Basilicata, piano rifiuti e energia per centrare gli obiettivi europei entro il 2030

Due gli aggiornamenti che la giunta ha approvato per sfruttare le fonti rinnovabili e raggiungere l’autosufficienza impiantistica e energetica secondo i criteri di Bruxelles

Basilicata, piano rifiuti e energia per centrare gli obiettivi europei entro il 2030
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Pannelli fotovoltaici in un campo

Costruire nuovi impianti di gestione degli scarti organici di origine domestica e attivare quelli già esistenti. 

È il fulcro dell'aggiornamento al piano rifiuti presentato in regione dall'assessore all'ambiente Cosimo Latronico.

Tra i progetti più innovativi, la costruzione di un impianto di produzione di biometano da rifiuti organici nel comune di Colobraro, da ultimare entro fine 2026 in quanto finanziato con fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza.  

Una volta a regime, dovrebbe soddisfare il 60% del fabbisogno regionale del trattamento dei rifiuti organici prodotti in Basilicata.

Previsti altri quattro impianti: due di compostaggio a Lauria e a Venosa - in fase di progettazione e da completare entro il 2024 - e due “biodigestori”, uno a Potenza e uno a Matera, i cui progetti sono ancora in fase embrionale.

C'è poi l'aggiornamento al piano energia. Deliberato lo scorso 22 novembre, assieme a quello sui rifiuti - nelle intenzioni della regione sfrutterà le potenzialità delle fonti rinnovabili - sole, vento e idrogeno - anche per creare nuovi posti di lavoro.

Obiettivo dei due piani: ottenere i fondi europei e raggiungere l'autosufficienza impiantistica e energetica chiesta da Bruxelles entro il 2030.

 

Qui il servizio di Eugenio Montesano, montato da Simona Spano, andato in onda nell'edizione delle 14:00 del Tgr Basilicata di giovedì 30 novembre: