La guerra in Ucraina minuto per minuto, giorno 424

Isw: posizioni ucraine a est del Dnipro, nella regione di Kherson. Kiev non conferma né smentisce

Usa negano visti a giornalisti russi per il Consiglio di sicurezza Onu, Lavrov: "Non dimenticheremo, non perdoneremo". Kuleba: un compromesso con Putin sarebbe un errore fatale.
Isw: posizioni ucraine a est del Dnipro, nella regione di Kherson. Kiev non conferma né smentisce
Reuters
La bandiera ucraina sventola a Kherson sulla sponda occidentale del Dnipro (repertorio)

Zelensky: "Non possiamo abbandonare Bakhmut"

L'Ucraina non può rinunciare a tenere Bakhmut, poiché la sua conquista potrebbe essere un punto d'appoggio alla Russia per avanzare su Kramatorsk e Sloviansk. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista ad al-Arabiya. "È impossibile per noi rinunciare a Bakhmut perché questo aiuterebbe ad espandere il fronte e darebbe alle forze russe e  alla Wagner la possibilità di impadronirsi di altre nostre terre", ha detto Zelensky, chiarendo che se la Russia prendesse Bakhmut, ciò potrebbe fungere da trampolino di lancio per avanzare su due città più grandi nella regione di Donetsk, Kramatorsk e Sloviansk.

Kiev: "Bombardata la regione di Sumy, nessun ferito"

Le forze armate russe hanno bombardato le comunità di Khotin e Bilopillia nella regione di Sumy. Lo ha scritto su Telegram l'amministrazione militare regionale di Sumy, citata da Ukrinform. "Durante il giorno, i russi hanno bombardato le comunità di confine di Khotin e Bilopillia. Sono stati registrati undici colpi di mortaio", ha dichiarato l'amministrazione. In entrambi i casi non ci sono state vittime. Nella giornata di ieri, i russi hanno colpito cinque comunità territoriali della regione di Sumy, lanciando un totale di 64 attacchi.

Kadyrov: truppe cecene sono nella zona delle operazioni speciali

"I soldati del 94esimo reggimento operativo della Guardia russa sono andati nella zona delle operazioni speciali": l'ha detto il capo della Cecenia, Ramzan Kadyrov, citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti. "E ancora, il famoso 94esimo reggimento operativo della 46esima brigata della regione del Kazakistan settentrionale del VNG della Russia è in azione. Il nome è lungo, ma i nemici lo pronunciano con uno scioglilingua e cercano di evitare di incontrare i combattenti dell'unità.", ha scritto su Telegram.

Lituania effettua test sul suo sistema elettrico disconnesso dalla Russia

Litgrid, l'operatore del sistema di trasmissione elettrica lituano, ha annunciato ieri di aver completato un test di funzionamento isolato del sistema elettrico del paese della durata complessiva di dieci ore. I rappresentanti di Litgrid hanno dichiarato che il test ha avuto successo e, una volta disconnesso il sistema di trasmissione elettrica dalla rete controllata dalla Russia, la fornitura è continuata senza intoppi in maniera indipendente. Per tutto il periodo del test, l'elettricità è stata fornita ai consumatori lituani dalle centrali elettriche del Paese baltico e dai collegamenti con la Polonia e la Svezia.   

Il ministro dell'Energia lituano, Dainius Kreivys si è detto estremamente soddisfatto della riuscita dell'esperimento. In un messaggio pubblicato sul suo account "Twitter", il ministro ha dichiarato che il test ha rappresentato per la Lituania "un passo da gigante verso l'indipendenza energetica".

Kiev: nel Luhansk scoppiata rissa con sparatoria tra soldati russi e membri Wagner

Una rissa è scoppiata tra i soldati dell'esercito russo e i miliziani del gruppo Wagner e si è trasformata in una sparatoria nella città occupata di Stanytsia Luhanska, nella regione di Luhansk. Lo afferma lo Stato maggiore dell'esercito ucraino nel suo briefing quotidiano, come riporta il Kyiv Indipendent. Secondo lo stato maggiore, ci sono state vittime da entrambe le parti. "Stanno cercando di scaricare l'una sull'altra la responsabilità dei propri errori di calcolo tattici e delle proprie perdite", si legge nel rapporto delle forze armate di Kiev.

Kiev: i primi sistemi di difesa antiaerea Patriot sono in servizio in Ucraina

Kiev: "Il sistema di difesa antiaereo Patriot è già in servizio"

Il sistema di difesa aerea Patriot consegnato dai partner occidentali è già in servizio in Ucraina e "protegge i cieli ucraini dai missili nemici, compresi quelli balistici, e dagli aerei". E gli altri sistemi di difesa aerea promessi dagli alleati sono in arrivo. Lo ha detto Yuri Ignat, portavoce dell'aeronautica militare di Kiev, citato da Ukrinform.   

"Una delle divisioni ha già preso il controllo qualche giorno fa ed è al lavoro. Gli altri (sistemi di difesa aerea ndr) che ci erano stati promessi sono già in viaggio verso le loro future posizioni. Speriamo che ci siano già dei risultati soprattutto contro gli aerei russi", ha dichiarato il portavoce dell'aeronautica.   

Ignat ha anche ricordato che Mykola Oleshchuk, il comandante dell'aeronautica ucraina, abbia già controllato le posizioni di combattimento del sistema di difesa aerea Patriot, e ha aggiunto che "la guerra nel nostro Paese è in corso soprattutto nella direzione orientale e più a sud, nelle regioni di Zaporizhzhia, Kherson e Mykolaiv", anche se "recentemente sono stati registrati attacchi nelle regioni di Chernihiv e Sumy".

