggravata

"La situazione a Bakhmut si è aggravata, il nemico continua l'offensiva e cerca di sfondare la difesa delle forze armate ucraine. L'esercito ucraino sta facendo tutto il possibile per impedire al nemico di realizzare le proprie intenzioni", ha affermato la vice ministra ucraina della Difesa Anna Malyar sul suo canale Telegram.

Zelensky al funerale del soldato 'Da Vinci': fa male perdere un eroe

"Fa male perdere i nostri eroi, coraggiosi e forti. Non lo dimenticheremo mai. E saremo sempre grati. Che la sua memoria sia eterna!". E' il ricordo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che questa mattina ha preso parte al funerale di Dmytro Kotsiubailo, il militare di 27 anni deceduto in battaglia il 7 marzo vicino a Bakhmut. "Ho consegnato a Oksana Kotsiubailo, madre di Da Vinci, la Croce al merito militare che il figlio ha ricevuto postuma", ha aggiunto Zelensky.    Il servizio funebre si è svolto nella cattedrale di San Michele a Kiev alla presenza di diverse centinaia di persone tra cui la premier finlandese Sanna Marin, il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhnyi, il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov e il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov.

Tajani a G7: conferenza ricostruzione Ucraina il 26 aprile

"Oggi in collegamento con i ministri degli Esteri G7 ho annunciato che il governo organizzerà il 26 aprile una conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina, con il contributo delle imprese italiane. Prosegue il nostro impegno in favore della pace e della libertà per il popolo ucraino". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Sunak: la guerra finirà con negoziati, ma Kiev deciderà quando

La guerra in Ucraina "finirà come tutti i conflitti, a un tavolo di negoziato". Lo ha detto il primo ministro britannico Rishi Sunak, in visita a Parigi. Lo riporta il Guardian. "Ma questa è una decisione che deve prendere l'Ucraina", ha aggiunto Sunak, "e quello che dobbiamo fare è metterli nel posto migliore possibile per tenere quei discorsi in un momento appropriato che abbia senso per loro". Secondo Sunak però "al momento, la priorità deve essere fornire agli ucraini le risorse, l'addestramento e il supporto di cui hanno bisogno per andare avanti e creare vantaggi sul campo di battaglia".

Svizzera: non cambieremo politica che vieta riesportare armi

Il governo svizzero ha confermato che non cambierà la sua politica di lunga data che vieta il trasferimento di armi di fabbricazione svizzera a una nazione terza, malgrado la crescente pressione da parte di alcuni Paesi a esportarle in Ucraina. "Il Consiglio federale è impegnato nei valori della neutralità svizzera e continuerà a lavorare per garantire che i benefici della neutralità siano realizzati", ha riferito in una nota, come riporta l'agenzia di stampa Reuters.

Macron: con Gb "stiamo facendo di tutto per la pace"

Il presidente francese, Emmanuel Macron, dopo i colloqui con il primo ministro britannico, Rishi Sunak, ha dichiarato che Parigi e Londra "stanno facendo di tutto per porre fine alla guerra" in Ucraina e perché il conflitto non si estenda ad altre parti del mondo.     "Dobbiamo trovare una soluzione", ha detto Macron in conferenza stampa a Parigi.     Il leader francese afferma che il suo Paese vuole collaborare con la Gran Bretagna per "sviluppare una strategia comune", che includa la cooperazione energetica. "Abbiamo deciso insieme un'azione concreta sull'addestramento degli ucraini", ha aggiunto il capo dell'Eliseo.      A sua volta, Sunak ha assicurato che il Regno Unito e la Francia stanno lavorando insieme in modo che Vladimir Putin non possa "mai piu'" usare come arma l'energia.

