La guerra in Ucraina

Putin: "armi all'uranio per l'Ucraina? Dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia"

Londra: le forze russe sono logorate, in stallo l'offensiva a Bakhmut. Biden: "La Cina finora non ha fornito armi alla Russia. Questo non vuol dire che non lo farà"
Putin: "armi all'uranio per l'Ucraina? Dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia"
Getty
Vladimir Putin

Grossi la prossima settimana ispezionerà Zaporizhzhia

Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Rafael Grossi, ha annunciato che la prossima settimana sarà all'impianto ucraino di Zaporizhzhia La centrale nucleare più grande d'Europa, conquistata dalla Russia un anno fa, è stata oggetto di frequenti bombardamenti nell'area. Grossi si recherà alla centrale per la seconda volta dall'inizio della guerra "per valutare in prima persona la grave situazione della sicurezza nucleare dell'impianto".

Zelensky: con gli aiuti siamo diventati più forti

"Un'altra settimana di difesa è quasi finita, un'altra settimana in cui l'Ucraina è diventata più forte. E quando il nemico è diventato ancora più isolato, ancora più senza speranza", ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky che ha ricordato il patto con il Giappone e gli aiuti ricevuti "da Stati Uniti, Lituania, Finlandia e Germania. Inoltre, il parlamento svedese ha approvato l'11mo  pacchetto di sostegno alla difesa per l'Ucraina". Zelensky ha detto che "la sconfitta su vasta scala della Russia sarà una garanzia affidabile contro nuove aggressioni e crisi".

Putin, dispiegheremo armi nucleari tattiche in Bielorussia

"La Russia ha già consegnato alla Bielorussia il sistema missilistico Iskander, in grado di trasportare armi nucleari".  Lo annuncia il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass. "Schiereremo in Bielorussia anche 10 aerei in grado di trasportare armi nucleari tattiche", ha poi aggiunto Putin nell'intervista ai media russi. Mosca e Minsk "hanno concordato di collocare armi nucleari tattiche sul territorio della Bielorussia". Lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin. Lo riporta Ria Novosti. Putin ha spiegato che, in ogni caso, Mosca non violerà gli obblighi previsti dal trattato Start. La regione di questa scelta, ha detto il leader del Cremlino, "è stata la dichiarazione del Regno Unito sulla fornitura di proiettili di uranio impoverito all'Ucraina".

Putin commentando l'invio di munizioni all'uranio impoverito in Ucraina ha risposto: "Sappiamo come rispondere"

La Russia "ha qualcosa con cui rispondere alle munizioni all'uranio impoverito" che Londra vuole inviare all'Ucraina. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, avvertendo che di questo tipo di munizioni la Russia "ne ha centinaia di migliaia".

Il video in soggettiva di un soldato ucraino in trincea a Bakhmut (Video)

Un momento dei combattimenti ripreso da una telecamera indossata da un combattente delle forze di Kiev

Kiev: due morti nei bombardamenti russi nel Donbass

 Due persone sono morte oggi nella regione di Donetsk a causa dei bombardamenti russi. Lo ha reso noto su Telegram Andriy Yermak, capo dell'ufficio di presidenza di Kiev. "I russi hanno bombardato Chasiv Yar e Toretsk - ha spiegato -, sono morti due civili di cui una donna".

Tajani: la ricostruzione è un'opportunità da non perdere

L'Italia ha fatto "molti sacrifici economici per aiutare l'Ucraina, ora dovremmo essere protagonisti della fase di ricostruzione". Lo ha auspicato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando che "non si può lasciare l'opportunità della ricostruzione soltanto a imprese francesi, tedesche, americane o britanniche". Parlando dalla sede di Confartigianato a Cividale del Friuli, il vicepresidente del Consiglio ha ribadito che la Farnesina, "insieme ad altri ministeri competenti, e' al lavoro per mettere in movimento un'azione italiana per la ricostruzione". Uno dei prossimi passi sarà "tra qualche settimana a Roma, l'organizzazione di una grande conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina", ha ricordato Tajani.

