Il capo del Pentagono sente Kiev, anche Zelensky
Il consigliere alla sicurezza nazionale, Jake Sullivan, il segretario della Difesa, Lloyd Austin e il capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley, hanno parlato con le loro controparti ucraine e ribadito il sostegno americano alle forze di Kiev nel difendersi dalla brutale invasione della Russia. Lo comunica la Casa Bianca, sottolineando che le forze ucraine hanno fornito aggiornamenti sulle condizioni sul campo di battaglia. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è unito alla confronto alla fine della telefonata.
Casa Bianca: “Sosteniamo responsabilità per crimini guerra di Putin”
La Casa Bianca "sostiene la responsabilità" per quanti hanno commesso "crimini di guerra" in Ucraina. Lo ha affermato alla Cnn John Kirby, portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale. "Vogliamo vedere i perpetratori di crimini di guerra davanti alla giustizia" e continuiamo a sostenere l'indagine internazionale", ha detto Kirby.
Onu: "Tutto il possibile perché iniziativa grano continui"
"In questo momento le Nazioni Unite, sotto la guida del segretario generale Guterres, stanno facendo tutto il possibile per garantire che l'Iniziativa per i cereali del Mar Nero possa continuare". Lo ha detto il capo degli affari umanitari dell'Onu, Martin Griffiths, a una riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina. "Continuiamo a impegnarci a stretto contatto con tutte le parti - ha aggiunto - Questa settimana, i prodotti alimentari hanno continuato ad essere trasportati fuori dall'Ucraina attraverso il corridoio umanitario marittimo, sotto la supervisione del Centro comune di coordinamento". L'accordo scade domani, la Russia insiste su un rinnovo di 60 giorni mentre l'Onu chiede di attenersi ai 120 giorni previsti.

Zelensky: "Oltre 16mila bambini deportati in Russia, solo 300 restituiti"
Sono "oltre 16mila" i casi registrati di bambini ucraini deportati in Russia, ma i veri numeri potrebbero essere "molto più alti". E le autorità ucraine sono riuscite a riportarne a casa solo 300. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale, dopo che la Corte penale internazionale ha emesso oggi un mandato di cattura contro il presidente russo Vladimir Putin e un'alta funzionaria russa per il reato di deportazione dei bambini ucraini.
Allerta aerea a Kiev
Allerta aerea questa sera a Kiev. L'autorità militare ha diffuso l'allerta per possibili attacchi di droni kamikaze, invitando la popolazione a raggiungere i rifugi.
Consiglio di sicurezza di Kiev: “Ora è più difficile la visita di Xi a Mosca”
Il mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale contro Vladimir Putin complica la visita a Mosca del presidente cinese Xi Jinping. A dirlo é Oleksy Danilov, segretario del Consiglio ucraino di difesa e sicurezza nazionale. "A proposito dell'annunciata vista del leader cinese a Mosca: penso che la situazione sarà ora difficile per la Cina. È difficile incontrare una persona che è sospettata dalla Corte penale internazionale di reati contro i bambini ucraini. Anche se la Cina non aderisce allo Statuto di Roma della Cpi, sarà comunque un compito difficile per la Cina e i suoi diplomatici", ha detto Danilov, citato da Interfax Ukraine.
Ambasciatore Russia a Onu: “Mandato d'arresto Cpi per Putin illegale”
Il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha definito "oltraggiosa e illegale" la decisione della Corte penale internazionale di emettere un mandato di arresto per il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Ria Novosti.
Kiev: "Segnalata nuova stanza della tortura a Enerhodar"
Gli occupanti russi hanno aperto una nuova camera della tortura nella città occupata di Enerhodar. Lo denuncia lo stato maggiore ucraino, rilanciato da Ukrainska pravda. "Con il sostegno dei collaborazionisti locali, gli occupanti russi stanno aumentando il numero di camere di tortura nei territori temporaneamente occupati. Per esempio, una nuova camera di tortura è stata segnalata nella zona sud orientale di Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia", riferisce lo Stato maggiore, sottolineando che vengono torturate persone pro-Ucraina o che non rispettano gli ordini degli occupanti.
Usa: "Xi parli anche con Zelensky mentre è a Mosca"
Gli Stati Uniti sollecitano il presidente cinese Xi Jinping, che da lunedì sarà in visita a Mosca, a parlare anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky mentre sarà in missione in Russia. "Speriamo anche che il presidente Xi contatti direttamente il presidente Zelensky, perché continuiamo a credere che sia molto importante che senta anche la parte ucraina e non solo Putin", ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby.
Lunedì 20 il faccia a faccia Putin - Xi Jinping
Vladimir Putin e Xi Jinping avranno un incontro faccia a faccia lunedì 20 e "noi prestiamo particolare attenzione a questo incontro informale a porte chiuse, perché le questioni più importanti e delicate sulle relazioni tra i due Paesi, compresi i temi internazionali, saranno discussi in quell'occasione". Lo ha anticipato il consigliere per gli affari internazionali del Cremlino, Yuri Ushakov, secondo cui il presidente cinese e il presidente Putin avranno un faccia a faccia nel pomeriggio di lunedì e "poi ceneranno insieme". Prima del loro incontro "diranno qualche parola ai giornalisti", ha detto Ushakov, rivelando che Putin e Xi daranno una valutazione delle relazioni tra Mosca e Pechino in due articoli che saranno pubblicati sempre il 20 sulla Rossiyskaya Gazeta e sul People's Daily.
