Libertà di stampa, da Trento il grido d'allarme

Arretra in tutto li mondo. Al nostro Paese il triste primato dei giornalisti sotto scorta

L'Italia ha il suo triste primato: è il Paese europeo con il più alto numero di giornalisti sotto scorta, sono 21.

Ecco perché parlare di libertà d'informazione a rischio suona, nella penisola, come un grido d'allarme.

Un grido d'allarme che parte quest'anno da Trento.

A lanciarlo, è chi affronta il problema tutti i giorni, come Paolo Borrometi, uno dei giornalisti che vivono sotto scorta, come Monica Andolfatto, cronista del Gazzettino, finita nel mirino dei casalesi per le sue inchieste sulle infiltrazioni mafiose in Veneto

Ma a essere ammalata è l'informazione un po' in tutto il mondo. La libertà di stampa arretra, con casi limite come la Turchia, la più grande prigione di giornalisti al mondo, come ha ricordato Fazıla Mat, dell'Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, e poi c'è la Siria, raccontata da Asmae Dachan.

La prova che ogni limite alla libertà di stampa è un limite a tutte le libertà individuali. Per questo è un bene da difendere, sottolinea Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa, Fnsi.