La guerra in Ucraina minuto per minuto, giorno 428

Mosca: interrotte le linee di rifornimento ucraine a Bakhmut

Missili russi nella notte su Mykolaiv. Corrado Zumino torna in Italia: "Sto bene ma ho perso un amico"
Mosca: interrotte le linee di rifornimento ucraine a Bakhmut
@UkraineNOW
Ucraina, attacco missilistico a Mikolaiv

Qin Gang: "Lavoriamo per la pace in Ucraina"

Il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, ha affermato oggi che la Cina è disposta a lavorare con i paesi dell'Asia centrale - tradizionale "giardino di casa" della Russia - per spingere verso una soluzione politica della crisi ucraina. Lo riferisce il South China Morning Post. Il ministro ha parlato all'indomani dell'attesa telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.

Zelensky: "Dal Consiglio d'Europa risultato politico importante"

La risoluzione dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa che "riconosce che la deportazione russa di bambini ucraini costituisce la prova del crimine di genocidio" è "un risultato politico importante". Lo afferma sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Accolgo con favore il primo riconoscimento di questo fatto da parte di un organo statutario del Consiglio d'Europa, organizzazione che unisce tutta l'Europa", aggiunge. "In pratica, questa decisione aiuterà in modo significativo i nostri sforzi globali per assicurare alla giustizia la Russia e i suoi funzionari, compreso il capo dello Stato terrorista, per il genocidio e le politiche di genocidio contro l'Ucraina", conclude Zelensky.

Sunak-Meloni: "Pace in Ucraina? Solo se accettabile per Kiev"

C'è stato spazio ovviamente anche per il dossier ucraino nel faccia a faccia avuto oggi a Londra dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con il premier britannico, Rishi Sunak. Lo sottolinea Downing Street nel comunicato serale che sintetizza i contenuti del colloquio, confermando la sintonia a vasto raggio dei due leader: incluso sulla necessità di continuare "a sostenere l'Ucraina" nella guerra con la Russia e di auspicare la pace solo a patto che "i suoi termini siano accettabili per il popolo ucraino".

Zelensky: "Attacco russo su Kostyantynivka, ci sono feriti"

Un attacco serale sulla cittadina di Kostyantynivka, nella regione di Donetsk, ha provocato danni e anche vittime: a denunciarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio citato da Ukrinform. "A Mykolaiv - aveva premesso il leader - è già stata completata la demolizione dei detriti sul luogo dell'attacco missilistico avvenuto ieri sera. Più di 20 feriti, una persona è morta. Le mie condoglianze alla famiglia e agli amici. Dozzine di case comuni e due istituti scolastici sono stati danneggiati dai razzi". Stasera, ha proseguito "è stato effettuato un altro attacco missilistico su Kostyantynivka, nella regione di Donetsk. Anche una scuola, un ospedale e edifici residenziali sono stati danneggiati. Sfortunatamente, ci sono persone ferite", ha detto Zelensky. 

Ucciso ufficiale collaborazionista della polizia di Melitopol

Un capo della polizia della città ucraina occupata di Melitopol, che aveva disertato verso la Russia dopo che questa aveva conquistato la città, è morto oggi per l'esplosione di un ordigno improvvisato. Lo riferisce la BBC. Oleksandr Mishchenko è deceduto quando un ordigno improvvisato è esploso all'ingresso del condominio in cui viveva. Ci sono state recentemente segnalazioni di un'intensificata attività di guerriglia ucraina nella regione. 

La Bulgaria denuncia forte incremento di attacchi ibridi russi

La Bulgaria sta affrontando un aumento senza precedenti di attacchi ibridi russi. Lo ha dichiarato oggi a Sofia il ministro degli Esteri bulgaro, Nikolay Milkov, citato dai media locali. A suo dire, i numerosi casi registrati "sono volti a minare la stabilità della Bulgaria, e di conseguenza i valori e i processi democratici". "La Russia utilizza un ricco arsenale di tattiche ibride, strumentalizza le forniture di energia e generi alimentari, applica cyberattacchi per controllare le tecnologie sensibili", ha aggiunto Milkov. Secondo il ministro, si osserva in Bulgaria un rafforzamento senza precedenti della propaganda di Mosca "volta alla destabilizzazione politica interna della nostra società, provocando malcontento e riducendo la solidarietà con l'Ucraina".

Fed: Powell ingannato al telefono da russi che si fingevano Zelensky

A gennaio il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, è stato ingannato in una lunga telefonata con burloni russi che si sono spacciati per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante la quale Powell sembrava discutere dell'impatto economico degli aumenti dei tassi di interesse. I video della telefonata sono stati pubblicati sui social media. In un filmato, Powell afferma che "una recessione è quasi altrettanto probabile di una crescita molto lenta" quest'anno. 

Un portavoce della Federal Reserve ha dichiarato che "il video sembra essere stato modificato e non posso confermare che sia accurato". "Il presidente Powell ha partecipato a una conversazione a gennaio con una persona che si è travisata come il presidente ucraino", ha detto il portavoce. "Si è trattato di una conversazione amichevole e si è svolta nel contesto della nostra posizione a sostegno del popolo ucraino in questo momento difficile. Non sono state discusse informazioni sensibili o riservate". 

 

Generale Usa: “Le forze di terra russe sono più grandi oggi che a inizio guerra”

"Le forze di terra russe sono più grandi oggi che all'inizio del conflitto". Lo ha affermato il generale americano Christopher Cavoli, capo delle Forze della Nato in Europa, sottolineando che nonostante abbia subito migliaia di perdite dall'inizio della guerra, la Russia ha ancora molta potenza di fuoco nel proprio arsenale. 

"Le forze di terra russe sono state in qualche modo ridotte da questo conflitto, ma sono più grandi oggi di quanto non lo fossero all'inizio della guerra", ha detto Cavoli davanti alla Commissione per i servizi armati della Camera degli Stati Uniti, aggiungendo che "l'Aeronautica militare ha perso molto poco, 80 aerei. Hanno altri 1.000 combattenti e cacciabombardieri, mentre la Marina ha perso solo una nave". 

Secondo Cavoli "gran parte dell'esercito russo non ha avuto un impatto negativo" dall'invasione in Ucraina. "I russi sono più attivi di come li abbiamo visti negli anni. I loro pattugliamenti nell'Atlantico sono ad un un livello superiore rispetto a quello che abbiamo visto negli ultimi anni," ha assicurato il generale. "E questo - ha concluso - nonostante tutti gli sforzi che stanno intraprendendo in Ucraina".

