Criticità idraulica nella pianura romagnola e bolognese

Romagna, oggi la visita di Mattarella nelle zone alluvionate

Il presidente sarà a Modigliana, Forlì, Cesena, Ravenna, Lugo e Faenza, tutti gli orari degli incontri. Ancora braccio di ferro sulla nomina del commissario. Riapre la linea ferroviaria Bologna-Rimini
Romagna, oggi la visita di Mattarella nelle zone alluvionate
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Boncellino dopo l'alluvione, le immagini dal drone

Il programma di Mattarella in Romagna, tutti gli appuntamenti di oggi ora per ora

Ecco in sintesi il programma della visita di oggi del capo dello Stato nelle zone alluvionate.

MODIGLIANA
Alle 10.30 il Capo dello Stato arriva a Modigliana, dove viene accolto da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, e da Giancarlo Dardi, Sindaco di Modigliana. Qui incontra la cittadinanza. Al termine, trasferimento a bordo dell’elicottero presidenziale per raggiungere Forlì.

FORLÌ
Alle 11.20 Mattarella è a Forlì, dove viene ricevuto dal sindaco Gian Luca Zattini, dal presidente della Provincia Enzo Lattuca. Ha quindi inizio un incontro con i volontari intervenuti nelle zone colpite dall’alluvione e con la cittadinanza. Al termine, trasferimento a Cesena.

CESENA
Alle 12.10 il capo dello Stato arriva alla Scuola elementare e media “Don Milani” di Cesena dove viene accolto dal sindaco Enzo Lattuca e dal presidente della Provincia di Forlì-Cesena. Visita al centro di raccolta di beni di prima necessità allestito nella palestra della scuola. Al termine trasferimento a Ravenna.

RAVENNA e LUGO
Alle 15.20 Mattarella è nella sala pre-consiliare del Comune di Ravenna, dove ha luogo l'incontro con una delegazione di coloro che hanno contribuito alla gestione dell’emergenza.
Alle 16.20 arrivo a Lugo, dove il capo dello Stato è accolto dal sindaco Davide Ranalli. Visita del Teatro Rossini danneggiato dall’alluvione. 
Al termine, trasferimento a Faenza. 

FAENZA
Alle 16.55 il presidente è al municipio di Faenza, ricevuto dal sindaco Massimo Isola. A seguire incontro nella Sala Consiliare con i sindaci di tutte le città colpite dall’alluvione.

Oggi la visita del presidente Mattarella nelle zone alluvionate

Parte da Modigliana, una delle realtà più piccole ma anche una delle più danneggiate, la visita di oggi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella Romagna alluvionata. 

Il Capo dello Stato raggiungerà il borgo dell'Appennino forlivese dove lo attenderanno il sindaco Jader Dardi e i cittadini, poi sarà a Forlì, per incontrare i volontari che hanno lavorato nell'emergenza e la giornata si concluderà nel pomeriggio con i sindaci del territorio a Faenza, dove l'acqua del Lamone ha invaso varie zone del centro storico, nella notte tra il 16 e il 17 maggio. Ma nel corso della giornata ci saranno altre tappe e incontri con la popolazione: Cesena, Lugo, Ravenna. 

"Credo sia un bellissimo messaggio verso la gente e le popolazioni perché il presidente della Repubblica gode di stima, di rispetto, per tutto quello che ha saputo dimostrare e sta dimostrando", ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Lo devo ringraziare - ha proseguito - lo scorso anno in occasione del decennale del terremoto, venendo a Medolla e poi a Finale Emilia, nei due epicentri delle due scosse del 20 e del 29 maggio disse che l'Italia deve essere grata all'Emilia, agli emiliano-romagnoli e alla sua gente per quello che hanno dimostrato”. 

Proprio ieri Mattarella ha annunciato che devolverà la somma legata al Premio Paolo VI alla Comunità Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi nel Riminese, e alle sue case di accoglienza colpite dalle alluvioni. 

La visita del presidente della Repubblica arriva dopo quella della premier Giorgia Meloni, il 21 maggio, e quella della presidente della Commissione Europea. Ursula von der Leyen, il 25. “Per la nostra comunità - dice Dardi, sindaco di Modigliana - la presenza del presidente assume un valore di grande importanza per la rinascita e la ricostruzione delle infrastrutture”. 