Maria Lvova-Belova

Chi è Maria Lvova-Belova, la commissaria russa per i bambini
Sposata con un prete ortodosso, cinque figli naturali e diciotto adottati. Maria Lvova-Belova è dall'ottobre del 2021 la commissaria per i diritti dei bambini della Federazione Russa. Nata nel 1984 nella città di Penza, a 700km da Mosca, ha lavorato come insegnante di chitarra presso le locali scuole di musica per bambini prima di intraprendere la carriera politica, prima a livello regionale e poi a quello nazionale, entrando nel 2019 fra le fila del partito Russia Unita, quello di Vladimir Putin.
Lvova-Belova, che ha un rapporto molto stretto con il presidente russo, è considerata dagli attivisti internazionali per i diritti umani "una delle figure più coinvolte nella deportazione e nell'adozione da parte della Russia dei bambini ucraini, così come nell'uso dei campi per 'integrarli' nella società e nella cultura russe". Lo scorso novembre la donna ha adottato un adolescente proveniente dalla città ucraina occupata di Mariupol dopo che, a suo dire, aveva perso la madre a causa del cancro.
La Corte internazionale ne ha chiesto il mandato di arresto per la deportazione illegale di bambini e i loro trasferimento illegale dalle aree occupate dell'Ucraina alla Federazione Russa. Lvova-Belova era già stata sanzionata dall'Unione Europea nel luglio 2022.
Ironica la sua reazione alla notizia. "È fantastico che la comunità internazionale abbia apprezzato il lavoro per aiutare i bambini del nostro Paese, che non li lasciamo nelle zone di guerra, che li portiamo fuori, che creiamo buone condizioni per loro, che li circondiamo di persone premurose". La commissaria, forte del non risconoscimento delle decisioni della Cpi da parte di Mosca, assicura che "continuerà a lavorare".
Zelensky: “Da Corte penale internazionale decisione storica”
"La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Putin. Una decisione storica, da cui partirà la responsabilità storica. Il capo dello stato terrorista e un altro funzionario russo sono diventati ufficialmente sospettati di un crimine di guerra. La deportazione di bambini ucraini è il trasferimento illegale di migliaia di nostri bambini in territorio russo". Lo scrive su Telegram il leader di Kiev, Volodymyr Zelensky.
"Sarebbe impossibile portare a termine un'operazione così criminale senza l'ordine del massimo leader dello stato terrorista. Separare i bambini dalle loro famiglie, privarli di ogni possibilità di contattare i loro parenti, nascondere i bambini sul territorio russo, disperderli in regioni remote: tutto questo è ovviamente politica statale russa, decisioni statali, malvagità statale. Che inizia proprio con il primo funzionario di questo stato", aggiunge.
"Sono grato alla squadra del procuratore Karim Khan e alla Corte penale internazionale, a tutti coloro che nel mondo ci stanno aiutando a lottare per la giustizia. Grato per i principi e la volontà di consegnare davvero alla giustizia coloro che sono colpevoli", conclude.
Nato: 1.500 morti o feriti russi al giorno in Ucraina
Nell'attuale offensiva in Ucraina, concentrata per lo più a Bakhmut, ogni giorno restano uccisi o feriti circa 1.500 soldati russi. Lo rivela una fonte della Nato citata dal Guardian, secondo cui non è chiaro quanto durerà la battaglia per Bakhmut. I combattimenti sono intensi e cruenti sulla linea del fronte, lungo il fiume, che è diventata una "zona di morte".

Ue: lunedì atteso ok a piano munizioni per Kiev
Lunedì i ministri degli Esteri e della difesa Ue daranno l'ok al piano per le munizioni da inviare a Kiev elaborato da Borrell. Non è solo la trasposizione della proposta dell'Estonia per rifornire l'Ucraina nell'immediato e nel medio termine delle preziose munizioni, ma il primo passo per gli acquisti congiunti degli Stati Ue con il Fondo intergovernativo dello European Peace Facility.
Il piano si basa su tre pilastri. Un miliardo dal Fondo servirà a inviare subito i proiettili da 155 mm disponibili dalle scorte dei paesi membri, il secondo userà un altro miliardo per acquistare assieme le munizioni tramite la piattaforma dell'Eda, l'agenzia europea per la difesa, o mettendosi assieme almeno tre Stati. Stando all'ambizioso cronoprogramma del Servizio per l'Azione esterna, i primi ordini dovrebbero arrivare già a fine maggio, anche se i tempi di produzione vedrebbero una consegna solo un anno dopo. Il terzo pilastro prevede un incremento della produzione europea, anche per ricostituire le scorte. E per farlo servirà aumentare ancora lo European Peace Facility, il fondo creato per le missioni Ue nei paesi terzi, di ulteriori 3,5 miliardi, portandolo a 7,9 miliardi. Basti pensare che la dotazione iniziale del fondo era di 5,7 miliardi e che gran parte è stata usata per rimborsare gli Stati delle armi inviate a Kiev.
Lunedì, nella sessione congiunta del Consiglio Esteri e Difesa, ci si aspetta solo un accordo politico tra i Ventisette, al quale dovrà seguire la parte tecnica della proposta formale, riferisce un alto funzionario Ue. Nuove sanzioni contro la Russia non sono al momento all'orizzonte.
Procuratore Cpi: "I bambini non sono spoglie di guerra"
"Non possiamo permettere che i bambini siano trattati come spoglie di guerra". A parlare così è il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, dopo l'emissione di un mandato di cattura internazionale contro il presidente russo. Ci sono ragionevoli motivi per ritenere Vladimir Putin penalmente responsabile delle deportazioni, ha dichiarato, sottolineando che si tratta di bambini protetti dalle convenzioni di Ginevra. Centinaia di loro, ha denunciato, sono stati presi dagli orfanatrofi in Ucraina e portati in Russia dove sono stati dati "in adozione". Nuovi leggi in Russia, firmate da Putin, hanno reso più facile l'adozione dei bambini ucraini. Questo, fra l'altro, "dimostra l'intenzione di rimuovere permanentemente questi bambini dal loro paese", ha sottolineato Khan.

