De Laurentiis riparte da Kim

In arrivo dai turchi del Fenerbahce il gigante Koreano soffiato in extremis al Rennes: ma la piazza resta delusa

De Laurentiis riparte da Kim
Ansa
Aurelio De Laurentis


Dalla Corea con furore: infatti non è Bruce Lee ma il molto meno famoso Kim Min-Jae. Sara' lui a rimpiazzare KK, al secolo Kalidou Koulibaly, piezzo é core di una città gia abbandonata da Lorenzo lo scugnizzo e Ciruzzo Mertens. A napoli piazza delusa più che in rivolta. Con De Laurentiis è corto circuito: non parlano da tempo piu' la stessa lingua, a dispetto di risultati comunque importanti ottenuti negli ultimi anni. Certo, è mancato lo scudetto, annusato almeno 4 volte dal club campano ma mai vinto, a volte non solo per propri demeriti. Ma in città prevale più rabbia che frustrazione. Si è ormai diffusa l'idea che l'Aurelio pensi solo alla zona champions ( e al relativo fatturato) ignorando tutto il resto. Forse non sarà così, ma Adl ha fatto davvero di tutto per far passare un messaggio del genere. Ogni sua conferenza stampa, ogni sua dichiarazione, quasi sempre improntata ai progetti economici mai a quelli tecnici. Snocciola numeri, allergico ai sentimenti. In una piazza che vive di passioni ha spesso usato frasi infelici, forse razionali, di sicuro non adatte per scaldare il popolo azzurro. In città girano voci su un possibile addio ma De Laurentiis sembra non voler mollare il Napoli neanche per un miliardo di dollari. C'è tempo fino al 1 settembre per cercare di migliorare la rosa, ora sicuramente indebolita. E i nomi di Simeone, Sirigu ( o Neto) e Delofeu non scaldano la piazza. Tutti sognavano Dybala ma il napoli non ha voluto (non potuto) permetterselo.  La vita è una lunga preparazione per qualcosa che non succede mai, almeno in riva al Golfo. Le delusioni aprono gli occhi e chiudono il cuore.