La guerra in Ucraina minuto per minuto, giorno 407

Wagner: le forze di Kiev non stanno lasciando Bakhmut. Putin: obiettivo allontanarle dal Donbass

Ancora esplosioni a Melitopol. Il portavoce di Zelensky smentisce l'apertura sulla Crimea. Gli Stati Uniti inviano missili anti drone. Intelligence Uk: silurato un comandante russo
Wagner: le forze di Kiev non stanno lasciando Bakhmut. Putin: obiettivo allontanarle dal Donbass
Facebook / Guardia statale di frontiera dell'Ucraina
Combattimenti a Bakhmut

Autorità filorusse: 7 i civili uccisi a Donetsk, Kiev non conferma gli attacchi

È salito a sette il numero dei civili che sono rimasti uccisi in un attacco condotto, secondo le autorità filorusse, dalle forze armate di Kiev in un parcheggio di Donetsk, nell'est dell'Ucraina. L'autorità della regione occupata dalla Russia ha denunciato diversi attacchi di artiglieria da parte di Kiev, che però non ha confermato.

Kiev: le battaglie più intense in tre città nell'est

"Le battaglie più intense si stanno verificando nell'est dell'Ucraina, a Bakhmut, Avdiivka e Mariinka, con le truppe ucraine che stanno tentando di portare allo sfinimento i russi". Lo comunica lo Stato maggiore dell'esercito ucraino, che afferma di aver respinto più di 20 attacchi da parte di Mosca solo nelle ultime 24 ore.

Kiev: la Russia vuole eliminare politicamente Zelensky

Mosca "persegue ancora l'obiettivo di eliminare, almeno politicamente" Volodimir Zelensky. Lo ha denunciato il segretario del Consiglio di difesa e sicurezza ucraino, Oleksii Danilov, secondo cui "la Federazione russa non ha cancellato dalla sua agenda l'obiettivo di eliminare Zelensky". Danilov ha sostenuto che nella prima fase del conflitto c'era stato un "periodo caldo" in cui l'obiettivo principale di Mosca era uccidere il presidente. All'inizio del marzo dello scorso anno, pochi giorni dopo lo scoppio della guerra, il consigliere del presidente Mikhailo Podoliak aveva riferito che Zelensky era sopravvissuto ad almeno una dozzina di attentati.
 

Mosca: inutili le pressioni per rilasciare il giornalista Usa

I tentativi di pressione sulla Russia per il rilascio del giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich sono "inutili". Lo ha fatto sapere il ministero degli esteri russo annunciando che il viceministro, Serghei Ryabkov, e l'ambasciatrice americana, Linne Tracy, hanno discusso della detenzione del giornalista in Russia. Lo riporta Ria Novosti.

La Lituania annuncia nuovi aiuti per 41 milioni di euro

Il ministro della Difesa della Lituania, Arvydas Anusauskas, ha annunciato un nuovo aiuto di 41 milioni di euro per l'Ucraina. "Gli aiuti consisteranno nell'invio di attrezzature, nuove acquisizioni e contributi a fondi internazionali", ha scritto su Twitter.

Bambini scomparsi: Kiev crea una app per ritrovarli

Si chiama "Reunite Ukraine" l'app creata dalle autorità di Kiev, insieme alla società tecnologica statunitense Find My Parent, per ritrovare i 19mila bambini ucraini scomparsi e che sarebbero stati deportati in Russia. L'obiettivo è quello di riunire le famiglie separate dal conflitto causato dalla Russia in Ucraina. "Se troviamo anche un solo bambino in questo modo o riuniamo una famiglia, sarà già una vittoria, seppur piccola'', ha detto Oleksander Fatsevych, vice capo della polizia nazionale ucraina.

Financial Times: Usa contrari a offrire a Kiev una road map per l'ingresso nella Nato

Gli Stati Uniti si oppongono agli sforzi di alcuni paesi europei per offrire all'Ucraina una road map per il suo ingresso nella Nato al summit dell'Alleanza che si terrà in luglio. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali gli Usa sono con la Germania e l'Ungheria nel resistere agli sforzi di alcuni Paesi come la Polonia e i Baltici per offrire a Kiev rapporti più stretti con la Nato e chiare manifestazioni di sostegno per il suo futuro ingresso nell'alleanza. 

Ria Novosti: quattro morti nel bombardamento ucraino di un parcheggio nella regione occupata del Donetsk

Le forze armate ucraine hanno sparato contro un parcheggio nel distretto di Kalininsky, nella regione di Donetsk, almeno quattro persone sono morte. Lo riferisce un corrispondente dell'agenzia Ria Novosti presente sul posto. Tutti i morti sono civili, fa sapere il giornalista, secondo cui l'esercito ucraino ha sparato da un sistema di razzi a lancio multiplo. Sui social mostrari i crateri lasciati dai missili caduti.