Sindaci: serve tavolo permanente che ci coinvolga

Un incontro urgente con governo e regione per condividere le scelte e coinvolgere tutti gli attori dei territori sia nella gestione degli indennizzi che nella
pianificazione degli interventi da realizzare. Lo chiedono i sindaci dell'Emilia Romagna intervenuti in video conferenza all'incontro organizzato dall'Associazione dei Comuni italiani.

Domani Mattarella in Romagna su luoghi alluvione

Domani il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà a Forlì e Faenza. Il Capo dello Stato atterrerà a Forlì e poi in elicottero andrà a Modigliana sorvolando l'area delle frane. Alle 11 incontrerà i volontari a Forlì in piazza Saffi e alle 17 incontrerà a Faenza i sindaci delle zone alluvionate. Tra le due tappe Mattarella farà visita a Cesena, Ravenna e Lugo per portare il ringraziamento ai volontari e l’abbraccio alle comunità colpite attraverso i sindaci.

In Romagna quasi 3.000 vaccinazioni contro tetano-epatite

Sono quasi 3.000 ad oggi le vaccinazioni contro tetano ed epatite A fatte in Romagna dopo l'alluvione, in particolare nel ravennate, per evitare che "il rischio sanitario diventi un'emergenza". A spiegarlo è l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, questa mattina a margine di una conferenza stampa al Policlinico Sant'Orsola di Bologna. Ad oggi sono 2.926 le vaccinazioni effettuate, tra antitetanica (la maggior parte) e anti-epatite A. Sono 2.400 nel ravennate, soprattutto a Conselice, 215 nel forlivese, 251 nel cesenate e 60 in provincia di Rimini. 

"A Conselice il nostro monitoraggio è continuo per il livello delle acque stagnanti- spiega Donini- stiamo gestendo un rischio sanitario correlato agli eventi che abbiamo subito, ma devo dire che non c'è emergenza sanitaria. Stiamo parlando di una popolazione che solo nel ravennate ha ricevuto centinaia e centinaia di dosi di vaccinazioni. Questo per gestire in maniera responsabile, accorta e basata sulla prevenzione un rischio sanitario che non deve ora assolutamente trasformarsi in emergenza". La sanità emiliano-romagnola è poi a supporto anche "dei controlli di acqua potabile- ricorda l'assessore- della gestione dei centri di emergenza e anche per la gestione degli animali domestici o da reddito". In poche parole, "siamo a supporto di una popolazione che è già stata provata e quindi è comprensibile che abbia sentimenti di preoccupazione", afferma Donini. Per questo "abbiamo messo in campo da subito anche un servizio di assistenza psicologica nei centri di accoglienza sia per i cittadini sia per i volontari. Sono oltre 130 gli psicologi a disposizione, oltre all'assistenza medica H24. Ma sono centri che ormai si stanno svuotando", afferma l'assessore.

Per domani allerta gialla in Emilia-Romagna

Allerta gialla in Emilia-Romagna per rischio frane nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Ravenna. Lo comunica la Protezione civile. "Per la giornata di martedì 30 maggio permangono condizioni leggermente instabili - si legge nel bollettino - per afflusso di aria fresca in quota. Non si escludono temporali sparsi di breve durata, più probabili sui rilievi e sulle pianure centro-occidentali, con possibili effetti associati occasionali. Permangono condizioni di criticità localizzate nella pianura bolognese (con particolare riferimento ai territori di Medicina, Molinella e Budrio), ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai corsi d'acqua che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, interessato localmente da livelli idrici elevati, in progressiva decrescita e da possibili problemi di tenuta arginale. Nelle zone collinari centro-orientali della regione permangono condizioni favorevoli all'evoluzione dei dissesti innescatesi nelle ultime settimane".

Case e aziende sotto la melma, continua il lavoro per togliere liquami e fango

L'acqua non va via nonostante le idrovore in azione da giorni per togliere l'acqua dalle strade e dai campi, tra le provincie di Ravenna e Ferrara. Contadini e aziende aiutano senza sosta

A Bologna al via le domande per i fondi dedicati a chi è rimasto senza casa

I cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie case per gli eventi che hanno colpito Bologna da inizio maggio e che hanno trovato un alloggio alternativo (ad esempio presso parenti o amici, oppure in roulotte e camper) possono chiedere il Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS). È quanto prevede il decreto firmato ieri dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario delegato per l'emergenza. Per presentare domanda è necessario avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nell'abitazione sgomberata alla data di inizio degli eventi calamitosi (1 maggio) come risulta dal certificato storico dello stato di famiglia (non domicilio). La domanda va presentata entro il 30 giugno 2023 su un apposito modulo presso il Comune dove si trova la casa sgomberata e può essere consegnata a mano o spedita tramite raccomandata al seguente indirizzo: Polizia Locale Bologna, Ufficio economia e acquisti, via Enzo Ferrari, 42, 40138 Bologna, indicando nell'oggetto Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS). Se si desidera consegnare a mano occorre prendere appuntamento telefonando al numero: 051.2195010 (lun-ven ore 8-13, mar-gio anche 15-18).