Nord Stream, Zelensky: ucraini non sono assolutamente responsabili

"Per quanto riguarda il Nord Stream, non abbiamo nulla a che fare con esso". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il briefing con la prima ministra finlandese Sanna Marin, in visita a Kiev. Secondo il presidente, tali notizie dei media fanno "il gioco della Russia" e sembrano rallentare la fornitura di assistenza all'Ucraina

Wagner apre centri di reclutamento in 42 città russe

Il capo della milizia russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha annunciato l'apertura di centri di reclutamento in 42 città russe.

Rappresentante Cina per Affari Ue: evitare escalation

Cercare di ottenere "la sicurezza a spese degli altri porta al disastro. Guardate cosa è successo in Ucraina, bisogna trovare un accordo globale di sicurezza che garantisca un mondo più sicuro e migliore per tutti. Rispettare la sovranità e l'integrità territoriale di tutti i paesi e rivolvere le dispute con il dialogo. Nel caso dell'Ucraina, la Cina sostiene i colloqui di pace e la riduzione delle tensioni e proseguirà a farlo per evitare un'escalation", ha detto Wu Hongbo, rappresentante speciale del governo cinese per gli Affari europei al Global Baku Forum.

Lavrov: l'Occidente vuole mettere India contro la Cina

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, senza fornire prove, ha accusato l'Occidente di voler mettere "l'India contro la Cina". Lo riporta la Tass citando un'intervista del ministro di Mosca alla tv di Stato russa. "Procediamo dal fatto che più" India e Cina "comunicano, più è utile per tutti e meglio è per queste due grandi potenze, due grandi civiltà e la soluzione di tutti i loro problemi", ha detto Lavrov. "Allo stesso tempo - ha proseguito il ministro russo - l'Occidente assume una posizione completamente opposta. Persegue obiettivi esattamente opposti: aizzare l'India contro la Cina. I nostri amici indiani lo capiscono molto bene. Ci hanno detto francamente che vedono questi tentativi. Vedono i veri obiettivi che la Nato sta perseguendo dichiarando che la sua zona di responsabilità si estende non solo alla regione euro-atlantica, ma anche a quella indo-pacifica".    Lavrov inoltre si è detto "sicuro" che "la pressione delle sanzioni" occidentali "sulla Cina non farà che aumentare". I già tesi rapporti tra Russia e Occidente si sono ulteriormente deteriorati dopo che le truppe di Mosca hanno invaso l'Ucraina.

Finlandia: altri 29 milioni di aiuti all'Ucraina

Questa mattina il ministero degli affari esteri di Helsinki ha annunciato che la Finlandia fornirà all'Ucraina altri 29 milioni di euro in aiuti umanitari e sostegno per la cooperazione allo sviluppo. Lo scrivono i media finlandesi.    I 29 milioni stanziati adesso fanno parte del finanziamento aggiuntivo di 70 milioni di euro concesso dal governo nel 2022 per sostenere l'Ucraina. Oltre a questa quota, quest'anno sono stati riservati 37 milioni di euro per sostenere l'Ucraina attraverso la cooperazione allo sviluppo. Con questo, l'Ucraina è il più grande paese partner di cooperazione allo sviluppo della Finlandia, afferma il Ministero degli Affari Esteri nel suo comunicato stampa.

Zelensky accoglie Marin: vera amica di Kiev

La prima ministra finlandese Sanna Marin è "una vera amica dell'Ucraina e un difensore delll'Europa libera". Lo ha scritto su Telegram il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, dando il benvenuto alla premier finlandese che si trova in visita a Kiev. "Grazie per la visita, la nostra collaborazione cordiale e il forte supporto da parte della Finlandia", ha aggiunto.