Cratere di missile nel Donetsk occupato Ria Novosti
Cratere di missile nel Donetsk occupato

Grecia,: vicini a Kiev finché ci sarà bisogno

"Continueremo a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario: questa è una posizione molto chiara che abbiamo assunto fin dall'inizio". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa greco Nikos Panagiotopoulos durante l'incontro tenutosi ad Atene con il suo omologo ucraino Oleksii Reznikov. Durante la visita, il ministro greco ha garantito a Kiev un maggior numero di invii di artiglieria e di munizioni per armi leggere, l'accesso agli ospedali greci per il personale militare ferito e ulteriori veicoli da combattimento di fanteria BMP dell'era sovietica. Il ministro ucraino ha commentato: "Dopo questa guerra, dopo la vittoria dell'Ucraina in questa guerra, insieme ai nostri partner continueremo a sviluppare la nostra capacità di difesa". Alla vigilia della visita di Reznikov, il ministro greco aveva ribadito durante un intervento in parlamento che la Grecia non comprometterà la propria difesa interna per via della sua assistenza militare all'Ucraina, mettendo in chiaro che alcuni armamenti, tra cui i carri armati Leopard di fabbricazione tedesca, non potranno lasciare la Grecia per essere inviati a Kiev.

Accordo Ucraina-Polonia per produzione congiunta proiettili 125 mm

Kiev e Varsavia hanno concordato la produzione congiunta di proiettili da 125 mm, con il relativo accordo firmato durante la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Polonia. Lo ha dichiarato il ministro per le Industrie strategiche ucraino, Alexander Kamyshin. "Abbiamo concordato con la Polonia la produzione congiunta di proiettili da 125 mm. Il relativo memorandum è stato firmato ieri dal direttore generale della holding statale ucraina e dalla leadership del produttore polacco, durante la visita ufficiale del presidente ucraino in Polonia", ha detto Kamyshin su Telegram. L'obiettivo principale del ministero per le Industrie strategiche ucraino è aumentare la produzione di munizioni grazie agli sforzi delle aziende ucraine e in collaborazione con produttori stranieri, ha aggiunto Kamyshin. A marzo, l'industria della difesa ucraina, un'associazione dei principali produttori di attrezzature militari del Paese, ha lanciato la produzione di proiettili per carri armati da 122 mm e nuove munizioni a frammentazione lanciate dall'aria, in collaborazione con uno degli stati membri della Nato.

Kiev: prete ortodosso accusato per il sostegno all'invasione russa

Un prete di alto livello della Chiesa ortodossa ucraina legata al patriarcato di Mosca della diocesi di Cherkasy, a sud di Kiev, è stato accusato per aver giustificato l'aggressione russa contro l'Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent citando quanto riferito dal Servizio di sicurezza statale (Sbu). Secondo la Sbu, il sacerdote avrebbe elogiato i funzionari religiosi che aiutano la Russia, e ha anche chiesto "l'unificazione" delle comunità religiose nella guerra contro l'Ucraina. In un video, un rappresentante del servizio di sicurezza legge le accuse al religioso. La Sbu è convinta che nel 2020 il sacerdote abbia commissionato un nuovo sito web per la diocesi basato sul modello della Chiesa ortodossa russa, che avrebbe poi utilizzato per diffondere contenuti dai siti web pro-Cremlino. Per il Servizio di sicurezza statale, ciò include propagandisti della Chiesa ortodossa russa che giustificano l'invasione dell'Ucraina e i crimini di guerra commessi contro i civili ucraini. Sabato scorso è stato arrestato con accuse simili il metropolita vicario Pavel del monastero delle Grotte di Kiev.

Kiev: i nostri piloti in grado di pilotare F-16 prima previsto

Test statunitensi dimostrano che i piloti ucraini potrebbero essere addestrati a pilotare i moderni caccia F-16 con una tabella di marcia "significativamente ridotta". Lo ha affermato l'aeronautica di Kiev. L'Ukrainska Pravda ha riferito che il generale Serhii Holubtsov ha affermato che due piloti inviati in America hanno ottenuto un punteggio elevato nella valutazione delle loro capacità. Una visita intrapresa per fornire all'Ucraina maggiori informazioni su ciò di cui i suoi piloti hanno bisogno per imparare a pilotare gli aerei, che sono necessari - insiste Kiev - per ottenere un vantaggio sul campo di battaglia. "Credevamo che i nostri piloti avrebbero mostrato il loro livello [di abilità] ed è successo davvero", ha detto il generale Holubtsov, citato dalla Pravda. "Due piloti hanno superato con successo il test negli Stati Uniti. La valutazione data è stata piuttosto alta e alla fine del rapporto [è stato indicato] che un programma di riqualificazione per i piloti ucraini per padroneggiare i jet F-16 potrebbe essere notevolmente ridotto rispetto a programmi di addestramento pilota standard". Non c'è stato alcun accordo da parte degli Stati Uniti o di altri importanti alleati militari per inviare caccia F-16 come richiesto.

