Guerra in Ucraina

Mosca: "Uccisi 7 mercenari britannici". Lavrov: "Vogliamo che la guerra finisca il prima possibile"

Continua sanguinosa la battaglia per Bakhmut con gli ucraini sempre più isolati. A Sloviansk 15 morti. Liberati 130 prigionieri. Bombe russe sulla Pasqua ortodossa, colpite chiese ucraine. La cronaca minuto per minuto, giorno 418
Mosca: "Uccisi 7 mercenari britannici". Lavrov: "Vogliamo che la guerra finisca il prima possibile"
Yury Kochetkov / Pool Photo via AP
Sergey Lavrov

Casa Bianca, nessun cambio di linea su F-16 a Kiev

Non c'è alcun cambiamento di linea da parte degli Stati Uniti riguardo alla fornitura dei caccia F-16 all'Ucraina. Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. "In questo momento la questione non è sul tavolo", ha detto, aggiungendo che gli Usa stanno comunque producendo uno "sforzo considerevole" per dotare l'Ucraina di tutti gli strumenti necessari ad affrontare le prossime settimane e mesi di guerra.

 

F16 Ansa
F16

Russia: respinto tentativo di infiltrazione ucraina a Bryansk

La Russia ha affermato di aver respinto un tentativo di infiltrazione ucraina attraverso la regione di confine di Bryansk. "L'intruso è esploso su una linea di protezione minata, creata dalle forze armate russe per impedire l'infiltrazione nel territorio russo e garantire la sicurezza dei residenti delle città di confine", ha scritto su Telegram il governatore della regione, Alexander Bogomaz, denunciando un "tentativo illegale" da parte dell'Ucraina di "attraversare" il confine russo. 

Le autorità russe hanno menzionato nelle ultime settimane diversi tentativi di incursione di "sabotatori" dall'Ucraina nelle regioni di confine, anch'esse regolarmente prese di mira da bombardamenti di artiglieria o attacchi di droni. Il 6 aprile Bogomaz ha assicurato che le guardie di frontiera avevano "sventato" un tentativo di incursione di "venti uomini" dall'Ucraina, "aprendo il fuoco contro il nemico".

Kiev: "Mosca ha aumentato l'intensità dei raid aerei nel Donetsk"

L'esercito russo ha aumentato l'intensità degli attacchi aerei nella direzione di Bakhmut, nella regione del Donetsk. Lo ha annunciato la viceministro della difesa ucraina, Hanna Malyar, su Telegram, riferisce l'Ukrainska Pravda. "Nella direzione di Bakhmut l'intensità nell'uso dell'artiglieria pesante e degli attacchi aerei è aumentata. Il nemico sta semplicemente radendo al suolo gli edifici e le strutture della città di Bakhmut", ha precisato. 

Kiev: "I droni ucraini possono raggiungere Mosca e anche oltre"

I droni ucraini possono volare fino a Mosca e anche oltre. Parola del capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, riferisce Ukrinform. "Raggiungono Mosca e oltre", ha precisato in un'intervista a Radio NV, ma senza fornire dettagli sulle operazioni di dispiegamento dei droni ucraini. Budanov ha anche osservato che le "regole di sicurezza" vengono violate "troppo spesso" in Russia.

Il collaudo del nuovo drone kamikaze ucraino Telegram @operativnoZSU
Il collaudo del nuovo drone kamikaze ucraino

Il premio Cerruglio al saggio sull'Ucraina di quattro generali

Il premio Cerruglio di Montecatini Terme (Pistoia) è andato al saggio "Ucraina-Russia. Guerra, diritto, interessi nazionali" (edizioni Artestampa) scritto dai generali Alessandro Gentili, Antonio Li Gobbi, Vincenzo Santo e Antonio Venci. A proclamare il vincitore è stato il presidente della giuria, il generale di corpo d'armata Giorgio Battisti, che ha consegnato il premio ad Antonio Li Gobbi, uno dei quattro autori presenti alla cerimonia di premiazione. "L'aver affidato a quattro generali delle Forze armate italiane la scrittura del libro costituisce un unicum nel mondo dell'editoria italiana di questi ultimi mesi e sicuramente ha contribuito alla vittoria di questa opera letteraria", ha spiegato Gabriele Focosi, presidente della sezione Unuci di Lucca e fondatore del premio.

Brasilia critica le sanzioni contro la Russia

Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, al temine del suo incontro con l'omologo russo, Sergei Lavrov, a Brasilia, ha ribadito le critiche in merito alle "sanzioni unilaterali" contro la Russia, e l'importanza di intensificare "i negoziati per la risoluzione del conflitto, attraverso la mediazione di un gruppo di Paesi amici". Le sanzioni, ha detto Vieira, "oltre a non avere l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, hanno un impatto negativo sulle economie mondiali, in particolare sui Paesi in via di sviluppo".

 Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira ansa
Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira

Ungheria, colloqui con Kiev sullo stop all'export del grano

Il ministro dell'agricoltura ungherese. Istvan Nagy. ha avuto un colloquio online con l'omologo ucraino, Mykola Solski, sulla controversia dell'importazione del grano e di altri prodotti agricoli dall'Ucraina. Il governo ungherese ha annunciato un divieto temporaneo per l'importazione di grano, semi oleosi ed altri prodotti agricoli ucraini, insieme con la Polonia, a causa dei disturbi del mercato con l'arrivo senza dazi di questi prodotti. La misura è stata criticata dalla Commissione europea. Il ministro ucraino ha definito "inaccettabile" lo stop unilaterale da parte dell'Ungheria, ed ha sollecitato un accordo per il transito dei prodotti ucraini. Istvan Nagy ha assicurato al collega che il transito proseguirà. 

Mattarella: "Coesione contro le esasperazioni nazionalistiche"

"Oggi il continente europeo si trova nuovamente a fronteggiare una insensata guerra di aggressione, mossa dalla Russia all'Ucraina. Italia e Polonia sono unite nella solidarietà a un popolo attaccato, nella comune convinzione che, a essere in gioco, sono le ragioni e i valori che condividiamo nell'Unione Europea. L'unità di intenti tra gli Stati membri è preziosa. Rappresenta la forza di nazioni e popoli eguali, contro ogni impulso imperialista frutto di esasperazioni nazionalistiche". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi della cena di Stato offerta a Varsavia dal presidente Andrezj Duda.

Lavrov ringrazia Lula per il contributo alla soluzione della guerra

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha ringraziato il Brasile per il suo "contributo alla soluzione del conflitto" in Ucraina: lo rende noto Cnn Brasil, sottolineando che la dichiarazione arriva tra le ripetute richieste del presidente brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, per la creazione di un gruppo dei Paesi in grado di negoziare la fine della guerra. "Le visioni di Brasile e Russia sono uniche per quanto riguarda gli eventi in Russia. Stiamo anche realizzando un ordine mondiale più equo, più giusto e basato sul diritto. In questo, abbiamo una visione del mondo multipolare, in cui prendiamo in considerazione diversi Paesi, non solo alcuni", ha detto Lavrov alla stampa, dopo un incontro con il suo omologo Mauro Vieira, oggi a Brasilia. Da parte sua, Vieira ha detto di aver ribadito la posizione brasiliana a favore di un cessate il fuoco e contro le sanzioni unilaterali.