Kiev: prematuro dire che l'offensiva russa a Bakhmut si sia fermata

È ancora troppo presto per dire che l'offensiva russa nell'area di Bakhmut si sia completamente fermata. Lo sostiene in una trasmissione televisiva Sergei Cherevaty, rappresentante del gruppo orientale delle forze armate dell'Ucraina, citato da Unian. La risposta di Cherevaty arriva a seguito dell'informativa dell'intelligence britannica secondo cui l'offensiva russa su Bakhmut è praticamente in fase di stallo. La città rimane l'epicentro delle ostilità, sostiene il rappresentante delle forze armate ucraine: "Oggi ci sono stati 18 scontri a fuoco nella direzione di Bakhmut, fino a poco tempo fa erano da 30 a 50, ma questo richiede un'analisi più dettagliata. Penso che la prossima settimana lo dimostrerà. Per ora Bakhmut rimane l'epicentro delle ostilità, la direzione del principale attacco del nemico", ha concluso Cherevaty.

Questo soldato della Repubblica popolare di Donetsk imbraccia un'apparecchiatura cinese (Video)

In questo video il quotidiano russo Izvestija intervista sul fronte di Adviivka un soldato della Brigata Kalmius, una divisione fondata nel 2015 in seno delle forze armate dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Quella che imbraccia, nonostante le apparenze, non è un'arma da fuoco ma un jammer, un'apparecchiatura progettata per disturbare i segnali radio con cui viene teleguidato un drone: “Premi il grilletto e dopo cinque minuti il drone è a terra”, dice il militare. Ha una portata di circa 1500-2000 metri ed è prodotto dalla Shenzhen Texin Electronic Co, una società cinese. Si può acquistare in rete a circa duemila dollari, quindi questo video non dimostra una fornitura diretta di apparecchiature belliche dal governo cinese. Tuttavia, è un esempio di come le forze occupanti, in virtù delle sanzioni occidentali, siano costrette a ricorrere a tecnologia prodotta in paesi come appunto la Cina, o l'Iran. Salta all'occhio anche la toppa sulla divisa del soldato: sembra proprio raffigurare il logo di The Punisher, un personaggio dell'americanissima Marvel Comics. 

Secondo il sindaco in esilio di Melitopol i russi sarebbero pronti a lasciare la regione di Zaporizhzhia

 In caso di controffensiva delle forze armate ucraine, i russi sarebbero pronti a lasciare Zaporizhzhia. Anzi, come riporta il sindaco (in esilio) di Melitopol Ivan Fedorov, citato da Unian, si starebbero già organizzando per farlo. "Da una settimana tengono riunioni e corsi di evacuazione. Stanno inviando messaggi sui canali Telegram su come comportarsi durante una controffensiva delle forze armate", ha detto Fedorov. Il sindaco di Melitopol ha anche parlato dell'aumento della repressione da parte delle forze di Mosca, sintomo - secondo lui - che qualcosa si stia muovendo: "Controllano massicciamente i nostri residenti ai posti di blocco, perquisiscono massicciamente appartamenti e case. Questa mattina hanno circondato la piazza centrale di Melitopol, controllano persino i portelli delle fogne. Di solito lo fanno quando aspettano funzionari di alto rango", ha detto. Inoltre, ha concluso Fedorov, i russi starebbero forzando i residenti a prendere nuovi passaporti.

Kiev: bombe russe su un punto di distribuzione di aiuti umanitari a Kherson

Le forze armate russe hanno aperto il fuoco su un punto di consegna di aiuti umanitari nella città di Kherson. Lo riporta Ukrinform citando il canale Telegram di Oleksandr Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson. Due civili sono stati feriti e portati in ospedale. "L'obiettivo di oggi per l'artiglieria russa è un punto di consegna di aiuti umanitari a Kherson. Due persone sono rimaste ferite durante i bombardamenti nemici, una donna di 41 anni e un uomo di 25 anni", ha scritto Prokudin. 

Kiev: non siano allentate le sanzioni contro la Russia

"Non dovrebbe esserci alcun allentamento delle sanzioni contro la Federazione russa. Le sanzioni severe danno sicurezza". Lo ha scritto su Twitter e su Telegram Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Non dovrebbero passare manipolazioni sul tema della sicurezza alimentare tra i russi", ha aggiunto Yermak, "dobbiamo ampliare le sanzioni e affrontare in dettaglio la questione delle aziende utilizzate dal nemico per trovare modi, anche se complicati, di ottenere componenti per la produzione di armi".