Prigozhin è insoddisfatto del sostegno delle forze regolari russe

In un post su Telegram, il capo delle milizie mercenarie Wagner, Evgeny Prigozhin, che è stato critico nei confronti dei vertici militari russi, ha chiarito di non essere soddisfatto del sostegno che sta ricevendo dalle forze principali del paese. "La prima domanda è assicurarsi che i nostri fianchi siano ben protetti. Il secondo che il nostro comando sia adeguatamente organizzato. E terzo, sono le munizioni", ha dichiarato, dopo aver accusato più volte Mosca di aver fatto "morire di fame di munizioni" le sue forze, ha detto Prigozhin.

Peskov: "adottiamo contromisure" dopo l'ingresso della Finlandia nella Nato

La Russia sta adottando contromisure per "assicurare la sua sicurezza" alla luce dell'espansione della Nato con l'ingresso della Finlandia. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, difendendo la decisione di Mosca di trasferire armi nucleari tattiche in Bielorussia. "È la Nato che si sta espandendo verso la Russia, non la Russia che sta portando la sua infrastruttura militare verso i confini della Nato", ha sottolineato. L'ingresso di Helsinki nell'Alleanza atlantica "si aggiunge alle nostre preoccupazioni... e stiamo adottando misure per garantire la nostra sicurezza. E così sarà ogni volta che la Nato si avvicinerà ai nostri confini", ha aggiunto Peskov. 

Mosca boccia la possibile mediazione cinese sull'Ucraina

"La Cina ha un potenziale di mediazione molto efficace e impressionante, e i recenti successi diplomatici di Pechino lo hanno dimostrato in modo eloquente. Ma la situazione con l'Ucraina è ancora difficile, per ora non ci sono prospettive per una soluzione pacifica", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, commentando le recenti dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui gli sforzi di Pechino potrebbero aiutare a risolvere pacificamente la crisi ucraina.

Kiev: al massimo 5 persone sanno dove e quando inizierà la controffensiva

 Sono al massimo un numero compreso tra 3 e 5 le persone al mondo che sanno dove e quando inizierà l'attesa controffensiva ucraina. Lo ha affermato il segretario del segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, Oleksiy Danilov, in un'intervista a Radio Liberty citata da Unian. "Oggi c'è un numero molto limitato di persone che hanno informazioni su dove, quando e come inizieranno determinate azioni sul territorio del nostro pianeta. Non più di 3-5 persone", ha detto Danilov. Danilov ha avvertito che quando le persone fanno "alcune o altre dichiarazioni" sulla controffensiva ucraina, queste informazioni "potrebbero non essere affatto vere". Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ha anche avvisato che "quando inizierà, vedrai tutto questo", ha detto rivolgendosi al giornalista: "Io e te capiremo che è iniziato quello che ci aspettavamo. Dove, quando, a che ora, queste domande sono completamente chiuse per oggi", ha concluso Danilov

Podolyak: i confini del '91, Crimea compresa, sono la base per negoziare

"La base per un vero negoziato con la Federazione Russa è il ritiro completo dei gruppi armati russi oltre i confini riconosciuti internazionalmente dall'Ucraina nel 1991. Compresa la Crimea. Non c'è alcuna questione di concessioni territoriali o di contrattazione dei nostri diritti sovrani". Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Kiev: tutti i bambini deportati da Mosca torneranno in Ucraina

Tutti i bambini che la Federazione Russa ha portato via dal territorio ucraino saranno riportati nella loro patria, ha dichiarato alla tv nazionale Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza di Kiev, citato da Ukrinform. Secondo l'Ucraina sono 19.514 i bambini ucraini illegalmente deportati dalla Federazione russa. Danilov si è detto indignato per il discorso pronunciato ieri dalla commissaria per i diritti dei bambini" russa Maria Lvova-Belova durante una riunione online del consiglio di sicurezza dell'Onu convocata dalla Federazione Russa per discutere di quella che, a loro dire, è stata "l'evacuazione" dei bambini ucraini dalla zona di guerra.

