Montecitorio

Incontri e riforme. Faccia a faccia Meloni-Schlein. La premier: "La riforma non è per noi stessi"

Conte: "Non abbiamo sentito proposte condivisibili, bene una commissione ad hoc"; Calenda: "Sì al sindaco d'Italia". Alleanza Verdi e Sinistra: " Indisponibili su presidenzialismo, no bicamerale". Schlein, non si tocca il Presidente della Repubblica
Incontri e riforme. Faccia a faccia Meloni-Schlein. La premier: "La riforma non è per noi stessi"
ansa
Meloni, confronto su misure improrogabili

Meloni: "Non abbiamo una proposta preconfezionata"

"Due obiettivi irrinunciabili: la stabilità dei governi e delle legislature e il rispetto del voto dei cittadini nelle urne. Su questi obiettivi abbiamo avviato l'interlocuzione con le forze di opposizione per capire se c'è convergenza sugli obiettivi e capire tra i tanti sistemi possibili su quale si può convergere. Non abbiamo proposto una soluzione preconfezionata". Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al termine della giornata di confronto con le opposizioni.

"Tra gli obiettivi del programma c'è quella di riformare le istituzioni della Repubblica per garantire due obiettivi irrinunciabili: la stabilità dei governi e delle legislature e il rispetto del voto dei cittadini nelle urne". 

"È stata una giornata proficua e interessante, un confronto franco. Il nostro obiettivo è una democrazia più matura. Ora cerchiamo di elaborare una nostra proposta. Stiamo immaginando un modello italiano".

"È stato un dialogo aperto, franco e collaborativo che ci ha aiutato ad avere le idee più chiare. Continueremo con altri come la Conferenza Stato-Regioni, con i sindaci e all'esito del ragionamento, fermo restando l'impegno assunto con i cittadini in campagna elettorale, formuleremo la nostra proposta". Così la premier Giorgia Meloni al termine delle consultazioni sulle riforme con le opposizioni. 

Per noi "è fermo l'impegno preso con i cittadini a rimettere la sovranità nelle loro mani e garantire una democrazia più matura. Noi abbiamo problemi di instabilità che non ha eguali nelle altre grandi democrazie occidentali". 

 

 

 

Giorgia Meloni (Rainews)
Giorgia Meloni

Schlein: “Con Meloni il clima è stato franco”

"Il clima è stato franco, di discussione franca sul merito delle cose che il governo ha ritenuto di dirci e a cui abbiamo risposto affiancando le nostre proposte e la nostra visione". Lo ha detto alla Camera la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo l'incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

"La forma parlamentare va migliorata, non superata". "Non crediamo si possa affrontare una discussione così rilevante a compartimenti stagni. Abbiamo esposto questo tema con forza all'esecutivo: non possiamo dire che fino a qui il confronto ci sia stato, mentre procedono con forzature su autonomia differenziata e - pare - anche sulla riforma degli enti locali".

"Se l'obiettivo è rafforzare l'efficienza delle istituzioni e la loro stabilità e anche la rappresentanza, perché queste due cose devono andare insieme, non ci sottraiamo al confronto. Esamineremo le proposte nel merito, senza pregiudizi, sicuramente se vanno nella direzione di migliorare la rappresentanza e la stabilità lo guarderemo con attenzione", ha aggiunto Schlein.

 

Schlein: "Non sono una priorità per il Paese, non si tocca il Presidente della Repubblica"

Schlein: "Sfiducia costruttiva e conflitto interessi"

"La sfiducia costruttiva eviterebbe crisi al buio. Abbiamo posto la necessità di limitare la decretazione d'urgenza, è un passaggio necessario per far lavorare meglio Camera e Senato. Abbiamo posto il tema del rafforzamento degli istituti referendari e delle leggi di iniziativa popolare, abbadando il quorum, firmando anche attraverso il digitale". Inoltre, "abbiamo posto il tema dell'applicazione piena dell'articolo 49, e una legge sul conflitto di interessi".

Per proseguire il confronto sulle riforme istituzionali "abbiamo chiesto" al governo "una moratoria sull'autonomia differenziata che sta procedendo scavalcando il Parlamento e i territori".