Per maggiori info su: www.regione.emilia-romagna.it

Per quello che riguarda invece il rimborso dei danni usciranno maggiori informazioni nei prossimi giorni. Il Comune di Bologna ha chiesto al Governo che vengano rimborsati al 100% tutti i danni subiti dai bolognesi di tutte le aree della città coinvolte dall'emergenza: via Saffi e vie limitrofe, zona del Paleotto, zona dei Colli e zona Corticella. In attesa di indicazioni del Governo il Comune procederà a una mappatura per censire i danni subiti da privati e imprese. Per informazioni: alluvione2023@comune.bologna.it

Video - Boncellino dopo l'alluvione, le immagini dal drone

Una vasta coltre di limo e fango ricopre Boncellino, paese in provincia di Ravenna, nei pressi dell'argine rotto del Lamone. In quest'area del comune di Bagnacavallo l'acqua è esplosa con violenza trascinando via sassi e alberi che sono stati riversati vicino alle abitazioni. Lo spesso strato di fango si estende per centinaia di metri rispetto a dove si trova quello che era l'argine.

Arpae Emilia-Romagna: "Nessuna evidenza rischi legati a zanzare"

In Emilia-Romagna, ad oggi, non vi sono elementi che evidenzino un rischio di malattie portate dalle zanzare, alla luce dell'alluvione che si è abbattuta sulla regione nei giorni scorsi. A sostenerlo, intervenendo alla trasmissione 'Agorà' sui Rai Tre, è il direttore generale dell'Arpae regionale, Giuseppe Bortone. "I colleghi del servizio sanitario - osserva - mi segnalano che al momento non ci sono evidenze di rischio di malattie vettoriate da zanzare e - conclude -si stanno programmando gli interventi mirati".

Premio Paolo VI, Mattarella: "Destinare la somma alla comunità 'Giovani XXIII' nata i Romagna"

"Vorrei chiedere  all'Istituto Paolo VI di destinare la somma collegata al Premio alla  comunità intitolata a ‘Giovanni XXIII’ nata in Romagna: alcune delle sue case di accoglienza sono state gravemente colpite dall'alluvione dei  giorni scorsi". Lo ha annunciato il Presidente della Repubblica,  Sergio Mattarella, ricevendo in Vaticano il Premio Paolo VI direttamente dal Papa, durante la cerimonia che si sta svolgendo nell'Aula Clementina in Vaticano.

"Il mio primo pensiero è stato di sorpresa, naturalmente subito affiancato da un sentimento di profonda gratitudine - aggiunge - ho sentito un sentimento di riconoscenza, al massimo grado, nell'apprendere la disponibilità del Santo Padre a consegnarmelo personalmente".

Papa Francesco conferisce al presidente Mattarella il Premio Paolo VI

Sergio Mattarella, udienza da Papa Francesco rainews24
Sergio Mattarella, udienza da Papa Francesco

Schillaci: via l'acqua o rischi sanitari

Nelle zone dell'Emilia-Romagna devastate dall'alluvione "la situazione è sotto controllo. Non rinunciate alle vacanze in Romagna. Ma è urgente rimuovere il prima possibile l'acqua stagnante in alcune città. Ricordiamolo: può essere un veicolo di infezione". Lo dice in una intervista a Il Messaggero il ministro della Salute, Orazio Schillaci."Prima si toglie l'acqua a Conselice", come in tutti i posti, e "meglio è. L'acqua stagnante - ribadisce - può portare infezioni, bisogna evitare ad ogni costo che i cittadini vengano a contatto con quest'acqua. Anche noi monitoriamo la situazione e siamo pronti a intervenire qualora dovesse essere necessario".Riguardo i vaccini per l'anti tetanica, per il ministro "sono sufficienti" e "non vi è carenza di vaccini. Ma se servissero nuove forniture, siamo pronti ad inviarle. Giuste le vaccinazioni anti tetaniche perché tra le varie possibilità quella del tetano è quella che spaventa maggiormente".