Lituania e Polonia: "Serve l'integrazione di Kiev in Ue e Nato"

"Con l'avvicinarsi del summit Nato di Vilnius, è necessario discutere delle aspirazioni euro-atlantiche dell'Ucraina. La garanzia di sicurezza più affidabile per l'Ucraina è la sua integrazione europea ed euro-atlantica". Lo ha affermato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, al termine dell'incontro con il suo omologo polacco, Zbigniew Rau, avvenuto oggi a Varsavia e dedicato principalmente ai preparativi per il summit Nato del prossimo luglio. 

Landsbergis ha sottolineato la necessità che i Paesi baltici e la Polonia lavorino congiuntamente per promuovere il sostegno all'Ucraina e per implementare la lotta all'elusione delle sanzioni alla Russia. Oltre alla guerra in Ucraina, il colloquio ha toccato i problemi connessi all'immigrazione irregolare, all'energia e alla fornitura di grano ucraino ai mercati mondiali. 

Zelensky: "Dal vertice di Ramstein ci aspettiamo decisioni concrete"

L'Ucraina si sta preparando al prossimo vertice nel cosiddetto formato Ramstein, in programma il prossimo 21 aprile. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Ho avuto colloqui preliminari'', ha detto nel video trasmessi questa sera, dicendo di ''aspettarsi decisioni concrete che verranno prese in linea con le prospettive sul campo di battaglia''. Zelensky ha anche parlato di ''prospettive abbastanza ambiziose, che intendiamo affrontare al meglio delle nostre capacità''.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky Ansa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Kiev, un ferito nel raid russo nel Dnipropetrovsk, gravi danni

Le truppe russe hanno colpito oggi il distretto di Nikopol nell'Oblast di Dnipropetrovsk in Ucraina con artiglieria pesante ferendo un uomo di 42 anni e danneggiando infrastrutture e case. Lo ha reso noto il governatore Serhii Lysak. L'attacco russo ha danneggiato nove case, due condomini, una scuola sportiva e un dormitorio a Nikopol, oltre a provocare un incendio in un'azienda.

Ucraina, controffensiva al via il 30 aprile: piani svelati

La controffensiva dell'Ucraina nella guerra contro la Russia potrebbe scattare il 30 aprile. La data è contenuta nei documenti riservati del Pentagono diffusi nelle ultime settimane.

Scene di guerra: il razzo evita lo schermo sul tetto e colpisce il tank

Kuleba in Iraq: "Mosca vuole la guerra"

In missione in Iraq, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha ribadito i suoi dubbi sugli sforzi per fermare il conflitto in Ucraina, sottolineando che Mosca "vuole la guerra". In una conferenza stampa congiunta, l'omologo iracheno Fuad Hussein ha assicurato che Baghdad è pronta ad "aiutare le due parti a raggiungere prima un cessate il fuoco, poi ad avviare le discussioni". Tuttavia, per il capo della diplomazia ucraina, "la Russia sta cercando la guerra, e questo è il più grande ostacolo sulla via della pace". "Non ti comporti così quando vuoi la pace. Quindi qualunque cosa dicano i funzionari russi, oggi Mosca vuole la guerra", ha affermato Kuleba. "Abbiamo bisogno che la Russia sia d'accordo con un fatto molto semplice - ha aggiunto - deve fermare la guerra e ritirarsi dal territorio dell'Ucraina. Questo darà spazio alla diplomazia".

Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell'Ucraina, parla alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 2023 ANSA
Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri dell'Ucraina, parla alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 2023

Difensore civico ucraino: "L'86% dei soldati ha subito torture"

"Negli ultimi nove mesi abbiamo ricevuto decine di video che mostrano l'esecuzione pubblica di prigionieri di guerra ucraini da parte degli invasori russi". Lo ha reso noto il difensore civico ucraino, Dmytro Lubinets, precisando che "questi video, diversi dei quali sono stati registrati dagli stessi soldati russi, mostrano decapitazioni, mutilazioni genitali, tagli di orecchie, nasi, arti e falangi", scrive Ukrinform. 

Il difensore civico, in un'intervista a Ukrainska Pravda, ha poi aggiunto che "l'86% dei soldati ucraini che sono riusciti a tornare dalla prigionia russa sono stati sottoposti a torture fisiche dirette da parte dei russi. Questo, tra l'altro, è stato stabilito non solo da noi ma anche dalla missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina che hanno approssimativamente le stesse cifre".

Domani bilaterale Mattarella-Morawiecki, si parla di Ucraina e cooperazione

Supporto all'Ucraina, relazioni bilaterali politiche ed economiche e cooperazione nei format multilaterali. Questi i punti in agenda nel colloquio di domani tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, secondo quanto comunicato dalla cancelleria polacca.

Parolin: "Lezione dalla Cecoslovacchia divisa in pace"

Le Repubbliche Ceca e Slovacca, il 1 gennaio 1993, prima unite nella Cecoslovacchia, "si separarono pacificamente, dando davanti al mondo una eloquente lezione di come si possano risolvere fondamentali esigenze di autodeterminazione e di indipendenza nel reciproco rispetto, nella pace e nella vera fraternità". E oggi, alla luce di conflitti come "la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia" l'esperienza dei due popoli di 30 anni fa "continua ad essere una fonte di ispirazione", un modello per altri Stati di come "risolvere pacificamente le loro divergenze, attraverso il dialogo e il rispetto reciproco". Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, citando anche il discorso di san Giovanni Paolo II a Praga nel maggio 1995, nel ricordare la nascita delle Repubbliche Ceca e Slovacca, nella Messa per il 30 anniversario di quel "momento importante nella storia dell'umanità".

Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin (GettyImages)
Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin

Lavrov: "La Russia vuole una rapida fine della guerra in Ucraina"

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato di voler vedere una rapida fine della guerra in Ucraina. Parlando oggi in conferenza stampa con il suo omologo brasiliano, Mauro Vieira, Lavrov ha affermato che Mosca ha "un interesse" affinché il conflitto finisca il prima possibile. Ha anche ringraziato il Brasile per la sua "comprensione della genesi della situazione in Ucraina". La Russia ha spesso ripetuto che qualsiasi fine del conflitto deve riconoscere nuove "realtà" politiche, compreso il riconoscimento delle quattro aree dell'Ucraina che ha annesso in un'iniziativa giudicata illegale da Kiev e l'Occidente.