 

Schlein: “Non si tocchi la figura del Presidente della Repubblica”

"Esamineremo le proposte nel merito, senza pregiudizi. Quello che va in direzione di migliorare rappresentanza e stabilità lo guarderemo con attenzione, non ci prestiamo però all'indebolimento dei pesi e dei contrappesi e non si tocca l'istituzione del presidente della Repubblica, garanzia di stabilità anche nei momenti più difficili. In nessun modo siamo per ridimensionare la figura del presidente della Repubblica a favore di un uomo o una donna sola al comando".

"Diciamo no all'elezione diretta del presidente della Repubblica e anche al premierato, il cosiddetto sindaco d'Italia, perché indebolirebbero il Parlamento".

 

Schlein: “No a uomo o a donna sola al comando”

"Ciò che non vogliamo e a cui non ci prestiamo è l'indebolimento di pesi e dei contrappesi previsti dalla carta così come non si tocca l'istituzione del Presidente della repubblica". Lo ha detto alla Camera la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo l'incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali. "Non siamo per ridimensionare il ruolo del presidente della repubblica verso un modello di un uomo o un donna sola al comando".

Schlein: “Non c'è stato confronto fin qui”

"Non crediamo che si possa affrontare una discussione così delicata sugli assetti istituzionali a compartimenti stagni. Abbiamo posto questo tema con forza all'esecutivo perché non possiamo dire che fin qui il confronto ci sia stato"Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, al termine del confronto sulle riforme con il governo durato circa due ore.

Elly Schlein durante il confronto con il il presidente del consiglio rainews24
Elly Schlein durante il confronto con il il presidente del consiglio

Schlein: "Questa discussione non è la priorità del Paese"

"Sottolineiamo che per noi questa discussione sulle riforme non è una priorità del paese, le priorità sono lavoro, sanità, Pnrr, clima, giovani, casa. Ci sentiamo vicini agli studenti e studentesse che anche in queste ore si stanno mobilitando perché non stanno trovando casa per il caro affitti". Lo ha detto alla Camera la segretaria del Pd, Elly Schlein, dopo l'incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali. 

Si è concluso dopo quasi due ore il confronto sulle riforme tra la premier Giorgia Meloni e la delegazione del Pd guidata dalla leader Elly Schlein. Il primo faccia a faccia tra la presidente del Consiglio e la segretaria dem. Nella delegazione Pd anche i capigruppo Francesco Boccia e Chiara Braga, e il responsabile Riforme del partito Alessandro Alfieri.

 

Meloni a Schlein: "Non rafforzare il Governo, ma la stabilità"

"Il problema non è rafforzare l'esecutivo ma rafforzare la stabilità dell'esecutivo. Non è accentrare il potere. Ogni sistema democratico ha bisogno dei suoi contrappesi. Io credo che una democrazia abbia bisogno dell'opposizione, siamo persone che capiscono il tema dei contrappesi. Sicuramente il nostro obiettivo è portare a casa questa riforma, bisogna cercare di capire qual è la convergenza. Mi pare di capire che c'è una convergenza sulla considerazione che l'instabilità è un problema". Lo ha detto, a quanto si apprende, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il confronto sulle riforme con la segretaria del Pd, Elly Schlein.

La segretaria Pd, Elly Schlein, al confronto sulle riforme

"Lo strumento del confronto saranno loro a stabilirlo, l'iniziativa è loro. A noi, più che lo strumento interessa la qualità e il perimetro di quel confronto, perché se hanno già deciso come va a finire, non è un vero confronto". Così la segretaria Pd, Elly Schlein, pochi minuti prima dell'incontro alla Camera con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per il tavolo sulle riforme.

 

Elly Schlein durante il confronto con la presidente del consiglio ansa
Elly Schlein durante il confronto con la presidente del consiglio

Alleanza Verdi e Sinistra: " Indisponibili su presidenzialismo, no bicamerale"

Fratoianni - AVS: “Netta contrarietà sulle proposte ventilate”

"Abbiamo espresso la nostra netta contrarietà alle ipotesi ventilate", ipotesi che "insistono sulla modifica della nostra Costituzione come risposta ai problemi del Paese". Così Nicola Fratoianni al termine dell'incontro della delegazione Avs con la premier Giorgia Meloni. 