Repubblica: “Da Zunino rispetto delle regole”

"La direzione di Repubblica prende atto delle dichiarazioni del Comando operativo sud dell'esercito ucraino, sottolinea come Corrado Zunino, munito di documenti lasciapassare per la zona di Kherson regolarmente chiesti e rilasciati dalle autorità militari ucraine, abbia improntato il suo comportamento al rispetto delle regole di condotta dei media in zona di guerra, e condivide con le autorità ucraine l'interesse a chiarire ogni aspetto di quanto accaduto sul ponte Antonovsky nella giornata del 26 aprile. A tal fine attende il rientro in Italia del suo inviato". 

È quanto si legge in una nota della direzione di "Repubblica" dopo le accuse arrivate da Kiev. "La direzione di Repubblica coglie l'occasione per ringraziare lo spirito di collaborazione e amicizia dimostrati dal governo, dalle forze armate così come dal personale sanitario ucraini nel garantire a Corrado, sin dai primi istanti, ogni cura necessaria alla sua salute e alla sua incolumità. Infine, ma non per questo meno importante, la direzione di Repubblica torna ad esprimere il suo più profondo cordoglio alla famiglia di Bogdan Bitik per la tragica scomparsa del loro caro", conclude la nota. 

Crosetto incontra il premier ucraino

“Siamo e saremo a fianco del popolo ucraino. Continueremo a sostenere Kiev e a lavorare affinché possa tornare alla normalità. È essenziale che la diplomazia continui la sua incessante opera per il raggiungimento di una pace giusta”. Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso dell’incontro con il Primo Ministro dell'Ucraina, Denys Shmyhal. Un importante e cordiale colloquio, svolto a Palazzo Marina, occasione per rimarcare il supporto dell’Italia al popolo ucraino e per parlare di pace e del futuro del Paese. Il Ministro ha auspicato la fine del conflitto e ribadito l'importanza della diplomazia. Dal Primo Ministro Shmyhal è giunto il ringraziamento per il supporto e il sostegno fornito dall’Italia, in particolare per la formazione e l’addestramento dei militari ucraini.

Trincee e sacchi di sabbia a Zaporizhzhia, così la Russia aspetta Kiev

Una trincea lunga 120 chilometri che attraversa la regione di Zaporizhzhia fino alla porta della Crimea e postazioni di difesa con sacchi di sabbia sui tetti della centrale nucleare. Così, secondo alcune immagini satellitari mostrate dai media ucraini, la Russia si starebbe preparando alla controffensiva di Kiev. Ai militari - secondo quanto viene spiegato - sarebbe stato dato l'ordine di scavare fossati abbastanza profondi e larghi da impedire l'avanzata di carri armati e mezzi corazzati. Inoltre sarebbero stati posizionati dei “denti di drago” in cemento come barricate.

Consiglio d'Europa: “La deportazione dei minori ucraini è genocidio”

"Le prove raccolte sulla deportazione e il trasferimento forzato di bambini ucraini in Russia o nei territori che sta occupando mostrano che queste pratiche corrispondono al crimine di genocidio". Lo afferma l'assemblea del Consiglio d'Europa in un rapporto votato all'unanimità in cui si chiede a Mosca di cessare immediatamente e incondizionatamente quanto sta attuando nei confronti dei minori ucraini. 

"I trasferimenti forzati, le deportazioni illegali e la rieducazione dei bambini, che sono particolarmente vulnerabili e bisognosi di protezione, sono abominevoli nel loro obiettivo di annientare ogni legame e caratteristica della loro identità ucraina", si denuncia nel rapporto. Secondo l'assemblea "la natura organizzata e sistematica delle pratiche adottate da Mosca, il fatto che hanno caratteristiche simili nelle diverse regioni occupate ma anche nel corso del tempo portano a concludere che l'intenzione è quella di distruggere l'Ucraina, l'identità ucraina e le caratteristiche culturali e linguistiche del suo popolo". 

CNN: Mosca ha sgomberato la base in Crimeain vista della controffensiva

Le forze russe hanno lasciato un'importante base nel nord della Crimea in previsione di una possibile offensiva ucraina nella penisola. È quanto rivela la Cnn, in possesso di immagini satellitari dalle quali emerge lo sgombro della base nei pressi del villaggio di Medvedivka, vicino al confine con la regione di Kherson. Non è immediatamente chiaro dove Mosca ha ridispiegato le proprie forze ed equipaggiamento, ma le autorità della penisola annessa dalla Federazione nel 2014 hanno fatto capire di temere un'azione di Kiev. 

L'opinione degli esperti di difesa è che il ritiro dell'equipaggiamento militare russo dalla base di Medvedivka potrebbe essere collegato a operazioni difensive in vista della controffensiva ucraina. Le immagini del satellite Ue Sentinel 2 del 21 gennaio scorso mostrano una grande presenza di equipaggiamento russo, sottolinea la Cnn, mentre da quelle a più alta risoluzione del satellite Maxar dell'11 febbraio si evince la presenza di decine di veicoli blindati, carri armati e pezzi di artiglieria. Mezzi che non sono più visibili nelle nuove immagini di Sentinel 2 risalenti al 27 marzo scorso.

Kiev: "Zunino ha ignorato avvertimenti"

Corrado Zunino, l'inviato di Repubblica rimasto ferito a Kherson, in Ucraina, "ha ignorato gli avvertimenti dei militari ucraini". È quanto sostiene il Comando operativo sud dell'Esercito ucraino, secondo cui Zunino "non ha informato del suo lavoro nella città" gli ufficiali responsabili per la stampa e "una volta sul posto ha ignorato i primi avvertimenti dei militari ucraini sul pericolo".

Olena Zelenska: oltre 19 mila minori ucraini deportati da Mosca

A oggi "361 minori sono tornati in Ucraina, ma ancora 19.390 sono trattenuti in Russia, e questo numero non comprende quelli dei territori occupati. Al mondo non chiediamo solo di preoccuparsi per il destino dei nostri figli, ma di offrire tutto l'aiuto che può". E' l'appello che la first lady ucraina, Olena Zelenska, ha rivolto all'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa intervenendo al dibattito - che sarà seguito da votazione - sul rapporto sulla deportazione e il trasferimento forzato di minori e altri civili ucraini verso la Russia e i territori che occupati. 