Ft: Kiev ha ricevuto primo sistema Patriot di Usa-Germania

"L'Ucraina ha ricevuto uno dei due sistemi di difesa aerea Patriot promessi da Stati Uniti e Germania, ma non è ancora operativo. L'Ucraina è inoltre in attesa di alcuni lanciatori Patriot dai Paesi Bassi". Lo scrive il Financial Times in un articolo sulla sua edizione online in cui ricorda come "il Patriot sia il sistema di difesa aerea a medio raggio più avanzato che l'Occidente possa offrire, ma non è stato testato contro i Kinzhal. Anche un sistema simile, il Samp-T, promesso da Francia e Italia, non è ancora arrivato"

Arrestati capi Antonov, ostacolarono difesa aeroporto Kiev

L'ex direttore dell'agenzia statale Antonov, Serhiy Bychkov, il vicedirettore e l'ex capo della sicurezza aerea sono stati arrestati dai servizi di sicurezza ucraini per aver ostacolato le attività delle forze armate nella messa in sicurezza dell'aeroporto di Hostomel alle porte di Kiev alla vigilia dell'invasione russa. Lo riporta Ukrainska Pravda. Secondo gli investigatori questo ha portato al "sequestro temporaneo" dell'aeroporto da parte delle forze russe e alla distruzione dell'aereo Antonov 225 "Mriya".

Lavrov: con Blinken colloquio costruttivo e civile

l ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha descritto come "costruttivo e civile" il colloquio avuto recentemente con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del G20 a New Delhi. "Abbiamo discusso la situazione nel campo della stabilità strategica nel contesto del trattato Start e l'Ucraina", ha aggiunto Lavrov, citato dalle agenzie russe.

La premier finlandese Marin arrivata a Kiev

La premier finlandese Sanna Marin è arrivata a Kiev. Lo riportano i media ucraini. La leader di Helsinki ha in programma un incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

Nord Stream, Mosca: è chiaro che colpevoli sono gli Usa

"Per noi è chiaro che Washington è responsabile per questo atto terroristico senza precedenti". Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov in un'intervista a Russia Today in arabo, ripresa dalla Tass, in merito alle esplosioni sul Nord Stream. Ryabkov ha aggiunto che le presunte indiscrezioni fatte trapelare da fonti americane e pubblicate dal New York Times secondo le quali l'attacco sarebbe stato compiuto da "un gruppo pro-ucraino" sono "un tentativo da poco per sviare l'opinione pubblica internazionale".

Cnn: i russi trovano armi Usa in Ucraina, Iran decodifica sistemi

La Russia ha inviato all'Iran per la decodifica dei sistemi le armi fornite dagli Stati Uniti e dalla Nato lasciate sul campo di battaglia in Ucraina: lo hanno dichiarato alla Cnn quattro fonti vicine al dossier.    Nel corso dell'ultimo anno, funzionari Usa, Nato e di altri Paesi occidentali hanno assistito a diversi casi di sequestro da parte delle forze russe di armi piccole e a spalla, tra cui i sistemi anticarro Javelin e antiaerei Stinger che le forze ucraine sono state a volte costrette a lasciare sul campo di battaglia. In molti di questi casi, Mosca ha poi inviato l'equipaggiamento in Iran per smantellarlo e analizzarlo, probabilmente in modo che l'esercito iraniano possa tentare di realizzare una propria versione di queste armi, hanno detto le fonti.       I funzionari statunitensi ritengono che il problema non sia diffuso o sistematico, e le forze armate ucraine fin dall'inizio della guerra riferiscono al Pentagono qualsiasi perdita di attrezzature fornite dagli Stati Uniti. Tuttavia, i funzionari riconoscono che la questione è difficile da monitorare.    Non è chiaro se l'Iran sia riuscito a decodificare le armi statunitensi prese in Ucraina, ma Teheran si è dimostrata molto abile nello sviluppo di sistemi d'arma basati su attrezzature statunitensi sequestrate in passato. Proprio l'arma chiave dell'arsenale iraniano, il missile anticarro guidato Toophan, è stato modificato a partire dal missile americano BGM-71 TOW negli anni Settanta.    Nel 2011 gli iraniani hanno anche intercettato un drone di fabbricazione statunitense, un Lockheed Martin RQ-170 "Sentinel", e lo hanno modificato per creare un nuovo drone che nel 2018 ha attraversato lo spazio aereo israeliano prima di essere abbattuto. 