"Abbiamo espresso la netta contrarietà al presidenzialismo, al semi-presidenzialismo, al premierato. Tutte ipotesi che insistono, ancora una volta nel nostro Paese, sulla modifica della nostra Costituzione come risposta ai problemi. Con tutta evidenza, ogni sforzo in questa direzione non è finito bene, sono 30 anni che si lavora in questa direzione: rafforzare i poteri dell'esecutivo a danno del Parlamento". "Sono anni che si tenta di modificare la nostra Costituzione senza però applicarla. Le emergenze del nostro Paese sono altre, occorre ricostruire un rapporto di fiducia con gli elettori e una centralità della politica", aggiunge.

 

Iniziato l'incontro Meloni - Pd

È iniziato alla Camera l'incontro tra il premier Giorgia Meloni e la delegazione del Pd, guidata dal segretario Elly Schlein. Con lei i capigruppo di Senato e Camera, Francesco Boccia e Chiara Braga, e il senatore Alfieri.

Bonelli - AVS: “Indisponibili al presidenzialismo”

È durato circa un'ora l'incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e la delegazione dell'Alleanza Verdi e Sinistra in tema di riforme. La delegazione Avs è composta da Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni, i capigruppo di Camera e Senato Luana Zanella e Peppe de Cristofaro.

"Abbiamo comunicato l'indisponibilità a sostenere riforme in chiave presidenzialista con elezione diretta, va tutelata la figura del presidente della Repubblica". Lo ha detto alla Camera il coportavoce dei Verdi, Angelo Bonelli, dopo l'incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali. 

"Oggi si crea questa grande attesa sulle riforme ma i problemi sono tutti lì, con una crisi economica, sociale e ambientale che nessuno vuole affrontare". Lo ha detto Angelo Bonelli dopo l'incontro con Giorgia Meloni sulle riforme.

 

Schlein: "Andiamo ad ascoltare, faremo nostre proposte"

"Andiamo ad ascoltare quello che hanno da dirci e faremo le nostre proposte". Così Elly Schlein arrivando alla Camera per l'incontro con la premier Giorgia Meloni sulle riforme. La segretaria Pd, in giacca rossa, è accompagnata dai capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia e dal responsabile riforme Alessandro Alfieri.

In corso l'incontro Meloni - Avs

È iniziato l'incontro Tra il premier Giorgia Meloni e la delegazione di alleanza Verdi e Sinistra alla Camera sul tema delle riforme. Partecipano i capigruppo di Senato e Camera, Peppe de Cristofaro e Luana Zanella, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. 

Benedetto Della Vedova, +Europa: "Non abbiamo capito cosa propone la maggioranza"

Meloni "ha detto che vuole andare infondo sulla base del mandato elettorale ma non si è capito questo mandato elettorale in cosa consistesse, perché una riforma costituzionale non è che si fa così, puoi cambiare tutto cambiando una virgola. Non abbiamo capito quale sia la proposta, gli obiettivi sono molto aleatori e si possono raggiungere facendo di tutto". Lo ha detto alla Camera Benedetto Della Vedova, di +Europa, dopo l'incontro con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali.

Magi, +Europa: "Abbiamo chiesto incontri con altre opposizioni per coordinarci"

“Abbiamo chiesto incontri alle opposizioni per confrontarci, in particolare sulle ipotesi di cancellierato. E' dall'altra parte, nel governo, che non c'è compattezza sulla proposta”

Magi, +Europa: "Una bicamerale ad hoc dovrebbe essere nominata con metodo proporzionale"

Riccardo Magi, +Europa: “L'attuale maggioranza ha conseguito il 43% dei consensi che si è tradotto in oltre il 60% dei seggi con una legge che farebbe impallidire la legge truffa, per questo abbiamo posto subito una tema di democrazia rispetto alla questione delle riforme. Abbiamo da sempre proposto una legge bicamerale ad hoc eletta con metodo proporzionale delle ultime elezioni. La legge elettorale attuale è distorsiva”

 

Magi, + Europa: "Ipotesi sindaco d'Italia è una follia"

Riccardo Magi, + Europa, a Montecitorio dopo incontro con Meloni su riforme Camera dei deputati
Riccardo Magi, + Europa, a Montecitorio dopo incontro con Meloni su riforme

Meloni apre all'ipotesi di una commissione bicamerale

"Valuteremo anche la proposta che avete fatto sulla legge ad hoc relariva alla procedura delle riforme. Credo si possa dialogare su tutto purché non ci  siano intenti dilatori". Lo ha detto, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni rispondendo al presidente del M5S, Giuseppe Conte, che ha proposto di creare una commissione ad hoc.