“Italia loves Romagna”, la lista gli artisti del concerto-evento del 24 giugno

La musica italiana insieme per la Romagna. È questo lo spirito che anima “Italia loves Romagna”, il grande concerto-evento per sostenere le popolazioni colpite dalla terribile alluvione che si è abbattuta sul territorio romagnolo, che si terrà il 24 giugno 2023 alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo).

Sul palco questi gli artisti che si esibiranno: Blanco, Elisa, Elodie, Emma, Giorgia, Luciano Ligabue, Madame, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Negramaro, Laura Pausini, Max Pezzali, Salmo, Tananai, Zucchero.

La musica italiana quindi, si unisce per raccogliere fondi a sostegno della Romagna e dei suoi abitanti, 11 anni dopo “Italia loves Emilia”, il concerto realizzato nel 2012 per sostenere i terremotati dell'Emilia-Romagna "perché la musica e i suoi protagonisti - si legge in un comunicato - possono fare cose importanti, come creare ancora una volta un evento in cui sarà la forza dell'unione degli artisti e del pubblico a essere fondamentale, per un momento di solidarietà e aiuto concreto".

I biglietti per “Italia loves Romagna” saranno disponibili in prevendita dalle ore 11 di martedì 30 maggio sui circuiti Vivaticket, TicketOne e Ticketmaster.

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Emilia Romagna: al via il primo piano di interventi urgenti da 10 mln

Approvato il primo piano di  interventi urgenti da dieci milioni per l'emergenza alluvioni.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in qualità di commissario delegato per l'emergenza, ha infatti approvato il primo stralcio del piano di interventi urgenti da 10 milioni, stanziati dal consiglio dei ministri.

Di questi, 3,1 milioni serviranno a far fronte alle spese sostenute dagli Enti locali  per le attività di soccorso e assistenza alla popolazione; tre per i primi contributi di
autonoma sistemazione a chi ha dovuto lasciare la casa, 1,2 milioni per rimborsare le spese sostenute dal volontariato di Protezione civile.  Infine 2,7 milioni sono rivolti a primi interventi di somma urgenza, realizzati sui corsi d'acqua a seguito del primo evento alluvionale che all'inizio di maggio ha colpito il territorio regionale.
I Comuni possono già chiedere all'Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale  e la Protezione civile l'anticipo del 50% dei costi sostenuti, nell'attesa  che venga realizzata una più complessiva ricognizione delle spese sostenute e dei danneggiamenti pubblici.
"Con questo piano - spiega la vicepresidente con delega alla Protezione civile Irene Priolo -  diamo una prima copertura agli interventi  che da subito, nei giorni più drammatici dell'emergenza,  sono stati adottati per portare soccorso e assistenza alla popolazione. Di fronte a una tragedia di queste proporzioni, con gravissimi danni alle nostre comunità e al territorio, il nostro obiettivo è fare presto e bene e ristorare gli enti intervenuti a supporto della popolazione e per le opere di somma urgenza approntate. Nessuno deve rimanere solo".
 

 

Bonaccini: "Grazie a tutti i colleghi. Raggiunti 30 milioni di euro di donazioni"

"Ringrazio tutti i miei colleghi presidenti di regione che hanno mobilitato le loro colonne della Protezione Civile. In una settimana abbiamo raggiunto circa 30 milioni di euro" sul conto corrente della Regione dopo il maltempo che ha flagellato l'Emilia Romagna. "Li utilizzeremo rendicontandoli fino all'ultimo centesimo per stare vicini alle popolazioni colpite".  Così il presidente della Regione Emilia Romagna a 'Domenica In' su Rai1.

 

Elly Schlein a Cesena con i volontari presso le scuole Don Milani: "Il suo un esempio di impegno e solidarietà"

Stamattina la Segretaria del Pd Elly Schlein è stata al centro di volontariato allestito presso le scuole "Don Milani" di Cesena insieme al Sindaco Enzo Lattuca. 

Il centro è diventato sin da subito il punto di raccolta di beni alimentari e di prima necessità che sono arrivati da tutta la città e da tutta Italia. "Proprio ieri è stato il centenario della nascita di Don Milani, e al suo esempio di impegno e solidarietà, di supporto a chi fa più fatica, ci fa pensare questa scuola a lui intitolata che oggi è animata da volontari e volontarie che da giorni raccolgono e distribuiscono cibo alle persone sfollate e a chi ha perso tutto". 