Kiev: si continua a combattere a Bakhmut

Il servizio di guardia di frontiera dell'Ucraina ha pubblicato sulla sua pagina Facebook immagini che mostrano uno scontro ravvicinato con l'esercito russo nella città di Bakhmut, nella regione di Donetsk. Secondo quanto riportato nel post, le forze russe hanno occupato di notte edifici situati vicino alle posizioni ucraine: gli scontri sono poi iniziati la mattina, quando i soldati di Kiev sono riusciti a uscire dall'accerchiamento delle forze nemiche. 

 

Combattimenti a Bakhmut Facebook / Guardia statale di frontiera dell'Ucraina
Combattimenti a Bakhmut

Kiev mostra per la prima volta un attacco in territorio russo

Le Forze armate ucraine hanno diffuso per la prima volta un filmato di un attacco dell'artiglieria di Kiev in territorio russo, da cui è tratto il fotogramma qui sotto. Le immagini sono state pubblicate su Telegram dal comandante della guarnigione di Kharkiv, Serhii Melnyk e si riferirebbero al villaggio di Tsapovka, nella regione di Belgorod. Le forse russe si sono posizionate in una fascia forestale vicino a una fattoria a 1,3 km dal confine ucraino, prima di essere scoperti. Melnyk ha scritto che "durante la ricognizione, i combattenti del distaccamento della 4° unità di frontiera hanno individuato attrezzature appartenenti agli occupanti, personale che equipaggiava le postazioni e i camion" e che "grazie alla cooperazione professionale con gli artiglieri, l'obiettivo è stato immediatamente distrutto". 

 

Attacco ucraino nella regione di Belgorod Telegram @generalmarsel
Attacco ucraino nella regione di Belgorod

Zelensky bacchetta i consiglieri sul negoziato per la Crimea

Il portavoce del presidente ucraino Sergiy Nikyforov ha consigliato di tenere conto solo delle dichiarazioni di Volodymyr Zelensky riguardo alle prospettive dei negoziati con la Russia. Nikyforov ha commentato così l'apertura del Financial Times che ha riportato le parole del vicecapo dell'ufficio del presidente ucraino Andrii Sybiha secondo cui Kiev non esclude l'avvio di negoziati sulla Crimea. Lo riportano i media ucraini. "Questa questione dovrebbe essere guidata dalle parole del presidente ucraino e del comandante in capo", ha detto il portavoce di Zelensky. Secondo la traduzione inglese delle parole di Sybiha a Ft, Kiev valuterebbe negoziati con la Russia sulla Crimea quando le truppe ucraine raggiungeranno con successo il confine amministrativo con la penisola occupata. Zelensky ha recentemente dichiarato, in occasione di un briefing congiunto con i leader di Moldavia, Slovacchia, Slovenia e Croazia, che avrebbe consentito colloqui di pace con la leadership russa solo se le truppe della Federazione si fossero volontariamente ritirate da tutti i territori occupati.

Putin: abbiamo l'obiettivo di allontanare le forze ucraine a distanza di sicurezza

 Vladimir Putin ha dichiarato che adesso un "obiettivo" delle truppe di Mosca è quello di "spingere" i soldati ucraini "a una distanza tale che non possano provocare nessun danno" e "assicurare che non ci siano più bombardamenti" nel Donbass, la regione del sud-est dell'Ucraina in parte occupata dai militari russi. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass riferendo di un incontro tra Putin e il leader dei separatisti filorussi di Donetsk, Denis Pushilin. 

Mosca: sventato tentativo di infiltrazione dei sabotatori ucraini

Nella regione russa di Bryansk, le guardie di frontiera hanno sventato un tentativo di entrare in Russia da parte di un gruppo di circa 20 sabotatori ucraini. Lo ha detto il governatore della regione, Alexander Bogomaz, sul suo canale Telegram. Lo riporta Ria Novosti. Secondo Bogomaz , l'esercito russo, insieme alle guardie di frontiera, ha inflitto al nemico una sconfitta a fuoco vicino al villaggio di Sluchovsk, nel distretto di Pogarsky.

Yevgeny Prigozhin: le forze ucraine non lasciano Bakhmut

"Va detto chiaramente, il nemico non va da nessuna parte", ha affermato il capo della milizia privata russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, sottolineando che non ci sono segnali che le forze ucraine stiano lasciando la città orientale di Bakhmut, teatro della battaglia più lunga e sanguinosa della guerra.

