Femminicidio a Bolzano: Alexandra uccisa con un martello

Lo ha confessato il compagno della vittima, Avni Mecja, che sostiene di aver ucciso per gelosia. Ma l'arma del delitto non si trova

Femminicidio a Bolzano: Alexandra uccisa con un martello
Tgr
Avni Mecja, con cappellino e occhiali da sole, dopo la deposizione in Procura

Aggiornamento alle ore 17 del 25 ottobre
E' stata uccisa a martellate Alexandra Elena Mocanu, la 35enne rumena trovata cadavere domenica pomeriggio nell'appartamento di viale Trieste 42 a Bolzano dove viveva col compagno Avni Mecja, reo confesso dell'omicidio. 
L'uomo, che si è costituito ieri sera (24 ottobre) dopo una breve fuga, ha raccontato in Procura a Bolzano la dinamica del femminicidio. 
L'arma del delitto, tuttavia, non è stata ancora trovata. Il 49 enne albanese sostiene di aver ucciso per gelosia.

Aggiornamento alle ore 14 del 25 ottobre
Ha confessato e si trova in carcere a Bolzano Avni Mecja, il compagno di Alexandra Elena Mocanu, la donna 35enne, trovata domenica uccisa nel loro appartamento di viale Trieste. Ieri sera l'uomo si era costituito, dopo una breve fuga. Questa notte la procura ha disposto il fermo per omicidio volontario aggravato. A seguito degli indizi di reato raccolti e delle dichiarazioni confessorie dell'indagato, il provvedimento di fermo è stata eseguito dalla squadra mobile della Questura di Bolzano.

Avni Mecja è uscito dalla procura a tarda notte, poco prima delle 3, scortato dalla polizia e in stato di fermo. 
L'operaio edile di 49 anni, si è presentato spontaneamente in procura a Bolzano ieri verso le 19. Il corpo della moglie Alexandra Elena Mocanu, romena di 35 anni, barista, è stato ritrovato privo di vita domenica pomeriggio nella loro abitazione di viale Trieste 42 a Bolzano. 
L'uomo ha tentato la fuga verso l'Albania, suo paese d'origine, con un volo da Treviso, ma è poi tornato indietro per presentarsi agli inquirenti, probabilmente convinto dal fratello. 
Sul corpo della donna verrà effettuata l'autopsia già oggi. 
Ad una prima analisi sono state rilevate diverse ferite, probabilmente causate da un oggetto contundente.
Nell'abitazione al civico 42 di viale Trieste la coppia viveva da circa due anni: entrambi erano arrivati in Alto Adige da Verona.
Lei aveva un figlio, che vive con i nonni in Romania, da una precedente relazione e lavorava al bar del centro commerciale Centrum di Bolzano.
Per vicende pregresse di maltrattamenti l'uomo era stato ai domiciliari e su di lui pendeva un obbligo di dimora.

Nei video, Avni Mecja (con gli occhiali sullo sfondo) all'uscita dalla procura di Bolzano poco prima delle 3 di mattino dopo il lungo interrogatorio e il servizio di Matteo Battistella.