Schlein è stata poi anche a Bagnacavallo con la Sindaca Eleonora Proni e il Sindaco di Ravenna Michele De Pascale a vedere il punto di rottura dell'argine e i lavori di ripristino, e visitare la frazione di Villanova che è stata duramente colpita dall'alluvione. "E' tanto il cuore che ci sta mettendo questa comunità, con l'aiuto di volontari che vengono da tanti altri comuni." Ce ne sono alcuni arrivati da Modena "perchè erano venuti loro ad aiutare noi dopo il terremoto e non abbiamo dimenticato. Siamo al loro fianco - conclude Schlein - per avere presto le risposte che servono per i territori e le comunità colpite, dai ristori alla ricostruzione". 

Meteo: allerta gialla nel Lazio, attesi temporali

L'agenzia regionale di protezione Civile della Regione Lazio ha diramato un avviso di allerta gialla dal pomeriggio di oggi, 28 maggio 2023 e per le successive 3-6 ore e dal pomeriggio di domani, 29 maggio 2023 e per le successive 3-6 ore. Si prevedono su tutta la regione precipitazioni isolate, anche a carattere di rovescio o breve temporale

A Conselice motopompe e trattori in azione per allontanare l'acqua stagnante

Trattori e motopompe sono ancora in azione a Conselice, il paese del Ravennate ancora parzialmente sommerso dall'acqua dopo l'alluvione dei giorni scorsi. Un'azione da svolgere con tempestività anche perché l'acqua stagnante sta facendo emergere timori sanitari, tanto che la sindaca ha ordinato l'evacuazione delle case nelle zone
dove si trova ancora l'acqua.
L'obiettivo di queste ore è trasferire l'acqua da un canale all'altro, per portarla fino al canale principale e quindi allontanarla in direzione del Reno.

"Un'azione di successo - spiega Daniele Gieri, presidente della sezione Coldiretti di Conselice - che ha consentito di liberare dall'acqua terreni agricoli e abitazioni in un
territorio dove è scattata l'emergenza sanitaria per la qualità delle acque e la diffusione delle zanzare. Una volta asciugate case, aziende e terreni bisognerà pensare subito ai danni e alla ripartenza delle attività economiche in un territorio che è stato devastato dall'alluvione e sul quale ci si augura non scenda l'attenzione". 

 

Da Genova a Forlì: domani la colonna mobile della protezione civile per dare sostegno a zone alluvionate

Partirà domani la colonna mobile della protezione civile in continuità amministrativa Anci per dare sostegno al Comune di Forlì, duramente colpito dagli eventi alluvionali degli scorsi giorni.

Da Genova partiranno in tutto sei agenti di Polizia locale, tre tecnici e tre amministrativi e resteranno nel Comune romagnolo almeno per sei settimane. Il
personale tecnico affiancherà i colleghi forlivesi nelle attività di sopralluoghi per censimento danni, attivazione di somme urgenze, attività di progettazione di interventi di ripristino e recupero immobili ed infrastrutture; gli amministrativi, invece, saranno di supporto nelle istruttorie di provvedimenti contingibili e urgenti, istruttorie di segnalazioni di danno e domande a esse associate e nelle istruttorie di provvedimenti amministrativi.

 

Maltempo in Emilia Romagna: 8.726 gli interventi dei Vigili del Fuoco da inizio emergenza

Sono 8.726 gli interventi fatti da inizio emergenza dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in Emilia Romagna: 1.628 a Bologna, 4.156 a Ravenna, 2.523 a Forlì Cesena, 419 a Rimini. 

765 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso, 180 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 356 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità: soprattutto nel ravennate, tra Conselice, Cervia e Casola Valsenio, 30 soccorritori acquatici, a bordo di anfibi e piccoli natanti, consegnano porta a porta alimenti e medicine a chi è bloccato ai piani alti delle abitazioni o recuperano beni dalle case allagate per conto dei proprietari. 

Negli stessi territori sono 130 gli esperti che si stanno occupando delle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore. Nella città di Forlì e nella sua provincia, a Modigliana, Civitella di Romagna, Dovadola, Tredozio, il monte Trebbio, ma anche nel ravennate, a Casola Valsenio, mezzi dei vigili del fuoco per il movimento terra sono al lavoro per le operazioni di ripristino viabilità su strade interdette da frane.