Sergey Lavrov Yury Kochetkov / Pool Photo via AP
Sergey Lavrov

Visegrad all'Ue: "Vigilare sulla sfida del grano ucraino"

"Le commissioni per gli Affari Europei dei Quattro di Visegrád (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia) hanno adottato lunedì a Budapest, nell'edificio del Parlamento, una dichiarazione congiunta che richiama l'attenzione dell'Ue sulla sfida rappresentata dal grano ucraino. Hanno anche condannato fermamente l'aggressione russa contro l'Ucraina". Lo scrive in un tweet, Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese, Viktor Orban. 

Fratoianni: interrogazione su transito cannoni a Udine

Dopo il passaggio, il 14 aprile scorso, nella stazione di Udine di un convoglio ferroviario carico di mezzi militari, l'onorevole Nicola Fratoianni ha depositato oggi, a nome di Alleanza Verdi-Sinistra, un'interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro della Difesa, al ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale. Chiede "che cosa stia facendo il nostro Governo per giungere nel più breve tempo possibile alla convocazione di una conferenza multilaterale per la pace e la sicurezza guidata dalle Nazioni Unite, all'interruzione della fornitura di equipaggiamento militare, concentrando invece le risorse del nostro bilancio sull'assistenza umanitaria e la ricostruzione in Ucraina". Fratoianni infine chiede al Governo di "fornire ogni elemento utile a far comprendere al Parlamento e ai cittadini la natura e la quantità di equipaggiamento militare fin qui fornito all'Ucraina". 

"Il transito dei 20 carri semoventi avvistato a Udine - precisa nella nota Serena Pellegrino, neoeletta consigliera regionale - nuovamente conferma la scelta dell'attuale esecutivo di proseguire sulla strada dell'invio di armamenti all'Ucraina e che non intende, o probabilmente non sa, sostenere un ruolo attivo nelle negoziazioni di pace, sollecitando sul piano internazionale il dialogo politico e diplomatico necessario a risolvere questo conflitto".

carri armati italiani trasportati su treno alla stazione di Udine verso i confini est del nostro Paese Tweet @MarcoRizzoPC
carri armati italiani trasportati su treno alla stazione di Udine verso i confini est del nostro Paese

La Svezia lancia l'esercitazione militare in partnership con Nato

Stoccolma ha lanciato la sua più grande esercitazione militare da 25 anni a questa parte, in un momento in cui il Paese scandinavo sta affrontando un'adesione alla Nato bloccata. All'addestramento hanno preso parte 26mila soldati provenienti da quattordici Paesi. 

"Le esercitazioni si svolgono in aria, a terra e in mare, in gran parte del Paese", hanno annunciato in un comunicato le forze armate svedesi. Le manovre devono proseguire fino all'11 maggio e concentrarsi sul nord e sul sud del Paese, oltre che sulla strategica isola di Gotland, ha chiarito l'esercito. Ci sono soldati provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Finlandia, Polonia, Norvegia, Lettonia, Lituania, Ucraina, Danimarca, Austria, Germania e Francia, Paesi che sono per lo più membri della Nato. 

Esercitazioni militari in Svezia AP Photo
Esercitazioni militari in Svezia

Ambasciatrice Usa: "Mosca vuole strangolare l'economia ucraina"

"La Russia sta cercando di strangolare l'economia ucraina e rallentare il flusso di cibo invece di rispettare i termini dell'accordo": ha scritto su Twitter l'ambasciatrice Usa a Kiev, Bridget Brink, facendo riferimento alle oltre 50 navi di 50 navi che stanno aspettando nel Bosforo il permesso per raggiungere i porti ucraini e caricare il grano. "Il mese scorso abbiamo inviato grano vitale per lo Yemen. Questo grano nutrirà 4 milioni di persone, dimostrando come la Black Sea Grain Initiative consenta agli agricoltori ucraini di nutrire il mondo", ha dichiarato Brink. 

Bridget Brink, ambasciatrice Usa a Kiev GettyImages
Bridget Brink, ambasciatrice Usa a Kiev

Ministro Agricoltura ceco: "Non vieteremo l'import per ora"

La Repubblica ceca "non intende vietare per il momento l'importazione di grano ucraino e altri prodotti agricoli dall'Ucraina": lo annuncia il ministro ceco dell'Agricoltura, Zdenek Nekula, in una nota. "È importante - ha aggiunto - che la Commissione europea e i singoli Paesi monitorino attentamente l'impatto delle importazioni dall'Ucraina nell'Ue, compreso l'impatto sul mercato dell'Unione e sui produttori nazionali. Tuttavia, i divieti unilaterali da parte dei singoli Paesi non risolveranno nulla". 

Prigozhin: "Wagner non spara su bambini e civili"

Il capo del gruppo Wagner, Yevgeni Prigozhin, ha smentito le dichiarazioni di due presunti mercenari russi catturati in Ucraina che hanno confessato di aver ricevuto da lui l'ordine di sparare contro bambini e civili a Bakhmut e Soledar. "Nessuno spara ai civili o ai bambini, nessuno ne ha bisogno. Siamo venuti lì per salvarli dal regime sotto cui si trovavano", ha affermato Prigozhin su Telegram, commentando una serie di video pubblicati dal portale Gulag.net, in cui due presunti mercenari della Wagner, Aleksei Savichev ed Azamat Uldarov, fatti prigionieri dalle forze ucraine, parlano dello sterminio di massa di bambini e adolescenti a Bakhmut, uno dei principali teatri di guerra. 

 Yevgeny Prigozhin Yevgeny Prigozhin al funerale di un combattente Wagner morto in Ucraina, San Pietroburgo AP Photo
Yevgeny Prigozhin Yevgeny Prigozhin al funerale di un combattente Wagner morto in Ucraina, San Pietroburgo

Mosca: "Kiev ha bombardato due villaggi nella regione russa Belgorod"

Altri due villaggi nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, sono stati presi di mira e bombardati dalle forze armate di Kiev. Lo ha ha detto il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov, citato dal media russo MediaZona. Gladkov ha scritto che l'esercito ucraino ha bombardato il villaggio di Murom nel distretto di Shebekinsky. Secondo quanto riportato dal governatore, uno dei proiettili ha colpito un edificio residenziale privato che è stato "completamente distrutto". Altre tre case sono state danneggiate. Successivamente, Gladkov ha riferito che anche il villaggio di Spodaryushino nel distretto urbano di Grayvoron era stato preso di mira. "Le facciate, i tetti e le finestre di due abitazioni private sono state gravemente danneggiate", ha scritto. Non ci sono vittime né a Murom né a Spodaryushin.