Meloni-Sunak, "dalla stessa parte" sul tema dell'Ucraina

"Noi siamo nazioni che, come tu hai detto, hanno una forte partnership ma che possono fare ancora di più. Sui grandi temi siamo dalla stessa parte, come la difesa e l'Ucraina. Se non combattiamo a fianco dell'Ucraina non vincerà più la forza del diritto, ma il più forte avrà la meglio sul diritto". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al primo ministro britannico Rishi Sunak prima dell'incontro bilaterale a Downing street.  “I valori di Regno Unito e Italia sono allineati”, ha affermato invece Sunak Meloni. Il primo ministro ha aggiunto che i due Paesi collaborano sulle stesse sfide, come l'invasione illegale dell'Ucraina e il contrasto all'immigrazione illegale, ricordando la stretta "amicizia" tra Londra e Roma, alleate nella Nato. 

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"Troppo fango per una controffensiva". Ma forse è una tattica comunicativa (Video)


Il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, ha affermato che le aspettative di una controffensiva ucraina siano "un po' surriscaldate". Il ministro ha aggiunto che stiamo "correndo su un terreno accidentato", quindi "non sappiamo cosa ci aspetta, né come sarà il terreno, né il suolo, né il tempo".

Questo video circola da ieri sui canali Telegram e sui profili Twitter filo-ucraini, in particolare su quelli vicini all'esercito, e mostra un suolo effettivamente ancora troppo fangoso perché sia possibile spostare velocemente truppe e mezzi sul terreno. “Con queste condizioni la controffensiva non avrà luogo a breve”, si legge per esempio su un profilo Twitter con quasi cinquemila follower che lo ha pubblicato.

Tuttavia non è possibile verificare la data in cui il video è stato girato, potrebbe essere recente ma potrebbe anche essere più vecchio e trattarsi di una tattica comunicativa ucraina per nascondere un attacco imminente. Per i prossimi giorni, comunque, le previsioni meteo danno temperature in aumento e poche precipitazioni.

Kuleba: i caccia F-16 sarebbero deterrenza, non escalation

Consegnare caccia F-16 all'Ucraina sarebbe un atto di deterrenza, non una provocazione verso la Russia. A dirlo è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, elencando su Twitter diverse armi per le quali si temeva che la consegna avrebbe scatenato un'escalation, poi non avvenuta. "Tipi di armi che, ci avevano detto, avrebbero provocato la Russia verso un'escalation se date all'Ucraina, cosa che non è avvenuta: artiglieria, Mlrs, difesa aerea, tank, missili a lungo raggio. Non lo farebbero neanche gli F-16. Dare all'Ucraina gli F-16 sarebbe un deterrente verso la Russia invece che una provocazione. E' tempo di fare questo passo", ha twittato Kuleba.

Ecco "Patriot", il sistema antimissile made in Usa, operativo al fronte (Video di archivio)

Questi sistemi di difesa aerea, prodotti dalla statunitense Raytheon Technologies e impiegati in diversi scenari a partire dagli anni novanta, sono in grado di intercettare bersagli a una distanza massima di 150 km. Il filmato pubblicato da un tenente generale dell'aeronautica è probabilmente il primo a mostrane uno dispigato sul terreno 

Con le forze ucraine combattono 150--200 volontari ceceni

“Ci sono circa 150-200 volontari ceceni che combattono dalla parte ucraina, la maggior parte figli e nipoti emigrati di combattenti che hanno combattuto nella prima o nella seconda guerra cecena. Sono divisi in tre formazioni: il battaglione Dzhokhar Dudayev, dal nome del primo presidente post-sovietico della Cecenia indipendente; il battaglione Sheikh Mansur, che è stato criticato per legami con gruppi islamisti; e un battaglione più segreto che lavora con il servizio di intelligence militare ucraino, GUR, e i cui membri si vestono di nero e anche quando si trovano nei confini sicuri di Kiev si muovono armati e indossano passamontagna”. Lo ha scritto oggi Politico Europe.

Kiev: bombe russe nella regione di Kharkiv, un morto e 4 feriti

Le truppe russe hanno bombardato il villaggio di Tokarivka nella regione di Kharkiv, una persona è morta e quattro sono rimaste ferite. Lo afferma Oleg Sinegubov, capo della regione di Kharkiv, su Telegram, come riporta Ukrinform. "Il nemico ha appena bombardato il villaggio di Tokarivka, distretto di Kharkiv. I lavoratori di Kharkiv Oblenergo, che stavano lavorando al ripristino delle linee elettriche, sono rimasti feriti. Sfortunatamente, 1 persona è stata uccisa e altre 4 sono rimaste ferite", afferma il rapporto. 

Kiev: almeno sette i morti nel bombardamento russo su Mykolaiv

È salito ad almeno sette il numero dei morti nei bombardamenti russi dalla località ucraina di Mykolaiv: lo ha reso noto l'ufficio della presidenza di Kiev, precisando che i feriti sono almeno 23. Quattro missili Kalibr lanciati dal Mar Nero hanno colpito o danneggiato 22 palazzine e dodici abitazioni residenziali, secondo quanto reso noto dal governatorato locale.

Prigozhin: sullo stop agli attacchi a Bakhmut scherzavo

Il capo del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, in un nuovo messaggio audio diffuso via Telegram, afferma che stava scherzando quando in un precedente messaggio aveva riferito della decisione di sospendere il fuoco d'artiglieria a Bakhmut per permettere alle forze ucraine dall'altra parte della linea del fronte di mostrare in sicurezza la città ai giornalisti Usa in visita. "Ragazzi, questo è humour. Umorismo e niente di più...era uno scherzo", ha detto Prigozhin.

Telefonata tra Erdogan e Putin sull'Ucraina

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso telefonicamente degli ultimi sviluppi della guerra tra Mosca e Kiev, dell'accordo che ha sbloccato le esportazioni di grano dai porti dell'Ucraina e della situazione in Siria con l'omologo russo Vladimir Putin. Lo rende noto Anadolu.