 

Lavrov: in Georgia tentato cambio di potere con la forza

Gli eventi di questi giorni in Georgia sono stati orchestrati dall'estero per creare problemi ai confini russi e le proteste contro la legge sugli 'agenti stranieri' era "solo una scusa per tentare un cambio di potere con la forza". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in un'intervista alla televisione di Stato ripresa dalla Tass.

Cnn: la Russia ha inviato in Iran armi Usa e Nato catturate

La Russia è riuscita a entrare in possesso di alcune delle armi e delle attrezzature fornite dagli Stati Uniti e dalla Nato e abbandonate sul campo di battaglia in Ucraina e le ha inviate in Iran, perché vengano smontate e analizzate in modo che poi Teheran possa tentare di crearne una propria versione. E' quanto hanno detto alla Cnn quattro fonti al corrente della questione. Stando a quanto appreso dall'emittente americana, nell'ultimo anno Stati Uniti, Nato e altri funzionari occidentali hanno registrato diversi casi in cui le forze russe hanno sequestrato armi, tra cui sistemi anticarro Javelin e sistemi antiaerei Stinger, che le forze ucraine sono state a costrette ad abbandonare. In molti di questi casi, Mosca ha inviato l'attrezzatura in Iran perché fosse smontata e analizzata, per poi essere replicata. Stando alle fonti, Mosca ritiene di poter incentivare in questo modo il sostegno di Teheran al conflitto.Non è chiaro se l'Iran sia riuscito a decodificare le armi, hanno precisato le fonti alla Cnn, ma Teheran ha già dato prova in passato di saper sviluppare sistemi d'arma basati su attrezzature statunitensi. Come nel caso del missile guidato anticarro Toophan, realizzato sul modello del missile americano BGM-71 TOW, o come nel caso del drone realizzato sul modello del Lockheed Martin RQ-170 "Sentinel".

Peskov: rischi di possibili provocazioni in sud Ossezia e Abkhazia

Il Cremlino denuncia rischi di  provocazioni in Sud Ossezia e Abkhazia, le due regioni della Georgia  di cui Mosca ha riconosciuto la sovranità. Il portavoce Dmitry Peskov, ha spiegato che Mosca sta seguendo la situazione "con preoccupazione".

Cremlino: in Ucraina c'è anche chi vuole pace con noi

Ci sono segni di "sobrietà" in Ucraina da parte di persone che vogliono la pace con la Russia, anche se è "prematuro" sperare che ciò porterà effettivamente alla fine del conflitto. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando quanto detto da Alexei Danilov, segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino, secondo il quale c'è un numero crescente di cittadini ucraini che vogliono una soluzione negoziata con Mosca, e ciò rappresenta "una tendenza molto pericolosa".    "In Ucraina - ha commentato Peskov, citato dall'agenzia Interfax - ci sono correnti di pensiero sobrio e di approccio al futuro nelle nostre relazioni bilaterali, e sono inevitabili, perché siamo Paesi vicini. E' ovvio, e ne abbiamo già parlato in passato".    Ma alla domanda se ciò potrò portare alla fine del conflitto, il portavoce russo ha risposto: "Per dirvi la verità è prematuro credere a questo", e ha aggiunto che a Kiev "continua a scorrere la propaganda" contro la Russia. 

 

Capo Wagner: tagliati fuori da Putin per richiesta munizioni

Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha accusato Vladimir Putin di averlo tagliato fuori per la sua richiesta di rifornimento di armi e munizioni nella battaglia nell'est dell'Ucraina. "Per farmi smettere di chiedere munizioni, mi sono state tagliate tutte le linee telefoniche con gli uffici, con i dipartimenti, ecc. Ma la cosa più assurda è che hanno anche bloccato le agenzie dal prendere decisioni su Wagner", ha dichiarato il numero uno del gruppo su Telegram, in dichiarazioni riprese da diversi media internazionali fra cui la Cnn.

