Verdi: un disegno di legge per limitare l'uso dei pesticidi

Nella proposta, l'innalzamento delle distanze minime tra i campi irrorati di fitofarmaci e le altre aree


A pochi giorni dalla sentenza della Corte dei conti che ha stabilito che il sindaco di Malles Ulrich Veith non ha sperperato denaro pubblico per organizzare il referendum sull'uso dei pesticidi nel 2014, si torna a parlare dell'uso dei fitofarmaci in agricoltura. Stavolta con una proposta di legge provinciale dei Verdi, accompagnata dallo slogan "Svolta bio 2030". 
Obiettivo è modificare la legge del 2016 che regola l'utilizzo dei pesticidi in agricoltura. Da rivedere, ovviamente, in senso restrittivo - dice il partito ambientalista.
Troppe le aree in Alto Adige dove zone agricole, residenziali e produttive sono attigue. I verdi propongono di innalzare le distanze minime previste dall'attuale legge fra i campi irrorati di fitofarmaci e le altre aree. Inoltre, in alcune zone l'uso dei pesticidi andrebbe totalmente vietato, con una decisione che i Verdi chiedono di affidare ai comuni e non alla Provincia.
Palazzo Widmann dovrebbe invece far rispettare un obiettivo da raggiungere nell'arco di 11 anni - nel 2030: il sorpasso da parte delle coltivazioni biologiche su quelle tradizionali.

Il ddl nel pomeriggio dei martedì 23 aprile è stato bocciato dalla seconda commissione consiliare con tre sì (Gruppo Verde, Team Köllensperger, Partito Democratico – Liste civiche) e 5 no (SVP, Die Freihetlichen).  I Verdi puntano ora all'approvazione direttamente in aula.