Cnn: Mosca svuota una base in Crimea in vista della controffensiva

Recenti immagini satellitari, esaminate dalla Cnn, mostrano che le forze russe hanno svuotato una base chiave nel nord della Crimea in vista dell'annunciata controffensiva ucraina. La struttura, nei pressi del villaggio di Medvedivka e vicino al confine con la regione di Kherson, ospitava un numero significativo di carri armati e pezzi di artiglieria. Le immagini del satellite Sentinel 2 dell'Unione Europea del 21 gennaio 2023 mostrano una grande presenza di apparecchiature russe. Mentre quelle più recenti acquisite sempre dal satellite Sentinel 2 rivelano che la maggior parte di questi veicoli non è più presente alla base. Nelle foto di Maxar dall'11 al 16 febbraio si vede una grande concentrazione di strutture difensive vicino a Medvedivka, tra cui una rete di trincee e barriere di cemento anticarro a forma di cuneo note come denti di drago. Un'immagine di Maxar del 3 gennaio mostra che le fortificazioni erano molto più piccole all'inizio dell'anno. "Penso che la decisione di costruire strutture difensive in Crimea e sugli accessi alla penisola sia stata corretta e giustificata", ha dichiarato il governatore russo della Crimea Sergei Aksyonov, come riporta la Cnn online.

Antonio Tajani: positivo il contatto Xi-Zelensky ma è presto per parlare di tregua

"Ritengo che la telefonata di ieri fra il presidente cinese Xi Jinping e quello ucraino Volodymyr Zelensky possa essere un passo in avanti, ma ci vuole ancora parecchio lavoro per dire che siamo vicini a un cessate il fuoco. Però si tratta di un fatto positivo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un'audizione alle commissioni Esteri riunite di Camera e Senato. "La Cina ha interesse che non ci sia la guerra, ma le conseguenze di questo primo colloquio andranno valutate e monitorate", ha aggiunto.

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica: entro l'anno zona di sicurezza attorno alla centrale di Energodar

Una zona di sicurezza attorno alla centrale nucleare ucraina di Energodar, nella parte occupata della regione di Zaporizhzhia, potrebbe essere creata entro la fine dell'anno: lo ha affermato il Direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi. Grossi ha sottolineato come la zona di sicurezza sia importante e necessaria dal momento che il rischio di un incidente aumenta di giorno in giorno, tanto più che l'impianto è stato attaccato diverse volte.

Maria Zakharova: "Faremo di tutto per prevenire un'escalation nucleare"

 "Anche gli strateghi statunitensi si illudono riguardo all'ipotetica, come la chiamano gli esperti, scala di escalation nucleare. E noi faremo tutto ciò che è in nostro potere per prevenire lo scenario peggiore, come la leadership russa ha detto più volte". È quanto ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, durante un briefing, come riporta l'agenzia Tass. "Detto questo, non consiglio di dubitare della nostra determinazione di poter passare alla pratica", ha aggiunto Zakharova.

L'ultima volta che ci fu un'esplosione a Melitopol, occupata dai russi. Il video dell'attentato esplosivo

Una forte esplosione ha causato un morto e un ferito a Melitopol, città della regione di Zaporizhzhia sotto occupazione russa, alle 5.15 di giovedì mattina. Nel video, diffuso dall'emittente governativa “Zvezda News”, la scena della deflagrazione. Secondo il ministero dell'Interno di Mosca la vittima sarebbe un poliziotto. Ivan Fedorov, sindaco filo-ucraino della città, in esilio, ha scritto sul suo canale Telegram che a pardere la vita sarebbe stato Aleksandr Mishchenko, ex commissario di polizia passato a collaborare con gli occupanti.

Il governo lettone: deve essere l'Ucraina a decidere quando guerra finirà

"È l'Ucraina che deciderà come finirà la guerra, come e quando finirà e nessun'altra parte imporrà idee o soluzioni". Lo afferma in una video intervista ad askanews la viceministra degli Esteri lettone Gunda Reire, segretario parlamentare del ministero degli Affari esteri della Lettonia. "Sosteniamo con forza la creazione di un tribunale penale internazionale specializzato, ad hoc, perché la leadership del paese aggressore deve essere portata in tribunale per tale crimine" aggiunge.

La Russia vieta ancora l'accesso consolare a Evan Gershkovich del Wall Street Journal

l ministero degli Esteri russo ha respinto la richiesta dell'amabasciata degli Stati Uniti a Mosca di fare visita al reporter del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, detenuto nella prigione di Lefortovo. Il Ministero ha dichiarato che la misura è stata presa in risposta al fallimento di Washington nell'elaborazione dei visti per "rappresentanti del pool giornalistico" che avrebbero dovuto accompagnare ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov durante la sua visita alle Nazioni Unite di lunedì.

Kiev: due morti in intensi raid su regione Zaporizhzhia

È di due morti il bilancio di bombardamenti russi avvenuti ieri nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha comunicato su Telegram il capo dell'amministrazione regionale di Zaporizhzhia, Yuriy Malashko, aggiungendo che nel corso dell'ultima giornata si sono intensificati i bombardamenti russi sulla regione. "Orihiv, Preobrazhenka e Novodanilivka hanno trascorso la giornata (di ieri ndr.) sotto caotici bombardamenti. Sfortunatamente, due uomini nati nel 1976 e nel 1979 sono morti in città", ha scritto Malashko. Nella regione, ha aggiunto, sono stati effettuati 83 attacchi contro città e villaggi: 7 raid aerei, 5 attacchi con droni, 2 con missili antiaerei e 69 con artiglieria.

Wagner: stop agli attacchi su Bakhmut per far entrare la stampa

Il capo del gruppo mercenario russo Wagner, Evgheni Prigozhin, ha dichiarato che sospenderà il fuoco di artiglieria a Bakhmut per consentire alle forze ucraine dall'altra parte della linea del fronte di mostrare in sicurezza la citta' ai giornalisti statunitensi in visita. Wagner ha guidato l'assalto della Russia a Bakhmut nella battaglia più lunga e sanguinosa della guerra, ma le forze ucraine hanno finora sventato i suoi tentativi di prendere il pieno controllo della città. "E' stata presa la decisione di sospendere il fuoco dell'artiglieria in modo che i giornalisti americani possano filmare Bakhmut in sicurezza e tornare a casa", ha detto Prigozhin su Telegramm avvertendo la parte ucraina di non cercare di portare rinforzi militari camuffandoli da giornalisti. Per ora e' stato impossibile verificare in modo indipendente se Wagner abbia sospeso o meno il fuoco di artiglieria. 

Bombe russe su Kherson, ucciso un civile

Un civile è rimasto ucciso in seguito ai bombardamenti russi su un quartiere residenziale della città di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione militare regional, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform. "I russi hanno bombardato un quartiere residenziale di Kherson. A causa dell'attacco nemico, diversi appartamenti dei residenti di Kherson sono stati danneggiati", ha scritto Prokudin, aggiungendo che nell'attacco è morto un uomo di 42 anni. 