Zelensky: deportazioni "impossibili" senza ok di Putin
"Sarebbe impossibile portare a termine un'operazione cosi' criminale" come la deportazione di migliaia di bambini ucraini in territorio russo, "senza l'ordine del massimo leader di questo Stato terrorista". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha commentato la notizia del mandato di arresto emesso dalla Corta penale internazionale contro Vladimir Putin per "crimini di guerra". "Separare i bambini dalle loro famiglie, privarli di ogni possibilità di contattare i loro parenti, nasconderli in territorio russo e disperderli in regioni remote: tutto questo è ovviamente una politica statale, una decisione statale, malvagità statale che inizia proprio con il funzionario più alto in grado di questo Stato", ha detto Zelensky in un video messaggio su Telegram.
21 politici svizzeri scrivono all'Uefa per impedire che si giochi la partita Svizzera-Bielorussia
Il prossimo 25 marzo si giocherà la partita tra la Bielorussia e la Svizzera per la qualificazione agli Europei. Diversi politici svizzeri, soprattutto tra le file del PS, dei Verdi e dei Verdi liberali, hanno chiesto che la partita venga annullata in segno di protesta contro il regime di Alexander Lukashenko. La richiesta è contenuta in una lettera inviata ieri alla Uefa e firmata da diciannove consiglieri nazionali e due consiglieri di Stato, secondo i quali le squadre bielorusse devono essere escluse dalle qualificazioni per il campionato europeo di calcio 2024 e per tutte le altre competizioni internazionali. Nella lettera viene fatto notare che dopo l'attacco della Russia all'Ucraina poco più di un anno fa, l'Uefa aveva escluso la squadra russa dalle partite di qualificazione. La Bielorussia invece se l’è cavata con una sanzione più leggera, e questo nonostante il dittatore bielorusso Alexander Lukashenko sostenga apertamente la politica di guerra di Vladimir Putin. In sostanza la Bielorussia può giocare le sue partite ma in campo neutro, cioè all’estero, e davanti a tribune vuote. Nelle qualificazioni giocherà il 25 marzo contro la Svizzera. Questa partita si svolgerà in Serbia (a Novi Sad).
Bonino: "Bene Cpi, si indaghi su violazioni Putin"
"Oggi, 17 marzo 2023, la Camera preliminare della Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati di arresto Putin e la signora Leopoli-Belov per la situazione in Ucraina. Avendo promosso, insieme a Non c'è Pace Senza Giustizia, la ratifica dello Statuto della Cpi, la decisione di perseguire crimini di guerra, nonostante sia la Russia sia l'Ucraina non abbiano sottoscritto lo Statuto, rappresenta un enorme avanzamento rispetto alla proposta di istituire un tribunale ad hoc, che avrebbe tempi ancora più lunghi. È necessario indagare sulle violazioni commesse perché si trovi una soluzione che ripari le vittime di tanta atroce follia". Lo dichiara la leader di +Europa, Emma Bonino.

Filorussi Donetsk: “70% Bakhmut sotto controllo militari Mosca”
"Le unità russe hanno preso il controllo di circa il 70% del territorio di Bakhmut". Lo ha dichiarato Jan Gagin, consigliere del capo ad interim dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, sul canale televisivo Rossiya 24. "Se parliamo di Bakhmut le nostre forze ora controllano circa il 60%, forse anche di più, fino al 70% della città stessa", ha detto.
Kiev, camera di tortura russa a Energodar
L'esercito russo ha realizzato una camera di tortura per i cittadini filo-ucraini nella città occupata di Energodar, nella regione di Zaporizhzhia. Lo rende noto lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev. Lo riporta Ukrainska Pravda. Secondo i militari di Kiev, "le persone con opinioni filo-ucraine e coloro che non soddisfano i requisiti degli occupanti sono sottoposte a gravi torture".
Kiev: "Oltre 16mila bambini deportati in Russia"
Sono oltre 16mila i bambini ucraini portati forzosamente e illegalmente in Russia. Il dato proviene dal governo di Kiev, che parla di 16.221 minorenni. Oggi la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto contro il presidente russo, Vladimir Putin, e la commissaria russa per i bambini, Maria Lvova -Belova, proprio per la deportazione dei bambini ucraini dalle zone occupate. Tale deportazione equivale ad un crimine di guerra, secondo quanto ha stabilito la Commissione d'inchiesta Onu sull'Ucraina.
Secondo il suo rapporto, vi sono le prove della deportazione di centinaia di bambini in Russia. Mosca, si legge, ha delineato politiche per la concessione della cittadinanza russa ai minori e il loro piazzamento in famiglie adottive in modo da "creare una cornice nella quale alcuni bambini rimarranno permanentemente in Russia". I trasferimenti dovrebbero essere temporanei, ma "la maggior parte diventano prolungati" con "un serie di ostacoli" nel mantenere i contatti fra i bambini e i loro genitori.
Il peso di cercare di mantenere i contatti ricade sui minori, perché i genitori affrontano "considerevoli sfide logistiche, finanziarie e di sicurezza" per riuscire a ritrovare i figli. E per questo c'è rischio che i più piccoli perdano i contatti indefinitivamente con i genitori.
Senato: martedì la presentazione del rapporto su rischio genocidio in Ucraina
Il senatore di Fratelli d'Italia, Giulio Terzi, terrà una conferenza stampa martedì 21 marzo alle ore 18 dal titolo ''I crimini di guerra russi in Ucraina: un genocidio in atto?''. In questa occasione sarà presentato un rapporto, curato dal prof. Ibrahim e dall'On. Cotler a cui hanno contribuito più di 30 esperti indipendenti di diritto internazionale, sull'esistenza in Ucraina del serio rischio di genocidio, che determinerebbe l'obbligo di prevenzione per tutti gli Stati ai sensi dell'articolo I della Convenzione sul Genocidio.
