Anelli, piercing, orecchini, collane, bracciali e ciondoli. 93.000 articoli di bigiotteria non conformi. Finti preziosi del valore di circa 80.000 euro. Gioielli con topazi, diamanti e pietre preziose simulate, argento al posto dell'oro. Li ha sequestrati la Guardia di finanza di Pescara in un emporio vicino alla stazione, gestito da un bengalese che ha ricevuto una multa di 26.000 euro. La merce contraffatta era potenzialmente tossica. I gioielli sequestrati contenevano infatti nichel, sostanza responsabile di reazioni allergiche, la cui presenza, contenuta entro determinati livelli massimi, deve essere indicata sul prodotto venduto. Ma delle indicazioni non c'era alcuna traccia. Il sequestro è scattato nell'ambito del piano d'azione stop fake della Guardia di finanza. Un piano anticontraffazione attivato all'inizio del 2022 che - ha detto il comandante della Guardia di finanza di Pescara Antonio Caputo - “punta a tutelare soprattutto i cittadini più giovani, quelli più esposti ai rischi per la salute che derivano dall'acquisto di prodotti contraffatti”.