Il Cremlino esclude la mediazione cinese

 Il Cremlino ha escluso la possibilita' di una mediazione cinese per fermare i combattimenti in Ucraina, sostenendo che Mosca non ha altra scelta che continuare l''operazione speciale'. "Naturalmente la Cina ha un grande ed efficace potenziale quando si tratta dei suoi servizi di mediazione. Ma la situazione con l'Ucraina e' complessa, non c'e' prospettiva di una soluzione politica", ha risposto ai giornalisti il portavoce Dmitry Peskov. "Per il momento, non abbiamo altra soluzione che continuare l'operazione militare speciale", ha aggiunto. Il presidente francese Emmanuel Macron, in visita a Pechino, ha riferito di contare sul suo omologo cinese Xi Jinping per "riportare la Russia alla ragione". 

Cremlino: seguiamo piano Zelensky sul superamento dei confini con la Polonia

Mosca seguirà le dichiarazioni del presidente ucraino Vladimir Zelensky che ieri a Varsavia ha parlato di una possibile futura assenza di confini economici e politici tra Ucraina e Polonia, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, come riporta Interfax. "Se il signor Zelensky intende l'acquisizione dell'Ucraina da parte della Polonia, dobbiamo esaminare la questione. Se vuole seguire la strada dei suoi vicini e, per esempio, la lingua ucraina scomparirà e sarà sostituita dalla lingua polacca, abbiamo visto simili precedenti vicino all'Ucraina. È difficile da capire", ha detto Peskov commentando la dichiarazione di Zelensky secondo cui in futuro non ci saranno confini tra Ucraina e Polonia. "Forse dovremmo essere pazienti e continuare a seguire le dichiarazioni del signor Zelensky per capire il suo piano", ha detto

Ucraina, colloquio Xi-Macron a Pechino: sì ai negoziati, no alle armi nucleari

Gli Stati Uniti inviano armi sperimentali anti drone

Gli Stati Uniti stanno inviando missili anti-drone come parte di una piattaforma sperimentale per aiutare l'Ucraina ad abbattere i velivoli senza pilota di fabbricazione iraniana che hanno devastato le infrastrutture energetiche del Paese nei mesi scorsi. L'informazione è stata riferita alla rivista Defense One da un rappresentante della Saic (società di appalti governativi Usa che ha preso parte alla gara), a margine del Global Force Symposium dell'Associazione dell'Esercito Usa. Martedì scorso, gli Stati Uniti hanno annunciato un ampio pacchetto di aiuti militari all'Ucraina incentrati sulla difesa aerea, compresi quelli che hanno definito "10 sistemi missilistici mobili a guida laser c-Uas". La gara d'appalto era stata indetta a gennaio dall'esercito americano, che cercava un sistema per contrastare i droni kamikaze Shahed. La Russia ha usato gli Shahed per attaccare non solo le forze militari ucraine, ma anche infrastrutture civili, causando blackout in tutto il Paese. L'Ucraina ha abbattuto molti dei droni di fabbricazione iraniana, che costano circa 20.000 dollari l'uno, ma a volte è costretta a usare missili di difesa aerea da 500.000 dollari per farlo. "Con meno di 30.000 dollari al pezzo, i razzi sono più economici dei più grandi missili di difesa aerea ucraini", ha dichiarato Greg Fortier, vicepresidente della Army Business Unit di Saic. Gli Stati Uniti hanno inviato principalmente tecnologia esistente, ha dichiarato Samuel Bendett del Center for Naval Analysis. Non è chiaro se gli Stati Uniti abbiano mai inviato un'arma creata ex novo per l'uso specifico in Ucraina. 

Cremlino: non c'è alternativa alla guerra

"La situazione in Ucraina e' difficile per ora e non mostra alcun potenziale per una soluzione pacifica, considerando la posizione ufficiale e non ufficiale di Kiev. Per ora non abbiamo quindi altra strada se non quella di continuare l'operazione militare speciale". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in una conferenza stampa.

Kiev: bombe russe su Bakhumt, uccisi 2 civili

Due civili sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti nelle ultime ore durante i bombardamenti russi a Bakhumt, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il governatore ucraino della regione di Donetsk parzialmente occupata, Pavlo Kyrylenko. Kyrylenko ha aggiunto che sono stati danneggiati "un asilo, due case e tre condominii". Inoltre, l'alto funzionario ha riferito che "c'è stato un massiccio bombardamento a Zvanivka, in direzione di Lysychansk, dove sono stati danneggiati una scuola, un centro culturale, un negozio e più di 20 case".