Il murale "pro Ucraina" nel centro di Nairobi

Un enorme murale pro-Ucraina nel centro di Nairobi
Due artisti keniani e colleghi ucraini hanno dipinto un enorme murale sulla facciata di un noto palazzo del centro di Nairobi, la Phoenix House, come segno di solidarietà con l'Ucraina nella guerra in corso dopo l'invasione da parte della Russia, su iniziativa del Comune di Nairobi e dell'Ambasciata Ucraina in Kenya.
I graffiters keniani Moha ed Eliamin Ink, insieme con gli artisti concettuali ucraini Alina Konyk, Nikita Kravtsov e Andrji Kovtun, hanno realizzato un'opera gigantesca dal titolo "I grani della cultura" che simboleggia ed evidenzia "l'alleanza e il beneficio reciproco della cooperazione ucraino-keniota a tutti i livelli: tra individui, comunità, imprese e paesi" come scrive l'Ukrainian Institute sulla sua pagina Twitter.
L'ambasciatore di Kiev in Kenya, Andriy Pravednyk, ha espresso gratitudine al Kenya per essersi schierato a favore del suo Paese, come riporta il quotidiano The Star. "Il murale significa l'amicizia tra Kenya e Ucraina. Abbiamo aperto l'ambasciata in Kenya nel 2004 e da allora le nostre relazioni si sono rafforzate", ha detto Pravednyk.
Kiev: “Con MiG-29 slovacchi difenderemo il nostro cielo”
La consegna all'Ucraina di 13 MiG-29 e di un sistema di difesa anti-aereo da parte della Slovacchia "ci aiuterà a proteggere il cielo ucraino". Lo afferma il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, in un messaggio di ringraziamenti alla Slovacchia pubblicato su Twitter. "Una coalizione aeronautica si sta formando", aggiunge Reznikov.
Gb accoglie con favore mandato arresto Cpi per Putin
Il Regno Unito ha accolto con favore l'emissione da parte della Corte penale internazionale (Cpi) di un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin per il crimine di guerra di "deportazione illegale" di bambini ucraini.
"Accogliamo con favore il passo compiuto dalla Cpi per chiedere contro delle loro azioni ai vertice del regime russo, incluso Vladimir Putin", ha dichiarato su Twitter il ministro degli Esteri britannico James Cleverly. "Il lavoro per indagare sulle atrocita' commesse deve continuare", ha concluso.
Centinaia di bambini deportati dagli orfanotrofi dell'Ucraina
"Gli incidenti identificati dal mio Ufficio includono la deportazione di almeno centinaia di bambini prelevati da orfanotrofi e case di accoglienza per bambini. Molti di questi bambini, secondo noi, sono stati dati in adozione nella Federazione Russa". È quanto dichiara in uno statement il procuratore della Cpi Karim Khan.
"La legge è stata modificata nella Federazione Russa, attraverso decreti presidenziali emanati dal Presidente Putin, per accelerare il conferimento della cittadinanza russa, rendendo più facile l'adozione da parte di famiglie russe.
Il mio Ufficio sostiene che questi atti, tra gli altri, dimostrano l'intenzione di allontanare definitivamente questi bambini dal loro Paese. Al momento di queste deportazioni, i bambini ucraini erano persone protette dalla Quarta Convenzione di Ginevra", spiega Khan aggiungendo: "Nella nostra richiesta abbiamo anche sottolineato che la maggior parte degli atti di questo schema di deportazione sono stati effettuati nel contesto degli atti di aggressione commessi dalle forze militari russe contro la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, iniziati nel 2014".
Fonte Ue, verso accordo su munizioni e aumento di 3,5 mld
"Lo scorso dicembre è stato deciso di stanziare un miliardo più uno per il Fondo Europeo per la Pace, e la nostra proposta è di utilizzare il primo miliardo per rimborsare la consegna immediata di munizioni e il secondo per l'approvvigionamento congiunto accelerato di proiettili di artiglieria calibro 155 millimetri. Ciò potrebbe essere fatto tramite un sistema di appalti congiunti istituito dall'Agenzia europea per la difesa". Lo ha detto un alto funzionario Ue in vista del Consiglio Ue Esteri di lunedì.
"Come conseguenza di questo accordo i 2 miliardi aggiuntivi all'Epf che sono stati formalmente adottati dal consiglio all'inizio di questa settimana, saranno esauriti", spiega. Ecco perché "speriamo che gli Stati membri possano confermare la loro disponibilità a considerare un secondo aumento del fondo con la possibilità di salire a 3,5 miliardi di euro. Quindi quello che vorremmo ottenere la prossima settimana è il via libera per prepararci a una tale possibile decisione", ha spiegato il funzionario.
Borrell: “Mandato Cpi è solo inizio; no impunità”
"La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti del presidente Putin per i crimini di guerra con la deportazione e trasferimento di bambini dai territori occupati dell'Ucraina alla Russia. La Corte penale internazionale scrive che 'vi sono basi ragionevoli per credere che Putin abbia la responsabilità individuale per questi crimini'. La gravità dei crimini e la dichiarazione della Cpi parlano da soli". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in un punto stampa a Skopje con il presidente della Macedonia del Nord, Stevo Pendarovski.
"Si tratta di un'importante decisione della giustizia internazionale e per il popolo ucraino. Noi abbiamo sempre detto chiaramente in Ue che i responsabili dell'aggressione illegale contro l'Ucraina devono essere portati alla giustizia. E questo mandato è solo l'inizio nel processo di giustizia contro i leader russi per i crimini e le atrocità commessi in Ucraina. L'Unione europea apprezza e sostiene il lavoro della Corte penale internazionale e le sue inchieste. Non ci può essere impunita'", ha concluso.