Video. L'azienda agricola distrutta dal fango: è sventrata. Le immagini dall'alto

Musumeci: "La nomina del commissario ricostruzione solo a fine emergenza"

"La fase della ricostruzione si apre, com'è ovvio, solo dopo il superamento dello stato di emergenza. A gestire questa fase abbiamo chiamato il presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini e abbiamo deliberato una dotazione finanziaria di oltre due miliardi di euro, nello spazio di pochissimi giorni, a sostegno della popolazione colpita. Credo che tanta tempestività ed efficienza non abbiano precedenti". Così in un'intervista al 'Quotidiano Nazionale' il ministro per la Protezione civile e per le politiche del mare, Nello Musumeci. "Chiusa questa fase, si passerà alla nomina del commissario per la ricostruzione. La sua individuazione e nomina non sono ancora temi all'ordine del giorno. Sull'argomento leggo in questi giorni notizie e ipotesi dettate, presumo, solo dal gusto della polemica", ha aggiunto Musumeci.

Video. Castel del Rio, il paese martoriato da 60 frane

Traffico sostenuto per Pentecoste, ancora disagi in Romagna

"Persiste la necessità di non recarsi nelle province di Forlì, Cesena e Ravenna dove la viabilità secondaria è ancora interessata dalla presenza di fango e di acqua e per lasciare libera la circolazione ai veicoli destinati al soccorso e al ripristino". Lo sottolinea un comunicato della Polizia di Stato che aggiorna le notizie sulla viabilità.    Per quanto riguarda il resto d'Italia, "la circolazione è regolare sulla rete viaria principale nazionale. Ci si attende una moderata intensificazione del traffico per gli spostamenti a corto e medio raggio, in uscita dai maggiori centri abitati nella mattinata e in senso opposto dal tardo pomeriggio o serata. In particolare, sull'A22 del Brennero, è previsto, anche per la giornata di domani lunedì 29 maggio, traffico da moderato a intenso per gli spostamenti connessi alla festività della Pentecoste".   "Permane sulla SS 3 bis Tiberina (E45) il divieto d icircolazione per i mezzi superiori alle 3,5 t, esclusi i mezzi che trasportano persone e quelli di emergenza, in direzione nord tra gli svincoli di Bagno di Romagna (FC) e Sarsina Sud (FC).Pertanto all'uscita di San Sepolcro detti mezzi vengono indirizzati in direzione di Arezzo sulla SS 73 per raggiungere la A1 e proseguire in direzione di Bologna. Tali provvedimenti di regolazione del traffico commerciale sono collegati all'interdizione, causa frana, della SS 71 tra il km 250+000 e del km 244+800, in località Bivio Montegelli nella provincia di Forlì-Cesena ed ai lavori in atto presso la galleria 'Lago di Quarto' della SS 3 bis (situata nel tratto compreso tra gli svincoli di Quarto e Sarsina) ove si circola in doppio senso di circolazione nella canna in direzione sud. Per le lunghe percorrenze è consigliato il percorso alternativo sul Raccordo Autostradale Perugia-Bettolle in direzione della A1. Si ricorda il divieto di circolazione per i mezzi pesanti con massa superiore alle 7,5 tonnellate fuori dai centri abitati con orario 09-22", conclude la nota della Polizia di Stato.

Video. Danni agli allevamenti: lo smaltimento di migliaia di anatre morte

Meloni: "Cambiare paradigma su sicurezza del territorio"

"Mettere in sicurezza l'Italia è una sfida epocale. Stiamo purtroppo scontando decenni di scelte mancate e di ritardi e l'idea, errata, che la cura del territorio non fosse un investimento strategico. Bisogna cambiare paradigma". E' quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un'intervista al Messaggero, rispondendo a una domanda sulla messa in sicurezza del Paese affinché tragedie come l'alluvione in Emilia Romagna non si ripetano più. "Nessuno ha la bacchetta magica ma è arrivato il momento di immaginare un modello completamente nuovo, che sappia responsabilizzare di più tutte le amministrazioni coinvolte e permetta di realizzare le opere necessarie, velocemente e bene. E capire che ci sono interventi che non possono essere più rimandati o bloccati dalla burocrazia o da un certo ecologismo ideologizzato. Non è facile, ma ci metteremo tutto il nostro impegno", ha sottolineato.