Kiev: già ricevuti 42 mila terminali Starlink

 Dall'inizio dell'invasione della Russia l'Ucraina ha ricevuto 42.000 terminali internet della rete satellitare Starlink della società SpaceX di Elon MUsk: lo ha detto a Ukrinform il vice primo ministro e ministro della Trasformazione Digitale ucraino, Mykhailo Fedorov. "Tutto funziona costantemente. Siamo in costante comunicazione con l'azienda e rispondiamo prontamente a tutto. Ora in Ucraina ci sono 42.000 terminali Starlink che forniscono comunicazioni a ingegneri nel settore dell'energia, medici e militari", ha affermato Fedorov. Il ministro ha sottolineato che "lo Stato non ha speso un solo centesimo" per i terminali, in quanto essi sono stati tutti donati da partner internazionali, che pagano le attrezzature a condizioni agevolate. La Starlink fornisce l'accesso a Internet a banda larga attraverso la sua rete di satelliti. La velocità di Internet è fino a 1 Gbps per ogni abbonato e il servizio può essere utilizzato in qualsiasi parte del mondo. 

Shmyhal: ho chiesto aiuto al Papa per il ritorno dalla Russia dei bambini deportati

Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha chiesto oggi a Papa Francesco, con il quale si e' incontrato per mezz'ora in Vaticano, aiuto per il ritorno dei bambini portati con la forza in Russia e ha invitato il pontefice a visitare l'Ucraina, lo ha spiegato in conferenza stampa alla sede della Stampa estera. Shmyhal ha detto di aver discusso con Francesco del piano di pace delineato dal presidente Volodomir Zelenski e dei "possibili passi che il Vaticano potrebbe compiere per contribuire alla pace. Ho chiesto l'assistenza del Vaticano e del Papa per la restituzione dei bambini che sono stati presi con la forza dalla Russia, e ho anche invitato il Papa a visitare l'Ucraina".

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Shmyhal, stiamo facendo le riforme per l'ingresso nell'Unione europea

 "L'Ucraina ha compiuto tutte le sette richieste della Commissione europea per la prima tappa della nostra candidatura", ha spiegato il premier ucraino Denys Shmyhal in una conferenza stampa alla sede della Stampa estera a Roma. "Stiamo implementando tutte le riforme per l'entrata dell'Ucraina nell'Unione europea, nonostante la guerra". Shmyhal ha elencato: "È stata creata la struttura anticorruzione, e' vigente e opera. Siamo passati alla procedura di selfscreening: 27 mila atti sono in corso. Saremo completamente pronti per le trattative entro la fine di quest'anno". Adesso, "stiamo aspettando il rapporto intermedio sul compimento di questi sette punti entro la fine della primavera. Invece il rapporto ufficiale in autunno speriamo che ci apra la porta successiva". 

Shmyhal: l'Italia ci aiuti a entrare nella Nato

 L'ingresso dell'Ucraina nella Nato sarebbe un "buon affare" per l'Alleanza, "stiamo chiedendo ai nostri partner, compresa l'Italia, di darci una mano in questo processo". Così il premier ucraino Denis Shmyhal, in conferenza stampa presso la sede della stampa estera a Roma. Il primo ministro ha detto di aspettarsi un approccio "concreto" nella prossima riunione dell'Alleanza a Vilnius e una risposta sul "quando" l'ingresso di Kiev nella Nato possa avvenire.

Ue: piano sulle munizioni in arrivo nei prossimi giorni

 La proposta Ue per aumentare le capacità di produzione di munizioni dovrebbe arrivare "nei prossimi giorni, probabilmente la prossima settimana". Lo ha detto il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, in conferenza stampa. "Stiamo lavorando a un piano per aumentare le nostre capacità ed essere certi di poter consegnare ciò che abbiamo promesso" all'Ucraina, ha evidenziato Breton, sottolineando che "rispettare gli impegni presi è essenziale, visto che la guerra purtroppo continua". "Sono fiducioso - ha aggiunto -, abbiamo basi solide e forti, a est come a ovest dell'Europa, incluse Italia, Spagna e Grecia".

Shmyhal: pace stabile, giusta e duratura solo se saranno liberi tutti i territori nei confini del 1991

"Ieri c'e' stata la telefonata, conversazione molto produttiva fra i due presidenti. Questa conversazione sta aprendo una nuova tappa dei rapporti fra Ucraina e Cina e sono convinto che e' un bell'inizio per lo sviluppo positivo dei nostri rapporti nel futuro", ha detto il premier ucraino Denys Shmyhal in conferenza stampa Roma dove e' in corso la sua visita di Stato. A chi gli chiedeva se l'Ucraina accettasse la CIna come mediatore, Shmyhal ha risposto: "Noi abbiamo la nostra via per la pace, la formula di Zelensky. Noi ce ne rendiamo conto perfettamente cos'e' la liberazione dell'Ucraina. Dovranno essere liberi tutti i territori nei confini del 1991.  Deve essere garantita la sicurezza da parte delle strutture internazionali. Solo in questo caso siamo sicuri di avere una pace stabile giusta e duratura".

Dmitry Peskov: ai minimi termini le relazioni con l'Unione europea

Le decisioni degli stati dell'Unione europea di espellere i diplomatici russi provocano solo il degrado delle relazioni e restringono le possibilità della diplomazia, ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti. "Tutto è degradato ai minimi termini. Ogni passo del genere, come un'altra espulsione di diplomatici, restringe de facto la base per la continuazione delle relazioni diplomatiche in quanto tali. E, naturalmente, non può rimanere senza una sorta di reciprocità", ha detto Peskov ai giornalisti, commentando la recente ondata di espulsioni.