Attacco ucraino nella regione di Belgorod Telegram @generalmarsel
Attacco ucraino nella regione di Belgorod

Continua la battaglia sul grano ucraino

Il ministro delle Infrastrutture ucraino, Oleksandr Kubrakov, è atteso domani in Turchia, dove incontrerà il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar. Proprio Akar è stato uno degli attori principali che hanno permesso la chiusura dell'accordo che dallo scorso luglio permette il passaggio di grano ucraino bloccato nei porti del Mar Nero. Accordo che sarà inevitabilmente al centro dell'incontro di domani, sia per il malcontento di Mosca che rischia di far saltare tutto, ma soprattutto dopo che la Slovacchia si è unita alla decisione di Polonia e Ungheria di bloccare unilateralmente l'import di grano e prodotti agricoli dall'Ucraina, per proteggere la produzione agricola interna. Una decisione che potrebbe prendere anche la Bulgaria, ma definita inaccettabile da Kiev e dalla Commissione Europea che ha già fatto sapere di "attendere delle spiegazioni".

L'esportazione di grano ucraino Ansa
L'esportazione di grano ucraino

Cybersicurezza: hacker filorussi rivendicano l'attacco al sito del ministero del Lavoro

Rivendicano un nuovo attacco hacker a siti istituzionali italiani: stavolta a essere preso di mira è il Ministero del Lavoro. Su Telegram, il collettivo filorusso NoName057 annuncia di aver lanciato contro il sito un attacco Ddos. 

"In precedenza, abbiamo già effettuato una serie di attacchi informatici ai siti dell'Italia che sostiene il regime criminale di Zelensky - scrivono gli hacker -. Dalla reazione dei cittadini italiani sul Web e dalle parole di sostegno a noi rivolte, abbiamo appreso che non tutti gli italiani sostengono la politica russofoba delle autorità del loro Paese".

Mattarella: "Sostegno a Kiev in ogni settore finché necessario"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine dell'incontro a Varsavia con l'omologo polacco, Andrzej Duda: "Sintonia piena" sul "sostegno all'Ucraina", di fronte alla "brutale aggressione della Federazione Russa, finché necessario, finché occorre, sotto ogni profilo: di forniture militari, finanziario, umanitario, per la ricostruzione del Paese". 

 

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con il Presidente della Repubblica di Polonia Andrezej Duda, Varsavia (Ansa)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con il Presidente della Repubblica di Polonia Andrezej Duda, Varsavia

Come una controffensiva ucraina potrebbe superare le fortificazioni russe

Anche senza superiorità aerea e con meno soldati degli occupanti, condizioni del terreno, tecnologia e rapidità potrebbero fornire l'occasione

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Metsola chiede il rilascio di Gershkovich e Navalny

"Sono passati 20 giorni dalla detenzione del giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, in Russia. Vorrei reiterare la nostra richiesta per il suo rilascio in sicurezza e sottolineare l'impegno del Parlamento europeo a vederlo libero il prima possibile. I giornalisti devono poter fare il loro lavoro senza temere per la loro vita o per le loro liberta' e questa linea non avrebbe dovuto essere superata". Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, aprendo la plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. "E' uno schema che vediamo ripetutamente in Russia. Il politico dell'opposizione e vincitore del premio Sacharov, Alexei Navalny, in carcere e' in condizioni molto preoccupanti e alcuni giornalisti ci riportano che le sue condizioni sono critiche. Da qui, a nome del Parlamento europeo, fatemi ribadire ancora una volta la richiesta del suo rilascio immediato e incondizionato", ha aggiunto Metsola.

Lavrov in Brasile, vedrà anche Lula

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, è arrivato nella capitale del Brasile, Brasilia, mentre il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva spinge per una soluzione diplomatica per arrivare alla pace nel conflitto in Ucraina. L'incontro fra Lavrov e l'omologo brasiliano Mauro Vieira era stato fissato a marzo, quando i due avevano avuto un bilaterale in occasione del G20 a Nuova Dehli. Si sono incontrati lunedì mattina e, secondo il sito web del ministero degli Esteri, entrambi incontreranno Lula nel pomeriggio. Dopo il suo soggiorno in Brasile, Lavrov si recherà in Venezuela, Cuba e Nicaragua. In un articolo pubblicato giovedì sul sito web del ministero degli Esteri russo, nonché sul quotidiano brasiliano Folha de São Paulo e sulla rivista messicana Buzos, Lavrov ha sottolineato che la Russia è favorevole al rafforzamento della cooperazione con i Paesi dell'America Latina "sulla base del sostegno reciproco, della solidarietà e della considerazione degli interessi dell'altro", "nello spirito del partenariato strategico". Lavrov ha ripetutamente sottolineato che i legami di Mosca con Paesi come il Brasile sono cruciali per la fondazione di un ordine mondiale multipolare, che elimina quello che in un discorso alla Camera bassa del Parlamento russo a febbraio ha descritto come "il monopolio dell'Occidente nel plasmare il quadro della vita internazionale". Nel suo articolo Lavrov ha descritto il "ruolo sempre più prominente nell'ordine mondiale multipolare" svolto dagli Stati latinoamericani.

Il ministro delle Infrastrutture ucraino sarà domani in Turchia per l'accordo sul grano

Il ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov sarà domani nella provincia centrale di Kayseri, in Turchia, su invito del ministro della Difesa turco Hulusi Akar per discutere dell'accordo sul grano e di questioni bilaterali.  Ha dichiarato il ministero citato da Anadolu. A luglio scorso, la Turchia, le Nazioni Unite, la Russia e l'Ucraina hanno firmato a Istanbul un accordo per la ripresa delle esportazioni di grano da tre porti ucraini del Mar Nero, sospese dopo l'inizio della guerra tra Russia e Ucraina nel febbraio dello scorso anno. Un centro di coordinamento congiunto con funzionari dei tre Paesi e delle Nazioni Unite è stato istituito a Istanbul per supervisionare le spedizioni.

Estonia: von der Leyen a Kallas, avanti insieme per porre fine a guerra

"Congratulazioni Kaja Kallas per il tuo nuovo mandato come Prima Ministra estone. Continueremo a lavorare insieme per porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina e garantire la pace alle condizioni ucraine. Porteremo avanti la nostra doppia transizione verde e digitale per prepararci alle sfide a lungo termine". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su Twitter.

Kiev, 'puniremo chiunque uccida i nostri bambini'

La presidenza ucraina ha reagito alle dichiarazioni di due mercenari della milizia Wagner, che hanno detto di avere ucciso dei bambini a  Bakhmut e Soledar, promettendo che saranno puniti tutti coloro che sono coinvolti in questi crimini, come riportano i media ucraini. "Una confessione non è sufficiente. Ci deve essere una punizione. Crudele e giusta. E lo sarà sicuramente. Scopriremo tutti i fatti e troveremo tutti coloro che li hanno commessi. I russi hanno rapito migliaia di bambini ucraini. Quanti esattamente ancora non lo sappiamo. Stiamo facendo di tutto per riprenderci i nostri figli. Il mondo dovrebbe vedere il volto della Russia, non aver paura, ma colpirli duramente", ha affermato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andrey Yermak. "I terroristi russi hanno confessato di aver ucciso bambini ucraini a Bakhmut e Soledar. Ora stiamo parlando di criminali di guerra del gruppo Wagner, ma questo fa luce sui crimini dell'esercito russo in Ucraina. Rubano i nostri bambini e uccidono", ha detto Yermak, ribadendo che "la Russia è una nazione di mostri e assassini".

Prigozhin smentisce i miliziani Wagner, 'nessuno spara ai bimbi

"Riguardo alle fucilazioni di bambini, naturalmente nessuno spara mai a civili o bambini, nessuno ne ha bisogno. Siamo andati lì per salvarli dal regime in cui si trovavano". Lo ha scritto su Telegram il capo del Gruppo Yevgeny Prigozhin commentando le parole dei due miliziani che hanno detto di aver ucciso bambini in Ucraina eseguendo i suoi ordini. Prigozhin ha anche specificato che non ha "la possibilità tecnica di vedere il video nella sua interezza in questo momento", ma che lo "esamineremo sicuramente in dettaglio e daremo una valutazione completa". 

Duda: ridurre gli aiuti a Kiev fa il gioco di Mosca

 Tutti quelli che di recente hanno invitato a ridurre gli aiuti all'Ucraina e a fare le pressioni affinché si arrivi in breve tempo ad una pace, in fondo operano a favore della Russia, che è l'aggressore. Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda dopo i colloqui con il capo dello Stato italiano Sergio Mattarella, oggi a Varsavia. Duda ha sottolineato che la Russia con la sua potenza è in posizione di vantaggio rispetto all'Ucraina. "Se l'Ucraina non riceverà gli aiuti la Russia vincerà questa guerra" e sarà il primo passo verso l'allargamento della dominazione russa sui popoli di questa parte d'Europa, ha sottolineato. "Noi polacchi conosciamo bene questa avidità russa", ha aggiunto Duda.

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Kiev: quasi 500 minorenni ucraini uccisi dall'inizio della guerra

Quasi 500 minorenni ucraini, tra bambini e adolescenti, sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, secondo l'ultimo rapporto del procuratore generale Kiev. Tra le ultime giovani vittime c'è un diciassettenne morto ieri in un attacco missilistico russo nella regione di Mykolaiv. Secondo l'ufficio del procuratore, sono stati colpiti in totale 1.418 bambini. Sono stati contati 470 bambini uccisi e 948 feriti,  anche se il dipartimento ritiene che il numero sia più alto

Leak Usa: almeno 43.000 soldati russi morti, 180.000 feriti

I soldati russi uccisi da febbraio 2022 nella guerra in Ucraina sono 43.000 mentre quelli feriti 180.000. Lo rivelano i leak americani emersi negli ultimi giorni e riportati da Newsweek. La guerra è stata costosa in termini di vite umane anche per Kiev con 131.000 fra morti e feriti. 

Due miliziani Wagner confessano: abbiamo ucciso bambini

I mercenari russi del Gruppo Wagner hanno ucciso bambini a Bakhmut e Soledar. Lo hanno confessato a Gulag.net, organizzazione russa per i diritti umani, due appartenenti alla milizia, entrati nella Wagner attraverso il reclutamento effettuato nelle prigioni. Uno dei due, Azamat Uldarov, ha dichiarato di aver "sparato alla testa a una bambina di 5 anni". "Ho eseguito l'ordine con questa mano, ho ucciso i bambini, compresi i bambini di cinque anni", ha detto il miliziano. Insieme a lui ha confessato anche Alexei Savichev. Azamat Uldarov e Alexei Savichev hanno confessato al fondatore di Gulagu.net, Vladimir Osechkin, i dettagli sull'esecuzione di oltre 20 bambini e adolescenti ucraini, l'esplosione di una fossa con più di 50 prigionieri feriti e la "pulizia" di edifici residenziali attraverso l'uccisione di tutti, compresi i bambini. Secondo i due appartenenti al Gruppo Wagner, l'ordine di "ripulire" Bakhmut senza risparmiare nessuno sarebbe arrivato dal capo Yevgeny Prigozhin. A Soledar è andata anche peggio. Savichev ha spiegato che c'era un ordine per il quale "tutti coloro che hanno più di 15 anni dovevano essere fucilati in una volta sola, senza una parola. Sono state uccise 20-24 persone, di cui 10 avevano 15 anni". Alla domanda sui civili uccisi in Ucraina nel febbraio del 2023, Savichev ha risposto che gli ucraini di 15 anni "difficilmente possono essere definiti civili" e ha anche affermato che i militanti di Wagner sarebbero stati minacciati di morte se avessero comunicato con i giornalisti.

Kiev: decine di video con esecuzioni di soldati ucraini

Negli ultimi 9 mesi, l'ufficio del difensore civico ha ricevuto "decine di video" di esecuzioni pubbliche di soldati ucraini da parte di soldati russi. Lo ha detto in un'intervista a Ukrainska Pravda il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Dmitry Lubinets. "Si tratta di tagliare la testa, i genitali, le orecchie, il naso, gli arti, le falangi delle mani. Alcuni (dei soldati russi che hanno compiuto queste esecuzioni) sono stati individuati. E so che una persona è stata punita (è morta durante uno scontro con le truppe ucraine)". Secondo il difensore civico, la Russia fa circolare pubblicamente video con esecuzioni di militari ucraini per diversi motivi. In primo luogo, per "mantenere il grado di isteria anti-ucraina" all'interno della società russa. In secondo luogo, per convincere i propri soldati a non arrendersi: vi uccideranno così se deciderete di arrendervi"). In terzo luogo, per intimidire i militari ucraini che si stanno preparando per una controffensiva"

Borrell: Mosca blocca 50 navi cariche di grano

 "La Russia sta nuovamente bloccando 50 navi nel Mar Nero con a bordo grano urgentemente necessario. L'Ue sostiene gli sforzi delle Nazioni Unite e continuerà a facilitare le esportazioni attraverso le sue corsie preferenziali, che hanno portato 25 miliardi di tonnellate di grano nel mondo". Lo ha scritto su Twitter l'alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell ricordando che "le conseguenze della guerra in Ucraina riguardano tutti noi" e che "il G7 resta unito nel nostro sostegno all'ordine basato sulle regole e nell'ambizione di lavorare a stretto contatto con i nostri partner in tutto il mondo a questo scopo".

Kiev: la Russia tiene in ostaggio 20.000 civili ucraini

"Il numero totale (di persone) che la Federazione Russa tiene attualmente prigioniere è semplicemente folle. Posso citare solo il numero di coloro che si sono rivolti ufficialmente a me tra i parenti degli ostaggi civili tenuti in ostaggio dalla Federazione Russa. Si tratta di oltre 20.000 persone. È semplicemente un numero incredibile di cittadini ucraini che la Russia ha trattenuto e sta trattenendo senza motivo nei territori temporaneamente occupati dell'Ucraina": lo ha detto il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmitry Lubinets, in un'intervista a Ukrayinska Pravda.

