Frase sessista, bufera sul leghista Kevin Masocco, che però nega tutto

In un messaggio audio un'esortazione allo stupro. Masocco: "Hanno imitato la mia voce per screditare la Lega". La Commissione pari opportunità: "Si dimetta".

Frase sessista, bufera sul leghista Kevin Masocco, che però nega tutto
Rai Tgr
"Vieni allo Juwel (una discoteca di Appiano, ndr),  c'è una DJ f..a da violentare! Ti mando una foto".
La frase, conclusa da una bestemmia, viene attribuita dal quotidiano Tageszeitung a Kevin Masocco, consigliere comunale della Lega a Bolzano.
Il sito on line del giornale pubblica l'audio, spiegando che si tratterebbe di un messaggio vocale su Whatsapp destinato a una chat interna ad uso di esponenti della Lega. 

"Qualcuno ha chiaramente imitato la mia voce. Non è la prima volta che la Lega subisce questo attacco" è la replica affidata a Facebook dallo stesso Kevin Masocco. 

Intanto sulla vicenda è intervenuta la  Commissione provinciale pari opportunità, con una nota divulgata dalla presidente Ulrike Oberhammer prima della smentita di Masocco. 
"È vergognoso e molto preoccupante quando i politici, che hanno un importante ruolo di buon esempio, si esprimono contro le donne in modo così offensivo. La presenza di queste persone in un consiglio comunale, in quanto rappresentanti del popolo e quindi anche delle donne, non è accettabile. Chiediamo pertanto le sue immediate dimissioni. Se il consigliere non dovesse lasciare volontariamente il suo posto, le commissioni competenti devono reagire e rimuoverlo dal suo incarico” dichiara la Presidente, che chiede inoltre un'indagine penale perchè "l'esortazione allo stupro è anche un reato penale".