Ucraina: cessato l'allarme aereo a Kiev

E' stato diramato il "cessato allarme" a Kiev, dopo che la sirena che indica l'allerta aerea era risuonata poco meno di un'ora e mezza fa.

 

Gb, raid Mosca meno frequenti perché mancano munizioni

All'indomani del violentissimo attacco aereo russo su tutta l'Ucraina, il più violento dal 16 febbraio e uno dei più pesanti in un anno di offensiva, l'intelligence militare britannica fa notare che la Russia lancia attacchi massicci meno frequentemente che nel passato perché non ha sufficienti munizioni e ha bisogno di un intervallo di tempo piu' lungo per raccogliere una quantità sufficiente di proiettili da lanciare su suolo ucraino. Il ministero della Difesa del Regno Unito ne parla nel suo ultimo rapporto sul tema, una aggiornamento dedicato all'ondata di raid aerei che ieri il Cremlino ha sferrato contro le infrastrutture critiche in diverse parti del Paese. "L'intervallo tra le ondate di attacchi sta probabilmente aumentando perché la Russia ora ha bisogno di accumulare una massa critica di missili di nuova produzione direttamente dall'industria", si legge nel 'tweet'. 

Kiev, estensione accordo grano sia per periodo illimitato

L'Ucraina sostiene l'estensione dell'accordo sul grano per un "periodo illimitato". Lo ha confermato il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, riferisce Ukrinform. "La posizione dell'Ucraina è immutata. Questo è uno dei punti della Formula di pace presentata dal presidente Volodymyr Zelensky. Siamo favorevoli alla proroga dell'iniziativa sui cereali per un periodo illimitato. - ha detto Yermak - L'Ucraina, da parte sua, sta rispettando tutto ciò che abbiamo concordato con l'Onu e la Turchia". Il chief of staff del presidente ha inoltre osservato che tutti i partner dell'Ucraina sono ben consapevoli della posizione di Kiev. E ha sottolineato l'enorme lavoro in corso con i paesi africani. 

 

A Kiev il 30% degli utenti è senza riscaldamento

A Kiev, dopo l'attacco missilistico di ieri, il 30% degli utenti rimane oggi senza riscaldamento, mentre l'erogazione di elettricità e acqua sono state ripristinate. Lo riferisce Ukrinform che cita l'amministrazione militare locale a Kiev.     "Non ci sono interruzioni di corrente. Approvvigionamento idrico in modalità normale. Fornitura di riscaldamento in fase di recupero, ha sottolineato il capo dell'amministrazione locale Serhii Popko. Alle 7:50, il 30% dei consumatori è senza riscaldamento. I lavori di ripristino sono proseguiti per tutta la notte e continuano tuttora".

 

Esercito Kiev contrattacca, colpiti centri logistici russi

Potente attacco dell'esercito di Kiev a partire da ieri sera contro siti e centri logistici dove sono concentrate le truppe e le attrezzature dell'esercito russo in territorio ucraino: lo riferisce lo Stato maggiore ucraino citato dai media locali. Tredici gli attacchi lanciati dalle forze armate ucraine, l'aviazione ha colpito un complesso missilistico antiaereo, mentre unità di artiglieria hanno centrato  6 aree di concentrazione del personale militare russo, 2 centri logistici, 3 depositi di munizioni, 6 stazioni di controllo elettronico e 2 veicoli antiaerei in posizione di tiro.

Papa contro industria armi, "è un mercato"

Papa Francesco rinnova il suo appello a fermare la produzione delle armi. Lo ha fatto in una lunga intervista all'emittente svizzera, Rsi, dedicata ai 10 anni del suo pontificato. "Il campo di battaglia è l'Ucraina. Lì lottano tutti. Questo fa pensare all'industria delle armi. Un tecnico mi diceva: se per un anno non si producessero le armi sarebbe risolto il problema della fame nel mondo. E' un mercato. Si fa la guerra, si vendono le armi vecchie, si provano le nuove", ha sottolineato il Papa.