Video. Nel paese diviso in due, le volontarie cucinano per i residenti alluvionati

Meloni: "Quando sarà tempo di ricostruzione sceglieremo il commissario"

"In questo momento il mio principale problema non è chi spende i soldi ma trovarli, capire le cose da fare e capire quali procedure vanno migliorate per dare risposte immediate". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un'intervista al Il Messaggero. "Quando arriverà il tempo della ricostruzione ci occuperemo di chi sarà il commissario. Vedremo le funzioni, valuteremo le competenza e sceglieremo il profilo più adatto", ha aggiunto Meloni in merito alla scelta del commissario alla ricostruzione nelle zone colpite dagli eventi climatici estremi degli scorsi giorni in Emilia Romagna.

Mattarella martedì nelle zone alluvionate

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visiterà martedì prossimo 30 maggio le zone dell'Emilia-Romagna colpite dall'alluvione. Nel corso della visita, che riguarderà diverse località, incontrerà in mattinata a Forlì i soccorritori e la cittadinanza. Nel pomeriggio - si è appreso al Quirinale - avrà luogo l'incontro a Faenza con i sindaci.

Commissario straordinario, Tajani: "La nomina? Al momento opportuno". Sindaci: "Sia Bonaccini"

Ancora nessun nome sul tavolo del governo per la nomina del commissario alla ricostruzione in Emilia Romagna, ma con il passare delle ore si allontana sempre di più l'ipotesi che l'incarico sia affidato al governatore Stefano Bonaccini. Da istituzioni locali, sindacati e realtà imprenditoriali del territorio però continuano gli appelli affinché si replichi il modello post-sisma 2012, assegnando il compito alla Regione per gestire la 'fase 2'. Il braccio di ferro è destinato a durare ancora: da un lato gli appelli per il presidente modenese e dall'altro l'intenzione di prendere tempo puntando su un altro nome, ad esempio ricalcando quanto accaduto per la nomina del generale Francesco Figliuolo a commissario all'emergenza Covid nel 2021.  

"Ci sarà un commissario al momento opportuno, adesso serve affrontare il tema emergenza", puntualizza il vicepremier Antonio Tajani, lasciando intendere che la scelta non è immediata. In effetti la conta per il bilancio dei danni, non ancora definitivo, potrebbe far slittare la decisione più in là, consentendo un ragionamento a mente fredda anche nell'esecutivo. 

Con l'arrivo dei fondi europei e del Pnrr, data la quantità di finanziamenti da gestire - quasi equiparabili a quelli a disposizione di un ministero - è possibile che l'incarico verrà affidato ad un 'esterno': come successo in occasione dell'emergenza Covid (durante il governo Draghi) per la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo. A farsi largo è quindi il ragionamento secondo cui esisterebbero altri precedenti di questo tipo, come la nomina di Giovanni Legnini - da parte del secondo governo Conte - a commissario per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia, durante la giunta regionale di centrodestra in Abruzzo. "Le valutazioni verranno fatte al Consiglio dei ministri in base a tutto quello che dovrà essere il piano per la ricostruzione, su cui in questo momento ci stiamo dedicando", spiega la ministra del Lavoro, Marina Calderone, aggiungendo: "so che sarà materia di cui il Consiglio discuterà, ma non posso dire quali saranno le tempistiche". 

Palazzo Chigi è intanto smentisce la presunta bozza di un decreto girata nei giorni scorsi, secondo cui la premier Meloni avrebbe accentrato la ricostruzione. 

 I sindacati e il mondo produttivo dell'Emilia Romagna, diciotto sigle che rappresentano le parti sociali e imprenditoriali del territorio, avevano invece presentato giorni fa a Palazzo Chigi assieme a Bonaccini un documento per ricostruire l'Emilia Romagna, indicando il governatore per la scelta del commissario. In queste ore a loro si è aggiunto il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, de Pd, anche presidente dell'Unione delle Province: "trovo inaccettabile che il dibattito sia se a gestire i fondi sia la destra e la sinistra. La cosa più naturale sarebbe partire dalla Regione, che ha le competenze in materia e la struttura tecnica per farlo, con il pieno coinvolgimento delle province che hanno la competenza sulla rete stradale e i Comuni la voce dei cittadini colpiti. Bisogna fare come si è fatto per il terremoto in Emilia". E il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, rincara: "Sarebbe strano che questa responsabilità non venisse affidata a chi amministra questo territorio". 

