L'anniversario

130 anni fa nasceva J.R.R. Tolkien, padre del Fantasy contemporaneo

Da Harry Potter a Il Trono di Spade, quanto devono letteratura cinema e televisione all'opera del grande scrittore britannico

John Ronald Reuel Tolkien nacque a Bloehfontein in Sudafrica il 3 gennaio 1892. Filologo e linguista, il grande scrittore britannico è conosciuto in tutto il mondo per le sue opere fantasy. O meglio di 'high fantasy' o 'epic fantasy' il sottogenere tipicamente ambientato in un Medioevo immaginario popolato da mostri, elfi, maghi, fate e guerrieri, ispirato alla letteratura fantastica di origine celtica che affonda le sue radici nel Beowulf. Un mondo "altro" ricostruito nei minimi dettagli, dalla lingua alla storia alla mitologia, dove si mette in scena la 'quest' del protagonista alle prese con l'eterna battaglia tra il bene e il male. Romanzi come Lo Hobbit (1937) e Il Signore degli Anelli (1954-55), hanno avuto un impatto enorme nella letteratura, nel cinema e nelle serie televisive, prima e dopo il grande successo delle trilogie firmate da Peter Jackson che nel 2004 con "Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re" conquistò ben 11 statuette dell'Academy.

È stata proprio la popolarità delle pellicole del regista neozelandese ad aprire la strada, tra il 2005 e il 2010, all'adattamento cinematografico de "Le cronache di Narnia" la saga C. S. Lewis autore contemporaneo di Tolkien. I due furono compagni negli Inklings, il gruppo di discussione letteraria all'università di Oxford dove l'autore de Lo Hobbit insegnò tra il 1945 e il 1959 contribuendo anche alla creazione del New Oxford English Dictionary. Nel 1972 Tolkien venne insignito dalla regina Elisabetta dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico. Morirà l'anno successivo, il 2 settembre 1973. Un trentennio dopo il Times lo collocherà al sesto posto nella classifica dei 50 più grandi scrittori inglesi del dopoguerra.

Gli anni Settanta furono il decennio della consacrazione per Tolkien e la pubblicazione delle sue opere portò alla riscoperta del genere ispirando molti autori e autrici. Tra queste l'antesignana della fantascienza femminista, Ursula le Guin, celebre per "La mano sinistra delle tenebre", la cui saga fantasy intitolata "Terramare", e iniziata nel 1968 con "il Mago", è stata una delle prime opere fantasy influenzate direttamente da Tolkien. Nel 1977 fu Lester del Rey, scrittore di fantascienza e editore di letteratura fantasy alla continua ricerca di romanzi che rispecchiassero il lavoro di Tolkien, a pubblicare "La spada di Shannara" il primo volume della celebre saga di Terry Brooks.

Il riferimento alla scrittura di Tolkien si trova anche nella più grande saga cinematografica di sempre, "Guerre Stellari". Secondo Chris Taylor, autore del volume "How Star Wars Conquered the Universe", una prima bozza della sceneggiatura del film di George Lucas del 1977 includeva un dialogo tra Obi-Wan Kenobi e Luke Skywalker che ricalcava perfettamente uno scambio tra Gandalf e Bilbo nel primo capitolo de "Lo Hobbit". Il dialogo fu poi tagliato ma rimase il modello Gandalf per il maestro Jedi.

J. K. Rowling ha dichiarato di aver letto "Lo Hobbit" solo dopo aver finito di scrivere il primo romanzo della serie "Harry Potter" anche se aveva letto "Il Signore degli Anelli" da adolescente. Secondo la popolare scrittrice britannica le somiglianze tra i suoi libri e quelli di Tolkien, che molti fan delle due serie amano analizzare e comparare, è "piuttosto superficiale".

George Raymond Richard Martin, conosciuto anche come GRRM, autore del ciclo delle "Cronache del ghiaccio e del fuoco" da cui è stata tratta la serie di culto "Il Trono di Spade" di cui GRRM è stato produttore e sceneggiatore, ha pubblicamente riconosciuto il suo debito nei confronti di Tolkien e dei suoi romanzi.