Kiev: "Attacchi russi con i droni su Nikopol, ferite 3 persone"

Le truppe russe hanno attaccato con i droni la città di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk, ferendo tre persone. Lo ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, Sergey Lysak. "A Nikopol ci sono tre vittime tra la gente del posto! Questa è un'altra prova che abbiamo a che fare con i terroristi. Ancora una volta hanno attaccato la città dai droni. Hanno lanciato proiettili pericolosi. Ci sono state almeno quattro esplosioni", ha dichiarato Lysak.

Borrell: inaccettabili parole ambasciatore cinese in Francia

"Inaccettabili le dichiarazioni dell'ambasciatore cinese in Francia che mette in dubbio la sovranità dei Paesi divenuti indipendenti con la fine dell'Unione Sovietica nel 1991". È quanto scrive in un tweet l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, commentando le dichiarazioni di Lu Shaye, in un'intervista all'emittente televisiva francese Lci. "L'Ue può solo supporre che queste dichiarazioni non rappresentino la politica ufficiale della Cina", ha aggiunto Borrell.

Russia: non è programmato nessun incontro Lavrov-Blinken a New York

Non è in programma nessun incontro fra i ministri degli Esteri Usa Antony Blinken e russo Serghei Lavrov nei prossimi giorni a New York. Lo ha detto il vicecapo della diplomazia russa Serghei Ryabkov a Mosca. L'incontro era stato ipotizzato vista la presenza a New York di Lavrov, che presiederà alcune sessioni del consiglio di sicurezza Onu. "Non è in programma - ha detto Ryabkov - Non abbiamo in agenda una discussione a livello ministeriale con gli americani al momento. Non sono sicuro che Blinken sarà al quartier generale delle Nazioni Unite in quei giorni. Se ci sarà, prenderemo una decisione adeguata alle attuali circostanze. Se no, ribadisco, troveremo il modo di fargli arrivare segnali legati a questo incidente assolutamente inaccettabile e lampante". Il viceministro si riferiva al mancato rilascio dei visti ai giornalisti russi che dovevano seguire Lavrov a New York. Si è trattato, ha detto, "di ancora un'altra manifestazione di una politica severamente antirussa". Oltre a voler trovare il modo di farlo sapere a "quelli che sono coinvolti nella politica Usa nei confronti della Russia", Ryabkov ha sottolineato che Mosca "risponderà. Lo enfatizzo una volta di più", ha concluso.

Usa: continueremo a denunciare bugie e disinformazione russa

"Come abbiamo detto all'inizio del mese, e come abbiamo sempre fatto, continueremo a denunciare le bugie e la disinformazione della Russia, portando al Consiglio voci, dati e fatti credibili". Lo ha fatto sapere all'ANSA la missione americana all'Onu alla vigilia della riunione del Consiglio di Sicurezza presieduta dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.  

All'incontro per gli Usa sarà presente l'ambasciatrice Linda Thomas-Greenfield, che "illustrerà l'approccio degli Stati Uniti al multilateralismo e al rispetto della Carta delle Nazioni Unite. Questo approccio e questa convinzione sono radicati nel nostro desiderio di risolvere sfide condivise come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare e lavorare insieme per sostenere i principi di sovranità, integrità territoriale e diritti umani".    

"Il contrasto tra questa visione e l'aggressione senza precedenti della Russia ai principi fondamentali delle Nazioni Unite non potrebbe essere più netto, e ci aspettiamo che Thomas-Greenfield renda chiaro tale contrasto nelle sue osservazioni", ha concluso. La Russia ha chiesto un incontro a livello ministeriale, ma il segretario di stato Antony Blinken non ha accettato l'invito, così come molti colleghi occidentali.

Guardian: "Dopo la controffensiva, alleati spingeranno Kiev a una tregua"

"Ecco come finisce la guerra". Inizia così la lunga analisi dell'editorialista del Guardian Simon Tisdall, a lungo editor per gli esteri del quotidiano. Tisdall è convinto che la "tanto attesa controffensiva ucraina riuscirà a riconquistare una parte o addirittura gran parte del territorio occupato", ma nonostante ciò le forze russe manterranno il controllo di parti del Donbass e della Crimea. Dopo questo momento, l'editorialista del Guardian spiega che "i sostenitori occidentali di Kiev inizieranno a spingere per un cessate il fuoco negoziato o una 'tregua duratura', in attesa di un accordo a lungo termine' ed è a questo punto che "anche la Cina entrerà in scena".   

Nello scenario immaginato, la Russia accetterà un cessate il fuoco e il presidente russo Vladimir Putin rimarrà al potere, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dovrà posporre il suo obiettivo di riportare i confini ucraini a quelli che erano prima del 2014, ovvero prima dell'annessione russa della Crimea.   

"Se questo scenario, o qualcosa del genere, si verifica nel corso del prossimo anno, molti ucraini si sentiranno inevitabilmente traditi. La promessa del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di 'fare tutto il possibile' per respingere la Russia rimarrà disattesa. Putin rimarrà al potere nonostante i numerosi crimini. Tuttavia, che ci piaccia o no, questo risultato sembra il più probabile", dice Tisdall, senza però escludere che una delle due parti possa ottenere una vittoria decisiva.