Prigozhin (Wagner): più di 5.000 ex detenuti graziati

Più di 5.000 detenuti sono stati graziati in Russia dopo aver combattuto per Wagner in Ucraina. Lo ha detto oggi Evgeny Prigozhin, fondatore di questa organizzazione paramilitare. "Allo stato attuale, più di 5.000 persone sono state rilasciate a seguito di una grazia dopo la fine del loro contratto con Wagner", ha spiegato Prigozhin, alleato del presidente Vladimir Putin in un messaggio trasmesso su Telegram.

L'oppositrice russa avvelenata: "Non starò zitta e non me ne vado"

È ora di rompere il silenzio e raffreddare un po' l'ardore delle discussioni legate alle notizie sulla mia salute. Primo e, forse, più importante, smettetela di seppellirmi prima del tempo. Morire non è assolutamente nei miei piani". Inizia così il lungo post pubblicato su Telegram da Elvira Vikhareva, la politica dell'opposizione russa avvelenata mesi fa con sali di metalli pesanti e le cui analisi avevano riscontrato nel sangue la presenza di bicromato di potassio, una sostanza altamente tossica e cancerogena. Un messaggio, quello di Vikhareva, in cui spiega di aver taciuto sulla sua condizione per "timori ragionevoli e giustificati per l'incolumità della mia vita e di coloro che mi sono vicini oggi" e chiede ai giornalisti di "trattare con comprensione" la sua situazione. La politica dell'opposizione si rivolge direttamente a chi l'ha avvelenata: "Non sperate, non rinuncerò alla mia posizione, non mi nasconderò in un angolo aspettando compassione e non starò zitta". La giovane 32enne lancia infine un appello a chi leggerà le sue parole: "Il Paese è governato da assassini e codardi - ora lo so meglio di chiunque altro, sulla mia pelle. Il loro potere si basa sul dispotismo e sulla paura. Dobbiamo essere forti di fronte al nemico".

Ankara: Erdogan ha ringraziato Putin per l'accordo sul grano

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato al telefono con l'omologo russo Vladimir Putin e lo ha ringraziato per il suo "atteggiamento positivo" nell'estendere l'accordo sul grano del Mar Nero. Lo ha reso noto la presidenza turca. La stessa fonte ha riferito che i due leader hanno discusso i passi per migliorare le relazioni turco-russe e gli sviluppi riguardanti la guerra in Ucraina, e che Erdogan ha espresso l'importanza di porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina attraverso negoziati il prima possibile.

Erdogan a Putin: colloqui con l'Ucraina il prima possibile

La Turchia sta spingendo per risolvere il conflitto tra Ucraina e Russia e vorrebbe colloqui tra i due paesi il prima possibile. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan al presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riportato dalla Tass.

Uranio impoverito, Tajani: "Il Regno Unito non concorda le iniziative con l'Unione europea"

"L'Ue fa delle sue scelte, che sono diverse da quelle di altri paesi. Il Regno Unito non fa più parte dell'Ue e quindi adotta delle iniziative che non sono concordate con noi". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa a Udine, rispondendo a una domanda sulla posizione dell'Italia rispetto alla decisione di Londra di inviare proiettili all'uranio impoverito all'Ucraina. Ha inoltre affermato: "Se la Cina vuole essere un interlocutore per costruire la pace ne saremo tutti lieti".

Tass: telefonata Putin-Erdogan sulla guerra

Telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Erdogan sulla guerra in Ucraina. Lo riferisce la Tass, secondo la quale Erdogan ha ringraziato Putin per l'estensione dell'accordo sul grano.

Verso un secondo vertice sul grano nel prossimo autunno

L'Ucraina prevede di tenere il secondo vertice sui cereali nel prossimo autunno per garantire l'ulteriore funzionamento di questa iniziativa umanitaria. Lo ha detto in un'intervista a Ukrinform Maksym Subkh, rappresentante speciale dell'Ucraina per il Medio Oriente e l'Africa. Subkh ha ricordato che quasi tre milioni di tonnellate di grano sono state consegnate in Africa da quando è stata lanciata la Black Sea Grain Initiative e sono stati raccolti circa 200 milioni di dollari di assistenza da parte dei donatori. "Questo autunno, abbiamo in programma di tenere il secondo vertice sui cereali dall'Ucraina per raccogliere fondi aggiuntivi per il funzionamento di questo programma. Pertanto, dobbiamo incoraggiare una gamma più ampia di paesi ad aderire al programma", ha affermato Subkh. Il diplomatico ha affermato che al programma Grano dall'Ucraina ora contribuiscono ambasciatori onorari, noti politici ed economisti africani. E che, durante la sua visita in Etiopia, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha visitato gli impianti di stoccaggio del grano ucraini osservando che il meccanismo deve continuare a funzionare. "Stiamo lavorando con il Programma alimentare mondiale - ha concluso - per trovare modi per soddisfare le esigenze" dei paesi senza sbocco al mare".

