Ancora stallo sul rinnovo del contratto dei provinciali

Senza esito l'incontro informale a Palazzo Widmann tra sindacati e Provincia. Le trattative restano sospese: si discute su come distribuire 300 milioni di euro di nuove risorse. Per i lavoratori dovrebbero sostenere gli aumenti salariali

Il nodo della trattativa sono i criteri di distribuzione degli oltre 300 milioni di euro in più che la Provincia di Bolzano ha messo sul piatto del rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori pubblici per i prossimi tre anni.
I sindacati chiedono un aumento del 10 per cento della retribuzione lorda per neutralizzare gli effetti dell'inflazione, che in dieci anni ha eroso il potere di acquisto  del 13 per cento secondo l'IPL, l'Istituto per la Promozione dei Lavoratori. Il dato è stato contestato dal presidente Kompatscher.
Per la Provincia, invece, andrebbero utilizzate altre regole, che premino i neoassunti perché la loro retribuzione sia in linea con ciò che offre il mercato privato.

"In futuro - ha spiegato Kompatscher - potremmo trovarci in difficoltà nel reperire nuovo personale".

Per il Landeshauptmann gli stipendi devono tener conto dell'andamento dell'inflazione nei prossimi anni, ma "non possiamo rivederli in base al costo della vita che c'è stato in passato".

"Per noi - replica Gianluca Moggio della Gs-Sag - l'aspetto salariale rimane il punto centrale della trattativa, che rimane congelata in attesa di un segnale di accondiscendenza da parte della Provincia".

Confermata pertanto la mobilitazione di protesta fissata per giovedì 6 giugno davanti a Palazzo Widmann. I sindacati si riservano inoltre di accettare o meno l'invito al prossimo incontro con la Provincia il 12 giugno.