Kiev e gli alleati si preparano per una controffensiva a maggio verso Sud
Mentre le forze ucraine continuano a resistere ai militari russi e ai mercenari del gruppo Wagner determinati a conquistare Bakhmut , nel Donbass, i comandi militari ucraini e i loro referenti statunitensi stanno preparando una nuova controffensiva a primavera, entro maggio. La strategia più probabile prevede di sfondare le difese russe nella regione di Kherson, ancora occupata a est del fiume Dnipro, e tagliare così il “ponte di terra” tra il Donbass e la Crimea. Più difficile un attacco diretto alla stessa Crimea, ben difesa dalle fortificazioni russe.
La commissaria russa per i diritti dei bambini: "Li circondiamo d'affetto"
Maria Lvova-Belova, la commissaria russa per i diritti dei bambini, reagisce al mandato di cattura internazionale nei suoi confronti affermando che i bambini ucraini, che è accusata di deportare in Russia, vengono circondati "da persone affettuose". "È bello che la comunità internazionale abbia apprezzato il lavoro per aiutare i bambini del nostro paese: il fatto che non li lasciamo nelle zone di guerra, che li portiamo fuori, che creiamo buone condizioni per loro, che li circondiamo di persone affettuose che si occupano di loro", ha detto all'agenzia Ria Novosti. Lvova-Belova e il presidente russo Vladimir Putin sono accusato di aver deportato in Russia bambini ucraini delle zone occupate.
Kiev su mandato arresto Cpi: “Per Mosca è l'inizio della fine”
Madrid (Spagna), 17 mar. (LaPresse) - "Il mondo è cambiato. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per lo stratega Putin. È un chiaro segnale per le élite russe di ciò che accadrà loro e perché non sarà come prima. È l'inizio della fine della Federazione russa nella sua forma attuale sulla scena mondiale". Lo ha scritto su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak.
Medvedev: “Il mandato Cpi per Putin è carta igienica”
Ha realmente pubblicato il simbolo della carta igienica in un tweet l'ex presidente russo Dmitri Medvedev a commento del mandato di arresto per il leader del Cremlino, Vladimir Putin, deciso dalla Corte Penale Internazionale. "La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto contro Vladimir Putin. Non c'è bisogno di spiegare DOVE dovrebbe essere usato questo documento" ha scritto, facendo seguire il messaggio dall'emoticon della carta igienica.
Cremlino: mandato di arresto Cpi per Putin "è nullo"
Il Cremlino ha stabilito che il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il presidente Vladimir Putin per crimini di guerra in Ucraina "non ha alcun valore legale", perché la Russia non riconosce questo tribunale. "La Russia, come un certo numero di Stati, non riconosce la giurisdizione di questo tribunale, quindi, dal punto di vista del diritto, le decisioni di questo tribunale sono nulle", ha spiegato il portavoce del presidente russo, Dmitri Peskov.
Stoltenberg: bene Turchia su Finlandia, avanti con Svezia
"Accolgo con favore la decisione della Turchia di procedere con la ratifica dell'adesione della Finlandia alla Nato. La Finlandia e la Svezia renderanno la Nato più forte. Tutti gli alleati concordano sul fatto che entrambi dovrebbero diventare membri a pieno titolo il prima possibile".
Lo ha scritto su Twitter il segretario generale Jens Stoltenberg.
Commissaria russa diritti bambini: continuiamo a lavorare
"Continuiamo a lavorare". Lo ha dichiarato Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino, commentando il mandato d'arresto della Corte penale internazionale nei suoi confronti con l'accusa di trasferimento forzato di bambini ucraini. Lo riporta la Tass.
Podolyak: mandato d'arresto per Putin l'inizio della fine per Mosca
"Il mondo è cambiato. La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per lo stratega Putin. È un chiaro segnale per le élite russe di ciò che accadrà loro e perché non sarà come prima. È l'inizio della fine della Federeazione russa nella sua forma attuale sulla scena mondiale.
È una chiara procedura legale. Aspettate". Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mikhaylo Podolyak, commentando il mandato di arresto della Cpi emesso contro il presidente russo Vladimir Putin.
Kuleba: la giustizia è in movimento
"Le ruote della giustizia stanno girando: plaudo alla decisione della Corte penale internazionale di emettere mandati di arresto per Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova per il trasferimento forzato di bambini ucraini. I criminali internazionali saranno ritenuti responsabili del furto di bambini e di altri crimini internazionali": lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Russia: mandato Cpi contro Putin privo di significato legale
Il mandato d'arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del presidente russo Vladimir Putin "non ha alcun significato legale" per Mosca: lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. La portavoce ha spiegato che la Russia non ha sottoscritto il Trattato di Roma, che ha dato vita alla Cpi, e dunque non ha alcun obbligo legale nei confronti delle sue decisioni.
Kiev: il mandato di arresto per Putin è una decisione storica
"Una decisione storica". Così il procuratore generale dell'Ucraina, Andrij Kostin, ha commentato su Twitter il mandato d'arresto emanato dalla Corte penale internazionale contro il presidente russo Vladimir Putin. "Sono personalmente grato al procuratore della Cpi Karim Khan per questa storica decisione. Continuiamo la stretta collaborazione con la Cpi nei casi di deportazione forzata di bambini ucraini. Oltre 40 volumi di fascicoli, più di 1.000 pagine di prove già condivise con la Corte", ha scritto su Twitter.
La CPI emette un mandato di arresto contro Putin per deportazione di bambini
La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin perché sarebbe "responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell'Ucraina alla Russia". Lo si legge nel comunicato della stessa Corte.
Oltre a Putin, un altro mandato di arresto è stato spiccato nei confronti di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino. I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022.