Kiev: Mosca mantiene due navi con missili cruise nel Mar Nero

La Russia ha mantenuto due navi da guerra armate con un massimo di otto missili da crociera Kalibr nel Mar Nero. Lo ha detto il comando operativo sud dell'Ucraina, secondo quanto riferito da Ukrinform. "La presenza del raggruppamento di navi nemiche nel Mar Nero è stata ridotta a dieci questa mattina. Le navi missilistiche di superficie sono tornate alle loro basi. Ci sono due sottomarini in mare, armati con fino a otto (missili ndr) Kalibr", si legge nel rapporto. Il comando ha avvertito che la minaccia di attacchi missilistici rimane alta. Il 24 marzo, la Russia aveva quattro navi da guerra nel Mar Nero, armate con un massimo di 24 missili da crociera Kalibr. 

Kiev: 16 civili uccisi e 59 feriti da russi in ultime 24 ore

A seguito degli attacchi russi delle ultime 24 ore, 16 civili sono stati uccisi e 59 sono rimasti feriti. Lo ha riferito in una nota il Military Media Center, secondo quanto riporta Ukrinform. "Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno bombardato il territorio di otto regioni dell'Ucraina", si legge nella nota. 

Kiev all'Onu: inaccettabile accusare le vittime di aggressione

Il Ministero degli Esteri ucraino ha criticato il rapporto di ieri della missione di monitoraggio dei diritti umani dell'Onu che denunciava tra l'altro "l'esecuzione sommaria" di decine di prigionieri di guerra russi da parte delle forze di Kiev. "Siamo grati alla missione di monitoraggio per il suo lavoro, in particolare per la documentazione delle violazioni internazionali dei diritti umani e del diritto umanitario commesse dalla Federazione Russa nel contesto della sua aggressione armata contro l'Ucraina", si legge in un comunicato, come riporta Ukrinform. Allo stesso tempo, il Ministero ha affermato che è inaccettabile attribuire la responsabilità alla vittima dell'aggressione. "Secondo la Carta delle Nazioni Unite, l'Ucraina ha il diritto all'autodifesa", ha sottolineato il Ministero. Già ieri, il difensore civico Dmytro Lubinets aveva respinto gli addebiti ed aveva chiesto di "conoscere i fatti e gli argomenti indiscutibili su cui si basano le conclusioni della missione".

Attacco a Kramatorsk, il sindaco: edifici danneggiati ma nessuna vittima

In seguito all'attacco missilistico di stanotte su Kramatorsk, nella regione di Donetsk, hanno subito danni otto palazzine, un ufficio, un hotel, una scuola, due centri commerciali, un caffè e due negozi. Gli addetti ai servizi pubblici stanno pulendo dalla mattina. Non si sono registrate vittime. Lo comunica su Facebook il sindaco Oleksandr Honcharenko

Edificio colpito a Kramatorsk Facebook / Oleksandr Honcharenko
Edificio colpito a Kramatorsk

I paesi scandinavi progettano una difesa aerea congiunta contro la minaccia della Russia

I comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca hanno firmato una lettera d'intenti per creare una difesa aerea nordica unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia. L'obiettivo è quello di poter operare in modo congiunto, sulla base delle modalità operative già note nell'ambito della Nato, secondo quanto dichiarato ieri dalle forze armate dei 4 paesi. La decisione di integrare le forze aeree è stata innescata dall'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, ha detto alla Reuters il comandante delle forze aeree danesi, il maggiore generale Jan Dam, riporta l'agenzia di stampa sul suo sito. 

