Il decesso nella notte all'ospedale dell'Aquila

E' morto Matteo Messina Denaro

Da giorni in coma irreversibile i sanitari avevano interrotto l’alimentazione del paziente. Al San Salvatore, anche la madre, la figlia riconosciuta l'11 settembre scorso e la nipote

E' morto Matteo Messina Denaro
Tgr
L'imponente dispositivo di sicurezza al San Salvatore

Matteo Messina Denaro è morto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila. La notizia trapela da ambienti sanitari dopo che i medici avevano interrotto l’alimentazione del “paziente beta” come veniva indicato in alcuni documenti clinici, limitandosi solo all'idratazione. Cessata ogni attività cerebrale. La situazione è precipitata nella notte tra giovedì e venerdì dopo una grave emorragia che ha provocato il collasso dello stato clinico. 

La diretta di Max Franceschelli in Buongiorno Regione

 

Per tutta la mattinata di sabato non ci sono state evoluzioni. Al capezzale dell’ex padrino di Castelvetrano, arrestato il 16 gennaio a Palermo dai carabinieri del Ros dopo trent’anni di latitanza, c’è stata la figlia Lorenza Alagna e la nipote Lorenza Guttadauro che lo ha seguito sul piano legale durante la detenzione all'Aquila e anche una delle sorelle dell'uomo. 

Gli ultimi giorni il boss li ha trascorsi con la figlia riconosciuta formalmente solo l’11 settembre scorso: l’atto è stato firmato, alla presenza di un notaio, dal suo letto nel piccolo reparto del san Salvatore riservato ai detenuti.

Padre e figlia si sono incontrati per la prima volta in carcere all’Aquila quando ormai gli esami diagnostici avevano anticipato l’ultimo capitolo della vita del boss. 

L'ex padrino è rimasto ricoverato nel reparto dei detenuti dell’ospedale, l’ultima tappa di un percorso travagliato: prima era stato sottoposto alle cure di carattere oncologico in carcere poi, dall'8 agosto, due ricoveri a breve distanza l’uno dall’altro, per problemi di natura urologica e infine per un intervento chirurgico all'intestino, a cui era seguita una lunga degenza nel reparto di terapia intensiva. Infine, lo spostamento nell'ala riservata ai detenuti.

Da quanto si è appreso a Matteo Messina Denaro non è stata somministrata la sedazione profonda. Dopo una prima perdita di coscienza, il paziente beta è entrato in coma a seguito dell'emorragia gastrica. Morfina anche a dosaggio alto e sonniferi sarebbe stata la sola terapia applicata dai sanitari dopo che il paziente è stato affidato alle cure del reparto di rianimazione.

 Imponenti le misure di sicurezza fuori dall'ospedale abruzzese con polizia, carabinieri e guardia di finanza con il sostegno dell'esercito a presidio della struttura e il personale in borghese che da circa un mese e mezzo controlla l’interno dell’ospedale. Pur in un clima di strettissimo riserbo, da giorni si erano moltiplicate le indiscrezioni sul peggioramento del suo stato di salute, tanto che era stata sospesa anche la chemioterapia. I medici negli ultimi tempi si sono concentrati soprattutto sulla gestione del dolore.

Da giorni infatti era sottoposto solo a cure palliative, affidato al primario della rianimazione, il prof. Franco Marinangeli. Il suo organismo infatti non tollerava più i farmaci antitumorali. Il capo della procura di Palermo Maurizio de Lucia e il suo sostituto Paolo Guido hanno provato fino all’ultimo a trovare una strada per spingerlo a collaborare, ma è stato tutto inutile.