Tropiano (Confcommercio): "Con il Green Pass, rischio passi indietro"

L'indagine del Centro Studi di Fipe su una sessantina di operatori: 66,2% crede nella ripartenza, ma senza limitazioni alla mobilità

Tropiano (Confcommercio): "Con il Green Pass, rischio passi indietro"
Secondo Confcommercio, l'incertezza sulle norme relative al Green Pass amplifica la preoccupazione degli imprenditori della ristorazione e del settore pubblici esercizi. 
È il sentimento diffuso tra gli operatori, secondo quanto emerge da un’analisi condotta dal Centro Studi di Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana Pubblici Esercizi. Circa una sessantina quelli intervistati.
«È necessario allontanare il rischio dell’introduzione del Green Pass al ristorante, al pub, al bar o in qualsiasi locale di somministrazione cibo e bevande - sottolinea Michele Tropiano, vicepresidente Confcommercio Potenza - Per noi sarebbe una “mazzata” dopo la fase di ripresa graduale.»
Secondo Confcommercio, attualmente l’8,1% delle attività intervistate è parzialmente aperta, l’1,7% è chiusa, ma prevede di riaprire a breve, mentre l’1% ha definitivamente chiuso. Il 22,2% è riuscita ad introdurre o ampliare l’occupazione di suolo pubblico e il 27,3% possedeva già uno spazio esterno.
Capitolo a parte quello sui ristori. Se anche nove imprese su dieci hanno dichiarato di aver ottenuto fondi, il 91,8% li ha ritenuti poco o per nulla efficaci. Circa il 45% delle imprese ha dichiarato una riduzione del fatturato superiore al 50% rispetto al 2019.  
Oggi, tuttavia, il sentimento predominante, afferma Confcommercio, è quello dell’ottimismo. Il 66,2% degli imprenditori intervistati esprime un giudizio positivo sulla ripartenza. 
«Ma non vorremmo con nuove misure comunque restrittive – conclude Tropiano - fare passi indietro.»