Reznikov: "Stiamo correndo una maratona non uno sprint"

È impossibile dire quanto gli ucraini siano vicini al "traguardo", cioè quando la guerra finirà, perché si tratta di una maratona, non di uno sprint: lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, in un'intervista all'agenzia di stampa Rbc-Ucraina. "Questa non è una distanza sprint. Non è una gara di 100 metri, né di 60 metri, né di 30 metri. Quando ho capito che non si trattava di uno sprint, ma di una maratona, mi sono detto: 'Aspetta, per correre gli ultimi 195 metri della distanza della maratona, devi correre 42 chilometri prima'. Ciò significa che bisogna accumulare energie e risorse per 42 chilometri, mantenere il ritmo, spenderle con saggezza e poi, quando mancano 195 metri, sfondare. Per essere il primo a toccare il nastro o almeno essere tra i vincitori", ha affermato il ministro. Secondo Reznikov, tutti gli ucraini stanno "correndo una maratona", ed è impossibile dire quanti chilometri ci separano dal traguardo, perché "questo è un paragone molto condizionato. Stiamo correndo questa maratona, e credo che stiamo correndo con successo. E tutto il paese lo sta facendo. Vorrei dire che siamo molti chilometri più vicini al traguardo, ma non posso dirlo". Il ministro ha aggiunto che stiamo "correndo su un terreno accidentato", quindi "non sappiamo cosa ci aspetta, né come sarà il terreno, né il suolo, né il tempo". Reznikov ritiene inoltre che le aspettative di una controffensiva siano "un po' surriscaldate". Sono alimentate dalla società ucraina, dai politici o dall'Occidente, ha aggiunto, osservando che tutti capiranno dai notiziari - quando verrà lanciata - che si tratterà della tanto attesa controffensiva.

Vaticano: "Sforzi per ristabilire la pace" al centro dei colloqui con Shmyhal

Fa sapere la Sala Stampa Vaticana.: "Durante i cordiali colloqui svoltisi in Segreteria di Stato, sono state evidenziate le varie questioni collegate alla guerra in Ucraina, riservando una particolare attenzione all'aspetto umanitario e agli sforzi per ristabilire la pace. Nello stesso contesto, sono stati trattati anche diversi argomenti che riguardano la vita e l'attività delle Chiese nel paese".

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Shmyhal: visita in Italia molto importante e fruttuosa

"La nostra visita in Italia è stata straordinariamente importante e fruttuosa". E' quanto ha detto il premier ucraino Denis Shmyhal in conferenza stampa presso la sede della stampa estera a Roma. Il premier di Kiev ha definito gli incontri di ieri "con dirigenti di alto livello dello Stato" "molto fruttuosi". "Oggi faremo visita al ministro della Difesa", ha detto, spiegando poi che "il focus della conversazione di ieri è stato rivolto alle questioni della ricostruzione immediata, urgente, e dall'altra parte ai piani della ricostruzione futura", a lungo termine, "che rappresenterà il progetto più grosso europeo dalla Seconda guerra mondiale.

Cremlino: attentato a Putin? Roba da stampa scandalistica

"Invenzioni da stampa scandalistica": così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha liquidato le affermazioni di un giornalista ucraino circolate sui media di Kiev, e riprese dalla tedesca Bild, secondo le quali i servizi segreti ucraini avrebbero cercato di uccidere il presidente russo Vladimir Putin con un drone. "Non siamo a conoscenza di queste pubblicazioni - ha detto Peskov, citato dalla Tass -. Ora ci sono tante invenzioni da stampa scandalistica come questa. Non c'è ragione di andare a leggere tutte queste cose".

Il primo ministro ucraino Shmyhal invita il Papa in Ucraina

Nel corso dell'udienza di stamane in Vaticano il primo ministro Denys Shmyhal ha invitato papa Francesco a recarsi in Ucraina. Lo riferisce all'agenzia Ansa l'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash. "Sì, il Santo Padre è stato nuovamente invitato - ha risposto il diplomatico -. Questo invito è stato già espresso più volte e sicuramente ripetuto ancora".

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Agenzia ucraina segnala trincee russe nella regione di Zaporizhzhia

Le truppe russe stanno scavando trincee e stanno fortificando i territori occupati dell'Ucraina in previsione dell'attesa controffensiva delle forze armate ucraine: lo riporta l'agenzia di stampa Rbc-Ucraina, sottolineando che le aree più fortificate si trovano probabilmente nella regione di Zaporizhzhia e alla "porta" della Crimea. Immagini satellitari analizzate dalla testata indicano che l'esercito russo ha iniziato a scavare trincee dopo l'occupazione di Kherson. Le posizioni di difesa russe sarebbero più concentrate vicino alla linea del fronte nel sud-est della regione di Zaporizhzhia, così come su una stretta striscia di terra che collega la Crimea con l'Ucraina continentale.
Gli esperti notano che fossati sono stati realizzati a sud di Vasilyevka e attraverso l'intera regione di Zaporizhzhia, lungo un tratto di territorio che si estende per 120 chilometri. "I fossati anticarro sono abbastanza profondi e larghi da impedire l'avanzata di carri armati e mezzi corazzati. Poi ci sono dei 'denti di drago' in cemento che fungono da barricate a forma di piramide. Le trincee si trovano circa un chilometro dietro i fossati", scrive Rbc-Ucraina. Inoltre, i russi hanno allestito barricate, trincee a zig-zag, campi minati, filo spinato e postazioni di veicoli mimetizzate.Secondo alcuni esperti, i russi hanno costruito due chiare linee di difesa vicino alla città in prima linea di Pologi nella regione di Zaporizhzhia. Anche le città di Tokmak e Bilmak sono state fortificate e sono state scavate trincee lungo le strade e negli aeroporti di Melitopol e Berdyansk. 

Cremlino: bene le iniziative di pace ma con i nostri obiettivi

"Siamo pronti ad accogliere tutto quello che può avvicinare la fine del conflitto in Ucraina e il raggiungimento da parte della Russia di tutti gli obiettivi prefissati". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov a proposito della telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping e quello ucraino Volodymyr Zelensky.

Cina: "Negoziato, non conta quanto complicata sia la crisi"

"Non importa quanto sia complicata la crisi, deve essere risolta attraverso i negoziati" e il colloquio tra il presidente cinese, Xi Jinping, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, è un "passo importante" per promuovere la soluzione politica alla crisi ucraina. È il giudizio del ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, che ha incontrato i suoi omologhi dell'Asia centrale a Xìan, nell'ovest cinese.

Mosca: controlliamo quasi tutta Maryinka

Le forze russe controllano 50 dei 59 quartieri della città di Maryinka nel territorio dell'autoproclamata Repubblica del Donetsk. Lo ha annunciato Denis Pushilin, capo ad interim della regione, al canale televisivo Rossija 24. Lo riporta l'agenzia Tass. "Per quanto riguarda Maryinka 50 quartieri su 59 sono sotto il controllo delle nostre unità. Tutte le postazioni nemiche sono visibili e nel raggio del nostro fuoco", ha detto Pushilin, che ha sottolineato che, nonostante i tentativi delle unità ucraine di resistere, le forze russe stanno avanzando. "A causa del fatto che il nemico trasferisce regolarmente riserve in città e sinora ha avuto la possibilità di farlo, la liberazione di Maryinka ha richiesto tempo", ha aggiunto.