Maria Elena Boschi: "Ok premierato, ma serve superamento bicameralismo"

"Per noi sono due i temi fondamentali. Il  primo è l'elezione diretta del premier sul modello del Sindaco  d'Italia". Così Maria Elena Boschi di Iv al termine dell'incontro  della delegazione Azione-Iv con la premier Giorgia Meloni. "Una  riforma della forma di governo non può essere separata dal superamento del bicameralismo".

Maria Elena Boschi, Italia Viva: "Meloni ci fece opposizione pregiudiziale, noi non lo faremo

"Ora che siamo all'opposizione non faremo quello che la premier fece a noi quando eravamo al governo: nessuna opposizione pregiudiziale". Così la capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi, nelle dichiarazioni alla stampa dopo aver incontrato il premier Giorgia Meloni a Montecitorio sulle riforme costituzionali.

Calenda: "Non faremo nessun Aventino, sarebbe incoerente farlo, noi vogliamo fare le riforme"

Calenda ha aggiunto che Azione e Italia Viva intendono confrontarsi con le opposizioni.

Carlo Calenda a Montecitorio dopo l'incontro con Meloni Camera dei deputati
Carlo Calenda a Montecitorio dopo l'incontro con Meloni

Calenda: "Presidente della Repubblica garanzia intoccabile"

Carlo Calenda, Azione: "Siamo disponibili a collaborare, per l'ovvia ragione che, come è noto, anche noi abbiamo provato a fare un percorso di riforme. Non solo. Condividiamo l'esigenza di avere maggiore stabilità dei governi, l'esigenza di avere una maggiore efficienza dell'apparato complessivo dello Stato, che non è solo il governo centrale, ma è anche le autorità locali. Per questa ragione abbiamo cercato di definire il perimetro entro il quale una collaborazione è possibile. Per noi c'è una linea rossa assoluta, che è la figura di garanzia di unità nazionale e della Costituzione, che è il presidente della Repubblica". Così Carlo Calenda, segretario di Azione, durante la dichiarazione del Gruppo Azione-Italia Viva - Renew Europe dopo l'incontro con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali. "Il presidente della Repubblica, in un Paese diviso su tutto, è l'unica istituzione che veramente garantisce unità - aggiunge - andarla a toccare e politicizzare secondo noi sarebbe un errore molto grave".

Il video integrale di Carlo Calenda, Italia Viva, nel punto stampa

Intanto un flash mob per lo scudetto nel piazzale di Montecitorio

E' festa scudetto del Napoli anche alla Camera dei  deputati con un flash mob a piazza  Montecitorio. Hanno partecipato gli esponenti bipartisan del club degli onorevoli  tifosi della squadra di Spalletti. Mentre nel Palazzo il premier  Giorgia Meloni, discute con le opposizioni di riforme e  presidenzialismo, fuori  dall'ingresso principale della Camera, parlamentari ed ex, come il  leghista Gianluca Cantalamessa, l'esponente di Fdi, Gimmi Cangiano e  Gaetano Quagliarello, sventolano bandiere azzurre e fasce tricolore.       L'ex ministro Cantalamessa guarda al futuro: ''La prossima volta ci ritroveremo qui  per brindare magari alla Champions... E' più  facile rivincere lo scudetto e magari, portarsi a casa per la prima  volta la Champions, che fare le riforme...''.

Salvini arrivato alla Camera, partecipa agli incontri sulle riforme

Il vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini è arrivato alla Camera alle 15 e sta partecipando al confronto sulle  riforme, tra governo e opposizioni. Salvini è rientrato a Roma dall'Abruzzo, dove aveva in programma alcuni appuntamenti elettorali.  Così fonti della Lega.