Mattarella: "Il sostegno all'Ucraina riguarda tutti i paesi che si richiamano alla libertà delle persone e dei popoli"

 "Daremo sostegno finché occorre e sotto ogni profilo, militare, finanziario e per la ricostruzione". Lo ha detto a proposito dell'Ucraina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo il colloquio con il presidente polacco Andrezej Duda, primo incontro istituzionale della visita di Stato in Polonia.  "C'è l'esigenza di sostenere l'Ucraina e su questo - ha aggiunto Mattarella - c'è stata piena sintonia nei colloqui con Duda, con la convinzione che questo riguardi non solo l'Ucraina ma tutti i paesi che si richiamano alla libertà delle persone e dei popoli. Tutto questo è messo in pericolo dall'aggressione russa", se non la fermassimo "altre ne seguirebbero, se l'Ucraina venisse lasciata sola. Noi la garantiamo in pieno sotto ogni profilo e siamo tutti inorriditi da alcuni comportamenti disumani delle forze armate russe". Ha poi aggiunto il Capo dello Stato: "Siamo inorriditi da alcuni comportamenti disumani che vengono utilizzati da parte delle forze armate russe, colpendo bersagli ed infrastrutture civili, in maniera che rende ancora più crudele l'aggressione"

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Duda: se la Russia vincesse attaccherebbe altri paesi

 "La Russia non può vincere questa guerra perché altrimenti attaccherà altri paesi, ne abbiamo parlato con il presidente Mattarella e siamo d'accordo, continueremo ad aiutare l'Ucraina". Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda dopo il colloquio con l'omologo italiano Sergio Mattarella. "Alcuni leader politici stanno dicendo parole sulla possibile fine di questa guerra, e ipotizzano la fine degli aiuti, io dico che chiunque chieda di sospendere gli aiuti all'Ucraina opera negli interessi della Russia, perché la supremazia della Russia è ovvia e se l'Ucraina non ottiene aiuti la Russia avrà una supremazia in questa parte dell'Europa. Conosciamo l'atteggiamento russo, capiamo i nostri vicini ucraini che a tutti i costi cercano di difendere la loro sovranità" ha detto Duda che ha ringraziato l'Italia per gli aiuti al lato est della Nato. 

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Onu: "Sia rilasciato senza indugio" il dissidente russo Vladimir Kara-Murza, condannato da Mosca a 25 anni

Con l'accusa di tradimento e diffamazione dell'esercito della Federazione, per un discorso contro l'invasione dell'Ucraina pronunciato un anno fa. Ue: "Sentenza oltraggiosa" Il Cremlino non commenta

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Ue: nella proroga sui corridoi per il grano più tutele per agricoltori

Nella proposta di proroga di un anno delle importazioni a dazio zero di cereali dall'Ucraina "abbiamo già rafforzato la clausola di salvaguardia" per i produttori europei e "non c'è motivo di modificarla". Lo ha detto la portavoce per il commercio e l'agricoltura della Commissione europea Miriam Garcia Ferrer rispondendo alle domande dei giornalisti sull'annuncio di Polonia, Ungheria e Bulgaria di voler bloccare le importazioni di derrate alimentari via "corridoi di solidarietà" dall'Ucraina. I Paesi chiedono una clausola di salvaguardia per reintrodurre i dazi. Nel nuovo provvedimento che estende la sospensione dei dazi, ha spiegato la funzionaria, la clausola "che consente di reintrodurre i dazi è stata rafforzata, con un robusto monitoraggio sulle importazioni e sul loro impatto, la riduzione da 6 a 3 mesi del periodo di investigazione per decidere di usarla e una procedura più facile per attivarla da parte dei produttori Ue". Per questo, ha concluso Ferrer, "non c'è motivo di modificare la proposta che speriamo sia approvata quando prima".

L'Iraq si propone come mediatore tra Russia e Ucraina

L'Iraq si propone come mediatore tra Mosca e Kiev per "giungere a un cessate il fuoco" nella guerra in Ucraina. Lo ha detto oggi a Baghdad il ministro degli esteri iracheno Fuad Hussein, parlando  in conferenza stampa assieme al suo collega ucraino Dmytro Kuleba arrivato oggi nella capitale irachena. Citato dalla tv di Stato irachena, Hussein ha detto: "l'Iraq sostiene il cessate il fuoco nella guerra ucraino-russa. Ne abbiamo parlato di recente con il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov" "L'Iraq cerca di contribuire alla soluzione della guerra e facciamo parte del gruppo di contatto per avviare colloqui tra Mosca e Kiev", ha aggiunto il ministro degli esteri iracheno.

Commissione europea: sull'import agricolo non sono ammesse azioni unilaterali

"Siamo già in contatto con le autorità" di Polonia e Ungheria "che stanno annunciando queste misure" di sospensione delle importazioni agricole dall'Ucraina esenti dal pagamento di dazi doganali "per capire in modo appropriato il fine e la base legale delle misure perché non abbiamo piena chiarezza su queste. In parallelo va ovviamente ricordato che le politiche commerciali sono materia di competenza esclusiva Ue" e perciò "le azioni unilaterali non sono possibili". Lo ha dichiarato Miriam Garcia Ferrer, portavoce della Commissione europea, rispondendo a una domanda sulla decisione dei governi di Varsavia a Budapest di sospendere le importazioni senza dazi dall'Ucraina che, a detta delle organizzazioni locali di rappresentanza degli agricoltori, starebbero danneggiando i rispettivi comparti di produzione agricola.

La Slovacchia ha vietato l'import del grano ucraino

La Slovacchia ha vietato "temporaneamente" le importazioni del grano e di altri prodotti dall'Ucraina. Lo ha reso noto l'Ufficio del governo. Un passo simile è stato adottato nei giorni scorsi dalla Polonia e dallïUngheria. Lo scorso giovedì la Slovacchia ha vietato la lavorazione del grano ucraino stoccato e della farina da esso prodotta per la presenza di pesticidi.

Kiev: nessuna arma cinese trovata sul campo di battaglia

 L'Ucraina non ha trovato armi cinesi utilizzate dalla Russia sul campo di battaglia: lo ha detto in un'intervista il segretario alla Sicurezza nazionale e alla Difesa di Kiev, Oleksiy Danilov, come riporta il Kyiv Independent. Danilov ha assicurato che se armi cinesi verranno trovate al fronte, "informeremo tempestivamente la società (ucraina) e il mondo intero", aggiungendo tuttavia: "Considerando il coinvolgimento della Cina negli affari mondiali, non è chiaro il motivo per cui dovrebbe scegliere di fornire armi alla federazione russa in questo momento". Danilov ha ricordato che quando l'Ucraina è stata in grado di confermare che la Russia aveva iniziato a utilizzare droni di fabbricazione iraniana per attaccare il Paese, le autorità "hanno immediatamente rilasciato una dichiarazione in merito" e hanno fatto appello ai Paesi i cui componenti erano stati utilizzati per la fabbricazione dei droni. 