Nel video dal drone gli effetti del bombardamento russo sulla città di Sumy

Kiev: in 24 ore abbattuti 6 droni ed un elicottero russo Mi-24

L'esercito ucraino ha colpito nelle ultime 24 ore 17 aree in cui si trovavano truppe russe, ha abbattuto sei droni e un elicottero Mi-24 e ha distrutto un'unità di artiglieria di Mosca: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano della situazione sul campo. Lo riporta il Kyiv Independent. Secondo l'Esercito, sono stati colpiti inoltre due centri di controllo russi, quattro basi, due sistemi missilistici antiaerei, un deposito di munizioni, un'unità di artiglieria e due stazioni per la guerra elettronica. Da parte loro, le truppe russe hanno concentrato glii sforzi soprattutto in azioni offensive nella regione di Donetsk e in particolare vicino alle città di Lyman, Bakhmut, Avdiika, Marinka e Shakhtar: in queste zone l'esercito ucraino ha respinto 59 attacchi russi. Sempre nelle ultime 24 ore, la Russia ha effettuato 50 raid aerei, 11 attacchi missilistici e 75 attacchi con lanciarazzi Salvo contro posizioni delle truppe ucraine e infrastrutture civili.

Zelensky: dalla Cina non è arrivata nessuna proposta di colloquio con Xi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di non aver ricevuto alcuna proposta di colloquio con il presidente cinese Xi Jinping, recentemente in visita a Mosca. "Non ho ricevuto dalla Cina un'offerta di mediazione. Non ho ricevuto un'offerta di incontro. Ma ho inviato messaggi diretti attraverso i canali diplomatici per dire che voglio parlare con il leader cinese Xi Jinping", ha detto Zelensky in un'intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun. Zelensky ha chiesto a Pechino di collaborare al piano di pace proposto dall'Ucraina e di organizzare un incontro al massimo livello. Il presidente ucraino si è detto scettico sulla proposta cinese in 12 punti, affermando che il "rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale" dovrebbe essere messo al primo posto.

Cinque milioni di ucraini privati di acqua potabile

Il ministro per la Protezione dell'ambiente e delle risorse naturali dell'Ucraina, Ruslan Strilets, ha allertato sulla situazione di cinque milioni di ucraini che non hanno accesso all'acqua potabile a causa della guerra. Secondo Strilets, intervenuto alla Conferenza dell'Onu sull'acqua per lo sviluppo sostenibile 2023 a New York, circa il 70% della popolazione ucraina rischia di essere privata dell'acqua, a causa dello stato delle infrastrutture idriche del paese danneggiate o distrutte dagli attacchi russi. Il ministro ha anche avvertito di un possibile disastro nucleare, poiché la fuoriuscita di acqua dal bacino di Kakhovka rischia di interrompere i sistemi di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalla Russia da un anno. "Ciò significherebbe un possibile scenario Fukushima nel mezzo del continente europeo a causa della Russia", ha detto Strilets.

Zelensky, aspettiamo le armi per lanciare la controffensiva

L'Ucraina non è ancora in grado di lanciare la sua controffensiva perché sta aspettando un numero sufficiente di armi dai suoi partner: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista esclusiva al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, come riportano i media ucraini. "Stiamo aspettando le munizioni dai nostri partner", ha detto Zelensky, osservando che i russi usano ogni giorno una quantità di munizioni tre volte superiore a quella utilizzata dalle forze di Kiev. L'Ucraina, ha sottolineato, "non può inviare i suoi coraggiosi difensori alla controffensiva senza armi sufficienti".

Biden e Trudeau promettono sostegno costante a Kiev

Il primo ministro canadese Justin Trudeau e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno approfittato della visita ufficiale di quest'ultimo a Ottawa per ribadire il loro sostegno all'Ucraina. "Come ben sa, signor Presidente, il Canada continuerà a sostenere l'Ucraina, a qualunque costo", ha detto Trudeau davanti al parlamento canadese, insieme al suo ospite. "Insieme, siamo entrambi partner su cui l'Ucraina - e il mondo - possono contare", ha aggiunto, sottolineando il "significativo sostegno militare" del suo paese all'Ucraina. Trudeau ha anche ricordato che l'esercito canadese addestra i soldati ucraini dal 2015. Da parte sua, Joe Biden, più volte applaudito dai parlamentari durante il suo intervento, in particolare quando ha accolto con favore l'impegno dei due paesi a sostegno dell'Ucraina, ha preso di mira il presidente russo Vladimir Putin. "Putin era convinto di smantellare la Nato. Ne era sicuro. Ma sapete cosa? La sua sete di conquista e di potere è finora venuta meno. L'amore del popolo ucraino per il proprio paese prevarrà", ha aggiunto il presidente americano.