Riforme: sondaggio Euromedia, 46,6% italiani dice sì a presidenzialismo

Oggi "Porta a Porta" pubblica il sondaggio realizzato da Euromedia Research, relativo al giudizio degli italiani sulle riforme. Sul Presidenzialismo, ossia l'elezione diretta del Capo dello Stato, è favorevole il 46,6% degli intervistati, contrario il 36,8%. Non risponde il 16,6%.  Tra i favorevoli figurano il 77,5% degli elettori della Lega, il 73,9% di Fratelli d'Italia e il 70% dei sostenitori di Forza Italia. Favorevoli anche i sostenitori di Azione-Italia Viva: il 47,2% dice sì contro il 39,7% che esprime un giudizio negativo.  Tra i contrari invece spiccano il 75% degli elettori di Alleanza verdi e Sinistra, seguiti dal 74% di quelli del Pd e dal 54% di +Europa.  Per quel che concerne invece il Premierato, ovvero il sistema che consente al presidente del Consiglio di avere più poteri, è favorevole il 42% degli intervistati, contrari il 32,4%, non risponde il 25,6%.  Tra i favorevoli il 75% è rappresentato dagli elettori di Fratelli d'Italia, il 67,3% da quelli di Forza Italia e il 55% dai sostenitori della Lega. Anche qui esprimono un giudizio positivo pure gli elettori di Azione-Italia Viva per il 58,5%, mentre il 18,9% si dice contrario. Tra i contrari si evidenziano l'84% degli elettori di Alleanza Verdi e Sinistra, il 62,2% di quelli del Pd e il 54% di +Europa.

Unterberger (aut): "Condividiamo obiettivo stabilità, ma scettici su presidenzialismo"

"Abbiamo detto alla presidente che condividiamo in pieno il suo obiettivo di dare più stabilità al sistema politico italiano". Così Julia Unterberger, senatrice del Gruppo per le Autonomie, durante la dichiarazione di Minoranze linguistiche e Gruppo per le Autonomie dopo l'incontro con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sulle riforme istituzionali. "Quasi ogni anno cambia il governo e tende a rifare tutto quello che è stato fatto dal predecessore. Pertanto, capiamo e siamo convinti anche noi che si dovrebbe trovare una soluzione per dare più stabilità - aggiunge - se sia questo il premierato oppure come in Germania la sfiducia costruttiva si può discutere". E continua: "l'unico punto sul quale siamo molto scettici è il presidenzialismo, soprattutto per noi autonomisti e minoranze linguistiche la figura del presidente dello Stato è molto importante".

Si è concluso l'incontro di Giorgia Meloni con il gruppo per le Autonomie

Si è svolto a Montecitorio l'incontro sulle riforme costituzionali tra la premier Giorgia Meloni la delegazione del governo e quella del gruppo per le Autonomie e della componente Minoranze linguistiche.

 

L'intervento integrale di Conte con la stampa dopo l'incontro con Meloni

Conte: "Bene creazione di una commissione ad hoc per riforme"

Il leader M5s: "Siamo disponibili per quanto riguarda il metodo al dialogo in una commissione parlamentare costituita ad hoc, raccomandiamo questo percorso".

Conte: "Non abbiamo ascoltato proposte condivisibili per garantire stabilità dei governi"

Il leader del M5s ha detto, uscendo dall'incontro con la presidente del Consiglio Meloni: “Consapevoli che vada risolto problema instabilità dei governi, ma non è emersa una soluzione condivisa in questo incontro. Il quadro deve rimanere equilibrato, non deve cioé mortificare il ruolo parlamentare nella mediazione, e neanche la funzione del presidente della Repubblica”

Conte: "Abbiamo consegnato 11 proposte per le riforme"

Conte: “Abbiamo detto a Meloni che non sono raccomandabili colpi di mano nella ridefinizione dell'assetto costituzionale”

Conte alla Camera dei deputati dopo l'incontro con Meloni Camera dei deputati
Conte alla Camera dei deputati dopo l'incontro con Meloni

Ipotesi neoparlamentarismo

Neoparlamentarismo Rainews24
Neoparlamentarismo

Ipotesi premierato forte (o sindaco d'Italia)