Lavrov vola a New York per Onu, e minaccia di non rinnovare accordo su esportazione grano ucraino

L'incontro tra Lavrov e Guterres è in programma alle 13.30 ora locale, le 19.30 italiane. Il titolare della diplomazia di Mosca discuterà con il segretario generale dell'Onu l'accordo sull'esportazione di grano ucraino a poche settimane dalla prevista scadenza dell'intesa, che rischia di non essere rinnovata a meno che le richieste russe relative alle proprie esportazioni non vengano soddisfatte.   

La Russia ha avvertito che le prospettive per l'accordo oltre il 18 maggio non sono buone, e l'ambasciatore al Palazzo di Vetro Vassily Nebenzia ha spiegato che Lavrov "solleverà la questione durante l'incontro con Guterres". "Non si sta muovendo nulla, si stanno compiendo sforzi ma sfortunatamente per noi sono inutili - ha precisato - Abbiamo detto chiaramente che vogliamo vedere progressi".

"Non sono stati sovrani": ira dei Paesi baltici per le parole dell'ambasciatore cinese a Parigi Lu Shaye

I ministri degli Esteri di Estonia, Lettonia e Lituania, in comunicati separati, hanno giudicato inaccettabili le dichiarazioni di Lu Shaye, ambasciatore cinese in Francia. Shaye, in una recente intervista al canale d'informazione francese Lci, ha messo in discussione la sovranità delle ex repubbliche sovietiche, tra cui appunto i tre Paesi baltici. Parlando della Crimea il conduttore ha fatto notare all'ambasciatore cinese che, secondo il diritto internazionale, la Crimea fa parte dell'Ucraina. Shaye ha risposto facendo un parallelo con le ex repubbliche sovietiche - comprese le tre nazioni baltiche - che si sono liberate dopo il crollo dell'Urss nel 1991. "Per quanto riguarda il diritto internazionale, anche questi Paesi dell'ex Unione Sovietica non hanno, non hanno lo status - come dire? - che sia effettivo nel diritto internazionale, perché non c'è un accordo internazionale che consolidi il loro status di Paese sovrano", ha affermato. Tallinn, Riga e Vilnius convocheranno l'ambasciatore o il rappresentante della Cina per chiedere spiegazioni sui commenti dell'inviato.

Il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, ha twittato che "se qualcuno si sta ancora chiedendo perché gli Stati baltici non si fidano della Cina per 'mediare la pace in Ucraina', ecco un ambasciatore cinese che sostiene che la Crimea è russa e che i confini dei nostri Paesi non hanno basi legali". Il suo omologo estone, Margus Tsahkna, ha dichiarato che i commenti dell'ambasciatore cinese sono "falsi e un'interpretazione errata della storia", mentre il ministro degli Esteri lettone Edgar Rinkevics ha affermato che le dichiarazioni sono "completamente inaccettabili".

Lu Shaye, ambasciatore cinese in Francia gettyimages
Lu Shaye, ambasciatore cinese in Francia

Podolyak, "I Paesi ex Urss hanno uno status sancito dal diritto"

"Tutti i Paesi dell'ex Unione Sovietica hanno un chiaro status sovrano sancito dal diritto internazionale. Fatta eccezione per la Russia, che fraudolentemente si è insediata nel Consiglio di sicurezza dell'Onu". Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando le parole dell'ambasciatore cinese in Francia Lu Shaye.  

"È strano sentire una versione assurda della 'storia della Crimea' da un rappresentante di un Paese scrupoloso sulla sua storia millenaria. Se vuoi essere un attore politico importante, non ripetere a pappagallo la propaganda degli outsider russi..."ha concluso il consigliere del presidente ucraino.

Kuleba: un compromesso con Putin sarebbe un errore fatale

L'Ucraina deve ripristinare la sua sovranità e la sua integrità territoriale, con l'aiuto dei propri partner. Ciò è necessario sia per Kiev, che per la futura pace nel continente e nel mondo. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un'intervista con il giornale tedesco Die Welt. "L'integrità territoriale dell'Ucraina deve essere ripristinata, un compromesso con Mosca avrebbe conseguenze fatali per il futuro ordine mondiale" ha chiarito Kuleba aggiungendo che l'offensiva russa nell'est dell'Ucraina si è indebolita. Secondo il ministro degli Esteri ucraino la Russia non ha mostrato alcun interesse reale nei negoziati, mentre "nessun paese al mondo cerca la pace tanto quanto l'Ucraina", ma - ha concluso Kuleba - "sappiamo anche che la vera pace deve essere giusta e duratura".

Ue: dall'inizio della guerra attacchi hacker saliti del 140%

"Dall'inizio della guerra voluta da Vladimir Putin in Ucraina, gli attacchi cibernetici" contro l'Unione europea "sono aumentati del 140%". Lo ha detto il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, durante la trasmissione Questions Politiques dell'emittente France Inter. Il presidente russo "ha paura del progetto europeo e fa di tutto per dividere l'Europa e indebolirla", ha evidenziato il commissario. 

Un'ex parlamentare svedese si è unita all'esercito ucraino

Caroline Nordengrip, ex parlamentare svedese (fino al 2022) del partito populista di destra Democratici svedesi, si unirà all'esercito ucraino nella guerra contro la Russia. Lo ha scritto lei stessa sulla sua pagina Instagram, condividendo anche la documentazione ufficiale: "Ora, dopo tre giorni di burocrazia, mi è stato permesso di arruolarmi nell'esercito regolare, ci sono voluti molti timbri. Impronte digitali, foto, medici, psicologi, almeno 30 firme". Nordengrip, che da novembre si addestra con i soldati ucraini, servirà ora nelle file della Legione internazionale, che fa parte delle forze armate ucraine. Molte le foto degli allenamenti condivise dalla 43enne, accompagnate da frasi d'ammirazione verso i combattenti di Kiev che "resistono all'assalto russo 24 ore al giorno, in tutte le condizioni, al freddo o al caldo" 

Josep Borrell: dall'ambasciatore cinese in Francia "parole inaccettabili"

"I commenti dell'ambasciatore cinese in Francia, che mette in discussione la sovranità dei Paesi diventati indipendenti con la fine dell'Unione Sovietica nel 1991, sono inaccettabili". Lo scrive in un tweet l'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, dopo le dichiarazioni controverse del diplomatico Lu Shaye. "L'Ue può solo supporre che queste dichiarazioni non rappresentino la politica ufficiale della Cina", evidenzia Borrell. 

Usa negano visti a giornalisti russi per il Consiglio di sicurezza Onu, Lavrov: "Non dimenticheremo, non perdoneremo"

La Russia accusa gli Stati Uniti di non aver concesso i visti ai giornalisti russi che volevano andare a New York nei prossimi giorni per seguire il ministro degli Esteri Serghei Lavrov che presidierà il Consiglio di Sicurezza Onu. Lo ha denunciato il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov. Lo stesso Lavrov, parlando con i cronisti all'aeroporto prima di decollare per New York, ha commentato con durezza la decisione degli Stati Uniti: “Potete stare certi che non dimenticheremo e non vi perdoneremo- Ho certamente capito quanto i nostri colleghi americani siano noti per questo genere di cose, ma ero sicuro che, comunque, questa volta, tenendo conto dell'attenzione che è stata attirata sul loro comportamento oltraggioso, le cose sarebbero state diverse. Il paese che si definisce il più forte, il più intelligente, il più libero, il più giusto si è tirato indietro, ha fatto una sciocchezza e ha dimostrato quanto valgono le sue assicurazioni giurate sulla protezione della libertà di parola, sull'accesso alle informazioni e così via".

La Francia promette navi, autobus e ricostruzione ferrovie

Il governo francese ha promesso all'Ucraina di fornire navi, autobus e la ricostruzione delle ferrovie. Il ministro delegato ai Trasporti, Clément Beaune, che domenica 23 aprile ha concluso una visita di quattro giorni in Ucraina, ha invitato le aziende francesi, "d'ora in poi", a "esserci, soprattutto nel settore dei trasporti". Secondo il ministero francese della Transizione ecologica, "le ultime valutazioni stimano il costo della ricostruzione dell'Ucraina in 383 miliardi di euro", di cui 83 miliardi solo per le infrastrutture di trasporto.

Kiev: "massiccio bombardamento russo sulla regione di Kherson"

Le forze russe hanno bombardato "massicciamente" il villaggio di Kizomys, nella regione di Kherson, ferendo due donne. Lo riporta su Telegram Alexander Prokudin, capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Ukrinform. "L'esercito russo ha bombardato massicciamente il villaggio di Kizomys nella comunità di Bilozerka. A mezzogiorno, l'artiglieria russa stava attaccando l'insediamento. Il nemico ha preso di mira la costruzione di una scuola locale, un'auto della polizia e circa 25 edifici residenziali", ha scritto Prokudin. Una donna di 85 anni è stata ferita alla testa e al petto a causa del bombardamento e un'altra di 57 anni ha riportato una ferita alla mano.  Entrambe sono state ricoverate in ospedale.

Domani Tajani al Consiglio affari esteri Ue sulla guerra in Ucraina

Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani sarà domani, lunedì 24 aprile 2023, a Lussemburgo per partecipare al Consiglio Affari Esteri dell'Unione europea. Il Consiglio, presieduto dall'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, procederà a uno scambio di opinioni sull'aggressione russa contro l'Ucraina, dopo un breve intervento in videoconferenza del Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Il Consiglio discuterà quindi del piano d'azione dell'UE sulle conseguenze geopolitiche della guerra di aggressione russa e terrà un dibattito sui principali temi di attualità, soffermandosi in particolare su Sudan, Tunisia, Moldavia e Cina. I lavori del Consiglio saranno preceduti da una prima colazione informale cui prenderanno parte il segretario generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejcinovic Buric, e il ministro degli Affari esteri dell'Islanda, Þórdís Kolbrún Reykfjörð Gylfadóttir, mentre è prevista una colazione di lavoro con il ministro degli Affari Esteri della Georgia, Ilia Darchiashvili. A margine del Consiglio, il ministro Tajani incontrerà il segretario generale Marija Pejcinovic Buric, per un colloquio in vista del IV Vertice del Consiglio d'Europa previsto il 16-17 maggio a Rejkyavik.

La mappa dettagliata delle postazioni ucraine a est del Dnipro

L'ha pubblicata su Twitter George Barros, analista del think tank statunitense Institute for the Study of War, in testa a un lungo thread in cui dettaglia le evidenze in base alle quali Isw ha inserito nel suo ultimo report l'avanzamento oltre il fiume Dnipro nella regione di Kherson 

L'esercito ucraino non conferma né smentisce la testa di ponte oltre il Dnipro

Natalia Humeniuk, portavoce del Comando operativo sud delle forze armate dell'Ucraina,  intervenendo oggi sulla tv ucraina, non ha confermato né smentito il rapporto del think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw) su una testa di ponte sulla sponda orientale del fiume Dnipro, nella parte della regione di Kherson finora occupata dai russi. Humeniuk ha affermato che i dettagli delle operazioni militari nel delta del Dnipro non possono essere divulgati per motivi di sicurezza e ha chiesto pazienza. Ha aggiunto che è "un lavoro molto difficile superare un ostacolo come il Dnipro, quando la linea del fronte passa attraverso un fiume ampio e potente".

Kiev: "Non cercate di metterci al tavolo dei negoziati, dateci più armi"

“Finché l'obiettivo dell'aggressore russo rimane lo stesso - distruggere l'Ucraina - le recenti iniziative per un accordo di pace sono peacemaking filo-russo. Non cercate di metterci al tavolo dei negoziati, dateci più armi. Le armi sono il miglior mediatore e un chiaro argomento a favore della Russia nella comunicazione”. Così su Twitter il Segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina, Oleksiy Danilov

Volodymyr Zelensky: grato per il coraggio dei nostri difensori

 "Questa settimana ho visitato la regione di Donetsk, la regione di Poltava e Volyn. Ho ringraziato i nostri uomini e donne che difendono altruisticamente l'Ucraina. Ognuno di loro ha la propria storia di coraggio. Ogni storia del genere è un mattone che forma la nostra vittoria". Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky

Si fingono minorenni per fuggire dall'Ucraina, arrestati

 Due giovani ucraini hanno cercato di fuggire dal Paese spacciandosi per minorenni, con tanto di certificati di nascita, ma sono stati immediatamente smascherati dalle guardie di frontiera al confine con l'Ungheria. Lo riporta l'emittente tv 24 Kanal. "Due giovani, di 20 e 21 anni, che hanno tentato di attraversare il confine utilizzando i certificati di nascita di qualcun altro, sono stati scoperti dalle guardie di frontiera del distaccamento di Mukachevo al confine con l'Ungheria", ha reso noto in un comunicato il dipartimento regionale occidentale del servizio di frontiera statale ucraino. "Dono arrivati al posto di blocco di Luzhanka accompagnati da un 52enne, un vecchio residente del villaggio di Korolevo, nel distretto di Berehiv", prosegue la nota. Uno di loro aveva con sé una lettera dei genitori, rilasciata sulla base dei dati identificativi dei ragazzi - di 13 e 15 anni di età - i cui cognomi erano indicati nei certificati di nascita. Tuttavia, i due sono stati immediatamente smascherati da un addetto ai controlli alla frontiera. Prima di Pasqua le guardie di frontiera della regione di Odessa avevano arrestato un uomo che cercava di attraversare illegalmente il confine vestito con abiti da donna. L'uomo, che aveva anche una parrucca, ha fatto insospettire le guardie poiché portava gli occhiali da sole in piena notte.

Ambasciatore cinese in Francia nega la sovranità degli stati ex-Urss. Podolyak: "Parole assurde". Parigi: "Costernati"

L'Ucraina ha condannato i commenti "assurdi" dell'ambasciatore cinese in Francia, che nei giorni scorsi ha messo in dubbio la sovranità dei paesi post-sovietici. Venerdì scorso, l'ambasciatore Lu Shaye ha suggerito che le nazioni emerse dopo la caduta dell'Urss "non hanno uno status effettivo ai sensi del diritto internazionale perché non esiste un accordo internazionale che confermi il loro status di nazioni sovrane". Per il consigliere presidenziale ucraino, Mykhaylo Podolyak, lo status dei paesi post-sovietici è "sancito dal diritto internazionale". "E' strano sentire una versione assurda della 'storia della Crimea' da un rappresentante di un paese che è scrupoloso riguardo alla sua storia millenaria", ha commentato, sottolineando che se Pechino vuole essere un "attore politico importante, non può ripetere a pappagallo la propaganda dei russi…". Le parole di Lu hanno provocato la reazione anche del ministero degli Esteri francese che ha riferito di aver "appreso con costernazione delle dichiarazioni dell'ambasciatore". "Spetta alla Cina dire se queste dichiarazioni riflettono la sua posizione, cosa che speriamo non sia così", si legge in una nota di Parigi. Per il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevics, "le osservazioni dell'ambasciatore cinese in Francia in merito al diritto internazionale e alla sovranità delle nazioni sono del tutto inaccettabili. Ci aspettiamo spiegazioni da parte cinese e la completa ritrattazione di questa affermazione".

