Siccità, ripensare completamente l'uso dell'acqua per agricoltura e turismo

In arrivo in queste ore un'ordinanza provinciale per sensibilizzare la popolazione e il mondo economico altoatesino al risparmio idrico. Nel lungo periodo servirà una riflessione generale sull'uso di acqua per le spa e l'innevamento artificiale

Siccità, ripensare completamente l'uso dell'acqua per agricoltura e turismo
TGR

Ci sono punti in cui il Talvera dovrebbe essere alto mezzo metro; oggi ci sono meno di 25 centimetri d'acqua. è uno specchio fedele della situazione in tutto il territorio. L'intero nord est viene da 18 mesi di siccità, le previsioni meteo non sono incoraggianti. Riserve nevose ai limiti, la portata dell'Adige preoccupa sempre di più. Alla stazione di rilevamento di Bronzolo il deflusso è di 52 metri cubi d'acqua al secondo, dovrebbe essere di 80. 

“Questo vuol dire - spiega il direttore dell'ufficio Ambiente della Provincia di Bolzano Flavio Ruffini - che non avremo abbastanza acqua per riempire i nostri serbatoi, cioè il lago di Resia, quelli della Val d'Ultimo, della Val Senales, della Val Martello (il livello di tutti questi bacini è già più basso del 20 per cento rispetto alla media); non ci sarebbero così abbastanza risorse idriche per i vari usi”. 


Anche per questo è un'ordinanza provinciale, per sensibilizzare sul tema e prepararci a scenari più allarmanti, cui potremmo andare incontro. Si ferma l'innevamento artificiale (anche se la stagione dello sci è ormai praticamente finita), si chiede alla popolazione di risparmiare acqua e all'agricoltura a utilizzare irrigazione antibrina solo se strettamente necessario. 

Poi si danno indicazioni ai gestori di acquedotti, dice l'assessore all'Energia Giuliano Vettorato - per scaglionare i grandi prelievi, per riempimenti di piscine o per innaffiare giardini e parchi. 

Se la situazione non migliorasse, potrebbero arrivare nuovi provvedimenti, con razionamenti e limiti. 

Il futuro comunque non è roseo, su questo concordano tutti. Nei prossimi anni saranno necessari grandi cambiamenti. L'agricoltura (che già ha fatto grandi passi) dovrà puntare ad aumentare l'irrigazione a goccia (oggi al 75% in Alto Adige) e a ottimizzare ancora le risorse grazie a nuove tecnologie. Si dovranno rivedere anche alcune specifiche colture, si potrebbe arrivare ad eliminarne alcune. Saranno necessari, sicuramente, dei bacini e dei serbatoi, che andranno costruiti nonostante le attuali resistenze di molti. 

Sarà essenziale rivedere completamente l'uso d'acqua per il turismo: serve una grande riflessione per ripensare la stagione sciistica e l'utilizzo di spa e piscine.