Think tank Usa: pausa tattica di Wagner a Bakhmut

Il gruppo di mercenari di Wagner sta prendendo una "pausa tattica" a Bakhmut, la città ucraina sotto un feroce assedio da settimane. Lo afferma il think tank Usa Institute for the Study of War. L'ISW ritiene che Wagner stia aspettando l'arrivo di rinforzi di truppe russe convenzionali a cui cedere la prima linea nella feroce battaglia, la più violenta della guerra ucraina. "L'arrivo di un numero maggiore di forze russe convenzionali nell'area potrebbe suggerire che le forze russe intendono controbilanciare il possibile culmine delle operazioni offensive di Wagner a Bakhmut con nuove truppe convenzionali", ha affermato l'ISW.

 

Melnyk, più difese anti-aeree contro minaccia atomica Russia

"La Russia sta provando a minacciare tutto il mondo con il disastro nucleare, per questo dobbiamo essere uniti per proteggere soprattutto i luoghi dove si trovano le centrali nucleari dalla possibilità di essere attaccate dai missili. Stiamo lavorando per consegnare un maggior numero di sistemi di difesa aerea e dare copertura a tutti gli oggetti ad alta pericolosità". Così l'ambasciatore dell'Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk in un'intervista a La Stampa.

L'eroe di Bakhmut, l'identità è ancora da stabilire

La sua immagine - sigaretta in bocca - mentre pronuncia 'Gloria all'Ucraina' poco prima di essere ucciso a mitragliate ha fatto il giro del mondo. Ora però occorre dare un nome a quello che è diventato uno degli 'eroi' della resistenza ucraina nel conflitto con la Russia. Come riporta il Guardian, ci sono ancora dubbi sull'identità del soldato ucciso nei pressi di Bakhmut e ripreso in un video diventato virale. Secondo alcuni si tratta di Tymofiy Shadura, di 41 anni, militare della 30a brigata meccanizzata separata, nato a Liubar Raion e cresciuto nel villaggio di Mala Derevychka, nell'oblast di Zhytomyr, di professione agricoltore: è scomparso il 3 febbraio vicino a Bakhmut. Alcuni suoi parenti hanno detto di averlo riconosciuto nelle macabre immagini dell'esecuzione. Secondo alcuni media e blogger ucraini, invece, l'eroe è Oleksandr Igorevich Matsievskyi, di 42 anni, di professione elettricista, scomparso il 30 dicembre scorso mentre combatteva alla periferia di Soledar. Nelle ultime foto aveva un cerotto sul sopracciglio destro proprio come l'uomo ucciso nel video. A differenza di Shadura, il corpo di Matsievskyi è stato restituito dai russi ed è sepolto nel cimitero di Nizhyn, a nord-est di Kiev, dove molti cittadini gli hanno reso omaggio. Anche in questo caso è stato riconosciuto nelle immagini dai parenti stretti e da membri della sua unità di combattimento. Per dirimere la questione si attende ora l'esito dell'inchiesta avviata dallo stato maggiore delle forze armate ucraine ma potrebbero volerci parecchie settimane. 

 

Papa: Putin sa che sono a disposizione

Se incontrassi Putin "gli parlerei chiaramente come parlo in pubblico. E' un uomo colto". Così Papa Francesco nell'intervista alla Rsi - che sarà pubblicata in forma integrale sul sito da domenica sera - anticipata da Corriere, Repubblica e La Stampa. "Il secondo giorno della guerra sono stato all'ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare", ricorda. "Mi scrisse Lavrov dicendo grazie ma non è il momento. Putin sa che sono a disposizione. Ma lì ci sono interessi imperiali, non solo dell'impero russo, ma degli imperi di altre parti. Proprio dell'impero - sottolinea - è mettere al secondo posto le nazioni".