Macron a Xi: conto sulla Cina per riportare la Russia alla ragione

L'aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina "ha colpito la stabilità" internazionale. Il presidente francese Emmanuel Macron, nelle prime battute del bilaterale aperto ai media, ha detto al suo omologo cinese Xi Jinping di "contare" su di lui per "riportare la Russia alla ragione". 

"Credo fermamente che la Cina possa svolgere un ruolo vitale nella costruzione della pace", aveva affermato Macron su Twitter, in vista del bilaterale con Xi Jinping nella Grande sala del popolo.

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Il presidente cinese Xi Jinping accoglie Emmanuel Macron a Pechino (Video)

Mosca: nessun negoziato sulla Crimea

Le dichiarazioni dell'ufficio di Volodymyr Zelensky sulla disponibilità di Kiev a negoziare con la Russia sulla Crimea sono frivole e separate dalla realtà: non possono esserci negoziati sulla Crimea o su altri soggetti della Russia. Lo ha detto all'agenzia di stampa RIA Novosti una fonte a Mosca. La dichiarazione segue l'intervista al Financial Times del vicecapo dell'ufficio di Zelensky, Andrii Sybiha, secondo cui Kiev potrebbe negoziare con Mosca sulla Crimea se avrà successo nella sua controffensiva primaverile. Il funzionario ha anche osservato che l'Ucraina non esclude la possibilità di liberare la Crimea con mezzi militari. "Questa è una dichiarazione frivola e separata dalla realtà", ha detto la fonte. "Non possono esserci negoziati sulla Crimea e su altri soggetti della Federazione Russa. L'integrità territoriale della Russia non viene discussa", ha aggiunto.

Macron ricevuto da Xi, il conflitto al centro delle discussioni

Il presidente francese Emmanuel Macron è stato accolto a Pechino dal presidente cinese Xi Jinping, prima di un faccia a faccia in cui il conflitto in Ucraina sarà al centro delle discussioni. Davanti al Palazzo del Popolo di Pechino, cuore del potere cinese, si è svolta una cerimonia ufficiale di benvenuto, prima dell'inizio del colloquio, a porte chiuse, che dovrebbe durare circa un'ora. Xi Jinping ha salutato il suo ospite su un enorme tappeto rosso prima che la marsigliese fosse suonata in piazza Tiananmen, ha osservato un giornalista dell'Afp.

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Ambasciatore di Pechino in Italia: la Cina non armerà la Russia

"Sulla questione ucraina, la Cina mantiene la comunicazione con le parti interessate, compresa l'Ucraina. In quanto grande Paese responsabile, la Cina si è sempre schierata dalla parte della pace e del dialogo e ha sempre insistito sulla promozione della pace e dei colloqui". Lo dice, in un'intervista a La Stampa, Jia Guide, il nuovo Ambasciatore di Pechino in Italia.

"Le relazioni sino-russe aderiscono al non allineamento, al non confronto, e al non prendere di mira terze parti. I due capi di stato hanno firmato congiuntamente - spiega Guide - una serie di documenti di cooperazione bilaterale nei settori dell'agricoltura, della silvicoltura per la conservazione dei terreni boschivi, della scienza di base, della vigilanza del mercato e dei media. Quanto alla vendita di armi, i singoli media invece di diffondere voci prive di fondamento dovrebbero proporre soluzioni politiche della crisi ucraina".

Isw, "Putin vuole aumentare la repressione nei territori occupati"

Il presidente russo Vladimir Putin chiede il rafforzamento delle cosiddette "operazioni delle forze dell'ordine" per creare le condizioni per un'ulteriore repressione nei territori occupati. Lo scrivono gli esperti dell'Istituto per lo studio della guerra (ISW) nel loro aggiornamente quotidiano sul conflitto russo-ucraino. Il rapporto degli analisti americani afferma inoltre che Putin, durante l'incontro di ieri con il Consiglio di sicurezza nazionale russo, ha definito gli sforzi della Russia per rafforzare il controllo sui territori occupati dell'Ucraina una questione di sicurezza interna che riguarda lo stato di diritto.

