Delitto di versciaco. Le motivazioni dell'ergastolo a Mustafa Zeeshan

All'uomo, marito della vittima, riconosciute numerose aggravanti, fra le quale l'aver ucciso la coniuge incinta

Delitto di versciaco. Le motivazioni dell'ergastolo a Mustafa Zeeshan
Tgr Bolzano
Fatima Zeeshan

La corte di assise di Bolzano ha depositato le motivazioni della sentenza - una condanna all'ergastolo - a carico di Mustafa Zeeshan, il pizzaiolo pachistano che nel gennaio 2020 uccise la coniuge Fatima.

Il giudice chiarisce prima la dinamica dell'omicidio: la donna fu picchiata a calci e pugni e poi soffocata con le mani dal marito.

Il processo ha visto l'imputato sottoporsi a una perizia per escludere la possibilità che il comportamento violento fosse causato da un disturbo del sonno. Disturbo che secondo il magistrato gli esperti non hanno riscontrato sia nella fase rem sia in quella non rem.

L'ergastolo in particolare è stato determinato dalle numerose circostanze aggravanti a carico di Zeeshan: omicidio in danno del coniuge, abuso della situazione di coabitazione, fatto commesso in danno di persona in stato di gravidanza e l'approfittare della corporatura minuta della moglie, impossibilitata a difendersi da un'aggressione violenta.

L’imputato è stato ritenuto anche colpevole del reato di interruzione volontaria di gravidanza, poiché il processo ha accertato che la morte della nascitura è stata conseguenza della morte della madre.

Per questa ragione alla pena dell’ergastolo è stato aggiunto l’isolamento diurno per sei mesi.