 

Cnn: Putin si sta preparando per una lunga guerra convenzionale

Il presidente russo Vladimir Putin  ha cambiato i suoi piani sull'operazione speciale e si è preparato ad una lunga guerra convenzionale in Ucraina, e non è successo da poco tempo. Lo rivela un lungo reportage della Cnn, che ha ha raccolto anche la testimonianza di un ex giornalista investigativo russo. Dall'estate scorsa Putin ha trasferito il controllo del conflitto dall'agenzia di intelligence interna del paese, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione Russa, noto con la sigla FSB, e lo ha messo nelle mani dell'intelligence militare, il GRU (Direttorato generale per le informazioni militari). "Dall'estate scorsa i generali dell'intelligence militare hanno assunto un ruolo più importante quando Putin si è reso conto che non si trattava più di un'operazione speciale, ma di una guerra convenzionale", ha detto alla Cnn Andrei Soldatov, giornalista investigativo russo ed esperto di intelligence ora in esilio a Londra. E "sfortunatamente, significa che Putin sta preparando il Paese per una lunga guerra convenzionale".

 

Isw, attacco aereo del 9 marzo solo per propaganda

Il bombardamento del 9 marzo sull'Ucraina - il più grande attacco aereo della Federazione Russa nel 2023 - non ha portato alcun vantaggio sul campo di battaglia e fa parte di un'azione di propaganda. Lo sostengono gli analisti dell'American Institute for the Study of War (Isw) sottolineando che "il Cremlino ha probabilmente lanciato deliberatamente missili che il sistema di difesa aerea ucraino non può intercettare per ottenere risultati nello spazio informativo russo, nonostante la riduzione delle scorte di tali missili". In dettaglio si tratterebbe di una "vendetta" per gli attacchi terroristici avvenuti nella regione di Bryansk, in territorio russo, il 2 marzo scorso. Il 9 marzo sono stati lanciati dalla Russia 84 missili su varie città dell'Ucraina, provocando almeno 11 morti e 22 feriti.

Stati Uniti e alleati occidentali congelano beni russi per oltre 58 miliardi di dollari

La cosiddetta task force REPO (Russian Elites, Proxies, and Oligarchs) ha annunciato di aver congelato oltre 58 miliardi di dollari di beni russi. lo riporta il sito Kyiv Independent. I membri della task force: Italia, Australia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Commissione Europea, hanno promesso di "raddoppiare" gli sforzi per ritenere la Russia responsabile della sua guerra contro l'Ucraina e di resistere agli sforzi russi per eludere le sanzioni. "La REPO continuerà a identificare, localizzare e congelare i beni dei russi sanzionati, con l'obiettivo di privare il Cremlino dei fondi necessari per combattere la sua guerra illegale". 

Allarme aereo in tre regioni

Un allarme aereo è stato lanciato stanotte nelle regioni ucraine di Poltava, Kharkiv e Dnipropetrovsk, secondo i dati del Ministero della trasformazione digitale ucraino. Lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti, secondo cui l'allarme aereo è  suonato quasi contemporaneamente, intorno alle 2.11 in Italia.

La situazione sul campo


Nella zona di Bakhmut i russi hanno preso il controllo di Dubove-Vasylivka e stanno avanzando lungo la linea di Dubovyi Yar. Il tentativo russo di avanzare su Bohdanivka sta fallendo. Continuano i combattimenti in città. Nella notte il nemico ha lanciato un assalto in direzione di Vasyukivka. I russi sta cercando di sfruttare il suo successo sul fronte settentrionale del saliente di Bakhmut. Molto probabilmente i russi aumenteranno la pressione verso Orikhovo-Vasylivka, Hryhorivka e Bohdanivka. Nonostante il ritiro di alcune unità, il comando ucraino mantiene una difesa costante, evitando che il fronte crolli.