Un 39 domiciliato a Senise e un 36enne residente a Sant'Arcangelo sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Senise per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione, nata dalle attività di controllo del territorio, si è svolta in più momenti.
Nel primo caso, lungo la SS 598 “Val d’Agri”, nel comune di Sant’Arcangelo, i militari si erano accorti dell'atteggiamento preoccupato e nervoso del 39enne, per cui è scattata la perquisizione dell'auto: sono stati recuperati due “panetti” di hashish, del peso complessivo di 196 grammi. Le attività dei carabinieri si sono poi spostate presso il suo domicilio, nel comune di Senise, dove sono stati trovati ulteriori 740 grammi di hashish, insieme a poco più di 2.000 euro, provento dell’attività di spaccio.
Nelle ore successive, un'altra perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 36enne di Sant'Arcangelo, dove sono stati recuperati 118 grammi di sostanza stupefacente e degli attrezzi per il confezionamento della droga.
La quantità di droga sequestrata, complessivamente quasi un chilogrammo, avrebbe procurato sul mercato introiti illeciti per circa 12.000 euro.
L’operazione, nata dalle attività di controllo del territorio, si è svolta in più momenti.
Nel primo caso, lungo la SS 598 “Val d’Agri”, nel comune di Sant’Arcangelo, i militari si erano accorti dell'atteggiamento preoccupato e nervoso del 39enne, per cui è scattata la perquisizione dell'auto: sono stati recuperati due “panetti” di hashish, del peso complessivo di 196 grammi. Le attività dei carabinieri si sono poi spostate presso il suo domicilio, nel comune di Senise, dove sono stati trovati ulteriori 740 grammi di hashish, insieme a poco più di 2.000 euro, provento dell’attività di spaccio.
Nelle ore successive, un'altra perquisizione domiciliare presso l’abitazione del 36enne di Sant'Arcangelo, dove sono stati recuperati 118 grammi di sostanza stupefacente e degli attrezzi per il confezionamento della droga.
La quantità di droga sequestrata, complessivamente quasi un chilogrammo, avrebbe procurato sul mercato introiti illeciti per circa 12.000 euro.