Cremlino: la Russia accoglie con favore tutto ciò che può portare pace

La Russia accoglie con favore tutto quello che può portare la pace in Ucraina e rendere più vicini gli obiettivi della sua operazione militare. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, commentando il colloquio tra il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky.

Stoltenberg: forniti a Kiev 1.550 blindati e 230 carri armati

Gli alleati della Nato e i partner del gruppo di contatto sull'Ucraina hanno fornito a Kiev 1.550 veicoli blindati e 230 carri armati. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso di un incontro con il primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel.

Pechino accoglie con favore la nomina del "nuovo ambasciatore ucraino in Cina"

Pechino accoglie con favore la nomina del "nuovo ambasciatore ucraino in Cina" e si impegna a facilitarne "il lavoro". Sono queste le parole arrivate dalla portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, come riporta il Global Times all'indomani del colloquio telefonico tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il primo dall'invasione russa dell'Ucraina, che la Cina non ha mai condannato esplicitamente.

Papa Francesco riceve il premier ucraino Shmyhal, 30 minuti di colloquio

Papa Francesco ha ricevuto stamane in Vaticano il primo ministro dell'Ucraina, Denys Shmyhal, accompagnato dal seguito. Il colloquio privato tra i due nella Sala della Biblioteca è durato 30 minuti. Al termine, dopo la presentazione della delegazione ucraina, c'è stato lo scambio dei doni. 

Il premier Shmyhal ha fatto dono al Papa della riproduzione di una caraffa in ceramica raffigurante un gallo, sopravvissuta a un bombardamento nei pressi di Kiev, e di spighe di grano dall'Ucraina. Inoltre ha offerto un libro di foto sulla guerra in corso e la resistenza del popolo ucraino. 

Il Pontefice ha ricambiato con la fusione in bronzo di un fiore che nasce con la scritta "La pace è un fiore fragile", il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace di quest'anno, il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev, il volume "Un'Enciclica sulla pace in Ucraina".

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Isw: Mosca insedia cittadini russi nelle aree occupate

Una deliberata campagna di spopolamento nelle aree occupate ucraine per facilitare il ripopolamento dei territori del Paese con cittadini russi: è anche questa la strategia di Mosca in Ucraina, come riporta l'Institute for the Study of War (Isw) nel suo rapporto quotidiano. Il centro studi statunitense ricorda che ieri la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha dichiarato che la Russia sta cercando di cambiare la composizione etnica del Paese con un reinsediamento su larga scala di persone provenienti soprattutto dalle regioni più povere e remote della Russia. Malyar ha osservato che gli sforzi più intensi sono in corso nella regione di Lugansk (est), sottolineando che Mosca sta anche deportando gli ucraini e li sta reinsediando con la forza in Russia.

Esplode ordigno a Melitopol: un morto e un ferito

Una persona è morta e un'altra è rimasta ferita oggi nell'esplosione di un ordigno vicino a un condominio nella città di Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, ha detto l'amministrazione comunale su Telegram. "Un'esplosione si è verificata vicino all'ingresso di un condominio in Kirova Street a Melitopol intorno alle 5:15 di oggi. Un ordigno esplosivo improvvisato è deflagrato. Una persona è rimasta ferita ed è stata ricoverata in ospedale". Più tardi, il dipartimento del ministero dell'Interno russo nella regione di Zaporizhzhia ha affermato che a seguito dell'esplosione a Melitopol, un agente di polizia è morto e un altro è rimasto ferito.

Intelligence Gb, allestite posizioni difensive sui reattori di Zaporizhzhia

In previsione di una controffensiva ucraina, le forze russe hanno allestito dalla fine del mese scorso postazioni da combattimento con sacchi di sabbia sui tetti di diversi edifici reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia. A rivelarlo è l'intelligence britannica, nel rapporto quotidiano sulla situazione sul terreno divulgato dal ministero della Difesa di Londra. "La  Russia - afferma - ha probabilmente allestito queste posizioni perché è sempre più preoccupata per le prospettive di una grande offensiva ucraina". 

"La decisione accresce verosimilmente i rischi di danni ai sistemi di sicurezza della centrale nel caso di combattimenti nelle zone circostanti l'impianto. Tuttavia - conclude - un danno catastrofico diretto ai reattori è improbabile negli scenari più plausibili, che prevedono l'uso di armi di fanteria, perché le strutture sono pesantemente rafforzate".

Mosca: interrotte le linee di rifornimento di Kiev a Bakhmut

L'esercito russo avrebbe preso il controllo dell'ultimo tratto dell'autostrada a Bakhmut in direzione di Khromov utilizzata da Kiev per portare i rifornimenti ai propri soldati. Lo ha annunciato il capo ad interim dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, secondo quanto riferito dall'agenzia Tass. "Il nemico perde parte delle sue riserve lungo il percorso", ha detto Pushilin, "ma ha ancora la possibilità di muoversi anche sotto i bombardamenti". Alcune unità dell'esercito di Kiev, secondo il governatore, starebbero cercando di allontanarsi dalle strade principali attraverso i campi.

Zelensky: il Regno Unito assuma un ruolo guida su fornitura aerei

Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato su Telegram di avere avuto un incontro con il consigliere per la sicurezza nazionale del primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak, Timothy Barrow. "Il nostro paese apprezza la leadership del Regno Unito nel supporto alla difesa. È importante che l'Ucraina riceva aerei militari di tipo occidentale e vari tipi di armi necessarie per contrastare l'aggressore russo. Chiedo al Regno Unito di assumere un ruolo guida nella formazione di una coalizione aerea per l'Ucraina", ha scritto.

Meloni a Zelensky: l'Italia scommette sul futuro dell'Ucraina

"Ho avuto una proficua conversazione con Zelensky. Come promesso a Kiev due mesi fa, abbiamo organizzato ieri a Roma la Conferenza sulla ricostruzione. L'Italia scommette sul futuro dell'Ucraina". Lo scrive su Twitter la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Zunino: già oggi il rientro in Italia

"Ora sono in un ospedale militare nel sud del Paese, ho 4 ferite lievi. Ma tra poche ore può avviarsi il trasferimento per il mio rientro in Italia". È quanto ha affermato l'inviato in Ucraina di Repubblica Corrado Zunino, ferito ieri dai russi sul ponte di Kherson, a Radio Capital. Zunino è stato ferito alla spalla mentre il suo collaboratore locale Bogdan Bitik è rimasto ucciso.