Londra: "Forze russe logorate, in stallo l'assedio a Bakhmut"

L'assedio di Bakhmut da parte delle forze russe è in stallo, scrive il ministero della Difesa britannico nel suo consueto aggiornamento della situazione in Ucraina. "E' in larga misura il risultato di un estremo logoramento delle forze russe", si aggiunge. "Anche l'Ucraina ha dovuto fare fronte a un pesante bilancio di vittime nella sua difesa della città". 

Zelensky, 'la Cina non si è proposta come mediatore'

La Cina non si è proposta a Kiev come mediatore nel conflitto in Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun. "La Cina non mi ha inviato una proposta per fare da mediatore. Non ho ricevuto la proposta di incontrarci", ha detto Zelensky, aggiungendo: "Inoltre, ho inviato messaggi diretti (a Pechino), attraverso canali diplomatici, dicendo che voglio parlare con il leader della Cina".

Cresce il timore per la centrale nucleare di Zaporizhzhia: per Kiev "si rischia scenario Fukushima"

Cresce la preoccupazione per un possibile disastro nucleare nella centrale ucraina di Zaporizhzhia, dopo l'allarme lanciato da Kiev. "A seguito del calo dell'acqua dal bacino idrico di Kakhovka, esiste il rischio di un guasto dei sistemi di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d'Europa. Questo potrebbe significare un possibile scenario di Fukushima nel mezzo del continente europeo a causa della Russia". A sostenerlo è il ministro della Protezione ambientale e Risorse naturali dell'Ucraina, Ruslan Strilets, in un aggiornamento su Facebook.  

Bloomberg: Mosca ridimensiona i piani per l'offensiva di primavera

 Il Cremlino ha ridimensionato i piani per un'ulteriore offensiva in Ucraina questa primavera e si concentrerà sulla difesa dei territori conquistati in previsione di una controffensiva delle forze di Kiev che dovrebbe iniziare a breve: la decisione, secondo fonti anonime interpellate dall'agenzia Bloomberg, sarebbe stata presa alla luce degli scarsi progressi registrati finora sul campo di battaglia. Mosca sta inoltre cercando di arruolare fino a 400.000 "soldati a contratto" quest'anno per rimpiazzare le perdite subite finora. Secondo le fonti, infatti, le autorità russe vogliono evitare un'altra mobilitazione su larga scala in vista della campagna per le elezioni presidenziali del prossimo marzo. Le autorità avrebbero già avviato una campagna per reclutare i mercenari, mentre i funzionari sul campo hanno inviato convocazioni a potenziali volontari puntando soprattutto su veterani e residenti rurali. Allo stesso tempo, alcuni esperti e funzionari ritengono che l'obiettivo dei 400.000 "soldati a contratto" non sia realistico.

Biden assicura: finora dalla Cina nessuna arma fornita alla Russia

La Cina non ha finora fornito nessuna arma alla Russia, nonostante i timori espressi dai paesi occidentali che sostengono l'Ucraina: lo ha detto a Ottawa, dove si trovava in visita ufficiale, il presidente Usa Joe Biden. “Questo non vuol dire che non lo faranno, ma non l'hanno ancora fatto” ha osservato il capo della Casa Bianca. "Non prendo la Cina alla leggera. Non prendo la Russia alla leggera", ha aggiunto, sottolineando però che le informazioni sul loro avvicinamento sono probabilmente state "esagerate". 

Esplosioni a Kramatorsk

Residenti riferiscono di una serie di esplosioni sul territorio della regione di Donetsk controllato dalle forze armate ucraine, anche a Kramatorsk e Slaviansk. Secondo le informazioni del canale Telegram russo Rybar, a Kramatorsk è stato attaccato un sito militare ucraino  che si troverebbe nell'edificio dell'Istituto economico e umanitario. 

La situazione sul terreno a Bakhmut

Le forze russe continuano ad esercitare una pressione attiva su Bakhmut da sud, sentendo l'opportunità di avvicinarsi al centro da lì. La posizione tattica estremamente difficile degli ucraini a Bakhmut non cambia da quasi un mese. Da un mese il nemico non riesce a circondare la città o a prendere l'iniziativa nelle battaglie urbane.