"Vi sono fondati motivi per ritenere che Putin abbia la responsabilità penale individuale per i suddetti crimini, per averli commessi direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona, e per il suo mancato controllo sui subordinati civili e militari che hanno commesso quegli atti", prosegue la nota. La Corte sottolinea che i mandati di cattura sono stati emessi dalla II Camera preliminare dopo le istanze di accusa presentate il 22 febbraio 2023, a un anno esatto dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, e di averli fin qui tenuti" segreti al fine di proteggere vittime e testimoni e anche per salvaguardare le indagini".
"Tuttavia - spiega la Corte -, consapevole che le condotte contestate nella fattispecie sarebbero ancora in corso, e che la conoscenza pubblica dei mandati può contribuire a prevenire l'ulteriore commissione di reati, la Camera ha ritenuto che sia nell'interesse della giustizia autorizzare la Cancelleria a rendere pubblica l'esistenza di questi mandati, il nome degli indagati, i reati per i quali i mandati sono stati emessi e le modalità di responsabilità stabilite dalla Camera".
Putin: faremo di tutto per proteggere la Crimea
"Per la Crimea e Sebastopoli, le questioni di sicurezza sono una priorità, si farà di tutto per fermare tutte le minacce". Così il presidente russo Vladimir Putin. "Ovviamente - ha detto il leader del Cremlino - le questioni di sicurezza sono una priorità per la Crimea e Sebastopoli, soprattutto oggi. E faremo di tutto per fermare qualsiasi minaccia. E, naturalmente, nonostante tutte le sfide e le difficoltà, risolveremo sistematicamente i problemi legati allo sviluppo socioeconomico della Crimea e di Sebastopoli".
Usa su tregua Cina: "Non porterà a una pace duratura"
Il portavoce della sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, dubita che il cessate il fuoco proposto dal piano di pace per l'Ucraina della Cina sarà un passo verso "una pace duratura", temendo che sarà piuttosto la ratifica delle conquiste russe.
Kirby ha anche messo in guardia dal ritrarre il presidente Xi Jinping, in visita la prossima settimana a Mosca dove incontrerà il presidente russo, Vladimir Putin, come un pacificatore: si tratta piuttosto, ha detto, dei "tentativi di aumentare l'influenza" cinese.
Casa Bianca: non ci sono ancora prove di armi cinesi alla Russia
Gli Stati Uniti ritengono che Pechino "non abbia ancora escluso" la possibilità di fornire armi alla Russia, ma non ci sono prove al momento che la Cina abbia deciso in questo senso o che abbia fornito armi a Mosca. Lo ha riferito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby.
La Casa Bianca: una tregua sarebbe la ratifica delle conquiste russe, siamo preoccupati
La Casa Bianca ha espresso "preoccupazione" che nella visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca non si tenga conto della parte ucraina e che gli sforzi di Pechino vadano in un'unica direzione. Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby ha detto che il cessate il fuoco previsto dal piano di pace cinese non porterebbe ad "una pace giusta e durevole" ma sarebbe "la ratificazione della conquista russa".
Media, esplosione vicino base militare russa in Crimea
Un'esplosione è stata segnalata all'esterno del villaggio di Perevalne, nel distretto di Simferopol, in Crimea, dove è di stanza la Brigata di difesa costiera della Flotta russa del Mar Nero. Ne dà notizia l'agenzia Ukrinform che cita il canale Telegram Crimean Wind.
Fonte Ue: per ora nessuna nuova sanzione contro la Russia
"Abbiamo adottato letteralmente il decimo pacchetto, ovviamente non posso escludere che i ministri possano farvi riferimento" a nuove sanzioni ma "in linea di principio non è prevista l'adozione lunedì di alcuna nuova decisione in merito". Lo ha detto un alto funzionario Ue in vista del Consiglio Esteri di lunedì. "In realtà abbiamo coperto la maggior parte del terreno, c'è sempre la possibilità di ottenere qualcosa di più ovviamente ma è vero che la maggior parte delle sanzioni sono già in essere", ha precisato.
Filorussi: forze di Mosca avanzano verso il centro di Bakhmut
Le forze russe hanno preso il pieno controllo dell'impianto metallurgico Azom a Bakhmut e ora avanzano verso il centro della città. Lo ha detto il capo dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, citato dall'agenzia Ria Novosti.
Le forze di Mosca, ha precisato Pushilin, stanno spingendosi in profondità nella zona industriale ed eliminano le truppe ucraine nelle direzioni nord e sud avanzando verso il centro.
Kiev: base elicotteri russi sull'Azovstal, ora è città militare
Sull'acciaieria Azovstal di Mariupol, per mesi roccaforte della difesa ucraina fino alla resa del maggio scorso, l'amministrazione militare russa ha inaugurato una piattaforma per elicotteri: "Questa è la trasformazione definitiva della città in una base militare", ha dichiarato il consigliere del sindaco della città in esilio Pyotr Andryushchenko, citato da Unian. Intanto - rendono noto gli amministratori ucraini della città occupata - agli studenti universitari della città è stata inviata la richiesta di iscriversi urgentemente al registro militare. Il consiglio comunale ritiene che questo possa indicare che i russi stanno cercando di condurre una mobilitazione "silenziosa".
GB "Xi usi la visita a Mosca per convincere Putin a ritirarsi"
La Gran Bretagna ha rivolto un appello al presidente cinese, Xi Jinping, a sfruttare la sua visita a Mosca in programma la prossima settimana per convincere Vladimir Putin a ritirare le truppe dall'Ucraina. La visita, in programma dal 20 al 22 marzo, sarà la prima di Xi a Mosca da quando la Russia ha invaso l'Ucraina lo scorso anno.
