Petrolio, una noma regionale per limitare i miasmi

L'annuncio dell'assessore regionale all'ambiente, Gianni Rosa, in un incontro con i sindaci della Val d'Agri

Petrolio, una noma regionale per limitare i miasmi
Le ricadute ambientali del Centro Olio di Viggiano dell'ENI non sono limitate alla zona in cui sorge l'impianto. I cattivi odori, talvolta vere e proprie esalazioni insopportabili, si spingono talvolta fino a Spinoso e Gallicchio.
I rilevatori, i cosiddetti "nasi elettronici", sono attivi, ma al momento non registrano il livello d'allerta. 
Ai sindaci è toccato più volte il compito di denunciare. Spesso con la frustrazione di imbattersi in un muro di gomma - questa la segnalazione di alcuni amministratori -  innalzato da parte dei referenti di ENI. 
L'assessore regionale all'Ambiente, Gianni Rosa, li ha così convocati presso il dipartimento Ambiente nella sede della Regione, per raccogliere le segnalazioni e aggiornarli sulle strategie di tutela ambientale in atto. Da alcuni giorni è stata approvata una Delibera di Giunta che definisce livelli di allerta chiari e prescrive le azioni di risposta in caso di sforamento della soglia stabilita.
Il provvedimento, che vale per tutti i grandi siti industriali per cui è necessaria l'autorizzazione di impatto ambientale, sarà uno strumento utile anche ai controlli dell'Agenzia Regionale Per la tutela Ambientale (ARPAB).