Sono 35 milioni di euro quelli che la Banca europea per investimenti mette a disposizione di Pescara per sostenere la cosiddetta strategia climatica della città ed è la prima volta l'istituzione finanziaria stanzia risorse per una centro medio-piccolo.
Il piano cittadino, per il triennio 2022-2025, vale complessivamente 58 milioni di euro, 35 dei quali saranno appunto prestati dalla Bei, che se li vedrà restituire in 30 anni, con un tasso di interesse dello 0,85%.
I fondi serviranno a potenziare e migliorare il ciclo dei rifiuti, accelerando la transizione a una economia circolare, quella in cui lo scarto viene quasi completamente recuperato e trasformato in risorsa. Il progetto prevede anche la costruzione di un impianto per la digestione anaerobica per il trattamento dei rifiuti organici, capace di produrre fino a 4 milioni di tonnellate di biometano, l'ammodernamento di una vecchia stazione di riciclaggio e investimenti in nuovi macchinari per la raccolta.
In parallelo, si procederà all'efficientamento energetico di 55 edifici pubblici,, tra palazzi delle istituzioni, scuole ed impianti sportivi, per abbattere i costi energetici e gli sprechi.
Il processo che ha portato all'autorizzazione del prestito si è concluso lo scorso novembre.
E proprio la complessità della procedura può diventare un ulteriore asset che Pescara può sfruttare, come spiegato dalla vice-presidente della Banca, Gelsomina Vigliotti, presente in mattinata in Comune per la firma dell'atto: «Il processo per la concessione dei nostri finanziamenti è molto lungo, laborioso, però porta a chi riceve li riceve la capacità di poter attrarre ulteriori investimenti, proprio perché è passato attraverso un processo di qualità importante».