La Commissione europea verso un nuovo pacchetto aiuti su grano ucraino

La Commissione europea sta preparando un nuovo pacchetto di aiuti che potrebbe arrivare a 75 milioni di euro dalla riserva di crisi Pac, per alleviare la pressione sui prezzi dei cereali nei Paesi confinanti con l'Ucraina. E' quanto si apprende da fonti vicine al dossier.
Il tema dello stop al grano ucraino, annunciato nel weekend da Polonia e Ungheria a tutela dei propri produttori, sarà sul tavolo del Comitato Speciale Agricoltura che si riunisce oggi.

Attaccati 16 villaggi nella regione di Zaporizhzhia

Le truppe russe hanno attaccato ieri 16 insediamenti nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Yurii Malashko, come riporta Ukrinform. Malashko ha precisato che vi sono state 52 segnalazioni di strutture danneggiate. "Ieri il nemico ha sparato 56 volte su 16 insediamenti pacifici della regione: 46 colpi di artiglieria, 4 raid aerei, 4 attacchi di droni e 2 attacchi con Mlrs (sistemi di razzi a lancio multiplo, ndr)", ha scritto il funzionario. Un uomo di 61 anni è rimasto ferito nel villaggio di Preobrazhenka a causa dei bombardamenti.

Dissidente russo condannato a 25 anni di carcere

Il tribunale di Mosca ha condannato il dissidente Kara-Murza a 25 anni di prigione. Vladimir Kara-Murza è stato processato per aver diffuso informazioni false sull’esercito russo e per tradimento, per le sue dichiarazioni sulla guerra in Ucraina.

Quella di Kara-Murza è una condanna senza precedenti per un prigioniero politico. 41 anni, padre di tre figli ed ex giornalista con passaporto russo e britannico, Kara-Murza ha trascorso anni all’opposizione politica del presidente Vladimir Putin, facendo pressione su governi e istituzioni per imporre sanzioni alla Russia e ai singoli russi per violazione dei diritti umani.

"La Russia sarà libera, ditelo a tutti" è il primo commento dell'oppositore russo. "La Russia sarà libera" è lo slogan lanciato da Aleksey Navalny, l'oppositore russo più di spicco a livello internazionale e anche lui in carcere.

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Vladimir Kara-Murza Ap
Vladimir Kara-Murza

La Slovacchia ha inviato a Kiev tutti i 13 MiG-29 promessi

 La Slovacchia ha consegnato tutti i 13 caccia MiG-29 che aveva promesso all'Ucraina: lo ha reso noto oggi il ministero della Difesa slovacco, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito. La Slovacchia si era unita alla Polonia nel promettere gli aerei a marzo per aiutare l'Ucraina a combattere le forze russe e aveva consegnato i primi quattro jet il mese scorso. 

Putin: l'Ucraina è la priorità delle forze armate russe

L'Ucraina è "la priorità" delle forze armate russe. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, che in mattinata ha incontrato il ministro della Difesa di Mosca, Sergei Shoigu. "È ovvio che oggi abbiamo priorità chiare per l'uso delle forze armate, questo riguarda la direzione ucraina e tutto ciò che riguarda la protezione della nostra gente nel Donbass e negli altri nuovi territori", ha detto Putin.

Soldato ucraino spara con bazooka a Bakhmut, fiamme e fumo nero: i combattimenti tra le macerie (Video)

Intelligence britannica: per sminare l'Ucraina ci vorranno 10 anni

Per sminare l'Ucraina, probabilmente ci vorrà almeno un decennio. Lo ha scritto l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano su Twitter. "Ogni giorno - afferma il ministero della Difesa di Londra - l'Ucraina continua a ricevere segnalazioni di vittime tra la popolazione civile a causa delle mine antiuomo. Le regioni di Kherson e Kharkiv, precedentemente occupate dalla Russia, hanno sofferto di più. Con l'arrivo della primavera e l'aumento del numero di persone impegnate nelle attività agricole, aumenterà il rischio di incidenti con le mine". L'intelligence ha sottolineato che dall'inizio dell'invasione su vasta scala sono state registrate più di 750 vittime di mine antiuomo tra i civili ucraini. Una vittima su otto è un bambino.

Ancora un attacco russo su Sloviansk, 4 morti

Quattro persone sono morte a Sloviansk, nella regione di Donetsk (est), in seguito a un attacco russo lanciato ieri: lo ha reso noto il governatore regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta il Kyiv Independent. Le vittime di ieri si aggiungono ai 15 morti, incluso un bambino di due anni, e i 24 feriti provocati da un attacco missilistico lanciato dalle forze russe sulla città  venerdì scorso.

Mosca: "Uccisi sette mercenari britannici"

Le autorità russe hanno comunicato che almeno sette "mercenari" britannici sono morti nelle ultime ore durante un attacco contro una roccaforte delle forze armate ucraine. "Utilizzando dispositivi aerei senza equipaggio, gli ufficiali dell'intelligence russa hanno localizzato posizioni fortificate in un'area boscosa", ha dichiarato il ministero della Difesa russo sul suo sito web, aggiungendo che in seguito "i soldati dell'unità d'assalto, sotto la copertura di carri armati, hanno superato più di 500 metri di terreno minato per raggiungere le posizioni nemiche". "I soldati russi - precisa il comunicato - hanno utilizzato un gran numero di granate F-1, neutralizzando un gruppo di sette mercenari britannici e catturando la roccaforte delle forze armate ucraine".

Kiev: ieri respinti 60 attacchi russi nel Donetsk

Le forze ucraine hanno respinto ieri 60 attacchi russi nelle direzioni di Lyman, Bakhmut, Avdiivka e Marinka nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, come riporta Unian. Le truppe russe hanno lanciato nelle ultime 24 ore 25 attacchi missilistici conto le città di Zaporizhzhia, Kamyshevakha (regione di Zaporizhzhia) e Snigirevka (Mykolaiv), così come 42 raid aerei. Inoltre, i russi hanno effettuato 46 attacchi con sistemi di razzi a lancio multiplo contro le posizioni dei militari ucraini e le infrastrutture civili provocando morti e feriti.

Slovacchia: consegnati a Kiev tutti e 13 i caccia promessi

"Tutti e 13 i caccia Mig-29 promessi all'Ucraina sono stati consegnati". Lo ha reso noto via Twitter il ministero della Difesa slovacco. "Orgogliosi di stare dalla parte giusta - viene spiegato ancora - facciamo la cosa giusta per proteggere vite. Siamo accanto all'Ucraina".