Premierato forte Rainews24
Premierato forte

Ipotesi semipresidenzialismo

Semipresidenzialismo Rainews24
Semipresidenzialismo

Ipotesi presidenzialismo

Presidenzialismo Rainews24
Presidenzialismo

L'arrivo di Conte a Montecitorio, poco prima delle 12.30

Giuseppe Conte arriva a Montecitorio Rainews24
Giuseppe Conte arriva a Montecitorio

Alleanza Verdi e Sinistra: "Nessuna disponibilità a mettere in discussione ruolo presidente della Repubblica"

Nicola Fratoianni e Peppe De Cristofaro si dicono contrari a "misure che rafforzino l'esecutivo a scapito della qualità della nostra democrazia. Andremo all'incontro rimanendo fortemente critici sia con l'impostazione, questa non è materia governativa ma parlamentare, che con le proposte della destra che mirano a spostare il potere verso l'esecutivo ai danni del Parlamento. Ma soprattutto non siamo disponibili a riforme che mettano in mora il ruolo del presidente della Repubblica, unico garante dell'unità d'Italia, o che spacchino il paese come la scellerata autonomia differenziata di Calderoli", afferma il capogruppo al Senato.

Azione - Italia viva: Sindaco d'Italia e superamento del Bicameralismo perfetto.

Carlo Calenda e Matteo Renzi (che chiede anche l'abolizione del Cnel) ribadiscono le proposte che porteranno al tavolo. "Siamo d'accordo sull'idea del premierato e sull'idea di superare un bicameralismo che non funziona più. Sul presidenzialismo non siamo d'accordo", spiega il leader di Azione che sul monocameralismo specifica: "Sono per l'abolizione della Camera". 

+ Europa: "Governo abbandoni retorica del presidenzialismo o morte"

Il segretario Riccardo Magi conferma il sì "a interventi che aumentino la stabilità dei governi, senza stravolgere la nostra Costituzione. Il governo però - aggiunge - abbandoni la retorica del 'presidenzialismo o morte'".     

M5s, ascolto e cautela

Giuseppe Conte avvisa: "se per il Governo è prendere o lasciare il suo progetto, che peraltro ha già annunciato e che mi sembra molto avventuroso, allora è il governo che rompe il dialogo". "Noi abbiamo delle ottime proposte utili per migliorare l'assetto costituzionale. Parlare di Aventino è fuori luogo", aggiunge replicando alle parole di ieri di Antonio Tajani. "Il problema è cosa ci dirà il governo, se parliamo di una prospettiva di riforme costituzionali, che va al di là delle logiche di parte, il M5s guarda sempre agli interessi della comunità nazionale".    

La proposta del PD: apertura al cancellierato

I dem andranno all'incontro con una proposta che parte da alcuni punti fermi: no all'elezione diretta del presidente del Consiglio e, men che meno, del presidente della Repubblica. Apertura, invece, all'ipotesi di cancellierato, con un pacchetto di norme che comprende anche la sfiducia costruttiva. Alla riunione - è emerso ieri al termine di un vertice fra la segretaria Elly Schlein e i componenti delle commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato - il Pd si presenterà con una predisposizione al confronto sempre che dal governo - è stato fatto notare - ci sia una disponibilità non solo di facciata a lavorare assieme.  "Ci confronteremo sui temi e porteremo una posizione ma la convocazione non sia un modo per distrarre l'attenzione sui temi che interessano le persone e le necessità del Paese: lavoro, sanità, Pnrr". 

L'intervista a Giorgia Meloni: "Vorrei fare una riforma il più possibile condivisa"

Il calendario degli incontri di Giorgia Meloni con le opposizioni

Alle 12.30 il primo confronto, con il Movimento Cinque Stelle 
Alle 14 sarà la volta del Gruppo per le Autonomie e componente Minoranze linguistiche
Alle 15.15 toccherà al Gruppo Azione-Italia Viva-Renew Europe
Alle 16.15 Meloni incontra la delegazione di +Europa
Alle 17.30  toccherà al Gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra
Alle 18.30 l'incontro con il Gruppo del Partito Democratico.