Rapporto Oxfam

Yemen. Strage di bambini e civili. Un conflitto che sembra non avere fine

Le organizzazioni internazionali, a partire dalle Nazioni Unite, definiscono la situazione yemenita come la crisi umanitaria più grave al mondo

Bambini che girano intorno alle taniche di acqua potabile. In fila per riempirle. Il sorriso e lo smarrimento nei loro occhi scuri. È il volto dello Yemen di ieri e di oggi. Un paese raso al suolo da 7 anni di guerra e dove le cronache riportano un aumento dei bombardamenti e delle vittime.

Tra il 6 e il 13 gennaio sono stati uccisi 29 civili, tra cui 3 bambini, 23 sono rimasti feriti. Sono 11 le vittime civili dopo gli attacchi nella capitale Sana’a di lunedì scorso. 120mila persone sono senza acqua potabile, perché sono stati bombardati nel governatorato di Sa’daa, gli impianti idrici.

Nel 2015 in uno dei paesi più poveri al mondo, sono morti circa 10 mila bambini. È il quadro dell’Oxfam che parla di orrore senza fine. Negli ultimi tre mesi del 2021 le vittime civili sono aumentate del 60%.

Tutte le organizzazioni internazionali, a partire dalle Nazioni Unite, sostengono che quanto sta accadendo, nello Yemen è la più grave crisi umanitaria .“Ora – spiega Paolo Pezzati, Policy Advisor per le emergenze umanitarie di Oxfam Italia- 15,4 milioni di persone dipendono dagli aiuti internazionali per avere accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, con 8,7 milioni di persone che non le hanno”. Distrutte la metà delle strutture sanitarie. Qui a fare paura non c’è solo il Covid ma anche il colera, che ricorda Paolo Pezzati, rischia una nuova impennata di contagi, dopo l’epidemia che provocò oltre 2 milioni di casi.

Sono oltre 18.500 i civili innocenti, scrive l’Oxfam, che hanno già perso la vita dall’inizio del conflitto. “Dal 2015, almeno 10 mila bambini sono stati uccisi o feriti a causa della guerra” ha denunciato a Ginevra il portavoce dell’Unicef, James Elder, dopo una missione. “E’ una media di quattro bambini al giorno, ma attenzione: si tratta soltanto dei casi che le Nazioni Unite hanno potuto verificare”. Come dire il numero reale dei bambini morti è più alto.

Un calcolo agghiacciante, per un popolo che dice Pezzati di Oxfam Italia, “non può aspettare una pace che mese dopo mese, si allontana sempre di più. Quello che continua a succedere in Yemen, nel silenzio dei grandi decisori internazionali, è una vergogna che intacca il senso stesso di umanità”.

Dal luglio 2015, Oxfam ha soccorso oltre 3 milioni di yemeniti. Con i primi casi di coronavirus ha rafforzato il proprio intervento per rispondere alla pandemia in un paese in cui metà delle strutture sanitarie sono completamente distrutte, distribuendo kit igienico-sanitari e acqua pulita nei campi profughi. Consegnati a migliaia yemeniti buoni per comprare da mangiare, ha cercato posti di lavoro e ha iniziato ma lavorare per ricostruire palazzi strade e infrastrutture idriche. Oxfam lavora con 4 organizzazioni locali, per migliorane servizi utili e prevenire episodi di abusi e violenze sulle donne, aumentati del 63% negli ultimi due anni.