Aliano si candida a diventare Capitale italiana della Cultura 2024. Il paese è noto per il patrimonio paesaggistico offerto dai calanchi, ma anche per essere il luogo in cui lo scrittore Carlo Levi, autore del "Cristo si è fermato a Eboli", fu confinato nel 1935 e dove fu poi sepolto alla sua morte.
"Questa candidatura - ha spiegato il sindaco, Luigi De Lorenzo - si inserisce in un percorso che ha visto negli ultimi anni una piccola comunità crescere e misurarsi con le dinamiche dell'accoglienza turistica". L'amministrazione ha sottolineato le qualità paesaggistiche e storiche del paese, e l'ampia offerta di esperienze uniche che attraggono numerosi visitatori.
A mettere a punto la candidatura un comitato di cui fanno parte diversi diversi enti, tra cui il Comune di Aliano, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, e l'Università degli Studi della Basilicata.
"Questa candidatura - ha spiegato il sindaco, Luigi De Lorenzo - si inserisce in un percorso che ha visto negli ultimi anni una piccola comunità crescere e misurarsi con le dinamiche dell'accoglienza turistica". L'amministrazione ha sottolineato le qualità paesaggistiche e storiche del paese, e l'ampia offerta di esperienze uniche che attraggono numerosi visitatori.
A mettere a punto la candidatura un comitato di cui fanno parte diversi diversi enti, tra cui il Comune di Aliano, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, e l'Università degli Studi della Basilicata.