Kiev: per rapire i bambini i russi uccidono anche i genitori

Le forze russe arrivano anche a uccidere i genitori dei bambini ucraini per rapire i loro figli e portarli in Russia illegalmente: lo ha detto la commissaria per i diritti dei bambini della presidenza ucraina, Daria Gerasimchuk, in un'intervista esclusiva all'emittente tv 24 Kanal. Gerasimchuk ha delineato cinque scenari di come la Russia rapisce i bambini ucraini. Nel primo scenario, i genitori vengono detenuti per vari motivi - spesso senza alcun motivo - ed i bambini vengono immediatamente allontanati dalla famiglia: prima vengono portati nei territori occupati e poi vengono deportati in Russia. Il secondo scenario prevede il rapimento dei piccoli direttamente dalle loro famiglie biologiche. In questo caso gli adulti "scomodi", cioè che "non vogliono collaborare con gli occupanti", vengono privati "della loro responsabilità genitoriale secondo alcune leggi inventate dalle autorità di occupazione". Il terzo metodo presuppone che i russi uccidano i genitori e portino via i bambini che sono rimasti con parenti e amici dalla famiglia. "Questo è accaduto, ad esempio, ai primi due bambini che siamo riusciti a riportare (in Ucraina) - ha spiegato Gerasimchuk -. Erano Ilya Matvienko e Kira Obedynska. Il ragazzo è stato gravemente ferito a una gamba e sua madre è morta tra le sue braccia. Kira ha perso suo padre proprio davanti ai suoi occhi mentre cercava di andare a prendere l'acqua. E, infatti, i russi hanno portato questi bambini rapiti a Donetsk, preparandosi per la deportazione in Russia". Nel quarto scenario i russi non consentono alle autorità ucraine di trarre in salvo quei bambini che si trovano nelle strutture di accoglienza istituzionali nei territori occupati. Ma il metodo più utilizzato prevede che i russi portino via i bambini per la cosiddetta "riabilitazione". In primo luogo, ha spiegato Gerasimchuk, le forze russe creano condizioni nei territori occupati assolutamente inadatte alla vita di un bambino. Successivamente, offrono ai genitori di concedere "volontariamente" al bambino una cosiddetta vacanza di tre settimane o un mese, ma in realtà nessuno viene restituito. "Assolutamente a tutti i bambini viene detto che i loro genitori non hanno bisogno di loro, che non li amano e che ora saranno russi", ha aggiunto la funzionaria.

Isw: testa di ponte ucraina a est del fiume Dnipro, nella regione di Kherson

Secondo il think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw), nella regione di Kherson, che ha geolocalizato le immagini pubblicate in questi giorni dai blogger militari russi, le forze ucraine avrebbero stabilito una testa di ponte sulla sponda orientale del fiume Dnipro, finora occupata dai russi. Non sono chiari la portata e gli obiettivi di questa avanzata, registrata per la prima volta. Ci sarebbero già solide linee di rifornimento alle postazioni delle forze armate ucraine al di là del fiume. "I filmati, pubblicati da un blogger russo il 22 aprile, mostrano che le forze ucraine hanno preso posizione sulle rive del fiume Dnipro a nord di Oleshki (7 chilometri a sud-ovest di Kherson) e sono avanzate fino al confine settentrionale dell'insediamento sull'autostrada E97, così come ad ovest dei cottage estivi (10 chilometri a sud di Kherson). Il filmato indica anche che le truppe russe potrebbero non avere il controllo delle isole sui fiumi Konka e Chaika, situate a meno di mezzo chilometro a nord delle posizioni di geolocalizzazione dell'esercito ucraino vicino al ponte Antonovsky", afferma il rapporto ISW.

Radicali italiani a Bucha e Irpin: "Putin criminale di guerra"

Una delegazione dei Radicali Italiani è giunta a Kyiv e ha fatto visita alle città simbolo dei crimini di guerra russi, Bucha e Irpin. Qui gli esponenti di Radicali Italiani hanno esposto lo striscione con la scritta 'Putin is a war criminal' per ribadire quanto già portato avanti con la campagna 'Putin all'Aja' che fin dall'inizio dell'aggressione russa ha raccolto firme per sostenere il lavoro delle Corte Penale Internazionale nell'incriminazione del capo del Cremlino.

Radicali Italiani a Bucha/Irpin Facebook / Radicali italiani
Radicali Italiani a Bucha/Irpin

Missili russi su Kharkiv: abitanti cercano tra le macerie, la furia dell'attacco russo nella notte (Video)

Europa-Regioni: CdR Ue da Zelensky, “sostegno a ricostruzione”

Vertice internazionale delle città e delle regioni di tutto il mondo a Kiev per sostenere la ricostruzione dell'Ucraina. I sindaci e i governatori regionali, tra i quali una delegazione del Comitato europeo delle regioni guidata dal presidente Vasco Alves Cordeiro, hanno incontrato oggi il presidente Volodymyr Zelensky per "uno scambio concreto su come ricostruire le città e le regioni distrutte dalla guerra illegale e atroce della Russia" e su come "sostenere questo sforzo". Lo ha reso noto lo stesso Cordeiro. Al summit ha partecipato anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

"La tempesta si sta avvicinando ai nemici": video per reclutare soldati per le brigate d'assalto (Video)

Gb, al via grande campagna russa per reclutamento volontari

Il ministero della Difesa russo ha lanciato una nuova grande campagna per il reclutamento di volontari da inviare al fronte, con annunci sui social media, cartelloni pubblicitari e in tv: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La nuova campagna fa leva sull'orgoglio maschile delle potenziali reclute, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, attraverso appelli ai "veri uomini", oltre a sottolineare i vantaggi finanziari dell'arruolamento. Da quando è stato interrotto l'accesso al reclutamento dei detenuti, anche la compagnia militare privata Wagner è in competizione per il limitato bacino di uomini russi in età da combattimento, osservano gli esperti di Londra secondo i quali è altamente improbabile che la campagna riesca ad attrarre i 400.000 volontari previsti dal ministero della Difesa. Le autorità stanno quasi certamente cercando di ritardare il più a lungo possibile qualsiasi nuova mobilitazione obbligatoria per ridurre al minimo il dissenso interno, conclude il rapporto.