"Se la Cina volesse avere un ruolo sincero nel ripristinare la sovranità dell'Ucraina, noi ovviamente lo accoglieremmo con favore", ha dichiarato un portavoce del primo ministro britannico, Rishi Sunak, citato dal Guardian. "Siamo chiari sul fatto che qualsiasi accordo di pace che non si basi sulla sovranità e sull'autodeterminazione dell'Ucraina non sia affatto un accordo di pace - ha aggiunto - Quindi continueremo a chiedere alla Cina, come abbiamo fatto finora, di unirsi ad altri Paesi in tutto il mondo nel chiedere a Putin di ritirare le sue truppe".
Il Cremlino sulla visita di Xi: "Martedì sarà il giorno dei negoziati"
"Il 21 marzo sarà il giorno dei negoziati". Si è espresso così, senza molti altri dettagli, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riguardo la visita in Russia del leader cinese Xi Jinping, da lunedì a mercoledì prossimi.
Peskov, riporta la Tass, ha risposto in modo affermativo ai giornalisti che gli chiedevano se dopo i colloqui siano previste dichiarazioni alla stampa. Annunciando l'agenda ufficiale della visita di Xi in Russia, la prima dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, il Cremlino ha precisato che già lunedì ci sarà un faccia a faccia tra i due presidenti ed è previsto per quel giorno un "pranzo informale".
Gas, von der Leyen: scorsa estate speculazioni per le manipolazioni di Putin
"Quello che abbiamo visto con i prezzi del gas alle stelle non era più un mercato normale. Questo era un mercato manipolato. Molte speculazioni perché quando i prezzi sono esplosi la scorsa estate era perché il presidente Putin aveva 100 miliardi di metri cubi di gas del mercato globale e ovviamente questo ha contratto enormemente il mercato, questa è stata una decisione strategica del presidente Putin che ha creato una reazione del mercato". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in visita alla piattaforma Troll A al largo della costa occidentale della Norvegia, insieme al primo ministro norvegese, Jonas Gahr Store, e al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Pechino: "Armi a Mosca? Da sempre approccio responsabile su export militari"
La Cina ha "sempre avuto" un "approccio responsabile" sulle esportazioni militari. Si è espresso così il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Wang Wenbin, in dichiarazioni riportate dal South China Morning Post dopo le accuse al gigante asiatico che proprio poco prima dell'invasione russa dell'Ucraina aveva consolidato con la Russia una partnership "senza limiti".
La Cina, ha affermato, "ha sempre controllato l'esportazione di prodotti a duplice uso nel rispetto delle leggi e dei regolamenti". "La posizione e le pratiche della Cina - ha rivendicato - sono coerenti sulla questione della vendita di armi, in netto contrasto con i due pesi e le due misure di alcuni Paesi che infiammano la crisi ucraina".
"Siamo sempre convinti che il dialogo politico sia l'unico modo per risolvere dispute e conflitti - ha proseguito - Mostrare le spade, sanzioni unilaterali e pressione estrema non faranno altro che aumentare le contraddizioni e intensificare le tensioni, cosa non in linea con gli interessi e le aspettative della maggior parte dei Paesi del mondo". La Cina afferma di voler "mantenere la sua posizione obiettiva ed equa" sulle questioni internazionali e regionali "cruciali, come la crisi ucraina" e assicura che "continuerà a svolgere un ruolo costruttivo per una soluzione politica della crisi".
Cremlino, "'i jet polacchi e slovacchi saranno distrutti"
L'annuncio di Polonia e Slovacchia di voler fornire all'Ucraina aerei da combattimento sono "un esempio di come un certo numero di Paesi, membri della Nato, aumentano il loro diretto coinvolgimento nel conflitto". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalle agenzie russe. I jet sono destinati alla "distruzione" e non cambieranno le sorti del conflitto. "Non serve essere un esperto militare per rendersene conto - ha aggiunto Peskov - pare che questi Paesi vogliano semplicemente disfarsi di equipaggiamento militare obsoleto e inutile".
Il governo slovacco approva il piano per fornire all'Ucraina 13 caccia Mig-29
Il primo ministro slovacco, Eduard Heger, ha annunciato che il suo Paese ha approvato l'invio di 13 caccia Mig-29 di fabbricazione sovietica in Ucraina. La Slovacchia si unisce così alla Polonia, che ieri ha annunciato che invierà quattro jet dello stesso tipo. I caccia destinati a Kiev sono stati messi a terra lo scorso settembre e non vengono utilizzati. Insieme ai MiG-29 la Slovacchia consegnerà all'Ucraina anche una parte dei sistemi missilistici Kub.
Scontro con drone Usa, Shoigu premia i piloti del caccia russo
Il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, ha conferito riconoscimenti di Stato ai piloti dell'aereo militare Su-27 coinvolto nell'incidente con il drone statunitense sul Mar Nero. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Ria Novosti, secondo cui i piloti sono stati premiati per aver impedito la violazione dei confini dell' "area operativa speciale" da parte del drone americano Mq-9 Reaper.
Mattarella: contro il conflitto serve una risposta unitaria
"Viviamo oggi, con il conflitto scatenato dalla Federazione Russa in territorio ucraino, un'aperta minaccia che ci impone una ferma risposta unitaria in seno alla comune identità europea e atlantica, affinché venga posta fine ai combattimenti e si raggiunga un duraturo accordo di pace". Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dell'anniversario dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera.
Ucraina: la Russia ha bombardato 13 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia
Suspilne, l'emittente statale ucraina, riferisce che nelle ultime 24 ore le forze russe hanno bombardato 13 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia. Zaporizhzhia è una delle regioni parzialmente occupate dell'Ucraina che la Federazione Russa afferma di aver annesso.
