E' stato necessario un intervento congiunto tra la Terapia intensiva neonatale della Asl di Pescara e l'equipe del 'Bambino Gesù' di Roma per salvare la vita ad bimbo nato da appena 24 ore con una grave e progressiva insufficienza respiratoria. Il quadro clinico, scrive la Asl di Pescara, "è parso da subito molto grave poichè non responsivo alle più avanzate tecniche di assistenza ventilatoria". Così i medici hanno optato per il trasporto al "Bambino Gesù", unico centro pediatrico di riferimento per il centro e Sud Italia, dove è stata allestita una vera e propria sala operatoria in Terapia Intensiva ed effettuate sul bimbo tutte le procedure necessarie per l'avvio dell'Ecmo: ExtraCorporeal Membrane Oxigenation. Si tratta di una complessa tecnica di circolazione in cui il sangue viene portato fuori dal corpo perché cuore e polmoni non sono in grado di assolvere alle loro funzion. Viene utilizzata quando l'apparato cardio-respiratorio è affetto da gravi problematiche, ma potenzialmente reversibili, per le quali c'è bisogno di tempo e terapie per guarire, mantenendo cuore e polmoni a riposo in moda da permettere il loro recupero funzionale. Ora il bambino è in prognosi riservata.
Intervento salvavita
Neonato trasferito al "Bambin Gesù"
La decisione dei medici della Asl di Pescara dopo il parto naturale. Il bimbo ha manifestato una gravissima insufficienza respiratoria. A Roma utilizzata la tecnica ECMO (ExtraCorporeal Membrane Oxigenation)

L'esterno dell'Ospedale "Bambino Gesù" di Roma