Anche gli altoatesini hanno ritenuto giusto ridurre il numero dei parlamentari: 79,20 % sono stati infatti i sì, 20,80 i no.
Ha votato il 70% degli aventi diritto, contro il 54% medio italiano.
Questo il risultato nei comuni maggiori
Bolzano: sì 67,17%, no 32,83%
Merano: sì 71,23%, no 28,77%
Bressanone: sì 80,6% sì, no 19,94%
Laives: sì 72,50%, no 27,50%
Brunico: sì 82,21%, no 17,79%.
Soddisfatti i promotori della riforma, come conferma la bolzanina Maria Teresa Fortini, del Movimento 5 stelle.
Dal comitato del no, invece, recriminazioni sui calcoli "extrareferendari" dei partiti per questa riforma elettorale.
Nel servizio il commento della radicale Donatella Trevisan.
contro il 70% a livello nazionale.
Il sì in Alto Adige ha superato di circa 10 punti il dato nazionale, il che ha sorpreso il costituzionalista Francesco Palermo.
Ha votato il 70% degli aventi diritto, contro il 54% medio italiano.
Questo il risultato nei comuni maggiori
Bolzano: sì 67,17%, no 32,83%
Merano: sì 71,23%, no 28,77%
Bressanone: sì 80,6% sì, no 19,94%
Laives: sì 72,50%, no 27,50%
Brunico: sì 82,21%, no 17,79%.
Soddisfatti i promotori della riforma, come conferma la bolzanina Maria Teresa Fortini, del Movimento 5 stelle.
Dal comitato del no, invece, recriminazioni sui calcoli "extrareferendari" dei partiti per questa riforma elettorale.
Nel servizio il commento della radicale Donatella Trevisan.
contro il 70% a livello nazionale.
Il sì in Alto Adige ha superato di circa 10 punti il dato nazionale, il che ha sorpreso il costituzionalista Francesco Palermo.
Il referendum è stato confermativo, ovvero non si trattava di abrogare una legge, ma di approvare una riforma.
Gli elettori erano infatti chiamati a confermare o bocciare la riforma degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione italiana, modifica approvata dal Parlamento l’anno scorso che prevede il taglio dei parlamentari, riducendo l’attuale numero da 945 a 600, per un totale di 400 deputati (ad oggi sono 630) e di 200 senatori (al momento sono 315), mantenendo i senatori a vita (ma riducendone il numero, al massimo cinque in totale). Prevista anche una diminuzione dei parlamentari all'estero: i deputati scendono da 12 a otto, i senatori da sei a quattro.
Gli elettori erano infatti chiamati a confermare o bocciare la riforma degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione italiana, modifica approvata dal Parlamento l’anno scorso che prevede il taglio dei parlamentari, riducendo l’attuale numero da 945 a 600, per un totale di 400 deputati (ad oggi sono 630) e di 200 senatori (al momento sono 315), mantenendo i senatori a vita (ma riducendone il numero, al massimo cinque in totale). Prevista anche una diminuzione dei parlamentari all'estero: i deputati scendono da 12 a otto, i senatori da sei a quattro.