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Edifici distrutti, un morto e 23 feriti: le conseguenze del bombardamento russo su Mykolaiv (Video)

Nato: consegnati quasi tutti i carri armati promessi

Il comandante militare della Nato, generale Christopher Cavoli, ha dichiarato che quasi tutti i veicoli da combattimento promessi all'Ucraina dagli alleati della Nato sono stati consegnati. "Oltre il 98% dei veicoli da combattimento sono già lì. Sono molto fiducioso che abbiamo consegnato il materiale di cui hanno bisogno e continueremo una linea di rifornimenti per sostenere anche le loro operazioni ", ha detto Cavoli, citato dal New York Times. I veicoli promessi dai paesi della Nato hanno lo scopo di sostenere la controffensiva di primavera anticipata dell'Ucraina, che alcuni funzionari statunitensi ritengono possa iniziare a maggio.

Isw: "L'imminente controffensiva di Kiev preoccupa la Russia"

I commenti fatti dai funzionari russi, tra cui il capo del gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, evidenziano una "ansia pervasiva" per una potenziale controffensiva ucraina. Lo ha affermato l'Institute for the Study of War (Isw). Un noto blogger militare russo - riporta il think-tank Usa - ha ipotizzato che la controffensiva sarà pianificata durante le celebrazioni del 9 maggio in Russia. Mentre le parole di Prigozhin si riferiscono al miglioramento delle condizioni meteorologiche che consentirebbero alle forze armate ucraine di portare avanti i loro piani controffensivi. Da parte sua, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito "schizofreniche" le discussioni sui potenziali negoziati dopo una controffensiva ucraina.

Forze ucraine: a Bakhmut si intensificano i combattimenti, 324 attacchi in 24 ore

L'esercito russo ha attaccato Bakhmut 324 volte nelle ultime 24 ore, usando artiglieria e lanciarazzi multipli. Lo ha detto alla tv nazionale ucraina Serhiy Cherevatiy, portavoce del gruppo di forze dell'Ucraina orientale, aggiungendo che le forze di Mosca hanno intensificato gli attacchi alla città-chiave per prendere la regione industriale ucraina orientale del Donbass. "I russi stanno distruggendo edifici a Bakhmut per impedire ai nostri soldati di usarli come fortificazioni", ha detto ancora Cherevatiy.

Lo stato maggiore delle forze armate ucraine, in un rapporto su Facebook, ha affermato che i combattimenti hanno attanagliato Bakhmut e le aree vicine. Ha aggiunto che le forze russe non sono riuscite ad avanzare su due villaggi a nord-ovest, mentre almeno una dozzina di località sono finite sotto il fuoco russo. Dall'altra parte, il capo della forza mercenaria russa Wagner ha affermato che le truppe ucraine si stanno riversando in numero sempre maggiore nell'area in vista di una "inevitabile" controffensiva.

Zelensky, da inizio invasione liberati 2.279 prigionieri ucraini

Dall'inizio dell'invasione russa, un totale di 2.279 prigionieri ucraini sono stati salvati e riportati alle loro case. Lo ha dichiarato, secondo quanto scrive sui social il portale Kiev Independent, il presidente Volodymyr Zelensky in un discorso video.

Attacchi russi nel sud dell'Ucraina, un morto e 15 feriti

Le forze russe hanno attaccato stanotte diverse località nel sud dell'Ucraina, nella regione di Mykolaiv. 
Secondo il governatore della regione, Vitaly Kim, almeno 15 persone sono rimaste ferite mentre una è rimasta uccisa. L'attacco, secondo quanto riferisce il Kiev Independent, è avvenuto all'1:00 ora locale. La regione è stata colpita con quattro missili S-300 e almeno uno di questi missili ha colpito un edificio residenziale a più piani, mentre un altro ha preso di mira una residenza privata. Secondo il governatore, due civili feriti sono in condizioni gravi.
 

Tajani: il colloquio Xi-Zelensky è un passo avanti ma serve tempo

Il colloquio tra il presidente ucraino Volodymir Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping "è un passo in avanti, ci dobbiamo credere, ma non è ancora la soluzione del problema e ci vorrà ancora parecchio lavoro per dire che siamo a un passo dal cessate il fuoco" in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Stasera Italia su Retequattro.

Il ministro ha poi sottolineato il ruolo dell'Italia nella futura ricostruzione e in particolare delle piccole e medie imprese: "Siamo in grado di offrire all'Ucraina il nostro know how", ha detto, ricordando come Zelensky che il Paese è ricco, fra l'altro, di materie prime, come il litio, e che, anche per questo, "è giusto che l'Italia svolga un ruolo da protagonista".

Media: la Slovenia ha inviato segretamente a Kiev 20 veicoli corazzati

La Slovenia avrebbe inviato segretamente in Ucraina 20 veicoli corazzati Valuk. 
Lo scrive il sito sloveno 24Ur, rilanciato da European Pravda. L'operazione è durata parecchi mesi, necessari per preparare e trasportare i mezzi corazzati, che sono stati inviati con un aereo C1-17 in una paese vicino all'Ucraina. I Valuk sono equipaggiati con lanciagranate da 40mm e mitragliatori da 12,7 mm. Servono per il  trasporto truppe e sono realizzati per resistere alle mine antiuomo e  le armi di fanteria fino a 12,7 mm.

Procura di Kiev: oltre 10mila civili uccisi dall'inizio della guerra

Il procuratore generale ucraino, Andriy  Kostin, ritiene che siano oltre 10mila i civili rimasti uccisi dall'inizio della guerra. 
"Ad oggi sono stati registrati oltre 80mila crimini di guerra commessi dalla Federazione Russa in Ucraina. Oltre 10mila civili sono stati uccisi, oltre 13mila feriti e oltre 98mila infrastrutture civili sono state danneggiate o distrutte", ha detto Kostin in un'informativa alla commissione Giustizia, Libertà Civili e Interni del Parlamento Ue.

Kiev: Mosca blocca il "corridoio del grano"

L'Ucraina accusa la Russia di bloccare il  funzionamento del cosiddetto corridoio del grano. 
Secondo le forze navali di  Kiev, scrive Ukrainska Pravda, i rappresentanti russi a Istanbul hanno bloccato la partenza di quattro navi cariche di cereali dai porti ucraini, compresa la Akdeniz-M, affittata dal World Food Program per consegnare grano all'Etiopia.