Forze ucraine: ancora pesanti combattimenti a Bakhmut

Le forze russe hanno lanciato quelli che l'esercito ucraino ha definito "attacchi senza successo" contro i sobborghi di Bakhmut, mentre pesanti combattimenti continuano all'interno della città assediata. "A Bakhmut sono in corso pesanti combattimenti", ha riferito lo stato maggiore dell'esercito ucraino. "Il nemico ha lanciato attacchi senza successo nelle vicinanze di Khromove e Ivanivs'ke", nei sobborghi alla periferia di Bakhmut. Queste ultime azioni suggerirebbero un tentativo da parte di Mosca di accerchiare i soldati ucraini all'interno di Bakhmut. Nonostante le affermazioni che le forze russe stiano avanzando, i filmati geolocalizzati dalla Cnn mostrano combattenti ucraini che mantengono posizioni nel centro della città.

Stato maggiore di Kiev: "effettuati 5 attacchi nelle aree di concentramento russe"

Le forze ucraine hanno effettuato cinque attacchi contro aree di concentrazione russe e sistemi missilistici antiaerei. Lo ha riferito lo stato maggiore delle forze armate di Kiev, aggiungendo di aver colpito un centro di comando e controllo russo, sistemi missilistici antiaerei, una concentrazione di truppe e attrezzature russe e un deposito di munizioni. 

Mentre ieri l'Ucraina celebrava la Pasqua ortodossa, le forze russe hanno lanciato oltre 50 missili e bombe aeree, uccidendo e ferendo civili. Le regioni di Zaporizhzhia e Mykolaiv sono state colpite con 25 missili terra-aria S-300, secondo lo stato maggiore ucraino. Le forze russe hanno colpito Snihurivka nell'oblast di Mykolaiv con 10 missili uccidendo due adolescenti.

Al via maxi esercitazioni in Svezia, partecipa anche Kiev

Iniziano oggi in Svezia le più grandi esercitazioni militari che il Paese abbia mai organizzato con i suoi partner negli ultimi 25 anni: alle manovre, denominate Aurora 23, parteciperà anche l'Ucraina, come riporta Ukrinform. Insieme alle Forze armate svedesi e ucraine ci saranno quelle di altri 12 Paesi, per un totale di 26.000 militari. Lo scopo è quello di migliorare il potenziale delle truppe nel contrastare un eventuale attacco armato contro il Paese. Le esercitazioni, che si concluderanno a maggio, si terranno in varie parti della Svezia e coinvolgeranno l'Esercito, l'Aeronautica, la Marina e la guardia nazionale svedesi.

Ministro della Difesa cinese da Putin: legami forti e stabili

Il ministro della Difesa cinese Li Shangfu ha ribadito i "forti" legami con Mosca durante l'incontro avuto ieri con il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino. "Abbiamo legami molto forti, che vanno oltre le alleanze politico-militari dell'era della Guerra Fredda" e che sono "molto stabili", ha sottolineato durante l'incontro, che è stato trasmesso dalla televisione russa (la traduzione è della tv russa). 

Il ministro cinese ha anche aggiunto che le relazioni tra Russia e Cina sono "già entrate in una nuova era" e ha spiegato il senso della missione a Mosca: "Questa è la mia prima visita all'estero da quando sono entrato in carica come ministro della Difesa; e ho scelto specificamente la Russia, per sottolineare la natura speciale e l'importanza strategica delle nostre relazioni bilaterali".

Trasformazione del vecchio carro armato russo T-72, nel nuovo letale modello per il fronte ucraino (Video)

Isw: Russia affida crescenti responsabilità alle truppe aviotrasportate

Secondo l'Institute for the Study of War (Isw) il comando militare russo sembra stia gradualmente trasferendo la responsabilità delle operazioni offensive in Ucraina alle truppe aviotrasportate (VDV). Ieri il ministero della Difesa britannico ha riferito che il colonnello generale Mikhail Teplinsky, comandante del VDV, avrebbe "molto probabilmente riacquistato un ruolo di primo piano nella catena di comando in Ucraina" dopo essere stato rimosso dal suo incarico nel gennaio 2023. 

Questo, secondo gli analisti del think-tank, indica che il ministero della Difesa russo vuole lavorare più a stretto contatto con il gruppo Wagner per completare la cattura della città assediata nell'Ucraina orientale.

Le unità VDV - prosegue l'Isw nel suo aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina - sono attivamente impegnate lungo i settori critici del fronte nell'oblast di Lugansk e vicino a Bakhmut e hanno recentemente ricevuto sistemi di artiglieria termobarica TOS-1A, a ulteriore conferma che il comando militare russo potrebbe cercare di conferire alle VDV una maggiore importanza operativa.

Caso Kara-Murza, oggi la sentenza

Lunedì un tribunale russo dovrà pronunciarsi sul destino dell'oppositore Vladimir Kara-Murza, che rischia 25 anni di carcere in un caso emblematico della repressione totale in corso in Russia. Kara-Murza, molto vicino all'oppositore Boris Nemtsov, assassinato nel 2015, è stato uno degli ultimi critici del Cremlino a non essere dietro le sbarre o esiliato all'estero. Il suo processo si sta svolgendo a porte chiuse. Da sempre oppositore del Presidente Vladimir Putin, deve affrontare tre gravi accuse: "alto tradimento", diffusione di "false informazioni" sull'esercito russo e lavoro illegale per un'organizzazione "indesiderabile". 
 

Zaporizhzhia. Troppi feriti, i russi convertono palestra in ospedale

Nella regione di Zaporizhzhia le forze armate russe sono state costrette a trasformare una palestra scolastica in un ospedale militare. Lo riferisce - secondo quanto riportato dall'agenzia Unian - il sindaco di Melitopol, Ivan Federov: "gli invasori stanno subendo enormi perdite nella regione di Zaporizhzhia. Il 90% delle strutture mediche sono già utilizzate come ospedali per il personale militare russo. Ora hanno iniziato a radunarsi nelle scuole" ha detto. 

Belgorod, due incendi in strutture civili. Un drone ha colpito una sottostazione elettrica, la città è in parte senza elettricità

Razzi sulla Pasqua ortodossa, colpite le chiese ucraine

La Pasqua ortodossa di domenica 16 aprile non ha portato alcuna tregua in Ucraina. I filorussi hanno denunciato che nella notte di sabato i razzi ucraini sono caduti vicino alla Cattedrale della Trasfigurazione di Donetsk, provocando un morto e due feriti mentre era in corso la veglia pasquale. Secondo gli ucraini, i russi hanno invece distrutto con un missile la chiesa ortodossa di San Michele Arcangelo a Kushuhum, nella regione di Zaporizhzhia, tenuta vuota proprio per timore di attacchi. Due persone sono rimaste ferite per un altro attacco dell'artiglieria russa sulla chiesa di Nikopol.