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I 60 anni di Axl Rose. La leggenda dei Guns n' Roses graffia ancora

In arrivo il nuovo album e il tour mondiale

Axl Rose, frontman dei Guns N’ Roses, compie 60 anni e festeggia una carriera segnata da record e débacle, grandi ritorni e sparizioni, discese ardite e risalite.

Forse era già tutto scritto nel nome della band “Pistole e rose”. O forse nel titolo del disco d’esordio – tra i più venduti della storia -: “Appetite for destruction”. Fame di distruzione. Sembra più probabile che abbia avuto un ruolo nelle alterne fortune della band proprio lui: Axl Rose, nome artistico di William Bruce Rose Jr, carismatico e sexy rocker di fine anni 80, che aggrediva il palco e graffiava con la voce, grazie a un'estensione vocale di cinque ottave (solo dal vivo di ben tre ottave e mezzo), urlando storie di amore e disprezzo, di paradiso e giungla.

Bipolare, ha raccontato di un’infanzia di violenze e vessazioni, di un’adolescenza inquieta e ribelle. La musica, unica via di fuga, percorsa a grandi passi con pezzi intramontabili da “Welcome to the jungle“ a “Paradise city” da “Sweet child O’ mine” a “Patience“.

A 17 anni, Axl scappa a Los Angeles, dove si unisce agli amici d'infanzia Vito Carels e Jeff Isbell, e con loro insegue la carriera di musicista rock. Fonda una band dopo l’altra, gli Axl, gli Hollywood Rose, L.A. Guns.

Dalla fusione di queste ultime nascono i Guns n’ Roses con alcuni membri di entrambe le formazioni. E nel 1987 arriva Appetite for Destruction. Oltre 30 milioni di copie vendute in tutto il mondo, tra i migliori album d’esordio della storia della musica, per la rivista Rolling Stone è il quarto tra i cento migliori debutti di tutti i tempi. Eh sì, perché contiene brani entrati nella storia: la ballad "Paradise city", "Sweet child of mine”, nata e finita in cinque minuti da poche note strimpellate da Slash e "Welcome to the jungle" nata dall’incontro con un senzatetto a New York.

E non è finita lì. Dopo una serie di ritardi la band pubblica tre anni dopo, nel 1991, il doppio album "Use Your Illusion I" e "Use Your Illusion II", a tutt'oggi il loro lavoro più iconico grazie a brani come November Rain, altra ballata melodica da 9 minuti - che in realtà piaceva solo ad Axl perché la band la detestava - accompagnata dal video con Stephanie Seymour, allora fidanzata di Rose, in abito da sposa. E c’erano la dirompente cover di Live and let die di Linda e Paul McCartney e Don’t Cry in due versioni con testi differenti accompagnata da un altro video strepitoso in cui compare un cappellino dei Nirvana di cui Axl, non ricambiato, era fan.

Nel 1993 Rose rompe i rapporti con il suo alter ego, il chitarrista Slash, e si lascia inghiottire dal tempo. Bisogna aspettare la fine degli anni 2000 per Chinese Democracy, prodotto con la nuova formazione della band.

Nel gennaio del 2016, ormai in piena epoca social, via Twitter, Rose annuncia la partecipazione dei Guns N' Roses al Coachella Festival, confermando le voci che circolavano da mesi circa una reunion con Slash e Duff McKagan. Nello stesso anno canta per gli AC/DC sul palco, per sostituire Brian Johnson nel tour.

Ma i Guns sono tornati. E l’Italia se ne accorge nel 2018 quando irrompono a sorpresa sul palco del Firenze Rocks durante il concerto dei Foo Fighters. Un’anticipazione del giorno dopo quando il palco è tutto per loro. E, la voce c’è.

Intanto, nel 2021 in piena pandemia, spuntano due singoli Absurd e Hard Skool. Ed è in arrivo un nuovo album. Per adesso non resta che rivederli in tour. Una sola data italiana, a Milano il 10 luglio. Axl ha sessant’anni ma graffia ancora.