Cinque morti nei bombardamenti russi sulla regione di Donetsk

Lo riferisce il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. "Il 5 aprile, i russi hanno ucciso 5 residenti della regione di Donetsk: 2 a Oleksiyevo-Druzhkivka, 2 a Bakhmut e 1 a Serhiivka. Altre 9 persone sono rimaste ferite nella regione", ha sottolineato Kyrylenko, aggiungendo che è impossibile scoprire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina, gli invasori russi hanno effettuato un totale di tre attacchi missilistici e 29 attacchi aerei

Bombardamento a Oleksievo-Druzhkivka DONETSK REGION PROSECUTOR'S OFFICE / FACEBOOK
Bombardamento a Oleksievo-Druzhkivka

Kiev: ieri 229 attacchi russi nella regione di Sumy

Le forze russe hanno lanciato ieri 229 attacchi nella regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale: lo ha reso noto l'amministrazione militare regionale, come riporta Ukrainska Pravda. In particolare, sono stati presi di mira i territori delle comunità di Bilopolska, Krasnopilska, Khotina, Glukhivska e Seredino-Budska. Gli attacchi, ha precisato l'amministrazione, sono stati effettuati con missili, razzi, mortai e lanciagranate.

Kiev: respinti 20 attacchi in 24 ore a Bakhmut

 Le forze di difesa ucraine hanno respinto circa 20 attacchi russi nell'area vicino alla città orientale di Bakhmut nelle ultime 24 ore, secondo lo Stato maggiore dell'Ucraina.
"Bakhmut, Avdiivka e Marinka rimangono l'epicentro dei combattimenti" e in questa zona le forze russe stanno ancora "cercando di prendere il pieno controllo della città di Bakhmut e continuano ad attaccarla". Secondo la tv di stato ucraina Suspilne nella notte "le truppe russe hanno sparato colpi di mortaio contro Bilopillya nell'oblast di Sumy" e le comunità della zona "sono rimaste senza elettricità". A seguito dei bombardamenti russi di ieri nella regione di Donetsk, cinque persone sono state uccise e altre nove sono rimaste ferite.

Fonte di Mosca all'agenzia russa: no ai negoziati sulla Crimea

Non possono esserci negoziati sulla Crimea o su altre regioni russe, l'integrità territoriale della Russia non si discute e le affermazioni della presidenza ucraina sulla possibilità di negoziare sullo status della Crimea non è seria ed è irrealistica. Lo afferma una fonte da Mosca a Ria novosti facendo riferimento a quanto dichiarato al Financial Times dal vicecapo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andrii Sybiha, secondo cui l'Ucraina potrebbe negoziare con la Russia sullo status della Crimea, se Kiev avrà successo nella sua controffensiva di primavera e le sue truppe raggiungeranno i confini della penisola occupata dai russi.

"Non possono esserci negoziati sulla Crimea e su altre regioni russe. L'integrità territoriale della Russia non è soggetta a discussione", ha detto la fonte, definendo la dichiarazione del consigliere di Zelensky "poco seria e distaccata dalla realtà".

Difesa Gb: probabile che il colonnello Muradov sia stato destituito

"Come affermato sui social media russi, il ministero della Difesa russo ha molto probabilmente destituito il colonnello generale Rustam Muradov da comandante del Gruppo delle Forze orientali (EGF) in Ucraina", scrive il ministero della Difesa britannico nell'ultimo aggiornamento sul conflitto in Ucraina.

L'EGF sotto Muradov "ha subito perdite eccezionalmente pesanti negli ultimi mesi perché i suoi assalti ripetutamente mal concepiti non sono riusciti a catturare la città di Vuhledar nell'oblast di Donetsk - spiega Londra - Le operazioni hanno attirato intense critiche pubbliche da tutto lo spettro dei commentatori russi, comprese le stesse truppe di Muradov".

"Muradov - ricorda la Difesa britannica - aveva rilevato l'EGF dopo il suo disastroso tentativo di attaccare Kiev da nord-ovest durante l'inizio dell'invasione su vasta scala". Si tratta dell'ufficiale più alto in grado congedato nel 2023 tra i ranghi dell'esercito russo, ma, avverte Londra, "è probabile che ce ne siano di più alti poiché la Russia continua a non riuscire a raggiungere i suoi obiettivi nel Donbass".

Kiev: ieri respinti più di 60 attacchi russi

L'aeronautica militare ucraina ha lanciato ieri 17 attacchi contro postazioni russe, mentre l'Esercito ha respinto più di 60 offensive delle forze di Mosca soprattutto nelle direzioni di Bakhmut, Avdiivka e Maryinka: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano sull'andamento del conflitto. Lo riporta Ukrinform. "I nostri difensori hanno distrutto un elicottero russo Ka-52 e due droni Orlan e Supercam - ha affermato l'esercito -. Le unità di razzi e artiglieria hanno colpito due posti di blocco nemici, tre depositi di munizioni, tre posizioni di sistemi di difesa antiaerea e quattro stazioni per la guerra elettronica". I russi, prosegue il rapporto, continuano a concentrare i loro sforzi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Maryinka. Ieri le forze di Mosca hanno lanciato tre attacchi missilistici, 29 raid aerei ed hanno sparato 51 razzi con sistemi a lancio multiplo.

