La guerra in Ucraina

Bucha come Srebrenica: decine di civili giustiziati dai russi

Le drammatiche immagini che arrivano dalla piccola città vicino a Kiev evocano quello che fu il peggior massacro in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale. Kiev accusa Mosca: crimini di guerra

Bucha come Srebrenica. Le drammatiche immagini dei civili giustiziati, alcuni con le mani legate, di decine di corpi sparsi per le strade, delle fosse comuni nella piccola città ad appena 37 km da Kiev, suscitano inevitabili paragoni con quello che fu il peggior massacro in Europa dopo la fine della seconda guerra mondiale. 

Tra l’11 e il 19 luglio del 1995, i serbi trucidarono tra i settemila e gli ottomila uomini e ragazzi musulmani nella città di Srebrenica durante la guerra in Bosnia che ha visto gli uni contro gli altri serbi, croati e musulmani bosniaci dopo lo scioglimento della federazione Jugoslava e la violenta reazione del governo serbo guidato da Milosevic. Due anni prima del massacro, le Nazioni Unite avevano designato Srebrenica come “area sicura” per i civili in fuga dai combattimenti tra il governo bosniaco e le forze serbe separatiste.

A Bucha, le forze ucraine hanno trovato, in fila, su un’unica strada, la Yabluska, i cadaveri di civili. Alcuni di loro avevano le mani legate dietro la schiena con degli stracci e un colpo d’arma da fuoco sulla nuca. Il sindaco della cittadina a nord ovest di Kiev, Anatoly Fedoruk ha denunciato che i civili uccisi sono stati trattati dai russi in modo disumano e che altri 300 corpi senza vita erano in fosse comuni in città. 

“Queste persone non erano militari. Non avevano armi. Non erano una minaccia. Quanti casi come questi ci sono nei territori occupati? Non chiediamo a nessuno di combattere la Russia con noi. Domandiamo solo una cosa, dateci le armi per proteggere i civili. Tutto il resto lo faremo da soli”, ha scritto il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak. I militari russi, testimoniano gli abitanti di Bucha citati dalla Bbc, hanno del tutto sfondato le porte delle case abbandonate dagli ucraini che erano fuggiti.

Una “nuova Srebenica”, l'ha chiamata il ministero della difesa di Kiev, che ha pubblicato uno straziante video su Twitter e accusato Mosca di atrocità e crimini di guerra.