Anche Coldiretti insiste per un nomina a breve termine: "Non entriamo nel merito delle decisioni - dice il suo presidente Ettore Prandini - Questa situazione l'abbiamo vista già nell'arco del 2022 nelle Marche, poi a Ischia, oggi la vediamo in Romagna, il rischio è che si possa ripetere su altri territori. Serve una visione di medio lungo periodo per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali che devono essere realizzati: penso ai bacini di accumulo, che danno una risposta sia nel periodo legato alla siccità perché trattengono l'acqua piovana laddove piove ma sono anche una risposta al dissesto idrogeologico".

La situazione a Budrio

Maltempo Emilia-Romagna: la situazione a Budrio GettyImages
Maltempo Emilia-Romagna: la situazione a Budrio

A Ravenna trattamenti straordinari contro zanzare

L’Amministrazione Comunale di Ravenna comunica che verranno effettuati trattamenti adulticidi straordinari finalizzati al contenimento della popolazione di zanzare. Gli interventi verranno effettuati:

Nella notte tra domenica 28 e lunedì 29 maggio (tra le ore 00:00 e le ore 06:00 di lunedì 29 maggio) a Fornace Zarattini; 
nella notte tra lunedì 29 maggio e martedì 30 maggio (tra le ore 00:00 e le ore 06:00 di martedì 30 maggio) a San Michele, Piangipane, Villanova di Ravenna, Roncalceci, Coccolia, San Pietro in Trento, San Bartolo, Madonna dell'Albero, San Pietro in Vincoli, Sant’Antonio, Zona Bassette e Serraglio; 


nella notte tra martedì 30 maggio e mercoledì 31 (tra le ore 00:00 e le ore 06:00 di mercoledì 31 maggio) a San Marco, Borgo Montone, Filetto, Ragone, Pilastro, Ghibullo, Longana, San Pietro in Campiano, San Zaccaria, Casemurate, Matellica, Fosso Ghiaia, Gambellara e Borgo Sisa". 

Il Comune invita inoltre la cittadinanza a "evitare che persone o animali vengano a contatto con l’insetticida irrorato durante il trattamento; tenere in casa gli animali durante l’intervento ed evitare che escano nelle 3 ore successive; tenere chiuse porte e finestre negli orari indicati, evitare di lasciare la biancheria esternamente ad asciugare; evitare il consumo di frutta e verdura raccolta dai propri campi per almeno tre giorni oppure assicurarsi di lavare accuratamente tali prodotti".

Capannone franato, i Vigili del fuoco salvano 50mila pulcini

Il crollo del Ponte della Motta a Budrio

Maltempo Emilia-Romagna: il crollo del Ponte della Motta a Budrio GettyImages
Maltempo Emilia-Romagna: il crollo del Ponte della Motta a Budrio

Locatelli: "Per i disabili c'è emergenza nell'emergenza"

Nell'Emilia-Romagna colpita dall'alluvione "è un momento difficile per tutta la regione, sappiamo che ci sono anche tante strutture che ospitavano persone con disabilità e famiglie che in casa hanno ragazzi con disabilità quindi c'è un'emergenza nell'emergenza  e un dolore nel dolore". Lo ha sottolineato la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli intervenendo alla Scuola di formazione politica della Lega a Milano.    "Questo dimostra ancora una volta l'invisibilità di questo mondo - ha aggiunto - io non ho visto nessun servizio che ha accennato a questo aspetto. In queste emergenze ci sono difficoltà enormi per le famiglie, che spesso stanno in silenzio, e che si danno anche da fare per il proprio caro che ha delle complessità da gestire senza avere più l'aiuto che avevano. Facciamo sentire anche questa voce, facciamo un grande applauso all'Emilia-Romagna". Il governo in questo senso "ha già presentato degli interventi. C'è stato il tavolo con tutte le parti sociali, ilpresidente dell'Emilia-Romagna il presidente del Consiglio che ha esposto tutto quello che abbiamo fatto, io ho portato duep roposte - ha proseguito -.Una entrerà subito in vigore e riguarda proprio i centri diurni, la possibilità di svolgerli anche in maniera diffusa sul territorio, perché tantissime strutture sono state allagate e sono impraticabili, richiederanno mesi per essere messi in sesto. Però nel frattempo con questa possibilità si può portare i ragazzi in altri spazio svolgere delle attività anche a domicilio".

La campagna Anci "Per i nostri sindaci e le nostre comunità"