Petrolio: la regione ribadisce "no".

Undici osservazioni al Pitesai

Petrolio: la regione ribadisce "no".
La Basilicata - con le concessioni Val d'Agri e Gorgoglione - "contribuisce per circa il dieci per cento al fabbisogno petrolifero italiano", quindi "il resto del territorio lucano deve essere classificato come non idoneo" a
"nuove concessioni": lo stabilisce una delibera della giunta regionale che contiene undici osservazioni al piano per la transizioni energetica sostenibile delle aree idonee (Pitesai). Il contenuto della delibera ricalca, con alcune puntualizzazioni, un documento che l'esecutivo lucano ha approvato il 29 aprile scorso, per chiudere la porta ad altre "attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi" In Basilicata. Le undici osservazioni approvate oggi contengono motivi ambientali, di valorizzazione e salvaguardia, di tutela dell'agricoltura e delle dighe: "La Basilicata - ha detto l'assessore regionale all'ambiente, Gianni Rosa - merita sviluppo sostenibile e tutela dell'ambiente, un binomio che guida tutte le decisioni e gli atti amministrativi della giunta regionale".