Cambiamenti climatici

La siccità nell'Ovest degli Stati Uniti è la peggiore degli ultimi 1200 anni

Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Climate Change e basato anche sullo studio degli anelli degli alberi, il 42% di questa siccità può essere attribuito al cambiamento climatico causato dall'uomo

Le immagini di laghi e bacini idrici quasi a secco, paesaggi devastati dagli incendi e quartieri costretti a razionare il consumo di acqua raccontano meglio di qualsiasi parola gli effetti della siccità di portata storica in corso nell'Ovest degli Stati Uniti. Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Climate Change il prolungato periodo di siccità che dura con alti e bassi da oltre due decenni e che nel 2021 ha vissuto uno degli anni più asciutti mai registrati nella regione, è la peggiore nell'ultimo millennio e ha battuto il record che risaliva alla fine del 1500 quando si verificò un analoga siccità pluridecennale, ma non così grave.

La parte occidentale degli Stati Uniti ha vissuto in condizioni di siccità per gran parte degli ultimi 22 anni, secondo i dati dell'US Drought Monitor. Nel 2021, le autorità di controllo Usa hanno dichiarato lo stato di emergenza idrica del fiume Colorado, una delle maggiori fonti di vita per l'ovest degli Stati Uniti, portando al razionamento dell'acqua per circa 40 milioni di americani. "Abbiamo una società che si basa sulla quantità d'acqua che c'era nel 1900", ha detto a NPR l'autore principale dello studio, il professor Park Williams della UCLA. "Ma ora che il numero di molecole d'acqua a nostra disposizione sta diminuendo, è davvero il momento di essere realisti sulla quantità d'acqua che possiamo usare".

Secondo Williams, che ha studiato i livelli di umidità del suolo in gran parte dell'Ovest degli Stati Uniti dall'Oregon al New Meexico, c'è un legame diretto tra la siccità e il calore e l'aumento degli incendi che hanno devastato il 'West' per anni. Gli incendi si alimentano grazie al combustibile secco che la siccità e il calore favoriscono. Alla fine, questa grande siccità potrebbe finire grazie a qualche buon anno piovoso, avverte Williams, ma poi, se non cambiano le condizioni di fondo, ne inizierà un'altra.

Non tutte le siccità sono dovute al cambiamento climatico, ma l'eccesso di calore nell'atmosfera prosciuga l'umidità della terra e aggrava la situazione. Lo studio, basato sui dati degli anelli degli alberi e sul legno conservato nei siti archeologici dei nativi americani, ha calcolato che il 42% di questa siccità può essere attribuito al cambiamento climatico causato dall'uomo. Le stime basate sugli anelli degli alberi risalgono all'anno 800, il massimo di analisi a ritroso che possa restituire dati affidabili.