Ucraina, media: “Ieri colpite otto volte le postazioni russe”

I piloti di guerra ucraini ieri hanno colpito otto volte le posizioni nemiche lungo la linea del fronte. Lo rende noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate nel suo aggiornamento mattutino, secondo quanto riferisce Ukrinform. "Un elicottero Mi-24  nemico e quattro droni nemici sono stati abbattuti (due droni da  ricognizione, Orlan-10 e Zala, oltre a due droni kamikaze del tipo  Lancet). Durante il giorno, unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito quattro ammassi nemici, due depositi di munizioni e due  oggetti militari più importanti", si legge nel resoconto. 

L'impressionante bomba caricata sul caccia Su-34 russo: video dalla "zona dell'operazione speciale" (Video)

Ucraina: danni ad abitazioni nell'attacco a Kharkiv di ieri

L'attacco missilistico lanciato ieri sera dalle forze russe contro la città di Kharkiv, nell'Ucraina orientale, ha danneggiato alcune abitazioni e una fabbrica: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, come riporta Rbc-Ucraina. Non si registrano feriti o vittime.  Secondo Sinegubov, uno dei razzi ha colpito il territorio, mentre un altro probabilmente è esploso in aria. Inoltre, due case sono state distrutte e altre 10 sono state danneggiate nel villaggio di Kotlyary.  

L'ex “comandante Wagner” confessa brutali uccisioni: “Erano gli ordini, ho ucciso bambini a Bakhmut”

I media occidentali, anche Rainews, non sono in grado verificare le affermazioni né l'identità degli intervistati.

Ucraina: Gb, Russia lancia reclutamento, difficile arrivi target

Il ministero della Difesa russo ha lanciato una nuova campagna per il reclutamento di volontari da inviare in Ucraina ma e' "altamente improbabile" che raggiunga "l'obiettivo dichiarato dei 400 mila volontari". E' quanto affermato dall'intelligence britannica nel quotidiano bollettino sulla guerra in Ucraina.   Mosca e' entrata in competizione con la societa' Wagner per arruolare uomini in eta' da combattimento, dopo che al gruppo di mercenari e' stato bloccato il rifornimento tra i detenuti. "Le autorita' russe stanno quasi certamente cercando di ritardare il piu' a lungo possibile qualsiasi nuova, palese mobilitazione obbligatoria per ridurre al minimo il dissenso interno", ha aggiunto Londra.  

Ucraina: missile russo contro Sloviansk nella notte

Le forze russe hanno lanciato nella notte un altro attacco missilistico contro la città di Sloviansk, nella regione di Donetsk: lo ha reso noto il capo dell'Amministrazione militare regionale, Vadim Lyakh, come riporta Rbc-Ucraina. "Questa volta, un missile S-300 ha colpito il micro distretto di Lesnoy vicino a una cava. Diverse case sono state danneggiate", ha scritto Lyakh su Facebook sottolineando che non ci sono stati feriti o vittime. Il 14 aprile scorso una persona era morta in seguito ad un attacco russo contro un quartiere residenziale della città.

Gb, al via campagna pubblicitaria per reclutamento volontari

Il ministero della Difesa russo ha lanciato una nuova grande campagna per il reclutamento di volontari da inviare al fronte, con annunci sui social media, cartelloni pubblicitari e in tv: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. La nuova campagna fa leva sull'orgoglio maschile delle potenziali reclute, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter, attraverso appelli ai "veri uomini", oltre a sottolineare i vantaggi finanziari dell'arruolamento. Da quando è stato interrotto l'accesso al reclutamento dei detenuti, anche la compagnia militare privata Wagner è in competizione per il limitato bacino di uomini russi in età da combattimento, osservano gli esperti di Londra secondo i quali è altamente improbabile che la campagna riesca ad attrarre i400.000 volontari previsti dal ministero della Difesa. Le autorità stanno quasi certamente cercando di ritardare il più a lungo possibile qualsiasi nuova mobilitazione obbligatoria per ridurre al minimo il dissenso interno, conclude il rapporto. 

Da diverse settimane continuano gli attacchi sulle regioni russe di confine con l'Ucraina: qui uno dei recenti attacchi sulla regione russa - L'esplosione di una bomba, trovata dalle autorità russe in centro a Belgorod: evacuati in 3000 (Video)

Ucraina: droni russi sulla città di Nikopol

Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco con droni contro la città di Nikopol, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione distrettuale, Yevgeny Yevtushenko, senza fornire dettagli. Lo riporta Rbc-Ucraina. "Nikopol - uso di droni. Rimanete negli edifici!", ha scritto Yevtushenko. I russi avevano già colpito il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, con un drone nella tarda serata di ieri.  

Ucraina: da Polonia aiuti per ripristino infrastrutture energetiche

Dal maggio 2022 sono arrivate dalla Polonia all'Ucraina 80 spedizioni di aiuti per il fabbisogno energetico, pari a circa 1.500 tonnellate di attrezzature.Lo riferisce il servizio stampa del gabinetto dei ministri , secondo quanto riporta Ukrinform."Dal maggio 2022, dalla Polonia all'Ucraina sono arrivate in totale 80 spedizioni di aiuti umanitari per il fabbisogno energetico. Si tratta di circa 1.500 tonnellate di attrezzature. Solo nell'ultima settimana sono arrivate 12 spedizioni. Tra le le apparecchiature fornite ci sono generatori, trasformatori, isolatori, supporti in cemento armato, cavi, sistemi di alimentazione di emergenza, sezionatori e altro materiale necessario per i lavori di riparazione", si legge nella dichiarazione.