Bombe russe sul Donetsk, ieri 5 civili uccisi

Cinque civili sono morti e altri nove sono rimasti feriti negli attacchi delle forze russe di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. Le vittime sono state segnalate a Oleksievo-Druzhkivka, Bakhmut e Serhiyivka.

Consigliere Putin: Kiev scoperta se fallirà l'offensiva, Mosca attaccherà con 400mila uomini

"Siamo sicuramente alla vigilia di un grossa offensiva da parte dell'Ucraina, il cui principale obiettivo sarà probabilmente il Mare di Azov, nel tentativo di tagliare il collegamento con la Crimea". È quanto afferma, in un'intervista al Corriere della Sera, Dmitrij Suslov, consigliere del Cremlino, che dirige il Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia di Mosca, uno dei più importanti istituti dove viene pensata la politica estera russa.

"La questione più importante è: cosa succederà se gli ucraini falliscono, nonostante tutti questi aiuti? L'Occidente non avrà molto per rimpiazzare questo arsenale. L'Ucraina si troverà quasi scoperta. Mentre la Russia, come hanno correttamente valutato alcuni media occidentali, mobiliterà 400mila nuovi volontari entro la fine dell'anno e sarà pronta a lanciare una vera offensiva", sottolinea Suslov.

Insomma, non sembra esserci alcuna chance per un avvio di negoziati. "La probabilità è zero. L'Occidente non permetterà all'Ucraina di entrare, né parteciperà in alcun negoziato prima dell'offensiva di primavera. La nostra lettura della posizione occidentale è che se l'attacco ucraino ha successo e la Crimea sarà minacciata, allora la situazione sarà propizia a un negoziato. Ma se questo non succede, sarà la Russia a non consentire alcuna trattativa prima della sua controffensiva in autunno. Non mi aspetto nulla sul fronte negoziale entro il 2023", commenta Suslov.

Il premier canadese chiede alla Russia l'immediato rilascio del giornalista del Wsj

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha invitato Mosca a rilasciare immediatamente il corrispondente del Wall Street Journal Evan Gershkovich. L'argomento è stato discusso da Trudeau durante una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. "Al telefono oggi, il presidente Biden e io abbiamo parlato del suo viaggio qui il mese scorso e del lavoro che continueremo a fare insieme, dalla protezione dei nostri confini alla costruzione di economie pulite. Abbiamo anche parlato dell'Ucraina e chiediamo alla Russia di rilasciare Evan Gershkovich immediatamente", ha twittato Trudeau.

Macron e von der Leyen a Pechino, oggi l'incontro con Xi

Il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen cercheranno di far sentire la voce dell'Europa sul conflitto in Ucraina a Pechino durante un incontro con Xi Jinping, stretto alleato di Vladimir Putin, previsto per la giornata di oggi. I due leader saranno ricevuti nel tardo pomeriggio dal presidente cinese al Palazzo del Popolo di Pechino, il cuore del potere cinese.

Nelle ultime settimane sono aumentate le pressioni internazionali sulla Cina affinché venga coinvolta nel processo di pace in Ucraina. Sebbene Pechino si dichiari ufficialmente neutrale, Xi Jinping non ha mai condannato l'invasione russa e non ha mai parlato al telefono con il suo omologo ucraino Volodomyr Zelensky. Si è invece recentemente recato a Mosca per riaffermare la sua alleanza con il presidente russo.

Esplosioni a Melitopol

Diverse potenti esplosioni sono state registrate a Melitopol nella regione di Zaporizhzhia, ha scritto il sindaco in esilio Ivan Fedorov sul suo canale Telegram. Negli ultimi giorni sono stati diversi i casi di esplosioni nella città: il 3 aprile un'autobomba ha ferito gravemente un collaborazionista delle forze di occupazione russe, mentre il 28 marzo, secondo voci filorusse, un attacco ucraino avrebbe colpito un deposito ferroviario. Melitopol, una città con una popolazione di circa 150.000 persone, è stata occupata dalla fine del febbraio 2022 dalle forze russe che se ne servono come snodo ferroviario. 

Le forze russe continuano a guadagnare terreno a Bakhmut


A Bakhmut continuano i combattimenti, i filmati geolocalizzati mostrano che le forze russe hanno fatto progressi a nord della città, così come a nord di Khromove (2 km a ovest di Bakhmut) e a NE di Orikhovo-Vasylivka (11 km a NW di Bakhmut). Lo scrive l'Institute for the Study of War.