Intelligence britannica: Mosca ha temporaneamente esaurito il potenziale offensivo
L'esercito russo ha temporaneamente esaurito il suo potenziale offensivo in Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. “In prima linea, l'azione offensiva della Russia procede ai ritmi più lenti mai visti almeno dal gennaio 2023”, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter. "Questo molto probabile è dovuto al fatto che le forze russe hanno temporaneamente esaurito il potenziale di combattimento delle formazioni schierate a tal punto che anche le azioni offensive locali non sono attualmente sostenibili".
I leader russi "probabilmente cercheranno di rigenerare il potenziale offensivo delle loro forze una volta che il personale e le scorte di munizioni saranno state rifornite", prosegue il ministero britannico. Nel frattempo, conclude il rapporto, i comandanti saranno probabilmente costretti a scegliere se proseguire le operazioni offensive oppure opporre "una difesa credibile dell'intera linea".
Kiev: cinque missili e 18 raid aerei russi ieri sull'Ucraina
Le forze russe hanno lanciato ieri in Ucraina cinque missili e 18 raid aerei, oltre a più di 100 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo: lo ha riferito lo Stato Maggiore dell'esercito di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione al fronte, come riporta il Kyiv Independent. Da parte sua, l'Aeronautica militare ucraina ha preso di mira sette basi russe nel Paese e ha colpito cinque posti di comando, due stazioni radar, un deposito di carburante e un sistema antiaereo.
Mosca: Xi Jinping in Russia il 20 marzo per discutere "la cooperazione strategica"
La visita del presidente cinese Xi Jinping dal 20 al 22 marzo in Russia servirà a discutere "la cooperazione strategica" tra i due Paesi. Lo sottolinea in una nota il Cremlino, citato dalle agenzie russe. "Su invito del presidente della Federazione russa Vladimir Putin, il presidente Xi Jinping effettuerà una visita di Stato in Russia dal 20 al 22 marzo", ha riferito una breve nota della portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying, senza fornire ulteriori dettagli.
Il ministero degli Esteri di Pechino, in relazione alla prossima visita di Xi Jinping in Russia, ha sottolineato che "La Cina mantiene una posizione obiettiva sull'Ucraina e svolge un ruolo costruttivo nella promozione dei negoziati".
Kuleba: l'Ucraina si ricorderà di chi non l'ha sostenuta in guerra
I paesi che non hanno sostenuto l'Ucraina ne renderanno conto nelle relazioni future. L'ha affermato il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba, in un'intervista pubblicata oggi dalla Bbc, nella quale ha anche espresso delusione per il fatto che papa Francesco non abbia ancora visitato il suo paese.
Kuleba ha spiegato che le scelte fatte dai diversi paesi di fronte all'invasione russa saranno prese "in considerazione nella costruzione di relazioni future". I paesi che si sono "comportati male - ha affermato il ministro ucraino - nel corso di questa guerra e hanno maltrattato l'Ucraina", ne pagheranno un prezzo in futuro. L'Ucraina dipende oggi dagli aiuti occidentali e dal sostegno militare nel medio-lungo termine, quindi la sua disapprovazione diplomatica potrebbe non preoccupare alcuni paesi, ha ammesso il ministro. Ma in tempo di pace le enormi esportazioni di grano dell'Ucraina le conferiscono una notevole influenza economica, in particolare in alcune parti del mondo in via di sviluppo.
Danimarca: i Paesi alleati stanno discutendo l'invio dei jet
I Paesi occidentali stanno discutendo se inviare o meno aerei da combattimento all'Ucraina. Lo ha affermato il premier danese Mette Frederiksen all'emittente Tv2. La Polonia ha annunciato che invierà a breve dei Mig a Kiev, ma Usa e Germania hanno ribadito la loro contrarietà. "C'è qualcosa che stiamo discutendo nel gruppo dei Paesi alleati, è un grande desiderio ucraino", ha dichiarato Frederiksen. La Danimarca è "aperta" all'idea, ha fatto sapere il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen, sostenendo di non poter "escludere" che "a un certo punto potrebbe essere necessario guardare al contributo dei caccia".

Kiev: Bombe russe sul Donetsk, almeno un morto e 7 feriti
Le forze russe hanno bombardato Kostiantynivka e Toretsk nell'oblast di Donetsk uccidendo una persona e ferendone altre sette, ha riferito l'ufficio del procuratore generale ucraino citato dai media locali. Sono stati colpiti i villaggi di Pivnichne e Pivdenne a Toretsk: Una donna di 50 anni è stata uccisa e un uomo di 40 anni ferito. A Kostyantynivka sei civili, tra cui un cittadino polacco, sono rimasti feriti. Frammenti di proiettili russi hanno danneggiato oltre 30 case, condotte del gas, automobili e fabbricati agricoli. Fonti russe affermano da parte loro che le forze armate ucraine hanno effettuato ieri 34 bombardamenti sull'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, provocando il ferimento di tre civili. Tali attacchi avrebbero preso di mira Blagodatnoye, Vladimirovka, Gorlovka, Donetsk, Makeyevka, Nikolskoye, Panteleymonovka e Yasinovataya. Quattro abitazioni e due strutture civili sono state danneggiate.
Tass: Le truppe russe sono avanzate in direzione di Mariupol
Le truppe russe sono avanzate in direzione di Mariupol con il supporto di fuoco del 1° Corpo d'armata di Donetsk, distruggendo tre capisaldi delle Forze armate ucraine, ha dichiarato Ivan Bigma, capo del centro stampa del gruppo "Sud" all'agenzia di stampa russa Tass. Inoltre, nel settore di Avdiivka, una batteria di obici Msta-B da 152 mm della 238ª Brigata di artiglieria ha distrutto una postazione di tiro con personale e un cannone Hyacinth-B da 152 mm durante una battaglia di controbatteria.