L'avvocatura dello Stato dà il via libera ai due assessori italiani

È arrivato il parere richiesto dal Consiglio provinciale all'avvocatura. Possibile, sulla base delle regole attuali, nominare due assessori appartenente al gruppo italiano

L'avvocatura dello Stato dà il via libera ai due assessori italiani
TGR Alto Adige
Il tavolo della giunta provinciale

Ancora non è stato ufficializzato, ma l'atteso documento dell'avvocatura dello Stato sul nodo del secondo assessore è arrivato. Possibile, secondo gli avvocati dello stato, nominare un altro componente del governo provinciale altoatesino appartenente al gruppo italiano, in caso di una giunta a 11. 

La ripartizione prospettata dall'Avvocatura non comporta l'esclusione dell'assessore ladino. Unica condizione, la composizione a undici dell'esecutivo provinciale. 

Gli avvocati dello stato danno quindi ragione ai partiti della destra italiana. E ai pareri portati in appoggio alla tesi del secondo assessore, come quello dell'avvocata Eleonora Maines, secondo il quale la ripartizione degli assessori va calcolata sul totale dei consiglieri provinciali, quindi 35, e non su 34, escludendo quindi l'eletto ladino.   

Il parere “istituzionale” è destinato a pesare sulla trattativa per la nuova giunta. Un punto a favore dei partiti della destra italiana. Molto ora dipende dalla prossima decisione politica della maggioranza in consiglio: il numero di assessori nella nuova giunta.

Nel servizio le interviste a Marco Galateo, consigliere provinciale di Fratelli d'Italia, a Christian Bianchi, consigliere prov. Lega-Uniti per l'Alto Adige, e ad Arno Kompatscher, presidente della giunta provinciale