La crisi di approvvigionamento dei semiconduttori, per la prima volta dopo anni, ha riportato gli operai Stellantis in fabbrica a metà settembre.
Circa 3.000 dei 7.200 lavoratori hanno varcato i cancelli dopo un lunghissimo stop alle attività durante il periodo estivo. Produzione attiva per quindici turni su una sola linea. Tradotto, significa sei giornate lavorative nel mese di settembre. Troppo poche per mantenere attivo il contratto di solidarietà, sostituito da quello per la per la cassa integrazione ordinaria.
L'accordo dello scorso luglio prevede che a partire dal 2024 a Melfi si producano 4 modelli completamente elettrificati, ciascuno per un brand del gruppo. Ma la persistente crisi dei materiali elettronici e la congiuntura economica complessa a livello globale non sembrano rassicuranti.
Presumibilmente entro il 20 di settembre, azienda e sindacati dovranno incontrarsi per definire come proseguire le attività a partire dal mese di ottobre.
Circa 3.000 dei 7.200 lavoratori hanno varcato i cancelli dopo un lunghissimo stop alle attività durante il periodo estivo. Produzione attiva per quindici turni su una sola linea. Tradotto, significa sei giornate lavorative nel mese di settembre. Troppo poche per mantenere attivo il contratto di solidarietà, sostituito da quello per la per la cassa integrazione ordinaria.
L'accordo dello scorso luglio prevede che a partire dal 2024 a Melfi si producano 4 modelli completamente elettrificati, ciascuno per un brand del gruppo. Ma la persistente crisi dei materiali elettronici e la congiuntura economica complessa a livello globale non sembrano rassicuranti.
Presumibilmente entro il 20 di settembre, azienda e sindacati dovranno incontrarsi per definire come proseguire le attività a partire dal mese di ottobre.