Ucraina: media, ieri 8 attacchi a postazioni russe

I piloti di guerra ucraini hanno colpito ieri otto volte le posizioni nemiche lungo la linea del fronte. E' l'aggiornamento dello Stato Maggiore delle Forze Armate, riferito dai media ucraini. "Un elicottero Mi-24 nemico e quattro droni nemici sono stati abbattuti (due droni da ricognizione, Orlan-10 e Zala, oltre a due droni kamikaze del tipo Lancet). Durante il giorno, unità missilistiche e di artiglieria hanno colpito quattro convogli nemici e due depositi di munizioni", si legge nella nota.

Kiev, al lavoro per sistema protezione infrastrutture critiche

L'Ucraina ha iniziato a realizzare un sistema di protezione delle infrastrutture critiche in conformità con i requisiti della legislazione europea: lo ha reso noto il Servizio statale per le comunicazioni speciali, come riporta Ukrinform. "L'Ucraina sta studiando le direttive Ue Nis 2 (Ue 2022/2555) ed Rce (Ue 2022/2557) sulla protezione delle infrastrutture critiche e sta collaborando con i Paesi che hanno già avviato la loro attuazione", si legge in un comunicato. Kiev già collabora con l'American Cyber Security and Critical Infrastructure Protection Agency (Cisa), che ha una grande esperienza nella protezione delle infrastrutture critiche. Il Servizio statale per le comunicazioni speciali, in qualità di organismo autorizzato nel campo della protezione delle infrastrutture critiche ucraine, sta sviluppando il quadro normativo e legale necessario.  

Il carro armato russo sembra inarrestabile: tank T-72 sfonda gli alberi, offensiva verso Kremenchuk (Video)

Ucraina: figlio Peskov conferma, ho combattuto con gruppo Wagner

Nikolai Peskov, figlio del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ieri sera ha confermato di aver combattuto in Ucraina per poco meno di 6 mesi nelle file del gruppo Wagner, come aveva raccontato il capo della milizia Prighozin. "E' stata una mia iniziativa", spiega in un'intervista esclusiva alla Komsomolskaya Pravda, "lo consideravo mio dovere. Dovevo solo partecipare, dovevo aiutare tutti quelli che erano lì. Non potevo sedermi in disparte e guardare gli amici e altre persone andarci". Del suo periodo sul campo ricorda di essere stato "accettato normalmente. La squadra è amichevole" ma ha preferito presentarsi con un altro cognome, "nessuno sapeva veramente chi fossi". Sull'esito dell'operazione speciale il giovane Peskov non ha dubbi: "Sono follemente orgoglioso di tutti quelli che sono lì adesso, tutti i ragazzi stanno facendo un lavoro straordinario. E penso che tutti i compiti fissati saranno adempiuti. Sono convinto di questo".

Ucraina: Kiev, missili russi S-300 su Kharkiv, colpiti edifici civili

Nella notte "gli occupanti hanno attaccato la città di Kharkiv e il distretto di Kharkiv". Lo fa sapere in un messaggio via Telegram Oleg Synegubov, dell'amministrazione regionale. "Il nemico ha sparato con missili S-300", si legge nel messaggio, "uno dei missili nemici ha colpito il settore privato del villaggio di Kotlyary", mentre "a Kharkiv è stata colpita un'infrastruttura civile e i soccorritori stanno spegnendo un incendio di vaste proporzioni".

Pioggia di proiettili, video del combattimento: soldati russi in Donbass nascosti dietro un palazzo (Video)

Kiev, offensive russe verso Bakhmut, Avdiiv e Marinka

“ieri la Federazione Russa ha lanciato 8 attacchi missilistici, 37 attacchi aerei ed ha sparato circa 45 razzi contro le posizioni delle nostre truppe ed aree popolate ”, così lo stato maggiore delle forze armate ucraina, nel suo bollettino giornaliero. “Ci sono morti e feriti tra la popolazione civile, edifici residenziali privati ​​distrutti e danneggiati - prosegue l'esercito di Kiev - il nemico sta concentrando i suoi sforzi principali sulla conduzione di azioni offensive nelle direzioni Bakhmut, Avdiiv e Marinka, respinti 58 attacchi nemici”.

Le battaglie più feroci "continuano per Bakhmut e Marinka", ha detto lo stato maggiore.

I membri di una squadra di cooperazione civile-militare ucraina caricano i resti di un soldato russo in un vagone ferroviario nel villaggio di Synykha AFP
I membri di una squadra di cooperazione civile-militare ucraina caricano i resti di un soldato russo in un vagone ferroviario nel villaggio di Synykha

Kiev: Recuperati centinaia di corpi di soldati russi

Le squadre di ricerca ucraine affermano di aver recuperato i corpi di centinaia di soldati ucraini morti, insieme a un numero simile di russi, che intendono rimpatriare. Nel frattempo, Kiev chiede la restituzione di ogni ucraino catturato dalle forze di Mosca. Lo scrive la Cnn.

Trump: se eletto la guerra in Ucraina finisce subito

Trump ha dichiarato che se diventerà nuovamente presidente degli Stati Uniti, la guerra in Ucraina sarà finita prima ancora di entrare alla Casa Bianca. L'ex presidente degli Stati Uniti ha detto questo durante un discorso in Florida. Trump ha anche affermato di considerarsi l'unico candidato alla presidenza in grado di evitare una terza guerra mondiale. Inoltre, Trump ha promesso che renderà gli Stati Uniti "completamente indipendenti dalla Cina".